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Coronavirus, positivo anche l’assessore Tronzano

La solidarietà del presidente Cirio /ATTESI DOMANI GLI ULTIMI DUE TEST

Negativi l’assessore alla Sanità Icardi, il vicepresidente della Regione Carosso, l’assessore ai Trasporti e alla Protezione Civile Gabusi e alla Sicurezza e Sport Ricca. Negativi anche l’assessore alle Politiche Sociali Caucino, l’assessore all’Istruzione e Lavoro Chiorino e l’assessore al Digitale e all’Ambiente Marnati. Attesi domani i risultati per gli assessori alla Cultura, Turismo e Commercio Poggio e all’Agricoltura Protopapa.

“Ad Andrea – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – esprimo tutta la mia vicinanza emotiva e comprensione. Mi spiace, ma sono felice che stia bene e conoscendolo sono sicuro che da questo momento di difficoltà troverà ancora più forza e stimolo per lavorare per il bene della nostra regione. Sono lieto che gli altri test ricevuti finora abbiano dato esito negativo. Tutta la Giunta continua con la massima operatività ad affrontare questa difficile emergenza con ogni forza e pensiero rivolto al Piemonte”.

“Ho già segnalato agli organi competenti le persone incontrare nelle ultime 72 ore e le ho personalmente avvisate – spiega l’assessore Tronzano -. Rimarrò in casa con la mia famiglia per 15 giorni e continuerò a lavorare come sempre, al servizio del Piemonte e del presidente Cirio. Dobbiamo fare partire le misure che aiuteranno le imprese a sopportare queste inaspettata crisi“.

Proteste alle Vallette per la riduzione dei colloqui dei detenuti con le famiglie

Si stanno verificando le prime proteste anche nel carcere di Torino, così come in numerosi altri istituti di pena italiani,  dopo le nuove disposizioni sui colloqui con i parenti, per l’emergenza  coronavirus

In mattinata i detenuti di quattro sezioni si sono barricati nel Padiglione B delle Vallette e tensioni si sono registrate  al don Soria di Alessandria, dove i carcerati hanno incendiato alcune  lenzuola.

“Sul territorio nazionale sono ormai una cinquantina le carceri in protesta”, spiega il segretario generale dell’ Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria – Osapp, Leo Beneduci. Nonostante l’eccezionalità del momento  è indubbio che la responsabilità va attribuita a chi ha sottovalutato negli ultimi due anni la pericolosità del problema carceri. Ci siamo rivolti  al presidente Giuseppe Conte, affinché il governo prenda in mano direttamente la questione delle carceri”.

Emergenza coronavirus, riorganizzazione degli ospedali e nuovo personale

La Regione Piemonte  informa sull’evolversi della situazione in Piemonte sul “coronavirus covid19”, anche in relazione  alla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti 

L’assessore alla Sanità Luigi Icardi spiega  che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti.

NUOVE ASSUNZIONI DI PERSONALE

Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di crisi, è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione, approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo.

«Stiamo inoltre predisponendo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia».

ACQUISTO DISPOSITIVI E APPARECCHIATURE PER GLI OSPEDALI

È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante  un Ufficio Acquisti Beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte  sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti.

Sul fronte delle terapie intensive, sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.

Il presidente Cirio positivo al coronavirus, Mattarella gli telefona. Test su tutti gli assessori

Dopo il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio è risultato positivo al test del  coronavirus

Il Governatore piemontese aveva fatto il test,  come gli altri colleghi presidenti  incontratisi a Roma il 4 marzo scorso per una riunione svoltasi  a Palazzo Chigi. Il presidente del Piemonte ha detto che sta bene e continuerà a lavorare da casa. Gli è giunta la solidarietà dal Capo dello Stato Sergio  Mattarella che lo ha chiamato telefonicamente.

La Regione Piemonte informa: “Le sue condizioni di salute sono buone e il presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia”.

Poco fa il presidente Cirio è intervenuto in diretta dalla sua pagina Facebook. Per riascoltarlo collegarsi a https://www.facebook.com/alberto.cirioii/videos/207789710334561/

 

CORONAVIRUS PIEMONTE, COVID-TEST SU TUTTA LA GIUNTA REGIONALE – APPELLO DELL’ASSESSORE ALLA SANITA’ LUIGI GENESIO ICARDI

A seguito del riscontro della positività al “coronavirus covid19” del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il covid-test su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente.

Il responsabile dell’Unità di crisi, Mario Raviolo, ha osservato che in linea generale il “tampone” viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di crisi per evitarne eventuali compromissioni.

«Sono pienamente operativo – dichiara l’assessore Icardi – e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali. L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla. E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo».

Gli auguri  del presidente Allasia a Cirio

Caro Alberto sono vicino a te e alla tua famiglia, in questa fase, nonostante le difficoltà, è fondamentale restare uniti, sicuro che continuerai a dare in questi giorni, il tuo prezioso e fondamentale contributo alla comunità piemontese. Forza Alberto, un grande in bocca al lupo, tutti insieme vinceremo!”. Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia invia i suoi  “auguri di pronta guarigione” al governatore Alberto Cirio, e a “tutte le persone che stanno lottando contro il coronavirus”.  “Un grazie a tutti i medici, gli operatori sanitari e volontari, per il grande impegno sta stanno mettendo nel combattere questa battaglia. Mi rivolgo ancora a tutti i piemontesi per invitarli a non farsi prendere dal panico in questa situazione di emergenza, ma di seguire scrupolosamente le misure igieniche e i comportamenti di buon senso che fanno la differenza nel ridurre la diffusione del coronavirus: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, non prendere antivirali e antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico”

 

Coronavirus, il decreto “chiude” mezzo Piemonte

Oltre  1 milione e 300 mila piemontesi interessati dalle nuove regole La zona rossa è stata estesa nella notte dal nuovo decreto del governo a Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso e nella nostra regione alle province di  Asti, Alessandria, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli dall’8 marzo al 13 aprile. Restano escluse Torino con le province di Cuneo e Biella.

Gli spostamenti sono bloccati in entrata e uscita dalle aree in questione.

Critiche da alcuni sindaci che parlano di provvedimento “pasticciato”. “Si vince questa guerra se i concittadini adottano comportamenti responsabili, modificando temporaneamente i nostri stili di vita”, dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Fermi gli spostamenti anche “all’interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”. Non è divieto assoluto: sarà  consentito, ha precisato il premier  Conte, il rientro presso la propria residenza o domicilio per chi ne avesse necessità.  Naturalmente non ci sarà l’esercito a presidiare le aree, ma sono previste sanzioni per chi non rispetta i limiti.

Nelle zone interessate  gli spostamenti verranno  limitati. Sospese le manifestazioni pubbliche,  le cerimonie religiose e civili, anche  i funerali. Serrande abbassate per discoteche, pub e sale da ballo, mentre  bar e  ristoranti potranno essere  aperti ma solo fino alle 18: oltre tale orario si dovrà garantire una distanza di sicurezza di un metro tra un cliente  e l’altro.

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Sabato 7 marzo – Il presidente Cirio: “Ho trasmesso al premier Conte la necessità di misure più restrittive”

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.

“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte – spiega il presidente Cirio – e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi, ho chiesto al premier Conte e al Ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.

Piccole-grandi storie di donne torinesi

Viene  inaugurata domenica 8 marzo la mostra “Torino e le donne. Piccole e grandi storie dal Medioevo a oggi” con oltre 250 fotografie e documenti che illustrano le battaglie politiche e sociali (il diritto di voto, la parità sul lavoro, la guerra, la Resistenza…)

Ma vengono ricordate anche le donne nell’arte e nella letteratura, nella famiglia e nella scuola, nello sport e nello spettacolo, o ancora le cittadine onorarie, tra cui Liliana Segre e il premio Nobel Rita Levi-Montalcini.

Nella seconda metà del secolo scorso inizia il percorso che porta l’emancipazione femminile dalla teoria alla partecipazione di massa. Una lotta, quella delle donne, condotta in modo nuovo e autonomo, al di fuori della tutela dei partiti tradizionali, collegata a precise rivendicazioni che, partendo dal quotidiano, hanno dato concretezza all’azione e coinvolto l’intera società.

La mostra si basa su piccole e grandi storie dell’universo femminile che, partendo dal Medioevo, si soffermano in modo particolare sul Novecento.

L’esposizione viene inaugurata, non a caso, l’8 marzo, festa della donna, per raccontare vicende e persone che hanno contribuito, spesso nell’ombra, alla conquista del diritto di contare a pieno titolo.

Inoltre, nel quarantennale della morte di Erminio Macario e nell’anno in cui Torino è Città del Cinema, un’ampia sezione fotografica è dedicata alle artiste torinesi del cinema, della televisione, del teatro e della canzone, da Isa Bluette a Vera Carmi, da Giovanna Scotto a Margherita Bagni, da Rita Pavone a Luciana Littizzetto, da Maria Teresa Ruta a Carla Bruni e Valeria Bruni Tedeschi, giungendo infine alle stelle lanciate da Macario di cui l’attore è stato pigmalione: Wanda Osiris, Sandra Mondaini, Marisa Del Frate, Lauretta Masiero, Isa Barzizza e Margherita Fumero, per citarne soltanto alcune.

Inaugurazione domenica 8 marzo dalle ore 14 alle ore 19. Ingresso gratuito

INFO: 011.01131811

Archivio Storico della Città di Torino

via Barbaroux 32

8 marzo – 25 maggio 2020

dal lunedì al venerdì 8.30-16,30

Ingresso libero. Chiuso festivi

In Piemonte eseguiti 1046 tamponi: 713 risultano negativi

Dalla Regione Piemonte, sabato 7 marzo, ore 18

BOLLETTINO CONTAGI 

Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

Risultano 162 le persone ricoverate in ospedale. Di queste, 38 si trovano in terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 a Alessandria, 1 Novara.

Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.

Finora sono 1.108 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 739 dei quali risultati negativi.

 

CORONAVIRUS PIEMONTE, AGGIORNAMENTO CASI h. 14.00

Sono 207 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in terapia intensiva.

Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.

Finora sono 1046 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 713 dei quali risultati negativi.

ore 11,30

CORONAVIRUS PIEMONTE, 175 I CASI POSITIVI IN PIEMONTE

BOLLETTINO CONTAGI ALLE ORE 11.30

Sono 175 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

I pazienti ricoverati in ospedali sono 118, di cui 36 in terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 4 al Giovanni Bosco, 4 al San Luigi, 3 alle Molinette, 1 al Alessandria, 1 al Maria Vittoria, 1 a Biella, 1 al Martini, 1 a Cuneo, 1 al Mauriziano.

Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi.

 Finora sono 918 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 644 dei quali risultati negativi.


La Regione Piemonte si attiverà al più presto per assumere medici e specializzandi

Il rischio che il personale sanitario, esposto al contatto con i malati contagiati dal coronavirus, è elevato e bisogna pensare fin da ora ai rimpiazzi.

Il Piemonte rischia di diventare regione focolaio: una quindicina di casi positivi non risulta riconducibile alla Lombardia.

Intanto  le cliniche private hanno dato disponibilità ad ospitare pazienti non contagiati.

Treni e aerei tagliati per il crollo dei passeggeri

All’aeroporto di Caselle tagli drastici ai voli da parte di numerose compagnie aeree come British, Wizz e altre. Il calo dei passeggeri supera il 20 per cento

Anche i collegamenti ad alta velocità Frecciarossa sulla Torino-Milano, subiscono un drastico taglio dell’offerta: su 58 treni alta velocità di Trenitalia,  sono 8 i convogli tagliati   tra Torino-Milano e Roma, metà all’andata e metà al ritorno, da lunedì  a sabato e 10 la domenica. Tagliato anche un treno av di Italo. L’emergenza coronavirus, con la chiusura delle scuole, l’annullamento di eventi e convegni e il calo dei turisti rischia di mettere in ginocchio anche le ferrovie.

Mille milioni per le emergenze. Salgono a cinque le vittime del virus in Piemonte

Mentre le morti da coronavirus in Piemonte salgono a cinque – le ultime due vittime sono anziani di Alessandria e Tortona – la Regione  mette in campo mille milioni di euro per sostenere il sistema economico regionale

I primi 400  milioni saranno erogati subito in relazione a tre misure per le imprese,  la somma restante arriverà fra qualche mese,  varato il Piano Competitività.

La notizia arriva dal governatore Alberto Cirio  e dall’assessore all’Industria Andrea Tronzano. Le misure immediate sono lo sblocco dei pagamenti regionali per 200 milioni (tranne i fornitori, già pagati regolarmente), un fondo di garanzia pari a 54 milioni per aiutare alle imprese ad  avere la garanzia della Regione rispetto alle  banche, il contributo della Regione al pagamento degli interessi dovuti dalle aziende su mutui contratti con le banche.

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IL COMUNICATO DELLA REGIONE, VENERDI 6 MARZO, ORE 18,30

CORONAVIRUS PIEMONTE, SALGONO A CINQUE I DECESSI – IN TOTALE 166 CASI POSITIVI – RIAPRE MEDICINA ALLE MOLINETTE – AD ASTI, UN VIDEO CONTRO IL VIRUS

Sono cinque le persone decedute e risultate positive al test per il coronavirus in Piemonte. In ordine di tempo, gli ultimi decessi sono avvenuti negli ospedali alessandrini, dove nel pomeriggio hanno perso la vita un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica, già curata in ossigenoterapia domiciliare e un uomo 78 anni.

Nella notte a Novi Ligure era morta una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva del test del Covid 19: si trovava ricoverata da qualche giorno nel Pronto soccorso del nosocomio, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente, fino al decesso avvenuto nella fase di trasferimento in rianimazione.

I primi due deceduti, nei giorni scorsi, erano stati due uomini di 80 e 76 anni agli ospedali di Tortona e Novi Ligure.

BOLLETTINO CONTAGI ALLE ORE 18.30

Sono 166 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

Le persone tuttora ricoverate in terapia intensiva sono 35.

Finora sono 893 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 623 dei quali risultati negativi.

PRESIDIO OSPEDALIERO MOLINETTE

E’ stato regolarmente riaperto il reparto di Medicina Generale dell’ospedale Molinette di Torino, dove una coppia ricoverata di anziani coniugi questa notte è risultata positiva al test. La Direzione ha provveduto immediatamente a isolare i pazienti, mettere in quarantena il personale sanitario, garantendo nel contempo la continuità dell’attività del reparto, che è stato prontamente sanificato.

UN VIDEO CONTRO IL VIRUS

Da un’idea condivisa con l’Unità di crisi della Regione Piemonte, gli studenti e i docenti dell’Ipsia Castigliano, in collaborazione con l’Asl di Asti, hanno realizzato un video, un trailer e una serie di spot per comunicare le regole fondamentali per prevenire possibili contagi da coronavirus covid19.

Sono stati scelti testimonial locali di eccezione che volentieri si sono prestati per dare un messaggio di tranquillità e consapevolezza ai concittadini astigiani, tra i più colpiti dalla malattia in Piemonte.

Sei spot e un trailer che hanno come protagonisti il sindaco Maurizio Rasero, il vescovo Marco Prastaro, il farmacista Michele Maggiora, il preside Franco Calcagno, il medico Rino Barbero e la nuotatrice Alice Franco (quest’ultima lo ha realizzato dal suo ritiro a Brunico con la nazionale). Nei loro spot, oltre a ricordare alcuni principi di igiene fondamentali per non trasmettere il contagio, invitano i cittadini al rispetto delle regole indicate dal Ministero e li sollecitano a non lasciarsi prendere allo sconforto perché “insieme possiamo farcela a superare questo difficile momento”.

«Ringrazio di cuore gli studenti, i docenti, il preside del Castigliano e quanti hanno collaborato a questa bella iniziativa – commenta l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -; è quanto mai importante in questo momento trasmettere e trasferire alle persone un messaggio di condivisione di una battaglia comune, dove ognuno, Servizio sanitario nazionale e cittadini, deve fare la propria parte. Insieme cer la faremo, ne siamo certi».

Il video è visibile al link https://youtu.be/jGbiSaoxwzk

 

Misure economiche “antivirus”, dalla Regione pronti 50 milioni per le piccole imprese

Quali aiuti economici per far fronte all’emergenza coronavirus? a Regione Piemonte intende integrare il decreto del governo che arriverà martedì

Lo ha detto  a  Radio Capital il governatore Alberto Cirio, nel corso del programma Circo Massimo.
Così il presidente del Piemonte: “C’è il fondo di garanzia per le piccole medie imprese da 50 milioni per assicurare  liquidità da parte delle banche. Abbiamo  anche trovato 10 milioni da stanziare per le famiglie che hanno i bambini a casa e hanno costi e disagi. Ci sono inoltre  7 milioni con i fondi europei per una grande campagna di promozione del Piemonte. Ma qui mi appello al Capo dello Stato perché ci sia un coordinamento nazionale”