Istituito dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture, si riunirà per la prima volta a Torino il 18 marzo
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Martedì 18 marzo, alle 11, nel Grattacielo della Regione Piemonte a Torino, si terrà la prima riunione del “Tavolo di monitoraggio dei cantieri autostradali piemontesi”. L’obiettivo principale è coordinare e condividere le tempistiche dei lavori sulla principale arteria autostradale regionale.
Parteciperanno alla riunione, oltre alla Regione e al Ministero, le società concessionarie, Anas e i rappresentanti degli enti locali (Anci, Upi, Uncem, Ali e Anpci), con l’intento di informare i territori sulle tempistiche relative a chiusure parziali o totali previste nei mesi successivi.
«Sappiamo che i lavori sulla rete autostradale sono fondamentali, ma è essenziale un confronto preventivo che consenta di gestire e minimizzare i disagi per gli utenti», ha detto l’assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte, Marco Gabusi. «Il Ministero delle Infrastrutture – ha concluso l’assessore – ha accolto con favore l’idea di questo tavolo, e siamo certi che, come già avviene in Liguria, sarà uno strumento utile per programmare e comunicare i cantieri con il giusto preavviso, a partire dai weekend primaverili».
Nuovo inceneritore, i dubbi degli ambientalisti
Le associazioni ambientaliste torinesi Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato Torino Respira, SequS – Sostenibilità Equità Solidarietà, Giustizia Climatica Ora, Circolo Legambiente Molecola, Circolo Legambiente greenTO, Fridays For Future Torino, Ecoborgo Campidoglio Aps, Co.Mu.Net Officine Corsare, Comitato torinese del Forum Salviamo il paesaggio, Circolo L’Aquilone Legambiente, Legambiente metropolitano Torino esprimono dubbi e contrarietà in merito alla costruzione del nuovo inceneritore regionale
“Secondo l’analisi dei dati non è necessario. Impatterà fortemente sulle gestione virtuosa dei rifiuti, sulle emissioni climaalternanti e sul costo della tassa rifiuti che pagherà la cittadinanza”.
Autorità Rifiuti del Piemonte ha sciolto le riserve, indicando la realizzazione di una nuova linea dell’impianto del Gerbido come soluzione prescelta per dare seguito alle indicazioni contenute nel PRUBAI. L’opposizione all’impianto ha ragioni ambientali, sociali ed economiche.
Dalla cronaca torinese dei principali quotidiani apprendiamo che l’Autorità Rifiuti del Piemonte ha deciso che la (presunta) necessità di incenerimento aggiuntiva rispetto a quella oggi disponibile sarà soddisfatta con un ampliamento dell’impianto TRM del Gerbido. Una linea aggiuntiva che brucerà, secondo quanto riportato dagli organi di stampa “fino a 280 mila tonnellate in più l’anno”, de facto aumentando quasi del 50 per cento l’attuale capacità dell’impianto ( poco più di 600 mila tonnellate all’anno)” affermano le associazioni ambientaliste torinesi che esprimono forte contrarietà all’impianto, al netto della sua localizzazione per regioni ambientali, sociali ed economiche.
In una Regione che ha raggiunto il 65% di raccolta differenziata solo nel 2021, con nove anni di ritardo rispetto all’obiettivo di legge fissato per la fine del 2012, si torna a parlare di inceneritori. Sembra paradossale che Torino, uno dei Comuni piemontesi con valori di raccolta differenziata più bassi e con i maggiori problemi per una gestione sostenibile dei propri rifiuti, sia candidata a un’ulteriore scelta impiantistica.
Per gli RSU non serve un nuovo impianto. Usando i dati demografici scelti come riferimento nel PRUBAI per il calcolo dei rifiuti prodotti ( peraltro smentiti dalla recente pubblicazione dell’Annuario Stattistico Regionale predisposto dalla stessa Regione Piemonte in collaborazione con ISTAT), la necessità di smaltimento massima sarebbe di 576.592 tonnellate annue nell’operativo prescelto.
L’inceneritore del Gerbido ha bruciato nel 2023 più di 600.124 tonnellate di rifiuti e 604.532 tonnellate nel 2022, un quantitativo largamente sufficiente a soddisfare le esigenze di incenerimento nello scenario definito più conveniente dal PRUBAI.
Impatto economico Sul piano economico i costi della tassa rifiuti, la TARI aumenterebbero significativamente in tutta la regione: i costi di conferimento presso gli impianti di incenerimento sono già in forte crescita in tutta Italia e il nuovo impianto non potrà sottrarsi a tale tendenza.
Con la nuova modalità di calcolo della tariffa rifiuti prevista da ARERA verrà meno una fonte di introito importante per l’inceneritore del Gerbido perché i GRIN (ex certificati verdi, ovvero la tariffa incentivante con cui GSE acquista il 51% dell’energia prodotta dall’impianto) verranno fortemente depotenziati, fino al quasi totale annullamento.
Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato a larghissima maggioranza un emendamento al pacchetto di norme per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti noto come “FIT FOR 55”, che prevede che l’incenerimento dei rifiuti non sia più esentato dalla partecipazione al sistema di scambio delle emissioni di carbonio ( Emission Trade Scheme – ETS) che prevede il pagamento di un costo per ogni tonnellata CO2 emessa già dal 2026.
Di conseguenza anche gli inceneritori pagheranno una cifra che già oggi è 80 euro/ton e probabilmente destinata a crescere quasi raddoppiando così le tariffe di conferimento che sono oggi pari a 112,56 euro /ton.
Considerando il fattore di emissione utilizzato recentemente dalla Città di Torino nell’ambito del ‘Climate City Contract’, pari a 434 g/t di CO2 equivalente, l’inceneritore del Gerbido ha causato nel 2023 l’emissione di oltre 260 mila kg/anno di CO2, il che ne fa la singola fonte di emissione di gas climalteranti più importante della città.
“Ci chiediamo come un aumento di quasi il cinquanta per cento delle emissioni possa sposarsi con l’azzeramento delle stesse entro il 2030, come scritto nel citato Climate City Contract che la Città di Torino ha sottoscritto con l’UE, a meno di azzerare queste emissioni utilizzando tecniche di cattura e stoccaggio della Co2, ipotesi peraltro contenuta nel Ccc, priva si ogni analisi di fattibilità, che aggiungerà un costo ulteriore tale da rendere l’incenerimento dei rifiuti estremamente anti economico”. concludono gli ambientalisti.
Mara Martellotta
La città in attesa della tredicesima edizione del Torino Jazz Festival, tra novità e grandi nomi
Dal 23 al 30 aprile prossimo, le note e l’energia del jazz invaderanno Torino in occasione della tredicesima edizione del Torino Jazz Festival. Un evento diffuso in tutta la città che ospiterà grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, e che vedrà alternarsi concerti, incontri e workshop.
Questa tredicesima edizione, curata dalla direzione artistica di Stefano Zenni, conferma il festival come un momento importante per la cultura torinese, e quest’anno sarà focalizzato su progetti inediti che andranno ad affiancare le esibizioni dei jazzisti più affermati.
Il Torino Jazz Festival inaugurerà il 23 aprile al teatro Colosseo, dove il noto trombettista Enrico Rava, recente vincitore del Premio Top Jazz, si esibirà con un quintetto e ripercorrerà la storia di un repertorio attraverso il quale si è affermato come uno tra i più importanti jazzisti italiani. Durante il concerto, una rappresentanza della città di Torino gli consegnerà la targa Torri Palatine, a riconoscimento della sua opera di diffusione del jazz in tutto il mondo.
Gran finale all’Auditorium Giovanni Agnelli, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con un’ultima serata che vedrà protagonista il grande Jason Moran, accompagnato dal suo trio e dalla TJF All Stars. La performance, multimediale, sarà incentrata su “Il Big Bang del Jazz. L’eroica storia di James Reese Europe”.
Il 15 aprile vi sarà un’anteprima del Torino Jazz Festival che si svolgerà nei più rinomati Jazz Club torinesi, un primo assaggio di ciò che il festival offrirà tra storia, innovazione e improvvisazione, cuore pulsante del jazz.
Il Torino Jazz Festival è promosso dalla Città di Torino, con il contributo della Fondazione per la Cultura Torino e il sostegno di Fondazione CRT, Intesa Sanpaolo e Iren.
Biglietti: www.torinojazzfestival.it
Mara Martellotta
PH Credit ©️ Enrico Rava Fearless Five by Riccardo Musacchio
JTWIA 2025 raggiunto il sogno, battuto il record delle precedenti edizioni: oltre 30mila donazioni a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro. Sono state infatti oltre 30mila le donazioni a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro per la dodicesima edizione.
Si è conclusa oggi, domenica 9 marzo, la manifestazione che da dodici anni anima le strade del capoluogo piemontese, coinvolgendo cittadini, associazioni e sostenitori, tutti uniti dalla volontà di raccogliere fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro. L’evento, una corsa/camminata non competitiva di 5 km, ha registrato una grande partecipazione, confermandosi un appuntamento solidale di grande importanza per la città.
Ma sono state migliaia le persone che, nel corso dei tre giorni di manifestazione (7-8-9 marzo), hanno deciso di partecipare e sostenere l’evento, organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università e il Politecnico di Torino. Just The Woman I Am si conferma così un appuntamento imperdibile, tra i più amati e partecipati della città di Torino.
FOTO MARIO SOFIA, FRANCESCA CASALE, ANTONIO VOLPE E MARCO FAVARETTO
Dal 2014, l’evento organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università e il Politecnico di Torino, attraverso una corsa–camminata di 5 km raccoglie fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro e accompagna per le vie del capoluogo piemontese i cittadini, le associazioni e i sostenitori, tutti accomunati dalla scelta di non mancare.
Una novità per l’edizione 2025: la partenza è avvenuta alle ore 15.30 dal Parco del Valentino, viale Virgilio angolo viale Pier Andrea Mattioli, e l’arrivo in piazza Castello.
Per l’edizione 2025 JTWIA ha ottenuto nuovi fondi a sostegno della ricerca universitaria. Infatti, oltre alle quattro borse di studio finanziate con i fondi della manifestazione, verrà nuovamente erogato un assegno di ricerca donato dalla Camera di Commercio di Torino e due nuovi assegni donati da Stellantis Financial Services e da Tosetti Value.
JTWIA è cresciuta edizione dopo edizione e continua ad evolversi ogni anno. Un cammino che l’ha portata a essere più sostenibile, innovativa ed eco friendly. Ha arricchito la piattaforma della comunicazione, riproponendo il tradizionale Spazio Incontri in piazza con la suggestiva cupola trasparente, quest’anno in piazza Castello. Inoltre è ormai un evento diffuso su scala globale. Tutto questo senza mai tradire gli ideali che la contraddistinguono: la prevenzione gratuita, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. Da sempre JTWIA si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza della Giornata Internazionale della Donna.
“Non lasceremo queste competizioni solo come atleti, ma come campioni pronti per la prossima sfida, per mostrare a tutti, anche al di fuori di Special Olympics, che dovrebbero credere in noi. Perché ill futuro non è solo davanti a noi, il futuro è inclusione, il futuro è qui”. Le parole dell’atleta maltese Gilmur Borg, Sargent Shriver Global Messenger accendono l’entusiasmo dell’Inalpi Arena che apre ufficialmente i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics di Torino 2025 in un’atmosfera incantata, tra arte e creatività, gioia e ammirazione. Una Torino piena di orgoglio dà il suo benvenuto a 1500 Atleti in rappresentanza di 101 delegazioni dei 5 continenti, accogliendo con i suoi 2000 volontari anche 1000 tecnici e 3000 familiari. L’evento si è trasformato in un vero e proprio show con la firma del regista Marco Balich, un’istituzione in fatto di cerimonie olimpiche. Interamente trasmesso in chiaro da Rai2, ha dato il via a una settimana di competizioni che oltre al capoluogo piemontese toccheranno le località alpine di Bardonecchia, Sestriere e Pragelato, teatro di 8 discipline invernali tutte da vivere.
Il Team Italia è stato l’ultimo a sfilare sul parterre dell’Inalpi Arena con una delegazione di 88 persone (63 atleti, 22 tecnici e 3 delegati) ricevendo l’ovazione del pubblico che ha partecipato con gioia alla Cerimonia.
La coreografia ha esplorato i temi dell’avvicinarsi, della relazione tra i corpi e della diversità. Anche il palco è stato protagonista, interagendo con i performer con rotazioni e pause, creando momenti evocativi di separazione e unità. A seguire i discorsi ufficiali. Ad aprire questa fase della Cerimonia è stata Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente del Comitato Organizzatore Locale dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Turin 2025: “La “Flame of Hope” rappresenta la speranza nelle piccole cose: un sorriso, una nevicata, una giornata felice. Ma anche la speranza nelle cose più grandi: una comunità accogliente, una società equa, un mondo in pace. Voi siete la fiamma della speranza. Portatela avanti. Noi saremo con voi”.
A seguire Stefano Lo Russo, sindaco di Torino:” Per Torino citta olimpica è un orgoglio ospitare i Giochi, è un’ opportunità di apertura e crescita per tutti noi” e il Presidente di Special Olympics International Timothy Shriver. “Tutti noi qui—che siamo medici o insegnanti, forze dell’ordine o allenatori, volontari o partner, politici o leader aziendali, leader religiosi o Lions—vogliamo essere coraggiosi come voi. Alcuni di noi sono arrabbiati e confusi. Vogliamo essere coraggiosi come voi e trattare tutti con dignità. Alcuni di noi si sentono soli e scoraggiati. Vogliamo essere coraggiosi come voi e cogliere l’opportunità della vita. Alcuni di noi cercano gioia e uno scopo. Vogliamo perseguirlo essendo coraggiosi e gioiosi come voi. Madri e padri di Special Olympics: brillate di orgoglio questa sera. I vostri figli sono eroi di coraggio. I vostri figli sono l’invidia del mondo. Gli atleti Special Olympics sono qui per cambiare le vite. Quali, chiederete? “le vostre”. Le vostre. Le mie. Di tutti”..
I loro discorsi hanno anticipato l’innalzamento della bandiera di Special Olympics, introdotta da 4 atleti tra cui Luca De Pieri, Atleta Special Olympics dello snowboard e 4 olimpionici tra cui il fondista Silvio Fauner e la pattinatrice artistica Carolina Kostner.
Un momento particolarmente suggestivo e atteso è stato l’ingresso della torcia, scortata dagli ultimi 9 tedofori ha fatto il giro dell’Inalpi Arena prima di accendere il tripode per mano di Elisa Parutto, Atleta Azzurra della danza sportiva. La fiamma della speranza he ha completato così il suo lungo viaggio iniziato ad Atene il 25 febbraio scorso. |
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Altro momento emozionante è stato quello della lettura del giuramento dell’atleta Su-Ann Megan Tang proveniente da Singapore: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” e la successiva dichiarazione di apertura dei Giochi Mondiali da parte del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Ai 1500 atleti giunti a Torino e alle loro famiglie, ai tecnici e ai volontari rivolgo l’augurio di vivere queste giornate di sport con gioia, di provare emozioni positive e di poter tornare a casa arricchiti e con la voglia di fare sempre di più per il loro futuro. I prossimi giorni saranno anche una bellissima occasione di incontro e di confronto – ha aggiunto -. Agli atleti italiani, in particolare, dico che sono orgogliosa di loro, che sono al loro fianco sempre e che sono certa sapranno impegnarsi con tutte le loro forze e regalarci emozioni straordinarie. Grazie in particolare a Special Olympics Italia e a Special Olympics International per l’organizzazione di questo straordinario evento, grazie di cuore a tutti i volontari che si sono dedicati con gioia alla gestione della cerimonia e delle gare e senza i quali nulla sarebbe stato possibile”
Lo show è stato un crescendo di emozioni. La neve e la città di Torino sono stati gli elementi dominanti della fase successiva della cerimonia, tra musica e danza. A dare il “Benvenuto a Torino” è stato il cantante Mr. Rain con il suo brano “Supereroi” presentato a Sanremo 2023. In chiusura tanta musica con un concerto del celebre cantante statunitense Aloe Blacc.
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Inclusione femminile nel mercato del lavoro, i numeri che premiano il Piemonte: il tasso di attività ha raggiunto livelli mai toccati prima, ben superiori alla media nazionale. Il vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino: “Le donne affrontano ogni giorno sfide importanti: in Piemonte e in Italia sanno di poter contare sul sostegno della Regione e del Governo”
L’anno dei record per l’occupazione femminile. Il 2024 si conferma un anno di svolta in Piemonte, con dati che attestano una crescita costante e significativa. L’incremento dei contratti a tempo indeterminato e l’aumento del tasso di attività e di occupazione delle donne segnano un trend positivo che rafforza il tessuto economico e sociale della nostra regione.
Record di occupazione e contratti a tempo indeterminato tra le donne: i numeri in Piemonte
I numeri – elaborati dall’Osservatorio Mercato del Lavoro – parlano chiaro. Il forte incremento dei contratti a tempo indeterminato tra le donne rappresenta un ulteriore segnale positivo: nel 2024 si contano 589.034 contratti stabili, un dato mai raggiunto prima, in crescita rispetto ai 567.793 dell’anno precedente (+21.241 unità) e ai 546.830 del 2022 (+42.204 unità). Questa tendenza dimostra la solidità del mercato del lavoro piemontese e il successo delle politiche regionali a sostegno della stabilità occupazionale.
Il tasso di attività delle donne tra i 15 e i 64 anni ha raggiunto livelli record, attestandosi al 65,8% nel terzo trimestre del 2024. Questi valori sono nettamente superiori alla media nazionale (57,9%), confermando il Piemonte come un modello virtuoso per l’inclusione femminile nel mercato del lavoro. Parallelamente, il tasso di occupazione delle donne continua a crescere, arrivando al 62,7% nel terzo trimestre. Un risultato straordinario che si accompagna a una riduzione del tasso di inattività, sceso al 34,2% nel terzo trimestre dell’anno.
Mettersi in proprio, quando la nuova impresa è donna
Un altro elemento significativo riguarda l’imprenditoria femminile. Su 323 nuove imprese nate nel 2024 grazie al programma regionale “Mettersi in Proprio“, ben 209 sono gestite da donne (88 da donne d’età compresa tra i 18 e i 35 anni, 107 fra i 36 e i 55 anni, 14 da donne ultra 55enni). Questo dimostra non solo l’efficacia della misura di supporto promossa dalla Regione, ma anche il coraggio e la determinazione delle donne nel costruire il proprio futuro con iniziative autonome e innovative. Infine, l’impegno per la valorizzazione delle esperienze professionali trova conferma nei dati sulla validazione delle competenze: su 1.000 persone che hanno intrapreso questo percorso in Piemonte, 600 sono donne. Un ulteriore segnale di quanto sia fondamentale garantire strumenti di crescita e sviluppo professionale per rafforzare la presenza femminile nel mondo del lavoro.
Chiorino: “In Piemonte un sostegno concreto alle donne”
“Questi risultati straordinari non sono frutto del caso, ma di precise politiche regionali e nazionali che hanno puntato sul talento, sul merito e sul sostegno concreto alle donne – dichiara il vicepresidente e assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino –. Il Piemonte si conferma una regione all’avanguardia nelle politiche per l’occupazione femminile e, consapevoli di aver tracciato la giusta via da seguire, continueremo a lavorare con determinazione affinché sempre più donne possano trovare opportunità stabili e di qualità”. “La Regione Piemonte – in sinergia con il Governo – proseguirà su questa strada, con l’obiettivo di consolidare e migliorare ulteriormente i risultati raggiunti, offrendo alle donne strumenti efficaci per affermarsi nel mondo del lavoro e nell’imprenditoria. Le donne affrontano ogni giorno sfide importanti: in Piemonte e in Italia sanno di poter contare sul sostegno della Regione e del Governo” conclude Chiorino.
cs
Impronte di vernice rossa sulle immagini della premier Giorgia Meloni, della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, del ministro Anna Maria Bernini e della segretaria Pd Elly Schlein sono apparse oggi a Torino nel corso del corteo di “Non una di meno” in occasione della Giornata della donna. In mattinata lo sciopero dei collettivi studenteschi, poi il presidio davanti agli stabilimenti di Thales Alenia e Leonardo e l’occupazione simbolica di un supermercato Carrefour in corso Montecucco.
(Foto Il Torinese Web Tv)
Special Olympics, il giorno della cerimonia
Sì è conclusa da poco la conferenza stampa per svelare in anteprima i particolari della Cerimonia di Apertura degli Special Olympics Torino 2025 che si terrà alla Inalpi Arena nel pomeriggio alle 18. Sono intervenuti Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Marco Balich, e il cantante statunitense Aloe Blacc che si esibirà stasera. “Siamo onorati e felici per questa grande opportunità per Torino di celebrare l’inclusione. – afferma Patrizia Sandretto Re Rebaudengo -“Siamo andati a prendere la torcia ad Atene passando per il Vaticano per la benedizione e sarà un momento toccante vedere entrare fra poche ore la Fiamma della Speranza dentro l’Inalpi Arena.”
Il cantante Alec Blacc ringrazia per essergli stata data l’opportunità di vivere questa esperienza, si dice entusiasta che sia stata scelta la sua voce per condividere questo momento con tutto il mondo. “Questi atleti che vedrete danno un importante messaggio: abbiamo tutti differenti punti di forza, l’importante è saper individuare la propria abilità e coltivarla. Lo sport è una di quelle cose che può cambiare la vita. Le cose importanti a cui assisteremo nei prossimi giorni sono: la competenza, il coraggio, l’abilità. Ogni differenza è necessaria e siamo qui per celebrare questo” afferma il cantante statunitense. Infine Marco Balich, l’organizzatore che ha curato tra i tanti eventi anche le Olimpiadi di Torino 2006, svela il programma della cerimonia d’apertura. Ci sarà la sfilata di tutte le squadre e oltre la performance di Aloe Blacc, si esibirà Mr Rain con Supereroi; ci sarà un balletto di danza integrata curato dalla coreografa Francesca Cola e per concludere una suggestiva nevicata finale che inonderà il palasport avvolgendo tutti gli atleti in un momento molto emozionante.
GIULIANA PRESTIPINO