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Il cibo è salute. La sfida della Regione

Gli assessori regionali Icardi e Protopapa: “La cura del cibo è prioritaria per la qualità della vita dei cittadini”

Su iniziativa dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi e d’intesa con l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa si è insediato a Torino, nella sede dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, il tavolo regionale di consultazione sulla salute alimentare “Il cibo è salute”.

Una sorta di convocazione degli Stati generali della salute alimentare ai quali hanno partecipato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria, dell’Industria agroalimentare, del Commercio, dell’Artigianato, degli organi pubblici di controllo, dell’Università di Torino, degli Enti e delle Fondazioni interessate, oltre che le Direzioni degli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura e singoli esperti di settore.

Il Tavolo di consultazione ha principalmente tre obiettivi: l’analisi degli strumenti di programmazione regionale e delle loro relazioni con la normativa vigente e valutazione delle eventuali possibilità di miglioramento o modifica per armonizzare la loro applicazione nel settore agroalimentare al fine di assicurare un elevato livello di sicurezza per i cittadini e di valorizzare le produzioni regionali; la predisposizione di linee di indirizzo di carattere tecnico-scientifico e/o organizzativo su argomenti proposti alla discussione dai componenti del tavolo; l’individuazione di una strategia di comunicazione autorevole e scientificamente corretta per contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sui prodotti alimentari e sulla loro sicurezza.

«Agricoltura e Sanità giocano sul cibo la stessa partita: produttori e sistema pubblico di prevenzione e controllo lavorano entrambi al servizio del consumatore, garantendo la qualità del Made in Italy nel mondo, cioè quel valore aggiunto alla produzione agroalimentare che rappresenta una forza trainante dell’economia piemontese. – commenta  l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Per questa ragione abbiamo ritenuto di instaurare un rapporto continuativo ed organico con le differenti componenti della filiera agroalimentare, in modo da poter  ragionare tutti insieme sulla molteplicità delle normative europee, nazionali e regionali che spesso generano difformità interpretative, con conseguenti ritardi e contenziosi in buona parte evitabili attraverso una migliore consultazione preventiva tra le parti. E’ necessario armonizzare l’approccio alle problematiche del comparto, contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sulla sicurezza dei prodotti alimentari che finiscono per causare danni materiali e d’immagine devastanti. La cura del cibo riveste un’importanza prioritaria nella qualità della vita dei cittadini e riguarda l’intera filiera alimentare».

«Con molto piacere saluto la nascita del Tavolo di consultazione “il cibo è salute” – osserva l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -, istituito per definire standard adeguati di sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari. Da quest’anno, l’Assessorato all’Agricoltura si occuperà anche degli aspetti legati al cibo, con particolare riguardo alla valorizzazione della filiere di produzione, che a mio avviso devono garantire in primo luogo salubrità e tracciabilità per un’adeguata tutela del consumatore finale. Il mio augurio è che il Tavolo di consultazione possa dare adeguate risposte alla numerose richieste che ci giungono dai consumatori sempre più attenti alla qualità degli alimenti che consumano, tenuto conto anche della necessità di estendere l’utilizzo dei prodotti piemontesi nelle nostre scuole e nelle mense aziendali».

Spacciavano in abito elegante: pusher arrestati. Tra loro quattro donne

<<Dress code>> imposto ai componenti della gang. Trasportavano stupefacente ben vestiti e a bordo di auto pulite per non destare sospetti. I Carabinieri stanno eseguendo arresti nei confronti di una ventina di persone
Torino, 12 settembre  I Carabinieri di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una ventina di persone, ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Nel gruppo criminale figurano anche 4 donne. Smerciavano centinaia di dosi di cocaina, hashish e marijuana dalla Val di Susa fino ai quartieri della movida del capoluogo piemontese, importate dalla Spagna e dall’Olanda per mezzo di corrieri.  <<Dress code>> e <<codice di condotta>> le direttive dell’organizzazione imposte ai propri componenti per non attirare sospetti ed eludere i controlli: camicia sempre stirata, barba rasata, autovetture nuove e pulite, divieto assoluto telefonare con smartphone di uso comune, ma esclusivamente con telefoni criptati, come ulteriore accorgimento messo in atto della banda. Nel corso delle indagini sono già stati sequestrati dai Carabinieri 28 kg di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish ed marijuana.
Operazione dress-code:  gli aggiornamenti
Questa mattina hanno partecipato all’operazione 200 carabinieri del comando provinciale di Torino, in collaborazione con le unità cinofile. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato 200 g di hashish 30.000 € in contanti e una serra di marijuana a Sant’Ambrogio di Torino. Il coltivatore è stato arrestato. Salgono a 19 gli arresti dell’operazione. Soddisfazione è stata espressa dal comandante provinciale dei Carabinieri di torino, Francesco rizzo. “L’odierna operazione di servizio della Compagnia di Susa, che segue di qualche giorno quella della Compagnia di Venaria Reale – ha commentato il Colonnello – conferma il massimo sforzo investigativo dei reparti dell’Arma dei Carabinieri sul territorio rivolto al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti”.Per l’esito complessivo dell’operazione di servizio il Procuratore della Repubblica di Torino, Paolo Borgna, si è personalmente complimentato con Rizzo.

Catturato l’evaso dalle Vallette: era armato e pericoloso

I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno individuato, rintracciato e arrestato Cristian De Bonis, 40 ANNI, evaso dal carcere di Torino il 5 settembre scorso.
Il De Bonis era ristretto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” dall’ottobre 2012; dopo aver scontato tredici anni di carcere per vari reati l’uomo, con fine pena al 2021, era stato ammesso alla misura della semilibertà nel gennaio scorso. Il 5 settembre non ha fatto rientro dal lavoro, facendo perdere le sue tracce. Il notevole lavoro posto in essere dell’Arma dei Carabinieri, grazie anche alla collaborazione attivata sin da subito con la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Torino che ha fornito tutte le notizie utili in proprio possesso, ha consentito di effettuare mirate e proficue ricerche che hanno permesso di rintracciare l’evaso in un bar di Barriera Milano: un pregevole esempio di collaborazione tra le FF.OO.
Questa mattina i militari hanno aspettato che l’uomo uscisse dal bar . A questo punto De Bonis è salito su un motorino ed è stato fermato, in un area più sicura perché ritenuto pericoloso e probabilmente armato. I sospetti dei carabinieri sono stati fondati perché l’uomo aveva con sé una pistola cal. 7.65 marca Walter mod. Ppk con matricola abrasa carica, 1 caricatore con 15 cartucce. Ha negato di essere Cristian de Bonis e ha decliato generalitài false. Poi vistosi alle strette ha confessato. È stato sequestrato anche 1 microcellulare e 875 euro in contanti.

Ok dalla commissione regionale al taglio dei vitalizi

Da Palazzo Lascaris

La prima Commissione del Consiglio regionale  presieduta da Carlo Riva Vercellotti ha licenziato all’unanimità nella seduta dell’11 settembre la proposta di legge numero 3, che prevede la rideterminazione degli assegni vitalizi. Tale ricalcolo è conforme a quanto deciso dalla Conferenza Stato Regioni e alle prescrizioni della legge nazionale. Come già annunciato, l’applicazione della norma – una volta approvata dall’Aula – porterà un risparmio annuo di quasi 600mila euro.

Alla presenza del presidente del Consiglio Stefano Allasia, la Commissione ha lungamente dibattuto su un emendamento presentato da Giorgio Bertola (M5s) che prevede un taglio ulteriore del 40 per cento qualora il titolare del vitalizio goda di altro assegno o trattamento previdenziale da parte di Camera o Senato. In pratica, secondo i calcoli di Bertola, questo emendamento porterebbe a un risparmio aggiuntivo annuo di circa 130mila euro.

L’emendamento non è stato licenziato, anche se nessun gruppo ha votato contro. La maggioranza si è astenuta, il centrosinistra non ha partecipato al voto ed entrambi gli schieramenti si sono detti interessati ad approfondire anche tecnicamente la questione, per poi decidere nella votazione d’Aula; i 5stelle hanno votato favorevolmente. Pur non essendo stata manifestata contrarietà politica sulla ratio dell’emendamento, infatti, i commissari hanno espresso perplessità sulla legittimità dell’intervento normativo – che nel Lazio è stato adottato, ma che si discosta dall’intesa Stato-Regioni – e quindi che possa essere foriero di ricorsi che potrebbero comportare spese legali superiori ai risparmi promessi.

In città le prime due classi elementari senza bimbi italiani

In città  due classi prime elementari dell’istituto comprensivo Ilaria Alpi (Perotti, Deledda e D’Acquisto) non hanno un solo alunno italiano iscritto. Appartengono al plesso D’Acquisto, dichiarato inagibile e, di conseguenza, collocate nella scuola media Croce, in una zona tra le più multietniche di Torino, in corso Novara. “In tutte le classi – spiega all’agenzia Ansa la preside Aurelia Provenza, giunta da Palermo il 22 agosto – la percentuale di  bimbi stranieri è il 60% degli iscritti. I più numerosi sono romeni, cinesi, marocchini e moldavi. La nostra è una scuola dell’accoglienza”.

I “ragazzi di Greta” ricevuti in Consiglio regionale

Da Palazzo Lascaris

Quella ambientale è una piaga planetaria che non può più essere ignorata ed è per questo che i ragazzi di Fridays for Future hanno incontrato martedì 10 settembre i rappresentanti del Consiglio regionale del Piemonte, dopo aver manifestato pacificamente davanti a Palazzo Lascaris.

“Chiediamo che la Regione Piemonte dichiari all’unanimità l’emergenza climatica, perché questa battaglia riguarda ciascuno di noi” ha spiegato Luca Sardo, portavoce torinese del movimento animato da Greta Thunberg, la bambina svedese che ogni venerdì manifesta per un futuro più sostenibile per il pianeta.

A ricevere la delegazione il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia, il componente dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola e numerosi consiglieri e consigliere.

Insieme a Sardo, Marco Gautero, Valentina Moro, Laura Vallaro Sara Verzi  hanno letto un appello per chiedere che anche il Piemonte, come hanno già fatto Liguria, Emilia Romagna e Toscana si impegni a rispettare gli accordi di Parigi, che prevedono di dimezzare le emissioni entro il 2030 per poi azzerarle entro il 2050.

Sottolineando l’importanza dei contenuti, il presidente Allasia si è soffermato sull’opera di sensibilizzazione già attuata per ridurre l’utilizzo della plastica e ha annunciato la convocazione di una seduta aperta del Consiglio regionale il prossimo mese di ottobre.

Il presidente della commissione Ambiente Angelo Dago ha promesso di mettere la questione all’ordine del giorno nelle prossime sedute.

“Siamo fiduciosi che si possa giungere ad un documento trasversale a sostegno dell’energia pulita che segua un principio di giustizia climatica” hanno concluso i “ragazzi di Greta”.

A sostegno del documento si è anche espresso Fabio Rotondo di Greenpeace, che ha ricordato come i cambiamenti climatici stiano anche mettendo in crisi settori tradizionalmente floridi in Piemonte come il turismo invernale e la vitivinicoltura.

È stata un’estate più sicura. Grazie alla Polfer

La Polizia Ferroviaria, durante il periodo estivo dal 1 giugno al 1° settembre 2019, ha intensificato i servizi istituzionali con l’impiego di 3136 pattuglie in stazione e 1178a bordo treno, provvedendo a scortare, nell’intero periodo3050 convogli ferroviari (con una media di circa 33 treni al giorno). Sono stati predisposti 262 servizi antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. Sono state elevate 300 sanzioni amministrative di cui 128 in materia di sicurezza ferroviaria.

Nel periodo preso in esame, il numero degli identificati è stato di 30371 persone tra cui 13 gli arrestati, 146 gli indagati; 7 i minori non accompagnati rintracciati nelle stazioni ferroviarie del territorio dal personale della Specialità.

Particolarmente efficace si è dimostrata la nuova applicazione per gli smartphone in uso alle pattuglie (SMART SDI 2.0), che ha permesso al personale della Polizia Ferroviaria di effettuare un maggior numero di controlli anche grazie alla funzione di lettura ottica dei documenti elettronici.  

Nella Stazione di Torino Porta Nuova da giugno ad agosto sono stati eseguiti 9 arresti, di cui 5 a seguito di ordini di cattura per esecuzione di pena. Destinatari di tali provvedimenti tre cittadini italiani, un nigeriano ed un cittadino rumeno.

Sono stati effettuati, poi, 2 arresti per possesso stupefacenti da parte di un cittadino italiano e di un cittadino nigeriano, 1 arresto per resistenza a pubblico ufficiale da parte di un cittadino italiano e 1 arresto per furto aggravato da parte di un cittadino peruviano.

Sempre a Torino Porta Nuova nel mese di agosto è stato denunciato 1 cittadino italiano autore di furto di un trolley contenente gioielli per un valore di 100.000 euro; i gioielli sono stati consegnati alla legittima proprietaria.

Inoltre, sono stati indagati in stato di libertà 2 cittadini italiani per la reiterazione di reati commessi a danno di minori, in particolare truffa e furto con strappo.

Nel mese di agosto, invece, un cittadino italiano veniva deferito in stato di libertà per procurato allarme, lesioni aggravate e interruzione di pubblico servizio in quanto a bordo di un convoglio in partenza per Bardonecchia aveva spruzzato una bomboletta spay al peperoncino provocando danni in particolare a  due viaggiatrici italiane.  

Nella Stazione di Torino Porta Susa  una bambina di 6 anni è stata rintracciata e successivamente riconsegnata alla propria madre, dopo che quest’ultima aveva momentaneamente lasciato la piccola sulla banchina mentre si accingeva a caricare le numerose valigie sul treno. Intenta ad effettuare tale operazione, le porte del treno si richiudevano e la bambina restava da sola in stazione.

Nella Stazione di Alessandria sono stati effettuati 2arresti. In particolare, nel mese di giugno è stato tratto in arresto un cittadino del Gambia per violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni aggravate e nel mese di luglio un cittadino bosniaco per avere fatto rientro in Italia in seguito a provvedimento di espulsione con accompagnamento coatto in frontiera.

Ad Asti, gli operatori Polfer, a seguito di misure cautelari coercitive disposte dal Gip del Tribunale di Asti, traevano in arresto 2 cittadini nigeriani resosi responsabili di concorso di reato di rapina ed estorsione ai danni di un cittadino italiano.

Infine ad Alessandria e Ceva (CN) la squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento a seguito della predisposizione di specifici servizi  indagava in stato di libertà 4 giovani per deturpamento ed imbrattamento di carrozze ferroviarie.

Breve pausa di pioggia, ma il clima mite proseguirà per tutto il mese

Altri temporali  sul Piemonte da martedì, solo una parentesi di maltempo, ma ritornerà l’anticiclone delle Azzorre da mercoledì con una fase soleggiata e il rialzo delle temperature massime,  come prevede Arpa. Le temperature saliranno a 25-26 gradi sulle pianure e  colline, zero termico a 4.500 metri da giovedì. Il clima mite potrebbe proseguire fino a dopo il 20 settembre con un bilancio di temperature settembrine più alte rispetto alla media, nonostante i primi giorni ‘freddi.

Ricordi di scuola della sindaca Appendino

Ricordi di scuola della sindaca Chiara Appendino: i compiti estivi li faceva negli ultimi giorni di vacanza, ma il primo giorno non lo ha mai perso, per la grande era la voglia di ritrovare i compagni.  La prima cittadina ne ha parlato agli alunni della Elementare Antonelli, in  visita con l’assessora comunale all’Istruzione Antonietta Di Martino per la ripresa dell’anno scolastico. “La scuola è una comunità straordinaria che raccoglie  tutte le sfide del futuro: rispettarsi, imparare a conoscersi, comprendere le differenze, crescere da cittadini. Voi costruite il futuro di Torino”, così la sindaca  rivolgendosi agli studenti, che le hanno detto di detestare  l’inquinamento e di avere interesse per i giardini e gli spazi aperti.

Al via il nuovo anno scolastico

Non un solo luogo, ma una presenza diffusa per inaugurare il suono della campanella: è la scelta della Regione Piemonte per dare il via al nuovo anno scolastico. Pertanto, dal 9 settembre gli assessori regionali saranno presenti su tutto il territorio come testimonianza diretta dell’importanza che l’istruzione e la formazione rivestono per la crescita umana e sociale.

A precederli è stato il presidente Alberto Cirio, che insieme all’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, e all’assessore ai Bambini, Chiara Caucino, il 6 settembre ha visitato l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove l’anno scolastico ospedaliero ha già preso il via la scorsa settimana.

Le presenze del 9 settembre:

– Fabio Carosso, vice presidente e assessore alla Montagna e all’Urbanistica, alle ore 8 alla scuola primaria di Monastero Bormida (Asti);

– Chiara Caucino, assessore ai Bambini e alle Politiche sociali, alle ore 8 alla scuola primaria Carducci di Biella;

– Elena Chiorino, assessore al Lavoro e all’Istruzione, alle ore 8.15 alla scuola media Pavese di Candelo (Biella); alle ore 11 a Cumiana (Torino) ai prefabbricati del villaggio scolastico predisposto per far fronte all’inagibilità della scuola media Carutti; alle ore 12 all’Istituto Nicoletta di Coazze (Torino);

– Marco Gabusi, assessore alle Infrastrutture e Trasporti, alle ore 8 alla scuola primaria Umberto Bosca di Canelli (Asti);

– Luigi Icardi, assessore alla Sanità, alle ore 8 alla Scuola enologica di Alba (Cuneo);

– Matteo Marnati, assessore all’Ambiente e Innovazione, alle ore 8.30 alla scuola primaria Pietro Thouar di Novara;

– Vittoria Poggio, assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, ad Alessandria alle ore 9 alla scuola primaria Bovio, alle ore 10 all’ITI Volta e alle ore 11 al Conservatorio Vivaldi;

– Fabrizio Ricca, assessore alla Sicurezza e allo Sport, alle ore 8 alla scuola secondaria di primo grado Viotti di Torino.

Nei prossimi giorni:

– mercoledì 11 settembre l’assessore alle Attività Produttive, Andrea Tronzano, sarà alle ore 9.30 all’Ipsia Birago di Torino;

– giovedì 12 settembre l’assessore ai Diritti e alla Semplificazione, Roberto Rosso, sarà alle ore 12 all’Istituto Alberghiero Ronco di Trino (Vercelli);

– mercoledì 25 settembre, l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca, sarà al Liceo sportivo Marconi-Galletti-Einaudi di Domodossola (VCO).

“Quest’anno abbiamo scelto di inaugurare l’anno scolastico non in un unico luogo, ma con una presenza diffusa della Regione e della squadra di assessori in tutte le province – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Chiorino – Un giorno molto importante per migliaia di studenti piemontesi che tornano sui banchi di scuola o che, per la prima volta, fanno il loro ingresso nel percorso scolastico che li accompagnerà nella crescita culturale, ma anche sociale e personale. Entrano per la prima volta in classe bambini e usciranno adulti, formati e pronti ad affrontare al meglio le sfide della vita. Da parte nostra esprimiamo un sincero augurio a tutti loro, ma anche agli insegnanti, che hanno una grande responsabilità, quella della formazione dei ragazzi, e a tutto il personale ausiliario che opera nei nostri istituti scolastici per renderli migliori e più efficienti”.

“Per noi l’istruzione è fondamentale – proseguono Cirio e Chiorino – e pertanto la Regione farà tutto ciò che è necessario per garantire agli studenti tutti i servizi che possono supportare il loro percorso formativo. Un augurio anche alle famiglie, che insieme alla scuola rappresentano l’altro pilastro fondamentale per l’educazione e la crescita dei ragazzi, che sono chiamate a supportare i propri figli in tutto il percorso che si sviluppa nelle ore del dopo scuola, dallo studio a casa e fino al sostegno nello svolgimento dei compiti. Il nostro pensiero va anche ai ragazzi costretti a seguire i corsi nei luoghi di cura: noi siamo al loro fianco affinché il percorso terapeutico non comprometta il loro diritto all’istruzione. Nessuno deve essere lasciato indietro o, ancor peggio, solo. Che sia quindi un anno sereno, proficuo e di grande crescita per tutti. In bocca al lupo, ragazzi. Non scordatevi mai che il futuro del Piemonte e dell’Italia è nelle vostre mani”.