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Buono…non lo conoscevo! I vini di Go Wine

VINO

Alla scoperta di vini autoctoni piemontesi e non

 

L’associazione Go Wine chiude il 2014 a Torino con un evento dedicato ai vini autoctoni, con particolare risalto al Piemonte. Un evento con cui mettere in risalto il patrimonio di vitigni di cui il Piemonte dispone, dando risalto a realtà meno conosciute o  comunque meno diffuse. L’iniziativa rappresenta uno dei filoni principali dell’attività di Go Wine e si collega a molte iniziative svolte nel corso degli anni. La serata presenterà alcune aziende piemontesi al banco d’assaggio, che parteciperanno anche ad una presentazione commentata con il pubblico, mentre altre varietà italiane saranno presenti in una specifica enoteca che sarà allestita. 

 

Tutti gli aggiornamenti anche su www.gowinet.it 

Programma e orari: StarHotel Majestic**** Corso Vittorio Emanuele II, 54 – Torino 

Ore 17.00 – 18.30: Anteprima: degustazione riservata ad operatori professionali (Ristoranti, Enoteche e Wine Bar)
Ore 18.30  – 22.00: banco  d’assaggio al pubblico alla presenza delle aziende
Nel corso della serata conversazione di presentazione della serata, alla presenza di alcune aziende 

Il costo della degustazione per il pubblico è di € 15,00 (€ 10,00 Soci Go Wine, Rid. soci associazioni di settore € 12,00). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata.  L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2015. 

   

Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata ed il numero di eventuali  accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al  n°0173/364631 oppure inviando un fax al n°0173/361147 o un’e-mail a  stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di lunedì 1/12 p.v.

Torino Capitale dello Sport: una speranza di rilancio

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“Per un anno intero – ha detto il sindaco  Fassino – la nostra città sarà al centro dello sport europeo con un intenso programma di eventi”

 

Torino si presenta al mondo come capitale europea dello sport per il 2015. Dopo la consegna ufficiale della bandiera, la scorsa settimana a Bruxelles, oggi la presentazione del programma delle iniziative, presso la Fondazione Sandretto. Presenti il sottosegretario alla Presidenza Delrio,i presidenti di Coni e Comitato Paralimpico Malagò e Pancalli. Presenti anche il sindaco Fassino e il governatore Chiamparino e i presidenti di Juventus e Torino, Agnelli e Cairo. 

 

Occasione, anche,  per fare il punto sulla situazione economica e sociale  italiana. “Se ci lasciano più spazio le politiche di austerità, se riusciamo a convincere, come fa la presidenza italiana, che l’austerità deve cambiare e trasformarsi in politiche di crescita, credo che il governo italiano sia pronto a fare la sua parte”. Così il sottosegretario Delrio, commenta  le parole di Mario Draghi. “Il governo italiano sta facendo molto. Sta semplificando molto la burocrazia, riducendo le tasse, con la riforma della giustizia – sottolinea -. Per la prima volta in questo Paese c’è una sostanziale riduzione delle tasse, gli investitori sono messi nelle condizioni di avere fiducia nel nostro sistema e quindi crediamo di avere fatto molto”.

 

Tra gli appuntamenti più importanti: Italia-Inghilterra di calcio, World League di pallavolo e pallanuoto, campionati italiani di atletica leggera, Coppa del mondo di fioretto.

 

“Per un anno intero – ha detto il sindaco  Fassino – la nostra città sarà al centro dello sport europeo con un intenso programma di eventi: meeting internazionali, campionati e incontri relativi ad ogni disciplina. Un anno pieno di sport per tutti, soprattutto per i cittadini più appassionati”.

 

(Foto: www.spaziotorino.it)

 

 

“Colpo di coda”: un secolo di condanne per ‘Ndrangheta

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Nell’autunno 2012  a seguito dell’operazione erano state arrestate circa 20  persone

 

Un secolo di condanne: è la somma delle pene inflitte  dal tribunale di Torino ai dodici imputati del processo ‘Colpo di coda’, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in provincia di Torino e nel Vercellese.

 

I pm Roberto Sparagna, Monica Abbatecola, e Giuseppe Riccaboni avevano contestato agli imputati l’associazione a delinquere di stampo mafioso, oltre ad altri reati. Per l’accusa erano state aperte due ‘locali’ di ‘ndrangheta nelle aree  di Chivasso e Livorno Ferraris.  Nell’autunno 2012  a seguito dell’operazione erano state arrestate circa 20  persone. Sei imputati erano già stati condannati in rito abbreviato e altri due avevano patteggiato la pena.

 

Le pene variano tra i 7 e gli 11 anni e otto mesi. La procura torinese aveva chiesto complessivamente condanne per 134 anni. Gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere di stampo mafioso e di altri reati. La corte ha anche ordinato la confisca di numerosi beni di proprietà dei condannati.

 

(Foto: il Torinese)

Arriva il Natale, tutti a piedi in via Roma

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Saranno organizzati momenti di spettacolo e iniziative culturali che sostituiranno il “vuoto” lasciato dalle automobili

 

A spizzichi e bocconi incomincia, con l’arrivo delle festività natalizie, la pedonalizzazione di via Roma. E’ stato l’incontro tra il sindaco Piero Fassino e i rappresentanti delle associazioni di via dei commercianti, Ascom e Confesercenti a ufficializzare il via libera alla sperimentazione. 

 

Si incomincerrà nel ponte dell’Immacolata, il 13 e 14 dicembre, poi dal 20 dicembre al 6 gennaio e dal primo febbraio al primo marzo.

 

La diatriba sulle bancarelle poste nel mezzo della via pedonalizzata sembra essere risolta: se non ci saranno i banchetti degli ambulanti saranno comunque organizzati momenti di spettacolo e iniziative culturali che sostituiranno il “vuoto” lasciato dalle automobili. I dettagli dell’operazione saranno definiti in questi giorni.

 

(Foto: il Torinese)

Il premier: “Lo Stato sarà parte civile in caso di nuovo processo”

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Intanto si spera nella riforma della prescrizione, dopo le sollecitazioni dello stesso premier

 

 AGGIORNAMENTO

Il premier Matteo Renzi ha assicurato la delegazione di Casale Monferrato  che lo Stato si costituirà parte civile se si terrà un altro processo e che ciò che è in grado di fare per la prescrizione di reato di disastro e per i costi della bonifica lo farà. Anche se lui non è un giudice. E’ quanto ha dichiarato all’Ansa Bruno Pesce, il portavoce dell’ associazione dei familiari delle vittime dell’amianto, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Laura Boldrini auspica un’accelerazione dell’iter parlamentare per il ddl sui reati ambientali . “L’amianto è un crimine contro l’umanità, vogliamo portare Schmidheiny alla corte dell’Aia”. Lo afferma il  sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti. “Quando lo stabilimento Eternit è stato chiuso, ha abbandonato tonnellate di amianto a cielo aperto, a dimostrazione dello spregio per l’umanità di questa persona”, ha detto ai microfoni di Radio Veronica One.

 

Il senatore del Pd Stefano Esposito annuncia che familiari delle vittime Eternit avranno un incontro a Roma con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato Grasso, della Camera Boldrini e un rappresentante del Csm. L’appuntamento nella capitale è stato promosso con gli altri parlamentari PD Daniele Borioli, Federico Fornaro, Cristina Bargero e Fabio Lavagno. L’incontro con Renzi si terrà alle 16.30, in presenza dei sindaci di Casale Monferrato e Cavagnolo, Titti Palazzetti e Mario Corsato, del vicepresidente Afeva Bruno Pesce e del presidente Fondo vittime amianto Nicola Pondrano.
   

Intanto si va verso la riforma della prescrizione, dopo le sollecitazioni dello stesso premier. Si riparte dalla Camera con un ddl del governo, come annunciato dal   ministro Orlando, già a partire da questa settimana. 

 

Aveva detto il presidente del Consiglio: «cambieremo il sistema del processo e le regole del gioco» ed ora si ha l’intesa tra la presidente della Camera Laura Boldrini e il collega del Senato Pietro Grasso per sbloccare il disegno di legge che dovrebbe rivedere l’intera materia.

 

Da segnalare una curiosità storica riportata dal sito dell’Ansa: il tribunale di Torino affermava già nel 1906 la pericolosità dell’amianto. Lo si legge in una sentenza pronunciata “in nome di sua Maestà Vittorio Emanuele III” dopo una causa civile promossa dall’inglese British asbestos company limited contro un giornale, “Il Progresso del Canavese e delle Valli Stura”, per un articolo che parlava di una fabbrica amiantifera di Nole in provincia di Torino. I giudici respinsero le richieste della società certificando che la lavorazione era dannosa per la salute.

Stop al femminicidio: Torino dice “No!” alla violenza sulle donne

Un  tema drammatico anche nel nostro Paese: i dati Istat che affermano che circa un terzo delle donne italiane (tra i 16 e i 70 anni) sono state vittime di violenze fisiche o sessuali

 

scarpe-rosse25 novembre – Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, numerose le iniziative a Torino. La Città ha inaugurato il ‘Giardino vittime di femminicidio’  nello spazio verde tra le vie Chambery, Cirenaica e Col di Lana della Circoscrizione 3.

 

 Al  liceo scientifico Carlo Cattaneo di via Postumia 57/60, a un isolato di distanza dal giardino stesso sono intervenuti il vice presidente del Consiglio comunale, Marta Levi, l’assessore alle Pari Opportunità, Ilda Curti, la presidente dalla Consulta femminile (che ha proposto l’intitolazione), Maria Pia Pianta, il presidente della Circoscrizione 3, Francesco Daniele, l’artista Raoul Gilioli. Ha concluso gli interventi il sindaco, Piero Fassino.

 

Un  tema drammatico anche nel nostro Paese: i dati Istat che affermano che circa un terzo delle donne italiane (tra i 16 e i 70 anni) sono state vittime di violenze fisiche o sessuali. Anche il numero delle morti è molto elevato. Le statistiche – ha precisato Fassino – afferiscono di circa 170 uccisioni l’anno, e molto spesso nelle abitazioni.

 

Dopo l’inaugurazione del giardino con lo scoprimento della targa, nello spazio verde si è tenuta l’installazione-performance flash mob Pupillà 25/11 The Sacrifice a cura di Rauol Gilioli in collaborazione con gli studenti del liceo Cattaneo. Questi ultimi, posti a coppie mano nella mano, erano immobili e in silenzio, vicini a un totem sacrificale in cristallo nero, in cui in precedenza sono stati imprigionati a turno un ragazzo e una ragazza. Una giovane artista, durante la performance, ha intonato la commovente ‘Gracias a la vida’.

 

L’ingresso delle Molinette si è invece colorato di rosso, con musica, spettacoli e letture. Il flash  davanti all’ospedale mob è stato organizzato dal Comitato unico di garanzia della Città della Salute. I partecipanti hanno sventolato un foulard rosso e, togliendo la maschera bianca che indossavano, hanno urlato in coro “No!” alla violenza sulle donne.

 

Mercoledì 26 novembre alle ore 16 inaugurazione della mostra a Palazzo Civico “Violate” con Lucia Andaloro. Segnaliamo inoltre che venerdi 28 novembre 2014 dalle ore 10 alle ore 16.30 nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, in Via Alfieri 15, si svolgerà un convegno, dal titolo “Memorie disperse, memorie salvate”, organizzato dall’Archivio delle Donne in Piemonte in collaborazione con la Consulta Femminile e con il sostegno finanziario del Settore Attività Culturali della Regione Piemonte.

 

Questo è l’ultimo di un ciclo di incontri che dal 2007 ad oggi ha toccato gli archivi e le memorie delle donne sparsi sul territorio piemontese. Motivo di questa serie di incontri è la volontà di riportare alla luce le tracce del pensiero e del vissuto femminile troppo a lungo esclusi dalle pagine della storia ufficiale, ma anche il desiderio di interrogarsi sul sistema del fare memoria. Grazie al contributo teorico delle diciassette relatrici ospiti, la giornata vuole essere un momento di sintesi e di confronto tra chi fa ricerca e chi lavora alla raccolta della documentazione inerente le donne.

 

IL COMUNICATO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE

“Sul fronte della violenza di genere, la situazione nel nostro paese è in pericoloso peggioramento. Sono in aumento le vittime che muoiono inascoltate, donne che avevano cercato di affrancarsi dai loro aguzzini per scampare a un destino di morte ma che non hanno trovato nella legge, nelle istituzioni, nell’organizzazione sociale il giusto approdo per avere protezione. L’inasprimento delle norme da solo non è bastato e non basterà. La repressione è spesso tardiva e sul fenomeno generale quasi sempre inutile. Dobbiamo lavorare per aiutare le vittime, certo, persuadendole a imboccare la strada della denuncia e poi rendendo questa strada sicura e possibilmente non lasciandola trasformare in un vicolo cieco: in un Paese che è all’ultimo posto nell’Ue in tema di pari opportunità, diventa infatti quasi fatale che chi subisce abbia l’impressione di non avere via di scampo, perché disoccupata e magari madre senza alcun aiuto”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, alla presenza del presidente della Giunta Sergio Chiamparino e di numerosi consiglieri di maggioranza e di minoranzaha aperto la conferenza stampa di presentazione delle azioni messe in campo dalla Regione per contrastare e prevenire la violenza di genere.

 

Le iniziative, illustrate dall’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti,riguardano, in particolare, lo stanziamento di circa un milione di euro per assegnare finanziamenti a sostegno delle attività per le donne vittime di violenza svolte dai Centri antiviolenza e dalle case rifugio. Prevedono, anche, la modifica al regolamento attuativo della legge regionale n. 11/2008, “Istituzione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e di maltrattamenti” per ampliare la possibilità di accedere al fondo anche alle vittime minorenni, alle donne domiciliate in Piemonte e con reddito fino a sei volte il limite stabilito per l’accesso al gratuito patrocinio a spese dello Stato, cioè 11.369 euro. Sono stati inoltre presentati il volumetto e il dvd “Senza più paura. Percorsi di uscita dalla violenza – Il modello Piemonte”, che illustrano le modalità d’intervento messe in atto dalla Regione per contrastare il fenomeno e l’iniziativa “Contro la violenza non sei sola”, realizzata in collaborazione con l’Associazione panificatori di Torino, per divulgare sui sacchetti per il pane il numero telefonico nazionale contro la tratta 1522.

 

Le consigliere Valentina Caputo (Pd) e Stefania Batzella (M5S) hanno inoltre ricordato i contenuti dell’ordine del giorno e della mozione, di cui sono rispettivamente prime firmatarie, approvate in mattinata dall’Assemblea all’unanimità.Il primo documento impegna la Giunta regionale e gli assessori competenti “ad assicurare,ogni anno, risorse finanziarie adeguate a favore delle leggi regionali contro la violenza sulle donne, garantendone così piena attuazione e continuità nel percorso già avviato; ad estendereil cosiddetto ‘Codice rosa’o ‘Percorso rosa’alle Aziende ospedaliere piemontesi, laddove se ne ravvisi l’opportunità sulla base del bacino di utenza, dei flussi e della tipologia degli utenti del servizio, prevedendo percorsi di accoglienza e presa in carico delle vittime adeguati e dotati di personale qualificato; a valutare la possibilità di istituire servizi di sportello aperti 24 ore al giorno all’interno delle strutture sanitarie, ospedaliere e socio-assistenziali presenti sul territorio regionale, gestite da operatrici esperte con il compito di fornire supporto e assistenza, psicologica e legale alle vittime di violenza; adistituzionalizzare una rete di coordinamento di tutti i soggetti operanti, ad ogni livello, in tale ambito (operatori socio-sanitari, associazioni, etc.) per garantire adeguati percorsi di assistenza; adattivare politiche efficaci di comunicazione volte a informare l’utenza interessata in merito a tutti i servizi disponibili attivi sul territorio (come ad esempio il numero nazionale dedicato 1522), anche attraverso una rete capillare che veda coinvolti sia soggetti pubblici che privati, nonché scuole e Università”. Il secondo impegna la Giunta e l’assessore competente “affinché venga predisposta l’estensione del ‘Codice rosa’ in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte”.

 

 

 

 

Passeggiando per Cioccolatò

CIOCCO

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Ci piacerebbe vedere (ed assaggiare) molti più prodotti artigianali visto che Torino è la patria del cioccolato, ma comunque torniamo a casa soddisfatte con i nostri dolci acquisti attendendo con ansia la prossima edizione!

 

Domenica pomeriggio, passeggiando per Piazza San Carlo, veniamo investite da un profumo eccitante e aromatico che percorre le vie del centro. Il nettare degli dei: la Cioccolata, declinata nelle sue molteplici forme, è la sovrana assoluta della nostra bella Torino, soprattutto dal 21 al 30 novembre in occasione di CioccolaTò.

 

Arrivando con il 4 da Borgo Filadelfia, scendiamo all’altezza di Piazza CLN,  percorriamo Via Roma buttando uno sguardo alle due fontane rappresentanti il Po e la Dora e, finalmente, arriviamo nel salotto buono di Torino: Piazza San Carlo.

 

Il primo stand che incontriamo sulla sinistra è quello dei Pan di Stelle, uno dietro l’altro si susseguono vari stand promozionali fino ad arrivare al padiglione collegato all’Expo 2015 e allo stand della Centrale del Latte che dà degli assaggi di panna montata e che ha fornito i grembiuli agli operatori degli stand. Ma la parte veramente interessante è sul lato opposto: uno dopo l’altro possiamo ammirare montagne di cioccolato di vari tipi, gusti e forme(dalle palle di natale ai liquori, dalle classiche tavolette a varie opere artistiche).

 

La novità di quest’anno è senza dubbio il cioccolato al farro che, a nostro giudizio, rimane più croccante di quello con il riso soffiato…Voltiamo lo sguardo e rimaniamo colpite da un immenso gianduiotto pronto per essere tagliato a fette, poco lontano occhieggia un cremino di uguali dimensioni… per non parlare degli spiedini di frutta intinti nella cioccolata calda e delle crepes ripiene di cioccolata spalmabile situate poco più in là.

 

Alcuni stand offrono  assaggi gratuiti, altri no, ma vale sicuramente la pena lasciarsi andare ai peccati di gola. Interessanti gli stand con i gadget a tema…cioccolatoso. Ci piacerebbe vedere (ed assaggiare) molti più prodotti artigianali visto che Torino è la patria del cioccolato, ma comunque torniamo a casa soddisfatte con i nostri dolci acquisti attendendo con ansia la prossima edizione!

 

(Foto: il Torinese)

Chiara Mandich
Maria Ferreri

Vetrine infrante e svastiche al circolo Pd di Santa Rita

POLIZIA CROCETTA

Blitz vandalico in via Dina a Torino

 

AGGIORNAMENTO

Il segretario regionale Pd, Davide Gariglio su facebook: “É l’ennesimo vile atto teppistico contro il principale partito della nostra Regione. Ripareremo i danni e continueremo ad essere presenti sul territorio”.

 

Vandali scatenati contro una sede del Partito Democartico di Torino. Le vetrine sono state infrante e  sono state disegnate svastiche sui muri in via Dina a Torino, presso  il circolo Santa Rita-Mirafiori Nord del Pd. Il blitz  da parte di sconosciuti è avvenuto  ieri in tarda serata. La polizia sta cercando attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, di identificare gli autori dell’atto vandalico. Anche per capire se si tratta di “normali” teppisti o se il gesto abbia una effettiva matrice politica.

 

(Foto: il Torinese)

Crisi galoppante, Alenia in piazza mentre cala il fatturato dei commercianti

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A protestare sono i avoratori degli stabilimenti torinesi di Finmeccanica, 4.700  in tutto, che scioperano quattro ore contro un temuto  ridimensionamento delle attività produttive

 

 E’ vero che a Torino nell’ultimo anno sono stati aperti centinania di nuovi bar e ristoranti ma, purtroppo, Il fatturato delle imprese piemontesi del commercio al dettaglio e della ristorazione è in calo  tra luglio e settembre 2014. Registra, infatti, un -0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non va meglio  l’abbigliamento (-0,9%), l’alimentare (+0,1) è sostanzialmente stabile. E, se un’indagine di qualche mese fa diceva che l’effimero “non tira”, in realtà cultura e tempo libero  sono in crescita: +2,8%. La conferma che è su questi ambiti che si deve investire. La fotografia economica subalpina arriva dall’indagine congiunturale del terzo trimestre 2014 realizzata da Unioncamere Piemonte. L’organismo chiede alla politica e alle istituzioni di “adottare misure di sostegno alle strutture commerciali del territorio”.

 

 Intanto la crisi si manifesta (e manifesta) in piazza. A protestare sono i avoratori degli stabilimenti torinesi di Finmeccanica, 4.700  in tutto, che scioperano quattro ore contro un temuto  ridimensionamento delle attività produttive. Il corteo nel centro città è  stato aperto dai lavoratori dell’Alenia di Caselle. I sindacati Fim, Fiom e Uilm incontrano il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino per chiedergli l’apertura di un tavolo di crisi sull’aerospazio.
   

Da segnalare che un delegazione cinese si trova nel Cuneese per un educational che prelude a Expo 2015, nell’ambito del progetto BookingPiemonte.it. Lo scopo è sviluppare pacchetti turistici verso il Piemonte. Per Expo in Cina sono già stati venduti 1.2 milioni di biglietti. C’è da sperare che anche la nostra regione venga lambita dal successo dell’esposizione milanese.

 

AGGIORNAMENTO

Il governatore  Chiamparino chiederà un incontro all’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti,  sul futuro del settore aerospaziale. Ne ha parlato nell’incontro con i sindacati e i lavoratori dell’azienda.

 

 

 

(Foto: archivio)

Sanità, o si taglia o si muore. Chiamparino: “Time is over”

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A Susa un migliaio di cittadini ha manifestato in piazza D’Armi di fronte all’ospedale che la Giunta regionale intende ridurre a struttura di area disagiata chiudendo  il reparto di ginecologia

 

 AGGIORNAMENTO

“Time is over – dichiara Sergio Chiamparino all’Ansa a proposito della riforma degli ospedali – se qualcuno pensa che basti una manifestazione per cambiare una decisione, non è così. Le uniche modifiche possibili sono quelle che possono avvenire a parità di soldi, tempi e qualità dei servizi”.

 

L’allarme era stato lanciato dal presidente Anci e sindaco metropolitano Piero Fassino in Parlamento: per città e province, a causa dei tagli del governo,  si rischia il default. E anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che si trova a fare i conti con la pesante situazione finanziaria del suo ente, aveva parlato  di “rischio effetto domino” poiché le competenze delle amministrazioni necessitano di risorse o è l’inizio della fine. E per la Regione Piemonte è anche peggio del previsto.

 

La pesante situazione finanziaria che ha portato la Regione alla riforma ospedaliera di Antonio Saitta sta dando vita a proteste sul territorio, nonostante il governatore regionale abbia spiegato ai suoi che senza i tagli nelle strutture sanitarie si rischia il fallimento. A Susa un migliaio di cittadini ha manifestato in piazza D’Armi di fronte all’ospedale che la Giunta regionae intende ridurre a struttura di area disagiata chiudendo  il reparto di ginecologia. E’ stato il comitato «Io ho partorito a Susa» ad organizzare la protesta che ha raccolto l’adesione  di diversi sindaci dei comuni della Valleche, presenti con le fasce tricolori. Al corteo sono intervenuti  anche parlamentari e consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.

 

Attraverso le colonne della Stampa Claudio Savio, portavoce del comitato, dice «negano il diritto sanitario alle piccole donne e ai piccoli uomini del futuro, la Valsusa è molto lunga e le donne dovranno percorrere distanze anche di 70-80 chilometri». Ora si vedrà se la manifestazione annunciata si terrà anche a Verbania, patria dell’assessore al Bilancio Aldo Reschigna, titolare della impegnativa delega al Bilancio regionale. Reschigna ha condiviso in pieno la linea Chiamparino: o si taglia o si muore. Anche il segretario regionale Pd, Davide Gariglio richiama tutto il partito al senso della responsabilità. Di fronte alle necessità i localismi devono essere abbandonati. La Regione spera che l’incontro con il ministro Padoan dei giorni scorsi dia il via al famoso Salva Piemonte, che rappresenterebbe una boccata di ossigeno per le casse regionali.