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Covid, Appendino: “Non spetta ai sindaci chiudere strade e piazze”

Non può essere onere dei sindaci chiudere al pubblico strade e piazze ma  “deve essere concertato da tutte le Istituzioni territoriali, con ampie competenze in termini di sicurezza e controllo.

Non può in alcun modo essere in capo alle singole Amministrazioni”. Così  la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che intende confrontarsi domani stesso col governo. “La Polizia Municipale non sarebbe in grado di aggiungere ai già numerosissimi compiti anche un controllo tanto capillare degli spazi pubblici, proprio in un momento delicato come quello che stiamo vivendo”.

Il Piemonte punta sulla raccolta differenziata

La Regione Piemonte potenzia la raccolta differenziata: 1 milione e 720mila euro ai Consorzi per la gestione dei rifiuti urbani

La Giunta ha approvato la delibera, presentata dall’assessore all’Ambiente, con la quale si finanziano misure per il raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, per la riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e per potenziare il loro recupero.  Marnati: “Raccolta differenziata ed economia circolare sono le nostre priorità e grazie a questi investimenti cresceremo ogni anno. Un passo in avanti per un Piemonte sempre più green”.

Un milione e 720mila euro dalla Regione ai Consorzi per la gestione dei rifiuti urbani. La Giunta questa mattina ha approvato la delibera, presentata dall’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, inserita come misura specifica nel Piano Riparti Piemonte, la cui finalità è il potenziamento della raccolta differenziata anche alla luce delle esigenze, e delle criticità, emerse nel periodo della pandemia. Obiettivo: finanziare i consorzi per la gestione dei rifiuti urbani (21 sul territorio regionale) per progetti che consentano di raggiungere gli obiettivi sia di raccolta differenziata che di riduzione della produzione dei rifiuti indifferenziati e, parallelamente, il loro recupero nell’ottica dello sviluppo e del potenziamento dell’economia circolare.  Tra le tipologie di azioni “finanziabili”, la riorganizzazione dei servizi di raccolta, con il passaggio dalla raccolta stradale a quella porta a porta nelle zone in cui non è ancora in essere; lo sviluppo e l’incentivazione della tariffa puntuale, ossia la tariffa da applicare ai cittadini calcolata sulla base della reale produzione dei rifiuti; la realizzazione o l’adeguamento dei centri di raccolta rifiuti e delle aree per lo stoccaggio e la valorizzazione di quelli destinati al recupero. Finanziabili anche quelle misure che vanno nella direzione di risolvere e superare le criticità emerse la scorsa primavera per effetto della pandemia, e che potrebbero ripresentarsi nell’autunno inoltrato o nell’inverno. Per l’avvio vengono messi a disposizione dalla Regione nel bilancio 2021, 1 milione e 720mila euro. “La raccolta differenziata e l’economia circolare – commenta l’assessore all’Ambiente – sono le nostre priorità. E grazie a questi investimenti cresceremo ogni anno. Un passo in avanti per un Piemonte sempre più green”.

Studenti positivi a scuola, le nuove procedure

La Regione Piemonte ha adeguato, alla luce della nuova circolare del 12 ottobre del Ministero della Salute, le disposizioni riguardanti la gestione dei casi Covid in ambito scolastico e le procedure che devono essere seguite da un alunno risultato positivo al virus, dai suoi compagni di classe, dalle famiglie e dai docenti.

Ad illustrarle sono stati questa mattina il commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di Crisi, Antonio Rinaudo, e il responsabile del Settore Prevenzione della Regione, Bartolomeo Griglio.

Fino ad oggi, nel caso di un alunno positivo, il servizio sanitario territoriale provvedeva a una indagine dei “contatti stretti” fra i compagni di classe e gli operatori scolastici, disponendo per tali contatti l’isolamento fiduciario e un tampone molecolare di verifica dopo 4-5 giorni.

Adesso invece, in linea con quanto previsto dalle disposizioni ministeriali, nel caso di positività di uno studente la classe sarà posta in quarantena per 14 giorni, con una sorveglianza sanitaria per monitorare l’evoluzione delle condizioni di salute. Nel caso non insorga nessun sintomo durante la quarantena, gli studenti potranno riprendere la normale quotidianità e l’attività scolastica al 14° giorno, senza necessità di tampone. Nel caso invece dovesse manifestarsi durante la quarantena la presenza di sintomi, dovrà essere contattato il medico/pediatra per valutare la necessità di un tampone di verifica.

Per alleggerire il carico della quarantena che grava sulle scuole e sulle famiglie, la Regione Piemonte ha deciso però, non appena saranno disponibili i test rapidi, di applicare la possibilità prevista dal Ministero di una quarantena ridotta a 10 giorni con tampone di verifica.

Se il test rapido darà esito negativo lo studente sarà immediatamente libero al 10° giorno. Se invece risulterà positivo verrà effettuato un test molecolare di conferma.

“Potremo ridurre la quarantena a 10 giorni non appena disponibili i test rapidi, che danno il risultato nell’arco di 10 minuti – hanno spiegato Rinaudo e Griglio – a differenza dei tempi di un tampone molecolare tradizionale per il quale l’esito è disponibile dopo circa 48 ore. Una tempistica che porterebbe in pratica a ridosso della fine dei 14 giorni di quarantena, senza un beneficio concreto per le famiglie e il sistema scolastico, ma con il rischio invece di sovraccaricare inutilmente il sistema sanitario. Contiamo di partire con i test rapidi nell’arco di un paio di settimane”.

“A mio avviso oggi la scuola è uno dei luoghi più sicuri perché sono previste prescrizioni così rigide che pongono i frequentatori, studenti, docenti e personale, al sicuro”, ha sostenuto Rinaudo, tanto che “dal 20 settembre a ieri abbiamo avuto 650 studenti positivi a fronte di 8.152 tamponi fatti. Significa circa l’8%, un dato che non è tale da giustificare al momento misure drastiche”.

Dall’inizio della scuola il 14 settembre all’11 ottobre i positivi in età scolare, rispetto alla totalità dei contagi riscontrati in quel periodo in Piemonte, sono circa il 20%: nella fascia 0-2 anni il 2,3%, 0-5 anni il 2%, 6-10 anni il 4,7%, 11-13 anni il 3,7% e 14-18 anni il 7,7%.

Gli operatori scolastici risultati positivi ad oggi sono invece 226 a livello regionale.

Ricapitolando le linee guida per la gestione delle positività a scuola:

Studente risultato positivo a tampone a seguito di segnalazione da parte della scuola

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni;

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia);

– nel caso il tampone dei conviventi dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni;

– immediata quarantena per tutti i compagni di classe per 14 giorni; disposizione da parte del Dipartimento di Prevenzione della quarantena con sorveglianza passiva per i compagni;

– i familiari dei compagni di classe del soggetto positivo essendo contatti d contatto stretto non sono sottoposti ad alcuna restrizione qualora non vi siano sintomi compatibili con la COVID 19 o indizi di ordine epidemiologico;

– immediata quarantena per gli operatori scolastici; sulla base delle valutazioni anamnestiche ed epidemiologiche, gli stessi potranno essere classificati, o come “contatto stretto” oppure “contatto casuale”; nel primo caso, conformemente a quanto riportato per i compagni di classe saranno sottoposti a quarantena per 14 giorni; nel secondo caso saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia) e, in caso di tampone negativo e in assenza di sintomi sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni.

Studente risultato positivo con sintomi rilevati presso il proprio domicilio

Nel caso in cui i tempi di insorgenza della sintomatologia manifestata dallo studente consentano di escludere un coinvolgimento della scuola, cioè siano intercorse più di 48 ore dall’ultima frequenza scolastica, si applicano le seguenti misure:

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia);

– nel caso il tampone dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni.

Nel caso in cui non sia possibile escludere un coinvolgimento della scuola, si applicano le misure di cui al punto precedente.

Operatore scolastico risultato positivo a tampone presso la scuola

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni;

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia);

– nel caso il tampone dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva per i conviventi (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva;

– se sono rispettate le misure di prevenzione, non si applicano provvedimenti di quarantena nei confronti degli studenti o degli altri operatori scolastici;

– nel caso in cui vi sia il fondato sospetto del mancato rispetto delle misure anticovid, gli studenti delle classi e gli operatori scolastici identificabili quali contatti stretti saranno sottoposti a quarantena;

– per i familiari dei predetti, trattandosi di contatti di contatti stretti valgono le disposizioni di cui sopra.

Coronavirus, i nuovi contagi sono oltre 1100

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

29.308 PAZIENTI GUARITI E 651 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti sono 29.308 (+62 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3577 (+4) Alessandria, 1666 (+0) Asti, 923 (+7) Biella, 2885 (+19) Cuneo, 2746 (+11) Novara, 14.859 (+12) Torino, 1402 (+2) Vercelli, 1046 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 204 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 651 sono “in via di guarigione”.

I DECESSI SONO 4198

Due i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 419deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 688 Alessandria, 257 Asti, 214 Biella, 402 Cuneo, 388 Novara, 1848 Torino, 227 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 43.990, +1123 rispetto a ieri di cui 687 (61%) asintomatici.

Di questi 1123 casi: il motivo del tampone riguarda 357 screening, 471 contatti di caso, 295 con indagine in corso; la distinzione per ambiti ne riporta 140 in Rsa, 179 nella scuola, 804 tra la popolazione generale; 3 gli importati.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 4926 Alessandria, 2370 Asti, 1430 Biella, 4868 Cuneo, 4051 Novara, 22.346 Torino, 1895 Vercelli, 1379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 357 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 368casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5(+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 780 (+79 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8998.

I tamponi diagnostici finora processati sono 859.206 (+9721 rispetto a ieri),di cui 455.553 risultati negativi.

Evitare gli assembramenti ma non penalizzare le attività economiche. Le proposte della Regione

Si è appena concluso il videocollegamento con gli altri Presidenti di Regione per discutere con il Governo le prossime misure di contenimento

Scrive su Facebook il presidente del Piemonte  Alberto Cirio:”Abbiamo chiesto di non penalizzare ulteriormente i locali con altre riduzioni di orario, mentre è fondamentale evitare gli assembramenti che si creano fuori dagli esercizi pubblici dopo la chiusura, altrimenti si vanifica il sacrificio che questa misura già comporta per il settore. Sulla scuola abbiamo chiesto al Governo di alleggerire il carico del trasporto locale attraverso il potenziamento della didattica a distanza, limitata però agli ultimi anni delle superiori. Il Governo ascolti la nostra voce fatta di prudenza, ma anche di buonsenso”.

Cirio batte Azzolina, si continuerà a misurare la temperatura a scuola

Il ricorso del Governo è stato dichiarato improcedibile

Il Tar del Piemonte ha pronunciato ieri  la sentenza definitiva sul ricorso presentato dal Governo contro l’ordinanza della Regione Piemonte per la verifica da parte delle scuole dell’effettiva misurazione della temperatura a casa agli studenti, come previsto dalla legge nazionale.

Il Tar, accogliendo le motivazioni del Piemonte, ha anche dichiarato il ricorso “improcedibile”, dal momento che l’ordinanza impugnata è scaduta lo scorso 7 ottobre.

Il provvedimento continua a essere in vigore, essendo stato confermato con due nuove e successive ordinanze, l’ultima firmata proprio l’altro ieri dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Il Tar aveva già manifestato di aver compreso le nostre motivazioni non accogliendo a settembre la richiesta del Governo di una sospensiva d’urgenza dell’ordinanza – sottolinea il presidente Cirio – Questa sentenza conferma le nostre ragioni. Il Piemonte ha scelto di introdurre un livello di controllo in più per garantire maggiore sicurezza ai suoi cittadini, alle scuole e alle famiglie, con il pensiero rivolto ai nostri figli ma anche ai nonni che sono tra i soggetti più vulnerabili di fronte alla pandemia”.

La Regione Piemonte ricorda che la verifica delle scuole integra e dà più efficacia all’obbligo di ogni famiglia di misurare la temperatura al mattino ai figli prima, così come previsto dalla legge dello Stato, introducendo per gli istituti un controllo in più prima che inizi l’attività didattica, cioè che la misurazione sia veramente stata fatta dalla famiglia. La verifica da parte della scuola può avvenire attraverso una semplice certificazione o nel modo ritenuto più idoneo. Nel caso in cui l’alunno non abbia la certificazione della famiglia, allora l’istituto ha l’obbligo di misurargli la temperatura.

In Piemonte nuovi contagi verso quota mille

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

29.246  PAZIENTI GUARITI E 545 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 29.246(+112 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3573 (+13) Alessandria, 1666 (+6) Asti, 916 (+5) Biella, 2866 (+16) Cuneo, 2735 (+7) Novara, 14.847 (+56) Torino, 1400 (+4) Vercelli, 1044 (+5) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 199 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 545 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SONO 4196

Due i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessunoverificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4196 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 688 Alessandria, 257 Asti, 213 Biella, 402 Cuneo, 388 Novara, 1847 Torino, 227 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

 

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 42.867 (+ 972 rispetto a ieri di cui 594 asintomatici. 311 screening,, 404 contatti di caso, 257 con indagine in corso. Ambito: 76 RSA, 162 scolastico, 734 popolazione generale. I casi importati sono 4 su 972) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4878 Alessandria, 2322 Asti, 1407 Biella, 4688 Cuneo, 3991 Novara, 21.646 Torino, 1866 Vercelli, 1354 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 355 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 360 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 51( +8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 701(+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8128

I tamponi diagnostici finora processati sono 849.485 (+ 11.066 rispetto a ieri),di cui 455.553 risultati negativi.

 

Misure anti-Covid Ecco l’ordinanza regionale

Unità di crisi attiva h24 fino al 31 gennaioRegistro clienti obbligatorio per i ristoranti. Dal 18 ottobre chiusura notturna delle attività commerciali, escluse le farmacie

È stata firmata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, una nuova ordinanza che riallinea al Dpcm del 13 ottobre le disposizioni di contenimento del Covid-19 previste sul territorio regionale.

In particolare, è stata confermata l’operatività dell’Unità di Crisi che, con effetto immediato, riprende la sua attività h24 fino al 31 gennaio 2021 (la sua centrale operativa sarà in via Silvio Pellico 19 a Torino, sede anche del Dirmei, il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive).

L’ordinanza prevede, inoltre, il divieto di vendita di alcolici dopo le 21 in tutte le attività commerciali, escluso il servizio di consumazione al tavolo negli esercizi di ristorazione.

I ristoranti avranno invece l’obbligo di tenere un registro quotidiano delle presenze e dei contatti di tutti i clienti del locale che usufruiscono del servizio al tavolo.

Dalla mezzanotte tra sabato 17 e domenica 18 ottobre inoltre è prevista la chiusura notturna di tutte le attività commerciali al dettaglio (da mezzanotte alle 5 del mattino), fatta salva l’attività delle farmacie.

Inserito anche l’obbligo per tutte le strutture residenziali socio-assistenziali di iscriversi alla piattaforma di monitoraggio Covid e di caricare con regolarità l’aggiornamento dei propri dati (su più di 700 strutture, solo 500 al momento utilizzano la piattaforma).

L’ordinanza avrà validità fino al 13 novembre 2020.

Prorogato fino alla stessa data con un’altra ordinanza l’obbligo per le scuole di verificare che le famiglie abbiano effettivamente misurato la febbre a casa agli studenti.

Chiuse tutte le attività commerciali da mezzanotte alle 5 del mattino, tranne le farmacie

Le attività commerciali al dettaglio del Piemonte chiuderanno da mezzanotte alle 5 del mattino, da domenica 18 ottobre, tranne le  farmacie

E’ quanto scritto nell’ordinanza  firmata oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio, valida fino al 13 novembre. E’ altresì vietata la vendita di alcolici dopo le 21 tranne ai tavoli dei ristoranti che dovranno però tenere un registro quotidiano delle presenze.

Covid Piemonte: quattro morti e 821 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

 

29.134 PAZIENTI GUARITI E 509 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 29.134(+85 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3560 (+19) Alessandria, 1660 (+2) Asti, 911 (+3) Biella, 2850 (+18) Cuneo, 2728 (+11) Novara, 14.791 (+26) Torino, 1396 (+6) Vercelli, 1039 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 199 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 509 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SONO 4194

Quattroi decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessunoverificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4194deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 688 Alessandria, 257 Asti, 213Biella, 402 Cuneo, 386 Novara, 1847 Torino, 227 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

 

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 41.895 (+821 rispetto a ieri, di cui 487 asintomatici. 314 screening, 317 contatti di caso, 190 con indagine in corso. Ambito: 39 Rsa, 217 scolastico, 565 popolazione generale. I casi importati sono 3 su 821) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4794 Alessandria, 2263 Asti, 1394 Biella, 4517 Cuneo, 3898 Novara, 21.151 Torino, 1852 Vercelli, 1338 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 350 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 338 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

 

I ricoverati in terapia intensiva sono 43 ( +3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 658(+63 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7.357

I tamponi diagnostici finora processati sono 838.419 (+ 9.707rispetto a ieri),di cui 451.952risultati negativi.