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Ora gli hotspot operativi per tamponi rapidi sono tredici

Si amplia così la possibilità per i cittadini che potranno effettuare il test antigenico con prenotazione del medico di base. Cirio e Marnati: “Continuiamo a potenziare la macchina dei laboratori e degli hotspot per velocizzare le diagnosi e la certificazione delle guarigioni”

Puntare sui test rapidi per aumentare la potenzialità di screening e diagnosi: da lunedì grazie al lavoro della Regione Piemonte e delle Asl si amplia la platea di cittadini che potranno effettuare, solo ed esclusivamente su prenotazione dei medici di medicina generale, i tamponi rapidi naso-faringei in uno degli hotspot dedicati predisposti sul territorio regionale.

In aggiunta al “drive” ad accesso in auto attivo da sabato 14 novembre all’Allianz Stadium di Torino, sarà possibile effettuare il test antigenico rapido in altri 11 punti (accessibili a bordo dell’auto o a piedi): Novara (in viale Roma 7) – Vercelli (presso la piastra ambulatoriale, largo Giusti 13) – Orbassano (Torino) presso il Polo didattico universitario regione Gonzole 10 – Avigliana (Torino), Via Sant’Agostino 5 – Carmagnola (Torino) piazza Manzoni 10 – Cavagnolo (Torino) presso il Palazzetto dello sport, via XXIV Maggio 35 – Moncalieri (Torino), Via Vittime di Bologna 20 – Nizza Monferrato (Asti), piazza Garibaldi 14 – Omegna (Vco),via 4 Novembre 294 – Pinerolo (Torino), Viale grande Torino 7 e Venaria Reale (Torino) via Don Sapino 152.

Intanto per i primi due giorni di attività le prenotazioni all’hotspot allestito nel parcheggio dell’Allianz Stadium riguardano cittadini provenienti non solo dalle Asl di Torino (Asl Città di Torino, Asl Torino 3, Asl Torino 4 e Asl Torino 5), ma anche dalle Asl di Alessandria, Asti e Vercelli.

I risultati dei test rapidi naso-faringei sono disponibili circa 15 minuti dopo l’esecuzione. In caso di positività vengono attivate immediatamente le misure di isolamento previste dal protocollo sanitario e, subito presso l’hotspot, viene eseguito il tampone molecolare per la conferma della positività (ad eccezione dei contatti stretti di casi Covid già accertati per i quali, secondo quanto previsto dalla circolare del Ministero della Salute, in caso di tampone rapido positivo la validità del test è immediata e caricata direttamente sulla piattaforma Covid regionale).

“Ad agosto – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – con una gara fatta insieme al Veneto abbiamo acquistato quasi due milioni e mezzo di tamponi rapidi per il nostro sistema sanitario pubblico. Li stiamo usando soprattutto per mantener sicure le nostre RSA e residenze anziani, monitorando ogni due settimane tutti i loro ospiti e dipendenti, ma anche per velocizzare le diagnosi e la certificazione delle guarigioni, in modo da supportare e alleggerire il sistema dei laboratori e dei Sisp e dare una risposta più immediata a tutti i cittadini che necessitano del tampone”.

“In questi giorni si aggiungono a tutti gli hotspot per i tamponi molecolari del Piemonte nuovi punti dedicati per i test rapidi – afferma Matteo Marnati, assessore regionale alla Ricerca Covid –. Continuiamo a potenziare la macchina dei laboratori e degli hotspot per testare il maggior numero possibile di persone, con il grande impegno dei medici e degli infermieri che lavorano nelle nostre Asl”.

Intanto in questi giorni altri 4 laboratori per processare i tamponi molecolari sono stati aggiunti ai 28 già esistenti in Piemonte, per un totale di 32 (21 pubblici e 11 privati).

AGGIORNAMENTO

Ai 12 hotspot per i tamponi rapidi naso-faringei che saranno operativi da lunedì 16 novembre – già comunicati nelle scorse ore – se n’è aggiunto un tredicesimo, che da lunedì  sarà operativo a Borgosesia (Vc), presso l’ospedale in via Ilorini Mo 19.

Da martedì 17 novembre saranno operativi altri 4 punti: Valenza (Al) Viale Santuario 76 – Tortona (Al), via Milazzo 1 – Acqui Terme (Al) via Alessandria 1 e Borgomanero (No), via Volontari del sangue fronte parcheggio.

Nei prossimi giorni verranno poi attivati altri 5 punti: a Cuneo, Bra(Cn) Mondovì (Cn), Savigliano (Cn) e Biella.

Il bollettino: 45 morti, 3682 contagi, 1623 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

49.190 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 49.190 (+ 1623 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4830, Asti 2513, Biella 1539, Cuneo 5742, Novara 3647, Torino 26.871, Vercelli 2000, Verbano-Cusio-Ossola 1511, extraregione 278, oltre a 259 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 5046

Sono 45 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 11 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5046 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 782 Alessandria, 309 Asti, 257 Biella, 527 Cuneo, 488 Novara, 2214 Torino, 264 Vercelli, 154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 51 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 125.465 (+ 3.682 rispetto a ieri, di cui 1.170, il 32%, asintomatici).

I casi sono così ripartiti: 1128 screening, 1000 contatti di caso, 1554 con indagine in corso; per ambito: 343 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 224 scolastico, 3115 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.970 Alessandria, 5660 Asti, 4441 Biella, 16.223 Cuneo, 8911 Novara, 69.035 Torino, 4588 Vercelli, 3606 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 768 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1263 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 372 (+12 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4921 (+19 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 65.936

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.273.021 (+13.712 rispetto a ieri), di cui 680.743 risultati negativi.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 15 novembre.

La pacifica protesta delle partita Iva

Le partite IVA rappresentanti di una dozzina di categorie  colpite dagli effetti dell’ultimo Dpcm del Governo e che hanno visto limitare drasticamente o chiudere le proprie attività a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 si sono unite nell’Alleanza delle Partite Iva per far sentire la propria voce in modo unanime. 

Erano più di mille in piazza Castello oggi pomeriggio per manifestare pacificamente contro la grave crisi economica.  Commentano i promotori:

“C’è una forte sofferenza economica, trasversale a più categorie lavorative e che a caduta tocca tutto l’indotto collegato. È ingiusto che chi lavora, paga le tasse, debba trovarsi a colmare le incapacità di chi, in questi mesi, non è stato in grado di rendere più efficiente il sistema sanitario”.

Il mondo lavorativo ne è ampiamente coinvolto, dagli autonomi ai dipendenti delle piccole imprese, dai fornitori alle famiglie:“C’è una platea enorme che ruota attorno ai lavoratori con partite iva e ai piccoli imprenditori.  Sono stati decisi i ristori, ma non rappresentano una misura adeguata, servono veri provvedimenti fiscali. E vogliamo essere propositivi per non soccombere in questo lockdown”.

In piazza lavoratori autonomi, esercenti ambulanti, dello spettacolo e del turismo, noleggiatori di autovetture con conducente e tassisti.

(foto Fipi)

Allestite le tende nella struttura sanitaria di Torino Esposizioni

Al Padiglione V di Torino Esposizioni sono state montate le tende messe a disposizione della Regione Piemonte dalla Provincia Autonoma di Trento

Procedono così i lavori di realizzazione di questa area sanitaria dedicata a pazienti Covid a bassa intensità che accoglierà 55 tensostrutture messe a disposizione anche dalla Croce Rossa e dalla Regione attraverso la Protezione civile e la Maxiemergenza 118 (con il Field Hospital, EMT 2 Emergency medical team, struttura unica in Italia e tra le sole 4 presenti in Europa).

Il V Padiglione, messo a disposizione dal Comune di Torino su richiesta dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte e con la collaborazione della Prefettura di Torino, accoglierà oltre 450 posti letto che saranno gestiti in forma integrata dalla AOU Città della Salute di Torino, dall’Asl Città di Torino e dalla Maxiemergenza 118. La Centrale 118 e il sistema di emergenza territoriale si occuperà, invece, di trasporti sanitari e di quelli in emergenza. La fine dei lavori è prevista intorno al 20 novembre.

Nuove regole per gli assegni di cura, la Regione: “più beneficiari e maggiori importi”

Una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dall’assessore al Welfare Chiara Caucino recepisce le disposizioni attuative previste dal Dpcm 21/11/2019, con cui si definiscono gli indirizzi della programmazione degli interventi e dei servizi per la non autosufficienza nel triennio 2019-2021.

In questo modo il Piemonte si allinea alla richiesta statale di adeguamento e di uniformazione della normativa rivolta a tutte le Regioni; il passo ulteriore sarà il vaglio finale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e l’erogazione della quota di risorse spettante, a partire dal saldo 2019.

Per la prima volta – annuncia Caucino – si stabiliscono livelli di prestazione omogenei su scala piemontese. In precedenza, la differenza tra i diversi territori era molto marcata, con una forbice anche significativa rispetto alle singole prestazioni. Inoltre, l’introduzione obbligatoria delle fasce Ise conferisce ulteriore uniformità all’intero sistema. Si sono così raggiunti obiettivi significativi come la tutelare dei diritti acquisiti dei fruitori, l’ampliamento della platea dei beneficiari e l’incremento degli assegni per i disabili gravissimi”.

Un risultato ottenuto, come mette in evidenza l’assessore Caucino, “dopo una lunga ed approfondita interlocuzione con tutti i portatori di interesse rispetto al tema della non autosufficienza, che ha consentito di arrivare concordemente al testo finale recepito ed approvato con la delibera di Giunta. Sono soddisfatta, perché si tratta della sintesi migliore possibile a favore dei cittadini piemontesi non autosufficienti”.

Alcuni numeri

Nel 2019 sono state oltre 20.000 le persone che hanno fruito delle prestazioni domiciliari di lungo assistenza, suddivise tra gravissime (10.030) e gravi (10.684). Sono state 56.089 le prestazioni garantite con gli assegni di cura, sempre suddivise tra persone gravissime o gravi, con un importo medio mensile rispettivamente di 566 euro e 488 euro.

La spesa totale 2019 per la lungoassistenza è stata di 71.100.000 euro e per il 2020 le proiezioni di maggiore esborso previste sulla base di una media di assegni a sostegno delle persone coinvolte la portano a circa 76 milioni. Con il trasferimento delle risorse della Fondo nazionale, circa 45 milioni, e 37 di risorse regionali, si raggiungerà la cifra complessiva di 82 milioni.

Tra le nuove disposizioni per gli interventi rivolti ai disabili gravissimi, l’importo degli assegni di cura non potrà essere inferiore a 400 euro per 12 mensilità e i valori di soglia per l’Isee sono 50.000 euro, che diventano 65.000 nel caso di disabili minorenni.

Covid, il bollettino: 37 vittime, 4471 contagi, 1873 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

 

47.567 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 47.567 (+1.873 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4725, Asti 2461, Biella 1490, Cuneo 5518, Novara 3636, Torino 25.778, Vercelli 1961, Verbano-Cusio-Ossola 1477, extraregione 274, oltre a 247 in fase di definizione.

 

I DECESSI SONO 5001

Sono 37 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 5001 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 780 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 518 Cuneo, 483 Novara, 2200 Torino, 261 Vercelli, 150 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 121.783 (+4471 rispetto a ieri, di cui 1.648, il 37%, asintomatici). I casi sono così ripartiti: 1673 screening, 1049 contatti di caso, 1749 con indagine in corso; per ambito: 366 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 337 scolastico, 3768 popolazione generale.
La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.492 Alessandria, 5527 Asti, 4229 Biella, 15.472 Cuneo, 8871 Novara, 67.103 Torino, 4491 Vercelli, 3502 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 757 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1269 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 360 (+7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4890 (+12 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 63.953

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.259.309 (+19.715 rispetto a ieri), di cui 676.298 risultati negativi.

Più controlli nei parchi e nelle vie affollate

Sono ancora troppi i contagi a Torino e in Piemonte (anche se l’indice Rt sta fortunatamente calando)  e sebbene la Regione per ora non adotti nuove restrizioni, durante il weekend ci sarà una stretta sui controlli individuali nei parchi e nelle vie cittadine più affollate

E’ stato stabilito dal Comitato d’ordine e sicurezza, presieduto dal prefetto di Torino Claudio Palomba. Il governatore Cirio aveva già annunciato l’intenzione di applicare nuove limitazioni contro il ripetersi degli assembramenti dello scorso fine settimana ma è prevalso l’ appello alla responsabilità. Aumentano quindi  i controlli nelle aree più affollate. La sindaca Appendino intanto ha fatto dimezzare il numero di banchi al mercato di Porta Palazzo.

Operativo l’hotspot Allianz Stadium per tamponi rapidi

Accesso a bordo dell’auto su prenotazione del medico di famiglia 

Sarà operativo da sabato 14, con orario 8-14 dal lunedì al sabato, l’hotspot Allianz Stadium per tamponi rapidi (naso-faringei) voluto dalla Regione Piemonte e realizzato in collaborazione con il Comune di Torino e Juventus Football Club. Il progetto è stato realizzato dall’Unità di crisi della Regione e Arpa Piemonte con la collaborazione anche dell’Asl Città di Torino e del CSI Piemonte. Parte dell’area è stata messa a disposizione da GTT.

All’hotspot potranno accedere, esclusivamente con l’automobile, gli utenti prenotati dai medici di medicina generale sulla piattaforma sanitaria regionale. Non sarà possibile scendere dall’auto fino alla conclusione delle operazioni di test.

Il “Drive Through Difesa (DTD)” è costituito da una struttura modulare realizzata con il prezioso supporto dell’Esercito, in particolare dalla Brigata Alpina “Taurinense”, nell’ambito dell’operazione “Igea” disposta dal Ministero della Difesa, per fornire il massimo supporto al Sistema Sanitario Nazionale in questa fase emergenziale. Vi opereranno team sanitari militari che in questi giorni stanno già lavorando nell’ambito di altre strutture sanitarie cittadine, personale di Arpa Piemonte ed operatori messi a disposizione tramite la Protezione Civile regionale.

L’Assessore con delega alla ricerca Covid Matteo Marnati: “È un momento di unità nazionale cui partecipano molti enti. È il primo hotspot piemontese per tamponi rapidi e a breve ne arriveranno altri in Piemonte. Da oggi i medici di medicina generale possono prenotare il tampone rapido per i propri assistiti. Da agosto abbiamo quadruplicato il numero dei tamponi molecolari processati al giorno, un numero che aumenterà ancora grazie agli hotspot che si allestiranno in Piemonte e a cui si aggiungeranno anche i test rapidi”.

“Arpa Piemonte ha coordinato la progettazione e l’allestimento dell’hotspot Allianz Stadium per rispondere alle esigenze della Regione Piemonte in questo periodo di emergenza sanitaria. Grazie all’importante contributo dell’Esercito, anche ai fini progettuali, è stato possibile in poco tempo realizzare un presidio che potrà effettuare tamponi rapidi su tre linee parallele e tamponi molecolari per la verifica delle positività. La realizzazione di questo hotspot è stata possibile grazie al lavoro di più enti che lavorando in sinergia hanno reso possibile un progetto che va incontro alle esigenze i cittadini piemontesi” ha spiegato Angelo Robotto

“La città di Torino ha contribuito alla realizzazione dell’hotspot con senso di responsabilità, contribuendo con efficienza alla preparazione di questo presidio che, installato in pochissimi giorni, darà un contributo importante per affrontare l’emergenza Covid” ha sottolineato Alberto Unia Assessore all’Ambiente del Comune di Torino.

I risultati dei test rapidi saranno consegnati agli utenti circa 15 minuti dopo l’esecuzione del test e saranno caricati sulla piattaforma sanitaria Covid regionale. In caso di positività al test rapido, direttamente presso l’hotspot, verrà eseguito il tampone molecolare per la conferma della positività e sarà sottoposto alle misure di isolamento previste dal protocollo sanitario.

Nella prima settimana di collaudo saranno eseguiti circa 120 test rapidi al giorno per arrivare a regime, dal 23 novembre, a circa 500 test rapidi al giorno, con una ulterioreimplementazione a step che ne incrementerà al massimo la potenzialità.

Il bollettino: 61 vittime, 5258 contagi, 1741 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

45.694 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 45.694 (+1.741 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4625, Asti 2369, Biella 1432, Cuneo 5346, Novara 3617, Torino 24.452, Vercelli 1893, Verbano-Cusio-Ossola 1460, extraregione 267, oltre a 233 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 4964

Sono 61 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4964 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 775 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 511 Cuneo, 475 Novara, 2187 Torino, 258 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 117.312 (+5.258 rispetto a ieri, di cui 2113, il 40%, asintomatici). Si precisa che il dato odierno contiene un riallineamento dei casi dei giorni precedenti.

I casi sono così ripartiti: 2046 screening, 1303 contatti di caso, 1909 con indagine in corso; per ambito: 675 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 376 scolastico, 4207 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.126 Alessandria, 5345 Asti, 4009 Biella, 15.023 Cuneo, 8736 Novara, 64.394 Torino, 4325 Vercelli, 3423 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 742 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1189 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 353 (+5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4890 (+57 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 61.411.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.239.594 (+22.778 rispetto a ieri), di cui 668.246 risultati negativi.

A Torino mille imprese in meno nel terziario

A causa del nuovo lockdown rischia di aggravarsi la situazione del settore del commercio e del turismo, già duramente  colpito dalla pandemia.

I dati dell’Osservatorio provinciale dell’Ascom Confcommercio registrano che  a Torino nel 2020 sono nate mille imprese in meno rispetto all’anno precedente  e nei primi sei mesi sono state effettuate 35.000 assunzioni in meno, pari a un calo del 41% (-48% solo nel turismo).