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Violenze sui detenuti? Arrestati sei agenti di polizia penitenziaria

L’accusa è di violenze sui detenuti nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino. Una segnalazione del Garante delle persone private della libertà personale del Comune ha fatto partire l’indagine che questa mattina ha portato all’arresto di sei agenti della polizia penitenziaria, messi ai domiciliari, in servizio presso la Casa Circondariale torinese. Il provvedimento fa riferimento “plurimi e gravi episodi di violenza” che, scrive la procura, sarebbero stati commessi tra l’aprile 2017 e il novembre 2018. L’ordinanza è stata eseguita dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. L’indagine riguarda anche  altri soggetti indagati a piede libero sui quali gli inquirenti intendono verificare eventuali responsabilità penali  e se ci siano stati altri episodi analoghi.

Rapinata con coltello nel fianco una donna che aspettava l’autobus

 Rapinatori  inseguiti e arrestati, bottino recuperato
Ieri sera alle 21, in Torino, Via Guido Reni, 67, alla fermata GTT, due persone a bordo di una Fiat Punto hanno rapinato una donna di 47 anni.
Uno dei due, dopo esser sceso dal mezzo, ha puntato un coltello al fianco della donna e le ha sottratto la borsa e poi è salito sulla Punto guidata dal complie.
 Immediate le ricerche eseguite da un’autoradio, attivate su segnalazione 112 e con la collaborazione di un carabiniere della Stazione Mirafiori, intervenuto libero dal servizio in soccorso della vittima, hanno permesso di rintracciare e bloccare l’auto in  Via Vandalino, 57, a bordo della quale è stato identificato il conducente, un italiano di 33 anni. A momento del controllo, il complice, seduto al lato passeggero,  è scappato ma è stato fermato dopo un lungo inseguiemntoi a piedi.
(oltre 20 minuti nel reticolato di strade insistenti nelle zone limitrofe fino a che, braccato, si è rifugiato in un capannone abbandonato sito in Via Asiago, 27).
 Il fuggitivo, un marocchino di 36 anni, senza fissa dinora, con precedenti di polizia, ha opposto resistenza e ha minacciato i carabinieri con una spranga di ferro.
La perquisizione del veicolo ha consentito di trovare la borsa rubata alla donna. La coppia è sospetate di aver commesso altre rapine in zona.

La Regione investe sul volontariato sociale

Sono 31 i progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato e promozione sociale piemontesi finanziati con oltre 1.990.000 euro.

Si tratta di quelli in linea con i requisiti richiesti dall’apposito bando emanato per l’anno 2019 e pervenuti al settore “Politiche per le famiglie, minori, giovani e sostegno alle fragilità sociali” della direzione Coesione sociale della Regione Piemonte. I progetti, finanziati dalla Regione attingendo alle risorse del Fondo nazionale per il Terzo Settore, hanno rilevanza locale ed interessano tutte le province piemontesi.

“Il Terzo Settore deve proseguire nella sua opera di sostegno alle fasce deboli – dichiara l’assessore regionale alle Politiche sociali, Chiara Caucino – garantendo quegli interventi sussidiari che il sistema dei servizi pubblici non riesce a fornire. Con questi finanziamenti si sostengono progetti in piena linea con le azioni dei programmi regionali d’intervento, privilegiando quelli che permettono una loro replicabilità e sostenibilità negli anni futuri“.

“Andremo poi sui territori – prosegue Caucino – per confrontarci con gli enti e per verificare concretamente gli interventi realizzati; solo così riusciremo a capire come riorientare la nuova stagione di programmazione per il 2020″.

Razzismo e pedopornografia nella chat di Whatsapp

Su una chat di WhatsApp battezzata ‘The Shoah party’ un gruppo di ragazzi, diversi di loro minorenni, avrebbero scambiato video pedopornografici, inneggiato a Hitler, Mussolini e all’Isis, scrivendo  frasi contro migranti ed ebrei. I video e messaggi erano scambiati da un gruppo di giovani tra i 15 e i 19 anni, alcuni della provincia torinese. Di questi, 25 sono stati coinvolti in un’inchiesta partita da Siena e coordinata dalla procura dei minori di Firenze. Le  perquisizioni  sono in corso in Toscana, Piemonte, Lazio, Campania e Calabria. Sarebbero coinvolti anche alcuni 13enni, non imputabili per la loro età.

Videoslot manipolate, gioco d’azzardo e frode informatica. Evasione per due milioni

Accertata un’evasione fiscale per 2 milioni di euro, inflitte sanzioni per oltre 1 milioni, centinaia le videoslot illegali sequestrate. Denunciato un imprenditore torinese che gestiva il lucroso business dello slot “manomesse”.

È il bilancio di una vasta operazione della Guardia di Finanza in tutto il Torinese e non solo; coinvolte, nell’intervento, anche le provincie di Cuneo, Vercelli, Imperia.

Il meccanismo fraudolento scoperto dai Finanzieri del Gruppo Torino, era semplice ma sofisticato allo stesso tempo; in poche parole le schede inserite nello slot sequestrate erano state modificate ad hoc in modo da essere totalmente scollegate alla rete dei monopoli e, in tal modo, impossibilitate a comunicare al fisco gli introiti percepiti. In alcune circostanze, per non attirare le attenzioni delle forze di Polizia, gli apparecchi da divertimento erano stati ingegnosamente progettati per comunicare solamente a “singhiozzo” gli incassi, così da non far emergere anomalie sulle banche dati di controllo.

Il gestore, nel corso dei mesi, aveva realizzato un sistema di distribuzione delle slot “taroccate” capillare in tutta la provincia torinese ma non solo; in alcuni casi, infatti, l’imprenditore ha “sconfinato” nel cuneese, vercellese ed in Liguria in provincia di Imperia.

Per stroncare la maxi frode i Finanzieri hanno passato al setaccio decine di esercizi commerciali, bar, sale giochi e sale scommesse appurando, attraverso alcune simulazioni di giocate l’inequivocabile mancato incremento dei contatori fiscali. Nel corso dell’intervento sono anche state identificate un centinaio di persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine.

Importanti i numeri finali dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino: 2 milioni di euro l’evasione fiscale accertata, 150 gli apparecchi da divertimento cautelati, oltre 1 milione di euro le sanzioni comminate.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

L’omaggio di Torino agli agenti uccisi

Ieri sera una fiaccolata che ha visto la partecipazione di circa mille persone ha reso omaggio a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti di polizia  uccisi il 4 ottobre a Trieste. È stata anche celebrata una messa nella Chiesa di San Lorenzo, voluta dalla Questura. Erano presenti il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, il questore Giuseppe De Matteis e i vertici delle altre forze di polizia. In Castello numerose volanti con i lampeggianti accesi. Alla celebrazione religiosa è seguita una fiaccolata organizzata dai sindacati di polizia fino alla Questura, dove è stata deposta una corona di alloro al monumento ai caduti.

Antinfluenzale, campagna al via il 28 ottobre

Gratuita per tutti i soggetti che si trovano in condizioni a rischio di complicanze. Possibile anche la vaccinazione anti-pneumococco  ed anti herpes zoster per i 65enni.

Lunedì 28 ottobre parte la campagna stagionale di vaccinazione contro l’influenza. Come ogni anno, il servizio sanitario offrirà gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovano in condizioni di maggior rischio.

Si tratta dei soggetti con età maggiore o uguale a 65 anni e delle persone, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.

L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali che si manifesta con febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse, secrezioni nasali abbondanti. È una malattia stagionale che rappresenta un problema di salute da non trascurare a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio.

E’ importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ci sono alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile per non contagiare le persone con cui si viene in contatto.

Nella campagna sono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, consegneranno i vaccini ai medici e ai pediatri. I farmacisti si impegnano anche a sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione.

Lo scorso anno in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile, l’influenza ha colpito circa 640.000 persone (il periodo di massima attività si è registrato tra la metà di gennaio e l’inizio di marzo 2019). L’influenza fa anche aumentare gli accessi al Pronto Soccorso e i ricoveri in ospedale ed è un’importante causa di assenza dal lavoro. Per questo è meglio prevenire, con la vaccinazione, le conseguenze più gravi. Durante la stagione influenzale 2018-2019 sono state somministrate in totale circa 670.000 dosi di vaccino antinfluenzale.

L’obiettivo dell’Assessorato alla Sanità è raggiungere il 75% dei soggetti interessati.

A partire dal 2017, ovvero con l’approvazione da parte del Ministero della Salute dell’ultimo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, la Regione Piemonte offre gratuitamente, presso gli studi dei MMG, la vaccinazione anti-pneumococco (protezione per polmonite, meningite e sepsi) ed anti herpes zoster (protezione contro il fuoco di Sant’Antonio) ai soggetti di 65 anni (ai nati nel 1952, 1953 e 1954).

Le coperture vaccinali per pneumococco nei 65enni raggiunte fino sono di poco superiori al 13% per la coorte dei nati nel 1952.  Per le altre coorti di nascita e per zoster sono ancora più basse. E’ per questo motivo che la Regione sta promuovendo una serie di corsi di formazione rivolti ai medici di medicina generale e dedicati alle vaccinazioni dell’adulto (in modo particolare a pneumococco, zoster , influenza).

Inoltre presso i servizi vaccinali delle ASL, queste due vaccinazioni sono offerte ai soggetti che presentano una condizione di rischio predisponente. A differenza di quella antinfluenzale (che è stagionale) le vaccinazioni per pneumococco e per herpes zoster possono essere somministrate durante tutto l’anno.

Informazioni dettagliate ed aggiornate saranno disponibili sul sito della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/sanita e possono essere richieste direttamente ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta o ai servizi vaccinali delle ASL.

Clima, il Consiglio regionale apre alle associazioni ambientaliste

Dopo  la manifestazione di Torino dello scorso 27 settembre, in contemporanea con altre 160 città italiane, in cui migliaia di ragazzi hanno partecipato al Friday for future, il Consiglio regionale ha deciso di dedicare una giornata d’Aula al tema dell’ambiente. Una giornata nella quale, all’intervento dei ragazzi di Friday, sono seguiti quelli delle diverse associazioni ambientaliste presenti in Piemonte, degli Atenei, degli enti locali e associazioni di categoria e dei consiglieri regionali.

“Siamo qui oggi – ha esordito Niccolò Lanfranco, lo studente piemontese che ha parlato per Friday for future – per chiedervi di prendervi le vostre responsabilità, in qualità di politici, di rappresentanti, di adulti, di genitori, di umani. Avete delle responsabilità verso la salute dei cittadini che rappresentate. Avete delle responsabilità nei confronti della scienza, verso la nostra generazione, ma soprattutto verso le generazioni che verranno. Il 10 settembre, all’audizione consigliare siamo venuti a portarvi un messaggio. Il 27 settembre abbiamo dimostrato che quel messaggio è l’urlo di 150 mila piemontesi, 1 milione di italiani, 8 milioni di persone. Oggi ci aspettiamo una risposta. Pretendiamo che da domani questa dichiarazione venga trasformata in fatti”.

“Il tema dell’ambiente e della sua tutela non è certo nuovo nel mondo occidentale – ha dichiarato in aula il presidente del Consiglio Stefano Allasia – tanto che un autorevole dibattito tra gli esponenti del mondo scientifico è aperto da decenni. Ad essere in discussione non è infatti solamente il modello di sviluppo delle generazioni attuali ma soprattutto la crescita sostenibile di quelle a venire. L’argomento va affrontato con la massima serietà senza cedere a strumentalizzazioni superficiali o interessate. Ben venga quindi un dibattito franco, informato e costruttivo tra tutti i soggetti in grado, anche nella nostra regione, di dare il proprio, prezioso, contributo”.

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha sottolineato che in questo mandato, la Regione “intende portare la raccolta differenziata dall’attuale 50 per cento al 65 per cento, come chiedono le direttive europee, attraverso un sistema che premierà i cittadini virtuosi nello smaltimento dei rifiuti domestici”.

Tanti gli spunti su cui investire e lavorare nei prossimi 12 anni per ridurre l’attuale livello di CO2,  in collaborazione con istituzioni e imprese,  proposti dalle associazioni ambientaliste come Legambiente, pro Naturae Italia Nostra: triplicare risorse per impianti fotovoltaici, azzerare consumo di suolo, piantare alberi anche dentro le città, investire in agricoltura biologica, provvedere all’isolamento termico degli edifici attraverso un fondo rotativo a favore dei cittadini a basso reddito, ridurre rifiuti. E ancora:  maggiore controllo sulle discariche che inquinano le falde acquifere, implementare trasporti pubblici locali, agevolare mobilità dolce, evitare trivellazioni fossili, incentivare riconversioni e bonifiche di aree dismesse, utilizzo delle fonti rinnovabili.

A questo proposito è intervenuto anche Peter Wadhams, professore di fisica oceanica all’Università di Cambridge, spiegando che gli attuali sforzi non stanno portando a riduzioni apprezzabili delle emissioni di Co2. “Anche una riduzione a zero delle emissioni non sarebbe sufficiente, per questo ci si sta orientando a tecniche di cattura per togliere direttamente l’anidride carbonica dall’atmosfera. In Islanda stanno pensando di assorbire ciclicamente anidride carbonica e isolarla. Altro metodo studiato in California è farla diventare calcare e immetterla dentro cemento armato usato per le costruzioni; sempre in California si utilizzano gusci di pistacchio per trasformarli in ossigeno”.

Anche gli Atenei piemontesi, stanno facendo la loro parte: Politecnico di Torino, Università degli studi di Torino, Università Piemonte orientale e università di  scienze gastronomiche Pollenzo, dal 2015 fanno parte della rete  Rus (rete delle Università per lo sviluppo sostenibile, sono 69  a livello nazionale) mettendo in comune competenze ed esperienze, in risposta al bando del ministero dell’Ambiente per la strategia nazionale sullo sviluppo sostenibile. La rete coinvolge in Piemonte circa 127 mila studenti, il 2,9% della popolazione piemontese.

Un dato in controtendenza è stato fornito da Franco Gottero dell’Ipla, l’Istituto per le piante da legno e l’Ambiente: “Negli ultimi 35 anni l’estensione dei boschi in Piemonte è cresciuta del 45 per cento, sia per superficie sia per volume. Quest’ultimo ha raggiunto i 200 milioni di metri cubi: ogni anno se ne aggiungono 5 milioni e ne viene prelevato un milione, per cui stiamo sottoutilizzando la risorsa”.

Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un documento unitario per un modello di sviluppo sostenibile ed è intervenuta anche l’Ugl. Hanno presentato le proprie istanze e proposte altresì la Città metropolitana, la Provincia del Vco, Uncem Piemonte, Arpa, Ires, Confesercenti e ha preso parte al dibattito Massimo Berutti, componente della Commissione ambiente del Senato.

Sono intervenuti al termine del dibattito i consiglieri regionali Marco Grimaldi (Luv), Giorgio Bertola (M5s), Domenico Rossi (Pd), Alessandra Biletta (Fi), Alberto Preioni(Lega), Mario Giaccone (Monviso), Paolo Bongioanni (Fdi).

Ha concluso l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, che tra l’altro ha sottolineato come “sulla raccolta differenziata il rapporto è a due velocità: Chieri e Vercelli al primo posto, Torino e Alessandria in fondo. Le industrie, gli ospedali, i cittadini producono rifiuti: è necessario lavorare a nuove soluzioni ma è importante arrivare a operare più o meno con la stessa velocità in tutto il territorio regionale”. L’assessore, in riferimento al Friday for Future, ha anche aggiunto: “I giovani hanno posto accuse, ma non hanno specificato a cosa sono pronti a rinunciare per migliorare la qualità degli stili di vita”.

 

 

Produzione industriale in rosso

A Torino è sempre in rosso la produzione industriale. Segna – 0,8% nel secondo trimestre 2019, il quarto consecutivo chiuso con variazione negativa. Il segno meno caratterizza i comparti trasporti e tessile, mentre crescono alimentare e meccanica. La provincia che va peggio è  il biellese. Un quadro a tinte fosche tracciato  dall’indagine congiunturale di Unioncamere Piemonte con Intesa Sanpaolo e Unicredit, riferita  al periodo aprile-giugno.Sono state interpellate 1789 imprese con quasi 120.000 addetti e 64,6 miliardi  di fatturato.

Un milione di utenti in più sui treni regionali

Nei primi nove mesi dell’anno

settembre 2019: 85.000 viaggiatori in più

puntuali nove treni regionali su dieci

93 persone su 100 soddisfatte del viaggio nel complesso

29 addetti per servizio customer care regionale

Un milione di persone in più (+3,5%) sui treni regionali in Piemonte nei primi nove mesi del 2019, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Circa ottantacinquemila in più (+2,3%) a settembre 2019.

Cresce anche la puntualità percepita dai viaggiatori: il 90,4% dei treni arriva entro i cinque minuti. Crescita annuale pari a 1,7 punti percentuali.

Sono i principali numeri dei primi nove mesi dell’anno per il trasporto ferroviario regionale e metropolitano di Trenitalia in Piemonte (Gruppo FS Italiane). A ciò si aggiunge una crescita costante della customer satisfaction: 93 viaggiatori su 100 sono soddisfatti del viaggio nel suo complesso, 2,2 punti percentuali in più rispetto a settembre 2018.

L’ultima indagine demoscopica, commissionata da Trenitalia a una società esterna, registra risultati in aumento anche per tutti gli altri indicatori: pulizia (80,4%, +1,9), comfort (90,1% di gradimento, +1,2), puntualità (81,5%, +2,2), informazioni a bordo treno (88,1%, +2,2) e security (83,6%, +3,0).

Ventinove addetti di customer care offrono assistenza, informazione e security a tutti i passeggeri del trasporto regionale, sia a bordo sia sotto bordo oltre che presso i desk posizionati nelle stazioni ferroviarie di Torino Porta Nuova e Milano Centrale. Il servizio, avviato a novembre 2018, ha introdotto nel trasporto regionale alcuni plus che erano prerogativa delle Frecce.

Trenitalia è da sempre attenta alle esigenze delle persone e per questo favorisce l’intermodalità con servizi differenziati che soddisfano le esigenze di mobilità dei viaggiatori incentivando lo shift dai mezzi privati ai trasporti pubblici più convenienti, sicuri e sostenibili, agevolando gli spostamenti smart e le modalità di acquisto dei biglietti e invogliando i viaggiatori a lasciare l’auto privata a casa. Ciò ha permesso di incrementare il numero di persone che ha scelto il treno regionale anche per gli spostamenti nei fine settimana e durante le festività.

Il trasporto regionale su ferro registra un trend in crescita confermando l’attenzione costante del Gruppo FS verso le esigenze delle 144.000 mila persone che, ogni giorno, viaggiano sui convogli di Trenitalia in Piemonte. Risultati che sottolineano, inoltre, come il trasporto regionale e metropolitano nel suo complesso sia il perno di tutte le attività del Gruppo e al centro del Piano industriale 2019–2023.