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Pedopornografia, a Torino la più vasta operazione smaschera rete segreta

Scoperta una vasta  rete di pedofili che attraverso una nota piattaforma di messaggistica scambiava materiale pedopornografico.

Le indagini sono partite dalla procura Torino e sono stati coinvolti duecento investigatori del centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online e della polizia postale.

Si tratta della più grande operazione degli ultimi anni contro la  pedopornografia online.

Sono in corso da questa mattina 50 perquisizioni e arresti in 15 regioni italiane, per detenzione, diffusione e produzione di materiale pedopornografico.

Il trasporto pubblico verso la normalità. Riaprono presto sale da ballo e discoteche all’aperto

Dal 10 luglio ok al pieno carico sulle linee extraurbane del trasporto pubblico. Dal 9 luglio riaprono sale da ballo e discoteche all’aperto

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza.

Dal 10 luglio sarà consentita la ripresa del trasporto a pieno carico, limitatamente ai posti a sedere, nelle linee extraurbane di treni, autobus (di linea e turistici), sui taxi e nel trasporto con conducente, sempre nel rispetto delle “Linee guida” approvate dalla Conferenza delle Regioni in accordo con il Governo.

«Abbiamo voluto dare ancora una settimana di tempo con l’auspicio che il Governo, rimasto totalmente silente in questi giorni, intervenga finalmente per uniformare la situazione – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi -. Un treno che collega Liguria, Piemonte e Lombardia non può partire da una regione in un modo e arrivare a destinazione in un altro. Intervenendo oggi con una nostra ordinanza immediata rischieremmo solo di spostare il problema dal Piemonte alla Lombardia. Per cui diamo ancora una settimana di tempo a chi da Roma ha il compito di garantire omogeneità su servizi come quello dei trasporti extraregionali. Non si può avere il caos. Per quanto riguarda in particolare questo weekend abbiamo verificato con Trenitalia che sui treni delle linee interregionali verranno applicate solo le regole previste dal Decreto del Governo, per cui per chi salirà in Liguria su un treno diretto in Piemonte resterà comunque valido il distanziamento».

Dal 9 luglio sarà inoltre consentita l’apertura di sale da ballo e discoteche, con le attività di danza svolte esclusivamente in spazi esterni e nel rispetto delle relative Linee guida.

L’ordinanza autorizza infine, subito dalla sua emanazione, l’accesso ai locali di qualsiasi attività tuttora sospesa per lo svolgimento di attività di vigilanza, manutenzione, pulizia sanificazione, nonché per la ricezione in magazzino di beni e forniture, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza.

Il presidente Cirio ha ottenuto il via libera tecnico ai provvedimenti della nuova ordinanza da parte del Dipartimento di prevenzione della Regione Piemonte, che alla luce dei Monitoraggi nazionali e regionali ne ha certificato la compatibilità con l’attuale situazione epidemiologica piemontese.

Il report settimanale N.7 di monitoraggio della Fase 2, trasmesso alla Regione dal Ministero della Salute, ha confermato infatti una situazione positiva per il Piemonte con valori entro le soglie di riferimento e un basso livello di rischio.

Coronavirus, 4 vittime e 16 contagi. Prosegue il calo delle terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 18

24.956 PAZIENTI GUARITI E 1.063 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.956 (+24 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2978 (+9) Alessandria, 1464 (+4) Asti, 818 (+0) Biella, 2321 (+3) Cuneo, 2239 (+5) Novara, 12.975 (+37) Torino, 1059 (+4) Vercelli, 942 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 160 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1.063 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.100

Sono 4 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4.100 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 676 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 394 Cuneo, 365 Novara, 1.810 Torino, 221 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.394(+16rispetto a ieri, di cui 11 asintomatici. Dei 16 casi, 6 in RSA, 3 screening, 5 contatti di caso e 2 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4066 Alessandria, 1874 Asti, 1051 Biella, 2872 Cuneo, 2798 Novara, 15.905 Torino, 1323 Vercelli, 1141 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 263 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 101 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 10 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 235 (-13rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1030.

I tamponi diagnostici finora processati sono 425.052, di cui 233.214risultati negativi.

Il Piemonte chiede la nomina dei commissari per completare le grandi opere

LA REGIONE SOLLECITA LA NOMINA DA PARTE DEL GOVERNO

La Regione: «La Tav, l’Asti-Cuneo, la Pedemontana: abbiamo bisogno  di regole e poteri speciali per realizzare le opere in tempi immediati» Venerdì 3 luglio incontro con i rappresentanti del mondo produttivo territoriale

Al fine di sollecitare la nomina da parte del Governo di commissari straordinari per il completamento delle grandi opere strategiche, la Regione Piemonte ha convocato venerdì 3 luglio un incontro con i rappresentanti del mondo produttivo territoriale. Saranno presenti accanto al presidente Alberto Cirio gli  assessori alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi , alla Semplificazione Maurizio Marrone e alle Attività produttive Andrea Tronzano.
«Il Piemonte, come l’Italia tutta, sta ripartendo dopo la difficilissima fase di lockdown – sottolineano il presidente Cirio e gli assessori Gabusi, Marrone e Tronzano –.  I nostri cantieri sono pronti per riprendere a lavorare in sicurezza e dare al territorio il loro contributo di sviluppo nella realizzazione di piccole e grandi opere. Proprio facendo riferimento a queste ultime abbiamo sollecitato l’intervento del ministro delle Infrastrutture De Micheli al fine di vedere nominati i “Commissari per le grandi opere”. Ci riferiamo in particolare a tre opere strategiche: il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, la realizzazione della Pedemontana piemontese e la TAV con le sue opere di compensazione. Il Piemonte non può permettersi ulteriori ritardi. Abbiamo bisogno di regole e poteri speciali per poter realizzare le opere in tempi immediati». 
Sarà, inoltre, l’occasione per iniziare ad affrontare un altro importante tema relativo al territorio piemontese e in particolare alla Città di Torino,  la ZLS (Zona Logistica Semplificata).

Covid 19, via libera all’indagine conoscitiva della Regione sull’emergenza sanitaria

Il Consiglio regionale ha approvato ad ampia maggioranza la mozione 328 che impegna la quarta Commissione (Sanità) a svolgere un’indagine conoscitiva diretta ad acquisire notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza sanitaria Covid 19. L’attività sarà svolta da un gruppo di lavoro individuato dall’Ufficio di presidenza, il cui coordinamento sarà affidato a un rappresentante delle opposizioni.

Il documento ha come primo firmatario il presidente del Consiglio Stefano Allasia ed è stato sottoscritto anche da Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Raffaele Gallo (Pd), Paolo Bongioanni (Fdi), Mario Giaccone (Monviso).

“Finito il periodo più critico dell’emergenza Covid-19, penso che sia giunto il momento di svolgere un’indagine – ha chiarito Allasia –  con lo scopo di approfondire e acquisire con la massima trasparenza notizie, informazioni e documenti relativi alla gestione dell’emergenza epidemiologica sul nostro territorio regionale. Credo che sia importante fare chiarezza, per capire cosa abbia funzionato bene o male, in modo da pianificare una strategia per affrontare eventuali future emergenze”.

Alberto Preioni (Lega) ha sottolineato che il suo gruppo intende “svolgere tutti gli approfondimenti necessari, ora che questa fase sembra terminata. Spero che questo spazio non diventi un luogo di propaganda politica. Ho visto l’impegno dei nostri sanitari in questi mesi: un impegno totale, sul piano professionale e umano. Ha funzionato tanto nella nostra sanità, pochi i problemi emersi. Il nostro sistema ha retto, in particolare il settore ospedaliero. Questa esperienza ci dice però che sono necessari i presidi ospedalieri territoriali, anche con una partecipazione del privato che aumenti l’efficienza”.

Per Raffaele Gallo (Pd) “il punto di sintesi trovato è accettabile. Non abbiamo interesse a una caccia alle streghe, solo a un luogo di confronto per capire cosa non ha funzionato, per approfondirlo e migliorare la sanità piemontese, in modo da essere pronti anche a un eventuale ritorno della pandemia. Un sistema da difendere nella sua forma pubblica, riorganizzato in questi anni per uscire dal piano di rientro”.

Sean Sacco (M5s), poi, ha dichiarato che “dopo una lunga interlocuzione, arriviamo a qualcosa di concreto. Non quello che ci si aspettava, ma meglio di niente. Abbiamo notato nella maggioranza una certa difficoltà ad aprirsi a una inchiesta, non per fare processi, ma per assumerci responsabilità per quello che è successo nella nostra regione. Perché si parla sempre di autonomia, ma poi si chiedono a Roma le soluzioni”.

A parere di Marco Grimaldi (Luv) “siamo davanti a una occasione persa, un commissione di inchiesta avrebbe fatto bene a tutti. Spero che qualcuno spieghi il ritardo nell’esecuzione dei tamponi, che ha messo in crisi il sistema della vigilanza attiva che avremmo dovuto fare. Cosa non ha funzionato nell’approvvigionamento del Dpi. Il mancato ascolto dei lavoratori della sanità è una delle cause della tragedia”.

Paolo Bongioanni (Fdi), ha dichiarato: “Voterò a favore, ma non parteciperò alle riunioni. Mi auguro che il gruppo di lavoro operi anche nell’ottica di una riforma del sistema sanitario, perché a inizio pandemia ci siamo trovati davvero con una situazione difficile da gestire organizzativamente”.

Paolo Ruzzola (Fdi), nell’annunciare il voto favorevole, ha chiarito che “lo scopo principale è quello di lasciare a fine legislatura una sanità migliore di quella che abbiamo trovato”.

(GM – dall’uffico stampa del Consiglio regionale)

Coronavirus, verso i 25 mila pazienti guariti in Piemonte. Altri 5 morti e 13 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

24.892 PAZIENTI GUARITI E 1.091 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.892 (+179 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2969 (+13) Alessandria, 1460 (+6) Asti, 818 (+2) Biella, 2318 (+3) Cuneo, 2234 (+18) Novara, 12.938 (+126) Torino, 1055 (+6) Vercelli, 941 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 159 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 1.091 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.096

Sono 5 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4.096 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 674 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 394 Cuneo, 365 Novara, 1.810 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.378(+13rispetto a ieri, di cui 12 asintomatici. Dei 13 casi, 8 screening, 4 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4066 Alessandria, 1874 Asti, 1048 Biella, 2866 Cuneo, 2797 Novara, 15.903 Torino, 1323 Vercelli, 1141 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 262 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 (-0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 248 (-12rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1040.

I tamponi diagnostici finora processati sono 422.647, di cui 232.007risultati negativi.

“Il magnate russo offre milioni per i tuoi alberghi”. Ma era una truffa

“…Il magnate russo è interessato ai tuoi alberghi… un affare per milioni di euro …”, ma in realtà è una truffa.

La Guardia di Finanza di Torino denuncia due pluripregiudicati e sventa una truffa milionaria. 

È successo in alta Val di Susa, quando un imprenditore del settore alberghiero, viene contattato da due sedicenti intermediari immobiliari. I due uomini si presentano a nome e per conto di un industriale russo interessato all’acquisto di un residence in Valle ma non solo, gli intermediari allargano l’offerta ad appartamenti e dependance. La proposta è allettante, si parla di milioni di euro per chiudere il tutto in pochi giorni.

I contatti si succedono e la trattativa sembra andare avanti, anche se qualcosa in quelle lunghe telefonate, finalizzate ad un primo accordo, all’imprenditore non torna.

Quel qualcosa che non va lo scoprono subito i Finanzieri della Compagnia di Susa chiamati ad approfondire la vicenda, che, dopo una breve indagine, capiscono che non esiste nessuna trattativa ma, soprattutto, nessun magnate russo interessato agli hotel.

Alla richiesta dei due “mediatori” di un primo incontro per fissare il sopralluogo delle location da acquistare, l’imprenditore accetta.

L’appuntamento in un bar del centro di Torino dove però si presentano anche i Finanzieri di Susa che assistono all’incontro. I due faccendieri, eleganti e dai modi gentili, vengono fermati all’uscita del locale. Con il mondo del mercato immobiliare nulla hanno a che fare, o meglio, hanno a che fare a modo loro.  Lunga è infatti la sfilza di precedenti penali a loro carico: dalla truffa alla detenzione di armi, dalla rapina ai furti nelle abitazioni.

Come detto, gli inquirenti hanno appurato l’inesistenza di un qualsiasi acquirente e di una qualsivoglia trattativa, tutto falso ed architettato dai due uomini i cui motivi sono ora al vaglio dei Finanzieri che stanno approfondendo la vicenda.

I due, entrambi trentenni e residenti in un campo Rom della periferia torinese, sono stati denunciati per truffa.

La Guardia di Finanza di Torino raccomanda ai cittadini di porre la massima attenzione al verificarsi di analoghe situazioni ed invita a contattare il numero di pubblica utilità “117”, in qualunque caso si abbia il sospetto di essere vittima di un raggiro.

Emergenza covid -19 e gestione della ripresa, più di 24 milioni dalle fondazioni bancarie

Le Fondazioni bancarie del Piemonte hanno reagito all’emergenza Covid dimostrando di essere attori attenti dei rispettivi territori e di rappresentare un’importante supporto sociale: nel complesso hanno messo a disposizione più di 24 milioni di euro, senza conteggiare l’operazione Ogr.

È quanto emerge dal nuovo rapporto settimanale che Ires Piemonte ha presentato al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase 2, coordinato dal vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, e al quale partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, l’Unità di Crisi, le associazioni degli enti locali, con il coordinamento delle Prefetture ed i capigruppo consiliari, e che ha il compito di verificare l’andamento della situazione socio-economica in relazione alle misure assunte per contrastare l’epidemia e alla loro graduale rimozione.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha finanziato con il bando “Emergenza per il sociale”, del valore di 600 mila euro, 113 interventi a favore delle fasce più fragili della popolazione.

La Compagnia di San Paolo, con il bando “Insieme andrà tutto bene” ha deliberato 123 interventi di sostegno a persone fragili, minori o famiglie in difficoltà a causa della crisi, per complessivi 1,5 milioni di euro. Con “Rincontriamoci”, invece, per 1,5 milioni, ha sostenuto la tenuta di una rete di relazioni e attività di natura e culturale. Inoltre, ha deliberato stanziamenti in ambito sanitario per 9,3 milioni di euro; in ambito educativo e carcerario per circa 1,4 milioni di euro. Oltre a tali iniziative sono state previste azioni per fornire liquidità sotto forma di sostegno all’attività istituzionale per gli enti del terzo settore, per un ammontare complessivo di oltre 11 milioni di euro.

La Fondazione Crt ha stanziato 3 milioni di euro per l’acquisto di 60 nuove ambulanze e mezzi di trasporto per le associazioni del 118 e della Protezione civile, per l’acquisto di materiali urgenti e attrezzature per gli ospedali (letti, ventilatori, mascherine). Inoltre, ha messo a disposizione a titolo gratuito la manica nord delle Ogr per la realizzazione di una struttura ospedaliera temporanea.

Le Fondazioni di Savigliano, Fossano, Saluzzo e Tortona hanno erogato complessivamente oltre 400 mila euro per interventi di prima necessità (tra cui l’acquisto di 4 ventilatori polmonari).

La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha erogato 250 mila euro al sistema sanitario e assistenziale della provincia e ha promosso un’iniziativa che ha coinvolto i cittadini insieme a Fondazione SolidAl, per la raccolta di fondi finalizzata all’acquisto di presidi emergenziali che ad oggi è arrivata a 900 mila euro.

La Fondazione Cassa di risparmio di Asti ha stanziato quasi 1, 2 milioni di euro, destinati ai presidi ospedalieri, sanitari e assistenziali (320 mila euro), ma anche per fronteggiare le improvvise situazioni di necessità delle scuole per la didattica a distanza per circa 200 mila euro, con impegni verso il sociale per la Fase 2 di oltre 500 mila euro.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha erogato 623 mila euro per sostenere i fabbisogni emergenziali, come l’acquisto di dpi per il personale sanitario, e per interventi sociali in un’ottica di medio termine.

La Fondazione Cr Biella ha stanziato un contributo di 100 mila euro a favore dell’ospedale e ha predisposto un bando straordinario (“Comunità fragile”) in collaborazione con Banca Simetica, del valore di 200 mila euro, per l’assistenza alle persone in difficoltà. Inoltre, ha deliberato l’acquisto di arredi finalizzati all’allestimento di una struttura per la post degenza Covid per un importo pari a 25.400 euro. Altri 200 mila euro sono stati stanziati con un ulteriore bando straordinario cofinanziato con Biverbanca Gruppo Banca Cr Asti “Emergenza Covid 19 Area Biellese-Ripartiamo insieme”, per azioni di sostegno per la ripartenza del territorio.

“Anche in questa occasione – dichiara il vicepresidente Carosso – le Fondazioni bancarie, a cui va si il nostro ringraziamento, hanno dato un supporto fondamentale nel sostenere il sistema socio-economico piemontese in un momento di grande crisi, mostrando come sempre una grande sensibilità su più fronti, da quello delle povertà, a quello sanitario a quello della ripresa della socialità. Più in generale il rapporto Ires di oggi ci restituisce l’immagine di un Piemonte in ripresa, anche se esistono aree, come quello della cultura e degli spettacoli che soffrono ancora e che colpiscono soprattutto i giovani. Resta poi la preoccupazione per l’automotive, che in Piemonte non è solo FCA, ma anche tutto l’indotto. Speriamo che il Governo assuma presto provvedimenti per il rilancio del settore”.

Coronavirus, ancora una vittima e 16 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

24.713 PAZIENTI GUARITI E 1208 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24713 (+89 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2956 (+6) Alessandria, 1454 (+16) Asti, 816 (+0) Biella, 2315 (+6) Cuneo, 2216 (+0) Novara, 12.759 (+53) Torino, 1049 (+7) Vercelli, 938 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 157 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1208 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4091

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4091 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 674 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 394 Cuneo, 365 Novara, 1.805 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.365 (+16 rispetto a ieri, di cui 13 asintomatici. Dei 16 casi, 12 screening, 3 contatti di caso e 1 con indagine in corso.) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4066 Alessandria, 1874 Asti, 1048 Biella, 2864 Cuneo, 2794 Novara, 15.894 Torino, 1323 Vercelli, 1141 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 262 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 260 (-7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1082

I tamponi diagnostici finora processati sono 419291, di cui 230409 risultati negativi.

Asse Torino-Lione contro la Tav? La replica della Regione

Il sindaco verde di Lione si esprime contro la realizzazione dal collegamento ad alta velocità con Torino. Si crea così un potenziale asse con l’amministrazione pentastellata subalpina da sempre contraria o quanto meno tiepida nei confronti dell’opera. Vedremo gli sviluppi sotto la Mole. «I lavori andranno spediti perché dal punto di vista ambientale la Torino-Lione è una infrastruttura vincente. Assurdo metterla in discussione: a regime, l’opera eliminerà oltre 1 milione di TIR dalle strade alpine, arrivando a risparmiare fino a 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno» commenta l’assessore regionale Marnati 

 

«Ad oggi il treno è l’unico mezzo di trasporto di lunga percorrenza che consente di ridurre le emissioni inquinanti nell’aria: con la Torino-Lione a regime si elimineranno oltre 1 milione di TIR dalle strade alpine, arrivando a risparmiare fino a 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. I lavori andranno spediti perché dal punto di vista ambientale la Torino Lione è una infrastruttura vincente ed è assurdo metterla in discussione». Così l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati risponde al sindaco di Lione Grégory Doucet che ha chiesto la sospensione dei lavori di collegamento ad Alta Capacità tra la città francese e il capoluogo piemontese. «Basterebbe questo – sottolinea Marnati – a spiegare perché non si può più sprecare altro tempo, e per questa ragione è necessario completare questa infrastruttura che serve all’Italia e all’Europa. Ricordo che il tunnel storico del Frejus voluto da Cavour– ha aggiunto Marnati – risale al 1871, non risponde agli standard di trasporto internazionale contemporanei e comporta un costo energetico del 40% in più rispetto a una linea senza dislivello. Un suo adeguamento non è possibile, sarebbe come tentare di aggiornare un telefono cellullare del 1993 alle nuove funzionalità. Ma come chiunque sa ad un certo punto gli aggiornamenti non sono più possibili».

Il settore dei trasporti è responsabile di quasi il 25% di gas ad effetto serra emessi in atmosfera, e il transito annuale di quasi 3,6 milioni di mezzi pesanti attraverso ai valichi con la Francia produce circa 3 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. Questo impatto sarà fortemente diminuito grazie al trasferimento modale favorito dalla nuova opera nella direzione indicata anche dal Grean Deal europeo che vede nel trasferimento delle merci su treno uno dei suoi principali obiettivi.

Secondo l’assessore la tratta ad Alta Capacità Torino-Lione, è quindi indispensabile per rendere possibile il «trasferimento modale» di merci e passeggeri sull’intero corridoio europeo e costituisce un contributo fondamentale alla transizione ecologica del sistema dei trasporti dell’Europa per la riduzione delle emissioni climalteranti che l’intero continente produce.