PRIMA PAGINA- Pagina 531

Rivolta al Cpr: poliziotto ferito, tre arresti

Un ispettore di polizia è rimasto ferito mentre tre persone sono state arrestate nella  rivolta scoppiata la notte scorsa al Cpr, il centro di permanenza per il rimpatrio di corso Brunelleschi. Si tratta della terza in pochi giorni. Il poliziotto ha riportato la frattura di due falangi con prognosi di trenta giorni e ha detto che ha dovuto fronteggiare per ore, con soli cinque carabinieri, più di 150 immigrati della struttura che lanciavano sassi. In carcere sono finiti  due marocchini e un tunisino di 24, 31 e 33 anni.  L’ispettore, che ha ricevuto la solidarietà del ministro Salvini, ha scritto  su Facebook: “Per un po’ non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione e accoglienza”.

Allarme cinghiali. In Piemonte più di mille incidenti stradali

“E’ insufficiente il provvedimento dell’ex Giunta regionale”

In Piemonte si registrano oltre 1.100 incidenti stradali all’anno causati da cinghiali e caprioli. A lanciare l’allarme è la Coldiretti piemontese, dopo l’ultimo incidente mortale avvenuto a metà agosto sulla tangenziale di Alba.

Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale sottolineano che “L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città”,

Secondo Coldiretti, dunque, non basta il provvedimento che la Giunta regionale aveva approvato nei mesi scorsi, dando il via alle norme per attivare interventi riguardanti la prevenzione ed il controllo dei cinghiali. “Le province e Città metropolitana avrebbero dovuto fare la loro parte, ma a che punto siamo? La tutela dell’ambiente non deve farci dimenticare la sicurezza stradale, per questo serve agire con tempestività su tutti i territori e specificatamente nelle aree collinari e montane, dove l’agricoltura è più difficoltosa, in cui si sono già persi oltre il 50% delle superfici coltivabili a causa proprio dei selvatici. Senza dimenticare che a rischio oggi è la sicurezza dell’intera collettività”, aggiungono gli esponenti dell’organizzazione degli agricoltori.

Riqualificazione urbana e sicurezza, ecco Top Metro

Bando Periferie: prosegue a pieno ritmo il progetto della Città metropolitana

La Corte dei Conti ha recentemente rilevato un ritardo nell’attuazione dei progetti legati al Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, noto come il Bando Periferie.
In questo quadro fa eccezione “ToP Metro”, il progetto della Città metropolitana di Torino, che ha beneficiato di un contributo statale di 40 milioni di euro, giunto alla conclusione del terzo monitoraggio semestrale.
All’interno di ToP Metro è prevista la realizzazione di 120 progetti suddivisi in quattro settori: sicurezza, riqualificazione urbana, innovazione e sostegno all’impresa, inclusione sociale. L’investimento complessivo ammonta ad oltre 100 milioni di euro.
“La Città Metropolitana – spiega il consigliere delegato alla pianificazione strategica, sviluppo economico, attività produttive, trasporti e formazione professionale, Dimitri De Vita – ha svolto un ruolo di pieno coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati di riferimento dei territori locali, rilevandone i fabbisogni e focalizzando l’attenzione sulle realtà che necessitano maggiori interventi. In particolare, proprio per andare incontro alle esigenze del territorio, il nostro Ente ha messo in campo e sostenuto i vari interventi, secondo le variegate iniziative previste dal Progetto”.
“ToP Metro” coinvolge 11 comuni della prima cintura torinese con  popolazione superiore a 10.000 abitanti: Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, Settimo, San Mauro e Venaria Reale. Sono inoltre compresi nel progetto un intervento di area vasta proposto dalla Regione Piemonte, che riguarda la mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali educativi e didattici, attività culturali ed educative, e tre interventi trasversali proposti direttamente dalla Città metropolitana di Torino: un contributo per l’avvio d’impresa, per il sostegno degli investimenti delle imprese correlati a nuove assunzioni e la valorizzazione dell’invenduto dei mercati a favore di soggetti deboli.
Nel mese di giugno di quest’anno è stata effettuata una prima rendicontazione delle spese, che ha evidenziato la realizzazione di opere e servizi per 2 milioni e mezzo di euro.Il Progetto ToP Metro, ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita della popolazione e il grado di resilienza del territorio metropolitano, attraverso la rigenerazione del tessuto urbano (aree costruite residenziali, aree verdi, spazi pubblici di aggregazione e incontro, recupero e riuso di aree produttive dismesse), incentivi alle imprese, miglioramento dei servizi per la collettività, misure per la prevenzione e l’accrescimento della sicurezza (sia in termini di contrasto ai fenomeni di criminalità, sia come contrasto all’inquinamento e al rischio ambientale).

Il nuovo assessore all’Urbanistica? Lo conosceremo il 9 settembre

La sindaca Appendino sceglierà il nuovo assessore all’Urbanistica e ne comunicherà il nome in Consiglio comunale il 9 settembre. Lo ha annunciato su Facebook la stessa prima cittadina: “si comincerà dal nuovo assessore che individuerò  dopo il confronto con tutti i consiglieri comunali M5S. Torino  ha bisogno di una figura che concentri le proprie energie sulle sfide del Piano Regolatore e sulle tante trasformazioni che ci aspettano. La rosa che abbiamo in mente è composta da persone competenti e preparate per ricoprire questo compito, in cui abbiamo totale fiducia. Comunicherò la scelta, nel rispetto delle prerogative istituzionali, durante il Consiglio Comunale del 9 settembre”.

L’alleanza romana giallorossa rasserena gli orizzonti della sindaca

L’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle al governo nazionale è come il cacio sui maccheroni  per Chiara Appendino. La sindaca, politicamente ammaccata da vicende giudiziarie e politiche, in questo modo può sperare in una tregua da parte del Pd, che l’ha duramente attaccata in questi primi anni di mandato a Palazzo Civico.  La prima cittadina ora potrà cercare di portare avanti i suoi progetti come l’area di crisi torinese e  il fondo per ridurre il debito. Nelle scorse settimane la  sua maggioranza stava per esplodere dopo le polemiche sulle mancate olimpiadi e sulla tav. Il pd formalmente dice di voler mantenere la linea dura, ma sarà inevitabile un ammorbidimento verso la sindaca e la sua giunta. In politica mai dire mai. Ora l’opposizione vera toccherà a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e la prima cittadina si muoverà più serena verso il traguardo delle elezioni comunali del 2021.

“Spese pazze”, archiviazione per il governatore Cirio

Il  presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio figura tra gli archiviati della Rimborsopoli bis, il procedimento per i rimborsi di una cinquantina di ex consiglieri regionali di centrodestra e centrosinistra tra il 2008 e il 2010. Il gup di Torino ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore  per 28 ex consiglieri. Altri 18 indagati si presenteranno invece il 28 ottobre all’udienza preliminare. Con Cirio, sono state archiviate le posizioni di: Mariano Turigliatto, Caterina Ferrero, Lorenzo Leardi, Giampiero Leo, Deodato Scanderebech, Graziella Valloggia, Gian Luca Vignale, Mauro Laus, Piergiorgio Comella, Sergio Cavallaro, Rocchino Muliere,Davide Gariglio, Stefano Lepri, Angela Motta, Mariano Rabino, Marco Travaglini, Gian Piero Clement, Wilmer Ronzani, Juri Bossuto, Sergio Dalmasso, Alberto Deambrogio, Ugo Cavallera, Luigi Ricca, Luca Pedrale, Elio Rostagno, Paolo Cattaneo, Alessandro Bizjak.

Appendino si congratula con Conte e ringrazia Di Maio

La sindaca Chiara Appendino si congratula con Giuseppe Conte per l’incarico ottenuto dal presidente Mattarella per la formazione del nuovo governo. “E’ un’ottima notizia per il Paese. In questi 14 mesi – afferma la prima cittadina – il Presidente Conte ha lavorato con massima dedizione ed efficacia, rappresentando con serietà, competenza e forza l’Italia anche a livello internazionale. Spero nello scioglimento della riserva con esito positivo”. La sindaca, inoltre,  esprime gratitudine a Luigi Di Maio “per l’equilibrio e la determinazione con cui ha guidato il Movimento 5 Stelle, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà, arrivando a rifiutare la Presidenza del Consiglio offertagli dalla Lega”. “Come sindaca e come cittadina – aggiunge Appendino – sono certa  che tutte le forze politiche della nascente maggioranza sapranno mettere in campo il necessario senso di responsabilità per attuare i provvedimenti di cui ha bisogno il Paese.

Buche nelle strade, un milione di euro in meno per sistemarle

Il problema delle buche nelle strade rischia di aggravarsi a causa della carenza di fondi nelle casse municipali.  Il Comune, nell’approvare gli  interventi straordinari per le circoscrizioni ha previsto cantieri sulle strade per un totale  di 3 milioni e 800 mila euro. Un cifra ridotta di un milione rispetto alla dotazione dello scorso anno. Sacrificata in particolare la Circoscrizione 8 che segnala un taglio notevole, di 126 mila euro per un territorio urbano molto vasto.

Disoccupati over 58, un aiuto dalla Regione

Via libera al bando per gli Enti pubblici, che potranno assumere il personale. Obiettivo: favorire l’inserimento dei disoccupati «senior» in attività temporanee e straordinarie per la realizzazione di opere di pubblica utilità al fine di sostenere l’invecchiamento attivo. L’assessore Chiorino: «La Regione è al fianco dei lavoratori in difficoltà, anche di quelli meno giovani».

 

Ammonta a più di 6 milioni di euro l’erogazione, da parte della Regione, dei fondi messi a disposizione per favorire la creazione di cantieri di lavoro per i persone disoccupate di età uguale o superiore a 58 anni.

 

I cantieri prevedono l’inserimento di disoccupati in attività temporanee o straordinarie per la realizzazione di opere di pubblica utilità gestite da Comuni, Unioni di Comuni o altre forme associative e organismi di diritto pubblico con sede in Piemonte. L’intervento va a finanziare progetti nei campi dell’ambiente, della valorizzazione dei beni artistici e culturali, del turismo e dei servizi di importanza sociale, compresi i servizi alla persona, come la cura degli anziani e delle persone con disabilità.

 

La durata dei cantieri è di un anno, che può essere prorogata, al massimo, fino a 18 mesi. Per poter usufruire di questa opportunità occorre aver compiuto 58 anni senza aver maturato i requisiti pensionistici, essere residenti in via continuativa in Piemonte nell’anno precedente alla domanda, essere disoccupati, non percepire ammortizzatori sociali e non essere inseriti in misure di politica attiva, compresi i cantieri di lavoro. Sono inclusi tra i destinatari i beneficiari di misure di sostegno al reddito in inclusione (REI) e del reddito di cittadinanza.

 

Complessivamente le risorse assegnate per l’intervento ammontano a 6milioni e 138mila euro di cui 4 milioni per il 2019 e 2milioni e 138mila euro per il 2020. (vedasi tabella allegata con i dati 2019 divisi per ambiti territoriale). Piazza Castello ha anche previsto il rimborso degli oneri previdenziali versati dai soggetti attuatori: per questo le risorse assegnate sono pari a 900mila euro, di cui 300mila per il 2019 e 60mila per il 2020. Per i lavoratori l’indennità giornaliera è fissata in 29,70 euro lordi all’ora per 30 ore settimanali, che saranno erogati direttamente dall’INPS al lavoratore.

 

Gli Enti pubblici che vogliono partecipare al progetto possono presentare le candidature – nei tempi e nei modi specificati nel bando – dal 7/10/2019 all’11/10/2019. Gli Enti attuatori dovranno poi avviare il cantiere entro e non oltre 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria sul Bollettino Ufficiale Regionale pena decadenza del finanziamento.

 

«Il perdurare della crisi economica – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorinoha portato ad un aumento generale della disoccupazione non soltanto giovanile, ma anche in quelle fasce di lavoratori che speravano di essere ormai prossimi alla pensione. Allo stesso tempo le nuove regole introdotte negli ultimi anni hanno aumentato l’età della pensione e, di conseguenza, la permanenza sul mercato del lavoro». «La Regione – prosegue Chiorinovuole essere vicina alle persone che si trovano in questa situazione e tenere alta l’attenzione sul problema della disoccupazione dei giovani, ma anche dei meno giovani che magari si sono trovati da un giorno all’altro senza lavoro senza alcuna responsabilità e con poche chances di ricollocazione. Interventi di questo tipo si pongono proprio in tale direzione. La nostra intenzione – conclude l’esponente della giunta Cirio – è quella di mantenere alta la guardia e l’attenzione affinché nessuno, a prescindere dalla fascia di età alla quale appartiene, venga lasciato solo».

Riapre “Piano 35”, il ristorante più alto d’Italia

AL VIA IL 3 SETTEMBRE LA NUOVA STAGIONE 

 

Mangiare e bere non è mai stato così panoramico

Il 3 settembre riapre a Torino Piano35, ristorante e lounge bar sotto la direzione creativa dello chef due stelle Michelin Marco Sacco.

Collocato a 150 metri d’altezza,in cima al grattacielo Intesa Sanpaolo disegnato da Renzo Piano e concepito all’interno di una splendida serra bioclimatica, Piano35 è a tutti gli effetti il ristorante più alto d’Italia e sarà aperto a pranzo e a cena, dal lunedì al sabato, con la possibilità di fruire anche solo del bellissimo spazio del Lounge bar, per un aperitivo con vista sulle Alpi e sulle mille luci di Torino.

“La prima volta che sono salito quassù, racconta Marco Sacco, già patron del ristorante Piccolo Lago, a Verbania, istintivamente ho guardato il panorama e ho cercato le montagne che vedo ogni giorno dal mio lago, i miei punti di riferimento. Poi mi sono accorto di essere in un giardino e ho capito che c’è un filo invisibile che lega questo luogo a quello dove vivo, una specie di radice che si espande nel sottosuolo e che arriva fino a qui, a 150 metri d’altezza sulla città.”

L’offerta del ristorante, che manterrà i tradizionali 60 coperti, si baserà a cena su tre differenti proposte di menu, ognuna di quattro o di sette portate, a seconda che si scelga la versione light (90 euro, bere a parte) o quella completa (120 euro, bere a parte): si va dal menu In Piemonte, un omaggio dello chef alla grande tradizione culinaria sabauda, al menu Giro d’Italia, in cui a farla da padrona sarà la materia prima del Belpaese, fino ad arrivare al menu Piccolo Lago a Torino con i classici stellati del ristorante di Verbania, dal Lingotto del Mergozzo al Flan di Bettelmatt alla Carbonara au Koque.

L’offerta bistrot per il pranzo si basa invece su cinquebox (di cui quattro salati e uno dolce) tra cui scegliere. L’obiettivo è quello di rendere l’esperienza della pausa pranzo qualcosa di unico: la bontà e la ricercatezza dei piatti assieme alla semplicità, alla flessibilità e alla competitività dell’offerta.

Analoga idea di ricercatezza e flessibilità presiede lo spirito del Lounge bar che, per chi lo desidera, può trasformarsi in uno spazio di degustazione vera e propria (che Marco Sacco ha ribattezzato Street Food sopra Torino)in cui l’art mixology della bartender Cinzia Ferro dialogherà con la cucina dello chef.

Il Lounge Bar sarà aperto dalle 18.00 all’una di notte e, come il ristorante, tutti i giorni dal lunedì al sabato. Domenica chiuso.

 

 

www.piano35.com

Per prenotazioni: 011.4387800