


Verso le 7,40 di questa mattina una filippina di 51 anni è stata travolta da un camion Iveco, mentre stava attraversando via Pietro Cossa sulle strisce pedonali. L’uomo alla guida del camion è risultato negativo all’alcooltest, e si è fermato a prestare soccorso. Il corpo della vittima è stato trascinato per decine di metri. Gli agenti della Squadra Infortunistica della Polizia Municipale stanno cercando testimoni per capire la dinamica dell’incidente. Il conducente del camion è sotto shock e dice di non aver visto la donna attraversare.
(foto archivio)
Una nuova espulsione dal Piemonte, questa volta si tratta di un cittadino marocchino espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato. E’ la 37ma espulsione del 2018 dal nostro paese, sono 274 i soggetti legati agli ambienti dell’estremismo religioso espulsi dal 1 gennaio 2015 ad oggi. Il 54enne marocchino espulso era già detenuto per gravi reati, nella casa circondariale di Biella. Era stato segnalato alle forze dell’ordine per aver manifestato segni di radicalizzazione religiosa, e aveva rapporti problematici con il personale di vigilanza femminile. Da parte sua era stato espresso il desiderio di unirsi alle milizie jihadiste dell’Isis una volta rimesso in libertà. Scarcerato è stato “spedito” nel suo Paese con un volo per Casablanca.
E’ partito da piazza Vittorio il tradizionale corteo del Primo Maggio che vede quest’anno anche la presenza di una rappresentanza dei riders di Foodora. Si stima abbiano preso parte alla manifestazione circa 20 mila persone. In fondo al corteo anche un gruppo di antagonisti. Tra le autorità la sindaca Appendino, il presidente della Regione Chiamparino e del Consiglio regionale Boeti. In piazza San Carlo il tradizionale comizio, quest’anno dedicato alla sicurezza sul lavoro. (Foto: RC – il Torinese)




In occasione del Primo Maggio, la Regione Piemonte ha comunicato che, dai dati elaborati dall’Osservatorio sul mercato del lavoro, nei primi due mesi del 2018 le assunzioni sono aumentate del 19%, passando dalle 98.105 dello stesso periodo dell’anno scorso a 116.733.
Se a trainare la crescita restano soprattutto i contratti a tempi determinato, cresciuti del 18%, per la prima volta dopo quattro trimestri con il segno negativo, i contratti a tempo indeterminato standard salgono da 11.972 a 15.250, con un incremento del 27,4% che caratterizza tutte le fasce d’età ma si presenta un po’ più accentuato in quella 15-29 anni, dove le assunzioni stabili segnano +33%. Prosegue inoltre, grazie alla semplificazione normativa introdotta e alla nuova disciplina regionale, il trend di crescita del contratto di apprendistato (+29%), che contribuisce alla buona performance complessiva dei giovani. Nella fascia 15-24 anni, infatti, gli avviamenti al lavoro sono aumentati del 24%, che diventa 21,4% se si considera la fascia 15-29 anni: un incremento in entrambi i casi superiore al valore medio delle assunzioni in Piemonte. Nei primi mesi dell’anno, inoltre, segna un’ulteriore flessione il ricorso alla cassa integrazione (-40,5%, 5,6 milioni di ore in meno), con un calo concentrato, in particolare, nella componente straordinaria (-53,5%, ovvero -5,1 milioni di ore).L’assessora regionale al Lavoro Gianna Pentenero commenta che sono dati incoraggianti, soprattutto se riferiti alla componente giovanile. Tuttavia, permangono elementi di preoccupazione, su cui è utile riflettere: le crisi industriali che interessano il Piemonte, da Embraco a Italiaonline per citare le più note, e il tema, non solo piemontese, di come garantire diritti e qualità del lavoro anche a tutte le persone che sfuggono alle categorie contrattuali classiche. Fa inoltre presente che sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, proposto per quest’anno dai sindacati, negli ultimi dieci anni sono stati compiuti numerosi passi avanti, livello nazionale e locale, che evidentemente non sono sufficienti se, come ci ricordano drammaticamente le statistiche, gli infortuni mortali sono in aumento. Occorre quindi avere il coraggio di intervenire continuando a investire in formazione, a chiedere alle aziende di effettuare adeguati investimenti in sicurezza, a fare in modo che le istituzioni e i sindacati lavorino insieme per garantire il rispetto delle regole.
Fiumi e laghi: la Regione Piemonte ha come obiettivo il mantenimento o il recupero del buono stato delle acque superficiali e sotterranee in conformità con il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e con il Piano di Tutela delle acque, in via di revisione.
Creare passaggi per i pesci, realizzare dispositivi per la continuità biologica dei corsi d’acqua, intervenire su alvei e sponde per ridurne l’artificialità. Questi alcuni degli interventi ammessi a finanziamento nel bando della Regione, da un milione e 260.000 euro, per la riqualificazione dei laghi e dei fiumi piemontesi, pubblicato il 26 aprile sul Bollettino regionale. Il bando è destinato agli enti locali, con delle premialità per quelli che presentano domanda in forma associata. Gli enti beneficiari del bando sono Comuni, in forma singola o associata, Province, Città metropolitana di Torino, Enti gestori delle aree naturali protette e aree della Rete Natura 2000. Ciascun proponente può presentare, anche in forma associata, fino a due domande di finanziamento per interventi che riqualificano i fiumi e i laghi e le aree circostanti attraverso passaggi per pesci – come la demolizione delle vecchie dighe ed opere trasversali – e migliorano le
condizioni idromorfologiche. Fra questi interventi da segnalare la realizzazione di dispositivi che possano riconnettere la continuità biologica dei corsi d’acqua ostacolata da opere idrauliche, il ripristino delle aree umide, e la riduzione dell’artificialità di alvei e sponde. Il limite massimo finanziabile è fissato a 125.000 euro per progetto e per beneficiario. Nei casi in cui il progetto sia presentato in forma associata da più soggetti, potrà essere assegnato un importo massimo di 85mila euro per ciascun beneficiario. Le domande devono essere presentate in modalità elettronica ed entro le ore 12 del 15 giugno 2018. Per la Regione Piemonte la tutela della risorsa acqua è sempre più importante e al centro della pianificazione regionale, sia a livello di organizzazione del servizio idrico integrato, sia per il mondo agricolo e ambientale, nonché da monitorare continuamente nelle situazioni di emergenza come la siccità estiva o le alluvioni.
www.regione.piemonte.it
E’ allerta gialla su quasi tutta le regione per i temporali e per i venti forti nelle zone appenniniche. L’Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale prevede maltempo per 36 ore con temporali, localmente forti, sulle aree montane e pedemontane nordoccidentali e settentrionali poi in estensione alle pianure. Si prevedono forti venti sull’Appennino Ligure. Dopo una pausa lunedì pomeriggio il tempo sara nuovamente brutto il 1° maggio: sono previsti temporali, i più forti nel Cuneese, con quota neve 1.600-1.700 metri.
Il Coordinamento No Olimpiadi 2026 (Cono), costituito da organizzazioni e cittadini contrari a una nuova candidatura olimpica di Torino sostiene che le Olimpiadi sono paragonabili alla costruzione di una grande opera come la Tav. Secondo i componenti del coordinamento sarebbero maggiori “gli interessi e i benefici economici per chi gestisce la realizzazione che non il valore sportivo”. Il Cono promuove il 5 maggio una assemblea pubblica, durante la quale farà il punto sulle ripercussioni sulle finanze pubbliche e sui servizi ai cittadini dei Giochi del 2006 e sui danni all’ambiente e al territorio. Il Coordinamento invita il Comune di Torino e la sindaca Appendino a non presentare la candidatura al Cio.
Oltre cento lavoratori torinesi di Italiaonline hanno presidiato l’assemblea degli azionisti dell’ azienda, ad Assago, nel Milanese, supportati da numerosi dipendenti provenienti dalle altre sedi d’Italia. “Stop licenziamenti – stop trasferimenti”, lo slogan contro la decisione dell’azienda di iniziare la procedura per licenziare 400 lavoratori, molti di loro torinesi. Italiaonline aveva inizialmente nnunciato di voler chiudere la sede di Torino.

La sindaca Appendino ha fatto visita al presidente del Coni, Giovanni Malagò, per dirgli che “Torino sta lavorando con un impegno forte della città e di tutto il territorio metropolitano” in vista delle scadenze per i Giochi olimpici del 2026 per i quali il capoluogo piemontese si candida. Per la prima cittadina quelli torinesi sono ” impianti per fare un intervento importante di rigenerazione urbana. Torino lavorerà per presentare una progettualità convincente. Non dover rifare infrastrutture e avere impianti esistenti è un punto di forza ma ora lavoriamo e aspettiamo il governo che è una gamba importante nella scelta della candidatura”. Diplomatico Malagò ha risposto: “ora è doveroso confrontarci, come fatto con Cortina e come faremo a breve con i vertici di Milano”.