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Arrestato il pirata della strada che investì ragazza incinta

È stato arrestato dalla polizia municipale il presunto pirata della strada che, giovedì  a Orbassano ha investito sulla provinciale 6 una donna di 19 anni incinta, all’ottavo mese di gravidanza, e poi è fuggito. E’  un marocchino residente a Piossasco. La giovane, trasportata al Cto di Torino aveva partorito con un cesareo d’urgenza. La neonata, la piccola Sofia, è ricoverata in gravi condizioni al Sant’Anna. 

Precipita dalla finestra: è morto Tenna, l'uomo dei film

Tragica morte per Paolo Tenna, ad della Film Commission di Torino e del Piemonte, 47 anni, torinese. Sarebbe caduto da una finestra della stanza di un hotel del centro di Roma. Il corpo senza vita  è stato trovato stamattina all’alba. Pare che fosse rientrato in albergo  intorno alle due di notte, poi la drammatica scoperta al mattino.  I carabinieri ipotizzano il suicidio.  Film Commission Torino Piemonte è la società che sostiene le produzioni cinematografiche girate nella nostra regione. Tenna faceva inoltre parte del consiglio di amministrazione di Cinecittà.

Tav, Toninelli chiede di “non strumentalizzare”

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Per il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli gli attuali approfondimenti  sulla Tav “non possono essere oggetto di strumentalizzazione per negare l’intenso lavoro sulla realizzazione delle opere utili, grandi e piccole” svolto dal governo. Ha poi aggiunto rispondendo al question  time alla Camera: “E’ noto  come la realizzazione dell’opera fosse già ampiamente in ritardo prima di questo Governo e che la sua realizzazione abbia posto valutazioni di opportunità che richiedono di essere discusse approfonditamente in sede intergovernativa. Tutta l’attività svolta finora dal Governo, in trasparenza e spirito di confronto costruttivo, ha lo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini italiani. Confermo l’impegno del Governo sugli investimenti per il rilancio dell’economia attraverso il miglioramento e potenziamento della mobilità di persone e merci e per l’indifferibile messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti”.

Operai sulla torre littoria: "Pagateci o non scendiamo"


Sugli striscioni hanno scritto “Vogliamo i nostri soldi” “Abbiamo lavorato: pagateci”. Li hanno collocati  sulla torre littoria di piazza Castello una quindicina di operai di una azienda edile. I lavoratori  minacciano di non scendere dall’edificio finchè  non avranno le risposte che attendono. Presenti sul posto i vigili del fuoco,  i carabinieri e la Digos della Questura per le trattative.
 
(foto: il Torinese)
 
 
 
 

Salvini e no-tav, lo scontro si riaccende

“Le forze a favore del Tav hanno preso l’80%-85% e se fosse stato un referendum l’esito mi pare chiaro”. Così dice Matteo Salvini. “Credo- aggiunge – che il progetto possa essere rivisto e rimodulato nel nome del risparmio e dell’impatto ambientale. Sono sicuro che dall’Ue si possano avere altri fondi. Ma poi ieri si è votato in regione Piemonte”. Replica il movimento no Tav: “A giudicare dalla dichiarazioni post voto, il Tav è già da ora  il principale terreno di scontro e di resistenza, anche contro l’avanzata di Salvini. Le elezioni non ci hanno mai spaventato in tutti questi anni e nemmeno questa volta”.

Elezioni regionali, meglio (quasi) non si poteva

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Di Pier Franco Quaglieni
Le elezioni regionali si sono concluse quasi nel modo migliore possibile. Sottolineo il quasi perché la netta prevalenza leghista nella coalizione può sicuramente creare  dei problemi al nuovo presidente Alberto Cirio che rappresenta una risorsa molto importante
Chiamparino ha chiuso la sua esperienza politica con cinque anni di grigiore e di errori, in primis i tagli troppo forti alla Sanità che hanno penalizzato i cittadini in un settore nel quale, specie per  la sinistra, la salute dovrebbe essere un diritto assoluto. Chiamparino e’ riuscito a riemergere, dopo il deficit pauroso lasciato in Comune del quale pochi parlano, a causa della strumentalizzazione mediatica delle “mutande verdi” che ha interrotto la legislatura nel corso della quale il governatore Cota aveva dimostrato buone qualità di governo. A sua volta Cota aveva interrotto la non esaltante esperienza di Mercedes Bresso legata a sua volta allo scandalo altrettanto mediatico del Premio Grinzane Cavour e del povero Giuliano Soria , sicuramente un disonesto, ma un disonesto molto capace e intraprendente non solo per se’ ma anche per la cultura e il Piemonte. A sua volta la Bresso aveva posto fine al decennio di Enzo Ghigo, sicuramente il migliore presidente della Regione Piemonte insieme ad Aldo Viglione. Alberto Cirio, indimenticato assessore al turismo della Giunta Cota, rappresenta una svolta importante perché è uomo saldamente legato al territorio piemontese, come ha dimostrato il vastissimo consenso elettorale  raccolto, che però  guarda ai problemi  del Piemonte dall’alto della sua esperienza di deputato europeo. Egli sintetizza nella sua persona il meglio della tradizione piemontese che ha sempre saputo guardare oltre le Alpi, una virtù che Chiamparino nel suo piemontesismo un po’ piemontardo di moncalierese doc non ha mai posseduto. Cirio significa Alba, ma anche capacità di guardare lontano in una dimensione internazionale che l’uomo di Moncalieri non ha mai posseduto. Nel Partito democratico spiccano il risultato importante  di  Mauro Salizzoni, grande chirurgo e scienziato che sarebbe stato sicuramente un ottimo assessore alla  sanità  e il successo di Daniele Valle, nonché quello di Monica Canalis, esponenti di un Pd senza derivazioni storiche dall’ ex PCI . Sicuramente manca un uomo come Boeti che anche nella nuova legislatura avrebbe portato una  testimonianza civile e civica importante. E ‘ stato un grave errore della segreteria del Pd privarsi di persone come lui, anche se il distacco di voti tra i due schieramenti  si è rivelato davvero incolmabile.
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Il Pd ha tenuto soprattutto a Torino, ma ha dovuto cedere nel resto del Piemonte . Il fenomeno grillino che sembrava inarrestabile e che ha portato a Torino ad un sindaco pentastellato rivelatasi inadeguata ed incapace ,sembra essersi bruscamente ridimensionato sia perché hanno pesato l’operato di Appendino, sia perché il governo giallo verde ha dimostrato l’incapacità a governare dei grillini. Tra il resto Appendino, visto il crollo dei voti a Torino, dovrebbe forse dimettersi come fece con grande sensibilità istituzionale il presidente del Consiglio D’Alema nel 2000 quando le elezioni regionali le vinse Berlusconi. I risultati non hanno premiato Forza Italia che è apparsa quasi anchilosata su se’ stessa, incapace di un adeguato impegno politico, malgrado l’alto numero dei parlamentari eletti in Piemonte solo  lo scorso anno. E’ stata una presenza quasi inesistente sul territorio  in particolare a Torino. Il più impegnato e’ stato l’ex governatore Ghigo che aveva abbandonato la politica attiva. La sinistra estrema si è rivelata del tutto marginale trascurabile. Anche le alleanze con Pizzarotti si sono dimostrate politicamente ed elettoralmente insignificanti. I moderati hanno dimezzato i seggi ed hanno eletto Silvio Magliano, re delle preferenze nel mondo cattolico, già pupillo di Gian Piero Leo che questa volta ha dato invece un contributo importante all’elezione di Cirio. L’esperimento  elettorale di Portas e’ palesemente fallito e finirà nel nulla. Già nel 2016 l’elezione di un solo consigliere comunale a Torino era stato un campanello d’allarme. In queste elezioni  abbiamo assistito ad un qualcosa di davvero curioso : l’assessore regionale in carica Giovanni Maria Ferraris, moderato, ha rotto con il suo gruppo schierandosi  dall’altra parte. Ferraris potrebbe dire ciò che davvero e’ stata la Giunta Chiamparino perché quell’esperienza l’ha vissuta dall’interno.
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Gli elettori di “Fratelli d’Italia” hanno preferito l’ex Forza Italia Roberto  Rosso che ha fatto una campagna elettorale sfarzosa, a Marrone, organico al partito. Non hanno comunque premiato in modo significativo – malgrado gli sforzi del capace  coordinatore regionale  Fabrizio Comba – la Meloni che sul Piemonte aveva contato molto. I tempi di An di Martinat e Ghiglia appartengono ad un’altra epoca. La Lega sarà il soggetto principale della prossima legislatura. La  sua crescita in Piemonte e’ stata notevole, anche se la  nuova classe dirigente rappresenta una scommessa perché le donne e gli uomini migliori sono a Roma o vanno in Europa come Gianna Gancia. Si vedrà se saprà essere una Lega capace di governare, partendo dall’onda del voto di protesta. Certamente molti “buonisti” che hanno inneggiato all’accoglienza comunque hanno sulla coscienza il successo di Salvini che ha vinto persino a Riace dove l’ex sindaco Lucano era stato beatificato dalla sinistra. Proprio l’esempio di Riace dovrebbe far riflettere molti che ritengono il politicamente corretto come una sorta di galateo. Il successo della Lega dimostra che il populismo e’ una realtà con cui fare i conti e che l’arroganza presuntuosa di quattro giornalisti come Lerner e Travaglio non serve affatto ad arginarlo .Non basta  neppure l’impegno dei giornali del gruppo De Benedetti che si rivelano incapaci di affrontare la nuova realtà. Le censure non servono più . Un mio amico ha scritto su Facebook che Chiamparino che ha escluso dal Salone il libro di Salvini, e’ stato a sua volta escluso dalla Regione. C’è sicuramente un fondo di verità in questa battuta. Due ultime osservazioni. Più Europa della Bonino  ha totalizzato un consigliere nella persona molto stimabile di Elena Loewenthal, scrittrice e giornalista  ,lasciando fuori il faziosissimo  ed assai poco laico , ex Lotta Continua, Silvio Viale non mai molto  considerato da Pannella, a voler essere gentili. I radicali arrivarono in passato a far eleggere due consiglieri in Piemonte, oggi la Bonino ha dimostrato che, uscendo dal percorso pannelliano per seguire quello di Monti, non si può raccogliere un consenso ne’ Radicale ne’ tanto meno liberale. Un’ultima osservazione . L’assessore alla cultura della Regione  Parigi con la sonora sconfitta di quello che molti chiamavano  amichevolmente Sergio, non rientrerà più nel suo ufficio, malgrado, pur non candidata, abbia fatto animosamente campagna elettorale in modo vistoso in qualità di assessore. E’ un fatto molto positivo perché chi si occupa di cultura in Piemonte difficilmente potrà  rimpiangere il suo protagonismo e la sua assai discutibile idea che la cultura debba essere un’impresa come il suo circolo dei lettori. E’ stata spesso settaria. La sua e’  comunque una storia che è finita  definitivamente il 26 maggio 2019.
 

scrivere a quaglieni@gmail.com

Verso il matrimonio Fca – Renault

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Dopo che Fca ha presentato una proposta per una fusione con il gruppo Renault allo scopo di  creare uno dei principali gruppi automobilistici al mondo, le borse hanno reagito positivamente. La società che deriverà dalla fusione sarà  per il 50% degli azionisti di Fca e per il 50%  di Groupe Renault. Si tratterà di una  governance paritetica con una maggioranza di consiglieri indipendenti. La proposta di  Fca è stata formulata attraverso  una lettera non vincolante inviata a Renault.

“Ho perso e me ne vado”. La scelta di Chiamparino

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Quando in serata pare ormai certa la vittoria di Alberto Cirio, lo sfidante uscente, Sergio Chiamparino  dichiara: “Mi sono sentito di combattere questa ultima battaglia e l’ho persa. E quando si perde è sempre il comandante dell’esercito che si assume la responsabilità. Valuterò le modalità con cui lasciare il seggio in Consiglio in modo che si trovino soluzioni che aiutino a portare energia nuova”. Lasciando il seggio che gli spetta di diritto come candidato alla presidenza, subentrerà un altro consigliere e Chiamparino potrebbe lasciare la politica. Cirio esprime apprezzamento per la figura dello sfidante. “E’ Una persona perbene, ci siamo sentiti e nei prossimi giorni avverrà il passaggio delle consegne. Io mi metterò subito al lavoro”,  dice il nuovo presidente del Piemonte.

Lega boom in Piemonte. Pd primo a Torino, crollo M5S

In Piemonte sono definitivi  i risultati delle elezioni europee, che vedono la Lega primo partito, con il 37,1% dei voti. Il carroccio è seguito dal Pd: con il 23,9% dei consensi supera il Movimento 5 Stelle, precipitato al 13,2%. Forza Italia si ferma al 9,08%, Fratelli d’Italia il 5,98%. +Europa – Italia in Comune conquista il 3,3% d, il 2.31% Europa Verde e l’1,5% La Sinistra. Sotto  l’1% Partito Comunista (0,94%), Partito Animalista (0,81%), Popolo della Famiglia (0,57%), Casapound (0,36%), Popolari per l’Italia (0,26%), Partito Pirata (0,26%), Forza Nuova (0,15%) e Autonomie per l’Europa (0,14%). Il Pd a Torino è il primo partito, con  il 33,47% dei voti. I 5 Stelle, il partito della sindaca Chiara Appendino non va oltre il 13.33%.

Chiamparino: "Attendo i risultati, ma vittoria Cirio pare netta"

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino twitta dopo la mezzanotte: “Un commento sul voto regionale sarà possibile solo sulla base dello spoglio reale, ma è evidente che se gli exit poll venissero confermati, la vittoria di Cirio e del cdx sarebbe netta. In attesa dei risultati ufficiali, ringrazio chi mi ha votato e chi mi ha sostenuto ed aiutato”.