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Soluzioni urbane innovative: al via a Torino la seconda call4testing “Future City”

Si apre oggi, lunedì 6 marzo, fino al 28 aprile la seconda edizione di Call4Testing a tema Future Cities, per lo sviluppo di stili di vita urbana intelligenti, lanciata dal Comune di Torino nell’ambito di CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti torinese. Un progetto quadriennale finanziato dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy e realizzata in collaborazione con tutti i partner e gli stakeholder della Casa.

Con il nuovo Avviso Pubblico “Future City”, la Casa delle Tecnologie rafforza il suo ruolo ormai consolidato di centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G stimolando lo sviluppo

sperimentale e il testing in condizioni reali di soluzioni tecnologiche innovative allo stadio pre-commerciale in grado di migliorare la qualità di vita in città, abilitate dal 5G e dalle tecnologie emergenti (AI, IoT, Blockchain), con un focus particolare su robot collaborativi, Realtà Virtuale ed aumentata, Metaverso e software per simulazioni, anche in vista di una loro successiva diffusione sul mercato. Questa seconda call intende promuovere sperimentazioni in tre ambiti diversi:

Gestione del territorio, sostenibilità e rigenerazione urbana, con l’obiettivo di promuovere strumenti, strategie e soluzioni innovative per la riprogettazione di spazi ed edifici pubblici secondo criteri anzitutto di sostenibilità – perseguendo l’obiettivo della neutralità climatica al 2030 a cui la Città di Torino ha aderito nell’ambito della “Mission 100 Città Climaticamente Neutrali” – nonché di sicurezza, accessibilità e vivibilità sociale.
Smart services per innovare le modalità di erogazione di servizi pubblici o di interesse pubblico, tramite le soluzioni digitali “Smart Services”, perseguendo obiettivi di efficacia, efficienza, sostenibilità, usabilità e accessibilità per tutti.
Cultura, turismo, eventi ed education, per incoraggiare la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, naturalistico, industriale, urbano da parte dei city user. Il tutto con l’obiettivo di promuovere la vocazione della Città di Torino quale hub culturale e sede di grandi eventi artistici, musicali e sportivi, non dimenticandone le ricadute in termini di rigenerazione urbana e di education.

Rispetto allo scorso anno, la call è stata anche arricchita da tre challenge messe a punto grazie alla collaborazione con tre attori del comitato stakeholder di CTE Next. La Regione Piemonte – Azienda Sanitaria ZERO, NUE 112 – propone la “challenge” di progettazione e realizzazione di un sistema che consenta di automatizzare la traduzione nelle lingue dei segni del testo scritto proveniente dall’operatore del 112 a favore dei cittadini interessati da situazioni di emergenza. Planet Smart City ha segnalato il proprio interesse a osservare, fornire supporto e accompagnamento dedicato a proposte di sperimentazione che ricadano nell’ambito “proptech”, ovvero tecnologie applicate al mondo delle costruzioni e dell’immobiliare. Infine, la challenge di Iren che spinge per soluzioni nell’ambito del monitoraggio e della gestione degli asset e delle infrastrutture urbane.

“La capacità di sperimentare e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative è un fattore decisivo nel percorso che la Città di Torino sta portando avanti, anche per il raggiungimento di un obiettivo importante come quello della neutralità climatica, insieme ad altre 8 Città italiane nella missione europea NetZeroCities. La seconda edizione della Call4Testing ‘Future Cities’ conferma la vocazione della nostra città, pronta ad accompagnare e supportare la realtà urbana nelle sfide presenti e future, collaborando con innovatori, imprese, partner pubblici e privati e stakeholder, nella ricerca di soluzioni replicabili, capaci di coniugare la transizione digitale con una maggiore sostenibilità ambientale e una migliore qualità di vita delle persone” dichiara l’Assessora all’Innovazione della Città di Torino Chiara Foglietta.

Con circa 500.000 euro di fondi a disposizione, start-up e PMI lavoreranno per co-disegnare e testare per un periodo di nove mesi, insieme alla Cittàdi Torino, ai partner e agli stakeholder di CTE Next, i servizi e i prodotti abilitati dal 5G e dalle tecnologie emergenti per rendere Torino più accessibile, sostenibile ed efficiente. I progetti proposti saranno vagliati da una commissione rappresentativa dei 13 partner della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – Università degli studi di Torino, Politecnico di Torino, I3P S – Incubatore del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore imprese Università di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, 5T – Tecnologie Telematiche Trasporti Traffico Torino, CSI Piemonte, Digital Magics, Fondazione Links, Talent Garden, TIM e Fondazione Piemonte Innova – e saranno finanziati fino al 70% per un importo fino a 70 mila euro ciascuno su un massimo di 100 mila euro. Una somma nettamente superiore alla prima edizione, che prevedeva contributi fino a 25.000 euro per impresa a copertura di massimo il 50% delle spese di sperimentazione.

Possono partecipare alla call le Start up e le PMI italiane che abbiano un interesse economico e di ricerca e sviluppo sul territorio torinese. I documenti per la candidatura sono scaricabili dal sito istituzionale del Comune di Torino http://www.comune.torino.it/bandi/ e dal sito di progetto CTE NEXT https://www.ctenext.it/ . Il prossimo 22 marzo, inoltre, coloro che sono interessati a partecipare avranno l’opportunità di conoscere i successi e gli utilizzi della precedente edizione della call, nonché di scoprire le opportunità offerte dalla nuova edizione con un evento dedicato alle OGR Torino.

La prima stagione di Call4Testing ha ricevuto 27 proposte da altrettante start-up, di cui ne sono state selezionate 9, sui temi della mobilità, dell’accessibilità e dell’innovazione nel mondo sanitario. ALBA ROBOT ha sperimentato una tecnologia di guida assistita e rilevazione degli ostacoli su mezzi esistenti per persone a mobilità ridotta in spazi indoor ed outdoor. HIPERT lavora su un sistema di sicurezza per i pedoni che attraversano la strada. WATERVIEW potenzia le telecamere esistenti come sensori per il meteo e per individuare condizioni di visibilità ridotta, allagamenti o innevamenti della strada. DROPPER analizza i flussi di persone con grandissima precisione per la gestione emergenza in caso di grandi affollamenti e profila i flussi turistici e la loro provenienza. ABZERO sviluppa il trasporto di materiale sanitario con droni autonomi e abilitati da algoritmi di intelligenza artificiale. MAVTECH utilizza droni ultraleggeri a basso costo per analizzare il patrimonio verde urbano. CITYFRIEND sperimenta esperienze turistiche inclusive secondo il modello del “museo diffuso”, sia indoor sia outdoor. ARES2T è focalizzata su una soluzione per la raccolta dei dati di consumo energetico, la profilazione dei consumi a diversi livelli di aggregazione e il controllo dinamico in tempo reale dei carichi energetici. ZERODIVISION opera su strumenti di realtà aumentata abilitati dal 5G a supporto degli operatori tecnici impegnati nella manutenzione degli apparati in un contesto industriale.

CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un progetto con capofila il Comune di Torino, formalmente inaugurato il 6 luglio 2021, con l’obiettivo di realizzare un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G, in stretta collaborazione con gli atenei cittadini e gli altri partner strategici. A oggi sono 400 le imprese che hanno aderito alla community di innovatori vicini alla Casa di cui oltre 160 coinvolte attivamente: fra queste prevalgono le imprese digital e deep tech con una preponderanza in ambito Smart Mobility e Smart City.

Sono inoltre 83 i servizi erogati, 71 le imprese servite e 82 i soggetti beneficiari di corsi di formazione. 20 le sperimentazioni e 310.000 euro di contributi a rimborso dello sviluppo dei modelli di business 5G e della dimostrazione in campo. Vasto anche il catalogo di servizi per accompagnare le imprese dall’idea di business fino alla sperimentazione in campo, passando per un continuum di opportunità ed eventi di community, networking e formazione. Da segnalare l’ulteriore apporto del Comitato Stakeholder di CTE Next: ovvero un gruppo attivo di corporate e antenne territoriali che ha ampliato le opportunità della Casa con numerose attività e servizi.

Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si sviluppa in quattro anni, durante i quali l’obiettivo è di lavorare in rete con start-up, imprese, cittadini e istituzioni.

CTE NEXT ha inoltre attivato un Comitato Stakeholder allargato che ha l’obiettivo di ampliare le opportunità e le sinergie del progetto con altri attori pubblici e privati di rilievo per l’ecosistema locale dell’innovazione.

La storia di un guardiano di stelle e di vacche

Alle volte ci capita di leggere dei libri che sotto l’aspetto formale sono perfetti, ma, appena chiuse le pagine, non ci importa niente di quello che abbiamo letto e niente conserva la memoria. Non è questo il caso, perché pagina dopo pagina provi emozioni e partecipi ai fatti con ricordi di vita passata che non è poi tanto lontana nel tempo ma che sembra, invece, nei fatti, mille anni lontana”.

Con queste parole Mario Rigoni Stern, in una delle sue ultime riflessioni  prima di morire, introdusse il libro Guardiano di stelle e di vacche (Edizioni Biblioteca dell’Immagine), una raccolta di racconti  di Andrea Nicolussi Golo. L’autore intende ridare voce, con una capacità narrativa sorprendente, all’antica cultura dei Cimbri, gli “tzimbar”, i boscaioli del suo piccolo paese di Lucerna dove si parla questa antica lingua, ridotto oggi a poche centinaia di abitanti sul versante trentino dell’altipiano di Asiago. Nicolussi Golo, un racconto dopo l’altro, accompagna il lettore lungo i vicoli acciottolati e tra le  antiche case con le travi in larice di questo paese di montagna per ascoltare l’antica lingua dei Cimbri, piccola minoranza etnica-linguistica orgogliosamente gelosa della propria storia e cultura dalle radici antiche. Quindici brevi storie che scaturiscono dai suoi ricordi scorrendo via con personaggi come Katerj, nata donna e vissuta come un uomo, femmina libera e forte che coinvolge particolarmente l’autore; oppure Franze, donna delicata e umile, generosa tanto quanto risoluta, vittima incolpevole dei retaggi di un pensiero diffuso di un tempo che non passa mai. Pirminio Pompeo è il nonno materno, generoso come sapevano esserlo i galantuomini d’altri tempi quando l’aiuto reciproco e la solidarietà erano cose vere, concrete. Tra le pagine si incontrano lo zio Amando, l’ultimo dei cacciatori, ecologista a modo suo, e Monsù che infranse l’undicesimo comandamento (“non desiderare la legna d’altri”) rubandola al prete perché era l’unico che non se la sudava nei boschi.  Storie semplici di quando il poco era tutto e il centro del mondo era la comunità del paese. Un distillato di vita vissuta nel cuore delle terre alte da leggere una alla volta, al calare della sera, se possibile davanti al fuoco di un camino. Guardiano di stelle e di vacche è una sorta di manuale di vita vissuta che aiuta a conoscere, rispettare e forse persino amare realtà marginali e dimenticate nella frenesia della contemporaneità. Un piccolo e profondo libro che aiuta a capire, come scriveva Mario Rigoni Stern “che cose importanti per vivere bene ci sono anche fuori delle grandi città”.

Marco Travaglini

Al via il Salone del Vino di Torino: in serata la proiezione del logo sulla Mole

Questa sera, venerdì 3 marzo, sulla Mole Antonelliana sarà proiettato il logo ideato per il Salone Del Vino di Torino. La cupola si illuminerà di color vinaccia.

Si annuncia così l’evento che si svolgerà sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 marzo, nel corso del lungo week-end. L’immagine del logo suggerisce,  in modo semplice e sintetico, alcuni dei temi del Salone del Vino di Torino: cultura, territorio e meraviglia al primo sorso.

Il ‘Salone’ – organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Klug e patrocinato dalla Città di Torino – rappresenta infatti un omaggio alla terra e all’attività vitivinicola piemontese ed è ospitato in quattro luoghi simbolo di Torino: Museo del Risorgimento, Cavallerizza Reale, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna che, da oggi a domenica, diventano un grande salone espositivo diffuso di produttori, consorzi ed enoteche regionali, dove il pubblico potrà incontrare i vignaioli piemontesi e degustare le loro eccellenze.

Saranno molteplici le attività proposte tra cui la presentazione delle cantine piemontesi, degustazioni, cene e masterclass, per far conoscere e approfondire i migliori terroir della regione con le sue migliaia di etichette.

Programma completo su: https://salonedelvinotorino.it/

Torino Jazz Festival – XI edizione

Il Torino Jazz Festival torna protagonista. L’undicesima edizione si svolgerà dal 22 al 30 aprile e vede il ritorno di Stefano Zenni alla direzione artistica.

Oltre ai concerti ‘Main Events’ (in prevendita dal 6 marzo) e a quelli ‘Jazz Cl(h)ub’ (il cui cartellone definitivo sarà disponibile nei primi giorni di aprile), il Festival quest’anno ha in programma numerosi altri appuntamenti tra cui Jazz Talks (incontri, conferenze), Jazz Blitz, Jazz Meeting e Jazz Special.

Nove giorni di programmazione durante i quali sono previsti 93 appuntamenti (di cui 49 concerti) organizzati in 62 luoghi sparsi in tutta la città. Il ‘main program’ di quest’anno non avrà un’unica sede ma sarà diffuso sul territorio. Ospiteranno i concerti: OGR Torino, il Teatro Vittoria, Hiroshima Mon Amour, il Teatro Alfieri, il Teatro Monterosa, l’Aula Magna del Politecnico, la Casa Teatro Ragazzi e Giovani, il Conservatorio di Torino Giuseppe Verdi, il Bunker, l’Auditorium Giovanni Agnelli e la Sala500 del Lingotto.

L’undicesima edizione vedrà il coinvolgimento di 234 artisti, nazionali e internazionali, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale. I concerti si terranno in ambienti, spazi, teatri e club distribuiti sul territorio urbano, senza un centro di riferimento, ma risuonando nei diversi ambiti della città. Lo spettro stilistico toccherà tutti gli ambiti del jazz e promuoverà la conoscenza delle grandi figure storiche (Kenny Barron, Roberto Ottaviano, Steve Coleman ecc), la scoperta dei migliori innovatori attuali (Nilssen-Love, Shabaka Hutchings, Risser, Diodati, Korwar) e nomi di ampio richiamo (Peppe Servillo, Stefano Bollani) secondo una logica, affine ad altre iniziative europee, aperta a nuove produzioni ed esclusive.

“Il Torino Jazz Festival si presenta rinnovato e pronto a iniziare un nuovo ciclo all’insegna della grande musica dichiara il sindaco Stefano Lo Russo -. L’undicesima edizione, particolarmente ricca, è stata attentamente pensata per offrire ai torinesi e ai turisti un ampio ventaglio di concerti, jam session, marching band, conferenze e tanto altro ancora, nelle sale musicali più prestigiose come nei club dove si suona tutto l’anno. La rassegna internazionale propone come sempre un cartellone di qualità che valorizza le realtà locali e non dimentica di celebrare con un programma speciale il 30 aprile, Giornata Internazionale del Jazz UNESCO. Affianca ai grandi musicisti una importante sezione culturale, con una serie di conferenze sui temi della contemporaneità, grazie alla capacità del jazz di essere una musica globale aperta alla diversità e al cambiamento. Un ringraziamento va a chi realizza il festival: i musicisti, i tecnici e la direzione artistica di Stefano Zenni. E’ doveroso – sottolinea infine il Sindaco – festeggiare il sostegno ottenuto dal Ministero della Cultura, un riconoscimento importante, segno del lavoro svolto e della maturità raggiunta dal TJF in questi anni”.

“Il Festival  racconta il direttore artistico Stefano Zenni è come un giro di danza tra stili e musiche diverse, perché oggi il jazz è questo, un mosaico di culture, stili, suoni, modi di esprimersi che convivono/collidono, si amalgamano o si distribuiscono in mondi sonori globali. Lo testimoniano le musiche meticce di una delle produzioni chiave del festival, il trio Hutchings/Bekkas/Drake e ancora di Sarathy Korwar, Paal Nilssen-Love, Eve Risser, che frullano musica indiana, africana, hip hop, elettronica, punk, free jazz, a volte sotto lo sguardo di quel Frank Zappa chiamato in ballo, a trent’anni dalla morte, da Furio Di Castri. L’omaggio di Hamid Drake ad Alice Coltrane si intitola “Turyia”, parola sanscrita che descrive lo stadio di coscienza ultimo della filosofia induista. E’ quello il punto di arrivo di qualsiasi improvvisatore, come Craig Taborn, che si immerge nelle iridescenze del pianoforte, o di tellKujira, che amalgama in ambito cameristico libertà elettronica e suoni acustici. Suggestioni cosmiche a cui si richiama Steve Coleman, ma in chiave afroamericana, quale incastro di ritmi e matematica, melodia e geometria, tra funk e astrazione. E sempre nella grande musica l’etica può tradursi in emozione, come nei maestri dell’”eternal love” di Roberto Ottaviano. Il TJF è anche racconto che si fa musica: la vita degli artisti più tormentati del jazz vengono evocati nei più intimi chiaroscuri interiori in ‘Natura morta con custodia di sax’, l’ormai storica raccolta di racconti di Geoff Dyer, narrati da Peppe Servillo insieme ai TJF All Stars, ovvero un sestetto di nomi di punta del jazz italiano.I confini vengono sfidati e superati da donne sperimentatrici, Federica Michisanti, Eve Risser, Anais Drago, negli spazi che Laura Betti aveva già liberato come attrice, cantante, artista poliedrica, ora omaggiata da Cristina Zavalloni e Cristiano Arcelli in un repertorio di scrittori e compositori che hanno fatto la storia culturale italiana, tra jazz, musica leggera anni Sessanta, cinema, poesia. Ai due estremi del festival, all’inizio e alla fine, ci sono Kenny Barron e Stefano Bollani, testimoni che il linguaggio classico del jazz è ancora fresco, coinvolgente e trascinante e continua a soddisfare il nostro bisogno comunitario di bellezza”.

Il TJF nell’ambito di ‘Torino Futura’ – progetto culturale coordinato dagli assessorati alle Politiche culturali e alle Politiche educative e giovanili della Città di Torino per i ragazzi e le scuole, che moltiplica le occasioni di dialogo e di protagonismo civico dei futuri cittadini lungo il corso dell’anno – propone iniziative mirate al pubblico delle nuove generazioni. In quest’ottica ha deciso di portare il costo dei biglietti dei concerti a 1 euro per tutti i nati dal 2009.

Pensato quindi per un pubblico di giovani ascoltatori sarà ALEPH-ZERO/PROVA PRIMA’, una performance musicale organizzata da StudiUm – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, che consentirà agli studenti di assistere alla prova aperta del gruppo di Johnny Lapio & Arcote (21 aprile, all’Auditorium Centro Aldo Moro). L’incontro verrà coordinato da Ilario Meandri, Carlo Serra e Jacopo Tomatis (Università di Torino).

Domenica 23 aprile alle OGR, AICS consegnerà la borsa di studio dedicata a Sergio Ramella a uno studente di jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Il vincitore sarà invitato a suonare al TJF del prossimo anno.

Anche i Jazz Blitz, 33 brevi concerti nei luoghi di assistenza, di accoglienza e di incontro vedranno coinvolti i giovani. A esibirsi nelle RSA, nelle strutture per disabili e soggetti in difficoltà, nei luoghi di detenzione (come l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti) saranno gli allievi delle scuole pubbliche e private di jazz.

Torino Jazz Festival è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.




Semaforo antismog, confermato il livello 0 (bianco). Fino al 6 marzo in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a lunedì 6 marzo 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo. Continua a leggere

Ufficio informazioni mobile, partita la sperimentazione in corso Verona per un miglior accesso allo sportello immigrazione

È partita in questi giorni la sperimentazione dell’ufficio informazioni mobile all’esterno dell’Ufficio Immigrazione della Questura, in corso Verona 4.

Si tratta di una delle prime azioni del Protocollo d’intesa sperimentale –  sottoscritto a ottobre 2022 tra Comune (assessorati alla Protezione civile e al Welfare, Diritti e Pari opportunità) e Questura di Torino, insieme alle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL – finalizzato a migliorare l’accesso al servizio di richiesta e autorizzazione al soggiorno dei cittadini stranieri. Continua a leggere

Cultura: 859 mila Euro a sostegno dello spettacolo dal vivo. Online l’avviso pubblico ‘Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo’

Il 17 febbraio 2023 il Ministero della Cultura e la Città di Torino hanno siglato un accordo di programma – in continuità con quello stipulato nell’anno 2022 – per il sostegno delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città metropolitana.

La sottoscrizione, che prevede il trasferimento a favore della Città di 859mila euro, disciplina criteri, modalità e tempistiche di assegnazione delle risorse.

I fondi saranno attribuiti tramite bando e, oltre a rafforzare la politica generale dell’Amministrazione tesa a riaffermare la centralità della cultura quale irrinunciabile bene pubblico da sostenere, preservare e rendere accessibile a tutti, rappresentano, per l’annualità in corso, uno dei principali assi di intervento in ambito culturale.

L’avviso pubblico ‘Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo’ è stato pubblicato stamattina sul sito della Città ed è consultabile suhttp://www.comune.torino.it/bandi/.

I progetti presentati per accedere ai finanziamenti dovranno: valorizzare il patrimonio culturale immateriale nelle periferie delle città con attività di spettacolo, anche di carattere innovativo, orientate all’inclusione culturale e sociale; realizzare azioni di riequilibrio territoriale attraverso il rafforzamento dell’offerta culturale; promuovere iniziative formative e attivare laboratori dedicati alle arti performative.

Con questa importante cifra proveniente dal MIC, la Città intende anche concorrere alla realizzazione del progetto “Circoscrizioni al Centro” distribuendo le risorse in modo tale da garantire la diffusione territoriale delle azioni progettuali e la più ampia partecipazione, con coinvolgimento di quasi tutto il territorio cittadino.

Saranno selezionati 13 progetti che beneficeranno di un contributo in misura fissa di 66mila euro a fronte di un budget minimo di 82mila 600 euro.

Le proposte dovranno riguardare progetti di attività di spettacolo dal vivo negli ambiti teatro, musica, danza e circo contemporaneo destinati ad assicurare l’inclusione sociale, il riequilibrio territoriale e, con essi, la tutela occupazionale, nonché a valorizzare il patrimonio culturale attraverso le arti performative nelle aree periferiche della città metropolitana di Torino.

Le attività presentate dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2023 e svolgersi nelle aree individuate dal bando. Sarà possibile presentare proposte a scavalco tra più circoscrizioni e, in parte non prevalente, in aree comprese nella Città Metropolitana.

Compilando il modulo del VADEMECUM COMPILAZIONE DOMANDE E REGISTRAZIONE INCONTRO si potrà partecipare a un incontro informativo sugli aspetti tecnici dell’avviso (modalità di presentazione della documentazione, di compilazione dei moduli ecc.)

Just The Woman I Am, domenica 5 marzo: il percorso di gara

Domenica 5 marzo si svolge Just The Woman I Am, la manifestazione che attraverso una camminata/corsa non competitiva di 5 Km raccoglie fondi per la ricerca universitaria sul cancro. A questa si affiancano iniziative collaterali che promuovono la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere.

La partenza è fissata alle ore 16 in piazza Castello con arrivo in piazza C.L.N.

Percorso: piazza Castello, via Po, piazza Vittorio Veneto, via Bonafous, corso Cairoli fino in corso Vittorio Emanuele II, via della Rocca, via Maria Vittoria, via Fratelli Calandra, corso Vittorio Emanuele II, via San Massimo, via Principe Amedeo, via Giuseppe Pomba, via Andrea Doria, via Roma, piazza C.L.N.

Sono previste anche alcune variazioni di accesso ai parcheggi: Roma-San Carlo-Castello (uscite consentite: via Viotti, piazza Carlo Felice, via XX Settembre, via Alfieri); Valdo Fusi e Bodoni (accessibili); Piazza Vittorio (ingressi e uscite consentiti solo sul lato Lungo Po Luigi Cadorna); Aci via Giolitti (inaccessibile per tutta la durata della corsa).

Programma completo e maggiori informazioni su: https://jtwia.org/programma-2023/

Genovese (Circ.7): i bimbi con disabilità giocheranno nei parchi

CIRCOSCRIZIONE 7 SEMPRE PIU’ INCLUSIVA
 
Genovese (SE): I bambini imparano dalle esperienze che vivono e dall’ambiente in cui sono immersi. Spetta a noi fare in modo che questi siano il più possibile inclusivi, equi e giusti. 
 
A oggi, in Italia, meno del 5% dei parchi ludici cittadini sono da ritenersi “parchi giochi inclusivi”, ovvero parchi nei quali siano allestite strutture gioco pensate per i bambini e le bambine con forme di disabilità motorie, cognitive e sensoriali. Per fortuna, la sensibilizzazione sta crescendo e qualcosa, anche sul territorio della Circoscrizione 7, sta cambiando.
 
Durante il Consiglio di lunedì 27 febbraio, infatti, la Circoscrizione 7 ha votato all’unanimità la mozione “Parchi giochi inclusivi per garantire il diritto al gioco a tutte le bambine e i bambini“, presentata dalla capogruppo di Sinistra EcologistaIlaria Genovese.
La mozione richiede la riqualificazione di un parco giochi già esistente prevedendo l’implementazione di strutture gioco adatte a tutte e tutti, di una pavimentazione antitrauma e di apposite passerelle e rampe laddove necessarie. Inoltre, l’atto prevede un lavoro di mappatura per valutare l’accessibilità e l’inclusività degli arredi già esistenti nelle aree gioco, in collaborazione con la società civile e le associazioni territoriali che si occupano di inclusione sociale e disabilità, e la collocazione di apposita segnaletica informativa collocata in prossimità dell’ingresso dei parchi inclusivi, al fine di diffonderne l’esistenza e il valore sociale e culturale.
“Le bambine e i bambini non alzano muri, non vedono barriere. Perché creargliele noi, allora?”, afferma la consigliera Genovese. “Un parco giochi inclusivo – spiega – è un luogo in cui bambini con abilità e capacità diverse possono giocare insieme, interagire tra loro e utilizzare insieme i giochi installati nel parco, diminuendo di fatto le distanze che possono crearsi di fronte alle diversità”.
“I bambini imparano dalle esperienze che vivono e dall’ambiente in cui sono immersi. Spetta a noi fare in modo che questi siano il più possibile inclusiviequi giusti“, conclude la capogruppo di Sinistra Ecologista in Circoscrizione 7.
(foto archivio)

‘Campus diffuso’ amplia gli spazi per offrire nuovi servizi agli studenti universitari

E’ stata presentata questa mattina a Palazzo Civico la seconda edizione di ‘Campus diffuso’, il progetto innovativo della Città di Torino, rivolto alla popolazione universitaria, che promuove su tutto il territorio cittadino spazi per lo studio e per il tempo libero. Alla conferenza stampa erano presenti il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessora alle Politiche Giovanili ed Educative Carlotta Salerno, il Presidente EDISU Alessandro Ciro Sciretti, il Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano Geuna e il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. Continua a leggere