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Bollettino covid, 91 nuovi contagi e una vittima in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

26.690 PAZIENTI GUARITI E 513 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.690 (+32) rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3328 (+6) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2535 (+7) Cuneo, 2387 (+5) Novara, 13.707 (+12) Torino, 1122 (+0) Vercelli, 985 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 179 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 513 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4145

decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4145 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 373 Novara, 1834 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.694 (+ 91) rispetto a ieri, di cui 67 asintomatici. Dei 91 casi, 30 screening, 56 contatti di caso, 5 con indagine in corso. I casi importati sono 35 su 91, i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4163 Alessandria, 1916 Asti, 1075 Biella,3083 Cuneo, 2987 Novara, 16.335 Torino, 1506 Vercelli, 1176 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 282 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 171 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 82 (+4rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1258

I tamponi diagnostici finora processati sono 579.034 di cui 322.083risultati negativi.

Allerta nubifragi fino a domenica Temperature in calo

E’ allerta gialla a Torino e in Piemonte, per la prevista ondata di temporali, e possibili nubifragi, da oggi a domenica.

Le previsioni di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)  indicano come zona a maggior rischio  il nord del Piemonte, con le province di Novara e Vco.

I primi rovesci dovrebbero interessare  il lago Maggiore, per spostarsi successivamente alle altre zone. L’allerta gialla significa “criticità ordinaria” per possibili  fulmini, caduta di alberi, allagamenti e frane, ed esclude solo il sud del Piemonte. Nelle zone più colpite saranno possibili forti raffiche di vento con grandinate. Nota positiva: si avrà  un netto calo delle temperature, con massime attorno ai 27-28 gradi

Sanità regionale, dal primo settembre stop al superticket su visite ed esami

Dal primo settembre non si pagherà più il superticket sanitario su visite ed esami ambulatoriali, a prescindere dal reddito.

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte e coordinatore nazionale della Commissione Salute, Luigi Icardi, che proporrà alla Giunta regionale di recepire la circolare del Ministero della Salute sull’abolizione della quota fissa relativa alle prestazioni specialistiche ambulatoriali prevista dalla legge di bilancio nazionale.

Il provvedimento entrerà in funzione per tutte le prestazioni ambulatoriali erogate dal 1 settembre 2020, senza bisogno di una specifica richiesta da parte del cittadino.

Il risparmio per gli utenti piemontesi, nel solo periodo da settembre a dicembre 2020, è stimato intorno ai 18 milioni di euro.

Secondo l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte si tratta di un’azione di indubbia equità nell’accesso alle cure, che riporta tutte le Regioni sullo stesso piano, eliminando le sperequazioni che si erano create nella diversa applicazione regionale della norma (in Piemonte il superticket era applicato in rapporto al valore economico della singola ricetta), oltre che andando nella giusta direzione di avvicinare sempre di più la Sanità pubblica al cittadino.

Coronavirus, contagi in crescita. Sono 88 in più

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

26.658 PAZIENTI GUARITI E 520 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.658 (+22) rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3322 (+3) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2528 (+3) Cuneo, 2382 (+1) Novara, 13.695 (+10) Torino, 1122 (+3) Vercelli, 983 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 179 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 520 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4144

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4144 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1834 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.603 (+ 88 rispetto a ieri, di cui 55 asintomatici. Degli 88 casi, 37 screening, 41 contatti di caso, 10 con indagine in corso. I casi importati sono 34 su 88) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4158 Alessandria, 1916 Asti, 1072 Biella, 3075 Cuneo, 2972 Novara, 16.282 Torino, 1501 Vercelli, 1176 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 281 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 170 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 78 (- 5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1197

I tamponi diagnostici finora processati sono 574.815 di cui 319.239risultati negativi

Scuola, la Regione attacca il Governo: “non ha rispetto per studenti, insegnanti e famiglie”

Dai massimi sistemi fino alla mossa della disperazione, l’allargamento della definizione di «congiunto» per consentire di ridurre, all’atto pratico, il distanziamento sugli scuolabus: l’Esecutivo, a poche settimane dall’inizio delle lezioni, continua a non avere le idee chiare e a non dare risposte. L’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino denuncia la totale inadeguatezza e la mancanza di rispetto verso studenti, personale scolastico e famiglie.

Sarebbe dovuta essere la riunione decisiva, quella in cui il governo avrebbe dovuto comunicare alle Regioni tutte le direttive ufficiali per la riapertura delle scuole, prevista per il 14 settembre. E invece, anche questa volta, dall’Esecutivo non sono arrivate risposte, ma soltanto altri dubbi e rimandi. E il tempo stringe sempre di più.

“Il fatto che più inquieta è che, dalle parti di Palazzo Chigi, pare che davvero regni ancora la confusione più totale. A partire dal riparto dei docenti e del personale, passando per i banchi – diventati ormai il tormentone di questa estate – fino alle criticità del trasporto scolastico”, dice l’assessore.
Tema sul quale l’assessore regionale all’istruzione ha sottolineato che si è giunti al paradosso, proponendo non soluzioni efficaci, ma a una proposta dal sapore di «mossa della disperazione», avanzata dal ministro dei Trasporti: “abbiamo il problema di garantire il distanziamento sugli scuolabus? Semplice, aggiriamolo estendendo agli studenti la definizione di «congiunti» e così tiriamo una riga sull’inconveniente”.

Una riga, ma con la matita blu, la vorrebbe marcare l’assessore regionale all’Istruzione, che attacca duramente l’atteggiamento del governo e chiede risposte immediate. L’esponente della giunta regionale del Piemonte reputa infatti quella del governo “una politica che, oltre a confermare la più totale inadeguatezza e approssimazione, rappresenta una mancanza di rispetto verso tutti: dalle istituzioni agli studenti, dalle famiglie a tutto il personale scolastico, fino ai sindaci, in prima linea per provare a mettere una pezza alle lacune romane.”

Per l’assessore  “sono ormai trascorsi troppi mesi per poter giustificare una tale mancanza di progettualità, considerando che la scuola dovrebbe essere al primo posto dell’agenda del governo rappresentando il futuro dei nostri figli e, di conseguenza, della nostra Nazione.

E invece si continua a brancolare nel buio, con linee guida confuse e non praticabili come quelle relative alle misure in caso di contagi sospetti – troppo macchinose e che rischiano di inchiodare l’intero sistema – e come l’assenza di soluzioni definitive per il personale”.
L’assessore regionale chiede ” soluzioni per le mamme e i papà che lavorano e che hanno drammaticamente bisogno di certezze, per la gestione dei pre e dei post scuola e per il trasporto scolastico, che deve essere organizzato in modo da tutelare anche le famiglie più numerose che hanno figli che frequenteranno corsi con orari differenti fra loro”.

L’assessore conclude auspicando che il governo” la smetta di ascoltare tutti, tranne le Regioni, che si attivi con immediatezza per individuare, una volta per tutte, soluzioni efficaci per garantire, il prossimo 14 settembre, un inizio di anno scolastico ordinato, sicuro ed evitando di penalizzare, in particolare modo, oltre a tutti i soggetti coinvolti, i nostri figli, che sono stati già privati troppo a lungo di un’adeguata modalità di istruzione e che rappresentano il futuro della nostra Italia”.

 

 

Coronavirus, in crescita i contagi: sono 75 in più

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

26.636 PAZIENTI GUARITI E 527 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.636 (+11) rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3319 (+1) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2525 (+3) Cuneo, 2381 (+0) Novara, 13.685 (+6) Torino, 1119 (+0) Vercelli, 981 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 179 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 527 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4144

decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4144 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1834 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.515 (+ 75 rispetto a ieri, di cui 51 asintomatici. Dei 75 casi, 32 screening, 37 contatti di caso, 6 con indagine in corso. I casi importati sono 38 su 75) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4150 Alessandria, 1914 Asti, 1071 Biella, 3072 Cuneo, 2946 Novara, 16.255 Torino, 1487 Vercelli, 1171 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 281 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 163 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 83 (+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1119

I tamponi diagnostici finora processati sono 569.913 di cui 316.133risultati negativi.

Alleanze, Appendino: “Parliamo di temi, non di nomi”

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La sindaca di Torino Chiara Appendino, a proposito di una sua ricandidatura alle prossime comunali e delle possibili alleanze in vista ha detto che “il tema non sono le persone, e non sono i nomi, ma  quale futuro si vuole  dare alla città. In  questo momento io non sto vedendo grandi discussioni sui temi”. 

E ha aggiunto: “per quanto riguarda me non e’ cambiato nulla rispetto a quanto dicevo  giorni fa.

Parlando di Torino  bisognerebbe immaginare che futuro vogliamo dare alla città, se in continuità con alcune azioni, e chi intende portare avanti questa  continuità”.

Tra i grandi temi citati dalla prima cittadina: la linea metro 2, i  poli dell’industria, la mobilità ciclabile, l’ambiente e la sostenibilità.

In Piemonte i nuovi contagi salgono a 57, di cui 29 importati

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

26.625 PAZIENTI GUARITI E 530 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.616 (+9 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3318 (+3) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2522 (+2) Cuneo, 2381 (+0) Novara, 13.679 (+4) Torino, 1119 (+0) Vercelli, 980 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 179 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 530 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4143

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale rimane quindi di 4143 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1833 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.440 (+ 57 rispetto a ieri, di cui 42 asintomatici. Dei 57 casi, 29 screening, 25 contatti di caso, 3 con indagine in corso. I casi importati sono 29 su 57) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4149 Alessandria, 1912 Asti, 1067 Biella, 3059 Cuneo, 2928 Novara, 16.237 Torino, 1476 Vercelli, 1168 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 281 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 163 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 79 (4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1057

I tamponi diagnostici finora processati sono 564.368 di cui 312.489 risultati negativi.

Da giorni senza cibo né acqua: la polizia salva dieci cani abbandonati sul balcone

La partenza per le ferie estive fa rima ancora una volta con l’abbandono dei nostri amici a quattro zampe. Un fenomeno che ha registrato negli ultimi anni un aumento esponenziale, per il quale la Polizia di Stato, anche quest’anno, ha voluto sensibilizzare la cittadinanza attraverso la campagna antiabbandono “Se non ti porto non parto”.

Storia a lieto fine per due cani e la loro cucciolata, grazie all’intervento degli agenti del commissariato Ivrea e Banchette. Domenica pomeriggio la segnalazione di un cittadino, che ormai da diversi giorni sentiva guaiti e lamenti provenire dai balconi del proprio vicino. Giunti sul posto, i poliziotti hanno constatato il totale stato d’abbandono in cui si trovavano gli animali, costretti a vivere tra i propri bisogni, senza alcun tipo di sostentamento. La loro “cuccia” due balconi poco accoglienti, senza alcun tipo d’accesso all’abitazione, in quanto entrambe le finestre erano state precedentemente chiuse dall’interno e le tapparelle abbassate. Durante le ore più calde avevano come unico riparo dai raggi del sole alcuni pezzi di mobilia. Considerata la loro condizione, gli agenti contattano immediatamente il veterinario della ASL, che conferma il grave stato di denutrizione e sofferenza in cui versano i cani. Si decide quindi di trasferirli in luogo più idoneo. L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso la rimozione della grata in ferro, quindi l’accesso ai balconi ed il recupero degli esemplari con i loro cuccioli, affidati temporaneamente alle cure di una struttura per cani. Il proprietario, resosi irreperibile all’atto dell’intervento, è stato in seguito denunciato per maltrattamento ed abbandono di animali.

La sindaca: “Parola fine al campo rom di via Germagnano”

Scrive Chiara Appendino  in un post su Facebook: “Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto: dopo vent’anni abbiamo messo la parola fine al campo Rom di via Germagnano”

Prosegue la prima cittadina: “Senza rumore, senza proclami, senza slogan ma con il lavoro serio e intenso di tutte le Istituzioni e le realtà coinvolte, che ringrazio.

E vorrei interrompere sul nascere le polemiche relative agli spostamenti delle famiglie in altre parti della Città.

Come riferito dalla Polizia Municipale, ci sono due camper provenienti da Germagnano in piazza d’Armi, posizionati lì in via temporanea. E sei famiglie in una strada privata di via Reiss Romoli.

Entrambi i casi sono attenzionati dalla Polizia Municipale così come è attivo il monitoraggio di tutto il territorio”.

 

Campo Rom abusivo di via Germagnano: i numeri (Dal sito di Chiara Appendino)

Dal punto di vista delle persone che occupavano il campo, secondo l’attento monitoraggio della Polizia Municipale, con un censimento pressoché quotidiano, alla data del 17 aprile 2020 erano presenti 170 famiglie e un egual numero di manufatti. Per un totale di 404 persone, di cui 94 minori.

Come ormai è noto e hanno spesso raccontato anche gli organi di stampa, gli uffici della Città sono sempre stati presenti all’interno del campo per confrontarsi con gli occupanti e per informarli che il momento del superamento del campo sarebbe arrivato in tempi brevi.

Ecco che, alla data del 10 luglio 2020, le persone presenti nel campo erano scese spontaneamente a 212 (di cui 41 minori).

Delle 170 famiglie presenti, 97 si sono allontanate senza richiesta di incentivo, mentre 73 hanno richiesto l’incentivo.

Dal punto di vista ambientale il ripristino dell’area si dividerà in tre fasi:
– Rimozione delle baracche
– Caratterizzazione dei rifiuti
– Rimozione dei rifiuti

Successivamente si procederà all’analisi del terreno e alle operazioni di bonifica dell’area.

via germagnano dopo la liberazione

Dove andranno i Rom che vivevano nel campo abusivo?

Tutti hanno sottoscritto un impegno di allontanamento dall’area.

Si tratta per la maggior parte di Rom romeni: molti di loro sono tornati in patria.

Altri si sono dimostrati disponibili a proseguire un percorso con i servizi sociali, che preveda da parte della famiglia specifici doveri, a partire dall’istruzione dei minori. Per cui c’è stata, a prescindere, la massima tutela.

Parliamo di una comunità prevalentemente stanziale, dunque non tutti hanno roulotte con cui potersi posizionare altrove.

In ogni caso la Polizia Municipale è già al lavoro per monitorare qualsiasi nuova forma di occupazione abusiva e intervenire in caso di necessità. Tanto di aree pubbliche quanto di spazi privati.

Di quelle segnalate in queste ore dagli organi di stampa abbiamo già evidenza. Proseguiremo con il monitoraggio e le iniziative del caso per impedire nuovi fenomeni stabili di accampamento abusivo.