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Operazione Periferie, il Comune chiede 18 milioni al governo per “rifare” la città

Uno stanziamento da 18 milioni di euro per le manutenzioni, il verde e la  videosorveglianza: risorse del governo da destinare al piano per le periferie. Sono 5  gli  ambiti di intervento per un totale di 39 progetti

TORINO LINGOTTO GRATTACIELO

 La sindaca Chiara Appendino e la  giunta approvano il  grande piano per le periferie che dovrà essere poi presentato a Roma per ottenere i 18 milioni messi a disposizione dal bando che si chiuderà il 31 di questo mese. Faranno parte dell’operazione di recupero e valorizzazione le scuole (21 istituti) , molte strade e il verde pubblico, le case popolari, gli interventi del decoro urbano e della sicurezza, anche attraverso la videosorveglianza. Per il  rifacimento di strade e marciapiedi sono 41 le aree individuate per i lavori:  alle Vallette via delle Primule e via dei Gladioli, a  Mirafiori corso Tazzoli, via d’Arborea, via Piava e poi monviso lingottosalvario 20San Salvario, corso Novara e corso Lecce. Previsti 1,8 milioni per viali alberati e aree gioco per bambini, mentre ai mercati rionali andranno  250mila euro,  311mila ai mercati coperti, e  un milione di euro per il palazzetto del parco Ruffini, mentre al mausoleo della Bela Rosin sono destinati  350mila euro. Il bando periferie permetterà di terminare l’ultimo lotto del Parco Dora, con  4 milioni  sull’area Valdocco, Per l’emergenza abitativa serviranno  circa 2 milioni,  mezzo milione verrà  invece destinato al completamento del Piano di riqualificazione  di corso Grosseto. Infine il Comune avvierà a costo zero le trattative con il Demanio perappendino tg destinare all’emergenza abitativa una quarantina di alloggi sfitti di sua proprietà. La richiesta al governo di un milione e 450 rnila euro si realizzerà un incubatore per il finanziamento e il sostegno delle  nuove imprese e start-up all’interno dell’ex Incet Previsto anche un sistema di videoserveglianza integrata  che, con mezzo milione di euro, monitorerà piazza della Repubblica, via De Sanctis, piazza Mattirolo, corso Cincinnato, il parco Peccei, i giardini Madre Teresa di corso Vercelli, via Ormea, via Vado e via Roveda.

Aria di crisi, in Piemonte calano (ma di poco) le imprese artigiane

Jeweler using a blowtorch while he works on a ring

La crisi in Piemonte si fa sentire ancora. Il numero delle imprese artigiane continua a calare:  se erano 123.724 alla fine di dicembre del 2015, come evidenzia l’Osservatorio della Regione,  nel secondo semestre di quest’anno scenderanno di 63 unità. La fotografia è del ‘Compendio dei dati statistici’ predisposto dalla Confartigianato piemontese. Si rileva però una tenuta sostanziale, sia per quanto riguarda il numero dei centri produttivi sia per quello degli addetti. Le domande di cassa integrazione in deroga presentate dalle imprese artigiane tra gennaio e giugno sono state 1.773 relative a  6.458 dipendenti: quota in calo per  effetto del cambiamento delle regole di utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Scrittori, insegnanti e appassionati di libri lanciano l’appello: “il Salone resti a Torino”

SALONE 569Arriva dagli scrittori un nuovo appello a favore del Salone del Libro a Torino. “E’ davvero stupefacente che alcuni editori, in virtù della loro forza di oligopolio e sulla spinta di un risultato elettorale, possano illudersi di mettere sotto il braccio una realtà costruita negli anni – ormai sono quasi trenta – dalla passione di centinaia di migliaia di persone e portarsela da un’altra parte”. A questo “manifesto”  hanno aderito ad oggi oltre un centinaio di scrittori, scienziati, insegnanti, studenti e semplici appassionati di libri. L’iniziativa è promossa dal docente universitario Gian Luigi Beccaria, volto noto della trasmissione Rai anni ’80 “Parola mia”, dedicata ai libri e alla lingua italiana, Gian Giacomo Migone, Marinella Pregliasco, Anna Viacava e altri esponenti della rivista “L’Indice dei libri del mese”.

(foto: il Torinese)

Si può aderire scrivendo a

g.gmigone@libero.it

eliderosa@me.com

gianluigi.beccaria@tiscali.it

Al Sinodo valdese il tema migranti: “accogliere i profughi significa seguire Gesù Cristo”

VALDESISi è aperto a Torre Pellice il Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi. La predica del culto solenne di inaugurazione è stata affidata al pastore Gianni Genre. Il tema dei migranti sarà centrale. Il moderatore della tavola Valdese, Eugenio Bernardini, protagonista lo scorso anno dello storico incontro a Torino con papa Francesco, ha dichiarato a Radio vaticana: “Noi abbiamo sempre detto che la nostra attenzione per i profughi è un’attenzione che deriva dalla nostra scelta di essere discepoli di Gesù Cristo. Una scelta religiosa e cristiana perché aiutare il prossimo più vulnerabile e bisognoso non è un optional per i cristiani: è un dovere. E quindi siamo impegnati, a volte anche in modo ecumenico, importante in questo campo: come a Lampedusa con il vescovo, la parrocchia, la Caritas, così come a Ventimiglia, dove abbiamo una collaborazione importante per assistere le persone che sono lì, sul confine”. Tra gli invitati, monsignor Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei, e don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei. Il Sinodo, spiega un comunicato dall’Agenzia stampa Nev, sarà occasione per “fare il punto sul dialogo con la Chiesa cattolica, considerato anche che lo scorso 5 marzo per la prima volta nella storia una delegazione ufficiale delle Chiese metodiste e valdesi è stata invitata dal Papa in papa valdese2Vaticano”. Le questioni affrontate dai 180 deputati del Sinodo, metà pastori e metà “laici”, le migrazioni e l’accoglienza, la diaconia e l’otto per mille, il cinquecentenario della Riforma protestante, l’ecumenismo. Particolare attenzione sarà dedicata al progetto-pilota dei “corridoi umanitari” promossi da Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio, che hanno portato in Italia quasi 300 profughi in larga parte siriani. La consueta “serata pubblica del lunedì (22 agosto), ha per titolo “Corridoi di speranza” e sarà incentrata proprio su questa “buona pratica”. Interverranno il moderatore Bernardini; Paolo Naso, coordinatore del progetto Fcei “Mediterranean Hope”; Daniela Pompei (Comunità Sant’Egidio); il giornalista Gad Lerner e il deputato Pd Luigi Lacquaniti, membro della Chiesa valdese.

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

In una lettera siglata dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, il pontefice rivolge “un particolare ricordo nella preghiera ed invoca dal Signore il dono di camminare con sincerità di cuore verso la piena comunione. Le differenze tra cattolici e valdesi non impediscano di trovare forme di collaborazione nell’ambito dell’evangelizzazione, del servizio ai poveri, agli ammalati, e ai migranti e nella salvaguardia del Creato”.

L’AUGURIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA

“Tutte le religioni sono chiamate a una sfida ancora più decisiva. Dinanzi alle minacce dell’integralismo, alla scia di morte prodotta dal terrorismo e dalla fanatica invocazione di guerre di religione, è più che mai prezioso un grande e comune impegno a favore dell’uomo, per riaffermare la dignità e i diritti fondamentali, a partire dal rispetto e dall’integrità di ogni persona”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al sinodo.

La crisi non molla: Seat e metalmeccanici, 15 mila posti a rischio nei prossimi mesi

lavoro2Di questi tempi il sostegno al reddito e gli ammortizzatori sociali  sono certamente importanti, ma è necessario che le istituzioni, in primis Governo e Regione si attivino non solo per ‘tamponare’ ma soprattutto per creare nuovi posti di lavoro. Le situazioni difficili che, in Piemonte,  riguardano Seat da un lato e il comparto metalmeccanico dall’altro, sono segnali preoccupanti.

Per quanto riguarda Seat-Pagine Gialle l’azienda Italiaonline che l’ha assorbita ha comunicato un piano di riorganizzazione che prevede di eliminare 700 posti a livello nazionale: i dipendenti piemontesi sono circa 500 e di questi, più o meno la metà sarebbe a rischio. In base alle analisi di Fim Cisl sull’impiego della cassa integrazione riportate dai giornali,  15 mila lavoratori metalmeccanici rischierebbero il posto di lavoro da qui al 2017.

“Si tratta di due facce della stessa medaglia, – commenta la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino – che riguardano una crisi generalizzata ben lontana dall’affievolirsi. Per questo è indispensabile che le istituzioni si attivino attraverso maggiore coordinamento tra loro. I provvedimenti “tampone” sono necessari, ma non bastano: serve una strategia politica per creare vera occupazione”.

(foto: il Torinese)

Immigrazione a due volti: via il tunisino estremista, trovati 26 profughi al Parco Stura

 polizia alfanoE’ stato espulso dai carabinieri del Ros su ordine del ministro dell’Interno Angelino Alfano, per motivi di prevenzione del terrorismo Bilel Chiahoui. Dicono gli  investigatori che questi aveva manifestato “vicinanza ideologica all’estremismo jihadista e allo Stato islamico ed era legato a due foreign terrorist fighters tunisini morti nel teatro di guerra siro-iracheno”. Era stato arrestato giorni fa in Toscana, come sospetto jihadista, poiché aveva postato sul suo profilo Facebook la volontà di morire da martire a Pisa. Successivamente era stato portato al Cie in attesa dell’espulsione, effettiva da oggi. Non sembra che  Bilel Chiuhoui  abbia frequentato moschee in Italia, dove era giunto nel 2013 per frequentare la facoltà di Lingue e culture arabe dell’università di Torino, tramite un permesso di soggiorno per motivi di studio che non era stato rinnovato nel 2015. L’uomo, senza fissa dimora, ha a suo carico numerosi precedenti penali per reati di droga. Intanto gli agenti del nucleo Nomadi della Polizia Municipale e della Polizia di stato, sono intervenuti nel Parco Stura di Torino, dove  alcuni profughi pakistani si erano insediati. L’operazione è stata coordinata dalla Prefettura, e sono state individuate 26 persone che sono state trasferite nel centro di prima accoglienza di Settimo Torinese, dove si valuterà  la loro sistemazione in altre strutture. “La tempestività – dice la sindaca di Torino, Chiara Appendino – è un fattore molto importante in questi casi, per evitare che situazioni emergenziali si strutturino, e col tempo diventino di complessa soluzione”.

Flop dell’export piemontese nei primi mesi 2016, scende del 7%. Il calo nazionale è -0,4

nave expot

Nel 2015 l’export targato Piemonte aveva valore per oltre 46 miliardi ed un incremento del 7%. A distanza di un anno, purtroppo, si registra una contrazione. Nei primi mesi del 2016, infatti, è da registrare una flessione del 7,1%, rispetto al dato italiano pari a -0,4%), invece l’import è cresciuto dell’1,1%. L’analisi è del rapporto annuale sul commercio estero realizzato da Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Scendono del 22,4% le esportazioni dei mezzi di trasporto, -4,2%  la meccanica strumentale, -0,6%  la moda, -2,8% la metallurgia, -0,7% il chimico. In controtendenza il boom per l’export dei prodotti farmaceutici: +33.1%.

Che ci faceva al Moi il combattente Isis? Si teme che a Torino operi un reclutatore

isis2Wael Labidi è il giovane il tunisino morto combattendo sotto le insegne del Califfato in Siria. Era  amico di Bilel Chihaoui, il connazionale arrestato nei giorni scorsi  a Pisa: aveva  scritto su Facebook che presto diventato un martire dell’Islam. I Ros di Torino stanno cercando di ricostruire  la rete di conoscenze e appoggi di Labidi (che appare in una foto scatta al Moi di Torino) e di Chihaoui e Khaied Zeddini, l’altro terrorista morto in Siria e partito da Torino. I tre erano  entrati in Italia con un permesso di soggiorno per motivi di studio, ma spacciavano droga  a San Salvario. Avevano fornito indirizzi fittizi, in realtà vivevano a Porta Palazzo, nelle soffitte che vengono abitualmente subaffittate agli immigrati. Gli indirizzi di Rivalta e di cor so Novara che avevano fornito per iscriversi all’Università, sarebbero in realtà fittizi. Si trovavano sotto la Mole perché probabilmente  probabilmente avevano programmato di spacciare per ricavare il denaro con cui tornare in Tunisia e poi  partire  per la Siria. Ma il dubbio è se A Torino esiste un reclutatore di foreign fighters e la presenza di Labidi al Moi, dove abitano centinaia di extracomunitari clandestini pone domande preoccupanti sulla possibile presenza in città di folli  pronti a colpire a Torino e in Italia.  Bilei Chihaoui, ospite del Cie di corso Brunelleschi sarà espulso in queste ore.

La cultura vince, record di presenze nei musei torinesi. Moltissimi i turisti stranieri

VENARIA NOTTEFerragosto all’insegna della cultura con un ottimo riscontro di visitatori alla Reggia di Venaria dove, nei quattro giorni del ponte, da venerdì al 15 , gli ingressi sono stati 45.198, quasi 27.500 in più rispetto all’analogo periodo (spalmato su tre giorni) dell’anno scorso. La media giornaliera è stata di più di 11 mila visitatori, rispetto a meno di 6. Sono stati tutti biglietti a pagamento che hanno riguardato il percorso di visita della Reggia, i Giardini, gli eventi e le mostre in corso. Record di visitatori anche nei musei della Fondazione Torino: solo a Ferragosto a Palazzo Madama, Gam, Mao, e Borgo Medievale, visitabili al prezzo speciale di 1 euro, sono stati staccati quasi 13 mila biglietti, il doppio dello scorso anno. Tenuto conto del  weekend lungo da sabato a lunedì, gli ingressi giungono a quota 20 mila. Al Museo del Risorgimento di palazzo Carignano 1.715 visitatori complessivi nel ponte, 795 solo nella giornata di Ferragosto. Più della metà delle presenze, turisti stranieri.

Lotta all’Isis, misure di sicurezza antiterrorismo rafforzate anche a Torino

sindone sicurezza alpini“Chi uccide in nome di Dio, uccide in nome di un falso Dio creato dagli uomini”. Rassicuranti le parole dell’imam di Asti, Latfaoui Abdessamad, nella messa di Ferragosto celebrata dal vescovo della città del Palio, monsignor Francesco Ravinale, per la ricorrenza dell’Assunta, “nel nome della pace e della convivenza tra popoli e fedi religiose”. Il problema è che le vittorie sull’Isis in Siria, Libia e Iraq , come hanno paventato i vertici del Copasir, potrebbero spingere lupi solitari del Califfato a salire sui barconi dei migranti per raggiungere l’Italia. L’allerta è al massimo anche a Torino.
Gli attentati a Bruxelles, in Francia e in altri luoghi  hanno indotto anche le autorità italiane a innalzare il livello di guardia. Rafforzate le misure di sicurezza già in atto, e già rodate positivamente in occasione della visita di papa Francesco e di eventi come l’ostensione della Sindone. Particolare attenzione a obiettivi sensibili come l’aeroporto e le stazioni ferroviarie, dove sono schierati gli alpini della Taurinense, polizia, guardia di finanza e carabinieri nell’ambito dell’operazione “strade sicure”

SINDONE SICUREZZADi origini emiliane, 32 anni, in servizio a Torino. E’ la prima e unica donna delle Aliquote di primo intervento (Api) dei carabinieri dedicate all’antiterrorismo dopo i recenti  attentati di Parigi. Valentina ha già passato cinque anni nell’esercito prima di indossare gli alamari. “Ho scoperto di essere l’unica donna dell’Api durante le selezioni a Roma. È un lavoro che mi piace con noi i cittadini si sentono più sicuri “, dice all’agenzia Ansa mentre è di pattuglia nel centro città. Le Api sono squadre speciali che pattugliano le  strade in collaborazione con le auto del radiomobile e le volanti e sono state create per intervenire con la massima rapidità in caso di attentato terroristico. Sono costituite da un minimo di 9 a un massimo di 14 persone e dipendono direttamente dal comandante provinciale dell’Arma.

                                                                                                 Simona Pili Stella

(foto: il Torinese)