Legambiente e CIG: “Crisi climatica ed eventi meteo estremi minacciano montagna e ghiacciai. Da inizio anno a luglio sulle regioni dell’arco alpino ben 101 eventi meteo estremi.
Sul versante sud del Monte Rosa, la seconda vetta più alta delle Alpi, il ghiacciaio di Flua è estinto. Non c’è più. Se nella metà dell’800 la sua superficie era di circa 80 ettari, ossia grande quanto 112 campi di calcio, oggi il ghiacciaio di Flua è solo un mare di rocce e detriti. Qua e là si intravedono piccoli cumuli di neve frutto delle ultime nevicate tardive della primavera 2024. A causa delle alte temperature che caratterizzano la crisi climatica in atto è questo il destino a cui i ghiacciai alpini con quote massime al di sotto dei 3500 metri andranno incontro dal 2050 in avanti; tra questi ci saranno anche il ghiacciaio dell’Adamello e quello della Marmolada.
A scattare questa fotografia è Carovana dei ghiacciai 2024, la campagna nazionale di Legambiente in collaborazione con CIPRA Italia e con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, che per la sua terza tappa è arrivata in Piemonte sul Monte Rosa per osservare quel che resta del ghiacciaio di Flua. Qui il ghiacciaio è solo un lontano ricordo. A dominare, insieme a detriti e rocce, è un lungo cordone morenico, mentre il vuoto del ghiacciaio inizia ad essere “colonizzato” da piante, insetti, ecc… che costituiscono nuovi ecosistemi in evoluzione. Ma sul versante sud del Monte Rosa, anche i ghiacciai limitrofi al Flua, ovvero il ghiacciaio delle Piode e il Sesia-Vigne non se la passano bene. Dagli anni ‘8o il ghiacciaio delle Piode e il Sesia-Vigna (ramo orientale) sono arretrati di oltre 600 metri lineari, con una risalita della quota minima frontale di oltre 100 metri.
A pesare sullo stato di salute dei ghiacciai è la crisi climatica: le alte temperature che la caratterizzano, non solo mettono in sofferenza quelli al di sotto dei 3500 metri, ma anche i ghiacciai posti nelle zone più alte. Con lo zero termico a quote sempre più elevate, viene meno l’accumulo di neve e si registra una perdita di massa glaciale. Negli ultimi anni, si verifica una fusione pluricentrimetrica del ghiaccio anche a quote intorno ai 3500 m s.l.m.. Preoccupa anche l’aumento degli eventi meteo estremi in quota: ben 101 quelli registrati nelle regioni dell’arco alpino in questi primi sette mesi del 2024 (da gennaio a luglio) dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente. Erano 87 nel 2023 e 70 nel 2022 (sempre nello stesso periodo). Lombardia, Veneto e Piemonte le regioni più colpite in questi primi mesi del 2024, rispettivamente con 40, 27 e 13 eventi estremi. Tra le province più in sofferenza, quelle di Torino (9), Brescia, Milano e Vicenza (7), Genova e Udine (6), Mantova, Varese e Verona (5).
Eventi meteo estremi sul Monte Rosa: Anche il versante sud del Monte Rosa è stato colpito il 29-30 giugno 2024 da una violenta precipitazione piovosa, lo stesso evento che ha colpito la Valpelline (seconda tappa di Carovana dei ghiacciai 2024) ed altre località di Valle d’Aosta e Piemonte. In particolare, lungo il tragitto della terza tappa, i partecipanti alla Carovana dei Ghiacciai hanno verificato numerosi effetti al suolo causati dall’evento piovoso sulla viabilità e sulle infrastrutture, così come hanno apprezzato gli interventi di ripristino dei sentieri che hanno reso possibile l’accesso alle zone glaciali. Restano comunque ben visibili i detriti e i fenomeni di erosione lungo gli alvei dei torrenti. L’escursione in quota si è caratterizzata anche per il tradizionale saluto al ghiacciaio con la performance “Verso nulla” del musicista Martin Mayes che, suonando il suo corno alpino, ha reso omaggio ai ghiacciai del Monte Rosa.
I dati sui ghiacciai del Monte Rosa, versante sud, sono stati presentati oggi in conferenza stampa a Torino dove sono intervenuti: Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente CIPRA Italia, Cristina Prandi, Università di Torino vicerettrice alla ricerca, Marco Giardino, Vicepresidente Comitato Glaciologico Italiano, Università di Torino, Marta Chiarle, CNR IRPI – Comitato Glaciologico Italiano, Alessio Salandin, Arpa Piemonte, Alice De Marco, presidente di Legambiente Piemonte e Valle D’Aosta e Luca Morino, artista e musicista. Obiettivo di Carovana dei ghiacciai 2024 – giunta alla quinta edizione e con partner sostenitori FRoSTA, Sammontana, FPZ, partner tecnico Ephoto, media partner La Nuova Ecologia e L’Altra Montagna – è il monitoraggio dello stato di salute dei ghiacciai alpini, in Italia e anche oltre confine.
“Il ghiacciaio di Flua – dichiara Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presidente di CIPRA Italia – ci mette davanti ad una triste e tremenda realtà, la morte dei ghiacciai che si avvicina sempre di più. Da una parte ghiacciai che si estinguono, dopo una lunga agonia, a causa della crisi climatica che avanza, dall’altra parte anche la consapevolezza che il vuoto dei ghiacciai verrà colmato da nuovi ecosistemi. Di fronte a questa realtà e quella che abbiamo visto sul Flua, con Carovana dei ghiacciai torniamo a ribadire l’importanza di mettere in campo politiche di mitigazione e adattamento, senza dimenticare che l’altra grande sfida sarà quella di tutelare e proteggere i nuovi ecosistemi che si stanno formando ad alta quota, come conseguenza alla fusione ed estinzione dei ghiacciai”.
“La fusione dei ghiacciai e gli eventi meteorologici estremi generano lungo le pendici del Monte Rosa una serie di effetti a cascata – dichiara Marco Giardino, vice presidente del Comitato Glaciologico e professore dell’Università di Torino – che vanno rilevati e monitorati costantemente e che non possono essere sottovalutati. “Cascate” di ghiaccio dalle cime più elevate, cascate di acqua che si originano dalla fusione glaciale, cascate di detrito che queste acque veicolano verso il basso durante gli eventi piovosi più intensi, cascate di blocchi che staccandosi per frana dalle pareti rocciose ricoprono in parte i ghiacciai. Abbiamo potuto riconoscere ciascuno di questi fenomeni salendo in quota, osservando il versante sud del Monte Rosa, con i ghiacciai delle Piode, di Sesia-Vigne, e il ghiacciaio di Flua che il Comitato Glaciologico Italiano monitora sin dal 1927. La conoscenza scientifica degli ambienti d’alta montagna permette di accrescere la consapevolezza sul cambiamento climatico e di affrontarne gli effetti con maggiore preparazione.
Testimonianza di Giuseppe De Matteis: In occasione della tappa piemontese di Carovana dei ghiacciai 2024, Legambiente pubblica la video testimonianza di Giuseppe De Matteis, professore emerito universitario del Politecnico di Torino e socio fondatore di Dislivelli di cui è stato presidente. Dematteis, secondo testimonial di Carovana dei ghiacciai 2024, sottolinea nel video che “dalla montagna proviene la quasi totalità dell’acqua di cui città e pianure hanno bisogno per vivere e svolgere attività produttive. A questo patrimonio appartengono anche i ghiacciai. Il loro progressivo regresso non deve passare inosservato. Stiamo perdendo una risorsa vitale”.
Prossime tappe Carovana dei ghiacciai 2024: Dopo la tappa in Francia, Valle D’Aosta e Piemonte, Carovana dei ghiacciai arriverà in Lombardia dal 28 al 31 agosto per monitorare lo stato di salute del ghiacciaio Fellaria. Poi si sposterà Friuli-Slovenia (31 agosto- 5 settembre) per monitorare i ghiacciai delle Alpi Giulie, e in Veneto (dal 5-9 settembre) dove l’osservato speciale sarà il ghiacciaio della Marmolada. Anche quest’anno saranno tanti i temi che Carovana dei ghiacciai 2024 porterà in primo piano: dagli effetti della crisi climatica e degli eventi meteo estremi in montagna alla tutela della biodiversità, dalle politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici alle buone pratiche di sviluppo sostenibile al documentario sull’agonia dei ghiacciai alpini, realizzato da Carovana dei ghiacciai. E non mancheranno testimonial d’eccezione provenienti dal mondo della cultura, della musica, del mondo accademico, dell’arte, pronti a sostenere il viaggio di Carovana dei ghiacciai.
In soccorso dei giganti bianchi, una firma per i ghiacciai: Con Carovana dei ghiacciai 2024 Legambiente invita tutti a firmare la petizione on line “Una firma per i ghiacciai” per chiedere al Governo azioni concrete partendo dall’attuazione di 7 interventi indicati nel Manifesto per una governance dei Ghiacciai e salvare il nostro ecosistema. Una petizione che l’associazione ambientalista ha lanciato a settembre. Per firmare basta andare sulla landing page https://attivati.legambiente.it/firmaperighiacciai – attiva sul sito di Legambiente
Metro, bus, monopattini e taxi, insieme, per consentire a chi si sposta in città di raggiungere più agevolmente la propria destinazione. E’ l’obiettivo della partnership sottoscritta tra GTT, l’azienda di trasporto pubblico torinese, Bird, leader mondiale nella mobilità elettrica in sharing e Wetaxi, startup torinese leader nel settore taxi e mobilità integrata.
A seconda delle diverse necessità sarà così possibile trovare il mezzo giusto per recarsi al lavoro o nel proprio tempo libero usufruendo di volta in volta dell’opzione migliore per muoversi combinando i trasporti pubblici con i mezzi di micro mobilità e i taxi. Un’opzione di trasporto conveniente e accessibile per tutti, anche per chi non possiede un’auto.
Questa maggiore flessibilità che avrà ripercussioni positive anche sull’ambiente, l’utilizzo di monopattini elettrici e biciclette contribuiscono infatti alla riduzione dell’utilizzo dell’auto privata con minori emissioni, e sulla sicurezza consentendo di poter organizzare, anche in orario notturno quando la rete di trasporto pubblico è meno capillare rispetto agli orari diurni, il ‘primo e ultimo miglio’, ovvero il percorso che si compie a piedi tra la fermata del bus e la destinazione finale o viceversa.
Per la nuova collaborazione, GTT, Bird e Wetaxi offrono agli abbonati mensili GTT un bonus: acquistando sull’e-commerce GTT un abbonamento mensile (Under 26, Formula U e Formula 3), si potrà ottenere un codice promozionale di 5 euro da utilizzare direttamente sulle app Bird e Wetaxi per i loro servizi.
“Una mobilità – commenta l’assessore Chiara Foglietta – che consente di integrare linee di forza del trasporto pubblico locale con mezzi di trasporto alternativi e sostenibili significa non solo semplificare la vita degli utenti, ma anche ridurre l’impatto ambientale, e promuovere una mobilità urbana più efficiente e efficace.”
“Unendo le forze – aggiunge Serena Lancione, Amministratore Delegato di GTT – abbiamo l’opportunità di integrare le nostre infrastrutture di trasporto pubblico con le soluzioni di micro mobilità e di mobilità sostenibile integrata, offrendo ai nostri clienti un’esperienza di viaggio più fluida, sicura ed eco-friendly”.
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Tra questi i lavori in corso in piazza Maria Ausiliatrice che sarà parzialmente pedonalizzata nella sua parte centrale e su tutto il lato sinistro, con il duplice obiettivo di valorizzare lo spazio aperto monumentale e di restituire ai pedoni uno spazio fruibile in sicurezza, limitando l’ingresso dei veicoli a motore. Qui è previsto il rifacimento integrale della pavimentazione con la sostituzione dell’asfalto con pietra naturale, l’inserimento di nuovi arredi per la sosta e la fruizione dei monumenti e, inoltre, la sostituzione e l’integrazione del sistema di illuminazione. La riqualificazione andrà a migliorare la permeabilità delle superfici, grazie a un nuovo sistema di raccolta delle acque, alla nuova pavimentazione e all’inserimento di quattro grandi aiuole verdi nella parte centrale della piazza e lungo via Maria Ausiliatrice. Oltre a valorizzare la monumentalità e la prospettiva della piazza, i nuovi spazi verdi avranno quindi la funzione di drenare le acque meteoriche, in analogia agli interventi pensati nell’ambito del progetto “Valdocco Vivibile”.


Non meno importanti saranno i lavori che riguarderanno l’area davanti alla scuola primaria De Amicis di via Masserano, del giardino su corso Regina Margherita e di vicolo Grosso. L’obiettivo, in questo caso, è di unificare quelle che, attualmente, sono tre zone distinte, allargando il perimetro dell’area pedonale di fronte alla scuola.
Su via Masserano è previsto l’ampliamento dell’area pedonale e la sostituzione della pavimentazione della via e dei marciapiedi lato corso Regina con calcestruzzo drenante e calcestruzzo architettonico; l’inserimento di arredi e di aiuole fiorite; la realizzazione di una nuova rete di raccolta delle acque meteoriche e l’integrazione del sistema di illuminazione. Nel giardino su corso Regina Margherita verranno inseriti una nuova altalena di tipo inclusivo, un tavolo da ping pong, nuovi arredi e panchine; verrà rifatta la pavimentazione antitrauma mentre i giochi esistenti, la cancellata e il parterre saranno oggetto di manutenzione. Anche vicolo Grosso sarà pedonalizzato: la pavimentazione in asfalto sarà integralmente sostituita con pietra naturale, mentre il marciapiede lato scuola e in accesso da via Maria Ausiliatrice verrà allargato. Poche centinaia di metri più avanti si lavora anche a Porta Palazzo dove fino alla fine di agosto prosegue l’intervento per il rinnovo dei binari che nelle ultime tre estati ha visto ogni anno le imprese all’opera in piazza della Repubblica.

Cantieri simili in via Cigna dove Gtt sta provvedendo al risanamento e revisione dell’impianto tranviario e in via Po: qui l’intervento, che è inserito nella più ampia azione sull’arteria centrale cittadina, ha previsto anche lavori su rete elettrica, acquedotto, fognatura, semafori e viabilità, si concluderà a marzo del prossimo anno.



Ma è un po’ tutta Torino, e non solo il centro, a essere interessata da interventi che spesso non si sono fermati neppure a Ferragosto, malgrado il caldo e le difficoltà di approvvigionamento dei materiali usuali nelle settimane centrali del mese che la gran parte delle imprese e dei lavoratori destina alle agognate vacanze. D’altronde sono oltre 300 i cantieri destinati a cambiare radicalmente il volto della città già partiti o in procinto di farlo in questo 2024: dalle scuole ai mercati, dai centri sportivi alle biblioteche, interventi raccolti nel sito Torino cambia: qui per ciascuno dei progetti è consultabile una scheda esplicativa.
Come nel caso del grande progetto per la riqualificazione di Torino Esposizioni, del parco del Valentino, del Borgo Medievale e il ripristino della navigabilità sul fiume Po, per la quale proprio in questi giorni sono in corso nel tratto prossimo alla passerella Maratona – dove per questo motivo è stato temporaneamente chiuso il tratto di ciclabile – i lavori per la realizzazione di un bacino artificiale destinato in futuro al ricovero dei battelli.
Nel parco e poco più avanti verso sud, lungo corso Unità d’Italia, è possibile poi imbattersi nel cantiere dell’Idropolitana, maxi collettore in via di realizzazione dallo scorso anno in più punti di Torino, e dei lavori ad esso collegati, mentre proseguono nel sottopasso Lingotto gli interventi di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo dell’infrastruttura. Situazioni che insieme alla miriade di piccoli interventi sulle diverse reti dei servizi – acqua, gas, luce, internet – possono creare qualche intralcio alla normale circolazione recando ai cittadini qualche fastidio e costringendoli a minimi sacrifici, ma che miglioreranno la loro qualità della vita in futuro.
Un aiuto per ridurre il disagio può venire loro dal portale ‘Muoversi a Torino’, dove sono registrate tutte le modifiche che interessano la viabilità con lavori e chiusure: uno strumento utile a chi deve spostarsi tra i cantieri in una città dove questi continueranno a essere numerosi anche nei mesi a venire.
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Servizio Aiuto Anziani
In caso di necessità, l’invito è a chiamare lo sportello di risposta telefonica del Servizio Aiuto Anziani, che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale). Il servizio assolve ad una funzione di vera e propria sentinella telefonica durante l’estate e nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio.
Centri di accoglienza climatizzati
ll Comune di Torino ha previsto anche quest’estate l’apertura nelle varie Circoscrizioni di aree di accoglienza climatizzate, attrezzate con condizionatori o ventilatori:
– Centro d’incontro corso Orbassano 327/A: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 18.00, domenica e festivi dalle 14.30 alle 18.30 (chiuso 11/25 agosto)
– Centro d’incontro Rignon corso Orbassano 200: aperto dal lunedì alla domenica dalle 14.30 alle 18.00
– Centro d’incontro via Filadelfia 242: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.00 alle 19.00 (chiuso 15 agosto)
– Centro d’incontro via Rubino 86/A: aperto dal lunedì alla domenica dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso 15 agosto)
– Centro d’incontro via Plava 66: aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.30
– Centro d’incontro via Negarville 8/3: aperto dal lunedì alla domenica dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso 15 agosto)
– Centro anziani via Millio 20: aperto dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15 alle 17.30
– Centro anziani via Osasco 80: aperto dal lunedì al venerdì (ad esclusione del mercoledì) dalle 14.30 alle 19.00
– Spazio anziani via Pilo 50: aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00 (chiuso 15/18 Agosto)
– Centro d’incontro via Ponderano 20: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19.00, domenica dalle 16.00 alle 19.00
– Centro d’incontro piazza Stampalia 85: aperto dal lunedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso 15-16 agosto)
– Centro d’incontro via De Marchi 33: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso agosto)
– Centro anziani via Pertengo 10 e via Cavagnolo 7: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30
– Centro d’incontro via Cuneo 6 bis: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.00
– Centro d’incontro corso Belgio 91: aperto dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19.00; nel mese di agosto dal lunedì alla domenica dalle 14.30 alle 19.00 (chiuso 15/18 agosto)
– Centro d’incontro San Salvario, via Tiziano Vecellio 39 (presso Palestra Parri): aperto dal lunedì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00 (chiuso 11/22 agosto)
– Centro d’incontro Cavoretto, piazza Freguglia 6: aperto dal martedì al giovedì, dalle 15.30 alle 18.00 (chiuso luglio e agosto)
– Centro d’incontro La Casetta, viale Monti 21 interno Parco Di Vittorio: aperto dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 (chiuso ad agosto)
Bollettini sulle ondate di calore e informazioni utili
I bollettini sulle ondate di calore per la città di Torino sono disponibili con aggiornamento quotidiano sul sito di Arpa Piemonte (www.arpa.piemonte.it/bollettino/bollettino-ondate-calore) – mentre sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp) si possono consultare le regole per difendersi dal caldo.
Di seguito si ricordano alcuni semplici e pratici accorgimenti e consigli per limitare il disagio causato dal calore:evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate; bere molta acqua, anche se non si sente lo stimolo della sete, e mangiare frutta fresca; per le persone più fragili (anziani, bambini) evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata, tra le ore 11 e le 17; in casa usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde della giornata; non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, nelle automobili parcheggiate al sole.
Tifosi granata in piazza
Dopo la cessione di Bellanova e le mai sopite tensioni con la presidenza i tifosi del Torino sono scesi in piazza contro Urbano Cairo. Hanno iniziato con le proteste i Resistenti Granata e successivamente La Maratona che hanno organizzato il corteo oggi al Filadelfia alle 14.30, con arrivo allo stadio Grande Torino, sotto la Maratona alle ore 17, punto di ritrovo dei “contestatori”.
Boom turistico con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze per il Piemonte che si afferma, commenta la Regione, “come una delle destinazioni turistiche più dinamiche d’Europa”.
La notizia in occasione dell’annuncio della presenza di una delegazione alla tappa di Tokyo del tour mondiale della nave scuola della marina militare italiana Amerigo Vespucci.
“Gli stranieri – si legge nella nota della Regione- hanno superato gli italiani, rappresentando il 52% degli arrivi contro il 48% degli italiani.
I visitatori internazionali hanno registrato un aumento del 15%, con Germania e Francia in testa e gli Stati Uniti al sesto posto”. La Regione informa che “anche nei primi sei mesi di quest’anno, il trend positivo è proseguito, con un incremento degli arrivi e delle presenze che varia dal 2,2% al 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Ammontano a oltre 34,5 milioni di euro le risorse stanziate per realizzare 47 progetti in altrettanti Comuni del Piemonte mediante il Programma operativo complementare (POC) di raccordo tra le programmazioni dei fondi strutturali 2014-20 e 2021-27.
La Regione interviene con più di 25 milioni, mentre gli enti coinvolti partecipano contribuiscono con un co-finanziamento che va dal 10 al 20% dell’importo di ogni progetto.
Gli interventi sono inseriti in otto accordi di area così suddivisi: Alessandrino (Capriata d’Orba, Castellazzo Bormida, Cella Monte, Grondona, Mirabello Monferrato, Murisengo, Quattordio, San Salvatore Monferrato), Astigiano (Antignano, Canelli, Moncucco Torinese, Montiglio Monferrato, San Paolo Sobrito), Canavese (Bollengo, Forno Canavese, Leini, Montanaro e Verolengo), Area Metromontana (Candiolo, Cavour, Cercenasco, Moncalieri, Moncenisio, Settimo Torinese, Usseglio), Langhe (Alba, Bossolasco, Magnano Alfieri, Montaldo Roero, Moretta, Neviglie, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Scarnafigi), Nord Est (Biella, Crescentino, Crevoladossola, Madonna del Sasso), Alpi Mediterranee (Bagnasco, Castelletto Uzzone, Ceva, Chiusa Pesio), Monviso (Cartignano, Montemale di Cuneo, Rittana e Robilante). Il dettaglio degli interventi
“Sono risorse importanti – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Programmazione economica e finanziaria Andrea Tronzano – che permettono a diversi Comuni di usufruire per lo sviluppo del territorio di finanziamenti che la Regione ha saputo intercettare per metterli a disposizione dei Sindaci. Un lavoro importante e un gioco di squadra quanto mai utile a favore della collettività e che dimostra ancora una volta con la buona amministrazione si ottengono risultati significativi”.
Missione istituzionale in Corea per il sindaco Stefano Lo Russo che parteciperà al Forum sulla mobilità del futuro nella città di Gwangju con cui l’amministrazione comunale ha firmato, lo scorso mese di aprile, un patto di collaborazione.

Il primo cittadino arriverà a Seoul dove sarà accolto dall’ambasciatrice italiana Emila Gatto, con cui è in programma un primo incontro istituzionale. Lunedì mattina il Sindaco si sposterà nella città di Gwangju, dove incontrerà l’ambasciatore delle Relazioni Internazionali della città Park Seon-cheol e successivamente la neoeletta Presidente del Consiglio metropolitano di Gwangju, Shin Su Jeong. Nel pomeriggio sono in programma una visita guidata all’agenzia del cluster industriale per l’intelligenza artificiale e una all’AI Data Center che hanno sede nella città coreana.
Prima tappa di martedì sarà il Cimitero Nazionale “18 Maggio”, istituito nel 2002 in memoria dei manifestanti uccisi durante la sanguinosa repressione della protesta contro il regime militare avvenuta il 18 maggio 1980. Poi Lo Russo si recherà al Municipio di Gwangju per incontrare il sindaco Kang Gijung.
Nel primo pomeriggio, i due Sindaci interverranno insieme a rappresentanti istituzionali del Ministero per il Commercio, l’Industria e l’Energia e del Parlamento coreano al Gwangju Future Mobility Forum, il forum sulla mobilità del futuro in programma al Kimdaejung Convention Center. Tra i temi in agenda le tecnologie e i piani di sicurezza della mobilità del futuro, la guida autonoma, gli scambi di tecnologia tra complessi specializzati.
“La collaborazione e i progetti condivisi tra istituzioni di paesi diversi – spiega il sindaco Stefano Lo Russo –, specie su temi che riguardano da vicino le grandi sfide che abbiamo di fronte, sono fondamentali per affrontare e plasmare il futuro di tutti noi. Il Future Mobility Forum è una grande opportunità per esplorare i temi della mobilità di domani, le tecnologie e, soprattutto, le visioni che ci permettono di guardare a un mondo diverso e per Torino è davvero importante prendervi parte, vista la grande attenzione che la nostra città ha scelto di dedicare ai temi della mobilità e della sostenibilità”.
Dopo la partecipazione al Forum, il Sindaco visiterà il Gwangju Global Motors, stabilimento di produzione nato dalla joint venture tra Hyundai Motor Company e il Governo della città di Gwangju. Aperto nel 2021, è il primo nuovo stabilimento di produzione di automobili in Corea del Sud dal 1998 e ha la capacità di produrre 100mila veicoli all’anno.
Gwangju è una città della Corea del Sud, la sesta città più grande della Corea dopo Seul, Pusan, Incheon, Taegu e Daejeon. Lo scorso 15 aprile l’amministrazione comunale di Torino ha accolto a Palazzo Civico il Sindaco e una delegazione per la firma del patto di collaborazione tra le due città, che già intrattenevano rapporti di collaborazione da oltre vent’anni, per promuovere collaborazioni dal punto di vista economico, culturale, turistico e accademico. Sempre nella stessa data ha preso vita una collaborazione con la Fondazione Torino Musei e il MAO, che darà vita all’apertura di una nuova sezione nel nostro Museo di Arte orientale dedicata alla Corea grazie ad alcuni prestiti dalle collezioni del Museum of Art di Gwanju. Alle sinergie e ai programmi di scambio da tempo attivi tra la Corea del Sud e i due atenei universitari torinesi si è poi aggiunto, a partire da quest’anno, un programma di scambio di formazione universitaria e artistica tra Gwangju e il Conservatorio di Torino.
Nel 2024 ricorre il 140esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia.
Torino Click
1 arrestato, 12 indagati e più di 5500 persone controllate nell’ambito dell’intensificazione dei servizi predisposti dal Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte e Valle D’Aosta dall’14 al 22 agosto.
435 le pattuglie impegnate nelle stazioni e 77 quelle a bordo treno per un totale di 152 treni scortati. In relazione al maggior flusso di viaggiatori sono stati potenziati i servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare il fenomeno dei furti, sia in stazione che a bordo treno. 2500 gli stranieri identificati. 8 le sanzioni amministrative elevate, di cui 4 in materia di sicurezza ferroviaria:
Durante tutto il weekend sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza con il personale della Specialità impiegato anche nelle stazioni non presidiate di Torino Lingotto, Bardonecchia e Mondovì. Le citate stazioni, infatti, in concomitanza con le partenze previste per il Ferragosto verso le località turistiche sulla costa e in montagna, hanno fatto registrare una significativa presenza di viaggiatori. Particolare attenzione è stata posta anche nella stazione di Fossano (CN), in relazione al transito dei cosiddetti treni mare, che in questo periodo, durante tutti i fine settimana, fa registrare un flusso di passeggeri più che triplicato rispetto alla quotidianità.