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Musica, sport e cinema dialogano a casa tennis con Steve Della Casa e Rodrigo D’Erasmo

“Lo sport tra cinema e colonne sonore” è il titolo del talk pomeridiano del giovedì di Casa Tennis, ospiti il critico cinematografico Steve Della Casa e il musicista Rodrigo D’Erasmo, violinista degli Afterhours e compositore di colonne sonore.

Presenza non casuale quella del critico cinematografico torinese, visto che tra qualche giorno “Casa Tennis” passerà idealmente il testimone a “Casa Festival”, che proprio oggi è stata inaugurata alla Cavallerizza Reale. Sarà il cuore del Torino Film Festival, la kermesse che prenderà il via il 25 novembre e che Steve Della Casa torna a dirigere dopo vent’anni, un luogo aperto a tutti, con eventi e incontri da mattina a sera: “è davvero un piacere prendere il testimone da un altro evento importante, le Atp Finals, perché Torino ha bisogno di grandi eventi e di essere attrattiva dal punto di vista sportivo e culturale”.

Rimanendo in ambito sportivo, Steve Della Casa ricorda l’appuntamento speciale in programma sabato 26 alle 19.30 al cinema Reposi, con la proiezione del film del regista torinese Marco Ponti dal titolo “La bella stagione”, un racconto per immagini della Sampdoria che vinse lo scudetto 1990-91, una pagina epica del calcio italiano, con la presenza in sala di Gianluca Vialli e di Roberto Mancini, tra i simboli di quel trionfo.

Il TFF – che quest’anno festeggia un traguardo importante, l’edizione numero 40 – proporrà in totale 150 film, con un programma variegato che “mette insieme tante cose e che può interessare sia i cine forumisti che i signor Pautasso, come diciamo noi”, sottolinea della Casa.

Il critico ha poi preso in rassegna qualche film in cui sono presenti alcune celebri scene di tennis, in primis il capolavoro di Michelangelo Antonioni “Blow Up” con la sua scena finale, una partita di tennis giocata senza palline, che si presta a molteplici letture sul tema della visione, così come tutto il film. Celebre anche la scena tratta da “L’altro uomo”, uno dei film del maestro del brivido Alfred Hitchcock, in cui in realtà lo spettatore non vede una partita vera e propria, ma solo il pubblico che segue il gioco voltando la testa a destra e a sinistra (ad eccezione di un uomo che sta fissando il protagonista del film). Tra i film più recenti da ricordare “Match Point” di Woody Allen, che si gioca sulla metafora della pallina che tocca la rete, rimanendo per un attimo sospesa in aria e indecisa su quale parte del campo atterrare, e che richiama il gioco del tennis fin dal titolo.

Tennis che è tra le passioni del musicista Rodrigo D’Erasmo, che in ambito sportivo con il suo violino ha contribuito ad una delle canzoni (autori i Muse) che hanno fatto parte della colonna sonora della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra 2012, “una cosa inaspettata, emozionante, che mi ha reso molto orgoglioso”, ha ammesso il violinista.

Steve Delle Casa ha elogiato il lavoro fatto dal musicista per la colonna sonora del documentario “Sergio Leone – L’italiano che inventò l’America”, uscito di recente con la regia di Francesco Zippel: un’impresa notevole per chiunque musicista confrontarsi con le musiche del Maestro Morricone, che hanno caratterizzato indissolubilmente l’intera produzione del grande regista italiano. D’Erasmo ha ammesso che in un primo momento gli sono “tremati i polsi”, ma ha accettato la sfida e alla fine è stato molto soddisfatto del risultato con “un lavoro molto rispettoso del maestro Morricone, e non poteva essere altrimenti”.

Il musicista ha in seguito raccontato le sue tante collaborazioni nel cinema e nel documentario, campo a lui particolarmente congeniale e in cui ha grande libertà espressiva: ”mi piace scegliere un progetto che mi sfidi, che vada oltre la mia comfort zone”, e ha citato tra i suoi modelli musicisti come Jonny Greenwood e Nick Cave, “che arrivano con il loro bagaglio musicale e cercano di fare la differenza nel film piuttosto che reinventarsi ogni volta un proprio stile…questa è anche la mia filosofia, perché non potrò mai essere un compositore di colonne sonore tout court”.

Francesco Tamburello

Politiche giovanili: la Città apre a nuova stagione di coprogettazione con il Terzo settore

L’Aula magna della Cavallerizza Reale ieri pomeriggio era gremita dai 300 rappresentanti degli enti del Terzo settore – associazioni, cooperative, gruppi informali – quotidianamente impegnati con adolescenti e giovani dagli 11 ai 29 anni. Sono stati invitati dall’assessora ai Giovani Carlotta Salerno a partecipare al primo incontro di un calendario di lavori aperto a tutte le realtà che si occupano di politiche giovanili. Presenti anche i consiglieri comunali, i presidenti di Circoscrizione e i rettori dei due Atenei torinesi.
Sono in arrivo 4milioni e mezzo di euro del PNRR per progetti dedicati agli adolescenti e ai giovani di Torino previsti dal Piano Urbano Integrato, con cui si inaugura una nuova stagione delle politiche rivolte a questa fetta di cittadini come ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo nel suo saluto: “Introdurremo un modo diverso di fare progettazione in cui il terzo settore sarà protagonista anche della definizione dei contenuti”. L’assessora con delega alle Politiche giovanili ha aggiunto: “Il percorso che stiamo per iniziare, aperto e condiviso, è una novità assoluta nell’ambito delle politiche giovanili. Vogliamo coprogettare per migliorare l’offerta dei servizi già presenti sul territorio, includendo tra i diversi obiettivi anche quello di ripensare interamente l’InformaGiovani e dargli una nuova veste che sia più in linea con le reali esigenze dei giovani”.
Le azioni che saranno coprogettate si ispireranno ai cinque obiettivi definiti della Città e correlati agli Youth Goals delineati dalla Strategia dell’Unione Europea per la gioventù: spazio e partecipazione per tutti; informazione e dialogo costruttivo; società inclusiva; benessere personale e sociale; pari opportunità e uguaglianza di genere.
Ma chi sono gli adolescenti e i giovani torinesi e di che cosa hanno bisogno? In quali attività sono coinvolti? Nel corso della presentazione è stato possibile partecipare a un breve sondaggio online e avere risposte in tempo reale grazie a un programma ad hoc, l’ausilio dello smartphon e la collaborazione dei presenti.

Attualmente le fasce di età a cui sono rivolti i servizi e le iniziative variano dagli 11 ai 14 anni fino ai 25-29 anni, con un’attenzione maggiore per i giovani dai 15 ai 18 anni e dai 19 ai 24 anni. Sono proposte attività artistiche e culturali in primis, cui seguono la formazione, l’informazione e l’orientamento, i servizi educativi, le attività sportive, ludiche e ricreative e infine l’assistenza e l’accompagnamento.
Le risposte hanno consentito di tratteggiare alcuni aspetti delle ragazze e dei ragazzi che appaiono come disorientati, confusi, spaesati, smarriti e sfiduciati, ma anche curiosi, interessanti, sorprendenti, creativi, disponibili, con la necessità di essere ascoltati e di avere opportunità e spazi aggregativi. Sono stati poi individuati i macro-obiettivi che gli enti considerano più urgenti da realizzare considerando il territorio in cui operano e riguardano il benessere personale e sociale; lo spazio e la partecipazione per tutti; una società più inclusiva; informazione e dialogo costruttivo e le pari opportunità e uguaglianza di genere.
“I fondi ricevuti dall’Unione Europea costituiscono un’opportunità più unica che rara, ed è per questo che vogliamo lavorare congiuntamente al Terzo Settore per rafforzare i rapporti già esistenti, costruirne di nuovi e introdurre una modalità di lavoro, la co programmazione, che auspichiamo diventi consuetudine – ha precisato Salerno – Vogliamo costruire le politiche giovanili insieme ai giovani stessi e vogliamo che Torino sia una città aperta, capace di offrire possibilità e valorizzare potenzialità e talenti”.

I 4 milioni e mezzo di euro finanziati dall’Unione Europea verranno suddivisi in due ambiti di intervento: 2.960mila saranno destinati ad azioni su edifici di aggregazione giovanile e azioni su attività e servizi dedicati a giovani e adolescenti, mentre i restanti 1.500mila serviranno alla riqualificazione fisica e sociale di spazi pubblici vicini a biblioteche, punti prestito e scuole con l’obiettivo più ampio di mettere in relazione queste diverse realtà con gli spazi pubblici circostanti.
Le attività saranno realizzate nei prossimi dieci anni con un focus privilegiato sui quartieri Aurora e Barriera di Milano.

naming del processo di coprogrammazione e coprogettazione con gli enti del tertzo settore delle attività a favore di adolescenti e giovani

Il 21 novembre si festeggia la Giornata Nazionale degli Alberi. A Torino una settimana di eventi e iniziative

Anche quest’anno a Torino si festeggerà la Giornata Nazionale degli Alberi, con un ricco programma di eventi, coordinati e promossi dall’assessorato al Verde Pubblico della Città, in occasione della festa che si celebra il 21 novembre di ogni anno con lo scopo di promuovere il rispetto del patrimonio arboreo nazionale.

Al centro del programma dal 18 al 25 novembre ci saranno diverse iniziative: eventi con la messa a dimora di alberi che andranno ad arricchire la dotazione arborea cittadina, passeggiate alla scoperta dei parchi e del patrimonio verde della città, convegni con esperti e iniziative rivolte a studenti. Il tutto con il coinvolgimento di partner pubblici e privati, con l’obiettivo di celebrare gli alberi e il loro indispensabile contributo alla vita. Continua a leggere

Padre e figlio denunciati dai vigili per smaltimento abusivo di rifiuti pericolosi. Sequestrata un’area e numerosi elettrodomestici esausti

Era il mese di luglio scorso, quando un uomo di nazionalità marocchina, a seguito di un’indagine iniziata nel mese di maggio dal Comando Territoriale VII della Polizia Locale, era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per ‘attività di gestione di rifiuti non autorizzata’.

Al termine dell’operazione gli agenti avevano posto sotto sequestro un’area a cielo aperto in viale Falchera, recintata con delle lamiere metalliche e utilizzata dallo stesso soggetto come deposito per i rottami di elettrodomestici e di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). L’attività di smontaggio delle componenti veniva svolta in un negozio di corso Regina Margherita, anch’esso posto sotto sequestro insieme a due box e un furgone.

E’ stato proprio il monitoraggio delle aree sottoposte a sequestro, nonché i successivi accertamenti sugli spostamenti del soggetto, a far emergere la reiterazione dell’attività illecita da parte dello stesso uomo e a condurre gli agenti della Polizia Locale all’individuazione di una nuova area di deposito rifiuti a cielo aperto, nel Comune di Caselle.

Ieri mattina, i ‘civich’ di Torino, in azione congiunta con gli omologhi di Caselle, hanno sorpreso l’uomo, unitamente al figli ventiduenne, intento a scaricare elettrodomestici esausti dal proprio furgone direttamente sul terreno recintato con una rete da cantiere.

Oltre a denunciare nuovamente l’uomo per la reiterazione del reato commesso nel mese di luglio e il figlio per concorso con il padre, gli agenti dei due Comandi di Polizia Locale hanno posto sotto sequestro il furgone e l’area di 280 metri quadrati comprensiva dei rifiuti stoccati, tra cui 53 frigoriferi con serpentina, 66 altre serpentine sparse sul terreno, 1 televisore, 2 cucine a gas e 87 pezzi di plastica vari, derivanti dallo smontaggio di altri frigoriferi.

Decreto Aiuti e Superbonus, luci e ombre. Le PMI piemontesi hanno pagato 1,6 miliardi in più di bollette

Decreto Aiuti quater e Superbonus 110: bene proroga villette, male blocco cessione crediti Poste e Intesa

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “rimodulazione Superbonus in manovra tenga conto che incentivi fanno risparmiare energia. Non complicare ulteriormente le regole per la fruibilità dei bonus, creando nuovi parametri di valutazione, con nuove incertezze interpretative e applicative”

Da settembre 2021 a settembre 2022 le micro e piccole imprese del Piemonte hanno pagato per l’energia elettrica 1,6 miliardi in più rispetto all’anno precedente (21,1 a livello nazionale)

Decretone da 9 miliardi e Superbonus: luci e ombre. Preoccupazione fortissima da parte delle imprese per l’annuncio di un paio di giorni fa da parte di Poste e Intesa, del congelamento delle acquisizioni delle cessioni, sollievo invece per la decisone presa dal Consiglio dei ministri di prorogare la detrazione al 110% fino al prossimo 31 marzo per le villette che hanno raggiunto il 30% dei lavori a giugno.

È positivo che il Consiglio dei ministri, nel Decreto Aiuti quater, abbia fatto velocemente delle proposte di evoluzione del Superbonus -afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte ma chiediamo che si tenga conto di quanto gli incentivi fiscali a sostegno degli interventi sulle abitazioni siano essenziali per ridurre il consumo di energia, il cui costo sta aumentando in modo straordinario nella crisi in corso”.

“Dalle prime bozze in circolazione però -prosegue Felici – si capisce come sia prevista, per il 2023, una rimodulazione al ribasso del 110%, fruibile solo da coloro che non hanno più di 15.000 euro di redditi. Quello che sin da ora chiediamo al Governo è di non complicare ulteriormente le regole per la fruibilità dei bonus, creando nuovi parametri di valutazione, con nuove incertezze interpretative e applicative. La transizione green, si sa, non può durare una stagione o due. I lavori sugli immobili, per loro definizione, non possono avere il carattere dell’estemporaneità. Quindi, vi è estrema necessità di regole chiare, stabili, anche a costo di risultare meno conveniente del 110%, in termini economici”.

Da settembre 2021 a settembre 2022 le micro e piccole imprese del Piemonte hanno pagato per l’energia elettrica 1,6 miliardi in più rispetto all’anno precedente (21,1 a livello nazionale). Una batosta senza precedenti che rischia di ingigantirsi ulteriormente: se nei prossimi quattro mesi i prezzi dell’elettricità non diminuiranno, nel 2022 i maggiori costi per i piccoli imprenditori saliranno a 4,2 miliardi in più rispetto al 2021. L’allarme arriva da Confartigianato Imprese, che ha calcolato l’impatto sulle MPI della crisi energetica e dell’impennata dei prezzi del gas.

Nel dettaglio, la rilevazione di Confartigianato Imprese mette in evidenza che gli aumenti del prezzo dell’energia per le piccole aziende con consumi fino a 2000 MWh si traduce in un maggiore costo, tra settembre 2021 e agosto 2022, di 21,1 miliardi di euro rispetto ai dodici mesi precedenti, pari al 5,4% del valore aggiunto creato dalle MPI. A livello territoriale, sono nove le regioni in cui il boom dei costi dell’elettricità per le MPI supera il miliardo di euro. I settori più colpiti sono quelli di vetro, ceramica, cemento, carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica e alimentare.

Sport, storia e memoria si incontrano a Casa Tennis

Martedì 15 novembre Casa Tennis ha ospitato un interessante dialogo tra Christian Greco, direttore del Museo Egizio, e Marco Albano, direttore del Juventus Museum.

Dopo aver raccontato il percorso che li ha portati a dirigere due tra i più importanti e visitati musei torinesi, i due direttori hanno dialogato tra loro esponendo al pubblico la loro idea di spazio museale e presentando le specificità dei rispettivi musei, più vicini di quello che si potrebbe pensare nella loro missione di recupero di una memoria collettiva.

Christian Greco ha raccontato l’evoluzione del Museo Egizio dal momento in cui ne ha assunto la direzione, nel 2014, pochi mesi prima dalla sua riapertura in una veste completamente rinnovata. Dopo un attento confronto con la comunità internazionale e dopo aver studiato i casi di riapertura di altri prestigiosi musei, il museo Egizio è diventato “un luogo in cui tornare”, grazie all’apertura continua di nuove sale, alle mostre temporanee, all’attività costante di ricerca, anche resa visibile al pubbllico, che per Greco “deve essere è il sale di qualsiasi museo”. Efficace la metafora proposta dal direttore per descrivere il museo, che è un po’ come la vetrina di un negozio: può essere ricca, bella e scenografica all’inizio, ma deve essere continuamente rinnovata per continuare ad essere attrattiva al pubblico. 

Molto interessanti le riflessioni relative ai “ruoli” e alle specificità dei rispettivi musei. 

Parlando del JMuseum Marco Albano ha sottolineato come si sia voluto creare un museo che rendesse onore a 120 anni di storia del club calcistico bianconero (che poi è anche il racconto della storia di un paese) anche attraverso allestimenti tecnologici e inclusivi: il museo infatti non ha barriere architettoniche e sensoriali e ha percorsi per non vedenti e non udenti. “Non raccontiamo soltanto una storia contemporanea – ha evidenziato Albano -,  da noi si rivive un po’ la storia della propria vita, per questo la visita ai nostri spazi emoziona e commuove più che in altri musei, perché permette di rivivere un’epoca che il visitatore conosce e che ha vissuto. Si tratta di una memoria collettiva ancora più forte, perché persone diverse tra loro vengono accomunate da quel ricordo, sportivo, che si intreccia con il proprio vissuto e la propria storia personale.” 

Il tema della memoria è centrale anche per Christian Greco, perché i musei devono assolvere a due funzioni fondamentali: la “conservazione” della memoria come ruolo passivo, con frammenti di memoria – oggetti – che ci permettono di ricostruire quello che manca, le storie degli uomini, ma anche luogo di “innovazione” attraverso l’attività di ricerca che ci aiuta a capire il presente studiando il passato. Per Greco “i Musei creano la memoria attraverso le loro collezioni, frammenti parziali attraverso cui riusciamo a creare una memoria che dialoga con il nostro tempo, e che chi verrà dopo di noi magari potrà cambiare. Nessun luogo più del museo  è così democratico, aperto a tutti, perché la memoria collettiva è di tutti”.

In termini di pubblico, il Juventus Museum è il secondo museo sportivo in Italia, ed è tra i primi 50 musei italiani più visitati. Il direttore Albano ha evidenziato come ci sia stata una crescita importante negli anni: “la promozione migliore è stata il passaparola, e abbiamo potuto contare sulla congiunzione astrale legata ai risultati sportivi della  Juventus, che nei primi dieci anni di apertura del museo ha vinto quanto mai prima nella sua storia. Tutto questo ha fatto sì che JMuseum sia oggi un riferimento anche per i musei sportivi stranieri”. Anche per un museo sportivo, legato ad una squadra specifica in un paese dove la fede calcistica per alcuni è una religione, “lo sforzo che stiamo facendo va nella direzione di allargare la base e di aprirci anche a chi non è tifoso della Juventus, cosa non semplice ma che stiamo cercando di fare anche attraverso attività culturali e sinergie con altri musei”.

Il direttore Christian Greco ha ricordato come il pubblico del Museo Egizio sia estremamente variegato. Luogo amatissimo dai bambini, per molti è stato il primo museo visitato in gita in quarta elementare: “una sorta di memoria collettiva di cui come museo andiamo molto fieri”. Pur essendo una grande collezione che non proviene dall’Italia, il Museo Egizio ha da sempre un legame fortissimo con la città, gli stessi torinesi ne vanno fieri, fa parte da tempo della loro identità.  “In questi ultimi anni siamo riusciti a conquistare sempre più giovani – continua Greco – anche grazie a nuove modalità di narrazione che hanno conquistato le nuove generazioni”. 

In chiusura Greco ha evidenziato come il periodo drammatico del Covid abbia portato a riflettere sulla necessità di sviluppare un museo digitale, che non sia il semplice surrogato di quello fisico: ”Ci stiamo attivando per effettuare la trasformazione in digitale del museo, che offra contenuti che il museo fisico non potrà mai mostrare, ricostruisca paesaggi, metta insieme i reperti presenti nei diversi musei che in origine appartenevano a corredi comuni”. Conclude il direttore: “Non basta fare ricostruzioni 3D, bisogna anche saper raccontare e il digitale offrirà opportunità enormi per parlare al mondo, anche a chi per vari motivi non verrà mai a visitarci fisicamente, ed è un’opportunità che dobbiamo cogliere”.

di Francesco Tamburello

 

Mercatini di Natale 2022

I mercatini di Natale, le luci d’artista e i festeggiamenti di fine anno hanno un ruolo importante per l’attrattività commerciale e turistica e, per questo motivo, in vista delle prossime festività, l’Amministrazione Comunale ha predisposto un fitto calendario di eventi culturali, ricreativi e di iniziative temporanee che diano impulso all’economia locale, allietino i cittadini e i turisti, promuovano le tradizioni del territorio e, soprattutto, diano risalto alle periferie.

Per quest’anno, infatti, i ‘Mercatini di Natale’ – che si svolgeranno dal 7 al 24 dicembre – saranno realizzati in maniera diffusa su tutto il territorio cittadino, con il coinvolgimento attivo delle 8 circoscrizioni, mentre saranno vietati nelle piazze auliche San Carlo, Castello, Vittorio Veneto, Carlo Alberto, Carlo Felice, Statuto, Carignano, CLN, Palazzo di Città e nelle altre aree cittadine nelle giornate in cui siano stati autorizzati mercati rionali, periodici tematici o di produttori agricoli.

Nell’edizione 2022, inoltre, le tipologie merceologiche ammesse dovranno fare riferimento esclusivamente alla tradizione locale dell’Avvento e, altra novità, nei mercatini l’area adibita ad attività commerciale non potrà occupare una superficie superiore al 70% dell’intera area mentre l’area riservata alle attività culturali non potrà essere inferiore al 30%

Festival internazionale di fotografia, firmata l’intesa per la realizzazione dell’evento

Siglato oggi a Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino, il Protocollo d’Intesa per l’organizzazione a Torino della manifestazione “Festival internazionale di fotografia”: tra i firmatari, Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte, Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino, Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, Matteo Bagnasco, responsabile dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo, Annapaola Venezia, Vice Segretario Generale Fondazione CRT e Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia.

L’appuntamento sarà internazionale e a cadenza annuale, a partire dalla primavera del 2023, con una prospettiva almeno triennale, portando a Torino e in Piemonte un grande evento articolato in una serie di momenti in più location, tra cui mostre temporanee specifiche, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri partecipati, committenze artistiche, eventi off, declinati ogni anno su un tema differente.

Il tutto tenendo conto della profonda tradizione culturale e artistica del territorio (proprio a Torino nel 1839 è stata scattata la prima fotografia in Italia) e riconoscendo le iniziative incentrate su creatività e innovazione tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita non solo turistica della città.

Come affermato da Vittoria Poggio, Assessore a Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte “Siamo lieti che da questo territorio, già molto ricco dal punto di vista culturale e artistico, nasca l’idea di un nuovo appuntamento internazionale da realizzarsi con il contributo di più enti e realtà già molto attive nella promozione di eventi e manifestazioni di richiamo. La fotografia, che già raccoglie un ampio pubblico di appassionati ed esperti, può essere un nuovo motivo per venire a Torino e da qui scoprire una regione che ha molto da offrire in termini di paesaggi, accoglienza e qualità della vita”.

La fotografia è una di quelle espressioni artistiche che oggi stanno ritrovando la giusta collocazione tra gli interessi degli appassionati, dei curiosi, delle gallerie, dei musei, dei professionisti e soprattutto delle giovani generazioni – spiega Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino. – La fotografia cattura un istante in un luogo e nello spazio che ci permette di analizzare il nostro essere e il nostro futuro in modo diretto e immediato. Forse è questo che attrae sempre più un pubblico eterogeneo ad avvicinarsi a questa straordinaria forma artistica che, come già detto, sta riscuotendo sempre più interesse, anche in termini di fruizione culturale. Torino, quindi, sarà ancora una volta all’avanguardia e sempre di più città d’arte contemporanea”.

Come affermato da Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino “La firma di oggi nasce da un ampio lavoro di squadra all’insegna dei grandi eventi, ma rappresenta solo un punto di partenza per un impegno più ampio che coinvolgerà il mondo della fotografia italiano: il Festival sarà, infatti, lo spunto per posizionare Torino a livello internazionale su temi come nuove tecnologie, digitale, creatività, design, con il coinvolgimento di tutti i soggetti culturali e scientifici presenti in città e in regione, a partire dagli atenei. Una primavera ricca di mostre, eventi, esposizioni, fiere, appuntamenti off sparsi in numerose location renderanno la fotografia il nuovo motivo imperdibile per scegliere di venire a Torino”.

Siamo lieti di poter dare il nostro contributo alla definizione e alla futura realizzazione del Festival internazionale di Fotografia a Torino – dichiara Matteo Bagnasco, responsabile dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo -. Valorizzare le vocazioni culturali già riconosciute del nostro territorio, in un percorso di posizionamento che accresca l’infrastruttura culturale e favorisca una relazione integrata fra il mondo della cultura e il turismo, è uno dei pilastri del nostro Obiettivo Cultura perseguito nell’ambito della missione Creare Attrattività. Inoltre questo progetto consentirà di lavorare con i player culturali di riferimento del territorio, valorizzando reti e network e operando in un’ottica di filiera e sostenibilità per lo sviluppo culturale, economico e sociale dei territori e delle comunità: sono certo che sarà una buona opportunità per il nostro territorio”.

“La firma di oggi, frutto della sinergia tra vari player della città, lancia una nuova sfida: fare di Torino una capitale della fotografia a livello internazionale – afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci -. Il festival ‘scatta’ l’immagine del futuro: offre una nuova opportunità per portare il mondo in città e la città nel mondo, e per rafforzare la commistione tra arte e tecnologia nel segno dell’ArTechnology, un ‘mega trend’ sul quale certamente puntiamo per lo sviluppo del territorio”.

Secondo Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Gallerie d’Italia: “Le Gallerie d’Italia mettono a fattor comune il proprio impegno nella valorizzazione della fotografia contemporanea per dare vita a un’importante iniziativa condivisa con le principali realtà torinesi pubbliche e private. Il nuovo Festival potrà aggiungere nuovi contenuti alla già ricca offerta culturale della città e consolidare il ruolo identitario della fotografia per la città di Torino”.

Come previsto dal Protocollo, i firmatari affideranno l’organizzazione del Festival alla Fondazione per la Cultura Torino, che opererà coinvolgendo, nelle attività di sviluppo e produzione, i soggetti del territorio dotati di riconosciute competenze scientifiche e divulgative nel settore e inseriti in articolate reti di relazioni nazionali e internazionali, al fine di garantire un’unica comunicazione con la massima inclusione e diffusione dell’iniziativa.

Tra i primi obiettivi del gruppo di lavoro, l’assegnazione dell’incarico di Direzione Artistica aperto a primari esperti curatori nazionali e internazionali (persone fisiche, collettivi o enti). Tra i compiti del Direttore artistico quello di mappare e coordinare le istituzioni, i musei, le fiere, le iniziative e gli spazi d’arte torinesi che già lavorano nel mondo della fotografia, in modo da giungere alla condivisione di un nuovo brand e di un unico palinsesto, a partire dal tema individuato di anno in anno, e parallelamente coinvolgere altri partner locali, nazionali e internazionali, anche non necessariamente connessi al mondo della fotografia, per favorire la interdisciplinarietà e l’allargamento del pubblico di riferimento.

A Torino la performance del funambolo della racchetta Stefan Bojic

Tennista freestyler giramondo, Stefan Bojic oggi si esibirà in piazza Castello a partire dalle 15.30 per i torinesi e i turisti presenti in città per le Nitto Atp Finals.

Come piccolo antipasto ieri ha incontrato il pubblico a Casa Tennis, per una piacevole chiacchierata sul suo modo di vedere lo sport e sul percorso che l’ha portato ad affinare le sue abilità tennistiche e diventare freestyler.

Nato 32 anni fa in Serbia, Stefan è stato un tennista di buon livello (campione juniores del suo paese, con alcune partite disputate in Coppa Davis), e da alcuni anni è diventato un vero e proprio funambolo della racchetta, con trick-shots che neanche i tennisti più forti al mondo riescono ad eguagliare. Basta dare uno sguardo ai video postati sui suoi seguitissimi profili social (234 mila follower su instagram, 181 mila follower su tik tok) per rendersene conto.

Oggi lavora anche come coach, e ha ideato un metodo innovativo per lavorare sulla sensibilità che spesso manca ai giocatori di tennis. Anche il freestyle infatti può essere un buon metodo di allenamento, per sviluppare la coordinazione e la percezione dello spazio dell’atleta.

Stefan ha raccontato come alla base della sua idea di diventare freestyler ci fosse una sua curiosità di fondo, che lo ha portato a chiedersi se ci fosse un modo per divertirsi e migliorare con la racchetta fuori dal campo. Nel tennis questo è da sempre in genere più complicato rispetto ad altri sport, perché hai bisogno del campo, dei giocatori, del coach.

Con il freestyle ha cercato di esplorare quello che si può fare con la racchetta da tennis e una pallina, andando a ridefinire le frontiere del tennis ed esplorando nuovi territori.

Il freestyler ha poi descritto il suo rapporto con i social, che gli permettono di far arrivare le sue idee ad un pubblico molto ampio, facendo parlare semplicemente i video con le sue incredibili performance.

Parlando delle sue fonti di ispirazioni, infine, Stefan ha stupito il pubblico presente citando tre nomi italiani, non sportivi: Federico Fellini, Roberto Benigni e Giuseppe Tornatore.

 

di Francesco Tamburello

2,5 mil di Euro per interventi straordinari sulle pavimentazioni della Città: approvato il progetto esecutivo

La Giunta comunale nella seduta odierna – su proposta dell’assessore con delega alla Manutenzione della viabilità, Francesco Tresso – ha approvato il progetto esecutivo dei tre lotti di interventi straordinari sulla pavimentazioni  di vie, strade e piazza della città.

L’assessore Francesco Tresso ha dichiarato: “Il reperimento di ulteriori fondi da destinare alla manutenzione del suolo pubblico ci ha permesso di portare a due milioni e mezzo la dotazione a bilancio 2022, con un ulteriore lotto manutentivo che raccoglie alcuni interventi prioritari per le Circoscrizioni – la 3, la 4 e la 6 – che nel progetto di fattibilità approvato a luglio erano un primo momento rimaste escluse”. 

Nel complesso si tratta di interventi che raccolgono l’attuale fabbisogno manutentivo relativo ai sedimi stradali e pedonali dell’intero territorio comunale, scaturite anche dalle valutazioni e segnalazioni effettuate dai servizi comunali, dalle Circoscrizioni, dai cittadini e dal Corpo di Polizia Municipale. I tre lotti manutentivi comprendono diverse tipologie di lavori, quali il rifacimento di carreggiate stradali e marciapiedi, interventi puntuali su banchine e aree di parcheggio, sulla rete di smaltimento delle acque meteoriche, abbattimento delle barriere architettoniche.

L’importo complessivo dei lavori, pari a 2 milioni e 500 mila euro, sarà interamente coperto da mutui. Gli interventi saranno avviati nella primavera del 2023.

L’elenco degli interventi previsti nelle varie circoscrizioni:

CIRCOSCRIZIONE 1

Corso Einaudi (da corso Mediterraneo a corso G.Ferraris)

Via F.lli Calandra (da piazza Cavour a corso Vittorio Emanuele II)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Piazza Solferino, carreggiata lato ovest

Interventi (a tratti) mirati al rifacimento della pavimentazione ammalorata in cubetti di porfido.

CIRCOSCRIZIONE 8

Corso Quintino Sella (da via Villa della Regina a via Cardinal Maurizio)

Corso Lanza (da via Gioannetti a via Villa della Regina)

Corso Dante (da corso Massimo D’Azeglio a corso G.Galilei)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Località varie

Interventi di risanamento e lavorazioni localizzate su carreggiata stradale e marciapiedi.

CIRCOSCRIZIONE 2

Corso Salvemini (a tratti)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo e rifacimento marciapiedi.

Corso Unione Sovietica (a tratti)

Viale Torino e anello di Stupinigi (a tratti)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

CIRCOSCRIZIONE 5

Via Ala di Stura (a tratti)

Via Reiss Romoli (a tratti)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

CIRCOSCRIZIONE 7

Via Tonello

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Piazza Carrara

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo e risanamento marciapiedi dove necessario.

Strada Eremo dalla Rotonda della Margaria all’Eremo

Fresatura del manto ammalorato, ricarica nelle zone di forte sconnessione (frattura per faglia) e rifacimento del tappeto d’usura.

Strada Mongreno (primi 100 metri ambo lati)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Strada Mongreno (dall’inizio al civico 89)

Riparazione dei marciapiedi ammalorati a tratti.

CIRCOSCRIZIONE 3

Corso Lione (carreggiata nord – da Via Millio a Piazza Marmolada)

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Via Fattori (marciapiede nord – da corso Monte Cucco a via Fossati)

Rifacimento pavimentazione in asfalto colato di marciapiedi a tratti.

CIRCOSCRIZIONE 4

Corso Svizzera (carreggiata Est) da c.so Appio Claudio a c.so Regina Margherita

Via Asinari di Bernezzo da p.za Chironi a via Fogazzaro

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

CIRCOSCRIZIONE 6

Via Botticelli, da corso Giulio Cesare a corso Vercelli

Fresatura del manto ammalorato e rifacimento del tappeto d’usura (a tratti) con risanamenti localizzati per ristrutturazione sottofondo.

Corso Grosseto, tratto da civico 5 a piazza Rebaudengo

Rifacimento pavimentazione in asfalto colato di marciapiedi a tratti.