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Sanità: concorsi truccati? Coinvolti medici e docenti

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Nell’ambito di una inchiesta della Procura di Torino relativa a presunte raccomandazioni e agevolazioni nei concorsi dei dirigenti sanitari sono in corso diverse perquisizioni. Gli accertamenti interessano docenti universitari e ricercatori di Medicina dell’Università di Torino e della Città della Salute e dell’azienda ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano. Sono  25 gli indagati, ai quali sono contestati i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico e turbata libertà degli incanti. L’indagine ha preso il via da accertamenti su sospette certificazioni mediche  relative a un funzionario pubblico coinvolto in altro procedimento penale. La diagnosi specialistica gli attribuiva la pensione d’invalidità, in seguito  revocata dopo una  visita medica straordinaria dell’Inps. Poi  le indagini si sono allargate a psicologi e dirigenti della sanità.

Il vice sindaco nella piazza no-Tav

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La capogruppo M5S a Palazzo Civico, Valentina Sganga, ha spiegato che il movimento parteciperà alla manifestazione no-Tav dell’8 dicembre senza bandiere, con consiglieri e assessori. Presente anche il vicesindaco Montanari con fascia tricolore, su delega della  sindaca Appendino. La Città di Torino non sarà invece rappresentata dai simboli ufficiali:  stemma, gonfalone e bandiera”. In un primo tempo, dopo le dichiarazioni del consigliere grillino Carretto, secondo il quale la sindaca sarebbe stata in piazza con i simboli della Città, aveva suscitato polemica da parte delle opposizioni in Sala Rossa.

Neve in arrivo, forse anche in collina

Fiocchi di neve in arrivo dai 400 metri sul Piemonte, possibili anche sulla collina torinese. A Torino prosegue la pioggia, ma ancora per poco:  la perturbazione di questi giorni lascerà spazio al sereno ma anche alle prime gelate notturne. Le piogge  in pianura e la neve in montagna saranno protagoniste il prossimo weekend, poi nuova fase soleggiata e stabile, con temperature nella norma stagionale.

Regione e vescovi insieme per il patrimonio ecclesiastico

La Regione Piemonte e la Conferenza Episcopale hanno raggiunto un accordo triennale per un milione di euro, per la valorizzazione del sistema ecclesiastico regionale di archivi, musei e biblioteche. “Un patrimonio spesso poco conosciuto soprattutto sotto il profilo turistico, che è giusto divulgare anche grazie alla digitalizzazione e ai nuovi strumenti tecnologici”, spiega all’Ansa monsignor Derio Olivero, delegato ai Beni Culturali Ecclesiastici dei Vescovi del Piemonte. E’ anche previsto lo sviluppo delle aperture automatizzate, già in funzione alla Cappella di San Sebastiano di Giaveno e in quella di San Bernardo d’Aosta a Piozzo, il censimento dei fondi storici delle parrocchie, il riordino dei fondi documentari e la digitalizzazione dei giornali diocesani.

“Il Comune nella piazza no-tav”. Ma Appendino dice no

Nuove polemiche sulla tav dopo l’annuncio del consigliere comunale dei pentastellati, Damiano Carretto: all corteo No Tav dell’8 dicembre la Città di Torino, scrive su Facebook l’esponente grillino  “sarà sicuramente rappresentata in veste ufficiale come in tutte le manifestazioni NoTav da quanto Appendino è Sindaca. Ciò in relazione a un preciso programma elettorale e ad atti votati dal Consiglio Comunale. I rappresentanti della città sfilano con la fascia assieme ai sindaci della valle di Susa e di altre città”. Ma la sindaca Chiara Appendino fa sapere subito che al momento “non sono previsti simboli della Città”.   La politica cittadina reagisce: “La Città non vada al corteo No Tav dell’8 dicembre. In un momento delicato come quello attuale in cui il dibattito sulla Tav non solo e’ aperto, ma vede tantissimi torinesi metterci la faccia e scendere in piazza per la continuazione dei lavori sulla Torino-Lione, la presenza del gonfalone del Comune ad una manifestazione di parte e’ uno sfregio istituzionale senza precedenti alla cittadinanza, una mancanza di rispetto verso chi si sta schierando per il sì, l’ennesima forzatura a cinque stelle” così commentano Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, e Augusta Montaruli, parlamentare FDI, che aggiungono: “Non pretendiamo che Appendino rinunci alla sua ottusità, ma quantomeno che dimostri rispetto per il dibattito in corso. Il Sindaco non solo non sta ascoltando il popolo Si’ Tav, ma fa di peggio: le dichiarazioni sull’apertura al dialogo, seguite dall’adesione ufficiale in fascia tricolore al corteo No Tav dell’8 dicembre, sono una presa in giro. Ad una disponibilità reale al confronto, infatti, non sarebbe mai seguito un simile affronto”.

(foto: Il Torinese)

Contro la tav: manifestazione l’8 dicembre

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Alberto Perino, il leader del movimento No Tav  a Venaus è intervenuto all’assemblea nazionale “contro le grandi opere inutili”, a proposito della manifestazione dell’8 dicembre contro la Torino-Lione: “dobbiamo dare una dimostrazione che non è vero che tutti i torinesi, tutti i piemontesi e tutti gli italiani vogliono quella stupida cosa che gli altri continuano a chiamare la Tav e noi, correttamente, chiamiamo il Tav. Ci mobiliteremo in modo civile: non siamo facinorosi, terroristi, fancazzisti”.

 

(foto: il Torinese)

Mattarella scrive alle “madamin”: “apprezzo lo spirito civico”

di Ibis

Il movimento ” Sì, Torino si muove” ha messo a segno un ulteriore punto a suo favore: Il presidente Mattarella ha risposto con una lettera molto cortese alla missiva che gli era stata mandata dal comitato “Sì, Torino si muove” che ha organizzato la manifestazione pro Tav con 40 mila persone in Piazza a Torino.

” Gentile signore- scrive Mattarella- Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la Vostra iniziativa: promuoverne per perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione.” Inizia così la lettera che aggiunge : “La Vostra richiesta, peraltro, muove dall’esigenza e mira all’obiettivo di confermare una scelta politica di particolare importanza anche sul piano internazionale e di cui si discute in ambito di pubblica opinione, parlamentare e di governo.”

Frasi che , anche senza essere un navigato quirinalista, si comprende come siano un evidente segno di condivisione delle preoccupazioni di quanti ritengono la Tav un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia ( dove si sottolinea che la Tav è una scelta politica di particolare importanza sul piano internazionale) anche se , da uomo attento alle prerogative istituzionali , Mattarella conclude dicendo che il fatto di essere un argomento da decidere in ambito parlamentare e di governo “mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni e ne consegue quello di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al Presidente della Repubblica ma a Governo e Parlamento.” Da alcune parti, soprattutto vincine all’amministrazione cittadina, nei giorni scorsi era stata fatta trapelare l’ipotesi che Mattarella non avrebbe risposto , nella speranza che così sarebbe stato ridimensionato il peso della massiccia manifestazione di Torino: una manifestazione che sembra essere sempre più uno spartiacque anche per la politica nazionale, mostrando una insofferenza sempre più ampia verso le scelte del governo in una delle due grandi città che avevano mandato al potere i 5 stelle. E’ la contestazione che cresce nel Nord del Paese e che mette in crisi anche le scelte della Lega, che qui ha il suo principale serbatoio elettorale.

Nel ringraziare il Presidente il Comitato “Torino Sì, va avanti” scrive: “Gentile Presidente, La ringraziamo per la Sua lettera e per l’approvazione dello spirito civico con cui abbiamo manifestato a Torino in Piazza Castello, insieme ad altri 40.000 cittadini. Abbiamo mantenuto la promessa di farLa partecipe direttamente delle nostre istanze e riconfermiamo il nostro Sì: vogliamo andare avanti nell’interesse dei cittadini di Torino e di tutta Italia.” Dunque ha compreso e pur non volendolo tirare Mattarella per la giacchetta gli fanno sapere che lo sentono vicino e che la sua riposta le rafforza nella convinzione di andare avanti. Si sa che si sta saldando una intesa fra il comitato e tutte le numerose forze organizzazioni di categoria, ordini professionali e forse sindacali che condividono apertamente le critiche alle politiche governative. Una alleanza potenzialmente dirompente in una delle più importanti aree produttive d’Italia.

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Forza Italia in piazza per la Tav

Una Piazza Palazzo di Città (quasi) piena di manifestanti a favore della Torino-Lione. Non proprio un’adunata oceanica, ma sufficiente a guadagnarsi i tg nazionali.

Alla manifestazione di partito è arrivata una lettera del leader azzurro, Silvio Berlusconi: “La battaglia per la Torino-Lione è importantissima,  si tratta di una infrastruttura decisiva per il futuro del Piemonte e di tutte le regioni del nord. Ed è ancora più importante perché è vede contrapposte due visioni opposte dell’economia e della società”. A Torino è giunto per l’occasione, con Mariastella Gelmini, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.  “Questo  governo – ha detto – è destinato a durare poco perché non c’è identità di vedute”. Intanto la petizione sì Tav  promossa da Silavoro, che ha avviato la manifestazione delle “madamin” di sabato scorso in piazza castello  ha superato le 70 mila adesioni. Lo annuncia l’ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, Mino Giachino. Alla manifestazione di Forza Italia, tra i parlamentari , sindaci e consiglieri regionali azzurri anche il senatore Adriano Galliani e il candidato in pectore alla presidenza della Regione, l’eurodeputato Alberto Cirio.

 

(foto R. Chiaravalloti / il Torinese)

Il “no” delle Regioni al blocco delle opere

Gli assessori ai Trasporti di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte dicono no all’eventuale messa in discussione di strade, autostrade e collegamenti per un valore di oltre 3 miliardi di euro e chiedono la certezza dei finanziamenti necessari a garantire la realizzazione o il completamento delle opere attese dal territorio. I  responsabili delle Infrastrutture, Raffaele Donini, Claudia Maria Terzi, Elisa De Berti e Francesco Balocco, hanno così deciso di rivolgersi direttamente al ministro Danilo Toninelli per avere rassicurazioni sui lavori dopo la dichiarata intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di revocare la concessione a Società Autostrade per l’Italia (Aspi), che si era impegnata a destinare quella cifra (3,2 miliardi, di cui circa uno per lavori già avviati o da avviare e il resto per progetti in corso di approvazione) per realizzare opere già condivise con i territori. Secondo  gli assessori, “si tratta di impegni già assunti ufficialmente e formalmente, che riguardano: lavori già avviati, per i quali deve essere assicurata la continuità dell’erogazione dei finanziamenti, previsti in genere per stati di avanzamento; lavori ancora da avviare, ma per i quali sussiste da tempo l’impegno finanziario di Aspi, riscontrabile, come detto, dagli atti approvativi delle opere o da convenzioni sottoscritte; progetti già ad un avanzato stadio approvativo, per i quali cioè è in fase di conclusione la Valutazione di impatto ambientale o addirittura è stato approvato il progetto definitivo ed è già stato predisposto l’esecutivo, previsti dalla Convenzione Unica fra Aspi e Stato”.

Freddo (quasi) invernale. Temperature in calo di 10 gradi

Sabato e domenica a Torino e in Piemonte il termometro in pianura non supererà i 7-8 gradi e a quota 2.000 metri resterà sempre sotto lo zero, con minime a -4: in sostanza una decina di gradi in meno rispetto agli ultimi giorni. Pioggia prevista in particolare  sulle zone alpine e prealpine, poi, domenica si avrà un temporaneo miglioramento del meteo. All’inizio della prossima settimana dovrebbe tornare il maltempo con neve anche a quote basse.