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La sindaca: “I violenti codardi senza valori”

La sindaca Chiara Appendino in Consiglio comunale dice che “chi è stato violento durante le manifestazioni di sabato non è portatore di alcuna dimensione valoriale e ha  sporcato l’antifascismo, ha sporcato l’antirazzismo, la causa No Tav. Ha sporcato molti altri nobili status di cui codardamente tenta di appropriarsi. Chi commette questo genere di violenze, è un criminale”. A proposito degli incidenti verificatisi al corteo contro lo sgombero dell’Asilo di borgo Aurora la prima cittadina aggiunge che nel suo tweet, che ha scatenato la reazione degli anarchici, tanto da farle assegnare una scorta “non c’erano né ruspe né toni salviniani ma un sindaco che aveva il dovere di informare su quello che stava accadendo e che diceva da che parte sta. L’intervento che è stato fatto  non riguarda dei ragazzacci ma persone accusate di associazione sovversiva”.
   

La sindaca: "I violenti codardi senza valori"

La sindaca Chiara Appendino in Consiglio comunale dice che “chi è stato violento durante le manifestazioni di sabato non è portatore di alcuna dimensione valoriale e ha  sporcato l’antifascismo, ha sporcato l’antirazzismo, la causa No Tav. Ha sporcato molti altri nobili status di cui codardamente tenta di appropriarsi. Chi commette questo genere di violenze, è un criminale”. A proposito degli incidenti verificatisi al corteo contro lo sgombero dell’Asilo di borgo Aurora la prima cittadina aggiunge che nel suo tweet, che ha scatenato la reazione degli anarchici, tanto da farle assegnare una scorta “non c’erano né ruspe né toni salviniani ma un sindaco che aveva il dovere di informare su quello che stava accadendo e che diceva da che parte sta. L’intervento che è stato fatto  non riguarda dei ragazzacci ma persone accusate di associazione sovversiva”.
   

Appendino sotto scorta per le minacce degli anarchici

La sindaca Chiara Appendino finisce sotto scorta su decisione della Prefettura, dopo l’apparizione di scritte sui muri della città ad opera di anarco – insurrezionalisti contrari allo sgombero del centro sociale l’Asilo. La prima cittadina si era espressa a favore dell’iniziativa di sgombero condannando le violenze verificatesi. Così, scritte del tenore di “Appendino appesa” sono comparse in diverse zone di Torino.

E’ morta a 51 anni l’atleta valsusina Maura Viceconte

È’ morta a 51 anni – scrive la Fidal –  Maura Viceconte, atleta valsusina della maratona azzurra degli anni ’90 che fu  Bronzo agli Europei di Budapest del 1998. La sportiva piemontese è stata primatista assoluta della distanza e detiene ancora oggi il record italiano dei 10 mila metri. Alla fine della carriera  convisse per  anni con la malattia. Di recente aveva promosso un docufilm sulla sua storia  “La vita è una maratona – La corsa il modo di vivere”.  Notizie locali affermano che l’ex atleta olimpica si sarebbe tolta la vita nella sua abitazione a Chiusa San Michele.

Petardo degli anarchici brucia capannone del carcere

Continuano le tensioni dopo lo sgombero del centro sociale di borgo Aurora. Gli antagonisti in corteo nel pomeriggio si sono trovati davanti al carcere delle Vallette contro il quale sarebbero stati lanciati dei petardi. Nella casa di pena sono  detenuti i sei anarchici arrestati ieri in seguito alla guerriglia urbana e gli 11 fermati di oggi per i vandalismi nel centro di Torino. Un petardo, come comunicato dall’Osapp sindacato della polizia penitenziaria, ha superato il muro di cinta finendo  nell’isola ecologica interna, tra il padiglione B e il padiglione C, bruciando  rifiuti depositati tra i quali carta e cartone e  la cucina della scuola dei detenuti  sarebbe stata distrutta.

Vandali in città spaccano vetri e imbrattano muri Assalito un bus

AGGIORNAMENTO Un gruppo di black block ha assalito un bus di linea vandalizzandolo e usando sostanze lacrimogene. Momenti di paura per autista e passeggeri. E’ stato sfondato un portone del Comune

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Il ministro Salvini: “la pacchia per questi criminali è finita”. 12 manifestanti fermati dalla polizia. Quattro feriti, uno è  in gravi condizioni. Medicato in ospedale l’autista del bus Gtt assalito. Sfondata la vetrata della Smat, la società dell’acquedotto

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Un migliaio di  anarchici si sono dati appuntamento oggi a Torino, in piazza Castello, per sfilare in corteo  in segno di  solidarietà contro lo sgombero del centro sociale dell’Asilo di via Alessandria. Nel corso della manifestazione, che da via Po è giunta fino a Porta Palazzo, sono stati rotti diversi vetri delle auto, danneggiate le carrozzerie e imbrattati i muri dei palazzi. L’asilo era stato sgomberato   giovedì scorso dalle forze dell’ordine in una operazione congiunta tra carabinieri, polizia e guardia di finanza dopo 24 anni di occupazione. Molti  tra i partecipanti al corteo i rappresentanti dei gruppi anarchici di Ivrea, Rovereto, Pinerolo, Trento, Milano oltre a esponenti del centro sociale Askatasuna. “Fanno la guerra ai poveri e la chiamano riqualificazione. “Resistiamo contro i padroni della città”: questo lo striscione in apertura del corteo (vandalico).

 

(Foto I. M. Dumitru)

Turismo in netta crescita sotto la Mole

Si tratta di una “buona notizia per tutta la città”, scrive la sindaca Chiara Appendino sul suo blog dove annuncia che in due anni il turismo a Torino è cresciuto del 14%. Così la città vede “premiato il suo patrimonio storico, artistico, culturale, museale, naturalistico, gastronomico, gli eventi e il lavoro di tantissime persone”. I  dati della questura registrano che gli arrivi totali in città lo scorso anno sono stati 1.389.741, con  una permanenza media di 3,28 notti, un aumento del 14% in soli due anni e del 5,6% rispetto al 2017. Un risultato, evidenzia la prima cittadina, che “smentisce con i fatti chi negli ultimi due anni ha scritto di una città turisticamente in declino, una narrazione che, oltre a essere quanto di più distante dalla realtà, di sicuro non fa bene al nostro territorio”.

(foto: il Torinese)

I consumi in Piemonte doppiano la media italiana

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La spesa media delle famiglie si attesta a 2.726 euro: Cuneo è la provincia più dinamica (+3%) e Biella quella in cui si è speso di più (3.075 euro a famiglia)

 

Appare vivace il quadro della spesa per i beni durevoli in Piemonte nel 2018, che viene tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia e presentato  a Torino. Le auto usate (+2,5%) crescono più di quelle nuove (+1%), il mercato dei mobili mostra un aumento del 2%, risultano in calo l’elettronica di consumo (-3,9%), l’information technology (-1,9%) e gli elettrodomestici (-1,4%).  “Le famiglie piemontesi – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – hanno speso in durevoli 5 miliardi e 487 milioni, ovvero l’1,5% in più rispetto al 2017, con una crescita doppia rispetto alla media italiana (0,8%)”.

 

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L’ANALISI PROVINCIALE. Il quadro provinciale si presenta eterogeneo: Cuneo (3%), Torino (2,1%), Biella (1,7%) e Vercelli (1,1%) hanno sperimentato un’evoluzione positiva dei consumi, mentre ad Alessandria (0%) e Novara (-0,3%) la spesa si è attestata sui livelli dell’anno precedente; Asti (-0,6%) e, soprattutto, Verbano-Cusio-Ossola (-2,6%) hanno presentato un andamento negativo. La spesa media per beni durevoli delle famiglie piemontesi nel 2018 è stata di 2.726 euro, valore superiore sia alla media italiana (2.356), che a quella del Nord-ovest (2.674). Tra le province continua a spiccare la posizione di Biella che con 3.075 euro per famiglia si colloca, dopo Prato, al secondo posto tra tutte le province italiane.  


TORINO
. Nel 2018 in provincia di Torino – secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic – la spesa per beni durevoli ha raggiunto 2 miliardi e 843 milioni con una media di 2.692 euro a famiglia. Le auto di nuova immatricolazione hanno alimentato un mercato di 879 milioni per un incremento del 3,1%, in netta controtendenza rispetto ai dati nazionali (-2,1%). Di più vale il segmento delle auto usate, che ha toccato 890 milioni di euro facendo registrare un aumento del 2,3%. Impennata per i motoveicoli (+6,9%) e crescita per i mobili (+2,2%) a quota 713 milioni. Negativa la dinamica – in linea con le medie nazionali – per elettrodomestici (-1,1%), information technology (-1,6%) e elettronica di consumo (-3,7%).


ALESSANDRIA
. Lo stallo nel consumo di beni durevoli in provincia di Alessandria si traduce in una spesa di 544 milioni di euro nell’arco del 2018, pari a 2.718 euro per famiglia. Secondo l’Osservatorio Findomestic il mercato delle auto nuove si è attestato a 170 milioni con un calo del 2%; in crescita, invece, gli acquisti di auto usate: +1,1% per un totale di 175 milioni di euro. Molto positivo il dato relativo al segmento dei motoveicoli: +10,6%. I numeri del comparto ‘casa’ rispecchiano a grandi linee le tendenze di respiro regionale: +1,5% per i mobili (132 milioni di euro spesi), -1,9% per gli elettrodomestici, -4,5% per l’elettronica di consumo e -2,6% per l’information technology.


ASTI
. Dei 252 milioni di euro spesi in beni durevoli in provincia di Asti nel 2018 (equivalenti a 2.595 euro per famiglia) sono stati 70 quelli impiegati per acquistare auto nuove con un calo del 3,1%. L’Osservatorio Findomestic registra, poi, una spesa di 88 milioni per le auto usate con una contrazione dello 0,8% (unico dato negativo per il segmento in Piemonte). Completa il quadro sfavorevole per il comparto ‘veicoli’ il -3,6% fatto registrare dalle moto. La provincia di Asti è, però, quella con i numeri migliori nel comparto ‘casa’: i mobili sono schizzati a +3,1% per 61 milioni di euro di spesa e l’information technology è aumentata dello 0,1% a fronte di una sensibile flessione in tutte le altre province. Contenute le perdite nei segmenti elettrodomestici (-0,4%) e elettronica di consumo (-2,7%).

 

BIELLA. Nel 2018 il mercato dei beni durevoli nella provincia di Biella ha toccato i 254 milioni di euro per un incremento dell’1,7% ed una spesa record di 3.075 euro a famiglia. Come dimostrano le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic, nel comparto ‘motori’ le auto nuove sono cresciute dello 0,6% (75 milioni), quelle usate hanno fatto registrare un +3,5% (91 milioni) e le moto sono aumentate del 3,7%. Segno ‘più’ anche per i mobili: +2% con una spesa complessiva di milioni. Negativo l’andamento di tutti gli altri segmenti del comparto ‘casa’: -1,4% per gli elettrodomestici, -3,9% per l’elettronica di consumo e -1,5% per l’information technology. 


CUNEO
. Secondo L’Osservatorio Findomestic la provincia più vivace del Piemonte per consumo di beni durevoli è quella di Cuneo con un valore di 738 milioni di euro, ovvero 2.850 euro a famiglia. In un anno in cui gli acquisti si sono sviluppati del 3%, i cuneesi hanno speso 219 milioni di euro per auto nuove (+4,4%, incremento top per il segmento in Piemonte), 251 milioni di euro per vetture usate (+4,1%) e 20 milioni per motoveicoli (+7,1%). Non si discostano sostanzialmente dalla media regionale i dati che l’Osservatorio Findomestic ha rilevato per il comparto ‘casa’: +1,7% per i mobili (a quota 171 milioni), -2,1% per gli elettrodomestici, -4,1% per l’elettronica di consumo -2,5% per l’information technology.


NOVARA
. In provincia di Novara nel 2018 si sono spesi 447 milioni di euro per i beni durevoli con una media di 2.725 euro per famiglia. In una situazione fondamentalmente statica per i consumi, l’Osservatorio Findomestic ha rilevato una contrazione del 3,6% nel mercato di auto nuove (che si è fermato a 152 milioni) e un andamento positivo nei segmenti delle auto usate (+2,7% a quota 132 milioni) e dei motoveicoli (crescita record del 14,7%). Per quanto riguarda i mobili, la crescita si attesta all’1,2% per un mercato da 107 milioni di euro, mentre risultano in flessione le altre voci del comparto ‘casa’: elettrodomestici -1,9%, elettronica di consumo -4,5%, information technology -3%. 


VERCELLI
. Le famiglie della provincia di Vercelli nel 2018 hanno speso 217 milioni di euro in beni durevoli nel 2018 (2.722 euro a famiglia). Le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic dimostrano che la quota maggiore, 73 milioni di euro, è stata destinata alle auto usate, per le quali si è registrato un incremento del 4,7% (record in regione). Sono stati spesi, poi, 68 milioni per le auto nuove (-1,1%) e 49 milioni per i mobili (+1,5%). Negativo l’andamento degli altri segmenti: -6,2% per i motoveicoli, -4,3%, per l’elettronica di consumo,  -2,4% per l’information technology e -1,7% per gli elettrodomestici.  


VERBANO-CUSIO-OSSOLA
. Ammonta a 193 milioni di euro, ovvero 2.589 euro a famiglia, la spesa in beni durevoli per la provincia di Verbano-Cusio-Ossola nel 2018. Sensibile è la flessione registrata dall’Osservatorio Findomestic per le auto nuove: -8,7% per 65 milioni complessivi. Si è invece speso di più rispetto al 2017 per le auto usate: 54 milioni con una crescita dell’1,9%. Positivo l’andamento del mercato dei motoveicoli (+4,3%) e modesto segno ‘più’ per i mobili (+0,9% a fronte di una media regionale del +2%). Pesanti le perdite in tutti gli altri segmenti: -2,4% per gli elettrodomestici, -2,9% per l’information technology e -5,1% per l’elettronica di consumo.  

Costi-benefici, è guerra di cifre sulla Torino-Lione

Secondo Tgcom24 l’analisi costi-benefici sulla Tav, a proposito del traffico che gravita attualmente su Torino, 400 mila veicoli, di cui 80 mila mezzi pesanti, affermerebbe che soltanto una minima parte imbocca oggi il tragitto stradale che di fatto sarebbe sostituito  dalla Tav. In base allo studio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il problema del traffico intorno a Torino rischierebbe di essere addirittura reso più pesante  dalla nuova linea ferroviaria. Inoltre non si prevederebbe  un aumento del flusso di merci sulla tratta con l’apertura della nuova linea ferroviaria. Invece, secondo la Lega, che amplia così la frattura politica con i pentastellati, completare la Tav costerebbe 2,9 miliardi mentre bloccarla 4,1 miliardi tra penali da saldare  Europa e Francia e non sarebbe vero quanto afferma Di Maio, che parla di costi per l’opera pari a venti miliardi di euro, che supererebbero di 7 miliardi i benefici. E per Beppe Grillo “lo sceriffo Salvini vuole rivedere il progetto, ma è inutile”.

Due madamine lasciano ma nasce il comitato del Sì

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Le madamin Sì Tav si riducono di numero e passano da sette a cinque ma non mollano  la battaglia per lo sviluppo di Torino e del Piemonte

Si trasforma in comitato civico l’associazione ‘Sì Torino va avanti’, dalla quale sono nate le due manifestazioni di piazza Castello  a favore della Torino-Lione. Ufficialmente Donatella Cinzano e Roberta Dri escono dal gruppo per impegni di lavoro inconciliabili. Non si sa ancora se il nuovo comitato preluda a una “avventura”  politica alle elezioni di maggio. Patrizia Ghiazza, una di loro, ha intanto depositato il marchio dell’onda arancione. “Vogliamo contrastare l’incompetenza di una certa politica e proporre un ventaglio più ampio di persone preparate”. 

 

(foto: il Torinese)