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180° della Reale Società Ginnastica di Torino, la più antica d’Italia

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17 marzo 2024 – dalle ore 10:00 alle ore 18:00

All’interno e all’esterno della Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo, Via Magenta 11, TORINO

Ingresso libero

La società Sportiva più antica d’Italia e tra le più antiche al mondo celebra i suoi 180 anni di sport, impegno sociale, cultura e spettacolo con un evento dedicato alle donne importanti della sua storia e alle situazioni in cui ha dato un contributo importante all’emancipazione femminile.

Quattro registi e una coreografa stanno lavorando con ottantacinque artisti circensi per trasformare una parte di via Magenta e i 3000 mq dello storico palazzo della Società in un teatro vivente.

L’evento si svolgerà in un’intensa giornata con spettacoli, performance interattive e itineranti e una mostra che offriranno al pubblico l’opportunità di immergersi in un viaggio fantastico che farà rivivere la storia di questa rinomata Società e delle sue grandi donne attraverso l’arte del circo contemporaneo.

 

 

Il 17 marzo 2024 si celebra il 180° anniversario della Reale Società Ginnastica di Torinofondata il 17 marzo 1844, esattamente 17 anni prima della proclamazione dell’Unità d’Italia avvenuta il 17 marzo 1861.

Per questa importante ricorrenza, la società sportiva più antica del nostro Paese e tra le più antiche al mondo ha deciso di organizzare un evento attraverso il quale immergersi in un viaggio che intreccia la sua storia con il tema cruciale dell’emancipazione femminile, riconoscendo il ruolo essenziale svolto da donne che, con tenacia e coraggio, hanno contribuito a rendere migliore la società, ampliando il prisma dei diritti fondamentali e il significato di uguaglianza. Un’iniziativa che vuole dare voce alle donne in un momento in cui le loro voci risuonano chiare e forti, contribuendo a sottolineare i progressi compiuti e a ispirare ulteriori miglioramenti necessari.

La Reale Società Ginnastica nacque da un’idea del famoso ginnasta svizzero Rodolfo Obermann, chiamato a Torino sotto il regno di Re Carlo Alberto per insegnare l’educazione fisica agli allievi dell’Accademia Militare.

Nel 1848 le fu concesso da Carlo Alberto quello che sarebbe divenuto il suo segno distintivo: il sigillo di Amedeo VI di Savoia, ancora oggi ben visibile sullo scudo nell’atrio di via Magenta e sul frontone d’ingresso.

Forgiato nel 1373, rappresenta la difesa del bene contro il male, vi è raffigurato il grifone o leone sabaudo e in mezzo campeggia il motto “Je atans mo: anstre” (Tendo al mio astro). Tale dono fu attribuito alla Società Ginnastica di Torino, elevata al titolo di Reale nel 1933, quale fregio distintivo per i meriti acquisiti dalla stessa “nel prezioso lavoro svolto a favore della gioventù”.

Nel corso degli anni la Reale Società Ginnastica ha contribuito a realizzare i sogni di innumerevoli individui, plasmando la storia della ginnastica e giocando un ruolo significativo nella crescita della società moderna.

Sul piano sportivo e agonistico ha svolto un ruolo importante per l’introduzione della ginnastica obbligatoria nelle scuole nel 1878, ha contribuito ad organizzare il primo campionato di calcio nel 1898 al quale ha partecipato, è stata insignita dal C.O.N.I. della Stella e del Collare d’Oro al merito sportivo, annovera 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi, 10 medaglie d’oro vinte tra Campionati Europei, Universiadi e Giochi del Mediterraneo; oltre 100 Scudetti Tricolore, tra cui quello vinto nel Rugby, unico nella storia dello sport piemontese.

Ma la Reale Società Ginnastica è stata anche artefice di grandi iniziative e risultati sul piano sociale – ammissione della donna nel mondo dell’attività fisica con la fondazione della Scuola Magistrale Femminile nel 1866 – sul piano istituzionale e scolastico – decisivo impegno per l’introduzione della ginnastica nelle scuole nel 1878 e predisposizione dei programmi ufficiali di educazione fisica per la Pubblica Istruzione, per il Governo sabaudo prima e per il Governo italiano poi – e sul piano della medicina e dell’anatomia – fondazione della Scuola di Ginnastica Medica nel 1889 con lezioni di anatomia, studio delle reazioni fisiologiche sotto sforzo e molto altro.

L’EVENTO E I SUOI PROTAGONISTI

L’evento del 17 marzo 2024 celebrerà i punti salienti della storia della Società, concentrandosi sul contributo fondamentale che alcune donne hanno dato alla sua evoluzione.

Attraverso il linguaggio del circo contemporaneo, sul quale la Reale Società Ginnastica lavora con ottimi riconoscimenti dal 2002 attraverso il suo progetto FLIC Scuola di Circo, si esploreranno le storie di donne straordinarie che hanno partecipato attivamente alla costruzione del destino della Società, superando le sfide e perseguendo la realizzazione dei propri sogni.

Quattro registi e una coreografa stanno lavorano con ottantacinque artisti, tra attuali allievi ed ex-allievi della FLIC, per trasformare una parte di via Magenta e i 3000 mq dello storico palazzo della Società in un teatro vivente.

L’evento si svolgerà dalle 10:00 alle 18:00 con spettacoli, performance interattive e itineranti che offriranno al pubblico l’opportunità di immergersi in un viaggio fantastico che farà rivivere la storia di questa rinomata Società e delle sue grandi donne attraverso l’arte del circo contemporaneo.

Inoltre, all’interno del palazzo, appositamente preparato per l’evento, verrà allestita una mostra fotografica in omaggio a sette donne che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia della società, ciascuna corredata

da un podcast.

Il viaggio inizierà dal 1866, per rivivere la nascita della prima scuola magistrale femminile, un momento fondamentale che ha aperto le porte dell’istruzione alle donne e ha gettato le basi per un futuro di parità e opportunità.

Si continuerà quindi esplorando la vita e le gesta di Andreina Sacco Gotta, atleta poliedrica e vincente tra il 1920 e il 1930, docente appassionata, allenatrice rigorosa e competente sino al 1938 e infine, dirigente appassionata e mente ispiratrice della creazione della ginnastica ritmica. Il suo contributo al mondo dello sport e della cultura rimane un faro ispiratore per generazioni di donne. Ha ricevuto il Distintivo d’Onore di Atleta Azzurra nel 1950, il Cavalierato della Repubblica nel 1974, la Stella d’Oro al Merito sportivo nel 1975 ed è stata nominata Membro d’onore della Federazione Internazionale di Ginnastica nel 1980. È scomparsa nel 1988 a 84 anni.

Una parte del viaggio sarà dedicata a Nadia Rizzo e Dora Cortigiani.

Nadia Rizzo è l’attuale direttrice dei corsi della Società, atleta eccezionale, insegnante dedicata e appassionata studiosa della storia della Società. La sua leadership e la sua dedizione hanno contribuito in modo significativo a plasmare il corso della Società e a garantire un futuro radioso per la ginnastica mantenendone vive le radici.

Dora Cortigiani, che ci ha lasciati lo scorso agosto, è stata un punto di riferimento importante della Società per molti anni, in qualità di ginnasta e di allenatrice, giudice internazionale considerata tra le migliori al mondo, insignita nel 2019 del premio “longevity of judging service awards”, assegnato a tutti coloro che hanno operato attivamente in almeno cinque competizioni mondiali.

Un tappa del viaggio viene dedicata a Veronica Servente, attuale allenatrice della Società per la ginnastica artistica e che precedentemente, in qualità di ginnasta nel 1992 ha partecipato alle Olimpiadi di Barcellona entrando nella storia come la più giovane atleta italiana alle Olimpiadi, insieme a Novella Calligaris, nel 1993 ha vinto la medaglia d’oro nel volteggio ai Giochi del Mediterraneo e ha presentato ai Mondiali di Birmingham un nuovo salto al volteggio inserito poi nel Codice Internazionale con il nome di “salto Servente”.

Infine si concluderà investigando le storie delle artiste circensi che, negli ultimi vent’anni, hanno contribuito in modo concreto alla metamorfosi dell’arte del circo contemporaneo in Italia, lasciando un’impronta indelebile grazie al loro prezioso contributo. Ex allieve della FLIC Scuola di Circo, donne audaci e determinate che hanno trasceso il cliché dell’estetica circense tradizionale, riuscendo a ridefinire il modo in cui presentano le proprie performance. Invece di limitarsi a esibire abilità fisiche straordinarie, le artiste del circo contemporaneo hanno abbracciato una prospettiva più drammaturgica, trasformandosi in vere e proprie attrici di circo, libere, autentiche ed umane.

Come Elena Burani che da 18 anni, cominciando proprio dalla FLIC dove si è diplomata nel 2005, lavora come interprete, autrice, organizzatrice e consulente di spettacoli e progetti di circo contemporaneo.

E come Marica Marinoni che il 28 gennaio scorso si è aggiudicata il Grand Prix e il Premio del Presidente della Repubblica di Francia al 43° Festival Mondial du Cirque de Demain, uno tra i più importanti festival al mondo dedicati al circo contemporaneo.

Una produzione che – dalla varietà delle prospettive, delle esperienze e delle influenze culturali presenti – promette di offrire un’esperienza ricca e stimolante per un ampio target di pubblico, contribuendo così a promuovere la diversità e l’interculturalità attraverso le arti, oltre al tema principale dell’emancipazione femminile.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Dalle ore 10:00 alle ore 18:00, le numerose performance create verranno ripetute più volte.

▪ Performance esterne

Nella porzione di Via Magenta compresa tra Via Massena e Corso Re Umberto, il pubblico avrà l’opportunità di godere di un’area eccezionalmente pedonale e di partecipare a spettacoli dal vivo, i quali includeranno varie esibizioni circensi, sia a terra che in aria, tra cui acrobazie oscillanti con il trapezio ballant. Sarà una sorta di benvenuto e di accoglienza, che introdurrà in modo coinvolgente il tema dell’intera manifestazione.

▪ Evento all’interno della Società

I visitatori, suddivisi in gruppi, saranno guidati all’interno dello storico palazzo e seguendo un programma prestabilito, avranno l’opportunità di godere di spettacoli e performance artistiche nelle diverse sale della società.

Per gli eventi che si svolgeranno all’interno della Società, è previsto un accesso limitato a un massimo di 160 persone alla volta fino ad esaurimento posti.

 

L’anti-Cirio del Pd è Gianna Pentenero. Sarà lei a sfidare il governatore uscente del Piemonte

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La decisione dell’assemblea regionale del Pd è arrivata in queste ore. Sarà l’assessora comunale di Torino al Lavoro e alla Polizia municipale  Gianna Pentenero (che in passato ha già ricoperto ruoli in Regione)  la candidata del centrosinistra alla presidenza del Piemonte. Toccherà a lei sfidare il presidente uscente e ricandidato Alberto Cirio.

“A tu per tu con Leonardo”, il celebre autoritratto e altre opere in mostra a Torino

L’AUTORITRATTO DI LEONARDO. STORIA E CONTEMPORANEITÀ DI UN CAPOLAVORO

 

Musei Reali, Biblioteca Reale

Piazza Castello 191, Torino

28 marzo – 30 giugno 2024

Il format A tu per tu con Leonardo, l’incontro con le opere del Maestro conservate alla Biblioteca Reale di Torino, torna quest’anno in una versione totalmente inedita, dedicata al celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci, icona della storia dell’arte di tutti i tempi. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione Piemonte, l’esposizione presenta oltre 60 opere, delle quali 15 originali

 

 

 

Torna visibile al pubblico la “sanguigna” di Leonardo, il suo più celebre autoritratto, dal 28 marzo al 30 giugno 2024. Nell’ambito dell’iniziativa A tu per tu con Leonardo, la Biblioteca Reale di Torino propone un’occasione eccezionale per conoscere  l’opera  del genio di Vinci e ammirare alcuni dei suoi capolavori conservati nel patrimonio dei Musei Reali.

Si inizia dall’esposizione L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro. E’ allestita nelle due sale-caveau della Biblioteca Reale, realizzate nel 1998 e nel 2014 con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. La mostra, in una versione totalmente inedita curata da Paola Salvi, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, si propone di inquadrare storicamente il celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci a partire dagli anni della sua realizzazione, seguendo le tracce che ne documentano la conoscenza nel secondo Cinquecento e nel primo Ottocento, prima del suo arrivo alla Biblioteca Reale di Torino, e la successiva consacrazione e divulgazione.

 

Sulla scorta dei più recenti studi della curatrice, che sostengono l’esecuzione del disegno tra il 1517 e il 1518, negli ultimi anni di vita di Leonardo ad Amboise alla corte del re Francesco I di Francia, la mostra ricostruisce idealmente il contesto e il lavoro dell’artista, come se si fosse nel suo studio.

 

Nel primo caveau, per la prima volta accanto all’Autoritratto di Leonardo, è esposto il prezioso manoscritto proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Napoli contenente il Diario dell’Itinerario del Cardinale Luigi d’Aragona scritto da Antonio de Beatis, che accompagnava il cardinale nel suo viaggio attraverso l’Italia settentrionale, la Germania, la Francia e i Paesi Bassi e che con lui visitò Leonardo nel Castello di Clos Lucé il 10 ottobre del 1517; da questa cronaca ricaviamo una preziosa testimonianza di prima mano dell’aspetto di Leonardo a quella data, degli studi che stava conducendo, dei dipinti a lui più cari ancora nel suo atelier, della enorme mole delle carte su materie artistiche e scientifiche che avevano impegnato la sua vita, sulle quali l’artista, provato dall’età, ma ancora estremamente attivo, continuava a lavorare.

A Torino sono esposti altri importanti fogli della collezione della Biblioteca Reale. Troviamo il Codice sul volo degli uccelli, non solo con gli studi che danno il titolo al volume, ma anche con uno schizzo ingegneristico per la canalizzazione dell’Arno e, alla carta 10v, un piccolo volto abbozzato a pietra rossa, nel quale Carlo Pedretti nel 1975 aveva notato la somiglianza con l’Autoritratto. Inoltre, se gli Studi di insetti testimoniano l’inesausto e continuo interesse per il mondo naturale, lo Studio di proporzioni di volto e occhio è parte di una serie di fogli dedicati alle teorie proporzionali che verranno riprese nel Novecento per trovare le misure adeguate per una traduzione tridimensionale dell’Autoritratto. Importanza e rilievo continuano ad avere gli studi sui cavalli, sia in relazione all’anatomia di quello che lo stesso Leonardo considerava il più nobile tra gli animali, sia in rapporto ai progetti di statue equestri per Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio, mai realizzati: si tratta degli Studi di zampe anteriori del cavallo su carta preparata verde oliva, degli Studi di zampe anteriori del cavallo su carta preparata indaco e degli Studi di zampe posteriori del cavallo a pietra rossa. In Francia Leonardo ritorna a indagare l’anatomia equina con l’intento di realizzare un monumento equestre per Francesco I: è ipotizzabile che riprendesse in considerazione i fogli torinesi, insieme ad altri conservati a Windsor, come dimostra la copia del disegno a pietra rossa con zampe posteriori, realizzata da Francesco Melzi nel 1517-1518, conservata nella collezione della Corona britannica.

L’assiduo interesse di Leonardo per l’anatomia umana, attestato dalla cronaca di Antonio De Beatis e dai disegni ora a Windsor, è testimoniato in mostra anche da due fogli della Biblioteca Reale: il disegno a penna e inchiostro con i Nudi per la Battaglia di Anghiari e il foglio con Ercole e il leone Nemeo, realizzato a carboncino, la tecnica che Leonardo riprende nell’ultimo periodo della sua vita e con cui sono realizzati moltissimi dei disegni francesi.

 

Nel secondo caveau l’esposizione prosegue con opere che attestano la fortuna di Leonardo a partire dal secondo Cinquecento: a testimoniare la conoscenza dell’Autoritratto prima dell’acquisto da parte del re Carlo Alberto di Savoia Carignano nel 1839, sono esposti due fogli conservati nel Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, parte della collezione di Giuseppe Bossi, poliedrico artista neoclassico e segretario dell’Accademia di Brera: Studio per Eraclito, attribuito a Giovan Ambrogio Figino (1570 circa), e la copia dall’Autoritratto realizzata da Raffaele Albertolli (1808-1809 circa), come attestato dallo stesso Bossi. La sezione dedicata alla fortuna dell’Autoritratto prosegue con disegni, dipinti, incisioni, libri e un’erma in marmo di Pompeo Marchesi (1808), in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Quest’ultima Istituzione ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere possibile questa sezione della mostra, non solo per i materiali e i documenti prestati, ma anche per gli studi condotti in occasione della pubblicazione del volume Leonardo da Vinci e l’Accademia di Brera, 2020, a cura di Paola Salvi, con Anna Mariani e Valter Rosa.

Nel Salone sarà inoltre presente il video che racconta il viaggio dell’Autoritratto di Leonardo e del Codice sul volo degli uccelli in un microchip a bordo del Rover Curiosity, lanciato da Cape Canaveral il 26 novembre 2011: grazie a un’idea di Silvia Rosa-Brusin del TGR Leonardo della RAI, accolta dalla NASA, Leonardo è approdato su Marte il 5 agosto 2012 e sta esplorando il pianeta rosso da 12 anni.

Intorno a queste opere si addensa la misteriosa vicenda dell’Autoritratto di Leonardo nel primo Ottocento, evidentemente conosciuto in ambito milanese e braidense, come dimostra il disegno veneziano dal quale Giuseppe Benaglia ricava l’incisione in antiporta al volume Del Cenacolo di Leonardo da Vinci, Libri IV di Giuseppe Bossi, esposto in mostra anche nella rarissima tiratura su carta turchina (due sole copie tirate), proveniente dalla Biblioteca Trivulziana.

Di notevole interesse è il disegno del volto di Leonardo dello stesso Giuseppe Bossi per la sua Vita di Leonardo da Vinci (1812), modello per l’incisione di Pietro Anderloni, con il quale si consolida l’iconografia del maestro rinascimentale. Mai esposto prima, è conservato nell’album Bettoni nel Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano.

La mostra si completa con l’analisi della divulgazione dell’Autoritratto di Leonardo nell’era della riproducibilità tecnica, attraverso le figure di Carlo Felice Biscarra, segretario dell’Accademia Albertina di Torino che, nel 1870, incise ad acquaforte l’Autoritratto poi pubblicato nella rivista L’Arte in Italia, e del fotografo Angelo della Croce, che raggiunse Torino per fotografare l’Autoritratto e riprodurlo in fotolitografia per il celebre Saggio delle opere di Leonardo da Vinci, edito in occasione delle Celebrazioni leonardesche del 1872 a Milano, anno in cui fu eretto anche il monumento dedicato all’artista in piazza della Scala. Si aggiungono le riproduzioni storiche di Pietro Carlevaris (Torino 1888), Domenico Anderson (1896) e l’edizione in facsimile dei Fratelli Alinari (Firenze 1898).

 

Il percorso nel secondo caveau comprende anche un dipinto di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, un intensissimo Ecce homo di collezione privata, che si potrà ammirare a distanza di otto anni dall’ultima esposizione pubblica. In esso, il volto con turbante dietro a Cristo, che raffigura forse un sapiente antico, ricorda le sembianze di Leonardo.

 

L’occasione espositiva si arricchisce, per la prima volta, di una sezione pittorica a cura di Annamaria Bava all’interno della Galleria Sabauda: Con Leonardo negli occhi. Un percorso nelle collezioni della Galleria Sabauda intende evocare le diverse modalità di relazionarsi con le novità leonardesche attraverso venti opere, eseguite da compagni degli anni di formazione, allievi diretti e intelligenti assimilatori della lezione e dello stile di Leonardo, da Lorenzo di Credi a Andrea Solario, dal Bergognone a Gaudenzio Ferrari.

 

Inoltre, nell’ambito della raffigurazione del volto, dal primo piano della Pinacoteca Sabauda fino al Giardino Ducale, è presente una selezionata rassegna di sculture di Giuliano Vangi (Barberino del Mugello, Firenze, 1931), a cura di Sandro Parmiggiani, in collaborazione con lo Studio Copernico: quindici opere segnate da una peculiare intensità espressiva, pur nella solennità del portamento. Realizzate tra il 1964 e il 2022 nei materiali assai diversi – marmo, legno, bronzo, pietra, vetro – con i quali lo scultore ama cimentarsi, ripercorrono il cammino di un artista noto e celebrato a livello internazionale, che ha raccolto il testimone della grande scultura italiana nei secoli. L’esposizione Giuliano Vangi. Volti contemporanei conferma quanto la libertà espressiva possa fondarsi sull’amore per la tradizione e sulla capacità di catturare i palpiti di un mistero, che arresta il movimento e sospende lo scorrere del tempo, abbracciando idealmente la perentorietà del volto di Leonardo.

 

Accompagna la mostra il catalogo L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro, a cura di Paola Salvi, pubblicato da Silvana Editoriale.

 

L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro è un’esperienza eccezionale per la qualità delle opere esposte e dei prestiti concessi, resa peculiare anche dalla presenza dell’installazione multimediale Leonardo da Vinci: la visione del Genio tra reale e virtuale, ideata a progettata dalla società Mnemosynesponsor tecnico della mostra, nel Salone palagiano della Biblioteca Reale; il pubblico potrà avvicinarsi all’universo di Leonardo attraverso una esperienza immersiva e usufruire di una nuova modalità di racconto.

 

 

 

Per tutta la durata della mostra, la facciata di Palazzo Reale ospiterà un videomapping sostenuto dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e dall’Unione Industriali Torino.

 

La mostra conta inoltre sul contributo di Salvatore Ronga srl e di SMARTART Torino.

La collezione di grafica della Biblioteca Reale

 

La ricca collezione di grafica della Biblioteca Reale conta oltre 2500 disegni, tra i quali un importante nucleo di 1585 fogli di antichi maestri italiani ed europei, venduti nel 1839 al re Carlo Alberto dal chierese Giovanni Volpato, personaggio particolarmente interessante che, dopo aver lasciato il suo paese, si era costruito  una brillante carriera all’estero come mercante d’arte, lavorando tra Francia e Inghilterra, ed era rientrato in Piemonte nel 1837, portando con sé una ricchissima collezione. Proprio in quegli anni, re Carlo Alberto era impegnato nella realizzazione della sua collezionepensata e voluta come raccolta di meraviglie, nel solco di una tradizione di famiglia: strumento di prestigio personale e celebrazione della dinastia Savoia, per la cui realizzazione aveva incaricato l’architetto bolognese Pelagio Palagi e una folta schiera di intellettuali guidati da Domenico Promis. Grazie all’intermediazione di Promis, vengono avviate le trattative con Volpato per la conclusione dell’accordo di vendita della collezione di disegni al re: il contratto viene siglato nel settembre del 1839 e, nel gennaio del 1840, 1585 disegni arrivano in biblioteca.

 

Al cuore del fortunato acquisto, in cui sono presenti anche fogli di Michelangelo, di Rembrandt, dei Carracci, di Guercino, di Canova e di molti altri, è il nucleo di tredici disegni autografi di Leonardo da Vinci che documentano l’attività e gli interessi del Genio del Rinascimento dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni rimandano a celebri capolavori del maestro, come i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla; altri, come le Proporzioni del volto e dell’occhio, testimoniano le sue ricerche sull’anatomia e sui “moti dell’animo”, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso. Fino all’unicuml’Autoritratto, una delle icone più celebri della storia dell’arte. Infine, il Codice sul volo degli uccelli, donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893: un taccuino redatto tra il 1505 e il 1506 che raccoglie in maniera organica le riflessioni di Leonardo per la realizzazione della macchina volante, oltre a pensieri in materia di meccanica, idraulica, architettura, disegno di figura, intersecando questioni cruciali dei suoi studi.

 

 

 

L’AUTORITRATTO DI LEONARDO. STORIA E CONTEMPORANEITÀ DI UN CAPOLAVORO

A tu per tu con Leonardo 2024

 

Musei Reali, Biblioteca Reale – Piazza Castello 191, Torino

28 marzo – 30 giugno 2024

Da martedì a domenica, orario 9-19 (ultimo ingresso ore 18).

Biglietto intero: € 15; ridotto gruppi massimo 25 persone: € 13; ridotto 18-25 anni: € 7; gratuità di legge.

Possibilità di biglietti integrati con i Musei Reali e la mostra Guercino. Il mestiere del pittore.

 

La prenotazione è vivamente consigliata:

E-mail: info.torino@coopculture.it

Telefono: +39 011 19560449

Sito per acquisto bigliettihttps://www.coopculture.it/

 

Con Leonardo negli occhi. Un percorso nelle collezioni della Galleria Sabauda

Galleria Sabauda, primo piano

28 marzo – 28 luglio 2024

 

Giuliano Vangi. Volti contemporanei

Galleria Sabauda, primo piano e Giardino Ducale

28 marzo – 30 giugno 2024

 

L’ingresso alle esposizioni in Galleria Sabauda è compreso nel biglietto dei Musei Reali

Da martedì a domenica orario 9-19 (ultimo ingresso ore 18).

 

Aperture straordinarie della mostra L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro

1 aprile, 25 aprile, 29 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 24 giugno 2024

 

Sito internet: museireali.it

Mille delizie sotto i portici di Torino: cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe

Taglio del nastro questa mattina per la quarta edizione di Dolci Portici, evento di cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe, ideato e organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus. La manifestazione, interamente sostenuta da Camera di commercio di Torino e con il patrocinio del Comune, è un omaggio ai maestri dell’arte dolciaria torinese.

Per tre giorni fino a domenica, via Roma – nel tratto compreso tra le piazze Castello e San Carlo -, ospiterà una trentina di artigiani del cioccolato, pasticceria e gelateria, che accoglieranno i visitatori con le loro prelibatezze: speciali protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e provincia che, con le loro specialità ed eccellenze, rendono lustro al capoluogo piemontese, rinomato artefice e custode del ‘cibo degli dei’ sin dal 1560.

Le sontuose sale di Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, saranno invece il luogo deputato ad accogliere tavole rotonde di approfondimento e degustazioni che si susseguiranno nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.

Anche in questa edizione, inoltre, tornano i ‘Dolci Tour’, itinerari tematici guidati per scoprire i luoghi e i protagonisti della tradizione dolciaria locale.

Accanto ai quattro percorsi che si snodano tra le vie dello scacchiere cittadino di via Po, del Quadrilatero romano, di Piazza San Carlo e Piazza Carlo Felice, quest’anno Dolci tour si arricchisce di un quinto percorso, Prelibatezze liberty. Partendo dalle dimore dell’Art Nouveau di Cit Turin, l’itinerario conduce fino a San Donato: il primo insediamento della produzione di cioccolato a Torino, della prima metà dell’Ottocento.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero e gratuito, con obbligo di prenotazione su: dolciportici.contradatorino.org

Testo e Foto Torino Click

L’esercito in Barriera di Milano fino a notte fonda contro gli spacciatori

Le pattuglie di polizia miste a militari sono presenti a  Barriera di Milano e di recente anche nei quartieri di Aurora e San Salvario, nell’ambito del Piano integrato di sicurezza per Torino. Sono 54 i militari dell’esercito aggiunti da poco all’attuale forza in campo, impiegati soprattutto nelle vicinanze  dei Ponti Mosca e Carpanini, luoghi di ritrovo dei pusher e fanno servizio di prevenzione al mercato di Porta Palazzo. La novità delle ultime ore riguarda l’orario delle pattuglie. Mentre prima smontavano alle 20, da oggi per contrastare la presenza dei pusher i turni finiranno alle 2 di notte. Questo orario varrà solo per Barriera di Milano. A San Salvario i rinforzi appena arrivati si occupano invece dei portici di via Nizza e dell’area vicina alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. Sono stati  rafforzati anche  i “pattuglioni” di Strade sicure già presenti a Porta Susa e Porta Nuova. La situazione dello spaccio a Torino è uno dei principali temi di sicurezza e ordine pubblico nel dibattito politico cittadino. Nelle zone dove sono presenti i militari il fenomeno è infatti ampiamente diffuso. Di sera gli spacciatori (che utilizzano anche bici e taxi per il loro “lavoro”) fanno capolino da portoni e angoli bui delle strade. Gli abitanti dei quartieri presi di mira dallo spaccio hanno più volte segnalato la situazione al Comune e alle forze dell’ordine, anche perché sono ormai all’ordine del giorno “effetti collaterali” quali risse e accoltellamenti. Oltre a questo c’è poi il degrado che deriva dalla criminalità diffusa. Non è passata una settimana dall’inaugurazione dei rinnovati giardini pubblici intitolati a Madre Teresa di Calcutta in Borgo Aurora, che la sporcizia e i bivacchi sono tornati tali e quali a prima. Per molti residenti in zona la vita tranquilla è ormai un ricordo.  La presenza dei militari sulle strade dovrebbe rappresentare un buon deterrente. Almeno  si spera.

Abilmente Torino, il Salone delle Idee Creative

Ha aperto oggi al Lingotto Fiere il nuovo appuntamento di Abilmente Torino, il Salone delle Idee Creative di IEG – Italian Exhibition Group, per quattro giorni di immersione nel mondo del Do It Yourself. Fino a domenica 17 marzo, l’evento dedicato richiama appassionati di tutte le età per mettersi alla prova con le tecniche, i materiali e i laboratori per dare vita alla fantasia con tutti i mondi della manualità creativa.

TORINO CITTÀ CREATIVA

Tra gli oltre 120 espositori presenti in fiera da tutta Italia e dall’estero, con presenze da Ecuador, Francia, India, Polonia, Regno Unito, Spagna e Turchia, sono 39 quelli provenienti dal Piemonte, a dimostrazione della vitalità della Regione nelle diverse declinazioni del fatto-a-mano e della ricca tradizione di artigianato e design della città di Torino, una delle 14 Creative Cities italiane secondo l’Unesco.

 

LE ECCELLENZE PIEMONTESI IN MOSTRA

Tra questi, l’Associazione culturale Dal Segno alla Scrittura di Torino, che promuove la conoscenza e lo studio della calligrafia attraverso corsi e attività informative. Sempre da Torino, Come una volta, negozio che offre un’ampia selezione di filati, tessuti e accessori per il ricamo, ma anche D’Acqua e Vetro (San Mauro, TO), azienda artigiana che produce gioielli in vetro con le tecniche della vetrofusione e della lavorazione a lume. Da Cascinette d’Ivrea c’è Cose di Laura – Creatività in Feltro, laboratorio che crea oggetti in feltro di lana, dai portachiavi alle ghirlande decorative, mentre da Volpiano arriva Fior di Carota Boutique, che crea gioielli unici con fiori spontanei essiccati. La creativa torinese Sosamianima lo stand di filati di pregio di Bettaknit con le sue dimostrazioni di uncinetto, mentre Il Risveglio dell’Antico di Ivrea sta portando al Lingotto Fiere progetti di cucito creativo con tele di tessuto in rilievo. In fiera anche Hobby Cucito, storico negozio del centro di Torino che durante l’anno propone corsi dedicati alle diverse tecniche.

 

QUANDO L’UNCINETTO INCONTRA L’ARTE: OMAGGIO A NIKI DE SAINT PHALLE

L’associazione Sul Filo dell’Arte in quest’edizione di primavera omaggia “Les Nanas”, potenti figure femminili dalle forme imponenti, nate dalla creatività di Niki De Saint Phalle. L’artista francese, nota al grande pubblico per le sue sculture di grandi dimensioni, dinamiche e coloratissime, con le sue opere vuole esplorare nuove modalità di rappresentazione della donna. Sul Filo dell’Arte ha portato a Torino un’interpretazione de “Les Nanas” con opere collettive realizzate a maglia e uncinetto. In fiera anche un’esposizione di tarocchi creati con le più disparate tecniche creative.

 

UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE E IMPARARE

Abilmente è un’occasione imperdibile per scoprire le ultime tendenze del fai-da-te, acquistare materiali e accessori e partecipare a corsi e dimostrazioni tenuti da esperti del settore. Spazio quindi a riciclo creativo,streetwear sostenibile e moda sartoriale, uncinetto tradizionale, tunisino, rumeno, irlandese, stampa linoleografica su tessuto, accessori colorati in ceramica, bijoux e monili in resina, rame e ceramica e tanto altro ancora. Curiosi e appassionati di ogni età possono mettersi alla prova dando libero sfogo alla fantasia grazie al ricco calendario di corsi la cui prenotazione è disponibile a questo link.

ABOUT ABILMENTE: ABILMENTE è la grande festa italiana della manualità creativa organizzata da Italian Exhibition Group, punto di riferimento in Italia per le community di crafters e appassionati del Do It Yourself. Aperta al grande pubblico e adatta a tutta la famiglia, nel 2024 ha fissato in calendario otto edizioni (quattro nella prima parte dell’anno e quattro in autunno, tra Milano, Vicenza, Roma e Torino).

Hotellerie-restaurant-café: Torino ospita la prima edizione di Horeca Expoforum

Domenica 17 marzo prende il via la manifestazione che racconta la complessità del comparto horeca attraverso esempi eccellenti di aziende, imprenditori, chef. Per i professionisti del settore sarà l’occasione per incontrare nuovi fornitori, scoprire idee e novità, partecipare a momenti formativi.
L’opening, domenica alle 10, è dedicato alle sfide del comparto nel lavoro di squadra.

La prima edizione di Horeca Expoforum si annuncia effervescente. Riservata ai professionisti del settore, la manifestazione è organizzata al Lingotto Fiere di Torino dal 17 al 19 marzo da GL events Italia. Oltre 130 gli espositori presenti. L’evento di apertura – domenica 17 ore 10.00 sala HORECA by APCI – è dedicato a “Le nuove sfide dell’horeca”, alla presenza delle istituzioni. Riflettori puntati, in particolare, sul “lavoro di squadra” e sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale che ne facilitano il reperimento. A Horeca esordisce infatti Horecajob, nuovo bot intelligente per i recruiting nel comparto.


Moderati da Marco Fedele, food event manager, esperto di comunicazione enogastronomica, Cesare Grandi, Chef del ristorante La Limonaia, Leonardo Serranti, Direttore generale del Principi di Piemonte, Stefano Chiodi Latini, Vice Direttore Generale del Gruppo Gerla 1927, discuteranno sulle variabili che intervengono per la messa a punto di locali di successo a partire dall’organizzazione della squadra: ogni persona, a tutti i livelli, gioca un ruolo essenziale. Formare nuovi talenti non è scontato e ancor meno riuscire a tenerli con sé una volta che sono “cresciuti”. Le strutture più grandi possono contare su Academy interne e procedure HR. Realtà imprenditoriali di modeste dimensioni, invece, normalmente non dispongono di un responsabile delle risorse umane, non hanno strumenti adeguati e hanno poco tempo da dedicare alla ricerca di personale.
Il tema è particolarmente sentito in questa fase di “talent shortage”, ovvero di scarsità di candidati, soprattutto per i ruoli più operativi. Ed è qui che si inserisce la nuova piattaforma Horecajob, ideata da due manager torinesi: Viviana Greco, con una esperienza ventennale della selezione del personale, e Claudia Ferrero, con altrettanto background nella gestione di risorse umane nell’horeca, hanno unito le proprie competenze e creato una società benefit, una start-up femminile al 100%, che offre un servizio innovativo a chi offre e cerca lavoro nel mondo Horeca; una piattaforma dotata di Intelligenza Artificiale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta per l’Horeca, pensata per intercettare i profili più operativi, di cui oggi c’è maggior penuria. La tematica della ricerca di lavoro sarà affrontata anche da Elisa Floredan dell’Agenzia Piemonte Lavoro che metterà in luce lo scenario occupazionale nel settore dell’horeca in Piemonte. Paolo Biancone, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e dell’Università degli Studi di Torino, richiamerà l’attenzione sull’importanza di formare lo staff per relazionarsi con la clientela alto spendente di culture diverse. Per intercettare, ad esempio, la fascia di turisti musulmani è indispensabile mettere a punto piccoli accorgimenti, come l’indicazione degli ingredienti nei menù per consentire di capirne la conformità ai canoni islamici, al pari delle avvertenze dei possibili allergeni o delle indicazioni per vegani o vegetariani.
Un gesto di accoglienza, che è anche una strategia vincente per attrarre e soddisfare la crescente domanda di un pubblico sempre più influente nel panorama turistico globale.

La 3 giorni sarà un susseguirsi di momenti formativi, talk, workshop, showcooking e masterclass. Con CONPAIT si parlerà di gelato, tra tendenze, nuovi gusti, contaminazioni professionali, ruolo nell’offerta gastronomica, di pasticceria e del ruolo di spicco del cioccolato, straordinaria materia in grado di rendere esplicita la sensibilità e l’abilità tecnica del pasticcere, ma anche dell’importanza di valorizzare giovani talenti per il futuro della pasticceria. Si esibiranno grandi esperti come Pier Paolo Magni, campione del mondo di gelateria, Francesco Boccia, campione del mondo di pasticceria, e Sal di Riso, Maestro di Farine Molino Colombo e presidente AMPI. Nella sala SCA Italy ci sarà il Master Coffee Championship 2024, campionato di macinatura, croce e delizia di ogni barista, tecnico o coffee lover che deve settare la granulometria del caffè per riuscire a portare in tazza le caratteristiche aromatiche e sensoriali previste dal torrefattore. In tema di caffè anche un concentrato di degustazioni sensoriali, workshop pratici sull’attrezzatura e riflessioni sull’importanza della formazione. Si parlerà dell’utilizzo dell’Architettura Aromatica nella mixology per la creazione di drink sorprendenti ed Edoardo Vola socio AIBM realizzerà cocktail con l’utilizzo di fiori, foglie e crescioni. Nello stand di Cantina Social, uno spazio con interviste live con i produttori, degustazioni guidate e masterclass coinvolgenti per conoscere tutti i segreti sul mondo del vino, oltre a networking professionale per far incontrare gli operatori del settore wine. Si discuterà anche di controllo di gestione, di sistemi di pagamento, gestione del contante e credito agevolato. Mentre Valentine Leroy, Strategic Partnership Manager di TikTok offrirà suggerimenti pratici per aiutare i ristoratori e gli operatori del settore a comunicarsi e a promuoversi sul social TikTok, che in Italia è utilizzato da quasi 20 milioni di persone.
Il 18 e il 19 marzo, inoltre, APCI porta ad Horeca il proprio annuale Simposio che pone al centro un progetto per i giovani cuochi. Nel corso del Simposio si svolgerà l’Assembla APCI che delineerà il percorso futuro e i cuochi riceveranno il riconoscimento alla carriera “Le Stelle della Ristorazione”. Insieme a loro verranno premiate Le Eccellenze del Territorio, chef stellati e grandi pasticceri riconosciuti che testimoniano il valore della cucina: Federico Zanasi, Martino Leone, Christian Milone, Pasquale Laera, Luisa Marelli, Fabio Ingallinera, Giorgio Bartolucci, Guido Castagna, Marco Sacco, Andrea Larossa, Davide Scabin.
Con Marco Fedele si parlerà de “La Professione del Food Event Manager”, con Umberto Spinazzola, regista di Masterchef e di “Non morirò di fame” il suo ultimo film che narra di sprechi alimentari.

Tra analisi sensoriali del caffè, aperitivi dolci e salati, risottate e molto altro, il pubblico di Horeca avrà a disposizione un parterre di espositori straordinario. Lo stand più grande – quasi 300 metri quadri – è quello di Exclusive Brands Torino con una selezione di nove aziende della Rete: Acetificio Varvello, Acqua Lauretana, Arti Grafiche Parini, Bava, Bongiovanni, Costadoro, Galup, Gelati Pepino 1884, Guido Gobino. All’interno dello stand un’area dedicata alle degustazioni, che abbineranno in maniera inedita i prodotti delle aziende rafforzando la natura sinergica della Rete. Ricco anche il palinsesto di presentazioni, incontri e talk in stand.
Tra gli espositori di food, Beverage e servizi anche qualche curiosità, come Caricami, innovativa startup di powerbank sharing: offre un vantaggio competitivo attraverso la ricarica in mobilità, eliminando il fastidio delle prese di corrente improvvisate e dei cavi sparsi. Il suo sistema di powerbank si basa su stazioni e totem automatizzati, risolvendo così uno dei più grandi problemi per chi vive costantemente connesso: avere un telefono sempre carico anche quando è al ristorante.

Il palinsesto di appuntamenti della 3 giorni comprende focus su caffè, pizza, pasticceria, degustazioni di tè, aperitivi dolci e salati, show-cooking e molto altro. A supporto della manifestazione numerosi partner che riconoscono il valore e l’opportunità di Horeca Expoforum, come principale piazza del territorio.

HORECA EXPO
• date: 17-19 marzo 2024 ore 9.30 – 18.30, luogo: Padiglione 3 | Lingotto Fiere Torino, via Nizza 294
• pubblico: evento dedicato ai professionisti del settore hospitality e Food&Beverage
• ingresso: gratuito previo accredito: operatori – scuole
• Calendario Eventi – HORECA EXPO l’accesso è libero fino a esaurimento posti
• Partner Horeca Expoforum – HORECA EXPO
Per accelerare la procedura di ingresso e ricevere il materiale stampa i giornalisti possono accreditarsi qui: Accredito Stampa – HORECA EXPO

Horeca Expoforum è un evento organizzato da GL events Italia con
il patrocinio di: Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Unioncamere Piemonte
API, ASCOM, Assoturismo, CNA, Confartigianato Piemonte, Confesercenti di Torino e Provincia, EPAT, FIPE.
Partner tecnici: AMC, ASTEC, CARLOANGELA, Electrolux, Eurocoltellerie, Farcomi, ITALFORNI, Lainox, P&G Procter & Gamble, Raviglione Group, UNOX
Partner Food and beverage: Barilla for professional, BRX, Demetra, Denti, Galbani Professionale, Filicori zecchini Italia, Iceteam 1927, Club Kavè Italia, La Molisana, Molino Caputo, Pomati, Olitalia, Tappo Rosso.
Event Partner: Associazione Cuochi di Novara e VCO, Associazione Cuochi Provincia Granda, Associazione Professionale Cuochi Italiani, Associazione Verace Pizza Napoletane, Associazione Sala Vendita Italiana, Cantina Social, CONPAIT, Cuochi Della Mole Exclusive Brands Torino, Protea Academy, Horeca Channel Italia, Salone del Vino di Torino, Specialty Coffee Association, TikTok, Unione Regionale Cuochi Piemontesi
Radio Partner: Radio Alfa, Radio JukeBox, ToRadio
Digital Partner: camerieri.it, HorecaJob, Simpol Agency

Donazioni e trapianti di organi record: Piemonte modello nazionale di riferimento

Nel mondo della sanità che spesso presenta più ombre che luci, fortunatamente non mancano le eccellenze. Una di queste in Piemonte. L’ aumento delle donazioni e, di conseguenza, del numero dei trapianti, ha permesso di raggiungere dei valori record in Piemonte durante il 2023. Sono stati realizzati 536 trapianti, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente.

I dati dell’attività sono stati illustrati  nel corso di una conferenza stampa presenti il Presidente della Regione Alberto Cirio, l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi, il Direttore del Centro Regionale Trapianti Federico Genzano Besso, il Coordinatore Regionale Donazioni e Prelievi di Organi e Tessuti Anna Guermani ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino Giovanni La Valle.

Per il presidente Cirio e l’assessore Icardi: «Il Piemonte si conferma modello di riferimento in Italia e in Europa per le attività di donazione e trapianto: questo importante risultato deve essere di impulso per aumentare il nostro impegno per un ulteriore futuro progresso. Un ringraziamento a tutti i professionisti, che coniugano in queste difficili attività alte competenze e generose doti umane. Un dovuto ringraziamento alle Associazioni dei donatori di sangue e alle Associazioni impegnate nella donazione e nei trapianti di organi, tessuti e cellule. L’ultimo, ma più importante ringraziamento va ai donatori e alle loro famiglie, la cui generosità ha permesso di salvare tante vite umane».

 

ECCO I NUMERI

Donazioni in aumento

Il favore dei cittadini e la professionalità dei sanitari hanno permesso di raggiungere nel 2023 valori donativi straordinari. I donatori sono stati 179 (40,9 per milione di popolazione – pmp), in assoluto il miglior risultato di sempre e in aumento del 36% rispetto al 2022 dove i donatori sono stati 132 (30 pmp). Questo dato è in linea con l’incremento registrato dall’Italia, che è salita da 24,6 a 28,3 pmp, e ci pone ancora una volta fra le Regioni migliori per procurement di organi.

Nel 2023 sono cresciuti i programmi di donazione di organi da soggetto con cuore fermo (DCD): le donazioni sono passate da 12 nel 2022 a 23 nel 2023 (incremento del 92%). I prelievi avvengono negli ospedali autorizzati ad eseguire questa forma di donazione molto complessa per tecnica e organizzazione (a gennaio 2024 sono autorizzati gli Ospedali San Giovanni Bosco, Molinette e Maria Vittoria di Torino, l’Ospedale di Alessandria e l’Ospedale di Cuneo); in queste strutture avvengono anche i prelievi dei donatori identificati in numerosi ospedali della Rete (Novara, Borgomanero, Vercelli, Chivasso, CTO, Pinerolo, Rivoli, Orbassano, Savigliano).

Notevole aumento hanno registrato le donazioni di tutti i tessuti e soprattutto delle cornee, passando da 768 donatori nel 2022 a 1.003 nel 2023 (incremento del 31%). Questa forma di donazione ha visto coinvolti anche gli ospedali privi di rianimazione e numerosi Hospice, dimostrando il forte valore consolatorio della donazione.

Le opposizioni alla donazione si sono attestate al 30,5%, dato sovrapponibile a quello della Nazione, in lieve diminuzione rispetto al 2022, in cui erano al 31%. Per quanto riguarda la manifestazione di volontà espressa contestualmente al rinnovo della carta di identità, si esprimono 6 cittadini maggiorenni su 10 e il 68,4% di coloro che si esprimono è favorevole alla donazione dei propri organi e tessuti.

Trapianti al vertice

Il record di donazioni, coniugato alle competenze del Centro Regionale Trapianti e alla capacità dei centri trapianto di utilizzare tutti gli organi, anche da donatori non ottimali, ha portato al numero maggiore mai registrato in Piemonte. Sono stati effettuati 536 interventi di trapianto (rispetto ai 412 eseguiti nel 2022, con un aumento del 30%), con 589 organi, anche in molte combinazioni simultanee nello stesso ricevente (i cosiddetti trapianti “combinati”). Nel 2023, infatti, sono stati eseguiti alle Molinette 6 trapianti combinati di rene e fegato, 3 di rene e pancreas, 1 di fegato-polmoni-pancreas, 1 di fegato e pancreas e 4 di cuore e polmoni.

La Città della Salute e della Scienza di Torino si conferma l’ospedale al vertice di questa attività in Italia, con 458 trapianti alle Molinette e 10 all’Ospedale Pediatrico. È stato anche l’Ospedale italiano che nel 2023 ha eseguito il maggior numero di trapianti di rene (229) e di fegato (184). Per quest’ultimo, registriamo il record italiano assoluto. Ottime le performance per il cuore: 34 trapianti, in 3 dei quali, per la prima volta, è stato utilizzato il cuore di un donatore DCD. Inoltre, sono stati 6 quelli eseguiti all’Ospedale Pediatrico. Rilevante l’attività di trapianto di polmoni, con 27 interventi.

L’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, unica altra sede di trapianto in Piemonte, ha effettuato 68 trapianti di rene.

La qualità dei programmi di trapianto può essere misurata dal tasso di successo raggiunto, e l’esito del trapianto è collegato a molti fattori: la bravura dei chirurghi, l’attenzione degli anestesisti, la preparazione delle equipe infermieristiche, ma anche l’esperienza e capacità dei diversi specialisti che devono seguire i pazienti nelle diverse fasi, dall’immissione in lista al follow-up del trapianto. I risultati conseguiti vedono i trapianti funzionare molto bene, in linea con i migliori standard internazionali.

La donazione da vivente, sempre una realtà importante in Piemonte, ha visto per la prima volta una donazione di rene da vivente – all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara – nel contesto del programma nazionale per le coppie donatore-ricevente tra loro incompatibili.

Migliorare la qualità della vita è tra gli obiettivi della medicina dei trapianti. E come per gli organi, anche per i tessuti il Piemonte si distingue: le Banche di Tessuti sono attive per i tutte le richieste dei chirurghi specialisti, e i trapianti del 2023 sono vicini ai 1.400 (rispetto ai 1.200 circa del 2022, con un incremento del 13%).

Più di 2.300 piemontesi, giovanissimi, si sono messi a disposizione nel 2023 per donare le loro cellule staminali emopoietiche o CSE (midollo osseo). Oggi in Piemonte sono quasi 60.000. E nel 2023 abbiamo registrato 60 donazioni, il numero più alto mai raggiunto.

Il Piemonte ha rappresentato un valore per l’Italia non solo in relazione ai volumi di attività dei trapianti, ma anche in relazione ad altri aspetti. Ha contribuito a realizzare protocolli e linee guida nazionali, come nuovi programmi di allocazione degli organi o il registro della malattia renale cronica, e si pone come riferimento per la diagnosi di malattie genetiche suscettibili di trapianto.

Pur con questa tendenza positiva, sono ancora molti i riceventi che attendono un organo nelle nostre liste: al 31 dicembre del 2023 c’erano 621 candidati in attesa di trapianto di rene, 81 di fegato, 116 di cuore e 54 di polmone. È dunque forte il dovere e l’impegno di cura verso questi pazienti.

 

Responsabili dei Programmi

Un ringraziamento è indispensabile ai responsabili dei programmi di trapianto e alle loro equipe mediche ed infermieristiche. Per la Città della Salute di Torino sono: Luigi Biancone per il trapianto di rene nell’adulto, Mauro Rinaldi per i trapianti di cuore e polmoni, Renato Romagnoli per i trapianti di fegato e di pancreas, Bruno Gianoglio per quello renale pediatrico e Carlo Pace Napoleone per il trapianto di cuore pediatrico. Per l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, il responsabile del programma di trapianto renale è Vincenzo Cantaluppi.

 

Solo tre giorni per visitare il primo parlamento dell’Italia unita

Apertura straordinaria del Parlamento Subalpino per l’anniversario dell’Unità d’Italia

Un’occasione rara per entrare in uno dei luoghi di Torino più importanti per la storia d’Italia. Da venerdì 15 a domenica 17 marzo il Museo del Risorgimento celebrerà il 163esimo anniversario dell’Unità d’Italia con l’apertura straordinaria della Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino.

L’aula che ha visto nascere l’unità d’Italia, dove hanno seduto personaggi quali Camillo Benso di Cavour, Giuseppe Garibaldi, Cesare Balbo e Massimo d’Azeglio, è anche l’unica rimasta integra in Europa tra quelle nate con le costituzioni del 1848 e dal 1898 è monumento nazionale.

L’ingresso al Parlamento subalpino è compreso nel biglietto del Museo (gratuito per i possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte card). Previste anche visite guidate tra le 10.30 e le 17.30, al costo di 4 euro oltre il prezzo del biglietto d’ingresso, da prenotare allo 011 5621147.

Nella Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera, il 17 marzo, alcuni musicisti e cantanti intoneranno i canti, le arie e gli inni che accompagnarono la stagione dell’indipendenza nazionale. Questo «Concerti volanti» si svolgeranno nell’orario di apertura del museo, dalle 10 alle 19. I canti risuoneranno nello scalone monumentale e in altri punti del muse, offrendo una scenografia sonora nell’attesa di entrare nel Parlamento Subalpino.

All’interno del percorso sarà anche possibile visitare la mostra “I magnifici TorinoSette”, l’esposizione che racconta la cultura e i grandi eventi di Torino attraverso le copertine degli ultimi 36 anni del settimanale.

TORINO CLICK

A Torino il meglio delle radio e tv internazionali al Prix Italia

Torino torna ad ospitare il Prix Italia dopo ben 7 anni, dall’1 al 4 ottobre 2024, in una cornice completamente rinnovata, grazie alla collaborazione della Città di Torino e della Regione Piemonte, per raccontare e valorizzare in particolare le eccellenze del territorio su innovazione, divulgazione culturale e scientifica. Un’edizione speciale in occasione di Rai 70/100 per il Prix Italia, il Concorso Internazionale inizialmente chiamato Premio Italia, che dal 1948 coinvolge centinaia di televisioni e di radio di tutto il mondo al fine di premiare il meglio delle produzioni, in una kermesse da sempre aperta al pubblico e accessibile a tutti. Il titolo dell’edizione, “Loud and Clar, Forte e Chiaro” è stato scelto per celebrare i 70 anni della Rai, i 100 della Radio ed in occasione del 150enario della nascita di Guglielmo Marconi, uno degli scienziati italiani più visionario di tutti i tempi. Quando Marconi, premio Nobel per la Fisica nel 1909, lanciò il messaggio “Can you hear me” attraverso l’Oceano Atlantico, tutti lo ricevettero in modo inequivocabile, forte e chiaro. La sede del Prix, giunto alla sessantasettesima edizione, sarà il Centro di Produzione Rai di via Verdi con uno studio allestito per l’occasione e con numerose iniziative all’interno del Museo della Radio e della Televisione ed in altre location cittadina di grande appeal per il pubblico Internazionale. Durante il Festival, in programma dall’1 al 4 ottobre, non mancheranno le Anteprime Rai alla presenza dei protagonisti e con la possibilità di incontrare i registi ed i produttori del programmi finalisti sino alla Cerimonia di premiazione nel corso della serata finale. Dopo 7 anni quindi il Prix Italia ritorna finalmente a Torino! Negli anni che furono già vennero organizzate in città ben 10 edizioni: nel 1950, nel 1972, nel 1994 e dal 2009 al 2015.

Igino Macagno