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Salone del Libro, 222mila visitatori per “Vita immaginaria”

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Cala il sipario nella giornata di oggi, lunedì 13 maggio, sulla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ed è un successo di vendite e di visitatori. Cinque giorni con 222.000 persone che hanno incontrato ospiti da tutto il mondo e case editrici in un’atmosfera festosa e vivace “per tracciare parole nuove, sguardi sul mondo e per festeggiare l’appartenenza a una grande e variegata comunità di lettrici e lettori”, dicono quelli dell’organizzazione.

Il Salone appena trascorso è stato raccontato nel pomeriggio in Arena Bookstock, nel nuovo Padiglione 4 da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro il rappresentante istituzionale della Regione Campania, Regione ospite Salone del Libro 2025; Imke Buhre, Progetto Tedesco – Lingua Ospite Salone Libro 2024, Willem van Ee, Ambasciatore Paesi Bassi in Italia, Paesi Bassi Paese Ospite Salone Libro 2025, Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori, Alessandro Isaia, Segretario Generale Fondazione per la Cultura Torino. Sono poi intervenuti i rappresentanti istituzionali della Regione Piemonte e della Città di Torino, Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino, Piero Crocenzi, Amministratore delegato di Salone Libro s.r.l.

Il Salone del Libro tra scontri e polemiche (ma non più del solito) occupazioni dei pro Palestina e il “grido di dolore” di autori e opinionisti che sostengono sia in arrivo il fascismo, quest’anno ha incontrato 222.000 visitatori tra i padiglioni 1, 2, 3, il nuovo padiglione 4 che ha riscosso grande successo (dedicato ai giovani) l’Oval, il Centro Congressi e la Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli.

È stato possibile per i visitatori  salire attraverso la storica rampa elicoidale fin sulla pista dove la Fiat testava le sue storiche vetture e dove ora è allestito un giardino “decorato” da opere d’arte. Tra le curiosità, per la prima volta la giornata più visitata dopo il sabato – che resta giornata con maggior affluenza – è stata il venerdì che di qualche centinaio supera la visitazione della domenica

Per i grandi eventi di Vita immaginaria, questo come noto il tema dell’edizione 2024, sale  piene e incontri sold out. Un pubblico caloroso ha invaso le sale e gli stand e ha atteso con pazienza di incontrare e salutare le autrici e gli autori e di tornare a casa con una firma o dedica sulla copia acquistata. Tra gli eventi con maggiore affluenza e amati dal pubblico il Salone cita – rigorosamente in ordine alfabetico – in una nota:  Alessandro Barbero, Naoise Dolan, James Ellroy, Antoine Gallimard, Abdulrazak Gurnah, Felicia Kingsley, Jeff Kinney, Gianni Morandi, Guadalupe Nettel, Eshkol Nevo, David Nicholls, Amélie e Juliette Nothomb, Orhan Pamuk, Rokia, Alexandra Lapierre, Salman Rushdie, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Ben Smith, Paolo Sorrentino, Elizabeth Strout, Camila Sosa Villada, Don Winslow, Zerocalcare.

E già si pensa alle XXXVII edizione. L’appuntamento è per la prossima primavera: si terrà a Torino dal 15 al 19 maggio 2024.

Pro – Palestina accampati davanti all’Universita’

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Lezioni interrotte per illustrare a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche le ragioni palestinesi. Anche a Torino l’università  è stata occupata da un gruppo di studenti pro Palestina accampati con le tende davanti all’ingresso. In mostra  bandiere palestinesi, uno striscione con la scritta “Student intifada, all eyes on Rafah stop guerre e genocidio” e sono stati accesi dei fumogeni con i colori della bandiera palestinese. La  protesta è promossa da Cambiare rotta, Collettivo autonomo universitario e Progetto Palestina.

“Dal 7 ottobre – dicono i manifestanti – abbiamo visto come le nostre istituzioni hanno mostrato solo complicità al genocidio. I media mainstream ancora parlano del diritto di difesa di Israele. Le università italiane continuano a lavorare con le aziende belliche che distruggono Rafah e Gaza”.  Appunto, dal 7 ottobre. Qualcuno si ricordi cosa è accaduto quel giorno.

Piemonte: 5 candidati alla presidenza e 13 liste per le Regionali di giugno

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Sono 13 le liste provinciali per Torino presentate in vista delle prossime elezioni regionali del Piemonte. La Corte  d’appello le ha accettate tutte informando che la valutazione sui cosiddetti listini che accompagnano le candidature alla presidenza della Regione non è ancora stata completata. I candidati a un seggio di consigliere regionale sono in tutto 560

Gli esiti, compreso screening che verrà fatto nelle altre circoscrizioni piemontesi, verranno comunicati lunedì.

I candidati alla presidenza della Regione sono cinque:

il presidente uscente Alberto Cirio (centrodestra),

Gianna Pentenero (centrosinistra),

Sarah  disabato (Movimento 5 stelle),

Alberto Costanzo (Libertà) e

Francesca Frediani (Pieonte Popolare).

Trascinato dall’auto dei rapinatori uomo in fin di vita

Per non farsi rubare  il borsone che aveva con se’  si è aggrappato alla maniglia dell’auto dei rapinatori, il 75enne torinese ora in gravissime condizioni al Cto. L’anziano è caduto a terra e i malviventi  sono fuggiti sgommando. I suoi due aggressori, marocchini, sono però stati fermati dagli agenti della Squadra mobile e accusati di tentato omicidio e rapina aggravata. Al momento dell’aggressione il malcapitato stava uscendo dalla palestra nel quartiere Mirafiori di Torino.

Vacanze in arrivo: Estate Ragazzi 2024 in 48 centri estivi, al via le iscrizioni

Anche per quest’estate alle bambine e ai bambini torinesi saranno garantite le opportunità ricreative ed educative per promuovere il benessere, stimolare la voglia di imparare e di socializzare offrendo loro attività di svago, movimento e potenziamenti degli apprendimenti. Il tutto si inserisce in una più grande cornice che coinvolge anche la conciliazione dei tempi di vita-lavoro delle famiglie durante il periodo di vacanze scolastiche.

Riparte dunque Estate Ragazzi, l’iniziativa della Città di Torino realizzata da ITER, l’Istituzione Torinese Educazione Responsabile, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione Ufficio Pio. 16 Enti qualificati gestiranno i 48 centri estivi presenti in tutte le circoscrizioni, ospitati negli istituti comprensivi dal 12 giugno al 26 luglio 2024.

Estate Ragazzi, che nelle precedenti edizioni è stato accolto favorevolmente dalle famiglie, è inserito nella cornice 2024.Un’estate insieme” che Fondazione Compagnia di San Paolo sviluppa insieme alla Città di Torino, in collaborazione con Fondazione Ufficio Pio, Fondazione per la Scuola, Consorzio Xkè? ZeroTredici e Abbonamento Piemonte Musei.

Nel 2023 hanno partecipato oltre 19.500 bambine, bambini, ragazze e ragazzi con risultati considerevoli anche per i più piccini (2034 per la fascia 0-3 anni e 2853 per la fascia 3-6 anni). 321 le bambine e i bambini con disabilità che hanno preso parte a Estate Ragazzi i cui centri si sono adeguatamente preparati con un percorso formativo specifico oltre ai 32 bambini che hanno frequentato le attività del CESM (Centri Educativi Specializzati Municipali). Gli iscritti nei centri estivi di Estate Ragazzi nel 2023 sono stati 3.501, in aumento rispetto al 2022 (+9,6%).

Più di 9mila tra i 6 e i 16 anni hanno aderito alle attività degli oratori salesiani e diocesani con AGS per il Territorio (3.505 minori) e Associazione NOI Torino (6.075 minori). Sono stati 1.158 i bambini che hanno preso parte al Sam non va in vacanza.

Durante queste attività estive sono 10.805 i ragazzi e le ragazze dai 6 ai 14 anni che hanno beneficiato dell’Abbonamento Musei Junior, messo a disposizione dal palinsesto de La Bella Stagione.

Tra le novità del 2024 una particolare attenzione è stata riservata a 200 famiglie segnalate dai Servizi Sociali della Città. Per loro un budget dedicato che le esonererà dalla partecipazione al click day per ottenere l’esenzione senza incorrere nel rischio di essere escluse. Questi nuclei familiari potranno prenotarsi secondo il seguente calendario:
1 settimana (12 giugno–14 giugno) domande di iscrizione entro il 21/05/2024
2 settimana (17 giugno–21 giugno) domande di iscrizione entro il 28/05/2024
3 settimana (25 giugno–28 giugno) domande di iscrizione entro il 04/06/2024
4 settimana (01 luglio–05 luglio)     domande di iscrizione entro il 11/06/2024
5 settimana (08 luglio–12 luglio)     domande di iscrizione entro il 18/06/2024
6 settimana (15 luglio–19 luglio)     domande di iscrizione entro il 25/06/2024
7 settimana (22 luglio–26 luglio)     domande di iscrizione entro il 02/07/2024

Altra novità è l’attivazione da parte di ITER di uno sportello digitale in via Revello 18 per aiutare le famiglie a effettuare l’iscrizione online all’Estate Ragazzi tramite SPID E CIE. Lo sportello sarà attivo da mercoledì 8 maggio a venerdì 17 maggio e le prenotazioni avverranno tramite l’apposita mail iscrizioni.estateragazzi@comune.torino.it.

Sarà inoltre offerto alle famiglie un servizio di assistenza per le iscrizioni su tutto il territorio grazie alla collaborazione con Sportello Più, Scuola Fermi, Associazione un Sogno per Tutti e le Case del quartiere cittadine (Bagni Pubblici di Via Agliè, Casa del quartiere di San Salvario, Più SpazioQuattro-Casa del quartiere San Donato, Officine Caos – Casa del quartiere le Vallette, Cecchi Point – Casa Del Quartiere di Aurora, Casa del Quartiere Barrito, Casa nel parco – Casa del quartiere Mirafiori Sud).

Per il secondo anno consecutivo si conferma e si consolida il percorso di formazione gratuito per animatrici/animatori ed educatrici/educatori dei centri estivi volto a favorire contesti accoglienti e inclusivi con un’attenzione a strategie educative rivolte a bambine e bambini con disabilità.

Anche la collaborazione con gli oratori cittadini si è consolidata permettendo così di offrire un servizio di animazione estiva coordinato sul territorio cittadino e favorire l’inserimento di bambine e bambini provenienti da famiglie fragili.

Il programma 2024 di Estate Ragazzi prevede la frequenza di attività creative, esperienziali, di scoperta, socialità e movimento nei musei, nelle istituzioni culturali e nelle associazioni del territorio a Torino e nella prima cintura nell’ambito del palinsesto La Bella Stagione 2024, promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con il Consorzio Xké? ZeroTredici e con l’Associazione Abbonamento Musei. Sono 84 (33 Musei, 51 Enti di partecipazione) gli enti che comporranno il ricco e articolato palinsesto La Bella Stagione, con oltre 150 attività.

Xké? Il laboratorio della curiosità – come consuetudine – sarà coinvolto ne La Bella Stagione, oltre a offrire alcune attività a vocazione scientifica a titolo gratuito per i centri estivi del territorio.

Le iscrizioni ai Centri Estivi dell’Estate Ragazzi Città di Torino potranno essere effettuate su uno o più turni settimanali a partire da domani, mercoledì 8 maggio alle ore 12.00 sul sito www.estateragazzitorino.it, utilizzando le credenziali SPID.

Per ciò che concerne i costi, invece, le tariffe di Estate Ragazzi sono calcolate in base all’ISEE, per cui le famiglie pagheranno da un minimo di 0 a un massimo di 95 euro per ogni settimana in cui vorranno usufruire del servizio. Inoltre è prevista l’esenzione totale per i minori individuati dai Servizi Sociali cittadini. L’esenzione e l’agevolazione tariffaria sono garantite per 6 settimane su 7 totali.

La Città di Torino, inoltre, propone attività estive per le bimbe e i bimbi da zero a sei anni ‘Nidi d’Estate’ e ‘Bimbi Estate’. Il servizio per il 2024 è articolato su 4 turni di dodici giorni: per luglio dall’1 al 12 e dal 15 al 26, per agosto dal 29 luglio al 9 agosto e dal 19 al 30.

Sarà anche sperimentato un palinsesto dedicato esclusivamente ai più piccoli (3-6 anni), progettato insieme alle biblioteche civiche torinesi nell’ambito de La Bella stagione. Questo permetterà a bambini e bambine di ‘Bimbi Estate’ di esplorare gli spazi bibliotecari di prossimità e godere di esperienze lievi e di qualità intorno ai libri e alla lettura, come avvicinamento a un patrimonio che è sempre a disposizione loro e delle loro famiglie. Nell’ambito dell’azione ‘Bimbi Estate’ concorre anche il Consorzio Xkè? ZeroTredici con le attività proposte da Spazio ZeroSei.

Nell’ambito del Provaci Ancora Sam, il progetto SAMMER è dedicato a circa 1000 ragazze e ragazzi della Scuola Secondaria di I Grado e prevede il loro coinvolgimento in attività inclusive. Le attività, che si svolgono tra giugno e agosto e proseguiranno a settembre con un focus specifico sugli apprendimenti e sulle competenze socio- emotive, affronteranno le tematiche della sostenibilità ambientale e della cittadinanza attiva anche grazie al palinsesto de “La Bella Stagione”.

Per aderire al progetto, le famiglie i cui figli frequentano una classe nella quale è attivo il progetto ‘Provaci ancora Sam!’ possono contattare gli educatori di riferimento.

L’assessora alle Politiche Educative ha evidenziato come il continuo aumento dell’utenza e del gradimento dell’Estate Ragazzi sia il risultato tangibile dell’impegno della Città, di Ufficio Pio e della Compagnia di San Paolo nel garantire un’offerta all’altezza delle bambine e bambini e un’inclusione sempre maggiore. La decisione di avviare un coordinamento, in collaborazione con i servizi sociali, per un’estate più accessibile per le famiglie fragili consentirà di andare incontro alle esigenze delle situazioni più complesse. Estate Ragazzi si conferma per l’amministrazione comunale una colonna portante delle attività estive durante la pausa scolastica che non resta identica a sé stessa ma, ascoltando i bisogni e mettendosi a servizio della cittadinanza, cerca costantemente di migliorarsi.

Il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo ha dichiarato che anche quest’anno il Gruppo Compagnia di San Paolo ha ulteriormente contribuito ad ampliare un’offerta educativa estiva capace di offrire opportunità di qualità per bambini e bambine, costruendo un’alleanza strategica in complementarità e stretta sinergia con la Città di Torino, gli oratori diocesani e salesiani, le scuole e gli enti del terzo settore, l’Associazione Abbonamento Musei e le istituzioni culturali. In particolare, si rafforza l’impegno per i minori con disabilità e attraverso il nuovo SAMMER – collegato al progetto “Provaci ancora, Sam!” – si intendono rafforzare gli apprendimenti e le competenze didattiche acquisite nell’anno scolastico e quelle socio-emotive dei ragazzi e delle ragazze della Scuola Secondaria di I Grado di 37 Istituti Comprensivi. “2024. Un’estate insieme” consente di potenziare le sinergie territoriali, le relazioni con le istituzioni, le organizzazioni, le comunità e le persone e mobilitare il capitale paziente che il nostro territorio possiede a favore delle nuove generazioni.

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Manifestanti pro Palestina tentano di entrare al Salone del Libro

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I visitatori del Salone del Libro di Torino questo pomeriggio hanno dovuto accedere ai padiglioni del Lingotto dall’ingresso posto di fianco al grattacielo della Regione. Un centinaio di contestatori pro Palestina hanno infatti tentato di entrare dagli ingressi  principali del Salone che sono stati bloccati. Scandito a ripetizione lo slogan “Free free Palestine” da parte dei manifestanti appartenenti soprattutto ai centri sociali e al collettivo Cambiare rotta. Polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa.

 E’ intervenuto a sostegno della protesta anche il fumettista Zerocalcare, oggi al Salone, uscito a raggiungere i manifestanti. “Siamo una nutrita rete di persone che lavorano al salone e che non potevano ignorare questa protesta che stava succedendo fuori. Chi ha  a cuore la questione palestinese non può non essere qui, – ha detto – uno spazio di cultura e attualità non può chiudere gli occhi sulla Storia con la S maiuscola: noi dovremo rispondere per tanto tempo al massacro che è in corso in Palestina. È la cosa più normale del mondo che questi temi vengano discussi in uno spazio come il Salone”.

Alla fine una delegazione di cinque persone tra i manifestanti  è stata autorizzata a entrare nei padiglioni del Lingotto. Alcuni lavoratori del Salone erano usciti con  Zerocalcare  dichiarando di avere sospeso i lavori per sostenere la protesta.


Salone del Libro: Salman Rushdie, per la prima volta in Italia dopo l’attentato

Protagonista indiscusso della seconda giornata del Salone del libro di Torino lo scrittore Salman Rushdie, per la prima volta in Italia dopo l’attentato che gli è quasi costato la vita. Un’ora e mezza di coda per le rigide misure di sicurezza per i fortunati che sono riusciti a prenotare un posto nell’Auditorium del Lingotto. A dialogo con lo scrittore angloindiano Roberto Saviano, interlocutore più che mai appropriato per parlare della libertà d’espressione degli intellettuali, nonché amico fraterno.

Per chi si aspettava un incontro dai toni cupi si è dovuto ricredere. D’altronde Rushdie quando fu colpito dalla fatwa di Khomeini nel 1989 per il romanzo “I versi satanici” non ha mai permesso in trent’anni che la sua vita si trasformasse in un calvario o che la sua creatività venisse mutilata per trasformarsi in un’attivista dei diritti degli intellettuali o un opinionista delle questioni in Medio Oriente, riuscendo ad eludere via via le aspettative che l’opinione pubblica gli cuciva addosso.

Saviano chiede subito a Rushdie di partire dalla ricostruzione del suo tentato assassinio il 12 agosto 2022 a Chautauqua, una cittadina dello Stato di New York, al centro del suo ultimo romanzo “Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio”. Certo, i racconti drammatici non mancano, visto che nel terribile incidente ha perso un occhio ed è stato più volte pugnalato ad un braccio e al viso, ma sono affrontati con la levità e l’ironia che lo contraddistinguono e avvolti dalla tenerezza nei confronti della moglie Eliza, sempre al suo fianco nel duro percorso di ripresa. Saviano stesso fa notare come il libro sia pieno di digressioni ironiche, come quando racconta che al momento di constatare quanto fossero profonde le ferite, Rushdie era più preoccupato per il vestito nuovo che dovevano tagliare. E in fondo traspare dall’intervista come tutto il romanzo sia un inno alla vita e un omaggio all’amore e alla letteratura.

Saviano chiede a Rushdie come sia riuscito a rimanere scrittore dopo la condanna della fatwa e a tenere alto lo standard dei suoi libri senza cedere davanti agli attacchi ricevuti anche dagli altri scrittori e Salman racconta di come ha scoperto di essere più forte di quanto pensasse: “Mio figlio all’epoca aveva 10 anni e mi chiese perché non scrivessi libri che potesse leggere lui. Io gli risposi che finito di scrivere il libro a cui mi stavo dedicando (era I versi satanici), avrei scritto un libro che gli sarebbe piaciuto. Poi è diventato impossibile. Però avevo fatto una promessa e così ho scritto “Harun e il mar delle storie”. Ecco, il mio ritorno alla scrittura è stato questo: scrivere una favola per un bambino. Ci potevano essere molti modi con cui distruggere la mia carriera: la paura, la rabbia, la vendetta, ma queste cose mi avrebbero distratto dalla mia arte. Mi sono detto: ho scritto cinque libri, continua a stare sulla tua strada e segui quella. Volevo che i miei libri vivessero di vita propria.”

Saviano:“Come hai fatto per vent’anni a vivere con il peso di una minaccia di morte e l’ostilità dei media e anche di molti intellettuali?”

Rushdie: “Beh, tu ne sai qualcosa, anzi penso che per te sia stato ben peggio di quanto lo sia stato per me. Ho pensato che se stavo ad aspettare che andasse tutto bene quel giorno non sarebbe mai arrivato. Certo, mi sono fatto guidare dai servizi segreti. Vivo da 25 anni a New York e per 23 anni ho vissuto in modo normale, senza problemi. Poi questo tipo ha pensato che la questione non fosse chiusa. Ho avuto un ventennio di vita buona e ora ne voglio altri venti così, che mi faranno arrivare a 97 anni. Sto già pensando alla mia festa dei 100 anni e deve essere una festa da ballo con un dj attempato” osserva ridendo.

Saviano nel ringraziare Rushdie per la solidarietà espressa il giorno precedente nei suoi confronti nella disputa con Giorgia Meloni, gli chiede come mai i giornalisti e gli intellettuali vengano percepiti dai ministri come dei rivali politici e come vede il problema della libertà di espressione nei governi populisti. “Trump ha sempre considerato i giornalisti come “nemici del popolo”, strano senire una frase stalinista pronunciata dal presidente più capitalista. Ma non è niente di nuovo, io sono stato citato in giudizio da Indira Gandhi quando ho scritto “I figli della mezzanotte”, quindi non sei il primo” risponde Rushdie sorridendo, “ è un brutto momento per la libertà di espressione, dobbiamo ricominciare a combattere.”

Sulla sua tenacia nel sopportare i gossip che lo criticavano di essere frivolo nonostante pesasse su di lui una condanna, Rushdie ha dichiarato: “ Non è stato facile, pensavano dovessi rimanere nascosto per non risultare superficiale, quindi me ne andavo nei night. Adesso non riesco a rimanere sveglio fino a tardi per andare a divertirmi in discoteca” e aggiunge in tono ironico “ ho anche scritto 22 libri, non so quando li ho scritti con tutte queste feste! Interessante notare come dopo l’aggressione tutta questa gente sia sparita.”

Di fronte alla domanda su quale sia il rapporto che Rushdie ha attualmente con I versi satanici risponde così: “ogni libro deve trovare la sua strada nel mondo. A un lettore che mi chiedesse da dove iniziare a leggere i miei libri gli risponderei di non partire da quello, ed è un peccato perché credo sia un buon libro. La cosa strana è che non riguarda molto la religione ma piuttosto la città di Londra. Credo che quelli che hanno sferrato critiche no lo abbiano letto. Se penso che Ulisse di Joyce è stato accusato di pornografia e Nabokov è stato accusato di essere pedofilo per Lolita…A pensarci bene mi fa sentire meglio essere in compagnia di Joyce e Nabokov.”

Nel romanzo non nomina mai il suo giovane attentatore che, quando gli è stata gettata addosso la fatwa, non era ancora nato. È un mistero come a questo ragazzino del New Jersey dalla fedina penale pulita sia saltato in mente di aggredirlo. Nel ricostruire la sua vita cerca di renderlo più convincente di quanto non lo sia nella realtà. È un modo di farlo suo, dice, “la mia reale vendetta è stata quella di inventarlo nei buchi che non tornano”.

Infine Saviano chiede a Rushdie se è vero che dal dolore si esce migliori, perché lui ha sempre pensato il contrario e Rushdie replica che ad ogni modo bisogna trovare la forza e la speranza di andare avanti, nel suo libro spesso ricorre l’imperativo “Vivi!”, come un ordine che dà a sé stesso e poi aggiunge: “guardarci poi qui a dirci cose gentili l’un l’altro, abbiamo un solo problema io e te: o impari tu l’inglese o io l’italiano.”

Un caloroso applauso in una standing ovation accompagna i due autori che si abbracciano e si allontanano.

Giuliana Prestipino 

Come personalizzare la mobilità attraverso le super-app

Centinaia di viaggiatori stanno già sperimentando una nuova mobilità in città viaggiando con le “Super App” aderenti a “MaaS ToMove”.

Dai mezzi pubblici di GTT ai monopattini, gli scooter, i taxi e fino alle biciclette in sharing: da oggi, con la sperimentazione “MaaS ToMove”, tutte le opzioni di mobilità sono a portata di clic, rendendo semplice organizzare gli spostamenti quotidiani.

Questo innovativo progetto della Città di Torino, coordinato dalla società partecipata 5T, mette a disposizione dei cittadini torinesi e dell’area metropolitana vantaggi esclusivi per provare un nuovo modo di muoversi secondo il paradigma del Mobility as a Service (MaaS).

Gli sperimentatori possono così utilizzare, in modo semplice e immediato, una vasta gamma di servizi digitali di mobilità per soddisfare ogni esigenza di spostamento attraverso una delle “Super App” disponibili. Al momento è possibile scegliere tra le app Urbi e Wetaxi, a cui si uniranno presto anche MooneyGo, UnipolMove City, TABNET e ACI Sara Go.

Le “Super App” offrono un’esperienza di viaggio integrata e presentano caratteristiche specifiche, sia in termini di servizi offerti che di esperienza utente. Ogni sperimentatore può quindi selezionare la “Super App” che meglio risponde alle proprie esigenze.

L’obiettivo principale di “MaaS ToMove”, infatti, è quello di mettere al centro l’utente, fare conoscere le opportunità offerte dalle tecnologie più innovative e promuovere scelte di mobilità integrate, consapevoli, multimodali e sostenibili.

Per incentivare la partecipazione, “MaaS ToMove” offre un “Welcome Bonus” di 10 euro fino a 5.000 utenti che si registreranno per sperimentare un nuovo modo di muoversi in città.

Inoltre, fino a settembre, gli sperimentatori riceveranno ogni mese anche un cashback pari al 20% di quello che hanno speso nel mese precedente per spostarsi con i servizi della Super App scelta (fino a un massimo di 20 euro per ogni mese).

Per scegliere una “Super App” e iniziare a viaggiare con “MaaS ToMove”, occorre registrarsi collegandosi online all’indirizzo  muoversiatorino.it/it/partecipa-a-maas-tomove/.

La sperimentazione si propone di coinvolgere il più ampio numero di persone nell’esplorare e utilizzare in modo semplice e immediato tutto il ventaglio dei servizi di mobilità disponibili sul nostro territorio. Ecco perché il Comune di Torino si è impegnato attivamente in questa sfida, mettendo a disposizione di cittadini e city users un wallet digitale per sperimentare una mobilità più sostenibile e on demand.

La Città di Torino, grazie all’expertise di 5T nel MaaS, ha collaborato con tutti gli operatori del settore attivi sul territorio per accompagnare la trasformazione digitale della mobilità in atto. A partire dalla sinergia con GTT che, con la propria rete di trasporto pubblico (bus, tram e metro) rappresenta il vero asse portante del MaaS, Torino ha facilitato l’integrazione delle Super App di “MaaS ToMove” anche con i servizi di mobilità offerti da numerosi operatori come: TaxiTorino, RideMovi, Dott e Voi, Cooltra e Flibco.

Il progetto “MaaS ToMove” è parte integrante di ToMove, l’iniziativa della Città di Torino focalizzata sullo sviluppo di nuovi scenari di mobilità urbana smart e sostenibile. Questa sperimentazione guiderà Torino verso un futuro di mobilità sempre più integrata, efficiente e sostenibile nei prossimi due anni. L’intera iniziativa è finanziata con risorse del Fondo Complementare al PNRR nell’ambito del programma nazionale “MaaS4Italy”, promosso in collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (MIT).

In occasione del Salone del Libro di Torino, lo Spazio della Città di Torino e della Città metropolitana (Pad. 1), ospiterà il panel “Come immagino la vita nella Città del futuro?”, previsto il prossimo 12 maggio alle ore 15:00. Un momento di incontro con il pubblico per raccontare il progetto “MaaS ToMove” e per coinvolgere attivamente i cittadini nel percorso della Città di Torino verso la mobilità sostenibile e la neutralità climatica.

Inoltre, presso il Punto Informativo Unificato della Città di Torino, situato in Piazza Palazzo di Città 9a, i cittadini potranno ricevere ulteriori informazioni sul progetto e prendere parte alla sperimentazione. Il punto informativo è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 18:00. Ulteriori informazioni sul progetto “MaaS ToMove” sono disponibili su https://muoversiatorino.it/it/maas-to-move/

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Salone del Libro, un viaggio lungo cinque giorni immersi nella “vita immaginaria”

Questa mattina si sono accesi i riflettori sulla 36a edizione del Salone Internazionale del Libro Di Torino.

A fare gli onori di casaall’Auditorium del Lingotto   è stata la nuova direttrice Annalena Benini, che ci guiderà in una totale immersione di 5 giorni, da oggi fino al 13 maggio, nella vita immaginaria di lettori e autori. “Vita immaginaria” è proprio il titolo di questa edizione, che si ispira al titolo del libro di Natalia Ginzburg e vuole essere un omaggio al potere della fantasia e al mondo creativo. Con un particolare occhio di riguardo ai più giovani come hanno sottolineato tutti gli intervenuti. In questa direzione la scelta di creare quest’anno  il padiglione 4, come ha spiegato Silvio Viale, uno spazio temporaneo costruito all’esterno per dare maggiore visibilità alla programmazione del Bookstock che da sempre si rivolge soprattutto al pubblico dei più giovani.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha sottolineato l’importanza di continuare a investire sull’intelligenza naturale che ci è data per nascita, accanto a quella artificiale, proprio attraverso la lettura, ricordando che per andare in questa direzione è compito delle istituzioni proteggere le librerie storiche che negli ultimi tempi sono andate incontro a grandi difficoltà per sopravvivere per gli elevati costi degli affitti.

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo è intervenuto per difendere il Salone del libro, come patrimonio importante del nostro territorio in qualità di sindaco, ma anche come semplice cittadino. Ha aggiunto: “E continuiamo a diffondere questa cultura del libro. E poi dico questo, ma stavolta da genitore: le nuove generazioni sono fragili, hanno bisogno di guida, di cultura e il libro può essere un buon veicolo”.

“Ho potuto lavorare in grande libertà – ha rivelato infineAnnalena Benini – È stato un anno entusiasmante. Sarà il salone delle ragazze e dei ragazzi. Sarà il salone dell’incontro e anche dell’incontro da molto lontano. Ci sono scrittori che vengono dal Giappone, dall’America, dall’Europa ed è una gioia accoglierli e celebrare finalmente di nuovo questo incontro fisico tra lettori, autori ed editori. Ci sarà pluralità di idee come deve essere: il vero punto di partenza per ogni lavoro culturale”.

A seguire nella Sala Oro  la lectio magistralis del Premio Pulitzer Elizabeth Strout, L’inizio molto lento della mia carriera”, questo il titolo della lezione inaugurale in cui la scrittrice americana ha mescolato i ricordi di infanzia quando la madre la incoraggiava a scrivere e iniziava ad affinare il suo sguardo curioso sul mondo, le fatiche per riconoscersi e farsi riconoscere come scrittrice, un percorso accidentato e affascinante fatto di incontri ed epifanie.

“Nella mia vita ho sempre creduto nel potere della narrativa: ci permette di entrare nella vita degli altri e di riconoscere i nostri sentimenti.”afferma la Strout “La mia speranza è che i personaggi di cui ho scritto diventino amici per i miei lettori, così come sono diventati miei amici i tanti personaggi di tutti i libri che ho letto nel corso degli anni.

È stato un onore per me poter condividere con voi i miei lentissimi esordi.

Lunghe file di scolaresche in questo primo giorno e sale gremite per un autore che unisce tantissime generazioni, Roberto Vecchioni, in Sala Oro per presentare il suo ultimo libro “Tra il silenzio e il tuono” e per Enrico Galiano , Rossana Soldano ed Erin Doom, autori di romance che attirano i più giovani per la loro capacità di sviscerare emozioni ed sentimenti.

Accolta con grande calore dopo “la bufera Scurati” la conduttrice RAI Serena Bortone ha presentato il suo romanzo d’esordio “A te vicino così dolce” in cui racconta la sua adolescenza romanzata nella Roma degli anni Ottanta, un libro molto delicato sull’amicizia e l’identità di genere.

Giuliana Prestipino

Grande folla a “Librolandia” per un calendario ricchissimo di iniziative

Al via il Salone del Libro di Torino aperto questa mattina al Lingotto, all’Oval e Centro congressi. Già prima dell’apertura stamane  era presente una grande folla. All’inaugurazione  Annalena Benini, nuova direttrice, con  i ministri della Cultura Gennaro Sangiuliano e Giuseppe Valditara, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente del Piemonte, Alberto Cirio. È seguita la lezione inaugurale di Elizabeth Strout. ‘Vita immaginaria’ è il tema di questa edizione numero 36. Tra i nomi più attesi Salman Rushdie che dialogherà  con Roberto Saviano. Rushdie presenterà il suo nuovo libro, Coltello, Meditazioni dopo un tentato assassinio (Mondadori, 2024) ripercorrendo per la prima volta l’attentato  del 12 agosto 2022.