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Fascia tricolore nella piazza no-tav

In Consiglio Comunale il vice sindaco Guido Montanari ha risposto alla richiesta di comunicazioni sulla rappresentanza della Città alla manifestazione No Tav, dell’8 dicembre prossimo.Il vice sindaco ha affermato che in merito alla presenza istituzionale della Città, sarà egli stesso presente con la fascia tricolore. Non ci saranno invece simboli della Città come bandiera e gonfalone.

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Gli interventi in Sala Rossa

 

Domenico Carretta (PD) Nonostante i sotterfugi, l’8 dicembre la sindaca sarà comunque in piazza e non sarà l’assenza del Gonfalone, con sola presenza della fascia indossata dal vicesindaco, a salvarvi. Usate la fascia per prendere a schiaffi la città. Consiglio al vicesindaco, quel giorno, di portare in piazza anche la sindaca e tutti i suoi consiglieri e assessori, in testa al corteo. Metteteci la faccia, fateci capire la vostra posizione, dite cosa volete fare. Noi non useremo le parole di disprezzo da voi rivolte ai manifestanti di piazza Castello. Quando si indossa la fascia, si rappresentano tutti i cittadini, anche quelli che la pensano diversamente. Liberi di manifestare il dissenso verso l’opera ma senza fascia, non prendete in giro la città.

Osvaldo Napoli (FI) Il gruppo consiliare di maggioranza ha messo in difficoltà il proprio sindaco. Perché avete voluto la forzatura sulla TAV, che non è di competenza della Città? La maggior parte della piazza, in occasione della manifestazione di piazza castello, era presente anche in conseguenza del vostro “no” alle Olimpiadi. Sull’uso della fascia tricolore, ricordo che quella dell’8 dicembre non sarà una manifestazione istituzionale, e la Città non è contro la TAV. Concludo dicendo che Appendino è in minoranza nel M5S, la invito a dimettersi e cercare una nuova maggioranza, faccia come Pizzarotti a Parma.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) La sindaca sarebbe in imbarazzo nel partecipare alla manifestazione NO TAV e manda il suo vice, con la fascia tricolore, Un gioco delle parti che ha fatto il suo tempo. La sindaca si esponga, dimostri coerenza e senso delle istituzioni. La TAV è rilevante per Torino e il suo territorio. La sindaca dopo il voto in Consiglio ha detto di avere aperto il dialogo ma vediamo che è ostaggio della sua stessa maggioranza. Non è questioni di opinioni politica ma di rispetto delle istituzioni e della gran parte di città che non ha votato per Appendino.

Roberto Rosso (Noi per l’Italia) Migliaia sono in piazza per dire Sì a Torino e allo sviluppo. Un’altra piazza dirà No tra pochi giorni. Alla manifestazione per il si c’era gente arrivata da tutta Torino, in bici, in bus, in taxi: l’8 dicembre arriveranno invece con i pullman i black block e i centri sociali. Possibile che gente che è stata eletta da una determinata città, Torino, rappresenti invece gli interessi di un altro territorio? La sindaca continua a sottrarsi al confronto in aula, si mostra senza coraggio, va a braccetto col “Sistema Torino” ma poi non prende una posizione netta. Spero in un ravvedimento, sarebbe giusto non sfilare con la fascia tricolore. Perché non fare un referendum consultivo sulla TAV, sentendo cosa vogliono i torinesi?

Fabrizio Ricca (Lega Nord) Non mi scandalizzo per l’utilizzo della fascia a una manifestazione politica, ma mi stupisce che il Movimento 5 stelle non si renda conto che il mondo è cambiato: i torinesi sono scesi in piazza per dire sì al Tav! Per la contromanifestazione invece arrivano persone dal resto dell’Italia… Il Tav è un’opera fondamentale per il nostro territorio.

Silvio Magliano (Moderati) La fascia tricolore ha la stessa valenza di un gonfalone e non può essere usata in modo improprio. Mi auguro la manifestazione sia pacifica e non ci siano scontri e atti vandalici. Spero poi che chi arriverà da fuori Torino almeno non usi i treni ad alta velocità…

Valentina Sganga (M5S) La Sindaca oggi non è in aula perché è con il presidente Mattarella. Noi abbiamo già approvato un atto per uscire dall’Osservatorio Torino-Lione e aderire alle manifestazioni contrarie all’opera, come avverrà il prossimo 8 dicembre. La nostra posizione è sempre stata chiara e i cittadini ci valuteranno sulle nostre scelte. È impossibile poi con la fascia tricolore rappresentare tutti i cittadini: solo i dittatori lo fanno.

Piero Fassino (PD) Il rispetto per Mattarella ci vorrebbe sempre… La fascia, comunque, rappresenta Torino, come il gonfalone. Vi state mettendo contro tutta la città: siete isolati e dovreste ascoltare i cittadini e capire cosa pensano! Vi state trasformando in un movimento di antagonismo sociale.

Giornata torinese per il presidente Mattarella

Un lungo applauso dei torinesi per  il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Teatro Carignano di Torino, dove il Capo dello Stato è arrivato per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università. Presenti la  sindaca  Appendino, il presidente della Regione  Chiamparino e il rettore  Ajani. Mattarella è stato accolto in piazza Carignano dai bambini della scuola elementare Niccolò Tommaseo. Il presidente continuerà la sua visita a Torino al Polo del ‘900,  alla cappella del Guarini e con un incontro  con i giovani del Sermig.

Torino contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, la Città di Torino partecipa alle iniziative per l’eliminazione della violenza sulle donne e offre l’opportunità di organizzare momenti di riflessione di confronto, appuntamenti culturali, occasioni di visibilità e di denuncia. Torino aderisce all’iniziativa dell’Anci che ha proposto di esporre le bandiere a mezz’asta in occasione del 25 novembre in segno di lutto per le vittime del femminicidio, con  l’obiettivo di valorizzare le esperienze realizzate a livello comunale per contrastare ogni fenomeno di violenza sulle donne e stimolare un profondo cambiamento culturale. Il Comune ha nuovamente aderito alla Campagna “Posto Occupato” posizionando, in luoghi ad alta frequentazione di pubblico, un cartello su una sedia per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio. È stata rinnovata la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere e gli stereotipi “E’ tutta un’altra storia” con cartoline, pieghevoli in varie lingue e locandine che saranno affisse in tutti i luoghi aperti al pubblico del Comune, come le biblioteche comunali e l’Urp. E’ stato dato anche il contributo al progetto di sensibilizzazione “Scelgo di non agire violenza” che si realizzerà in otto scuole superiori, una per ciascuna delle otto circoscrizioni torinesi, con la collaborazione di nove associazioni del CCVD (Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne): E.M.M.A., Amaryllis, L’Altra Riva ONLUS, Casa delle Donne, Cerchio degli Uomini, MigraGen – Associazione per l’Intercultura di Genere, ScambiaIdee, Tampep e Verba, nel periodo in concomitanza con la Giornata, tra il 22 novembre e il 10 dicembre.

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La Città, informa una nota dell’ufficio stampa di Palazzo Civico, darà inoltre il patrocinio alle seguenti iniziative: 
– attività di promozione e sensibilizzazione di una cultura del rispetto per la costruzione di una società inclusiva e di diritto a cura dell’associazione MAIS (Movimento Per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà)
– progetto SAFE (un progetto di fundraising per finanziare l’educazione contro la violenza di genere) a cura dell’associazione Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile.
Nell’ambito invece del progetto AxTO è attiva l’azione 5.08 denominata “Mai più sole in Barriera”. Dal 15 novembre sono affissi 60 manifesti plurilingue della campagna di comunicazione sul territorio di Barriera di Milano, mentre nelle prossime settimane si terrà un’attività di formazione per gli studenti e le studentesse di quattro scuole secondarie di 2° grado di Barriera a cura della Diaconia Valdese.
L’ATS (che comprende le associazioni “Centri Antiviolenza E.M.M.A onlus, Cerchio degli uomini e la Società Cooperativa Sociale Orso) propone le seguenti attività :
– “Alla scoperta di Barriera-Io non corro da sola”
– mostra denominata “Colori in Movimento, superare paure e disagi attraverso il gioco delle forme e dei colori nell’arte pittorica”
– flash mob “Mai più sole in Barriera”
– La Tombola dei Diritti nella sede di un ente aderente al progetto
– l’Orange Food Day, un pranzo colorato di arancione, in spazi aderenti al progetto.
Sono inoltre previste attività di informazione-sensibilizzazione per i/le dipendenti dell’Amministrazione fra cui la campagna contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, a cura del CUG (Comitato Unico di Garanzia), veicolata attraverso una nuova locandina che sarà affissa nelle circa 300 sedi di lavoro. 
Tutte le iniziative sono pubblicate nell’opuscolo pubblicato nel sito istituzionale della Città e nel portale delle Pari Opportunità “I.R.M.A.” www.irma-torino.it. Nell’opuscolo sono presenti anche le numerose iniziative organizzate nelle Case del Quartiere della Città.

Tav, Chiamparino: “Il Governo non ha rispetto”

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino sottolinea ” l’assoluta mancanza di rispetto istituzionale con la quale  questo governo lavora:  procede per filiere di appartenenza politica oppure cercando di rapportarsi direttamente con una parte delle piazza e ignora quelle che sono le regole minime di una democrazia partecipata e liberale, e cioè che ci sono istituzioni che rappresentano i cittadini”. Il governatore lo ha detto  a margine della firma sull’intesa per le opere compensative della Torino-Lione. “S ono sei mesi che i cittadini aspettano risposte sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, senza ricevere alcun tipo di risposta”.

13 anni dopo nessun colpevole per la morte di Matilda

Al  processo  in corte di Assise d’Appello a Torino la Procura Generale ha chiesto di non condannare Antonino Cangialosi per l’omicidio di Matilda, la piccola di 23 mesi che morì nel 2005  a Roasio nel Vercellese. Assolta nel 2012  in via definitiva la mamma della bimba,  Elena Romani che allora era la compagna di Cangialosi. Non ci sono dunque colpevoli per la morte della piccola. “Il fatto che  non si possa arrivare a un giudizio di colpevolezza è una sconfitta  per tutti noi che ci siamo occupati del caso e una sconfitta del sistema giustizia. Ma condannare una persona sulla base delle risultanze dei vari processi non si può”, è il commento del procuratore generale Marcello Tatangelo.

Torino-Lione, le imprese vanno dal premier

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Dopo la mobilitazione Sì-Tav qualcosa si muove. L’appuntamento è fissato per il  5 dicembre, quando rappresentanti delle imprese, sindacati, mondo della cooperazione e delle categorie produttive torinesi  incontreranno a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il  Vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, con il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Le realtà produttive hanno dichiarato apprezzamento per la disponibilità del governo, ribadendo la necessità di un confronto sereno sui temi della Tav e dello sviluppo di Torino e del Piemonte.

La coordinatrice UE: “Stop tav? Il peggiore scenario”

La coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova ritiene che lo stop alla Tav sia “il peggior scenario che si possa immaginare”, con un costo elevatissimo che non sarebbe coperto dai fondi europei. Vero, a suo parere, che la Torino-Lione è un’opera costosa, ma produrrà “benefici molto alti”. Lo ha detto alla visita al cantiere francese dell’opera , annunciando che il finanziamento europeo per la tratta internazionale passerà  dall’attuale 40% al 50%”. “Ci sono state sette analisi costi-benefici – ha aggiunto – ne possiamo aspettare anche un’ottava”.

Via Germagnano, demolite baracche al campo nomadi

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Ieri e oggi, martedì 20 e mercoledì 21 novembre, gli Agenti del Reparto Minoranze Etniche con l’ausilio degli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale hanno provveduto all’abbattimento dei rifugi di fortuna e a rimuovere le roulotte nell’insediamento non autorizzato del Campo nomadi di via Germagnano. Tutto è avvenuto nella più ordinata modalità, senza particolare opposizione dei nomadi presenti. Durante l’operazione sono stati denunciati 4 cittadini di nazionalità slava per violazione dei sigilli e occupazione del suolo.  L’operazione è ancora in corso e porterà alla geolocalizzazione delle porzioni di territorio poste sotto sequestro.Il sequestro di aree all’interno dei campi abusivi di via Germagnano è cominciato giovedì 15 novembre. Nelle aree denominate “Amiat”, “Ponte”, “Slavi” c’erano 28 rifugi di fortuna e roulotte abbandonate, sempre utilizzate come abitazione.

 

(foto archivio)

A proposito di fascia tricolore

di Pier Franco Quaglieni

Il vice sindaco di Torino Guido Montanari, guru della decrescita felice, parteciperà alla manifestazione no-tav dell’8 dicembre indossando la fascia tricolore. Una scelta sbagliata che rivela poco senso delle istituzioni perché il vicesindaco , facente le  funzioni del sindaco , quando indossa la fascia tricolore, rappresenta tutta la Città, non solo la maggioranza. Montanari è in buona compagnia perché molti sindaci valsusini indossano la fascia per manifestare contro l’alta velocità ferroviaria, ormai da anni. A mio modo di vedere un abuso che andrebbe sanzionato. Forse questi sindaci dovrebbero rileggere  le norme che regolano l’uso della fascia che riguarda esclusivamente le occasioni ufficiali, istituzionali. In una parola , le iniziative promosse dal Comune o altre manifestazioni  di carattere istituzionale a cui partecipano in rappresentanza della loro città. Una circolare del Ministero degli interni ai prefetti richiama  il dovere di indossarla “con consapevolezza  e decoro” il che toccherebbe anche l’abito indossato da chi porta la fascia. Certi abbigliamenti casual  non appaiono infatti consoni. Chi ricopre una carica pubblica  , dice l’articolo 54 della Costituzione , deve ispirarsi a “disciplina e onore”. È in quel contesto che va considerato anche l’uso della fascia  che ,dopo la infausta riforma del titolo V della Costituzione, consente di aggiungere al simbolo della Repubblica, quello del Comune. Ma i sindaci non devono mai dimenticare la loro funzione di  capi dell’amministrazione e di ufficiali di governo. Quest’ultima  funzione e’ caduta nel dimenticatoio. 

Quella sciarpa rappresenta l’unità giuridica dello Stato. Aver sottratto i sindaci al giuramento prestato davanti al prefetto, che ha rappresentato un’affermazione delle autonomie locali, ha forse fatto perdere di vista che il Sindaco deve saper esercitare una funzione pubblica senza appiattirsi nel settarismo di parte e nel localismo tanto amato dai leghisti. Altrimenti  quella fascia tricolore  possiamo utilizzarla anche per avvolgere  gli asparagi di Santena, durante la fiera, spesso cinti da un nastro tricolore. In cinque anni di mandato solo due volte ho indossato la fascia: il matrimonio di un amico che sposò la donna sbagliata e ricordò quel giorno con fastidio fino a che non riuscì a divorziare. Un’altra volta, quando andai ad una manifestazione del IV novembre che allora non veniva di norma  celebrato perché considerato festa della Vittoria e quindi da rifiutare  in quanto militarista e nazionalista. Ma allora, anche negli anni terribili del nascente terrorismo e della contestazione violenta, i sindaci, anche quelli comunisti, avevano il senso delle istituzioni barcollanti che oggi mi pare ci sia molto meno.

Metro linea 2: la sindaca presenta il tracciato

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La sindaca Appendino ha presentato il tracciato di 26 km e mezzo, per un totale di 33 fermate tra le stazioni di Anselmetti e Rebaudengo, della linea 2 della metropolitana di Torino. E’ stato ritenuto il migliore tra i sette  analizzati da Systra, il gruppo incaricato della progettazione preliminare. Sono previsti prolungamenti a Sud Ovest fino a Orbassano e a Nord Est a San Mauro, con una deviazione in  via Bologna. La prima cittadina ha detto che  “la linea 2 è una priorità e si procede affinché l’opera possa essere finanziabile già a settembre 2019. E’ un tassello importante  per la riqualificazione di una parte della città”.

 

 

(foto: il Torinese)