L’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, all’assemblea dell’Agorà del Sociale di Torino, organizzata dalla Diocesi, ha tirato le orecchie ai politici (leggi nostre servizio in Prima Pagina). “Ci vuole una strategia, non basta la politica dei voucher”, questo il succo del discorso. La sua risposta l’ha data il presidente della regione, Sergio Chiamparino, intervenuto allo stesso incontro. Il governatore ha evidenziato la necessità di predisporre un nuovo tipo di welfare. Nel suo intervento ha detto che “non basta dire crescita per risolvere i problemi legati ai posti di lavoro, anche la manifattura 4.0 non accrescerà automaticamente l’occupazione, anzi dove verrà applicata tendenzialmente li ridurrà. Quello che bisogna fare è concentrarsi su come si danno le risposte”.Ha quindi dichiarato che uno dei punti fondamentali è il welfare: sua la proposta di ristudiarne l’applicazione così che “si dia qualcosa in meno da qualche parte e qualcosa in più al sostegno ai percorsi educativi e di accompagnamento al lavoro”.
L’arcivescovo di Torino scende in campo a favore dei giovani e chide che “lo Stato abbia una strategia sui giovani meno assente” per quanto riguarda le programmazioni nazionali”. Monsignor Cesare Nosiglia ritiene che certi provvedimenti a volte siano anche utili ma solo come soluzioni provvisorie. E’ il caso dei voucher che danno al massimo un lavoro saltuario . L’arcivescovo ha parlato nel suo intervento in apertura dell’assemblea pubblica dell’Agora’ del Sociale. Secondo Nosiglia, se è vero che politicamente privilegiare gli anziani e le fasce intermedie sembra più proficuo dal punto di vista del consenso, in realtà ciò può essere ” miope e destinato a fallire privando i giovani della possibilità di costruire la propria vita con il lavoro” Senza quest’ultimo, dice l’arcivescovo, “qualunque progetto personale futuro è destinato a fallire”.
Il nuovo corso di Fca passa dal web “Con Amazon si apre una finestra su un nuovo orizzonte, una rivoluzione nel modo di scegliere le vetture Fiat”. A parlare è il responsabile Fca per il mercato italiano, Gianluca Italia, che annuncia , in una conferenza online – riporta così l’agenzia Ansa – il nuovo accordo commerciale per vendere in rete alcuni modelli Fiat sulla piattaforma di Amazon. Si tratta di Fiat 500, 500L e Panda:queste le auto al momento acquistabili online, con il vantaggio di sconti che variano dal 20 al 33%. “Amazon serve ad innovare, perché riteniamo necessario un nuovo stile di vendita trasparente e chiaro”.
(foto: il Torinese)
“Dopo cinque anni, la sanità piemontese esce dal piano di rientro, senza alcun inasprimento fiscale. Ciò consente ora alla Regione di agire in autonomia e di guardare avanti nella gestione della sanità regionale”. Sono le parole del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, a proposito dell’intesa raggiunta con il governo, che consentirà alla Regione di portare in sei anni i pagamenti del settore a 60 giorni, in linea con le richieste europee, e di saldare in dieci anni i debiti pregressi: 885 milioni di euro nei primi sette anni. Soddisfatto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta: “E’ un passo molto importante che mette la sanità regionale nelle condizioni di navigare a regime e di riprendere le assunzioni”. Replica l’opposizione, attraverso il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris, Gilberto Pichetto “Non si può che essere soddisfatti che la Regione Piemonte sia uscita dal Piano di Rientro del Tavolo Massicci. Questa notizia serve alla politica locale per riappropriarsi del proprio ruolo ma soprattutto serve ai piemontesi”. “Sono altrettanto soddisfatto – aggiunge l’azzurro – che si sia riconosciuto in conferenza stampa che in questi anni l’opposizione è stata responsabile. Aggiungo però che per essere seri e responsabili bisogna anche ricordare che l’uscita dal Piano di Rientro di oggi è il frutto di un lavoro che è partito nella scorsa legislatura con la Giunta di centrodestra e che già nel 2013 aveva permesso di raggiungere sostanzialmente il pareggio dei bilancio sanitario. Giusto ricordarlo e altrettanto giusto che il centrosinistra ce lo riconosca “.Conclude Pichetto: “Proprio per questo, troviamo fuori luogo il tentativo maldestro dell’assessore Saitta di vantare meriti personali spacciando il nostro piano di risanamento come una mera operazione di tagli mentre quello da lui adottato come un atto indolore per i piemontesi. Basterebbe osservare il numero di comitati spontanei nati, le raccolte firme, le proteste dei sindaci anche di centrosinistra per comprendere l’imbarazzante bluff dell’assessore. A dimostrazione che noi abbiamo lasciato una sanità di ottima qualità suggeriamo all’assessore di riguardarsi la classifica Agenas degli anni 2013/2014 e 2015. Forse un ripasso a volte servirebbe per evitare certi scivoloni a fini elettorali”.
(foto: il Torinese)
Anche a Torino centinaia di studenti sono scesi in piazza contro la buona scuola del governo e il recente accordo sulla alternanza scuola-lavoro tra Miur e grandi aziende . All’insegna dello slogan “Non saremo schiavi”, presente sullo striscione che ha aperto il corteo per le vie del centro città, il corteo non ha mancato di procurare disagi al traffico. Diversi manifestanti hanno scaricato sacchi di letame in piazza Castello, davanti al ristorante McDonald’s, una delle aziende che hanno sottoscritto l’accordo con il ministero. “E’ un regalo fatto alle imprese, invece a noi studenti resta solo la fregatura di lavorare gratis e senza tutela”, spiega all’agenzia Ansa Silvia Basano, responsabile scuola provinciale della Fgc. “Lo scopo della protesta è ottenere la cancellazione dell’accordo”.
Il Senato ha approvato il ddl di ratifica dell’accordo tra Italia e Francia per la linea ad Alta velocità Tav Torino-Lione: i sì sono stati 187, 43 i no e 4 gli astenuti. A favore tutti i gruppi tranne M5S e Sinistra italiana. Il provvedimento va ora alla Camera. “Sono molto soddisfatto dell’esito di questa votazione, per l’ampiezza dei consensi che ha registrato e per la loro trasversalità. In un momento in cui le forze politiche si stanno duramente confrontando su altri temi, vuol dire che su questo c’è una convergenza molto larga”, dice all’Ansa Mario Virano, direttore generale di Telt, la società che cura la realizzazione la linea ad alta velocità.
Dopo le rivalità tra la città della Mole e il capoluogo lombardo sulla querelle del Salone del Libro, oggi la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, insieme all’assessora alla Cultura, Francesca Leon, hanno incontrato a Palazzo di Città il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno. Si è trattato di un appuntamento calendarizzato a margine dell’ultimo viaggio a Londra durante il World Travel Market. Oggetto del dibattito la rassegna bilaterale MITO, da anni simbolo delle relazioni tra le due città . “Si è discusso del futuro della manifestazione confermando la direzione artistica a Nicola Campogrande per il 2017 e 2018,- afferma una nota di Palazzo Civico – prendendo comunque atto che la programmazione del 2017 è già in corso”. Le indicazioni dei Sindaci Appendino e Sala convergono verso il potenziamento di MITO con la volontà di coinvolgere il governo a far parte di questo percorso di crescita di un festival che si pone come obiettivo nel 2018 di essere riconosciuto come la più importante manifestazione di musica classica italiana. “Un’occasione questa per rinforzare la collaborazione fra due città che vedono nella cooperazione un valore aggiunto, – prosegue il comunicato del Comune – un’opportunità di crescita finalizzata a realizzare un’offerta culturale e turistica che dia il segno di strategie condivise e sinergie tali che rafforzino il ruolo nazionale di un’area vasta rappresentata dalle due città”. L’ascia di guerra sembra (almeno per ora) nuovamente sotterrata.
La cosiddetta guerra del panino nelle mense scolastiche, fino ad oggi si era combattuta solo a colpi di carte bollate nei tribunali. Ora, invece, le vittime di questo conflitto che nasce dal diritto ormai sancito di consentire agli alunni di portarsi il pasto da casa anziché si usufruire della mensa, rischiano di essere le dipendenti delle ditte che svolgono il servizi mensa: il calo di lavoro dovuto ai molti bimbi che si portano pizza, merendine e panini da casa, sarebbe infatti tale da costringere le ditte che appaltano il servizio ad avviare esuberi tra i lavoratori. E’ il caso della Camst azienda che vedrebbe a rischio 26 persone, in larga parte donne. Si verifica poi un ulteriore problema evidenziato dalle stesse dipendenti durante un’audizione in Municipio. Poiché le pulizie dei locali dove mangiano i bambini che si portano il pasto da casa non spettano alle ditte ma a personale apposito (che però è carente) si verifica spesso che tali locali restino sporchi. Il provveditorato aveva promesso una cinquantina di addetti, per ora ne sono arrivati solo quattro
Cresce del 2,7 % la produzione industriale in Piemonte, nel terzo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La fotografia emerge dai dati dell”Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera’, curata da Unioncamere in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. Un risultato che conferma il trend dei primi due trimestri quando la produzione è salita del 2,2% e dell’1,5% -ed è il frutto di andamenti positivi in quasi tutti i settori, soprattutto quello dei trasporti, però la crescita non ha riguardato tutte le province. In cima, Torino con un +5,2%. Il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello sostiene che è il momento “in cui si dovrebbe proseguire a mettere in campo politiche regionali e nazionali per lo sviluppo delle imprese. Il Sistema camerale piemontese continuerà a farlo in attesa di conoscere il testo definitivo del decreto legislativo di riforma delle Camere di commercio che, a oggi, ci continua a lasciare perplessi”.
L’ha detto l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia in una intervista televisiva “il bene fa meno notizia del male”. E, in effetti, in pochi si sono accorti che è passato il Giubileo e la data di domenica 13 novembre, ha segnato nella cattedrale la chiusura dell’anno giubilare. Infatti l’arcivescovo ha presieduto la S. Messa e chiuso la Porta Santa che in Duomo era stata aperta domenica 13 dicembre 2015. Sono stati comunque, informa la curia subalpina, “migliaia i fedeli che, lungo l’anno, hanno attraversato le cinque Porte Sante torinesi dell’Anno Santo in Cattedrale, Cottolengo, Consolata, carcere minorile «Ferrante Aporti» e casa circondariale «Lorusso Cutugno» (Vallette)”. Cerimonie religiose anche a Vercelli, Asti e Alessandria.
(foto: il Torinese)