Anche a Torino, seppure con un distacco inferiore rispetto al dato nazionale, il No vince sul Sì nella consultazione referendaria del 4 dicembre. Ecco i dati finali dello scrutinio, relativi alla città, pubblicati dal sito del Comune di Torino:
| SI | 209.906 | 46,44 |
| NO | 242.124 | 53,56 |
risultati dello scrutinio dei voti
I PRIMI COMMENTI
Stefano Esposito (Pd, parlamentare):
Gli italiani hanno scelto Presidente @matteorenzi come aveva detto si è dimesso. Discorso perfetto. Ora ci penserà il Presidente Mattarella
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Davide Gariglio (Pd, segretario regionale)
È stata una battaglia difficile, ma siamo orgogliosi di averla combattuta. Lo abbiamo fatto con convinzione, non smetteremo di farlo.
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Sergio Chiamparino (Pd, presidente della Regione) fonte: Ansa
Ora, come sottolineato da più parti, occorre ricostruire sia nel Paese che nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme.
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Fabio Versaci (M5S, presidente Consiglio comunale di Torino):
La Costituzione NON si tocca.
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Riccardo Molinari (Lega Nord, segretario regionale):
Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti. Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese.
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Gilberto Pichetto (Forza Italia, coordinatore regionale):
A proposito di Renzi inutile nascondere che questo è anche un voto con un grande valore politico ed è un voto contro il premier ed il suo governo che da domani dovrà fare i conti con la realtà: governare e cercare di cambiare le regole del gioco senza il consenso popolare porta inevitabilmente a cozzare contro quell’incredibile scudo chiamato democrazia.
Il premier Matteo Renzi ha commentato, attraverso i microfoni di Rtl, la decisione del Comune di Torino di uscire dall’Osservatorio Tav.
torinese: “Da ieri, 1 dicembre, sono comparsi dei manifesti affissi sugli alberi di corso Ferrucci, e in altre zone della città, con insulti indirizzati a Matteo Renzi. “A poche ore dal voto – commenta il segretario provinciale del PD, Fabrizio Morri – c’è chi punta a invelenire il clima; l’affissione – rimarca – è totalmente illegale perché fatta in spazi abusivi e senza alcun riferimento agli autori, oltre a incitare l’odio politico. “Una situazione – prosegue Davide Gariglio, segretario regionale del PD – che l’amministrazione comunale e il Comando della polizia municipale non può ignorare. Diversi cittadini hanno già segnalato le affissioni abusive, senza ricevere alcuna risposta. “Chiediamo alla Sindaca Chiara Appendino – concludono Morri e Gariglio – considerato che detiene la delega alla sicurezza urbana, non solo di condannare il vile gesto ma che dia immediatamente indicazioni per la rimozione dei manifesti”.
300 milioni di euro: a tanto ammonta la stima dei danni alle opere pubbliche causati in Piemonte dal maltempo dei giorni scorsi
Il Comune di Torino, a trazione grillina, intende uscire dall’Osservatorio sulla Torino-Lione.
La manovra vale 58 milioni di euro, con uno stanziamento di 30 milioni in spesa corrente che prospetta un’entrata in conto capitale di19,6 milioni dall’area ex Westinghouse
A questo punto Stephan Schmidheiny può davvero brindare sia che si trovi in Svizzera o nella sua casa in Costa Rica. La decisione del gup del Tribunale di Torino, Federica Bompieri, di fatto, sconfessa l’impianto accusatorio della procura di Torino e i procedimenti che erano stati generati a partire dal maxi esposto all’allora procuratore Raffaele Guariniello
reato di omicidio colposo, nonostante ciò gli sia stato richiesto espressamente da questa difesa – dichiara Ezio Bonanni, avvocato di parte civile di alcuni familiari di vittime e presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – è un’altra incredibile decisione, dopo il rinvio alla Corte Costituzionale che ha allungato i tempi del processo di oltre un anno. La derubricazione del capo di imputazione e la prescrizione di questi casi sono una sconfitta per la giustizia”. E mentre Ona annuncia la richiesta alla procura di Torino di impugnare la determinazione del gup, con una nota a firma del presidente Giuliana Busto Afeva, in accordo con Cgil, Cisl e Uil, sottolinea che “dopo due anni di attesa per questo risultato dire che la montagna ha partorito il topolino è riduttivo”, evidenziando che è stata derubricata a colposa una condotta di sconcertante gravità. Afeva e sindacati sono poi decisamente insoddisfatti per il “colpo di spugna” di molti casi dovuto all’attuale disciplina della prescrizione. E da Roma, nell’immediatezza della pronuncia, avvenuta nel pomeriggio del 29 novembre, ha fatto sentire la sua voce il sindaco di Casale, Titti Palazzetti che pur “sconcertata per la soluzione prospettata dal giudice” puntualizza che si continuerà a lottare per avere giustizia “in particolare al Tribunale di Vercelli, dove ci saranno i casi del territorio”. Nella Capitale intanto è stato presentato il Testo unico sull’amianto che prevede l’obbligo di denuncia e di bonifica esteso a tutti a tutti gli edifici, compresi quelli privati, per poter garantire una mappatura affidabile da parte di Regioni e Asl e l’obbligo di trasmissione da parte del medico e dell’Asl ai Centri operativi regionali (Cor) delle informazioni relative ai pazienti, in caso di
accertamento della malattia, ai fini dell’inserimento nel registro tumori presso l’Inail. In tutto questo la lotta condotta per anni da Afeva e da tutta la cittadinanza casalese ha avuto un ruolo fondamentale. A questo punto, però, visto che i tempi per arrivare ad una sentenza si allontanano, anche per poter ricostruire una memoria storica che supporti il grande lavoro fatto nel primo processo Eternit, e dia il giusto peso al dramma dell’Eternit, ci si domanda se non sia il caso di costituire una Commissione parlamentare di inchiesta che vada a cercare di ricostruire il clima nel quale l’Eternit ha operato, a Casale in particolare ed in Italia in generale, e se vi siano state delle connivenze o delle reticenze nel corso degli anni e quali legami abbia avuto l’impresa con il mondo politico, sindacale, economico. Perché se è vero che Schmidheiny, come pure il barone belga Louis De Cartier De Marchienne erano a capo dell’Eternit, e che hanno agito come hanno agito, non lo hanno fatto sicuramente da soli. Questa ricostruzione, sicuramente non avrà effetti pratici, ma almeno potrà scrivere alcune verità rimaste magari sinora in secondo piano, grazie all’autorevolezza ed ai poteri di una commissione d’indagine del Parlamento, nel tormentato capitolo della giustizia dell’infinita vicenda Eternit.
A Torino e provincia raddoppiano le richieste di asilo, Nel 2015, infatti, erano circa 3mila, oggi si aggirano sulle 6mila
Una serie di interventi per un valore di 6.128 milioni di euro, dei quali – spiegano in regione – 605 milioni sono parte dei Fondi di coesione sociale 2014/2020
(fondi nei quali sono compresi anche quelli dedicati al recupero dell’ex-Moi), e si procederà inoltre a un check up degli edifici scolastici in tutto il Piemonte. Verranno anche attribuite risorse per l’ammodernamento del materiale rotabile (tram, treni e trasporto su gomma), mentre circa 105 milioni di euro serviranno per opere di bonifica (Coiro, Balangero e Serravalle) e per misure contro il dissesto idrogeologico. Le risorse per far fronte ai danni provocati dalla recente ondata di maltempo non faranno invece parte del Patto, e saranno oggetto di specifici interventi. P

Più di 300 persone
‘Uniti per il no, Uniti per l’Italia‘ è stato invece l’incontro tenutosi stamane
I danni materiali sono tantissimi, lo dice il presidente della Regione Sergio Chiamparino durante il
di un nuovo ponte a Garessio, una delle zone più colpite, il governatore pensa che sarebbe la soluzione migliore ma, aggiunge, “l’Italia è complicata. Tanto complicata”. Intanto un cadavere è stato trovato dall’elisoccorso dei vigili del fuoco nelle acque del Chisone, vicino al ponte di San Germano, in Val Pellice. Probabilmente si tratta di Sergio Biamino, il 70enne disperso da ieri qualche chilometro più a monte, a Perosa Argentina.