PRIMA PAGINA- Pagina 794

Silvio Pellico e lo Spielberg di un rivoluzionario “mancato”

PELLICO1Il 31 gennaio del 1854 moriva a Torino Silvio Pellico, intellettuale, scrittore e – nei fatti – “rivoluzionario mancato”, divenuto famoso per il libro autobiografico Le mie prigioni, dove narrava i nove anni trascorsi nel carcere austriaco dello Spielberg, una vecchia fortezza vicino a Brno, nell’odierna Repubblica Ceca. Un carcere duro, con celle umide e poco ventilate, dove scrivere lettere e comunicare con l’esterno era molto difficile e il cibo – oltre ad essere scarso – era di cattiva qualità. Il carcere lo  cambiò molto in fretta, al punto che – come ha scritto lo storico  Luciano Canfora “passò rapidamente da una generica mentalità libera e non confessionale ad un esasperato cattolicesimo”. Pellico scrisse Le mie prigioni, almeno stando ai suoi racconti, con motivazioni e finalità molto diverse rispetto a quelle che vennero assegnate ad uno dei testi simbolo del Risorgimento.  La sua intenzione non era tanto quella di accusare il duro sistema carcerario austriaco quanto il voler mostrare come la religione potesse essere di conforto nei momenti difficili della vita e, stando ai suo biografi, furono sua madre e il suo confessore a suggerirgli di scrivere le sue memorie. “Il venerdì 13 ottobre 1820 fui arrestato a Milano, e condotto a Santa Margherita. Erano le tre pomeridiane. Mi siPELLICO 3 fece un lungo interrogatorio per tutto quel giorno e per altri ancora. Ma di ciò non dirò nulla. Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e dignitosamente risoluto di tenerle broncio, lascio la politica ov’ella sta, e parlo d’altro”. Già dall’incipit de Le mie prigioni s’intuisce che Silvio Pellico, appena liberato dallo Spielberg, aveva già cessato di essere un rivoluzionario, rinunciando a idee e principi di gioventù per diventare, di lì a poco,  un terziario dell’ordine francescano. Pellico era nato a Saluzzo 42 anni prima di iniziare a scrivere il libro che lo rese famoso: nel 1789, l’anno della rivoluzione francese. La sua casa  natale – un edificio di origine medioevale situato nella scenografica piazzetta dei Mondagli, uno degli angoli più suggestivi del centro storico della cittadina cuneese – attualmente ospita i suoi  cimeli e manoscritti, donati in gran parte dalla sorella dello scrittore nel 1858. Trasferitosi da PELLICO 2giovane a Milano , diventò insegnante, frequentando l’ambiente culturale della città e collaborando ad alcuni importanti giornali dell’epoca, come il Conciliatore, una rivista in cui scrissero molti dei principali intellettuali italiani dell’epoca e che fu rapidamente chiusa dalla censura (all’epoca, infatti, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli facevano ancora parte dell’impero austro-ungarico). Nel 1932, in occasione del centenario dalla pubblicazione della sua opera più famosa, la municipalità di Torino decise di porre una lapide sul fronte dell’edificio di via Barbaroux nel quale Silvio Pellico scrisse il testo: “Da questa casa/Silvio Pellico/reduce dallo Spielberg/nel 1832/lanciò “Le mie prigioni”/pio volumetto vibrante di forte umanità/Subalpina/arma formidabile/ad affrettare i destini della Patria/nella prima ricorrenza centenaria/del memorando evento/il Comune/P. Giugno MCMXXXII”. L’iniziativa fu promossa dal Comitato Piemontese della Società Nazionale per la Storia del Risorgimento e fatta propria dall’Amministrazione Comunale della capitale sabauda. L’epigrafe sulla  lapide di marmo chiaro, venne redatta dallo storico e senatore Vittorio Cian. A futura memoria di chi continua a pensarlo tra le mura dello Spielberg, rinchiuso per le sue idee.

Marco Travaglini

La Caritas entra in campagna elettorale: "Non strumentalizzate i poveri, trovate soluzioni"

Dopo lo scontro sui poveri durante il faccia a faccia televisivo  tra Fassino eclochard 63 Appendino  la Caritas di Torino interviene  deplorando ” ogni strumentalizzazione a fini di polemica politica sul tema dei poveri nella nostra città e nel territorio dell’area metropolitana torinese. Ci troviamo di fronte a persone che soffrono e che vanno rispettate e amate  così come cercano di fare i molti volontari che li seguono”. clochard imbrunireFassino su Sky tg 24 aveva sementito  il conduttore che aveva parlato di 100mila poveri sotto la Mole, ” cifra inventata”, secondo il sindaco uscente. Per Appendino il problema “non deve essere nascosto”. Ma, dice la Caritas, “è fuori luogo ogni utilizzo strumentale della questione”, e  invita i candidati a trovare  “le strade percorribili per incrementare la presa in carico di questi fratelli”. Nel pomeriggio l’ufficio stampa di Chiara Appendino dirama un comunicato:  “Ha ragione la Caritas a esortare i candidati a non fare un uso strumentale dei poveri ma a trattarli con rispetto occupandosene direttamente. È quello che intendo fare, con risorse e promuovendo sinergie con tutti gli attori sociali che lavorano da anni su questo problema. Tra i nostri provvedimenti che attueremo ci sarà subito l’istituzione di un fondo da 5 milioni di euro per inserire i giovani nelle PMI, il finanziamento e il potenziamento dei cantieri di lavoro, la firma di un accordo con tutti i sindacati e le associazioni datoriali per applicare negli appalti comunali e delle società partecipate almeno i minimi salariali e tutelare i lavoratori per non creare poveri da lavoro. Abbiamo anche proposto la revisione dell’ISEE e delle tariffe per i servizi e, soprattutto, una riorganizzazione del welfare costruendolo sulla base di un modello orizzontale”. 

(Foto: il Torinese)

Nel faccia a faccia televisivo i due candidati si buttano a destra per recuperare i delusi

fassino appendino skyAlla fine gli strateghi della campagna elettorale di Piero Fassino e Chiara Appendino devono averla pensata allo stesso modo: bisogna cercare di recuperare i voti degli elettori di destra , i grandi delusi di questa tornata elettorale. E così, appendino3al confronto televisivo delle 21 di ieri, in diretta dal Lingotto su Sky tg 24fassino sky, i due candidati hanno fatto la gara a chi sgombrerà meglio e di più i campi rom o metterà più vigili urbani a presidiare le vie di Torino. Nessun colpo di scena nel faccia a faccia televisivo (che si sarebbe dovuto tenere in piazza San Carlo ma si dice sia saltata l’ipotesi per la contrarietà di Fassino) fassino appendino sky2ma tanti i temi concreti affrontati. Entrambi i contendenti si sono dimostrati preparati. Tempi contingentati, dibattito serrato e sereno. Sullo sfondo una veduta panoramica di Torino con la Mole illuminata. Lei propone un patto per le periferie e lui uno per il lavoro;  lei dice che edificare senza un piano preciso non ha senso e lui che la Tav e nuovi cantieri creano sviluppo. Poi l’immigrazione, i giovani disoccupati, l’innovazione, la povertà,  la movida, l’eredità olimpica e la nuova “industria” del turismo e della cultura. E’ stato un ripasso dei temi – triti e ritriti – di questi lunghi mesi di campagna elettorale. Oggi si riparte tra mercati e giri nelle periferie per una lotta all’ultima stretta di mano.

La campagna si fa dura, tra i duellanti finisce il fair play nella lotta all'ultimo voto

fassino appendinoFassino l’aveva detto: basta fair play. E così scoppia la polemica un tantino politically scorrect, in questi ultimi giorni che precedono il ballottaggio. Presi di mira i rimborsi del Comune per i permessi retribuiti alla  Appendino, in quanto consigliera comunale,  dall’azienda del marito. Il caso è stato sollevato (o fatto sollevare) da Claudio Lubatti, assessore pd. Ma Appendino replica: ” ho rinunciato  ai gettoni di presenza dei consigli e delle commissioni per un totale di più di 100 mila euro”. Fassino in prima persona, invece, critica borgheziole dichiarazioni di voto, a favore di Appendino, dell’europarlamentare leghista Borghezio, personaggio “scomodo”. Dice il sindaco uscente sulla propria pagina Facebook: “Sono colpito da questa nuova alleanza della candidata Appendino”. Lei risponde: “Ognuno è libero di esprimere la sua opinione, i voti appartengono ai cittadini”.

Migliaia di metalmeccanici in piazza da tutto il Piemonte per il rinnovo del contratto

operai lavoro scioperoIl corteo è partito da Porta Susa attraversando il centro di Torino fino a giungere in piazza Castello, per il comizio conclusivo del leader Uilm Rocco Palombella. Fim Fiom e Uilm hanno promosso la protesta unitaria dei metalmeccanici  per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Chiedono di migliorare il potere d’acquisto dei salari, di rilanciare l’occupazione e le condizioni nei luoghi di lavoro.  La Fiom afferma che alla Alenia di Caselle ha aderito allo sciopero il 90% del turno del mattino e il 70%  a Torino, 85 all’ Avio e alla Microtecnica il 75.  Migliaia gli operai giunti nel capoluogo operai da tutto il Piemonte.  «Il  rinnovamento contrattuale non è quello proposto da Federmeccanica: bisogna rilanciare l’economia e  far ripartire gli investimenti, e soprattutto mettere soldi nelle tasche dei lavoratori  introducendo nuovi diritti all’interno delle aziende”, sostengono i sindacati. Con i metalmeccanici anche Ezio Locatelli,  segretario provinciale Prc Torino e Cadigia Perini, responsabile lavoro provinciale: “sosteniamo le ragioni dello sciopero generale dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e partecipiamo alla manifestazione. Una vertenza ancora aperta dopo oltre sei mesi per la inaccettabile posizione di Federmeccanica che di fatto vuole svuotare il contratto nazionale togliendogli il valore universale di tutela di diritti e dei salari per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore. Le associazioni di categoria padronali vogliono dividere i lavoratori e far perdere la funzione solidaristica e ugualitaria del contratto nazionale, aiutate in questo dalle politiche liberiste dei governi di centro-destra e centro-sinistra degli ultimi anni”.

(Foto: il Torinese)

La guerra di Piero: basta porgere l'altra guancia. E Chiara presenta due nuovi assessori

fassino 33Il sindaco uscente, dopo la botta presa al primo turno, con quegli 11 punti in più che al ballottaggio rischiano di sciogliersi come neve al sole, lo aveva detto: basta understatement, ora si gioca duro, o vinco io o vince lei. “Il programma dei 5 stelle lo abbiamo letto, e abbiamo notato quanto sia ricco di immagini e di suggestioni grafiche. Quel che fa la differenza tra noi e Chiara Appendino è la concretezza di contenuti verificabili”, ha detto Fassino, spiegando quello che ritiene il “vuoto di programma” della sua sfidante pentastellata. “Il nostro programma ha  50 pagine dove  sono elencate le azioni concrete che abbiamo progettato e che intendiamo mettere in pratica- aggiunge Fassino –  A cominciare dai venti grandi progetti di trasformazione di tutta la città come Cavallerizza, Torino Esposizioni, Manifattura Tabacchi, i 25 milioni di euro su Metro 2 e prolungamento della Linea 1, il passante ferroviario fino a Corso Grosseto”.

Intanto la candidata di M5S presenta altri due assessori in pectore della sua Giunta in caso di vittoria:appendino2

Alberto SACCO: Autorizzazioni amministrative e ordinanze sanitarie di competenza del Comune, Formazione professionale, Politiche attive del lavoro, Promozione e Occupazione giovanile e femminile, Materie relative al commercio, all’industria, all’agricoltura, all’artigianato e ai mercati, Piano per il commercio, Sportello unico per le imprese, Eventi cittadini di promozione economica settoriale e Turismo, Approvvigionamento ed economato, Contratti ed Appalti, Avvocatura comunale, Affari legali, Materie relative al D.Lgs. 81/2008 e sua attuazione in ambito comunale e nei rapporti con gli Enti competenti e interessati.

Marco GIUSTA: Politiche Giovanili, Politiche delle Pari Opportunità, Piani dei tempi e orari della Città, Coordinamento Politiche per la multiculturalità e per l’integrazione dei nuovi cittadini, Politiche a sostegno di Torino Città Universitaria.

“Nella mia esperienza lavorativa ho avuto l’occasione di costruire rapporti professionali sia con le associazioni di categoria sia con le imprese. Come avvocato e consulente mi sono occupato di seguire sia aziende internazionali che vogliono investire a Torino che quelle impegnate nella gestione di alcune attività di pubblico esercizio. Mi sono reso conto quanto sia improntante un dialogo costante e costruttivo con la Pubblica Amministrazione.  Ci batteremo anche a livello nazionale affinché la direttiva Bolkenstein non venga applicata agli operatori. In ogni caso ci batteremo almeno per avere un anno di proroga. Abbiamo due proposte concrete per rilanciare i PAL CIVICmercati: l’applicazione della tariffa giornaliera e l’avvio della sperimentazione per cercare di diminuire la TARI. Per noi il mercato è il cuore della vita sociale e anche per questo ci batteremo per bloccare la costruzione di nuovi grandi centri commerciali.” ha dichiarato Alberto Sacco.

“Sentirsi parte di una comunità, ridurre gli stereotipi e le discriminazioni valorizzando le differenze, rompere il soffitto di cristallo, acquisire un linguaggio inclusivo, delegittimare omofobia, bifobia, transfobia e xenofobia, riconoscere e includere i bisogni e le aspirazioni delle persone anziane, progettare percorsi di integrazione per le prime e le seconde generazioni di migranti sviluppando un’ottica di genere, tutelare e sostenere tutte le famiglie, tendere verso la piena inclusione della diversabilità, aprire opportunità ai giovani rendendoli protagonisti non di un ipotetico futuro ma di un concreto presente, sviluppare il portato e l’esperienza delle associazioni e dei luoghi di aggregazione multiculturale,  Nel corso della mia esperienza come attivista per i diritti civili ho potuto incontrare, conoscere e collaborare con realtà eccezionali che fanno una lavoro straordinario sul territorio, che devono essere sostenute dalle istituzioni e i cui valori ed esperienze possono essere messe a fattor comune” ha detto Marco Giusta.

(foto: il Torinese)

 

E' scattata l'operazione "mano invisibile": 12 arresti contro i borseggi su bus e tram

tram coloriE’ scattata l’operazione ‘Mano invisibile’ contro i borseggi a bordo dei mezzi pubblici a Torino. solo questa mattina ha portato a 12 arresti, e altri 9 ladruncoli sono ricercati, mentre 11 sono indagati a piede libero. L’iniziativa è della polizia municipale e della polizia di Stato, per la maggior parte ha riscontrato furti da parte di persone di nazionalità romena, oltre a italiani e nordafricani. Le indagini, sono state coordinate dai pm Paolo Borgna e Andrea Padalino e hanno consentito  di documentare che i ladri erano divisi in piccoli gruppi non coordinati tra loro. Tutti si servivano della stessa tecnica: individuavano la vittima sul mezzo pubblico e la circondavano in modo che non si muovesse, finché uno di loro le rubava il portafoglio e spesso pure il telefono cellulare.

 

(Foto: il Torinese)

Il Salone delle anteprime incorona Torino capitale dell'auto

Mercoledì  torna Parco Valentino, il Salone dell’Auto di Torino che propone  8 anteprime mondiali, 18 nazionali con l’intento  ambizioso di raggiungere in cinque giorni  500.000 visitatori

salone auto bursuc mihai

Il presidente del Salone, Andrea Levy e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino taglieranno il nastro della manifestazione. Sotto la Mole il debutto della nuova Abarth 595, Mazzanti Evantra Millecavalli l’hypercar da 400 km/h, Mole Valentino, la one off su base Tesla Model S P90D, 3 coupé concept car del futuro: Frangivento Asfanè, Model 5 Genesi e Mole Luce, le due novità elettriche di Idea Institute. L’evento, al parco del Valentino è aperto fino a domenica 12 e fino a mezzanotte, con ingresso libero. tra i molti appuntamenti, sabato e domenica nel cortile del Castello del Valentino si celebra  il Centenario di Bmw e dei cinquant’anni di Bmw in Italia. Al Salone sarà presente anche l’Automobile Club Torino con un proprio stand allestito in linea con tutti gli altri espositori dove sarà esposta la famosa “LANCIA D50”, l’auto vincitrice di numerosi Gran Premi dell’epoca e dell’ultima edizione del Gran Premio del Valentino di Torino, nel 1955, con Alberto Ascari al volante. Gli Ufficiali di Gara dell’Automobile Club Torino saranno inoltre impegnati nella gestione della sicurezza sul tracciato del Gran Premio che si svolgerà nella giornata di sabato 11 giugno, con la partecipazione di vetture storiche e moderne, uniche come tipologia e modello. Un percorso che partirà da piazza Vittorio Veneto, percorrendo Corso Cairoli sino a Corso Vittorio Emanuele II e ritorno, dove le vetture daranno spettacolo su un percorso completamente transennato e chiuso al traffico.

(foto: Mihai Bursuc)

Fassino chiede il voto (anche) ai grillini. Appendino: "lo scarto con il Pd è comabile"

elezioni 23Per il sindaco uscente Piero Fassino” Non è tempo per una operazione politica, il ballottaggio è un voto diverso dal primo turno e quindi mi rivolgerò a tutti i torinesi, sia ai cittadini che mi hanno già votato  sia quelli che non lo hanno fatto, compresi gli elettori 5 Stelle. Perché un conto è votare 5 Stelle al primo turno, un altro scegliere il sindaco”. All’indomani del voto il Movimento 5 Stelle è il primo partito a Torino, ma Fassino è fiducioso “Il risultato ci da fiducia per affrontare il ballottaggio poiché con 17 candidati sindaco e 38 liste era difficile vincere al primo turno, ma i cittadini hanno  dato una risposta significativa e abbiamo un largo consenso”.Torino è una roccaforte del Pd, andare al ballottaggio è un risultato per noi straordinario. Chiara Appendino, la candidata di M5S è convinta che sia  “emersa la voglia di una forza propulsiva e noi siamo questa forza, i cittadini non devono più sentirsi soli devono tornare a credere nella politica. Credo che il gap tra me e Piero Fassino sia colmabile. Torino non andava al ballottaggio da 15 anni, questa è l’occasione storica che ha la città”. Fassino parte con cica 11 punti di vantaggio.

 

E' ballottaggio tra Fassino e Appendino con 10 punti di differenza: M5S primo partito

PAL CIVICE’ stata del 57,19% l’affluenza alle urne a Torino, alle precedenti amministrative aveva votato il 66,53% degli elettori. Il Movimento 5 Stelle è di gran lunga il primo partito, superando il 31% dei consensi. Dallo scrutinio di oltre 700 sezioni su 919 emerge che il sindaco uscente Fassino ha raccolto circa il 41% di consensi rispetto al 31% circa di Chiara Appendino.fassino 33

“Andremo con fiducia al ballottaggio, dove ripartiremo dal 40% rivolgendoci ai torinesi, chiedendo il voto  per non interrompere il percorso di innovazione che ha consentito alla città di resistere alla crisi appendino2e di agganciare la ripresa”.  ha dichiarato all’Ansa Fassino.

“Il risultato è storico, erano 15 anni che Torino non andava al ballottaggio. E’ un risultato bellissimo, abbiamo lavorato sul territorio. Non ci saranno poltrone in cambio di voti”, ha detto invece Chiara Appendino.

DATI DEFINITIVI (UFFICIOSI) 919 sezioni su 919

FASSINO Piero Franco Rodolfo LISTA CIVICA PER FASSINO, PROGETTO TORINO – SINISTRA PER LA CITTA’, PARTITO DEMOCRATICO – FASSINO SINDACO, MODERATI PER FASSINO 160.028 41,84
APPENDINO Chiara MOVIMENTO5STELLE.IT 118.275 30,92
MORANO Alberto MORANO SINDACO – LAVORIAMO INSIEME, LEGA NORD PIEMONT SALVINI, MELONI – FRATELLI D’ITALIA 32.103 8,39
NAPOLI Osvaldo UN SOGNO PER TORINO, SALVIAMO L’OFTALMICO INSIEME, FORZA ITALIA – BERLUSCONI 20.351 5,32
ROSSO Roberto ALLEANZA DEMOCRATICA, ROBERTO ROSSO SINDACO, UNIONE PENSIONATI, MIR MODERATI IN RIVOLUZIONE, UDC AREA POPOLARE 19.335 5,05
AIRAUDO Giorgio AMBIENTE TORINO, PENSIONATI E INVALIDI GIOVANI INSIEME, TORINO IN COMUNE – LA SINISTRA 14.167 3,70
NOCCETTI Gianluca AUTOMOBILISTA, AMICI 4 ZAMPE, DISOCCUPATI PRECARI ESODATI, FORZA TORO, LEGA PADANA PIEMONT 5.251 1,37
RIZZO Marco PARTITO COMUNISTA 3.324 0,87
RACCA Marco CASAPOUND ITALIA 2.082 0,54
COLUCCI Vitantonio detto VitoIL POPOLO DELLA FAMIGLIA 2.032 0,53
LEVI Mario Cornelio ITALIA DEI VALORI – LEVI SINDACO 1.337 0,35
BATTISTA Anna BASTA! 980 0,26
DEVOTI Pier Carlo Luigi LA PIAZZA – LISTA CIVICA 915 0,24
USSEGLIO VIRETTA Roberto FN – FORZA NUOVA 690 0,18
ARIOTTO Alessio PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 628 0,16
VARALDO Lorenzo ABROGAZIONE! 584 0,15
DEL PERO Guglielmo SIAMO TORINO 433 0,11

AGGIORNAMENTO ORE 01,00

Affluenza bassa a Torino, 57%. Le proiezioni: testa a testa Fassino 40,2 % e Appendino 36,1%

L’Exit Poll realizzato alle 23 dall’istituto Piepoli vedrebbe in prima posizione il sindaco Fassino con il 39% contro il 28% di Appendino del Movimento 5 Stelle.  Alberto Morano (Lega Nord e Fratelli d’Italia è dato tra l’8 e il 10%, Roberto Rosso dell’Udc tra il 3,5 e il 5%.

 Ore 19: 41,31% è l’affluenza alle urne rilevata alle 19 a Torino, nelle elezioni  per il sindaco e per il consiglio comunale. Nelle precedenti amministrative  si votò in due giorni.

La rilevazione alle ore 12.00 sull’affluenza al voto delle elezioni amministrative 2016 è stata del 14,06%. Il prossimo dato sarà comunicato alle ore 19.00. I seggi chiuderanno alle ore 23.00, per la sola giornata di oggi, domenica 5 giugno 2016. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo.

 

E’ da record il numero di candidati a sindaco di Torino: sono 17. Tra questi l’uscente Piero Fassino e la sfidante più “accreditata” Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle, a sinistra l’ex leader Fiom Giorgio Airaudo, di Sel, e il segretario nazionale del Partito Comunista, Marco Rizzo. Nel centrodestra Osvaldo Napoli per Forza Italia, il notaio Alberto Morano per Lega e Fdi, e l’ex sottosegretario azzurro Roberto Rosso, sostenuto da Udc e alcune liste civiche.

Compresa Torino sono in tutto quaranta i Comuni della provincia  chiamati  alle urne domenica 5 giugno. Andranno al voto 923 mila 753 cittadini: il 42.65% dell’area metropolitana. Sono sette i Comuni oltre i 15 mila abitanti, inclusa Torino dove si vota anche per rinnovare le 8 Circoscrizioni. Sono quattro quelli in cui è stata presentata una sola lista. Curiosa situazione a Massello dove i 62 aventi diritto al voto possono scegliere fra quattro liste: una ogni 15 abitanti. I votanti nel capoluogo regionale, dove i candidati alla carica di sindaco sono 17 e le liste 34, sono 695 mila 740. Si vota solo domenica dalle 7 alle 23 con inizio degli scrutini per le Comunali appena terminate le operazioni di voto. Per le Circoscrizioni, invece, lo scrutinio inizia alle 15 di lunedì. Si può utilizzare  il voto disgiunto e nei centri sopra i 5 mila abitanti, la doppia preferenza per candidati consiglieri di una stessa lista rispettando la parità di genere.

  • Tessera elettorale

    La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che, se gli spazi risultano tutti timbrati, occorre richiedere una nuova tessera per poter votare.

  • Apertura straordinaria ufficio elettorale e sedi anagrafiche

    L’ufficio elettorale di corso Valdocco 20 e alcuni uffici anagrafici decentrati sono aperti da giovedì 2 giugno a domenica 5 giugno per il rilascio della tessera elettorale smarrita o con spazi esauriti. Sabato 4 l’orario è stato prolungato sino alle ore 20. Un quadro completo delle sedi e degli orari nella pagina dedicata.