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Maltempo, è allerta arancione. Crescono i livelli dei fiumi

E’ ancora allerta arancione sul Piemonte per il  rischio di frane e piene dei corsi d’acqua, che riguarda secondo Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) – le valli torinesi e cuneesi Orco, Lanzo, Susa, Sangone, Chisone, Pellice e Po e, nel sud della regione, Belbo e Bormida, tra Asti, Alessandria e Cuneo. In questa zona il rischio è elevato a causa dell’alluvione di inizio settimana che ha già provocato ingenti danni. L’allerta gialla permane su tutto il resto della regione. Si prevede l’ingrossamento del reticolo secondario dei corsi d’acqua, e giovedì la criticità si estenderà ai fiumi principali.

MALTEMPO IN PIEMONTE: AGGIORNAMENTO ORE 14.00 di giovedì 24 ottobre

Precipitazioni diffuse su tutta la regione, in particolari sul nord, sulle zone occidentali e al confine con la Liguria determinano un’allerta arancione nella zona G (valli Belbo e Bormida) già interessate dal recente evento alluvionale e un’allerta gialla nelle restanti zone piemontesi.

Tutti i livelli idrometrici sono al momento non preoccupanti (Po compreso), ma da tenere sotto stretta sorveglianza, in particolare l’Orba e la Bormida.

Il Lago Maggiore è in crescita, ma abbondantemente sotto la soglia di pericolo.

La Sala operativa della Protezione Civile regionale é aperta e continua a seguire l’evoluzione dei fenomeni sul territorio.

 

“Battery hub” nel 2020 a Mirafiori

Si farà a Torino il centro di assemblaggio di batterie “Battery Hub”,  progetto che prenderà il via nello stabilimento di Mirafiori a inizio 2020. Ora è ufficiale. Consentira’   a Fca di aggiungere un importante  tassello nella strategia di e-Mobility  in base alla quale ha realizzato più accordi sul fronte dei servizi legati all’elettrificazione. L’annuncio è di  Pietro Gorlier, responsabile delle attività europee del gruppo, nel corso della visita del premier Giuseppe Conte.  Inizialmente  l’investimento  sarà di circa 50 milioni di euro. “Con la realizzazione del nuovo centro di assemblaggio di batterie a Mirafiori, Fca accelera la spinta verso l’elettrificazione”, dice  Gorlier. Sarà realizzato un  centro di assemblaggio batterie in un fabbricato dedicato.

Dal Governo 150 milioni per Torino “area di crisi”

Il premier Conte ha portato buone nuove a Torino. Sull’area di  Mirafiori, sorgerà la cittadella della manifattura 4.0. In corso Marche il  polo tecnologico  dell’aerospazio. Il governo interverrà con  150 milioni di euro nell’ambito del dossier  di Torino area di crisi complessa. Promette il capo del governo. “Con la legge 181 in base agli accordi di programma possiamo avere già 50 milioni subito, e  arrivare fino a 100 con ulteriori progetti che verranno presentati”. Il governatore Cirio è pronto a raddoppiare i 50 milioni iniziali « attingendo dai fondi europei, se il governo si impegna  su cifre certe».

(Foto Mihai Bursuc)

La visita del premier Conte a Torino

Atterrato alle 15 il premier Giuseppe Conte ha incominciato la sua visita in città alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, il Cottolengo.  A seguire un incontro con la sindaca Appendino a Palazzo civico, insieme con le categorie produttive, alla Fca di Mirafiori e  al Museo del Cinema. È previsto anche un incontro a carattere riservato con il presidente della Regione Alberto Cirio a Palazzo Carignano.

 

L’INCONTRO CON I LAVORATORI

Lo slogan “Lavoro, lavoro…” è quello che i lavoratori delle aziende metalmeccaniche in crisi,  diversi dell’Embraco, davanti a Palazzo di Città, hanno rivolto al presidente del Consiglio.  Conte li ha brevemente incontrati lavoratori. Gli operai hanno  chiesto al premier di non lasciarli ” in mezzo alla strada”.

Maltempo: Cirio chiede lo stato di emergenza per il Piemonte

NUOVE PRECIPITAZIONI PREVISTE DA DOMANI SERA

Le informazioni del Centro Funzionale di Arpa Piemonte confermano il miglioramento delle condizioni meteorologiche e l’esaurimento delle precipitazioni nelle prossime ore sia nel Verbano, sia nell’Alessandrino, al confine con la Liguria.

I bacini dei fiumi Scrivia, Bormida, Orba ed Alto Tanaro, che hanno raggiunto le maggiori criticità nelle ultime ore, con diffusi fenomeni di dissesto, stanno facendo registrare un generale abbassamento dei livelli idrometrici che sono tutti al di sotto delle soglie di pericolo.

Nell’Alessandrino si segnalano ancora situazioni di criticità: 30 persone evacuate ad Alessandria nell’area golenale del Bormida; 40 a Gavi ligure completamente isolato causa frana; 40 a Castelletto d’Orba; 3 famiglie a Casalnoceto.

La viabilità in tutta la provincia di Alessandria è fortemente compromessa, con sottopassi allagati e strade chiuse.

Allagamenti e problemi anche all’ospedale San Giacomodi Novi Ligure, in particolare nei reparti di rianimazione, radiologia e alla centrale di sterilizzazione

La circolazione ferroviaria è tornata regolare, tranne che nelle tratte Novi Liguri-Arquata Scrivia, dove si viaggia a velocità ridotta, e tra Ovada e Campo ligure dove è ancora interrotta.

L’autostrada Torino-Piacenza presenta invece traffico regolare.

Nel Verbano Cusio Ossola la situazione è sotto controllo; il blocco stradale legato alla frana sulla strada da Crodo verso Formazza è stato rimosso e la strada è stata riaperta.

La Sala Operativa della Protezione Civile regionale è aperta e continua il monitoraggio dell’evoluzione della situazione in atto.

I volontari impegnati sul territorio, per lo più nell’Alessandrino, sono circa 400.

Per la giornata odierna permane allerta gialla nelle zone interessate dalle precipitazioni, per rischio residuo. Domani l’allerta gialla interesserà le aree del settore occidentale dove sono previsti fenomeni intensi a partire dal pomeriggio.

INCONTRO AD ALESSANDRIA TRA BORRELLI, CIRIO E GABUSI

Vista la gravità della situazione, questa mattina il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, si è recato in Prefettura ad Alessandria, dove ha incontrato il presidente della Regione, Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Protezione civile e Difesa del suolo, Marco Gabusi, parlamentari ed amministratori locali.

Il presidente Alberto Cirio ha annunciato che “la Regione Piemonte chiederà lo stato di emergenza per i danni causati dal maltempo in Piemonte. Quando conteremo i danni, oltre a far piangere il cuore, non possiamo lasciare soli sindaci e privati, abbiamo bisogno che lo Stato ci sia”.

Il presidente, che ha chiesto anche di esentare dal pedaggio il tratto di autostrada Alessandria Est-Alessandria Ovest, essendo praticamente l’unico possibile attraversamento della città, ha voluto ringraziare “forze dell’ordine, volontari e Prefettura, che lavorano per garantire la sicurezza delle persone, che è la prima delle nostre preoccupazioni. Il Piemonte ha risposto in maniera immediata: presidiamo tutte le zone a rischio con i gruppi di Protezione civile, tutti operativi sul territorio”.

“La stima dei danni è ancora in corso, perché il fenomeno si è concentrato tutto nella notte tra lunedì e martedì, ma è evidente che sono rilevantissimi – ha proseguito Cirio – È una situazione drammatica, che affrontiamo con l’orgoglio dei piemontesi, ma chiedendo allo Stato di fare la sua parte – La presenza di Borrelli, rimasto in contatto tutta la notte con l’assessore Gabusi, a meno di 24 ore dal fenomeno è la prova che siamo fiduciosi che questo avverrà”.

Ma questa ondata di maltempo rappresenta per il presidente “un’emergenza nell’emergenza”, poiché “arriviamo da un’estate terribile per il Piemonte, colpita da bombe d’acqua, trombe d’aria e fenomeni alluvionali che ricorrono a 25 anni dalla tragica alluvione del 1994”.

Al premier Giuseppe Conte, che incontrerà nel pomeriggio a Torino, il presidente Cirio ha anticipato che sarà richiesto “anche un intervento normativo, perché i nostri sindaci devono poter pulire i loro fiumi senza il timore di denunce. La tutela dell’ambiente è fondamentale, ma prima di ogni cosa viene la sicurezza dei cittadini”.

“Nel contesto negativo di questi giorni- ha commentato l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi – il sistema di protezione civile piemontese ha dimostrato di riuscire a gestire in maniera straordinaria fenomeni così importanti. L’efficienza dimostrata dalla macchina della protezione civile nelle emergenze deve essere trasformata in efficacia della macchina burocratica anche nella fase preventiva. Con il Presidente Cirio ne abbiamo discusso stamane in Prefettura insieme al capo dipartimento Borrelli ed ai sindaci. Sostanzialmente quelle norme che ci consentono di operare con grande funzionalità in emergenza devono essere estese, almeno in parte, per poter essere utilizzate anche nella fase di prevenzione. Questo ci consentirebbe di procedere speditamente in operazioni come l’asportazione del materiale litoide e legnoso, responsabile di danni enormi in caso di maltempo.
Nell’immediato siamo impegnati a ridare una casa a chi è dovuto sfollare, se possibile, e a valutare le situazioni che rimangono di emergenza, consapevoli della pioggia che purtroppo arriverà tra mercoledì e giovedì”.

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Lunedì / Arpa-Agenzia regionale per la Protezione Ambientale ha registrato fino a 110 mm di pioggia nel Verbano, 90 nell’alto Vercellese e tra 40 mm e 60 mm nelle aree dell’arco alpino. Prossimi ai livelli di guardia i corsi d’acqua al confine con la Liguria, in particolare, i due rami della Bormida. Acqua alta nei corsi d’acqua anche nella parte settentrionale della regione, per lo Strona e il San Bernardino nel Verbano, il Sesia nel Vercellese e il Sessera nel Biellese, su Lago Maggiore e  lago d’Orta, con incrementi di 25 e di 10 cm in sei ore. E’ prevista pioggia anche nelle prossime ore.

 

AGGIORNAMENTO DALLA REGIONE.  MARTEDì 22 OTTOBRE

MALTEMPO: IL CAPO DEL DIPARTIMENTO NAZIONALE ANGELO BORRELLI IN PREFETTURA AD ALESSANDRIA

Continua a rimanere critica la situazione nell’alessandrino, dopo le piogge insistenti dei giorni scorsi. In prefettura ad Alessandria è in arrivo alle 9.30 il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, Angelo Borrelli, che incontrerà il presidente della Regione, Alberto Cirio, l’assessore regionale della protezione civile Marco Gabusi e i tecnici del Settore, per fare il punto della situazione.

Dal territorio arrivano indicazioni di varie strade chiuse per frane. A Castelletto d’Orba 30 persone sono state evacuate e ricoverate presso la tensostruttura della Polisportiva, mentre altre 50 persone hanno trovato ospitalità presso la Croce Rossa di Serravalle. Si registrano anche 40 persone evacuate a Gavi presso le scuole elementari e 10 di Castelnoceto. Sull’autostrada A21 è chiuso lo svincolo in direzione Milano A7 per allagamenti. Sono partite in soccorso delle zone colpite le colonne mobile regionali di Torino, Asti, Vercelli, Novara.

Nel Vco, sono isolate per una frana Crodo, Formazza e Premia. Sta esondando il lago di Antrona e a breve è prevista una riunione in prefettura con il presidente della Provincia.

“Più risorse per la sanità”. Novità dall’accordo Stato-Regioni

Novità  per la sanità piemontese. Le ha rese note in prima Commissione, durante i lavori sull’assestamento di bilancio, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi: l’accordo Stato-Regioni prevede un incremento di  due miliardi per il fondo sanitario nazionale e di altri due per l’edilizia sanitaria. “Naturalmente l’intesa deve essere approvata dal Parlamento nella nuova legge di stabilità”, ha precisato Icardi, “ma queste nuove risorse sarebbero importanti. Per l’edilizia, ad esempio, i circa 150 milioni destinati al Piemonte equivalgono al costo di un nuovo ospedale”.

L’assessore ha anche confermato il disavanzo 2019 delle Asl: “Con i 101 milioni di Asl nei primi 6 mesi dell’anno, registrati nel bilancio consolidato, la proiezione ci porterebbe a una perdita annua intorno ai 200 milioni. Ho già incontrato i direttori, dando loro l’obbiettivo di ridurre il disavanzo tagliando gli sprechi e mettendo mano all’organizzazione delle Asl”.  Su questo, su richiesta di Domenico Ravetti (Pd), ci sarà un approfondimento in Commissione.

L’assessore Icardi  ha poi spiegato che l’accordo raggiunto nella Stato-Regioni  prevede risorse aggiuntive sulle borse di studio e sulla disabilità. “Ho avviato un tavolo regionale sulla fragilità sociale con gli operatori, partendo dalle buone pratiche che già  ci sono per estenderle a tutto il Piemonte attraverso un provvedimento che le disciplini. Occorre superare lo squilibrio eccessivo che c’è su Torino, rivedendo l’organizzazione dei servizi”.

Monica Canalis (Pd) ha chiesto all’assessore di garantire che non ci sarà un disimpegno della sanità dagli extraLea: “Bisogna realizzare  un livellamento all’alto dei servizi, non verso il basso. C’è una forte domanda di servizi sulla domiciliarietà e sulla non autosufficienza, dobbiamo essere all’altezza”.

Alberto Preioni (Lega) ha ringraziato l’assessore per il suo impegno sui conti e sull’efficienza dei servizi sanitari, dicendosi d’accordo anche sul superamento del Torinocentrismo e sull’apertura ai privati, “attualmente in Piemonte poco presenti in sanità rispetto ad altre regioni”.

Nel dibattito sono intervenuti  Sean Sacco e Francesca Frediani (M5s), Maurizio Marrone (fdI) e Raffaele Gallo (Pd).

Sempre in prima Commissione, per l’assestamento di bilancio, è intervenuto l’assessore Roberto Rosso che ha illustrato alcune iniziative che intende assumere sui temi dei diritti civili e della lotta alle discriminazioni, registrando la necessità di maggiori risorse. Sarah Disabato (M5s) ha chiesto all’assessore chiarimenti sulle sue posizioni sui questi temi. Raffaele Gallo (Pd) ha convenuto con l’assessore sul tema delle risorse, ma ha sottolineato che tocca alla Giunta attribuire in assestamento risorse per questi capitoli.

Nel corso del dibattito sono anche intervenuti Diego Sarno (Pd) e Angelo Dago (Lega).

 

(dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris)

Tribunale dei brevetti. Una sede europea a Torino?

Candidatura della città. 200 milioni di Euro di ricadute economiche

Questa volta Torino potrebbe non abbassare la testa di fronte a Milano. Il pallino ce l’hanno in  prima battuta la sindaca Appendino e il Presidente della Regione Cirio, che domani incontrano a Torino il premier Conte , se faranno proprio l’appello a candidare la città a sede europea del Tribunale dei brevetti.

Una gesto di orgoglio di una città troppo spesso rassegnata al declino che ancora una volta viene dal comitato “Sì, Torino va avanti”  quello delle piazze piene  sì Tav. La nuova importante istituzione è stata divisa fra tre sedi in Europa: a Monaco, a Parigi e a Londra. Ma quest’ultima esce di scena con la Brexit. In realtà una città s’era fatta avanti ,ma senza alcuna decisione da parte del governo che ha solo candidato l‘Italia: l’eterna candidata a tutto, Milano, che sembra volersi spartire con Roma ormai ogni sede istituzionale importante.

L’appello torinese porta firme importanti: quello dell’Unione Industriale, di due ordini professionali come Commercialisti e Architetti, quella dell’Amma, la più importante fra le associazioni che aderiscono all’Unione industriale torinese, la dinamica Api 8 (piccole imprese) e l’Associazione commercianti. Sicuramente altre sigle si aggiungeranno nei prossimi giorni, molto interessato si è già detto il Politecnico.

Un’occasione per la sindaca Appendino per far vedere che non è per la “decrescita infelice”, dopo la figuraccia delle Olimpiadi e la perdita del nuovo Salone dell’Auto a causa della sua maggioranza ( entrambe a Milano).

La storia

L’Unione Europea decise nel 2012 di dotarsi di un nuovo Tribunale dei Brevetti e di una protezione uniforme a valere per tutto il territorio dell’Unione (dispensata da un Tribunale “unificato”), in Italia il provvedimento è stato ratificato nel 2016.

Il TUB si articola su due livelli: il Tribunale di Primo grado e la Corte d’Appello. Per il Tribunale di Primo Grado erano previste una divisione centrale con sede a Parigi e sezioni specializzate a Londra, per i brevetti chimici e farmaceutici, e a Monaco, per i brevetti meccanici, oltre a divisioni locali o regionali istituite presso ciascun Stato contraente. La Corte d’Appello sarà unica ed avrà sede in Lussemburgo.  Con la Brexit si tratta di trovare una sede alternativa a quella di Londra (benché sia da attendersi un tentativo di tenere a Londra la Corte nonostante l’uscita).

L’Italia è il quarto paese Ue per numero di brevetti depositati, il 9 aprile del 2019 la Camera ha approvato una mozione in cui chiede per l’Italia una sede del Tribunale europeo dei brevetti, senza indicare una precisa destinazione.

L’appello

Nell’appello si articolano anche i punti di forza della candidatura torinese

.Torino vanta una storica tradizione in Brevetti, il primo Ufficio Italiano Brevetti e Marchi è nato a Torino

2.Torino è un’importante area di brevettazione

3.A Torino hanno sede i più importanti studi nazionali di brevetti  

4.Torino ha il miglior Tribunale civile d’Italia, riconosciuto anche a livello internazionale

6.Torino è sede di importanti Centri di Ricerca e Innovazione privati (TLab, GM, FCA productdevelopment e CRF, Innovation Center Intesa,..) e pubblici (Polito, Unito, Fondazione ISI,…)

7.Torino è sede di importanti organizzazioni sovranazionali (Agenzia Europea della Formazione, Organizzazione Internazionale del Lavoro, Staff College, Unicri…)

5.Torino è stata di recente riconosciuta “area complessa di crisi” e necessita di investimenti. L’arrivo del TUB, oltre a stimolare un indotto che vale alcune centinaia di milioni di euro all’anno (congressi, convegni, studi legali, laboratori scientifici, sedi di imprese internazionali per seguire da vicino le pratiche legate ai brevetti), avrebbe un evidente peso tecnico, come nuovo stimolo all’innovazione per imprese, università e società di ricerca (le proiezioni fatte dalla Ue sulle ricadute sui singoli territori del TUB ammontano a oltre 200 milioni di euro e si tratta di stime molto caute)

8.Torino dispone di numerosi spazi pubblici in zona centrale da destinare velocemente al TUB (ad esempio, ex sede del Tribunale, Grattacielo Rai, Palazzo della Città Metropolitana), oltre a edifici dismessi e da riqualificare che fanno parte del progetto strategico del Comune “Open for business” (39 siti, fra cui Thyssen, Manifattura Tabacchi, Moi, Palazzo del Lavoro, ex Gondrand, Tne, ex Toroc, ex Superga, Regaldi, Officine Grandi Motori)

9)       Torino ha già visto assegnati ad altre città dal governo due importanti  insediamenti per i quali si era candidata: l’ Autorità europea per la sicurezza alimentare (finita a Parma) e l’IIt, l’ Istituto Italiano di Tecnologia (finito a Genova)

10)     Da sottolineare infine che  la scelta di allocazione di sedi di istituzioni pubbliche non dipende solo  da rivendicazioni di “primogenitura” o di “primati”, ma è di carattere politico e deve prendere in considerazione anche il criterio redistributivo e di equità territoriale.

Tutto ciò premesso, dicono i firmatari, chiediamo chevenga avviato un rapido processo di presentazione della candidatura di Torino per l’aggiudicazione della sede specializzata in brevetti chimici e farmaceutici.

Domato l’incendio che ha bruciato il tetto della Cavallerizza

Un incendio divampato all’alba ha distrutto il tetto della Cavallerizza Reale, lo storico edificio tra piazza Castello e via Verdi. Sono state impegnate cinque squadre dei vigili del fuoco. Le origini del rogo sono al momento sconosciute. Da tempo lo stabile, antica sede delle scuderie reali, è occupato dai collettivi. Non ci sono feriti. L’edificio aveva subìto un incendio anche alcuni anni fa. Il complesso storico della Cavallerizza è patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

AGGIORNAMENTO

L’incendio è stato definitivamente domato prima delle 10.

E’ stata chiusa al traffico via Rossini. Gtt ha deviato dalle ore 8 le le linee  6, 18, 68 e Star1.

 

LE DICHIARAZIONI DELLA SINDACA CHIARA APPENDINO

“L’incendio poteva provocare molti più danni. Dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco se Auditorium Rai e l’Archivio non stati intaccati dalle fiamme. È stato ridotto l’impatto e l’incendio è stato domato. Fa male vedere un edificio storico tra le fiamme. Ora è presto per fare altre valutazioni. Vi saranno accertamenti sulle cause, ma è evidente che la Cavallerizza così non può stare”. Così la prima cittadina ha commentato con l’agenzia Ansa.

(foto Facebook- pagina Cavallerizza Irreale)

Allarme meteo, aperta la sala operativa della protezione civile

La Protezione civile della Regione Piemonte annuncia che sta sorvegliando con attenzione la situazione derivante dalle forti piogge che stanno interessando il territorio e che dalle ore 24 è stata aperta la Sala operativa di corso Marche per svolgere le opportune operazioni di monitoraggio e raccolta dati dalla diverse aree.

La decisione è stata assunta in seguito all’ultimo bollettino meteo emesso da Arpa Piemonte, che prevede allerta arancione su Verbano e Biellese, allerta gialla sulle pianure orientali, sulle zone montane del Canavese e al confine con la Liguria. Le precipitazioni potrebbero provocare incrementi dei livelli dei corsi d’acqua e dei laghi Maggiore e d’Orta e l’attivazione di frane.

Gli aggiornamenti sull’evoluzione della situazione sono disponibili su www.regione.piemonte.it/web/ , su www.facebook.com/regione.piemonte.official/ e su twitter.com/ProCivPiemonte twitter.com/PiemonteInforma twitter.com/regionepiemonte

Ferisce la compagna. Arrestato, era già condannato per omicidio

Questa notte, personale del Commissariato Barriera Milano, transitando in Corso Giulio Cesare ha notato alcuni passanti che invocavano aiuto. Gli agenti hanno subito visto una donna gravemente ferita al volto che, tuttavia, è riuscita ad indicare nel suo attuale compagno l’aggressore: S.M. cittadino tunisino di 36 anni. A poca distanza i poliziotti hanno notato l’uomo per terra sporco di sangue, in via Verres angolo via Leinì.

Gli agenti apprendevano che, poco prima, i due stavano tornando in autobus a casa della donna. Durante il tragitto, la vittima manifestava l’intenzione di interrompere la relazione, avendo scoperto che il suo compagno era attualmente detenuto in carcere per un precedente omicidio. Di qui scaturiva l’aggressione, nel corso della quale il trentaseienne aveva tentato più volte di attingere al collo la compagna, procurandole gravi ferite al volto con una bottiglia di vetro. La sciarpa indossata dalla donna probabilmente ha scongiurato eventi più gravi.

A seguito, di accertamenti, è emerso che il reo eradetenuto presso la casa circondariale Lo Russo e Cutugno” con permesso di assentarsi per motivi lavorativi. In particolare, l’uomo svolgeva attività lavorativa presso un Bistrò sito in Grugliasco, con obbligo di far rientro presso la casa circondariale entro le ore 2 della notte. Il cittadino tunisino, infatti, era stato condannato per l’omicidio, avvenuto a Bergamo nel giugno del 2008, della persona con cui al tempo aveva una relazione.

La donna è riuscita ad indicare nel suo attuale compagno l’aggressore: S.M. cittadino tunisino di 36 anni. A poca distanza i poliziotti hanno notato l’uomo per terra sporco di sangue, in via Verres angolo via Leinì.

Il trentaseienne, arrestato per tentato omicidio, è stato trasportato in ospedale poiché nel tentativo di fuga è caduto rovinosamente per terra