Rubriche- Pagina 28

Rock Jazz e dintorni a Torino: Elio e Fabio Treves & Alex Kid Gariazzo

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Alla Suoneria di Settimo suonano gli Almamegretta. Al Blah Blah si esibisce John Lee Bird & Fabrizio Modenese Palumbo.

Mercoledì. Al teatro Colosseo è di scena Naska. Al Blah Blah suonano i Nightstalker.

Giovedì. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce Tad Robinson & The Ozdemirs feat Alberto Marsico. Allo Ziggy suonano i The Cloverheads+ Dirty Artichokes. Al Blah Blah sono di scena gli Helen Burns. Alla Divina Commedia suonano i Revenge. All’Osteria Rabezzana si esibisce il trio di Michael Rosen. 

Venerdì. Al teatro Colosseo recital di Elio. Al Folk Club suona Fabio Treves & Alex Kid Gariazzo. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce The Mama Bluegrass Band. Allo Ziggy è di scena Sant’Elia. Allo Spazio 211 suonano i Clan Of Xymox+ Newdress. Al Blah Blah si esibiscono gli October Tide. Alla Divina Commedia sono di scena i Sucker Punch.

Sabato. Al Blah Blah suonano i Radar Men From The Moon. Allo Spazio 211 si esibisce Marta Del Grandi+ Giulia Impache. Alla Divina Commedia suonano i Momenti di Gloria.

Domenica. Al Blah Blah sono di scena i TH Da Freak + Corvida. Alla Divina Commedia suonano gli In The name of Blues.

Pier Luigi Fuggetta

Accettare e accettarsi per vivere meglio / 3

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Terza parte 

Accettare e accettarci dunque, non come resa, ma come accoglienza profonda e consapevole di ciò che è successo e di ciò che siamo. Accogliere significa anche andare oltre il dolore, oltre il rammarico, oltre il rimpianto, oltre la rabbia e la tristezza per ciò che non è , che non è stato o che non è stato come avremmo voluto.

Significa trovare in noi, spesso con fatica, un perché, un motivo, una spiegazione agli accadimenti spiacevoli e dolorosi, e prendere da essi quanto di positivo ci sia possibile trovare: una lezione, un’esperienza, o la sensazione profonda del nostro valore di persone.

Se non riusciamo ad accettare e ad accettarci non ci sarà possibile utilizzare in qualche modo l’esperienza vissuta. Per quanto dolorosa essa possa essere stata, se saremo in grado di accoglierla avremo la straordinaria occasione di farne tesoro per il resto dei nostri giorni.

Molte sono state, sono e saranno le cose che nella nostra vita ci è stato, ci è e ci sarà impossibile cambiare. Molti gli aspetti che non ci piacciono in noi. Ci ostiniamo spesso, con una fatica degna del mitologico personaggio Sisifo, a cercare di modificarli, nell’impossibilità di accettarli.

Vogliamo inutilmente cambiare il nostro passato, le persone che stanno intorno a noi, soprattutto quelle che amiamo di più, o che pensiamo di amare. Vogliamo cambiare aspetti di noi e del nostro presente che in fondo sappiamo essere immodificabili.

Ci costringiamo talvolta a voler credere che tutto possa essere cambiato, sprecando enormi quantità di tempo e di energie, procurandoci un sacco di fastidi e di sofferenze, semplicemente perché non riusciamo a farcene una ragione e a prendere le cose così come sono e come vengono. Accettandole, appunto.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della terza e ultima parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Coppa deliziosa alle fragole

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Fragole che passione!  Offriamo a fine pasto ai nostri ospiti questo scenografico dolce delizioso e di semplice realizzazione

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Dosi per 4 persone:

½ Kg.di fragole

1 Banana

4/5 biscotti savoiardi

2 bicchierini di limoncello

200 ml di panna da montare

Crema pasticcera

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Sul fondo di una coppa in vetro trasparente mettere i savoiardi spezzettati bagnati con 1 bicchierino di limoncello (allungato con un bicchierino di acqua). Preparare una crema pasticcera con 3 tuorli, ½ litro di latte, 1 bustina di vanillina, 20gr. di farina, 60 gr.di zucchero e 1 bicchierino di limoncello. Lasciar raffreddare.

Tagliare le fragole ben pulite e la banana a fettine. Iniziare a decorare la circonferenza della coppa con le fette di fragole, quando terminato mettere le restanti fragole nella coppa livellando la superficie e procedere nello stesso modo con la banana.

Montare la panna con un poco di zucchero a velo.

Stendere sullo strato di banane la crema pasticcera raffreddata e completare con uno strato di panna montata. Decorare a piacere.

PaperitaPatty

 

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

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Sommario: Piccole donne, piccoli uomini per la pace? – Moranino e i suoi compagni del PCI – Lettere

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Piccole donne, piccoli uomini per la pace?
La grave crisi internazionale, a parte Trump entrato nella politica estera mondiale come un vero elefante in una cristalleria  (il giudizio su di lui  dovrà  pero’ essere espresso solo alla conclusione della crisi, prescindendo da ogni altra valutazione che non sia la eventuale pace raggiunta in Ucraina e in Israele), ha posto in ulteriore evidenza il bassissimo livello delle classi politiche americane, israeliane (i palestinesi non hanno classe politica, ma solo terroristi fanatici), russe, ucraine, europee.
Di fronte a due guerre che possono portare alla terza mondiale il mondo ha a sua disposizione funzionari di partito che non hanno la benché minima preparazione sui temi della geopolitica e parlano di riarmo come se stessero sbucciando le patate in cucina. Ci sono anche gli ometti che vogliono imitare De Gaulle e la sua force de trappe che impedì all’Europa un esercito unico, ma non creò altri danni anche se la situazione era molto diversa e con il generale c’erano statisti che mitigarono le pretese senili del Presidente francese. Macron e la presidente tedesca della Unione Europa che si nota solo per un vecchio titolo nobiliare che non ha neppure una storia, sono gli esempi di gente che occupa posti a loro non adatti e sta giocando con il fuoco. La mediocrità della classe politica italiana brilla in tutta la sua inadeguatezza confusionaria che divide anche i partiti. Questo è un momento in cui i nominati immeritatamente in posti di responsabilità rivelano tutta la loro fragilita’ e pericolosità. Essi fanno pensare agli “statisti” europei che non sbarrarono la strada ad Hitler e  e consentirono perfino a Mussolini di recitare la parte di “salvatore della pace” a Monaco. In questo contesto i diversi commentatori televisivi e della carta stampata, abituati da sempre alle vulgate da ripetere, diventano davvero ridicoli. Chiedere un’ opinione ad una deputata cinque stelle che stenta ad usare la lingua italiana , appare una delle tante stupidità che annebbiano i nostri cervelli.
Solo il Papa – al di là delle sue idee – rivela una statura non confrontabile. Forse semplifica in modo manicheo i fatti, ma nella sostanza rivela una superiorità intellettuale che gli dovrebbe essere riconosciuta. Ma i piccoli politicanti che si trovano ad esercitare funzioni del tutto sproporzionate  in politica ester , non riescono neppure a comprendere la lucidità di Francesco. Abbiamo gente adatta nella migliore delle ipotesi a fare i consiglieri comunali di piccoli municipi, giocano con la diplomazia che non conoscono e sono  anche privi di studi adeguati.
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Moranino e i suoi compagni del PCI
I delinquenti comuni che durante o subito dopo la Resistenza ammazzarono ricorrendo a  modi bestiali  partigiani  non comunisti, donne, fascisti arresisi, e si salvarono dai rigori della legge scappando in Cecoslovacchia, sono stati ristudiati da Enrico Miletto che, lasciati gli studi relativi alle foibe al collega negazionista Gobetti, adesso si occupa in un libro dal titolo “Oltrecortina” di questi individui, impossessandosi di una parola che non appartiene alla storia dei comunisti.
In esso si parla di gente condannata all’ergastolo come Moranino che fuggì all’estero per evitare le conseguenze penali dei suoi misfatti, malgrado la generosa amnistia Togliatti del 1946. Miletto imputa ad una persecuzione da parte di una magistratura non adeguatamente epurata il rigore nel perseguire chi tra i partigiani si macchiò di omicidi indiscutibili. Con l’autore del libro vorrei avere un incontro a due con un moderatore non di parte per sfidarlo e contestargli le affermazioni più eclatanti. Il tempo passa, ma la memoria di certi fatti ignominiosi resta.
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Lettere scrivere a quaglieni@gmail.com
Pietre d’inciampo al “D’Azeglio”
Il liceo “D’Azeglio”, l’ enclave dell’antifascismo settario, ha quattro pietre di inciampo di deportati in Germania davanti al suo ingresso in via Parini.  Due settimane fa le ho fotografate con due pietre  mancanti e due molto mal ridotte. Oggi le ho rifotografate: due mancanti e due tirate a lucido. Come mai?       F. Filippelli
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Lo deve chiedere al Preside  del liceo, ferreo custode dell’antifascismo dell’Istituto. E gli chieda anche cosa pensa del francobollo dedicato all’ex all’allieva  fascista quindicenne  Marilena Grill, uccisa barbaramente nel 1945 dai partigiani. A lei magari risponde. Ai miei articoli no.
Mazzoleni deve chiarire
L’Assessore  comunale all’ Urbanistica di Torino Paolo Mazzoleni, plurinquisito a Milano anche nello scandalo relativo al  “Salva Milano”, ritirato anche dalla discussione in Parlamento, malgrado fosse il cavallo di battaglia del sindaco di Milano Sala. Cosa ne pensa?    Angela Servetto
Lo scandalo di Milano appare di dimensioni enormi, tale da far saltare la stessa  Giunta Sala. Non sappiamo in che misura l’assessore torinese sia coinvolto, ma il problema è a monte. Ha senso avere un assessore all’Urbanistica a Torino così attivo  professionalmente a Milano e in più  inquisito in 4 vicende giudiziarie riguardanti l’urbanistica meneghina? Al di là della presunzione di innocenza che deve valere per tutti, qui il caso è legato alla opportunità e alla sensibilità politica dell’assessore  che farebbe bene a fare, sua sponte, un passo indietro. Nella storia del Consiglio comunale quella appare la strada  maestra da seguire, ma  le vicende attuali, dal caso Viale in poi, indicano esempi diversi.
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Cartoccio di pesce al forno, sano e gustoso

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Eccovi una proposta per un secondo profumato ed appetitoso

Ricco di importanti proprieta’ nutritive, buono e gustoso, il pesce e’ uno dei protagonisti della dieta mediterranea. Fritto, a vapore, al forno puo’ essere preparato in tanti modi diversi, ma se cercate una ricetta semplice, veloce e dietetica che racchiude il sapore del mare eccovi una ricetta per un secondo profumato ed appetitoso.

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Ingredienti per una persona:

1 trancio di pesce a piacere

1 patata

1 carciofo

4 pomodori datterini

capperi, olive taggiasche denocciolate, pinoli q.b.

1 cucchiaio di olio evo

1 pizzico di timo

sale q.b.

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Tagliare la patata a rondelle e il carciofo a fettine, sistemarli a strati su di un foglio di carta forno, aggiungere il trancio di pesce, coprire con i capperi, le olive tagliate a meta’, i pinoli e i pomodorini a pezzi. Cospargere il tutto con un pizzico di timo, poco sale, l’olio evo. Chiudere il cartoccio con uno spago da cucina, appoggiarlo su una teglia da forno e cuocere a 200 gradi per 20 minuti circa. Servire caldo.

 

Paperita Patty

Accettare e accettarsi per vivere meglio / 2

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Seconda parte

Quindi sceglieremo di accettare soltanto quelle situazioni nelle quali la nostra possibilità di intervenire per cambiarle è nulla o eccessivamente ridotta, oppure ancora quelle circostanze per cui non vale la pena di impegnarsi e intervenire.

O ancora contesti in cui lo sforzo in termini di energie e di tempo è sproporzionato rispetto alla probabilità di ottenere un valido risultato o alla affettiva e concreta entità del risultato raggiungibile. Tenendo sempre ben presente che accettare non significa arrendersi.

Ma piuttosto essere consapevoli che adattarsi alle situazioni, se lo decidiamo dopo aver attentamente e in modo approfondito valutato i pro e i contro, rappresenta una scelta razionale e sensata per evitare inutili turbamenti e sofferenze.

Non sto dicendo che dobbiamo dimenticare ciò che non ci è stato possibile modificare e che magari non siamo ancora riusciti ad accettare. Sarebbe uno sforzo inutile e controproducente, perché, come ben sappiamo, le cose non si dimenticano, al massimo si rimuovono se non le accettiamo.

Ma la rimozione non significa scordarci del tutto, perché, anche se facciamo finta di esserci dimenticati di ciò che non siamo stati in grado di modificare, qualcosa nel nostro dentro resta sempre. Una spina, un dolore che, soprattutto se non abbiamo accettato la situazione, primo o dopo e in un modo o nell’altro torna a farsi sentire…

Armonia non è tentare forzosamente di eliminare e di dimenticare, non è arrotondare tutto illudendoci che le cose non siano state o non siano andate come in effetti sono andate, ma fare pace anche con ciò che non è andato come avremmo voluto e che ancora un po’ ci fa soffrire.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della seconda parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.