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Nuovo braccio di ferro sui (pochi) fondi alla Sanità tra Governo e Regione Piemonte

Il premier Matteo  Renzi  ha detto che i fondi nel 2014 erano 106 miliardi, mentre quest’anno sono 110 e il prossimo anno saranno 111

 

chiamp consiglioNuovo braccio di ferro tra Regione Piemonte e Governo sul tema della Sanità. Si è appena chiusa la polemica tra Roma e le Regioni in merito al decreto sull’appropriatezza delle prestazioni, e già se ne apre un’altra sul finanziamento del Fondo sanitario 2016. Un terreno spinoso, quello dei conti sulla Sanità, che rappresentano la voce maggiore del bilancio regionale. Il premier Matteo  Renzi  ha detto che i fondi nel 2014 erano 106 miliardi, mentre quest’anno sono 110 e il prossimo anno saranno 111. Poca roba per le voragini causate dalla spesa sanitaria nelle tasche regionali. Le Regioni e i sindacati dicono che i conti non tornano: “Per il  2016 mi pare di capire che la proposta sia solo di un miliardo in più, che non mi sembra sufficiente”, commenta il governatore piemontese e presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino.

Sosta al G Ristorante Italiano, appendice gastronomica (e stellata) del Golden Palace

Golden Hour @ Time Bar: aperitivo al Golden Palace

ALBERO GOLDEN3golden cortileFarsi prendere per il naso non sempre ha una connotazione negativa, se a solleticarlo sono piacevoli profumi: apprezzabile dunque la scelta di utilizzare spezie e aromi che ravvivano ad esempio il sapore del pesce, regalandogli anche una gradevole consistenza

 

Piovono stelle in quel di Torino, nei meandri del centro che turisti e autoctoni conoscono assai bene. Alle rinomate cinque stelle del Golden Palace, lussuosa struttura in Via Arcivescovado, si amalgama con maestria quella acquisita dal giovane Diego Rigotti, executive chef del ristorante situato al suo interno. La città sabauda pertanto mette a segno un autentico colpaccio, accaparrandosi uno dei più promettenti chef italiani. Vincitore nel 2012 del titolo “Miglior chef emergente d’Italia”, ha meritato l’anno successivo l’ambita stella Michelin e ora dirige con successo la cucina del G Ristorante Italiano.

 

Di primo acchito l’hotel colpisce l’avventore per la sontuosità degli spazi comuni, dai toni scuri e ricercati. Varcata la soglia d’ingresso però una piacevole luce proviene proprio dall’area ristoro, che nei mesi caldi accoglie la clientela in una vasta terrazza esterna. Le proposte culinarie del ristorante sono molteplici, con l’offerta di colazioni, pranzi, cene e il brunch della domenica. Curioso e degno di nota il Servizio Press Reader gratuito: è possibile richiedere un ipad su cui sono disponibili più di 2.000 giornali in lingua da ogni parte del mondo.

 

Nel complesso si riscontra un’accurata commistione di elementi, che coinvolge tutti i sensi. La vista è sollecitata da un arredo minimal e moderno, con qualche elemento sopra le righe e piccoli dettagli autoreferenziali (all’occhio distratto non sfuggiranno le statue dorate che adornano la fontana, mentre lo sguardo più attento noterà la G incisa sulle posate o la presenza di un buon bianco Golden Palace nella carta dei vini). L’udito, accarezzato dallo scroscio dell’acqua, è protetto dal caos cittadino nonostante ci si trovi in pieno centro, e regala a buon diritto qualche ora di relax. Il menù, vario e dettagliato, appaga un po’ tutti i gusti con piatti della tradizione, come il vitello tonnato, e alternative meno familiari. Farsi prendere per il naso non sempre ha una connotazione negativa, se a solleticarlo sono piacevoli profumi: apprezzabile dunque la scelta di utilizzare spezie e aromi che ravvivano ad esempio il sapore del pesce, regalandogli anche una gradevole consistenza. L’insalata di frutta con mantecato alla vaniglia poi è una valida proposta di fine pasto, bella da vedere e buona da gustare.

 

Piace il fatto che in un contesto internazionale, quale si presta ad essere un albergo, l’italianità emerga con orgoglio, soprattutto nella scelta di ingredienti debitamente selezionati in virtù di un forte legame con il territorio. I prezzi sono medio – alti (inutile negarlo e forse non sorprende), ma non sono aggravati da porzioni striminzite e pietanze che si perdono nei piatti, come spesso accade. Detto ciò, a onor del vero il mese di agosto inficia un po’ l’esperienza enogastronomica proponendo un menù ridotto rispetto al consueto e la sospensione di alcuni eventi previsti durante l’anno. Per un giudizio più esaustivo ed onesto quindi, servendoci di un gergo scolastico, rimandiamo a settembre. Chapeau alla cortesia del personale, che non va in ferie.

 

Lara Garibaldi

 

http://www.gristoranteitaliano.com/

Impresa-Cultura in città: Museo Egizio al top verso il milione e 200 mila visitatori

Il “Torinese”, dopo la nostra recente intervista ad Alberto Vanelli, – uno dei principali artefici del successo della Venaria Reale, di cui è stato direttore fino a poco tempo fa – intende favorire un dibattito sullo sviluppo della città attraverso la cultura

 

egizio 22La cultura sta producendo risultati significativi per il sistema economico della città.”I visitatori del nuovo Museo Egizio sono 100.000 in più ogni mese. E’ una crescita costante e, se continuerà, chiuderemo l’anno con 1.200.000 presenze. Sarà il quarto sito museale italiano più frequentato”.Sono le parole, riportate dall’agenzia Ansa, del sindaco, Piero Fassino, alla conferenza stampa dell’inaugurazione con l’Aida della stagione d’opera del Teatro Regio.

 

Atri dati positivi: sono già 3.061 i visitatori della mostra ‘Raffaello. Il Sole delle Arti’ nei soli primi 3 giorni di apertura alla Reggia di Venaria. E c’è da giurare che oggi, con l’arrivo inegizio nn esposizione del capolavoro del Maestro ‘L’estasi di santa Cecilia’, direttamente dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, il successo di pubblico sarà ancora superiore. L’opera va ad aggiungersi alle altre 8 tele di Raffaello esposte. Un prestito in via del tutto eccezionale, data l’importanza dell’iniziativa alla Venaria.  E’ infatti il livello delle proposte culturali torinesi a richiamare turisti e appassionati delle arti. Tra gli eventi più importanti bisogna infine segnalare l’imminente mostra di Monet alla Galleria d’Arte Moderna. 

 

Il “Torinese”, dopo la nostra recente intervista ad Alberto Vanelli, – uno dei principali artefici del successo del nuovo modello culturale e turistico rappresentato dalla Reggia di Venaria, di cui è stato direttore fino a poco tempo fa – intende favorire un dibattito sullo sviluppo della città attraverso la cultura. Il nostro giornale intervisterà altri “addetti ai lavori” delle istituzioni subalpine e sarà ben lieto di ospitare le opinioni dei lettori.

 

(Foto: il Torinese)

Come Fca "umanizza" manager e quadri: l'ex Grande Fabbrica cambia filosofia di vita aziendale

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500x fiatfiat fcaQuando il giornalista Giampaolo Pansa racconta di  suo padre che chiamava la Fiat “la Feroce”, ci si può fare un’idea di come allora  fosse davvero il tempo di un universo diviso in due: padroni e operai, orari di lavoro pesanti e Valletta che metteva in riga i sindacati. Oggi viene invece accolto il messaggio solidale di papa Francesco

 

La Grande Fabbrica di una volta, con il cuore e la mente a Torino, aveva un approccio differente verso se stessa e il mondo circostante. Quando il giornalista Giampaolo Pansa racconta di suo padre che chiamava la Fiat “la Feroce”, ci si può fare un’idea di come allora  fosse davvero il tempo di un universo diviso in due: padroni e operai, orari di lavoro pesanti e Valletta che metteva in riga i sindacati.Oggi la crisi (che ha spalmato il gruppo automobilistico in tutto il globo) è certamente economica ma pure di valori. Il nuovo corso di Sergio Marchionne ha portato, va detto, eccellenti risultati: le vendite di auto sono al top nel mercato europeo. E, se da un lato, lo stile dell’ad è aziendalistico-manageriale, dall’altro le politiche di formazione dei quadri e dei manager del mondo Fca/Fiat, con la nuova gestione marchionniana hanno subito una svolta improntata all'”umanizzazione” .

 

In questa nuova ottica va inserito il social  team building “per aiutare gli altri.” Fca quest’anno ha  infatti puntato sulle  attività socialmente utili. E’ nata così la prima sperimentazione che si è conclusa in questi giorni. Nell’arco di 4 mesi sono stati coinvolti trecento dipendent tra quadri, manager e impiegati di Fca Group Purchasing, il settore acquisti: niente più gare di rafting o altri sport di pura competizione, come in passato: i dipendenti si sono dedicati a piantumare aiuole e pitturare pareti di scuole e centri accoglienza. Il progetto ha coinvolto la Fondazione Mirafiori e l’Associazione ‘Casa Nostra’, un  centro che accoglie a Torino madri con bambini in situazioni di difficoltà familiare e minori soli dove, grazie al progetto di social team building sono stati ritinteggiati diversi locali della struttura, dalla sala di rappresentanza ai salottini per gli incontri protetti. “Abbiamo fatto qualcosa di utile – dicono i responsabili dell’ social team building Fiat – lavorando insieme, imparando a fare gruppo. Tutti porteranno qualcosa di questa esperienza sia sul lavoro che nella vita”. Anche la Grande Fabbrica non è rimasta immune al messaggio di solidarietà di papa Francesco. in un mix di efficientismo e umanizzazione.

 

(Foto: il Torinese)

Raffaello, artista e "imprenditore", sorprende nella mostra alla Venaria Reale

Il finale è grandioso , nel salone del teatro della Venaria, una forte emozione per il visitatore, cinque arazzi di fatture e d’epoche diverse, ma tutti ricavati dal cartone di Raffaello sulla “Pesca Miracolosa” realizzata per la corte di San Pietro

Gabriele Barucca, studioso di Raffaello e dell’arte marchigiana , insieme con Sylvia Ferino direttrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, la più celebre raffaellista del nostro tempo, ha curato una splendida mostra internazionale, per l’eccezionalità delle opere esposte e per il forte impianto scientifico . L’esposizione, ideata dall’ex Direttore della Reggia di Venaria Alberto Vanelli e fortemente voluta e realizzata dall’attuale, Mario Turetta, con la oramai sperimentata equipe di tecnici della Venaria Reale , esplora il profilo e l’attività di Raffaello in una angolazione nuova rispetto ai precedenti studi, evidenziando l’influenza che il padre Giovanni Santi e gli artisti attivi nella Corte Ducale di Urbino hanno avuto nella formazione del grande artista.

Soprattutto l’originalità dell’esposizione è centrata su come Raffaello abbia con le sue opere cambiato la cultura figurativa non solo del suo tempo , ma anche dei secoli successivi fino all’800 e ciò’ non solo nella pittura , ma in tutte le attività artistiche: dalle ceramiche ai vetri, dalle incisioni agli arazzi. Una mostra che consente di ammirare insieme ,evento questo assolutamente eccezionale , dieci capolavori tra le opere più importanti del Maestro e più di un centinaio di oggetti di arte che una volta sarebbe stata definita “minore”. Il finale è grandioso , nel grande salone del teatro della Venaria, una forte emozione per il visitatore, cinque arazzi di fatture e d’epoche diverse, ma tutti ricavati dal cartone di Raffaello sulla “Pesca Miracolosa” realizzata per la corte di San Pietro .

Alla preview di questa mattina presenti le autorità delle grandi occasioni, dal sindaco Piero Fassino al suo collega di Venaria Roberto Falcone, l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi che ha espresso parole più che lusinghiere per la mostra ,il presidente Gianmaria Gros-Pietro di IntesaSanpaolo, Michele Coppola, nuovo direttore dei Musei dell’istituto bancario , Rosaria Cigliano, presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di Sanpaolo . Banca IntesaSanpaolo e la sua fondazione sono i soggetti che hanno reso possibile, con la loro generosità , la realizzazione di questa mostra. La presidente della Reggia di Venaria Paola Zini ha sottolineato che “il concetto della mostra guarda a Raffaello in modo originale, non solo come artista ,ma come divulgatore , imprenditore e comunicatore. Nel suo periodo è’ stato promulgatore della sua immagine grazie anche al rapporto di interazione con gli altri artisti, incisori tessitori e orefici e proprio grazie a questo dialogo, questa mostra ha potuto raccontare cose diverse .Una mostra così grande e potente e’ stata interamente creata dalla Reggia di Venaria che deve continuare ad essere un produttore di contenuti culturali”.

Clelia Ventimiglia

Gelato, un festival di gusti in piazza Solferino

Arancia e cannella, Bonet, Crema Golosia, sono solo alcuni dei gusti presenti 

 

GELATO SOLFERINOGELATOEdizione autunnale della rassegna ‘Gelato Festival’, fino a domenica  27 settembre in piazza Solferino. Sono presenti alcuni dei migliori maestri gelatieri che partecipano all’ultima tappa della manifestazione che ha toccato 12 città italiane, oltre a  Valencia, Londra e Amsterdam. La manifestazione è promossa da Confesercenti e dall’associazione ‘Via Santa Teresa per voi’, in collaborazione con il Comune e il patrocinio della Città Metropolitana. Chinotto di Savona, Busa d’or, ArachidiMoou. Arancia e cannella, Bonet, Crema Golosia, sono solo alcuni dei gusti presenti in piazza.

 

(Foto: il Torinese)

I tarocchi Volkswagen coinvolgono anche l'Italia, al via inchiesta della procura torinese

volkswagenIpotizzati alcuni reati, come la frode in commercio

 

Il pasticciaccio Volkswagen lascerà il segno anche in Italia e in Europa. La procura della repubblica di Torino ha aperto un’inchiesta sul caso dei taroccamenti sulle emissioni atmosferiche. Gli accertamenti riguarderanno le vetture in circolazione sul territorio nazionale. Alcuni giorni fa, infatti, il pm Raffaele Guariniello, con la collaborazione dei carabinieri del Nas ha aperto un fascicolo in cui, al momento, non figurano iscritti nel registro degli indagati. Ipotizzati alcuni reati, come la frode in commercio. Gli accertamenti saranno in seguito estesi anche ad altre case automobilistiche.

Troppi esami medici (inutili) fanno sballare gli amari conti della Sanità regionale

Fare radiografie su radiografie per la lombalgia, una delle patologie più diffuse dopo il raffreddore non produce benefici alla salute

 

molinette2L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, commenta le notizie sui provvedimenti del Ministero della Salute, con riferimento alle “condizioni di erogabilità” in base alle quali il medico di medicina generale potrà prescrivere visite ed esami: “il tema dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie è centrale per la Regione Piemonte. Ci abbiamo lavorato fin dai primi giorni del nostro insediamento, con la collaborazione di esperti, organizzando seminari ed incontri che hanno visto la partecipazione di molti operatori sanitari. Lo abbiamo fatto con convinzione e non solo perché siamo, da anni, una Regione in piano di rientro”. nei mesi scorsi l’assessore aveva lanciato un appello ai medici di base per coinvolgerli in una campagna di sensibilizzazione dei pazienti, affinchè non abusassero degli esami.

 

Ecco i dati forniti dalla Regione: l’Italia è ai primi posti dei Paesi Ocse per numeri di Tac e risonanze magnetiche, superata solo dalla Grecia e da Cipro; il 22% di esami e prestazioni sono relativamente inappropriati e un altro 22% assolutamente inappropriati; un esame su tre non dovrebbe essere prescritto. In Piemonte si registrano 15. 94 prestazioni sanitarie ambulatoriali per abitante mentre lo standard nazionale è 12: nell’area metropolitana di Torino si assiste ad abusi impressionanti, in particolare la Risonanza magnetica lombare, ma fare radiografie su radiografie per la lombalgia, una delle patologie più diffuse dopo il raffreddore non produce benefici alla salute.

 

“Questo eccesso di diagnostica – sottolinea  l’assessore – non comporta solo costi vistosi per la sanità, ma rischi per i pazienti. Assistiamo al paradosso che da un lato c’è un eccesso di consumo e di assistenza sanitaria in ospedale, mentre i soggetti più fragili hanno difficoltà ad accedere ai servizi essenziali. Chi, ancora in questi giorni, protesta a difesa delle strutture complesse che abbiamo deciso di ridurre, credo farebbe bene a riflettere e confrontarsi con queste argomentazioni che hanno una solida argomentazione scientifica. Ribadisco quanto dissi a marzo in occasione del focus organizzato in Sanità con i medici Fornero, Davini e Bobbio. C’è un grande lavoro culturale da portare avanti: bisogna incidere sulla mentalità dei politici, dei prescrittori/operatori sanitari, dei cittadini. Noi abbiamo il dovere di prenderci cura dei malati, di mettere al centro il paziente e di offrire cure sobrie, rispettose e giuste”.

 

(Foto: il Torinese)

Tutte le auto di Elkann: l'anno prossimo Fca supererà il milione di vetture prodotte

In tutto il 2015 il gruppo automobilistico produrrà oltre 900 mila vetture

 

fiat fcaNonostante la batosta per i taroccamenti di Volkswagen, che potrebbe toccare anche l’indotto in Italia, il settore auto vede comunque rosa. In particolare Fca, che presenta dati positivi nelle vendite, superiori ai già buoni riscontri delle altre realtà sui mercati internazionali.

 

In tutto il 2015 il gruppo automobilistico produrrà oltre 900 mila veicoli e nel prossimo anno “supereremo ampiamente il milione di unità”, dice il presidente di Fca John Elkann in occasione della cerimonia in memoria del bisnonno Filippo Caracciolo di Castagneto, svoltasi  all’Aci.lingoto fiat

 

“Tutto quello che è stato detto da Sergio Marchionne sui benefici del consolidamento – spiega all’Ansa – continua a valere a prescindere da quello che è accaduto a Volkswagen: siamo tra le società più rispettose dell’ambiente nel mondo”.

 

(Foto: il Torinese)

Stagione di terremoti ai vertici della cultura: dopo Librolandia dimissioni da MiTo

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fassino 33Dopo la coppia scoppiata Milella-Cogoli, separata dopo le dimissioni di quest’ultima da direttore di Librolandia, ora e’ la volta di Settembre Musica

 

Di questi tempi i terremoti ai vertici delle istituzioni culturali sono all’ordine del giorno. Dopo la coppia scoppiata Milella-Cogoli, separata dopo le dimissioni di quest’ultima da direttore di Librolandia, ora e’ la volta di MiTo – Settembre Musica. Si sono infatti dimessi  i vertici della prestigiosa rassegna musicale. Hanno dato forfait il direttore artistico Enzo Restagno e il presidente del Comitato di coordinamento Francesco Micheli. Dice all’Ansa il sindaco Piero Fassino: “Non ci sono scossoni al vertice di MiTo: questo ricambio era annunciato.  Restagno aveva preannunciato che con questa edizione di MiTo considerava conclusa la sua esperienza alla direzione del festival, così come Micheli aveva fatto sapere che altri impegni lo avrebbero portato a lasciare la presidenza”. In attesa di aggiornamenti, i dietrologi si possono sbizzarrire sulle ipotesi più disparate.