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Gare truccate e corruzione nelle ASL piemontesi: decine di perquisizioni, una ventina gli indagati

Operazione “Molosso”: cinque le società coinvolte.  “Turbativa d’asta e corruzione”.

Queste le ipotesi di reato che ha visto nelle scorse ore la Guardia di Finanza di Torino perquisire una trentina di obiettivi tra ospedali, ASL, aziende e abitazioni private. Interrotto, di fatto, un “malcostume” diffuso, fatto di gare d’appalto truccate e di ipotesi di corruzione all’interno della sanità piemontese.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno portato al sequestro di molto materiale e copiosa documentazione a Torino e nelle province di Alessandria e Novara.

Gravi, secondo gli inquirenti, le ipotesi di reato a carico degli indagati con conseguenti danni patrimoniali ed economici all’intero Servizio sanitario nazionale, a vantaggio, in particolare, di un’azienda torinese e di una multinazionale veneta leader nel settore della fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche.

Nel corso dell’operazione i Finanzieri hanno anche sequestrato in via preventiva conti correnti riconducibili a tangenti ricevute da parte di uno degli indagati di Torino

Nel mirino della Procura e degli uomini del 1° Nucleo operativo metropolitano della Guardia di Finanza torinese, anche alcune gare d’appalto sospette che potrebbero essere state preventivamente ed appositamente stilate per favorire la società multinazionale oggetto di indagine la quale, ad avvenuta aggiudicazione, avrebbe potuto beneficiare di milioni di euro per la fornitura di camici e divise per medici ed infermieri Piemontesi.

All’ospedale di Alessandria le indagini avrebbero portato ad individuare la corruzione di un coordinatore infermieristico membro della commissione per la gara d’appalto attenzionata per la fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche chemioterapiche, favorendo una specifica società.

L’operazione, denominata “Molosso”, vede attualmente indagati, a vario titolo dall’Autorità Giudiziaria torinese 19 persone e 5 società.

Lavoratori ex Embraco, Cirio: “Il Governo smetta di promettere”

Il Presidente della Regione, Alberto Cirio: «Ne va della credibilità delle istituzioni e noi, come abbiamo già fatto in passato, siamo pronti ad alzare la voce accanto ai lavoratori, se sarà necessario». L’Assessore regionale al Lavoro: «Ho chiesto un incontro urgente al Mise. Il Governo smetta di promettere e si impegni in progetti concreti, per tutelare i lavoratori, mettendoci nelle condizioni di realizzare le nostre politiche industriali, con politiche tese al rilancio dell’automotive».

Occorre agire in fretta per tutelare i 407 lavoratori della Ventures di Riva di Chieri e le loro famiglie che da tempo si sentono presi in giro dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Per questo la Regione, insieme ai rappresentanti dei Comuni del territorio, ha chiesto ieri un incontro al Mise per parlare però di fatti concreti, come la proposta di lavorare affinché, a Riva di Chieri, possa essere immaginabile l’insediamento di una fabbrica di batterie elettriche per auto, che fa parte del grande progetto di rilancio dell’automotive piemontese.
«Gli ultimi mesi non hanno sicuramente aiutato – ha spiegato il Presidente della Regione, Alberto Cirio – , ma l’Embraco era un caso già prima dell’emergenza Covid e questa situazione non è più accettabile – ha sottolineato ancora Cirio -. Ne va della credibilità delle istituzioni e noi, come abbiamo già fatto in passato, siamo pronti ad alzare la voce accanto ai lavoratori se sarà necessario».

L’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, ha prima incontrato una delegazione dei lavoratori Ventures in piazza Castello e poi i loro rappresentanti sindacali in Sala Giunta del Palazzo della Regione per fare il punto della situazione.

Fim, Fiom e Uilm di Torino hanno manifestato estrema preoccupazione per la volontà di Whirlpool – espressa nell’ultimo incontro – di «bloccare» i circa 9 milioni restanti dal fondo di reindustrializzazione, intraprendendo una battaglia legale con gli avvocati di Ventures.

L’obiettivo comune, visto il persistere del blocco totale della produttività dello stabilimento, è quello di lavorare per la proroga della Cassa integrazione. Ma non per «allungare l’agonia», bensì per guadagnare ulteriore tempo per individuare progetti, investitori e soluzioni in grado di far partire un progetto serio e arrivare a una nuova soluzione capace di «camminare con le proprie gambe» e che possa davvero garantire un futuro allo stabilimento chierese.

«Non promettiamo nulla – ha chiarito Chiorino – ma abbiamo tante idee e vorremmo lavorare a concretizzarle con un supporto serio concreto e convinto anche da parte del Governo che deve metterci nelle condizioni di rendere sempre più attrattivo il nostro territorio, riconsiderando, oltre ad erogare bonus per biciclette e monopattini una seria politica di rilancio dell’automotive, valutando anche nuove politiche di eco incentivi e rottamazione che farebbe bene ai lavoratori piemontesi e italiani, anche per quanto riguarda tutto il comparto dell’indotto, ad oggi in grave difficoltà. Una fabbrica di batterie per auto elettriche, quindi, potrebbe fare la differenza non solo per l’ex Embraco, ma per tutto il Piemonte, creando un polo logistico nodale, rilanciando l’automotive e rendendo il territorio nuovamente attrattivo». «Noi ci crediamo – ha concluso Chiorino – come dimostrano i 10 milioni messi sul piatto per l’Academy automotive, le nostre idee e tutti gli strumenti formativi a nostra disposizione. Ora ci aspettiamo la medesima attenzione e il medesimo impegno da parte del Governo».

Spiega Vito Benevento della segreteria Uilm Torino: «E’ positivo che, dopo una lunga pausa, il tavolo ex Embraco si sia riaperto con una proposta da parte della Regione Piemonte. Il progetto dovrà essere sviluppato e valutato con attenzione con l’obiettivo di salvaguardare tutti i posti di lavoro. Un epilogo negativo lascerebbe un pesante strascico sociale e industriale per il nostro territorio. Dopo tutte le iniziative di questi ultimi tre anni, sarebbe inaccettabile vanificare lo sforzo dei lavoratori che, con grande tenacia e senso di responsabilità, hanno difeso la loro fabbrica insieme al sindacato».

Aggiunge Arcangelo Montemarano, responsabile ex Embraco per la Fim di Torino: «Bene che la Regione Piemonte abbia idee e sia propositiva, ma urge che il Mise ci convochi con estrema urgenza per verificare le proposte emerse oggi e la loro fattibilità. E’ soprattutto importante che il Mise costringa la Whirlpool a finanziare nuovi progetti di reindustrializzazione utilizzando quello che rimane del fondo Escrov».

Conclude Ugo Bolognesi, responsabile ex Embraco per la Fiom di Torino: «Oggi abbiamo di nuovo rotto il silenzio che ormai da due mesi avvolge la vertenza Ventures Whirlpool Embraco. Il Governo non può aspettare passivamente mentre Ventures e Whirpool, con i rispettivi legali, si accusano a vicenda del disastro industriale provocato, mentre le lavoratrici e i lavoratori sopravvivono con la cassa integrazione, aspettando che gli vengano pagati gli stipendi arretrati e non hanno alcuna serenità su quello che accadrà nel momento in cui finiranno gli ammortizzatori sociali. Ieri abbiamo parlato con la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino e l’assessore Alberto Sacco, si sono resi disponibili a sostenere le ragioni dei lavoratori. Oggi in Regione abbiamo incontrato l’assessore Elena Chiorino e, in video collegamento da Novara, il governatore Alberto Cirio, ed erano presenti Sindaci e Assessori di Comuni interessati. E’ quindi tutto il Territorio che sta chiedendo al Governo di intervenire, e tutto il Territorio farà delle proposte perché si diano risposte concrete, di lavoro vero, alle 407 famiglie coinvolte. Proposte serie e praticabili di politica industriale, che sono ancora più urgenti oggi dopo la crisi generata con la pandemia, nella nostra Città, nella nostra Regione e sono fondamentali per il nostro Paese. Le nostre iniziative continueranno».

Le opposizioni in Regione: “La maggioranza abbia il coraggio di istituire la commissione sul covid-19”

“La maggioranza di centrodestra ritiri immediatamente l’ordine del giorno a prima firma del Presidente della Commissione Sanità Stecco.

Al Piemonte non occorre una Commissione d’indagine interna alla Commissione Sanità, ma una Commissione speciale che dedichi tutto il proprio tempo a esaminare i dossier con attenzione per fare chiarezza sugli errori commessi nella gestione dell’emergenza Covid-19! Lo stesso Segretario della Lega Molinari ha sostenuto l’importanza di questa Commissione, ma evidentemente il Gruppo della Lega non è d’accordo con la sua linea!” dichiarano i Presidenti dei Gruppi di PD, M5S, Liberi Uguali Verdi, Lista Monviso e Moderati.
“La Commissione speciale deve essere, immediatamente, istituita e dovrà possedere tutti gli strumenti per verificare gli atti, le prassi e gli strumenti messi in campo per la gestione della Fase 1 della pandemia. Il centrodestra dia il via libera a questa Commissione e dimostri così la volontà di confrontarsi costruttivamente con le Opposizioni. I piemontesi hanno il diritto di sapere che cosa non ha funzionato e deve essere aperta un’ampia e articolata riflessione sulla sanità piemontese” proseguono gli esponenti dell’Opposizione.
“Il centrodestra – concludono i Presidenti dei Gruppi di Opposizione – abbia il coraggio di fare chiarezza insieme a noi, esattamente come è accaduto in Regione Lombardia, esattamente come loro chiedono a Roma. Non è soltanto grave, ma addirittura assurdo che la Lega continui a imputare le colpe della gestione sanitaria al Governo nazionale, giocando allo scaricabarile per autoassolversi. Sono 20 anni che la sanità è gestita dalle Regioni: è il caso che la maggioranza lo ricordi”.

Coronavirus, aumentano i guariti. Altri 12 morti e 24 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

19.502 PAZIENTI GUARITI E 2.790 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 19.502(+335 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.067 (+37) Alessandria, 1.043 (+51) Asti, 757 (+8) Biella, 1.932 (+32) Cuneo, 1.722 (+87) Novara, 10.121 (+114) Torino, 831 (+4) Vercelli, 893 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 136 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 2.790 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.910

Sono 12i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.910 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 236 Asti, 205 Biella, 384 Cuneo, 335 Novara, 1.721 Torino, 214 Vercelli, 127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39, residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.758 (+24 rispetto a ieri, di cui 8 positività riscontrate in Rsa e 6 asintomatiche) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3.945 Alessandria, 1.850 Asti, 1.037 Biella, 2.787 Cuneo, 2.710 Novara, 15.662 Torino, 1.307 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 43 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 808 (– 33 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.705

I tamponi diagnostici finora processati sono 331.241, di cui 183.611 risultati negativi.

Temporali fino a venerdì su Torino e nord Piemonte

E’ ancora allerta gialla per il maltempo sul Piemonte. La fase temporalesca dovrebbe durare 48 ore, da ieri fino ad oggi.

L’allerta gialla, secondo le previsioni meteo di Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale.

interessa il nord del Piemonte e la pianura settentrionale, dal Torinese al Novarese. Oggi, giovedì,  dovrebbe essere interessato dal maltempo tutto il territorio regionale, tranne le vallate torinesi e le Valle del  Po. La fase temporalesca dovrebbe terminare venerdì.

Fase 2, boom di truffe agli anziani: in media una al giorno

Nelle ultime settimane, con l’inizio della Fase 2 legata all’emergenza sanitaria Covid-19, è ripreso il fenomeno delle truffe ad anziani.

Dopo i mesi di marzo e aprile nei quali i numeri si erano praticamente azzerati, il mese di maggio ha visto una controtendenza, con una netta risalita dei casi. Durante il mese di maggio si registrano complessivamente 28 casi, tra truffe consumate e quelle tentate, la media di una al giorno, molte delle quali si sono concretizzate con l’asportazione di denaro o monili in oro da parte dei truffatori.

Questi episodi sono al vaglio degli inquirenti. Identificare gli autori, però, è oggi più difficile. Da un lato la chiusura degli esercizi commerciali non permette l’acquisizione delle immagini di videosorveglianza, prezioso ausilio per gli investigatori, dall’altro l’utilizzo di mascherine rende difficilmente riconoscibili gli autori.

Proprio l’emergenza sanitaria Covid-19 ha fornito nuovi escamotage ai truffatori. Ai vecchi stratagemmi, come quello di spacciarsi per operatori di società fornitrici di energia o dipendenti delle forze dell’ordine, si sono affiancate motivazioni di natura medico/sanitaria talvolta risultate efficaci. Infatti, in più di un’occasione le vittime hanno permesso l’ingresso agli estranei in casa per permettere attività di sanificazione legate alla pandemia in corso. Con tale espediente, proprio alcuni giorni fa, nel quartiere Vallette, ad un’anziana signora sono stati asportati oltre 7000 euro tra contanti e monili in oro. La scusa del Covid-19 era comparsa già alcuni giorni dopo l’inizio della Fase2; nella circostanza i rei truffarono una donna impossessandosi di oltre 15000 euro tra denaro contante e monili in oro.

Se da un lato l’emergenza Covid-19 è un escamotage in mano ai truffatori, dall’altro, talvolta, lo stratagemma ha insospettito le potenziali vittime le quali hanno diffidato di chi le avvicinava o contattava per paura del contagio.

La Questura di Torino vuole sottolineare quest’ultimo punto, invitando tutte le persone anziane a diffidare di vecchi e nuovi trucchi. In particolare, si consiglia di evitare di far accedere in casa fantomatici tecnici prima che si siano fatte le opportune verifiche con familiari, amministratori di condominio e forze dell’ordine.

Coronavirus: oltre 19 mila guariti, 14 morti e 19 nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 18 DI MERCOLEDì 3 GIUGNO

19.167PAZIENTI GUARITI E 2.983 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 19.167(+198 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.030 (+9) Alessandria, 992 (+13) Asti, 749 (+20) Biella, 1.900 (+21) Cuneo, 1.635 (+2) Novara, 10.007 (+131) Torino, 827 (+1) Vercelli, 892 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.983sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.898

Sono 14i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.898 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 235 Asti, 203 Biella, 384 Cuneo, 334 Novara, 1.714 Torino, 214 Vercelli, 127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.734 (+19 rispetto a ieri, di cui 7 positività di fine aprile comunicate oggi da una RSA di Asti) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 3.944 Alessandria, 1.847 Asti, 1035 Biella, 2.783 Cuneo, 2.707 Novara, 15.653 Torino, 1.307 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 255 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 44(2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 841 (8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.801.

I tamponi diagnostici finora processati sono 327.206, di cui 181.090risultati negativi.

Mattarella sceglie tra i Cavalieri al Merito gli “eroi normali” dell’emergenza virus

Nuovi torinesi e piemontesi Cavalieri al Merito della Repubblica sono un avvocato distintosi per beneficenza, un rider che ha regalato mille mascherine, un gruppo di giovani volontari di Grugliasco, il padre di famiglia malato di  Sla che voleva regalare alle terapie intensive il suo respiratore di riserva.

Si sono tutti distinti durante l’emergenza sanitaria sono distinte durante l’emergenza e il presidente Sergio Mattarella ha voluto insignirli dell’onorificenza di Cavaliere al merito.

“Non ho fatto nulla in più degli altri volontari, – dice all’Ansa Daniele, 26 anni, uno degli insigniti – la nostra forza è stata essere tutti insieme”. Lui fa parte del gruppo di volontari che ha portato generi di prima necessità a casa degli anziani durante il lockdown

Confini regionali riaperti, partono i primi treni per il sud

Al binario 16 della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova è partito il Frecciarossa per Reggio Calabria nel primo giorno di riapertura dei confini tra regione e regione.

Il flusso dei viaggiatori nella stazione torinese, la terza per traffico in Italia oggi è stato ordinato.

Il  treno Torino-Napoli del mattino è partito con 90 passeggeri ed è probabile, stando alle prenotazioni, che il numero aumenterà lungo il tragitto.

Tra le misure prese per i viaggiatori delle Frecce, da oggi, la rilevazione della temperatura attraverso un termoscanner.

Il mercato dell’auto crolla anche dopo la riapertura dei concessionari

L’Italia Non crede nella ripresa. -49,6%. E’ questo lo sconvolgente risultato fatto registrate del mercato automobilistico italiano in maggio, cioè nel primo mese di riapertura delle concessionarie auto dopo un bimestre di chiusura. Il dato è drammatico, ma appare ancora più disastroso se si considera che è dovuto anche a ordini rimasti inevasi alla fine di febbraio, ultimo mese di andamento normale.

E’ del tutto evidente che, con il risultato di maggio, catastrofico è anche il cumulato dei primi cinque mesi dell’anno. Le immatricolazioni sono state 451.366 con un calo sul 2019 del 50,5% e di ben 459.506 autovetture.

Secondo una prima stima del Centro Studi Promotor la perdita di fatturato è stata di 8,3 miliardi a cui occorre aggiungere 1,8 miliardi di minor gettito Iva…

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Il Mercato auto crolla anche dopo la riapertura dei concessionari. L’Italia non crede nella ripresa