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Controllo della temperatura a chiunque entri negli ospedali della Città della Salute

A seguito dell’evoluzione della situazione legata al Covid-19, la Città della Salute di Torino ha stabilito che da negli ospedali Cto, Sant’Anna e Regina Margherita e alle Molinette su tutto il flusso pedonale e veicolare in entrata verrà condotto un pre-triage basato sul controllo della temperatura corporea e sulla verifica della presenza di sintomi respiratori

I soggetti con febbre e/o sintomi verranno reindirizzati al domicilio o, qualora necessitino di prestazione urgente / indifferibile, dotati di apposito documento cartaceo colorato da mostrare al personale del servizio o ambulatorio presso cui la prestazione deve essere erogata. Tale pre-triage esterno é da intendersi preventivo.

Alle Molinette saranno otto gli accessi con pre-triage, mentre i rimanenti verranno chiusi. Inoltre  sono disposti anche presso le sedi esterne dell’ospedale SGAS (San Giovanni Antica Sede) e presso la Dental School (secondo piano). Alle Molinette sono state montate due tende pre-triage della Protezione civile all’ingresso principale ed all’ingresso del parcheggio GTT di corso Dogliotti.

Inoltre per le dovute precauzioni tutti i pazienti con sintomi respiratori devono indossare mascherine chirurgiche. Tutti gli operatori dei settori ad alta concentrazione di pazienti con sintomatologia respiratoria devono indossare la mascherina chirurgica. E’ vietato agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle Sale di attesa dei DEA e Pronto soccorso. E’ autorizzata la presenza di un solo caregiver o accompagnatore per ogni paziente. L’accesso agli ospedali pubblici da parte di Associazioni di volontariato é sospeso fino a data da destinarsi.

 

Aziende sanitarie, il piano assunzioni per fronteggiare l’emergenza

Da lunedì  è attivo presso l’Unità di crisi un Ufficio acquisizione risorse umane, con il compito di raccogliere le esigenze di nuovo personale da parte delle aziende sanitarie regionali (Asr) e coordinarne le assunzioni, che verranno fatte dalle aziende stesse

L’Ufficio ha provveduto ad acquisire le graduatorie concorsuali già disponibili presso le Asr di operatori socio-sanitari, infermieri e medici nelle discipline necessarie alla gestione dell’emergenza (malattie infettive, pneumologia, rianimazione, medicina d’urgenza, medicina generale).

Nel frattempo, le aziende sanitarie stanno definendo il loro fabbisogno alla luce del piano di potenziamento dei posti letto disposto dall’Unità di crisi, sulla base delle disposizioni ministeriali. Incrociando i dati, si potrà dare il via alle assunzioni da fare, che potranno avvenire con diverse forme contrattuali: contratti a tempo determinato di 6 mesi o per la durata dell’emergenza per il personale in graduatoria; contratti di prestazione d’opera per gli specializzandi delle Scuole di Medicina o persone in pensione; utilizzo di lavoro interinale o cooperative.

Nel caso le aziende non avessero graduatorie a cui attingere, l’Ufficio acquisizione indirizzerà loro verso le graduatorie di qualche altra Asr.

Da fine febbraio aumentato del 50 per cento l’uso di internet in Piemonte

I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX al quale l’assessore ai servizi digitali, Matteo Marnati, aveva chiesto di eseguire una comparazione del traffico Internet in Piemonte prima e durante l’emergenza

GOOGLE +45% FACEBOOK +42% MA ANCHE LE PIATTAFORME RICREATIVE SONO IN ASCESA

 

Tutto prevedibile. Da quando è scattata l’emergenza Coronavirus, l’utilizzo di Internet da parte dei piemontesi è cresciuto del 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 e del 50% rispetto al mese di gennaio. Google è arrivato a +45%mentre Facebook a +42%. In aumento anche l’utilizzo di Netflix e delle piattaforme di svago.

I dati sono contenuti in una ricerca del consorzio Top-IX al quale l’assessore ai servizi digitali, Matteo Marnati, aveva chiesto di eseguire una comparazione del traffico Internet in Piemonte prima e durante l’emergenza.

«Il sistema regge anche a fronte di un significativo picco di richieste – spiega Marnati – il dato confortante è che l’utilizzo in aumento delle piattaforme ricreative indica una maggiore propensione da parte dei cittadini a stare in casa anche se sono ancora molti quelli che non hanno percepito la gravità della situazione».

Ogni anno si registra, secondo Top-IX, un incremento fisiologico del traffico Internet, ma nei primi tre mesi del 2020 il trend di crescita appare «significativo» se confrontato allo stesso periodo del 2019.

Se si osserva la pendenza della crescita dei due anni è immediatamente evidente l’accelerazione registrata nel 2020: si passa da un 6,5% a quasi il 20%. E non è un caso, che il maggior incremento si registri a partire dal 24 febbraio.

L’incremento è costante, intorno al 50%, sui tre nodi Core della rete di TOP-IX: i due torinesi, CSI (+50%) e IT-Gate (+52%) e quello milanese (+49%).

Per quanto riguarda i principali Content Delivery Network (CDN) di TOP-IX, Netflix, Google, Facebook e Limelight, la crescita media del traffico generato oscilla tra il 23 e il 39 per cento. Come a dire, che accanto alle notizie, si cercano svago e intrattenimento. Particolarmente rilevante la crescita per quanto riguarda i valori massimi raggiunti da Google (+45,1%) e Facebook (+42,1%).

Ma da notare è anche la crescita degli Internet Service Provider (ISP) locali come BBBell, che segna una crescita del 19,8% per quanto riguarda la media del traffico. Crescita che arriva al 47,8% per Micso, che registra anche una significativa crescita per quanto riguarda i picchi di traffico (+36,6%).

Osservando il panorama degli altri Internet Exchange italiani si registrano indici di crescita in sintonia con quello registrato da TOP-IX, con MIX (Milano Internet Exchange) che cresce con maggior decisione rispetto a NAMEX (Roma Internet Exchange Point).

Torino – Italia, tutto il Paese zona protetta contro il virus

Anche Torino e tutto il Piemonte, anzi, tutta Italia, con il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri da oggi sono  “zona protetta”

Si tratta del primo Paese al mondo in cui viene adottata questa soluzione: lo richiede la diffusione del covid-19. E’ fatto divieto di entrare e uscire, gli spostamenti interni devono essere limitati al massimo per comprovate necessità come motivi lavorativi o di salute. Il decreto stabilisce che chi viola le regole è punito con l’arresto fino a tre mesi e una sanzione fino a 206 euro.

I controlli verranno eseguiti lungo le linee di comunicazione, negli aeroporti e stazioni dalla polizia e lungo la viabilità ordinaria dai carabinieri e dalle polizie municipali. Se si viene fermati è possibile fare una dichiarazione che le forze dell’ordine trascriveranno e sulla  potranno fare verifiche successive. Spetta al cittadino dimostrare di aver detto la verità. Sul sito del Ministero dell’Interno sarà disponibile un modulo prestampato da utilizzare.

Bar e ristoranti resteranno aperti  solo fino alle 18. Ferme le palestre, il campionato di serie A e tutti gli eventi sportivi. Le scuole di ogni ordine e grado e le università  saranno ferme fino al 3 aprile. Il provvedimento è stato accolto con favore dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, che aveva già  proposto l’allargamento delle restrizioni a tutta la regione.

Decreto 9 marzo 2020: tutta l’Italia è zona protetta

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato in serata di ieri il Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale. Il testo è pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento estende le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 a tutto il territorio nazionale. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In ultimo, è modificata la lettera d dell’art.1 del Dpcm 8 marzo 2020 relativa agli eventi e manifestazioni sportive.
Tali disposizioni producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

Vengono vietati gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o per necessità (non c’è motivo di affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari e beni di prima necessità, poichè fare la spesa è ricompreso nello spostamento per necessità e dunque consentito, come precisato dal Governo). Le attività didattiche sono sospese per le scuole di ogni ordine e grado nonchè le Università sino al 3 aprile.

 

Prime lauree telematiche all’Università di Torino

Le prime lauree magistrali si sono tenute in modalità telematica per 33 studenti del Dipartimento di Psicologia dell’ateneo

Fino al 27 marzo saranno interessati 204 studenti nel solo Dipartimento di Psicologia.

Il calendario delle prove finali proseguirà in tutti i 27 Dipartimenti di UniTo e riguarderà  2.500 studenti. Commenta  il rettore Stefano Geuna : “la macchina organizzativa ha funzionato grazie anche a supporto tecnico e assistenza con uno staff attento e premuroso. Siamo consapevoli che il momento della laurea costituisca per i laureati e le famiglie un momento dal forte valore simbolico. Abbiamo quindi in programma di mettere in atto, non appena sarà possibile iniziative di condivisione. L’università è una grande squadra capace di dare il meglio di sé anche in situazioni di emergenza”.

Coronavirus, positivo anche l’assessore Tronzano

La solidarietà del presidente Cirio /ATTESI DOMANI GLI ULTIMI DUE TEST

Negativi l’assessore alla Sanità Icardi, il vicepresidente della Regione Carosso, l’assessore ai Trasporti e alla Protezione Civile Gabusi e alla Sicurezza e Sport Ricca. Negativi anche l’assessore alle Politiche Sociali Caucino, l’assessore all’Istruzione e Lavoro Chiorino e l’assessore al Digitale e all’Ambiente Marnati. Attesi domani i risultati per gli assessori alla Cultura, Turismo e Commercio Poggio e all’Agricoltura Protopapa.

“Ad Andrea – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – esprimo tutta la mia vicinanza emotiva e comprensione. Mi spiace, ma sono felice che stia bene e conoscendolo sono sicuro che da questo momento di difficoltà troverà ancora più forza e stimolo per lavorare per il bene della nostra regione. Sono lieto che gli altri test ricevuti finora abbiano dato esito negativo. Tutta la Giunta continua con la massima operatività ad affrontare questa difficile emergenza con ogni forza e pensiero rivolto al Piemonte”.

“Ho già segnalato agli organi competenti le persone incontrare nelle ultime 72 ore e le ho personalmente avvisate – spiega l’assessore Tronzano -. Rimarrò in casa con la mia famiglia per 15 giorni e continuerò a lavorare come sempre, al servizio del Piemonte e del presidente Cirio. Dobbiamo fare partire le misure che aiuteranno le imprese a sopportare queste inaspettata crisi“.

Proteste alle Vallette per la riduzione dei colloqui dei detenuti con le famiglie

Si stanno verificando le prime proteste anche nel carcere di Torino, così come in numerosi altri istituti di pena italiani,  dopo le nuove disposizioni sui colloqui con i parenti, per l’emergenza  coronavirus

In mattinata i detenuti di quattro sezioni si sono barricati nel Padiglione B delle Vallette e tensioni si sono registrate  al don Soria di Alessandria, dove i carcerati hanno incendiato alcune  lenzuola.

“Sul territorio nazionale sono ormai una cinquantina le carceri in protesta”, spiega il segretario generale dell’ Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria – Osapp, Leo Beneduci. Nonostante l’eccezionalità del momento  è indubbio che la responsabilità va attribuita a chi ha sottovalutato negli ultimi due anni la pericolosità del problema carceri. Ci siamo rivolti  al presidente Giuseppe Conte, affinché il governo prenda in mano direttamente la questione delle carceri”.

Emergenza coronavirus, riorganizzazione degli ospedali e nuovo personale

La Regione Piemonte  informa sull’evolversi della situazione in Piemonte sul “coronavirus covid19”, anche in relazione  alla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti 

L’assessore alla Sanità Luigi Icardi spiega  che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti.

NUOVE ASSUNZIONI DI PERSONALE

Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di crisi, è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione, approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo.

«Stiamo inoltre predisponendo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia».

ACQUISTO DISPOSITIVI E APPARECCHIATURE PER GLI OSPEDALI

È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante  un Ufficio Acquisti Beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte  sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti.

Sul fronte delle terapie intensive, sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.

Il presidente Cirio positivo al coronavirus, Mattarella gli telefona. Test su tutti gli assessori

Dopo il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio è risultato positivo al test del  coronavirus

Il Governatore piemontese aveva fatto il test,  come gli altri colleghi presidenti  incontratisi a Roma il 4 marzo scorso per una riunione svoltasi  a Palazzo Chigi. Il presidente del Piemonte ha detto che sta bene e continuerà a lavorare da casa. Gli è giunta la solidarietà dal Capo dello Stato Sergio  Mattarella che lo ha chiamato telefonicamente.

La Regione Piemonte informa: “Le sue condizioni di salute sono buone e il presidente ha già attivato tutte le procedure previste per le verifiche e la messa in sicurezza delle persone a lui più vicine, a cominciare dalla Giunta, lo staff e i colleghi, le persone con cui è stato a contatto di recente e naturalmente la sua famiglia”.

Poco fa il presidente Cirio è intervenuto in diretta dalla sua pagina Facebook. Per riascoltarlo collegarsi a https://www.facebook.com/alberto.cirioii/videos/207789710334561/

 

CORONAVIRUS PIEMONTE, COVID-TEST SU TUTTA LA GIUNTA REGIONALE – APPELLO DELL’ASSESSORE ALLA SANITA’ LUIGI GENESIO ICARDI

A seguito del riscontro della positività al “coronavirus covid19” del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il covid-test su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente.

Il responsabile dell’Unità di crisi, Mario Raviolo, ha osservato che in linea generale il “tampone” viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di crisi per evitarne eventuali compromissioni.

«Sono pienamente operativo – dichiara l’assessore Icardi – e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali. L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla. E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo».

Gli auguri  del presidente Allasia a Cirio

Caro Alberto sono vicino a te e alla tua famiglia, in questa fase, nonostante le difficoltà, è fondamentale restare uniti, sicuro che continuerai a dare in questi giorni, il tuo prezioso e fondamentale contributo alla comunità piemontese. Forza Alberto, un grande in bocca al lupo, tutti insieme vinceremo!”. Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia invia i suoi  “auguri di pronta guarigione” al governatore Alberto Cirio, e a “tutte le persone che stanno lottando contro il coronavirus”.  “Un grazie a tutti i medici, gli operatori sanitari e volontari, per il grande impegno sta stanno mettendo nel combattere questa battaglia. Mi rivolgo ancora a tutti i piemontesi per invitarli a non farsi prendere dal panico in questa situazione di emergenza, ma di seguire scrupolosamente le misure igieniche e i comportamenti di buon senso che fanno la differenza nel ridurre la diffusione del coronavirus: lavarsi spesso le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, non prendere antivirali e antibiotici a meno che non siano stati prescritti dal medico”

 

Coronavirus, il decreto “chiude” mezzo Piemonte

Oltre  1 milione e 300 mila piemontesi interessati dalle nuove regole La zona rossa è stata estesa nella notte dal nuovo decreto del governo a Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso e nella nostra regione alle province di  Asti, Alessandria, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli dall’8 marzo al 13 aprile. Restano escluse Torino con le province di Cuneo e Biella.

Gli spostamenti sono bloccati in entrata e uscita dalle aree in questione.

Critiche da alcuni sindaci che parlano di provvedimento “pasticciato”. “Si vince questa guerra se i concittadini adottano comportamenti responsabili, modificando temporaneamente i nostri stili di vita”, dice il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Fermi gli spostamenti anche “all’interno dei medesimi territori, salvo che per quelli motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza”. Non è divieto assoluto: sarà  consentito, ha precisato il premier  Conte, il rientro presso la propria residenza o domicilio per chi ne avesse necessità.  Naturalmente non ci sarà l’esercito a presidiare le aree, ma sono previste sanzioni per chi non rispetta i limiti.

Nelle zone interessate  gli spostamenti verranno  limitati. Sospese le manifestazioni pubbliche,  le cerimonie religiose e civili, anche  i funerali. Serrande abbassate per discoteche, pub e sale da ballo, mentre  bar e  ristoranti potranno essere  aperti ma solo fino alle 18: oltre tale orario si dovrà garantire una distanza di sicurezza di un metro tra un cliente  e l’altro.

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Sabato 7 marzo – Il presidente Cirio: “Ho trasmesso al premier Conte la necessità di misure più restrittive”

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in merito alle misure di contenimento in atto sul territorio piemontese.

“Alla luce dell’evolversi del contagio in Piemonte – spiega il presidente Cirio – e delle osservazioni che mi sono state espresse dall’Unità di crisi, ho chiesto al premier Conte e al Ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio registrata nelle ultime 48 ore, infatti, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente. Abbiamo chiesto, pertanto, di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l’analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l’espansione del virus”.