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In Piemonte 180mila con malattie della pelle: patologie da affrontare anche sotto l’aspetto psicologico

Malattie della pelle: “La psoriasi e la vitiligine interessano in Piemonte circa 180.000 persone: 135.890 la prima e 42.460 la seconda. Si tratta di patologie che non possono essere definite semplicemente come ‘estetiche’, perché possono presentare importanti ripercussioni sulla salute fisica e mentale del paziente”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale “Gli amici per la pelle” Ugo Viora nel corso dell’audizione svolta in Consiglio regionale  in Commissione Sanità, presieduta dal vicepresidente Andrea Cane, sulla situazione della dermatologia piemontese.

“Dobbiamo contribuire alle campagne di comunicazione per eliminare lo stigma sulle malattie dermatologiche: non sono contagiose, pericolose né trasmissibili”. Ha aggiunto Viora, nel corso dell’audizione, richiesta dallo stesso vicepresidente Cane.

Viora ha parlato di “mancanza di una rete regionale di coordinamento e del declassamento, nel corso degli anni, delle strutture complesse a strutture semplici”, sottolineando che “gli specialisti territoriali non sono coinvolti nella gestione delle malattie infiammatorie e autoimmuni e che solo Torino dispone di ambulatori di dermatologia pediatrica”.

Pietro Quaglino della clinica dermatologica dell’Azienda ospedaliero universitaria Città della salute e della scienza di Torino, che ha circa 2mila pazienti in trattamento, ha evidenziato “i progressi nelle cure introdotti dai farmaci innovativi biologici” e sottolineato “la necessità di creare una rete che coinvolga ospedali e territorio per garantire un miglioramento nell’approccio, nei tempi di gestione e nelle possibilità verso i pazienti basato sui principi di condivisione e di collaborazione anche multidisciplinare”.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, Silvio Magliano (Moderati), CaneAlessandro Stecco (Lega) e Francesca Frediani (Misto – Up).

La Regione chiede lo stato di calamità naturale per la siccità

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Nella riunione di oggi definite le procedure di avvio della richiesta

La Regione Piemonte chiede il riconoscimento della calamità naturale per la siccità perdurante che colpisce da mesi il territorio regionale provocando grandi difficoltà per alcuni settori dell’agricoltura, ad esempio quello vitivinicolo. “La siccità sta creando difficoltà alla produzione dei nostri vini con molte aziende che registrano importanti cali nella produzione. Per questo la Regione ha stabilito di chiedere al Ministero dell’agricoltura la dichiarazione dello stato di calamità”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa al termine dell’incontro oggi al Grattacielo Piemonte con i principali rappresentanti del mondo vitivinicolo piemontese, Vignaioli Piemontesi, Piemonte Land of wine, insieme all’Associazione dei Comuni del Moscato e ad alcune Cantine sociali, proprio per fare il punto sugli effetti della siccità sulle produzioni.
Secondo le associazioni si tratta di una siccità sempre più dannosa che, da due anni, causa una riduzione consistente delle rese e di conseguenza una riduzione del reddito per le aziende stesse. Durante l’incontro sono state definite le procedure per l’avvio della richiesta al Ministero.

In Sala Rossa il ricordo di Navalny

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In apertura di seduta del Consiglio comunale oggi la presidente Maria Grazia Grippo ha preso la parola per chiedere all’Aula di osservare un minuto di silenzio in memoria di Alexei Navalny, di cui è stata diffusa la notizia della morte venerdì scorso.

Nel proporre il minuto di silenzio, Grippo ha brevemente ricordato la figura del dissidente: avvocato, blogger, attivista, estremo oppositore del governo di Vladimir Putin, che ha cominciato ad interessarsi della vita pubblica russa agli inizi degli anni 2000 ma la cui notorietà arriva nel 2006 con l’apertura di un blog e la pubblicazione di articoli di denuncia per smascherare la corruzione nel suo Paese.

Detenuto dal 2021, negli ultimi mesi era stato trasferito in una colonia artica a duemila chilometri da Mosca. Lì ha trovato la morte in circostanze che nella comunità internazionale hanno destato preoccupazione e sospetto.

Grippo ha concluso il suo intervento ricordando che il Consiglio comunale, il 13 febbraio del 2023, aveva approvato un documento in cui esprimeva solidarietà a Navalny e in cui chiedeva l’interruzione di una carcerazione definita, oggi dal Presidente Mattarella, un prezzo iniquo e inaccettabile che riporta alla memoria i tempi più bui della nostra storia.

(foto archivio)

Johnny Depp a Torino per il film su Modigliani

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La star a Torino per girare le scene di “Modì“, il biopic su Amedeo Modigliani con protagonista Riccardo Scamarcio. Tra i produttori del film Andrea Iervolino e Monika Bacardi.  “Modì” sarà girato presso la sede dislocata dei Tuscany Film Studios di Andrea Iervolino.

 

Torino, 19 febbraio 2024 – Johnny Depp arriva a Torino per girare alcune scene di “Modì”, biopic su Amedeo Modigliani che lo vede per la seconda volta dietro la macchina da presa. “Modì” sarà girato preso la sede dislocata dei Tuscany Film Studios di Andrea Iervolino.

Sono orgoglioso di portare a Torino una star internazionale del calibro di Johnny Depp, con cui abbiamo spesso collaborato negli scorsi anni, come ad esempio nella serie animata ‘Puffins” e nel film “Waiting for the Barbarians”. Ha commentato Andrea Iervolino, CEO del Gruppo ILBE, di Tatatu e fondatore dei Tuscany Film Studios. “La città di Torino ha il potenziale per affermarsi quale polo cinematografico a livello globale, e la presenza degli studi a Torino, sede dislocata dei Tuscany Film Studios, costituisce un elemento fortemente attrattivo per le produzioni nazionali e internazionali. I Tuscany Film Studios nascono infatti per portare l’arte di fare cinema in tutta Italia, non solo in Toscana“.

Oltre alla regia di Johnny Depp, nel cast sono già stati annunciati Riccardo Scamarcio, che interpreta Modigliani, Al Pacino, nelle vesti di Maurice Gangnat, e Luisa Ranieri, nei panni di Rosalie.

Il futuro di Mirafiori e dell’automotive a Torino: tavolo tra Città, Regione, sindacati e mondo produttivo

Gli utili corposi di Stellantis e la preoccupazione per le sorti Mirafiori sono due facce di un’unica medaglia, quella dell’automotive a Torino. La vocazione produttiva della città è in discussione da tempo e le mosse di Stellantis non sempre sembrano andare nella direzione della tutela dello storico stabilimento torinese. Intanto è  convocato per  martedì 20 febbraio a Palazzo Civico un incontro che vedrà al tavolo la Città di Torino insieme alla Regione Piemonte, la Città Metropolitana, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL Torino, Unione Industriali, Camera di Commercio, ANFIA, API Torino e i rappresentanti di Stellantis. Sarà un incontro produttivo o un’altra occasione per pronunciare solo parole parole parole?

“Alla luce delle interlocuzioni di queste settimane – si legge nella lettera di convocazione, firmata dal Sindaco Stefano Lo Russo e inviata in queste ore – e degli sviluppi in corso relativi al settore automotive e agli insediamenti produttivi Stellantis del territorio torinese” viene perciò convocato un tavolo di lavoro locale “atto ad analizzare nel dettaglio la situazione e definire eventuali azioni da mettere in campo.

Un appuntamento che fa seguito alla decisione del 29 gennaio scorso dell’amministrazione comunale, su sollecitazione delle organizzazioni sindacali, di avviare, su vari settori e a più livelli, interlocuzioni per lo sviluppo industriale a livello locale.

L’obiettivo è quello di condividere le future strategie per lo sviluppo industriale e la transizione ecologica di Torino e dell’area metropolitana anche a seguito dell’apprensione per il futuro occupazionale della fabbrica di Mirafiori espresso da tutte le sigle sindacali e di raccogliere le istanze del territorio anche in vista dell’appuntamento di marzo del “Tavolo nazionale Stellantis” convocato a Roma dal Governo nazionale.

Euro da 3 a 5 fermi fino a lunedì per lo smog elevato

Limitazioni alla circolazione veicolare: da SABATO 17 a LUNEDI’ 19 FEBBRAIO attivo il livello 1

 

Oltre alle limitazioni valide tutto l’anno fermi, tutti i giorni (sabato e festivi compresi) dalle 8 alle 19, i veicoli Diesel per il trasporto di persone Euro 3, 4 e 5 e per il trasporto di merci Euro 3 e 4 . Fermi per tutto il giorno i ciclomotori Euro 0 e 1

Maggiori informazioni nella pagina dedicata che contiene anche tutte le misure per il miglioramento della qualità dell’aria.
Sul sito di Arpa i dati giornalieri di particolato PM10

Il Financial Times premia il Piemonte per l’attrazione degli investimenti esteri

Un prezioso riconoscimento al Piemonte. Nella nuova edizione del rapporto “European Cities and
Regions of the Future 2024” del Financial Times  la nostra regione   per la
prima volta si è posizionata al 6° posto nella classifica delle regioni europee di grandi
dimensioni per la sua strategia di attrazione degli investimenti esteri.
Il Piemonte già si distingue nel contesto italiano, collocandosi al 3° posto tra le regioni del
Paese per il numero di aziende estere presenti sul territorio, con più di 4.000 unità locali
che contribuiscono per circa l’8% dell’occupazione regionale, con un totale superiore ai 150
mila addetti, e che generano un valore aggiunto di 12 miliardi di euro (18% del totale
regionale) e un fatturato di 46 miliardi di euro (20% del totale regionale).
Il riconoscimento del Financial Times sottolinea il successo della strategia del Piemonte anche
a livello europeo, premiando gli sforzi concreti degli enti istituzionali locali nel promuovere
investimenti di qualità, con conseguenti benefici occupazionali e di crescita economica,
nonché nel supportare le multinazionali già presenti nel territorio.
Proprio con questo obiettivo, la Regione Piemonte ha istituito nel 2022 il Team Attrazione, un
gruppo di lavoro interdirezionale che ha coinvolto prima gli enti strumentali Ceipiemonte,
Finpiemonte e Agenzia Piemonte Lavoro e, in seguito, anche altri stakeholders del territorio,
ponendosi come interlocutore unico nei confronti dei nuovi potenziali investitori. Anche le
Camere di Commercio piemontesi giocano un ruolo chiave e sinergico nella strategia di
attrazione investimenti regionale grazie al Progetto Attrattività avviato nel 2023 e di cui
Ceipiemonte è ente attuatore.
“Si tratta del riconoscimento di un lavoro certosino e paziente – commentano il Presidente
Alberto Cirio e gli assessori Andrea Tronzano e Fabrizio Ricca – che ha visto gli uffici della
regione Piemonte in particolare quelli del settore competitività e della promozione internazionale
lavorare di comune accordo per dare vita nei mesi scorsi al Team Attrazione, un coordinamento
volto a valorizzare le peculiarità della nostra regione, diventando di fatto appetibili e capaci, in
questo modo, di aumentare e attirare innovazione, sviluppo e competitività per il sistema
imprenditoriale.”
“Questa notizia, pubblicata sul prestigioso quotidiano Financial Times, ci inorgoglisce e ci
mostra i frutti di un percorso a cui, come sistema camerale piemontese, lavoriamo da anni
investendo risorse umane ed economiche. Attrarre investimenti nella nostra regione è
fondamentale per alimentare la crescita economica, stimolare l’innovazione e creare nuove
opportunità occupazionali. Il nostro impegno, insieme alla Regione Piemonte e al Ceipiemonte,
è fornire un ambiente favorevole agli investitori, attraverso la realizzazione di infrastrutture
funzionali, la presenza di manodopera qualificata e di una burocrazia snella oltre che un
accesso diretto ai mercati internazionali. Il nostro obiettivo è quello di continuare a creare
partnership forti e a promuovere un clima imprenditoriale che valorizzi la fiducia degli investitori
nazionali e internazionali. Guardiamo al futuro con la convinzione che gli investimenti giochino
un ruolo fondamentale nel dar vita a territori prosperi e sostenibili" commenta Gian Paolo
Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.
“Questo riconoscimento premia il cambio di passo della Regione Piemonte e la strategia
innovativa di Ceipiemonte nell’attrazione degli investimenti, attraverso la creazione di una
nuova squadra dedicata composta da giovani risorse, l’investimento nel market intelligence e
l’attivazione di nuovi canali di intercettazione degli investitori, a partire dalla firma di accordi con
rinomati player internazionali – dichiara Dario Peirone, Presidente Ceipiemonte – Una
strategia che era stata già valorizzata dal Financial Times nel numero di ottobre, con un articolo
sulla copertina di FDI, dedicato alla capacità del Piemonte di attrarre business. Nel 2023
Ceipiemonte ha intercettato 200 nuovi dossier di possibili investimenti, con un valore potenziale
di oltre 5 miliardi di euro e 6.000 nuovi posti di lavoro. Questi sono solo i primi risultati di una
strategia che oggi il Financial Times certifica come vincente, permettendo al Piemonte di
entrare in questa prestigiosa classifica. Il nostro obiettivo è quello di raddoppiare questi numeri
già entro il 2025, per portare nella nostra regione investimenti di qualità.”

Foto di Meloni in fiamme nel corteo pro Palestina a Torino

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Nella manifestazione pro-Palestina di oggi a Torino sono scesi in piazza centri sociali e collettivi di sinistra. Massime misure di sicurezza nella zona del quartiere ebraico e della sinagoga cittadina. Nel corteo è stata bruciata una foto di Giorgia Meloni (nel frame del video di Nazione Futura) e del premier israeliano. Invettive contro il governo italiano, contro Israele e contro la Rai, accusati di censura e di sionismo. “Quanto accaduto questo pomeriggio è gravissimo e frutto di un clima di scontro politico dai toni sempre più accesi, è arrivato il momento di fermarci e dire basta. Solidarietà al Presidente Meloni e ferma condanna ad un gesto che offende non solo Giorgia Meloni e la sua comunità politica, ma l’intero Paese e le istituzioni tutte”, commenta Ferrante De Benedictis, Consigliere Comunale FdI di Torino.

C’è un Fleximan nel Torinese: tagliato in due autovelox sulla statale

“Fleximan” arriva anche sulle strade del Torinese. Il misterioso “assassino di autovelox” ha infatti tranciato in due un apparecchio  fisso sulla statale 26, prima dell’imbocco del terzo ponte, nelle immediate vicinanze di Ivrea.

L’autovelox era stato installato  anni fa su un tratto  della statale con limite a 90 chilometri orari.

L’Università Bocconi aiuta la Regione nella riduzione delle liste di attesa



La Regione Piemonte ha intensificato da tempo il proprio impegno sul fronte delle liste d’attesa grazie anche alla collaborazione delle Aziende sanitarie, degli erogatori privati, dei medici di medicina generale, delle associazioni dei pazienti e alle risorse che la Regione ha investito per l’assunzione del personale e per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico delle strutture e delle apparecchiature sanitarie.

In questo contesto si inserisce l’attività del gruppo di lavoro di esperti dell’Università Bocconi anche come contributo alla redazione del piano straordinario, che sarà presentato a fine mese, a cui sta lavorando il neo direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, al quale la Regione ha assegnato un budget straordinario di 25 milioni per ridurre le liste di attesa per le visite P, quelle programmabili, visto che per quanto riguarda il recupero di quelle più urgenti, il Piemonte, come riconosciuto anche da Agenas e Corte dei Conti, è al primo posto in Italia.

Venerdì il gruppo di lavoro della SDA Bocconi, guidato dal professor Francesco Longo ha partecipato all’incontro al Grattacielo Piemonte. Per la Regione è intervenuto il direttore della Sanità, Antonino Sottile, per le Asl i direttori generali e sanitari.
«L’Assessorato alla Sanità è fortemente impegnato su questo tema che rappresenta una delle sfide principali che il sistema sanitario nazionale deve affrontare in questa fase. Abbiamo chiesto all’Università Bocconi, partner scientifico di alto livello e di riconosciuto prestigio, una collaborazione per analizzare i dati, metterli a sistema, compararli tra di loro ed avere quindi un ulteriore strumento per elaborare soluzioni. Un tassello che mancava e che siamo convinti sarà di grande aiuto», ha sottolineato il direttore Antonio Sottile.

Il professor Longo e il suo gruppo hanno illustrato il metodo di lavoro che parte da un’accurata analisi dei dati disponibili che tengono conto delle differenze tra le Aziende sanitarie e del diverso contesto sociale e territoriale in cui operano: una ricerca qualitativa e quantitativa che, attraverso un cronoprogramma dettagliato, punta a fornire già entro il mese di aprile le prime indicazioni operative.

Un approccio che prevede l’intensificazione di alcune azioni operative, come la condivisione delle agende di prenotazione, il rafforzamento del Sovracup, il monitoraggio e miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva dei medici, il ritorno ai modelli organizzativi pre Covid per quanto riguarda i tempi di accesso e uscita dagli ambulatori, fatti salvi i tempi delle visite che restano invariati, il miglioramento dei percorsi di salute, diagnostico terapeutico assistenziali, organizzativi e produttivi.