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Dopo il caso di Andrea Soldi: accoltella personale medico che lo vuole sottoporre a Tso

asl sanita

 

 In centro città, in via Lagrange

 

Un nuovo caso che riporta la memoria a quello tragico che coinvolse Andrea Soldi, il torinese morto alcuni mesi fa dopo essere stato sottoposto a Tso. Anche il protagonista di questo nuovo episodio doveva essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. L’uomo si è però ribellato all’equipe medica dell’Asl To1 intervenuta e ha accoltellato uno psichiatra e un infermiere.  Si tratta di un 44enne che ha aperto la porta di casa e li ha colpiti. Subito dopo si è barricato in casa con i genitori, che hanno assistito alla scena in preda al panico. L’uomo, che abita in centro, in via Lagrange a Torino è stato poi  convinto dalle forze dell’ordine ad aprire la porta ed è stato portato all’ospedale Martini in stato di fermo di polizia. L’Ansa informa che la visita medica era propedeutica al Tso. I sanitari dovevano decidere il tipo di intervento da effettuare, proprio  quando sono stati aggrediti con un coltello.Un infermiere, rimasto illeso, ha dato l’allarme. Dopo alcuni minuti di trattative, la polizia è riuscita a farsi aprire la porta ed è stato così possibile fermare l’uomo e portarlo in ospedale. Un’altra vicenda drmammatica per il soggetto coinvolto, la sua famiglia e i sanitari intervenuti.

 

(Foto: il Torinese)

DUE NUOVI CORSI DI DEGUSTAZIONE GO WINE SOTTO LA MOLE

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L’associazione Go Wine promuove a partire da metà ottobre un nuovo ciclo di incontri dedicati alla conoscenza e alla degustazione del vino

 

Sono in programma due differenti tipologie di corso da cinque lezioni cadauna: un corso base ed uno di livello superiore, secondo il format Go Wine ormai collaudato negli anni.

 

1) Il corso base si propone di sviluppare il rapporto tra vitigno-vite-territorio, con un messaggio di carattere divulgativo che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 5 tipologie di vini a seconda del tema trattato: protagonisti delle serate vini bianchi, vini rossi, grandi rossi italiani (alla presenza di un produttore) e vini da meditazione.

 

2) Per coloro che invece già possiedono una discreta capacità di degustare il vino e riconoscerne le qualità organolettiche potranno iscriversi al corso superiore, che si sviluppa attraverso cinque appuntamenti serali dedicati ai vini del Piemonte. 


Per informazioni e iscrizioni:

Associazione Go Wine – Ufficio Corsi – tel. 0173 364631 – fax 0173 361147
 ufficio.corsi@gowinet.it – www.gowinet.it

De Benedetti, Passera, Colaninno e altri 14 a processo per l'amianto all'Olivetti

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La notizia era nell’aria: sono stati rinviati a giudizio 17 imputati nel processo per le morti da amianto avvenute nel corso degli anni tra gli ex lavoratori dell’ Olivetti di Ivrea. Andranno a processo  anche nomi importanti come l’imprenditore Carlo De Benedetti, l’ex ministro Corrado Passera e l’industriale Roberto Colaninno. Pronunciati   invece 11 proscioglimenti per  posizioni marginali, tra questi anche i figli di De Benedetti, Marco e Rodolfo. “Considerata l’inconsistenza della tesi accusatoria, l’Ingegner Carlo De Benedetti è amareggiato per il rinvio a giudizio deciso dal gup del Tribunale di Ivrea ma resta convinto che il processo stabilirà la sua totale estraneità ai reati che gli vengono contestati”. Così l’agenzia Ansa riporta le parole del portavoce di Carlo De Benedetti. “La corposa indagine dei pubblici ministeri  si basa infatti su semplici ipotesi, che non si fondano nè sulla realtà processuale nè sulla realtà storica dell’azienda. L’Ingegner De Benedetti ricorda ancora una volta che per quanto di sua competenza, nel periodo di permanenza in azienda, l’Olivetti ha sempre prestato la massima attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con strutture organizzative articolate e con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell’epoca”.

 

“Quello che viene da Ivrea è un segnale forte, di speranza, per le vittime in attesa di giustizia per le terribili conseguenze che provoca l’esposizione all’amianto”. Bruno Pesce, coordinatore di Afeva, la storica Associazione familari delle vittime amianto, così commenta a caldo la decisione della magistratura eporediese di rinviare a giudizio (il dibattimento incomincerà l’11 gennaio del 2016) i vertici dell’Olivetti. Afeva, che ha portato il peso del triplice giudizio nel processo Eternit contro il multimiliardario svizzero Stephan Schmidheiny per le morti negli stabilimenti Etrnit di Cavagnolo, Casale Monferrato, Rubiera e Bagnoli, e che ha dato impulso all’Eternit bis, adesso fermo in attesa di pronuncia davanti alla Corte Costituzionale, è anche costituira parte civile nel procedimento Olivetti. “La giustizia in Italia ha dei pregi – dice ancora Bruno Pesce, sindacalista che ha dedicato gran parte della sua vita alla lotta all’amianto – e uno di questi è l’autonomia delle procure. Così la Procura di Ivrea ha fatto il proprio lavoro andando a verificare l’esposizione dei lavoratori al rischio amianto che si è protratta per anni ed anni, e non solo nel talco, ma anche in alcuni reparti che erano stati coibentati con questo manufatto e dove c’era appunto amianto friabile”. Per quanto riguarda Eternit bis, il fascicolo, pur trasmesso da Torino a Roma, non è ancora stato preso in carico dalla magistratura costituzionale (lo sarà probabilmente a giorni) e gli avvocati di Afeva e delle altre parti civili attendono di averne notizia per poi depositare una loro memoria contenente osservazioni nel merito di quello che i giudici costituzionali dovranno andare a verificare.

 

Massimo Iaretti

 

Verso l'uscita dal tunnel della crisi, vola l'export piemontese: crescita del 20% nel 2015

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E’ stata persino sfiorata la cifra record di 2 miliardi nelle esportazioni, ovvero 327 milioni in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente

 

Francia, Svizzera e Stati Uniti, ma anche Cina e Regno Unito sono i mercati esteri in cui i distretti produttivi  piemontesi sono cresciuti di più nel 2015. Nel secondo trimestre dell’anno l’export dei distretti piemontesi ha dimostrato una notevole accelerazione, con un progresso del 20,1%. E’ stata persino sfiorata la cifra record di 2 miliardi nelle esportazioni, ovvero 327 milioni in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. In crescita anche l’export dei poli tecnologici, grazie al balzo in avanti  delle vendite dell’ICT di Torino e alle indicazioni positive dal polo aeronautico. I dati sono della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

 

L’oreficeria di Valenza è stata ancora  trainante nella nostra regione e si conferma come miglior distretto italiano per quanto riguarda la crescita sui mercati esteri, tanto che per la prima volta nella storia le esportazionisono state superiori a quelle di Arezzo e di Vicenza, le altre città dell’oro italiane. Bene il tessile di Biella che segna +9% per l’export nel secondo trimestre dell’anno e il settore dolciario  di Alba e Cuneo (+13,1%),Positivi riscontri per il riso di Vercelli (+7,5%), i vini di Langhe e Monferrato (+5,2%), il caffè e il cioccolato made in Torino (3,3%).

 

 (foto: il Torinese)

 

 

Binario triste e solitario? Non più con l'alleanza dei trasporti tra Piemonte e Liguria

treno frecciarossatreni porta nPORTA SUSA11treno station L’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco è entusiasta: “Da un maggior coordinamento tra le due Regioni non potranno che derivare benefici per i pendolari e una miglior organizzazione del servizio”

 

L’alleanza sancita nei giorni scorsi tra Piemonte e Liguria  sullo spinoso tema del trasporto pubblico locale forse fa vedere già i primi buoni risultati.

 

Le due Regioni, il “rosso” Piemonte di Chiamparino e l'”azzurra” Liguria di Totti hanno coì stabilito che, dal prossimo cambio di orario, i servizi piemontesi sulla linea Asti-Acqui saranno effettuati  in coincidenza con quelli liguri sulla Acqui-Genova. Sono moltissimi, infatti, i pendolari che si muovono su quella direttrice e i disagi erano numerosi fino ad oggi. Su quest’ultima tratta, L’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco è entusiasta: “Da un maggior coordinamento tra le due Regioni – commenta – non potranno che derivare benefici per i pendolari e una miglior organizzazione del servizio. Sono convinto che la stessa intesa si possa trovare anche sul tema della logistica”.

 

Il dato forse più significativo è quello che riguarda la Torino-Savona: alle tre coppie di treni che nel periodo estivo la Regione Piemonte fa proseguire a proprie spese fino a Ventimiglia si aggiungeranno in inverno analoghe prosecuzioni a carico della Liguria. Nella tratta fra le due città liguri andranno servite tutte le stazioni, un vantaggio per i pendolari liguri e per i turisti piemontesi, che usufruiscono di tutte le località della riviera.Nelle ultime riunioni si è parlato anche di sviluppi infrastrutturali, in particolare sul raddoppio della tratta Andora-Taggia e sull’unificazione delle stazioni di Imperia Oneglia e Imperia Porto Maurizio a partire da giugno 2016. In programma  anche soluzioni per velocizzare i servizi Torino-Genova e anche se la cancellazione degli Intercity sembra sventata per il prossimo biennio le due regioni lavorano per costruirsi certezze future.

 

(Foto: il Torinese)

 

Turin Marathon baciata dal sole, vincono Saekwo in fuga e una spettacolare Weissteiner

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Un grandissimo spettacolo per la 29 edizione della Turin Marathon Gran Premio la Stampa

 

La 29esima edizione della Turin Marathon è andata al keniano Alex Saekwo, considerato tra i favoriti alla vigilia della gara. L’atleta  ha vinto al termine di una fuga solitaria conclusasi con il tempo di 2 ore 15′ 29″. E’ per Saekwo la seconda vittoria in Italia, aveva infatti vinto lo scorso anno a Verona. Tra le atlete la trentaseienne altoatesina Silvia Weissteiner della Forestale ha conseguito una splendida vittoria, 2h32’35” prima dell’italiana di origine marocchina Fatna Maraoui.

 

 LA CRONACA DELLA GIORNATA

 

La pioggia della settimana non ha spento la voglia di partecipare al grande evento internazionale Turin Marathon Gran Premio La Stampa. Oggi, domenica 4 ottobre, la città di Torino ha accolto migliaia di runner che, contro ogni previsione, hanno trovato una bella giornata di sole ad attenderli. Un premio, dunque, per tutti coloro che negli scorsi mesi hanno affrontato la loro preparazione per arrivare in piena forma a questo momento.

 

Alle 7.00 si sono aperte le porte del Centro Maratona, quest’anno ospitato da Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, un chiaro segno della crescente collaborazione tra la Turin Marathon l’Esercito Italiano, che troverà il suo culmine nel 2016 quando, in occasione della 30esima edizione della Turin Marathon, si svolgeranno i Campionati Mondiali di Maratona delle Forze Armate.

 

Alle 9.00 tutta l’attenzione si sposta su piazza San Carlo e su piazza Castello, le più belle piazze auliche della città che saranno, nelle prossime ore di gara, teatro della partenza e dell’arrivo dei 42,195 km dove oltre 20.000 persone, composte da atleti e famiglie, si sono riunite in attesa di prendere parte alla Turin Marathon Gran Premio La Stampa, StraTorino La Stampa e Junior Marathon. Mentre saranno confermati i percorsi della stracittadina e della corsa dei più piccoli, sarà il tracciato della maratona ad essere la vera novità del 2015, un percorso molto veloce, la cui peculiarità di passare vicino ai principali parchi della città, farà ricordare la manifestazione come la Maratona dei parchi.

 

Dopo l’inno nazionale intonato dal Caporale Maggiore scelto, Renato Giordano, tutti i maratoneti si sono posizionati in trepidante attesa ai nastri di partenza per lo start dato dall’Assessore allo Sport della Città di Torino, Stefano Gallo, le cui volontà hanno fatto sì che Torino 2015 Capitale Europea dello Sport si aprisse e si chiudesse con la maratona simbolo della città.

 

Subito dopo la partenza della Maratona, alle 9.40, sarà nuovamente Stefano Gallo a dare lo start per i partecipanti di StraTorino. Qualche isolato più in là, nella prestigiosa e storica Piazza Carlo Felice, sarà la coloratissima Junior Marathon, un momento di gran festa grazie all’intrattenimento di Fantastik Toys, Circo wow, e al gruppo storico Historia Subalpina per i bambini e i loro genitori, che alle 9.50 si sono lanciati per primi per tagliare il traguardo in piazza Castello, prima dei grandi runner.

 

LA GARA Dell’edizione 2015 si ricorderà sicuramente il bel debutto dell’atleta altotesina portacolori del Gruppo Sportivo della Forestale, Silvia Weissteiner che, con una tattica di gara molto corretta, ha tagliato per prima il traguardo in piazza Castello, attaccando intorno al quarantesimo chilometro Fatna Maraoui, atleta dell’Esercito, e riuscendo a lasciarsela alle spalle, quando l’impresa sembrava quasi impossibile 02:32:35 il tempo del debutto di Weissteiner. Per la Maraoui un pizzico di delusione nel vedersi superata dalla connazionale, ma anche soddisfazione per essere riuscita a giungere al traguardo di Torino dopo due tentativi falliti delle passate edizioni. Per lei anche una conferma dello stato di forma e il miglioramento, seppure di un solo secondo, del personale (02:33:15).

 

Al terzo posto un’altra debuttante sulla distanza, l’atleta etiope, Abera Tarikua Fiseha, di casa a Torino, dove risiede e si allena, che è riuscita a chiudere in 02:51:01.

 

La gara maschile ha visto l’alternarsi per gran parte del percorso dei due favoriti, Alex Saekwo e Robert Gititu, entrambi keniani. Il cronometro non ha premiato pienamente la loro preparazione, terminando la maratona rispettivamente in 02:15:29 e 02:20:48. Un lungo e travagliato viaggio di arrivo a Torino per il primo e una non corretta condotta di gara dal punto di vista dell’idratazione, hanno fatto sì che entrambi gli atleti non potessero esprimersi al loro meglio. Sul terzo gradino del podio il marocchino, appartenente alla società organizzatrice, Turin Marathon, Tariq Bamaarouf, che a causa di un risentimento al ginocchio sinistro è riuscito a tagliare il traguardo della Turin Marathon 2015 in 02:27:08.

 

Roberta Perna

 

LE CLASSIFICHE:

MASCHILE

Alex Saekwo KEN –  2.15.29

Robert  Gititu – KEN – 2.20.48

Tariq  Bamaarouf – MAR –  2.27.08

 

FEMMINILE

Silvia  Weissteiner  – ITA – 2.32.35

Maraoui Fatna – ITA –  2.33.15

Tariku Fiseha Abera – ETH –  2.51.01

 

A due o quattro ruote il mercato italiano dei motori non sente l'effetto Volkswagen

fiat lingotto

500x fiatA settembre sono state immatricolate, comunica il  ministero dei Trasporti , ben 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese dell’anno prima

 

In attesa che – Dio non voglia – l’ effetto Volkswagen si faccia sentire anche sul mercato auto in Italia, al momento il comparto va a gonfie vele.  A settembre sono state immatricolate, comunica il  ministero dei Trasporti , ben 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese dell’anno prima.

 

Nei primi tre trimestri 2015 le consegne sono state 1.196.270: crescita del 15,3%. Alla grande Fca che ottiene riscontri persino migliori. Infatti  con 36.888 vetture immatricolate registra una crescita del 20.34%, ovvero per il nono mese consecutivo superiore a quella del mercato. Sale ancheJeep (+251,1%), Alfa +11%.

 

Crescita a due cifre anche per i veicoli a due ruote a motore. I dati diffusi da Confindustria Ancma,indicano che le immatricolazioni sono state 17.190, cioè  il 12,5% in più rispetto a settembre 2014. A partire dallo scorso gennaio fino a settembre, invece, le immatricolazioni sono state 167.172: si tratta del 6,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “La ripresa è robusta”, commenta all’Ansa Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma.

 

(Foto: il Torinese)

Da McDonald's la qualità è piemontese

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La catena americana pensa di distribuire in Italia più di 1,6 milioni di McItaly Piemontese.

 

Per un mese in tutti i ristoranti McDonald’s italiani, grazie a un accordo con il consorzio di allevatori Coalvi, verrà servito un hamburger realizzato carne al 100% di razza Piemontese certificata, il McItaly Piemontese. La notizxia è stata data alla Casa della Piemontese di Carrù (Cuneo), l’unico museo italiano dedicato a una razza bovina. Scopo dell’iniziativa è la valorizzazione della carne made in Piemonte, autentica eccellenza gastronomica italiana. McDonald’s pensa di distribuire più di 1,6 milioni di McItaly Piemontese.

Profughi "fai da te" respinti a Settimo: non hanno il permesso del ministero dell'Interno

MIGRANTI MARE

Di recente 44 profughi sono invece stati respinti  e rientrati nel Vco da cui tentavano di varcare il confine e altri 55 migranti sono stati fatti rientrare in Italia  dalla polizia di frontiera francese

 

Il campo profughi di Settimo torinese non ha ancora raggiunto la capienza nella trentina di tende dstinate ai  transiti dei migranti. Gli ultimi arrivi di pochi giorni fa hanno fatto registrare quasi 500 persone. La scorsa notte una ventina di migranti, giunti però autonomamente da chissà dove e non sbarcati sulle nostre coste, si sono presentati ai cancelli della tendopoli. I responsabili non hanno potuto farli entrare: gli ingressi nel centro sono sotto l’esclusivo controllo del ministero dell’Interno, che deve sapere dove sono stati sbarcati e  dove hanno trovato rifugio. Insomma, un’emergenza nell’emergenza, poichè si prevede che questo tipo di arrivi aumenti di giorno in giorno.

 

Di recente 44 profughi sono invece stati respinti  e rientrati nel Vco da cui tentavano di varcare il confine e altri 55 migranti sono stati fatti rientrare in Italia  dalla polizia di frontiera francese di Vallorbe, al confine tra Svizzera e Francia. Anche la Confederazione elvetica ne ha già rimandati in Piemonte parecchi.  Il  nuovo gruppo di migranti respinti è stato consegnato dalle autorità svizzere alla polizia di Domodossola da dove avevano cercato di superare il confine in treno. Nel gruppo anche alcune famiglie siriane e un cittadino armeno che ha chiesto asilo politico.

 

La situazione dell’accoglienza dei migranti nella nostra regione aggiornata a inizio settembre settembre indica che in Piemonte ne erano presenti 6.873. Poi è stato richiesto alle Prefetture di provvedere all’accoglienza di ulteriori 1.781, secondo le quote spettanti ad ogni provincia, in base ai criteri definiti dal Tavolo di coordinamento regionale. Questi prevedevano la distribuzione del 40% su Torino e provincia e del restante 60% sul resto del Piemonte. Dunque, a Torino ne spetterebbero 712, ad Alessandria 217, a Cuneo 296, a Vercelli 88, a Novara 186, ad Asti 110, a Biella 91, al VCO 81. 

 

L’assessore regionale all’Immigrazione Monica Cerutti, commenta  : “L’incremento degli arrivi, come spesso abbiamo ripetuto, deve tenere conto della differenza tra il numero di persone che viene assegnato al nostro territorio e il numero di persone che effettivamente si ferma”, ha puntualizzato Cerutti, che ha poi chiarito che esistono dei criteri numerici sia per quanto riguarda la ripartizione dei migranti, secondo i quali il Piemonte deve accogliere circa il 7% degli arrivi sul suolo nazionale.Il numero di richiedenti asilo coinvolge anche il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) che è gestito direttamente dai Comuni: in Piemonte sono titolari di strutture Sprar 25 Comuni delle province di Torino, Alessandria, Asti e Biella, che ospitano complessivamente 831 persone per lo più di una forma di “accoglienza diffusa”, organizzata in piccoli nuclei in appartamento.

Edilizia in lenta ripresa, i costruttori registrano i primi segnali positivi

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Così rileva il Rapporto Ance, l’associazione dei costruttori

 

Bando ai “gufi”, l’ottimismo renziano si può applicare perlomeno al settore edile, dal quale, in Piemonte, arrivano “timidi segnali positivi”. Così rileva il Rapporto Ance, l’associazione dei costruttori, sull’andamento del settore nella nostra regione. “I segnali riguardano il mercato immobiliare residenziale, i mutui erogati alle famiglie per l’acquisto della casa e l’aumento dei bandi di gara per i lavori pubblici”, spiega all’Ansa il presidente Giuseppe Provvisiero, eletto presidente del Consiglio delle Regioni dell’associazione imprenditoriale. “Per la prima volta dopo anni le aspettative per il 2015 indicano un allentamento della crisi”. Evviva.

 

(Foto: il Torinese)