E’ di origini straniere, di 15 anni, ed è stato trovato senza vita vicino ai binari della stazione ferroviaria di Centallo, nel Cuneese, con segni evidenti di un trauma alla testa. La polizia ferroviaria sta indagando. Il conducente del treno regionale 22964 Limone-Fossano,si è accorto del cadavere e ha dato l’allarme. La linea Torino-Cuneo ha subìto l’interruzione del traffico ferroviario per due ore, dalle 8.20 alle 10.20, per l’effettuazione dei rilievi.
Squadre di vigili del fuoco e operatori del soccorso alpino hanno ritrovato i migranti che, provando ad attraversare a piedi il confine fra l’Italia e la Francia nei pressi del Monginevro, hanno dovuto fare i conti con il territorio impervio, la nebbia e le basse temperature e ieri si erano persi. Avevano chiamato dalla zona di Claviere, ma a causa del maltempo l’elisoccorso non poteva alzarsi in volo. Verso la mezzanotte i soccorritori li hanno raggiunti e messi in salvo.
(foto archivio)
Trenta mila, forse ancora di più, dopo i 100 mila sì sul Web: il sì Tav risponde ad anni di manifestazioni No Tav scendendo in piazza Castello, in massa e facendo balenare una maggioranza favorevole all’opera a Torino e in Piemonte. Ma da Roma Di Maio risponde ancora una volta che l’opera è in discussione, mentre la Lega dice il contrario. La manifestazione di Torino è, come spesso sono le cose che capitano a Torino, un punto di svolta nazionale: o i 5 stelle si snaturano e con una giravolta si adeguano o la Lega deve trarne le conclusioni a pena di pagare anche lei, dopo i chiari segnali dai sondaggi sul calo del consenso ai grillini, un prezzo politico troppo alto. Torino si ribella , se trenta mila scendono in piazza vuole dire che il governo della città è già minoranza perché la contestazione non si è limitata al Tav, ma ha accusato tutta la politica comunale di essere insufficiente e rinunciataria. E’ molto probabile che la sindaca Appendino non si dimetterà, ma è sicuro che il colpo ricevuto è da kappaò. Un messaggio anche per le prossime elezioni europee che 5 Stelle e Lega pensavano di vincere in carrozza. Certo dipende anche dagli avversari, da Forza Italia al Pd, che devono offrire una alternativa credibile e proposte politiche per la crescita e non per far crescere l’assistenzialismo e il debito. In piazza Castello è stato come se ci fossa tutta l’Italia che lavora e produce. Ora si attendono le altre mosse di questa Italia del Sì, probabile la richiesta di un referendum, in Piemonte, sul Tav: sarebbe la prossima mobilitazione delle 7 “madamin” che hanno messo in crisi forse non solo la politica locale ma anche quella nazionale.
(foto R. Chiaravalloti – il Torinese)
L’appuntamento era per le 11, ma già alle 10,30 piazza Castello era piena di manifestanti che hanno sfidato la pioggia per dire Sì-alla tav e allo sviluppo di Torino, in polemica con la maggioranza della sindaca Chiara Appendino che la scorsa settimana ha approvato in Consiglio comunale un ordine del giorno che dichiara Torino “città no-tav”. Per la prima volta in piazza anche la borghesia torinese, spinta dall’appello delle categorie produttive – industriali, artigiani, commercianti, avvocati, commercialisti- presenti anche loro insieme a sindacati e scuole. La miccia è partita dalla petizione online a favore della Torino-Lione e da sette signore torinesi che hanno creato una pagina Facebook contro il declino torinese e la decrescita infelice. Un messaggio ai cinque stelle neanche troppo velato. In piazza nessuna bandiera di partito, ma i partiti (tranne Rifondazione e pochi altri) ci sono tutti. Da oggi per la sindaca molto cambierà nei rapporti con i torinesi.
(Foto R. Chiaravalloti – C. Ventimiglia / il Torinese)
8 dicembre, sfilata dell’Immacolata per i No-Tav
La sindaca Chiara Appendino, interpellata dai giornalisti a margine del Millennials Ambassadors Forum, a proposito della manifestazione di piazza dei Sì – Tav dice di non sentirsi “assolutamente isolata. Io sto continuando a lavorare per il bene della città, come penso anche chi andrà in piazza sabato”. La sindaca ritiene che “da un momento di tensione si possa creare una nuova forma di rapporto”. Se l’intenzione del movimento favorevole alla Torino-Lione è costruttiva e se verrà proposto un manifesto, afferma la prima cittadina: “sono pronta ad accoglierlo con interesse e a confrontarmi”.
In Piemonte sono finite dalla mezzanotte le copiose piogge che hanno caratterizzato gli ultimi giorni. La Protezione civile regionale segnala di non avere ricevuto particolari segnalazioni. Sono stati attivi 31Centri operativi comunali nel Torinese, 4 nel Vco, 2 nel Cuneese, 2 nel Novarese, con due sale operative provinciali aperte a Biella e Torino e Vercelli in reperibilità. I corsi d’acqua si sono mantenuti sopra la soglia di guardia ma sotto quella di pericolo, con livelli in calo. In Valle di Susa i volontari della Croce rossa sono stati attivati per soccorrere 12 famiglie isolate nella frazione Gandoglio di Borgone e 3 famiglie nella frazione Costa. Resta per ora alto il livello dei laghi d’Orta e maggiore.E forse tra venerdì e sabato torna il sole.
Come da programma si terrà in piazza Castello, ma di fronte al Palazzo della Regione, e non nella zona davanti alla prefettura (occupata dal “cantiere” dei mercatini di Natale) la manifestazione sì -Tav di sabato 10 novembre. Così ha deciso il comitato di sicurezza. Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, promotore della petizione online a favore della Torino-Lione annuncia all’Ansa che ad oggi ha superato le 57mila adesioni e commenta: “Fermare la Tav sarebbe un atto grave e contro l’interesse dell’Italia, che dal 1999 ad oggi ha perso 20 punti di PIL rispetto alla media europea”.
(foto: il Torinese)
Il Piemonte chiede più autonomia
Ok dal Consiglio regionale del Piemonte (con voto bipartisan) alla delibera della Giunta attraverso la quale la Regione darà il via formalmente alla trattativa già avviata con il Governo per ottenere una maggiore autonomia. Tutto nell’ambito dell’articolo 116 della Costituzione. L’obiettivo è il accrescere alcuni poteri su sanità, turismo e beni culturali, infrastrutture, istruzione e formazione, politiche transfrontaliere e previdenza complementare.