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Rapporto Rota, Torino non è ferma ma “il futuro è rinviato”

Non è ancora stato superato  declino di Torino, secondo la ricerca ‘Il futuro è rinviato’, presentata alla ventesima edizione del Rapporto Giorgio Rota del Centro Einaudi, alla Nuvola Lavazza con la partecipazione della sindaca Chiara Appendino, del  vicepresidente di Lavazza, Marco Lavazza, della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, dell’ad di Banca del Piemonte Camillo Venesio e di Virginia Antonini di Reale Group. Se Torino non è rimasta ferma, sostengono i ricercatori “E’ andata avanti, ma troppo lentamente. Il confronto con le  grandi città italiane colloca il capoluogo piemontese in una posizione medio-bassa del Centro Nord, talvolta “un anello di congiunzione con il Meridione”.

 

(foto Mihai Bursuc)

Tensione al “suk”: la polizia respinge gli ambulanti abusivi

Momenti di tensione questa mattina a Canale Molassi, nei pressi del Sermig, dove un gruppo di ambulanti abusivi voleva esporre la propria merce, nonostante il cosiddetto “suk” sia stato vietato e la zona liberata dalle bancarelle nelle scorse settimane.  Agenti in tenuta antisommossa hanno respinto i venditori non autorizzati. La zona è presidiata dalla polizia del commissariato Dora Vanchiglia e dalla polizia municipale.

Anziana inciampa sul tombino e muore

Un’anziana è deceduta al San Giovanni Bosco. Era  inciampata in un tombino in corso Brescia, all’ angolo con via Alessandria. L’hanno vista a terra priva di sensi e con una  ferita alla testa al uni passanti che hanno chiamato l’ambulanza . La polizia municipale ritiene che la donna,  di 87 anni, possa avere perso l’equilibrio vicino alle strisce pedonali, a pochi passi dal marciapiede, a causa di un dislivello di quasi due centimetri tra l’asfalto e il tombino.

La Giunta regionale “rottama” 29 leggi

Il presidente Cirio e l’assessore Rosso:

Sono ancora troppe: puntiamo a dimezzarle. Semplificazione vuol dire meno costi e meno burocrazia per un Piemonte più veloce”

Inizia il percorso per ridurre e semplificare l’impianto di 916 norme che ad oggi compongono e appesantiscono il sistema giuridico del Piemonte: sono 29 le prime leggi che la Giunta regionale, con un apposito disegno di legge approvato nella seduta del 24 ottobre, chiede al Consiglio regionale di abrogare, totalmente o parzialmente, iniziando così il percorso di “rottamazione” delle norme che nel frattempo sono state superate da nuove disposizioni (statali o regionali), o che in qualche modo hanno cessato i loro effetti diventando inoperanti.

Nove di queste leggi riguardano finanziamenti per la realizzazione di strutture turistico-ricettive, risalenti agli anni 1974-1990. Ad oggi, le norme in esame risultano implicitamente abrogate dalla disciplina successiva (l.r. 18/1999 “Interventi regionali a sostegno dell’offerta turistica”) che, in tale ambito, è intervenuta a regolare adeguatamente la materia.

Altre quattro leggi, relative al periodo 1974-2000, riguardano società non più partecipate dalla Regione (Sagat e Sacet) o non più esistenti: E.C.B. Spa, liquidata, e Texilia Spa, incorporata in Città Studi.

Ed ancora, si prevede l’abrogazione di una norma relativa alle specie di volatili cacciabili. Attualmente tutta la disciplina relativa alla tutela della fauna e gestione faunistico – venatoria è ricompresa nella l.r. 5/2018 che ha assorbito tutte le precedenti normative, pertanto la norma in esame risulta già implicitamente abrogata.

Sono invece 14 le leggi che riguardano il bilancio e i tributi, 13 delle quali relative ad autorizzazione all’esercizio provvisorio nel periodo dal 2012 al 2018. Queste legginon sono più operanti ed hanno terminato i loro effetti, in quanto si riferivano a specifiche annualità finanziarie o disponevano in modo provvisorio in attesa dell’approvazione degli strumenti finanziari definitivi.

Infine, abrogata parzialmentela legge regionale 8/2006 che riguarda il supporto agli enti locali, con cancellazione dell’art. 1, in quanto già ricompreso in normative successive (art. 10 della legge regionale 11/2012 e art. 18 della l.r. 23/2015) che prevedono il supporto tecnico-amministrativo agli enti locali da parte della Regione, mentre permangono gli art. 2 e 2 bis e successivi, in quanto garanzia di tutela per i piccoli Comuni.

Commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Semplificazione legislativa, Roberto Rosso: “Le leggi regionali sono ancora troppe. Con questo provvedimento scendiamo finalmente al di sotto della quota di 900, ma il nostro obiettivo è dimezzarle. Semplificazione vuol dire meno costi e meno burocrazia per un Piemonte più veloce”.

Apre a Torino l’Aruba Software Factory, nuovo polo di innovazione

Eccellenza nel nord Italia. Partnership con Experis per la ricerca dei talenti

Il progetto, di prossima apertura, si svilupperà in un territorio strategico e dinamico a livello tecnologico ed è stato scelto per dare ancora più spazio alla ricerca e sviluppo software di Aruba. Experis, talent company di ManpowerGroup, è partner d’eccezione per la ricerca e selezione dei talenti.

 

Aruba S.p.A., leader nei servizi di data center, cloud, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, presenta la nuova Aruba Software Factory pensata per dare un nuovo slancio – insieme a Experis – alla ricerca e al recruiting di competenze IT in ambito di sviluppo software.

Sarà localizzata a Torino, in un’area, quindi, che già vede un importante indotto strategico a livello tecnologico e un bacino di risorse e talenti su cui contare per portare avanti le attività di sviluppo previste nelle varie fasi del progetto. La Software Factory sarà avviata entro la fine dell’anno nell’area vicina al Politecnico con l’obiettivo di divenire un polo di innovazione d’eccellenza e andrà ad affiancarsi all’avanguardia delle infrastrutture e dei Data Center Aruba del network europeo.

Per competere in un mercato sempre più complesso e dinamico, la qualità del software, delle applicazioni e delle soluzioni offerte ai clienti diventa ogni giorno una parte sempre più centrale delle strategie di innovazione.

Punto distintivo dell’Aruba Software Factory sarà la gestione dell’intero ciclo di vita dello sviluppo del software, adottando metodologie moderne e i più elevati standard a livello di qualità, sicurezza ed innovazione tecnologica.

I domini applicativi saranno quelli su cui oggi Aruba ha già una forte presenza: Cloud Computing, Trust Services, Digital Transformation, Data Security, E-Government e servizi custom per clienti Enterprise. Sarà inoltre dedicata particolare attenzione a servizi innovativi quali Blockchain, IoT, Intelligenza Artificiale e in generale a collaborazioni con università ed enti di ricerca.

La Software Factory godrà delle competenze di Experis, la talent company di Manpower Group, partner d’eccezione per la ricerca e la selezione dei talenti da inserire nell’organico. Nella fase iniziale del progetto sarà costituito un primo nucleo di figure professionali tra cui IT architect, Project Manager, analisti e Full Stack developer, che saranno quindi i pionieri dei piani di sviluppo software della factory torinese.

Competenze e tecnologie troveranno spazio in un piano comune che sarà messo a disposizione anche delle aziende clienti enterprise che vogliono ottimizzare le proprie infrastrutture IT ed attivare processi di digital transformation e innovarsi.

Andrea Lugo, Direttore HR di Aruba, ha così commentato l’avvio della nuova Software Factory: “Sicuramente si tratta di un’opportunità volta a coinvolgere talenti e appassionati del settore dell’Information Technology. Mai come in questo periodo di trasformazione digitale, stiamo assistendo ad un fermento in materia digitale e IT e proprio lo sviluppo software è un elemento imprescindibile all’interno del business, in quanto rappresenta un mezzo fondamentale attraverso cui si crea l’interazione tra azienda e cliente. La Software Factory di Aruba nasce con l’obiettivo di fornire esperienze e non solo funzionalità, fissando nuovi standard di innovazione all’interno di un business che si affianca e supporta quello dei Data Center, che ci ha ormai resi noti in tutta Europa e non solo.”

Alessandro Testa, Professional & Interim Operation Director di Experis, ha così commentato: “In uno scenario caratterizzato da una crescita esponenziale dell’economia digitale, siamo orgogliosi di supportare Aruba nella creazione della nuova Software Factory, un polo di innovazione punto di riferimento e di eccellenza per lo sviluppo dei software in tutta Italia. Con una competenza specialistica nel settore Digital & IT abbiamo ricercato e selezionato i migliori professionisti che svilupperanno la nuova frontiera di software e applicativi per le aziende”.

Il tempo migliora, chiusa la sala della protezione civile

Maltempo in Piemonte: aggiornamento alle ore 13.00 del 25 ottobre

Le condizioni meteorologiche in Piemonte sono in netto miglioramento ed è atteso un fine settimana di tempo soleggiato e temperature miti.

I livelli dei corsi d’acqua sono tutti in calo; il Po decresce e la situazione si normalizza.

Solo il Lago Maggiore è stazionario ma si stima in lenta e graduale discesa nei prossimi giorni.

E’caduta la prima neve sulle Alpi occidentali con punte di 40 cm localmente sulle Alpi Graie.

Nell’Alessandrino sono ancora operatvi sul territorio oltre 200 volontari per le operazioni di ripristino e assistenza alle 130 persone evacuate.

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GIOVEDì 24 OTTOBRE

Gli accessi ai Murazzi del Po di Torino sono stati  chiusi in serata a causa dell’innalzamento del fiume. La polizia municipale ha transennato tutte le scalinate sul fiume. Il marciapiede dei Murazzi è stato invaso dall’acqua, ed è stata chiusa anche la discesa verso il  parco del Valentino, dietro il Borgo Medievale.

 

(Foto grande: il Torinese. Foto piccola: Maria Siragusa)

Ragazzo simula rapimento per estorcere 32mila euro alla mamma

Un ventitreenne del torinese ha simulato il proprio rapimento per estorcere alla madre la somma di  32 mila euro. Ma i carabinieri hanno risolto il caso dopo la denuncia della donna, di Castellamonte.  Il ragazzo è stato denunciato con un presunto complice, di 33 anni di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria). La donna aveva raccontato ai militari  di avere ricevuto due telefonate, una del figlio e l’altra del presunto  sequestratore, con forte accento calabrese. Sul cellulare, le erano comparsi dei messaggi con fotografie che mostravano il giovane legato e imbavagliato. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Ivrea, della compagnia di Gioiosa Jonica e del Ros. Il giovane è stato trovato (sano e salvo, ovviamente) nella località calabrese sotto casa dell’amico mentre  stava passeggiando con il cane.

 

La Torino “green” si mobilita per Climathon 2019

Il capoluogo piemontese è la città europea, e tra le prime nel mondo, con più iscritti, oltre 200. Un popolo “green” composto prevalentemente da giovani studenti, che venerdì 25 e sabato 26 ottobre, presso gli spazi di Environment Park, proporrà nuove soluzioni di economia circolare durante la maratona internazionale di 24 ore dedicata al clima

Torino ha risposto presente all’emergenza climatica, nuovamente allarmante in questi giorni nel nord-ovest del nostro Paese, accettando la sfida di Climathon 2019, la maratona di 24 ore sull’ambiente promossa da Climate – KIC, il più grande partenariato europeo sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Saranno oltre 200 iscritti a questa iniziativa internazionale presso gli spazi di Environment Park i prossimi 25 e 26 ottobre: giovani studenti, professionisti del settore, esponenti della società civile, dipendenti di amministrazione pubbliche o semplici cittadini interessati a dare il proprio contributo.

Un vero e proprio record di presenze che pone Torino come la città con più adesioni in Europa e tra le prime nel mondo, a indicare la sensibilità che il capoluogo piemontese continua a dimostrare nei confronti delle tematiche ambientali.

La full immersion di 24 ore vuole “generare” progetti innovativi partendo dal “basso” nell’ambito dell’economia circolare (a scelta tra le aree del tessile, cibo, mobilità e automotive, edilizia e arredo, elettronica, plastica e packaging)attraverso la condivisione di idee, esperienze e buone pratiche e, nello stesso tempo, vuole formare, informare e sensibilizzare in un modo più inclusivo e partecipativo.

A supportare i partecipanti, suddivisi in squadre, sarà una rete di circa 20 aziende, istituzioni, associazioni e incubatori del territorio torinese operanti quotidianamente in ambito “green”, che metterà a disposizione il proprio know-how per indirizzare i gruppi di lavoro verso soluzioni innovative, sostenibili e attuabili concretamente ed economicamente.

L’idea selezionata come vincente da una giuria composta da esperti e rappresentanti delle società partner, avrà un’importante occasione per diventare realtà: usufruirà, infatti, di un periodo di accompagnamento personalizzato grazie al supporto di alcuni partner torinesi come I3P, 2i3T, The Doers, Jobonobo, Open Incet e Fondazione Santagata. Avrà inoltre l’opportunità di partecipare all’innovation coffee di Intesa Sanpaolo Innovation Center con l’obiettivo di incontrare potenziali investitori.

Anche i giovanissimi potranno prendere parte a questo grande evento dedicato al clima attraverso Climathon Young, ospitato dalla Città di Torino il 25 ottobre presso il Centro sul riciclo creativo Remida di ITER. Alcuni ragazzi delle scuole medie si misureranno con le sfide dell’economia circolare in un laboratorio condotto dalla start up innovativa Mercato Circolare in collaborazione con l’Istituto Hydroaid. L’esperienza, che prevede un forte e diretto coinvolgimento dei partecipanti, avrà come esito una sequenza di domande prodotte in forma di “pillole video” che saranno presentate come spunti di riflessione alla più ampia comunità dei partecipanti alla sfida del Climathon Torino 2019.

Oltre alle finalità puramente progettuali, la due giorni di Climathon in Environment Park vuole anche essere un volano importante per far conoscere ai partecipanti e al grande pubblico idee innovative “sostenibili” già affermate, coinvolgendo una rete di realtà del territorio che hanno sposato la filosofia di “Climathon”.

Una vetrina rilevante sarà, per esempio, dedicata al living lab sull’economia circolare e collaborativa, finanziato con i fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto AxTO della Città di Torino. Il modello del Living lab coglie le potenzialità dell’economia circolare promuovendo sperimentazioni di attività di co-sviluppo, testing, strumenti e servizi che offrano soluzioni a sfide sociali e migliorino la qualità della vita nelle aree oggetto degli interventi. Attraverso il bando proposto dall’Amministrazione comunale nell’ambito di Torino City Lab sono state finanziate otto proposte che si presenteranno durante la festa finale in programma nel pomeriggio di sabato 26 ottobre.

Anche l’“accompagnamento sonoro” sarà ecologico al 100% grazie alla partecipazione, nel pomeriggio di sabato 26, dei giovanissimi cantori e musicisti di Musica d’Ambiente, progetto di Arpa Piemonte rivolto ai bambini della scuola primaria per guidarli, attraverso il gioco, a suonare e cantare concetti che fondono l’etica con l’ambiente, nell’orizzonte più ampio offerto da un maturo concetto di sostenibilità.

Climathon Torino 2019 sarà una manifestazione a impatto zero anche grazie al contributo dello sponsor Asja Ambiente Italia, che annullerà le emissioni di CO2 prodotte dai consumi energetici dell’evento e dai viaggi dei partecipanti attraverso la piattaforma Asja -CO2.

A conclusione del Climathon, nel pomeriggio di sabato 26 ottobre, sarà il momento dei festeggiamenti con un party “sostenibile” che coinvolgerà tutti i partecipanti alla manifestazione e durante il quale saranno presentati altri progetti e iniziative di economia circolare.

“La Città di Torino continua a sostenere forme innovative per trovare risposte alle sfide del cambiamento climatico e dell’economia circolare – spiega Chiara Appendino, sindaca di Torino – La nostra politica fortemente legata ad un’ottica di open innovation punta molto sullo studio di soluzioni innovative legate al clima e a ciò che può essere di supporto ai nostri cittadini. Abbiamo aperto le porte all’innovazione ma non vogliamo essere solo una città volta alla sperimentazione, vogliamo essere anche generatori di idee e grazie a Climathon, cui la città ha partecipato con entusiasmo fin dalla prima edizione e ha ospitato lo scorso anno il Main Stage internazionale, ci confrontiamo con nuove possibilità in una occasione utile per costruire una città sostenibile”.

Siamo orgogliosi di poter ospitare all’interno dei nostri spazi il popolo “green” torinese di Climathon, composto principalmente da giovani studenti che desiderano fare qualcosa di concreto a servizio della comunità – Ha spiegato Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Environment Park – Il gran numero di adesioni che abbiamo ricevuto, ben oltre le aspettative, significa soltanto una cosa: i torinesi sono sempre più attenti all’ambiente e alle sue problematiche e vogliono partecipare in maniera attiva alle iniziative riguardanti tale tema. Una necessità che Envipark ha sposato in pieno e che sta sviluppando attraverso numerose attività di sensibilizzazione, formazione e informazione dedicate ad aziende, centri di ricerca, istituzioni ma anche a scuole, giovani diplomati, inoccupati e privati cittadini che vogliono saperne e fare di più”.

 

Bimba di 5 mesi muore incastrata nella stanza della nonna

E’ rimasta incastrata con la testa  tra il materasso e un armadio la  bimba di cinque mesi morta ieri sera in un appartamento in via Pacini, a Barriera di Milano. Si trovava a casa della nonna che è andata in bagno per pochi minuti. Ma quando è tornata – anche la ricostruzione dei carabinieri conferma l’accaduto –  la bimba era priva di conoscenza. La nonna aveva immediatamente chiamato i soccorsi telefonicamente. La piccola, di origini marocchine, è deceduta in ambulanza nel tragitto verso  il Regina Margherita.

In arrivo 35 milioni per la sicurezza del territorio

Assegnati i fondi dal Ministero dell’Ambiente a dieci comuni piemontesi. 12 interventi finanziati per mitigare il rischio idrogeologico

 

Sono quasi 35 i milioni di euro assegnati dal Ministero dell’Ambiente al Piemonte per la mitigazione del rischio idrogeologico del territorio, ovvero per attuare gli interventi per la difesa dal pericolo di frane e alluvioni.

L’assegnazione è stata confermata ufficialmente in questi giorni. «La riduzione del rischio è determinante in una regione come il Piemonte, dove, secondo i dati ISPRA, il rischio da alluvione riguarda quasi un milione di persone mentre il rischio da frana può coinvolgere 80 mila abitanti – sottolinea l’Assessore Marco Gabusi-.  Ora abbiamo la certezza di avere i fondi in cassa, per cui possiamo dire che gli interventi partiranno. L’assegnazione, che per la precisione ammonta a 34.804.330 euro, permette di finanziare 12 interventi di progetti per la messa in sicurezza, le sistemazioni idrauliche, l’adeguamento degli argini, i consolidamenti e la rifunzionalizzazione di aree in dieci comuni piemontesi: Venaria, Valperga, Bussoleno, Villar Pellice, Castellamonte e Settimo Vittone nel Torinese, Pray e Piedicavallo nel Biellese, Tigliole nell’Astigiano e Balocco nel Vercellese».

Rientra inoltre in questo piano anche la realizzazione del primo lotto di messa in sicurezza della Dora Riparia alle porte di Torino, che necessita di un’area di sfogo per le acque, tecnicamente chiamata ‘cassa di laminazione’ in caso di esondazione.

L’assegnazione discende dal piano nazionale triennale contro il dissesto idrogeologico avviato dal governo nel febbraio scorso, il cui ‘stralcio’ per l’anno 2019 è stato approvato a luglio con deliberazione del Cipe ed è stato ora attivato con l’assegnazione delle risorse a tutte le regioni.