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Nei parchi e nei viali torinesi migliaia di alberi. Sono tutti in sicurezza? Al via i controlli

Verde pubblico, operativo il nuovo appalto di controllo della stabilità 

 

Da alcune settimane è operativo il nuovo appalto triennale di controllo fitostatico del patrimonio arboreo della Città di Torino. Con una dotazione economica di 1 milione e 100 mila euro interesserà gli alberi di viali, parchi, giardini scolastici e di ogni ambito di proprietà comunale.

Entro il mese di marzo 2022 le imprese aggiudicatarie effettueranno una prima tranche di controlli su circa 15 mila alberi: si tratta degli ambiti interessati da controlli meno recenti e ritenuti maggiormente prioritari in base alla tipologia di piante e al tipo di frequentazione delle aree in cui sono inserite.

Il nuovo appalto fornirà importanti informazioni sulle piante, che aggiunte all’attività costante e regolare di gestione del patrimonio arboreo pubblico, consentiranno di individuare le situazioni più problematiche in modo da intervenire e da ridurre il rischio, con la consapevolezza che non sempre le analisi fitostatiche possono essere sufficienti ed efficaci in termini preventivi e che, come in qualsiasi altro campo, il rischio non potrà mai essere pari a zero.

Uno degli effetti più evidenti dei cambiamenti climatici è infatti l’aumento degli eventi meteo estremi, che in ambiente urbano possono portare ad allagamenti e alla caduta di alberi, o di loro porzioni. Sono fenomeni sempre più violenti e frequenti, che possono accentuare le fragilità dei patrimoni arborei pubblici e privati caratterizzati da piante adulte, cresciute in un ambiente urbano non sempre favorevole. È il caso ad esempio del tiglio caduto lo scorso 17 novembre al parco della Tesoriera in occasione di un evento di pioggia intensa (circa 45 mm caduti in una sola giornata il 15 novembre) che si è verificato dopo settimane di siccità. L’albero era stato sottoposto a controlli nel 2019 (la Tesoriera è tra i parchi della città maggiormente controllati, sia per le caratteristiche del patrimonio arboreo, sia per la sua elevata frequentazione) e non erano state segnalate problematiche di stabilità. I tecnici della Città stanno verificando con i professionisti addetti al controllo degli alberi del parco se la pianta in questione avesse problematiche occulte, il tipo di relazione intercorso tra lo schianto e la pioggia intensa, e se sarà necessario avviare approfondimenti urgenti o meno sugli alberi limitrofi, secondo una prassi consolidata che viene attivata dopo ogni schianto in qualche modo anomalo e/o con danni.

Al tempo stesso gli alberi rappresentano una delle soluzioni più efficaci ed economiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, soprattutto in un ambiente urbano. Ciò si traduce nella necessità di aumentare la loro presenza nelle nostre città, creando nuovi boschi urbani in corrispondenza dei parchi per potenziare i corridoi ecologici, introducendo isole verdi in quartieri fortemente urbanizzati, anche adottando soluzioni innovative. Il progetto “Valdocco Vivibile”, i cui lavori partiranno il prossimo anno, sarà a tal proposito un esempio concreto di adattamento ai cambiamenti climatici di un tessuto urbano “resiliente”.

Le nuove soluzioni per incrementare la dotazione di verde si aggiungono alla consueta cura e attenzione della Città nella gestione del patrimonio arboreo consolidato, necessaria ad assicurare la salute degli alberi e a garantire la sicurezza dei cittadini, con potature regolari e controlli di stabilità costanti, nel rispetto delle migliori conoscenze di biomeccanica.

La Città di Torino sottopone a controllo fitostatico il proprio patrimonio arboreo da oltre vent’anni (maggiori informazioni al seguente link), rivolgendosi a professionisti selezionati con appalti, nel rispetto dei protocolli e delle procedure riconosciute a livello nazionale ed internazionale e che premiano competenze, esperienze specifiche e aggiornamento professionale.

Il nuovo appalto si pone l’obiettivo di estendere i controlli a tutto il patrimonio arboreo, anche nei parchi collinari, puntando sulla loro diversificazione a livello di tipologia e tempistica, in funzione delle caratteristiche dell’ambito e della fruizione con un approccio basato non solo sulla valutazione della pericolosità potenziale dell’albero ma anche sulla vulnerabilità del contesto. È l’ennesimo tassello di un percorso di transizione dalla valutazione del pericolo da cedimenti arborei ad una valutazione del rischio, che sarà affrontato a livello procedurale con l’avvio della certificazione ISO9001:31.000 in modo da contestualizzare il processo dei controlli di stabilità in un processo codificato e riconosciuto.

I controlli di stabilità, come per i precedenti appalti, saranno sottoposti al coordinamento ed alla supervisione dei tecnici comunali, che potranno chiedere approfondimenti di indagini in caso di dubbi o schianti. Il calendario degli interventi colturali necessari a seguito dei controlli (potature, consolidamenti o abbattimenti) verrà pubblicato nella sezione Verde Pubblico sul portale della Città di Torino.

Gli appalti di stabilità sono anche un’occasione per aggiornare il censimento degli alberi, con dati disponibili nel GeoPortale e – per la prima volta – anche interrogabili in loco. Il cartellino posizionato sull’albero, oltre a riportare il numero identificativo, sarà infatti dotato di un QR Code che fornirà informazioni di massima sulla pianta e sui benefici apportati da quell’albero e dall’insieme di cui fa parte. È una novità frutto del lavoro di calcolo dei servizi ecosistemici prodotti dalle aree verdi della Città, e dalla volontà di comunicare ai cittadini queste importanti informazioni che dovrebbero aiutare a comprendere il ruolo fondamentale svolto dagli alberi, soprattutto in un contesto urbano.

Assolto Alex, il ragazzo che uccise il padre violento

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La corte d’assise di Torino ha assolto Alex Pompa, il ventenne che il 30 aprile dello scorso anno a Collegno uccise il padre a coltellate per proteggere la madre durante l’ennesima lite in famiglia.
Il ragazzo è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. Sua madre ha dichiarato: “senza di lui sarei solo un’altra donna uccisa”.  Le spese legali sono state pagate da  Bortolo Fassa un noto imprenditore edile Veneto presente in aula al momento della sentenza: “Dopo aver letto la sua storia, mi sono commosso”. E così decise di aiutare Alex. Quella drammatica notte il giovane uccise il padre con 34 coltellate per difendere la madre e poi chiamo’ i carabinieri per costituirsi.

(Nella foto il tribunale di Torino)

Il bollettino Covid di giovedì 25 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 780 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 293 dopo test antigenico), pari allo 1,3% di 60.788 tamponi eseguiti, di cui 52.550 antigenici. Dei 780 nuovi casi gli asintomatici sono 434 (55,6%).

I casi sono così ripartiti: 302 screening, 374 contatti di caso, 104 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 399.803 ,così suddivisi su base provinciale: 32.877 Alessandria, 19.266 Asti, 12.579 Biella, 57.328 Cuneo, 30.996 Novara, 212.800 Torino, 14.848 Vercelli, 14.274 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.655 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.980 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 31(+ 2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 332( + 14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8244

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.611305 (+ 60.788 rispetto a ieri), di cui 2.480827 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.879

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.87deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 725Asti, 439 Biella, 1.469 Cuneo, 952 Novara,5.674 Torino, 544 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 106 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

379.117 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 379.117(+ 337 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.736 Alessandria, 18.100 Asti, 11.931 Biella, 54.735 Cuneo, 29.472 Novara, 202.482 Torino, 14.026 Vercelli, 13.532 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.534 extraregione e 2.569 in fase di definizione.

Derby di ottobre, 25 daspo. Denunciati ultras bianconeri

Ad esito di un’articolata indagine della Polizia di Stato – personale appartenente alla Digos della Questura di Torino – sono stati adottati 25 Daspo nei confronti di ultras dei gruppi “Tradizione Antichi Valori” e “Bravi Ragazzi” della Juventus denunciati per resistenza a pubblico ufficiale aggravata, travisamento e lancio di oggetti pericolosi in occasione di competizioni sportive.

I fatti risalgono al derby torinese dello scorso 2 ottobre, allorquando, prima dell’inizio del match, una settantina di aderenti ai due predetti gruppi ultrà bianconeri, all’atto dell’arrivo del corteo dei circa 200 supporter dei Drughi, Viking, NAB e Nucleo nei pressi dello stadio, aggredivano i contingenti del Reparto Mobile con bastoni e cinghie, lanciando anche bottiglie di vetro, rendendo pertanto necessaria una calibrata azione di respingimento.

Nella concomitanza dei fatti veniva arrestato un esponente dei “Bravi ragazzi” e denunciato un supporter di “Tradizione” per resistenza a pubblico ufficiale.

 

A seguito della visione delle immagini, personale della Digos ha individuato e denunciato nei giorni scorsi altri 23 ultrà bianconeri, perlopiù con precedenti specifici e pregresse diffide, nei confronti dei quali il Questore di Torino ha adottato altri provvedimenti Daspo da 2 a 7 anni (per complessivi 92 anni) anche con obbligo di firma da ottemperare in occasione delle competizioni calcistiche della Juventus.

Il bollettino Covid di mercoledì 24 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 650 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 310 dopo test antigenico), pari allo 1,3% di 50.762 tamponi eseguiti, di cui 42.124antigenici. Dei 650 nuovi casi gli asintomatici sono 377 (58%).

I casi sono così ripartiti: 383 screening, 246 contatti di caso, 121 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 398.823, così suddivisi su base provinciale: 32.837 Alessandria, 19.218 Asti, 12.564 Biella, 57.245 Cuneo, 30.878 Novara, 212.417 Torino, 14.828 Vercelli, 14.218 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.651 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.967 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 29 (uguale a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 318 ( 9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7.820

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.550.517 (+ 50.762rispetto a ieri), di cui 2.475.897 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.876

Sei decessi di persone positive al test del Covid-19, uno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale resta quindi 11.876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 725Asti, 439 Biella, 1.469 Cuneo, 952 Novara,5.673 Torino, 542 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 106 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

378.780GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 378.780 (+ 416 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.709 Alessandria, 18.077 Asti, 11.919 Biella, 54.697 Cuneo, 29.440 Novara, 202.315 Torino, 14.018 Vercelli, 13.506 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.533 extraregione e 2.566 in fase di definizione.

Covid Piemonte: l’incidenza di contagio in età adulta in linea con il resto d’Europa

Nella settimana dal 15 al 21 novembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 84 casi, in aumento rispetto ai 61.2 della scorsa settimana.

Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese ed in Europa, dove si assiste ad una crescita dei casi, in particolare nelle fasce giovanili, attualmente non coperte da vaccinazione.

Si confermano sotto la soglia di allarme i tassi di occupazione dei posti letto ordinari e di dei posti letto in terapia intensiva, per cui il Piemonte rimane in zona bianca, anche se resta alta l’attenzione di tutto il sistema sanitario sul controllo dell’epidemia.

A parte la fascia over 80 anni, che scende da 37,6 a 36,2 (-3,7%), in tutte altre si registra un incremento. La fascia 19-24 anni sale dai 40.4 della scorsa settimana a 63,2 (+56.4%). Nella fascia 25-44 anni i casi salgono da 76.9 a 101.9 (+32,5%); per i 45-49 anni da 62.6 a 81.5 (+30,2%); da 45,4 a 62,3 casi per i 60-69 anni (+37,2%); per i 70-79 anni da 43,1 a 60 (+39,2%).

Via Nizza, approvato il progetto esecutivo per il completamento della pista ciclabile. Lavori per 670mila euro

La Giunta Comunale ha approvato  il progetto esecutivo per il completamento del percorso ciclabile di via Nizza, in corrispondenza del piazzale situato a fianco della stazione di Porta Nuova e il nodo di piazza Carducci.

L’obiettivo è rendere ciclabile e più sicuro l’intero asse viario integrando le parti ora escluse, piazza Carducci e il tratto di pista di fianco a Porta Nuova, ivi compreso l’attraversamento dedicato di corso Vittorio Emanuele.

“Si tratta di un progetto che la Città eredita dalla passata amministrazione – spiega l’assessora Chiara Foglietta – e che oggi vede il completamento del percorso ciclabile tra piazza Carducci e corso Vittorio. Il progetto – sottolinea – va nel solco del programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile, con l’obiettivo di incoraggiare scelte di mobilità alternative, a basso impatto ambientale”.

I lavori in programma all’altezza del semaforo di Porta Nuova, proprio in corrispondenza della bidirezionale proveniente da via Nizza consentiranno il ricongiungimento con il percorso Est – Ovest di collegamento con la stazione di Porta Susa.

La mancata realizzazione del tratto, inizialmente previsto tra i lavori della società Grandi Stazioni nell’ambito del proprio progetto di riqualificazione, ha lasciato incompleti la banchina pedonale e il breve tratto corrispondente di pista ciclabile a fianco del complesso di Porta Nuova.

La soluzione per il nodo di piazza Carducci consentirà di collegare la Direttrice 4 (Nord/Sud, lungo via Nizza) con la Circolare 2 (direzione Est/Ovest), proveniente dal cavalca/ferrovia di corso Bramante.

L’intervento su piazza Carducci prevede la realizzazione di un anello bidirezionale assecondante l’attuale struttura viaria che, in quel nodo, si sviluppa sull’impianto di una rotonda semaforizzata. Con la costruzione dell’anello ciclabile si procederà anche la ricollocazione della fermata dei mezzi pubblici posta nel quadrante Nord Ovest della piazza.

L’importo totale dei lavori, per i quali la Città di Torino ha ottenuto dal Ministero della Transizione Ecologica un finanziamento di 470mila e 900 euro nell’ambito del “Programma di incentivazione della mobilità urbana sostenibile (PrIMUS)” è di 670mila e 900 euro.

Vaccini, con circa 470 mila terze dosi il Piemonte è in testa alla classifica delle Regioni

TERZE DOSI: IN PIEMONTE PARTITE  ANCHE PER 40ENNI E 50ENNI

Sono state quasi 500 le persone tra i 40 ed i 59 anni vaccinate ieri in Piemonte con la terza dose nel giorno di partenza di questa categoria, anticipata rispetto alla data originaria del 1° dicembre.

Nella consueta riunione settimanale l’Unità di crisi ha dato disposizione alle Aziende sanitarie locali di accelerare ulteriormente con il completamento delle terze dosi per le platee prioritarie attualmente autorizzate: immunodepressi e altamente fragili, ospiti e operatori delle RSA e delle residenze socio assistenziali (per minori, disabili, pazienti psichiatrici e tossicodipendenti), personale sanitario e over80.

Parallelamente è stato chiesto di accelerare anche con le somministrazioni ai 60enni, 70enni e – a partire da oggi – alla fascia 40-59 anni.

Con quasi 470 mila terze dosi già somministrate il Piemonte è in testa alla classifica delle Regioni italiane.
“La scelta di sottoporsi alla terza dose è come si sa volontaria – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -, ma il nostro obiettivo è di somministrarla il più velocemente possibile a tutti coloro che hanno già maturato i tempi necessari, perché è anche grazie alla velocità con cui stiamo procedendo con questa nuova fase della campagna vaccinale che il Piemonte continua ad avere una situazione epidemiologica sottocontrollo. Invitiamo tutti i cittadini che possono già farlo, incluso 40enni e 50enni con cui siamo partiti oggi, a fare la terza dose per mettere in sicurezza loro stessi, le persone che amano e la nostra intera comunità”.

È possibile ricevere la terza dose del vaccino contro il Covid se sono trascorsi almeno 6 mesi (180 giorni) dal completamento del ciclo vaccinale primario con doppia dose o monodose.

In particolare si ricorda che per la terza dose della fascia 40-79 anni è necessaria la prenotazione, attraverso:
– il portale www.ilPiemontetivaccina.it

– una delle farmacie aderenti (l’elenco è sul sito della Regione)

– il proprio medico di famiglia (se vaccinatore).

La prenotazione può essere effettuata a partire dal 15° giorno che precede la scadenza esatta dei 6 mesi. Per sollecitare l’adesione, la Regione Piemonte manderà un sms di promemoria, ricordando l’avvicinamento della data e la possibilità di prenotazione

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Trascorsa una decina di giorni da quando si è maturato il termine, coloro che non si saranno prenotati verranno convocati direttamente dal sistema sanitario.

Vengono convocate invece in modo diretto dalla propria Asl, senza necessità di prenotazione, le persone appartenenti alla categoria degli immunodepressi, altamente fragili (anche su segnalazione del proprio medico di famiglia) e over80.

Si ricorda che è possibile modificare giorno e ora dell’appuntamento accedendo alla propria sezione personale sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

Coloro che non si presenteranno all’appuntamento verranno automaticamente riconvocati altre due volte.

NB. Si ricorda che l’accesso diretto al momento è previsto solo per le prime dosi. A livello territoriale le singole Asl potranno a loro discrezione organizzare specifici orari o giornate dedicate all’accesso diretto anche per le terze dosi, ma previa comunicazione alla cittadinanza.
Attualmente la modalità principale per l’accesso alla terza dose della fascia 40-79 anni resta la prenotazione.

Atp Finals, anche il Consiglio comunale fa il bilancio dell’evento

DA PALAZZO CIVICO

Le Nitto Atp Finals di Torino appena terminate sono state oggetto di comunicazioni da parte dell’assessore allo Sport Mimmo Carretta, nella seduta del Consiglio Comunale di ieri.

A richiederle sono stati i consiglieri Silvio Viale (Lista Civica; in merito alle code per assistere agli incontri di tennis e ai possibili rimedi per evitare che si ripetano) e Pierlucio Firrao (Torino Bellissima; riguardo alla promozione della manifestazione e agli eventi off).

Carretta ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento, che avrà ricadute importanti sulla città – ha affermato. Ha ringraziato la passata Giunta e i partner che hanno creduto nell’investimento, ribadendo la necessità di guardare avanti, per il bene dei torinesi. Siamo soddisfatti – ha dichiarato l’assessore – nonostante i limiti imposti dal Covid, ma si può ancora migliorare. Occorre coinvolgere maggiormente la città, secondo Carretta, e ragionare sui miglioramenti in un tavolo interassessorile, facendo rivivere l’orgoglio olimpico del 2006 e sfruttando le potenzialità di Torino, a cominciare dai suoi musei.

Proseguono anche le interlocuzioni con la Federazione Italiana Tennis (Fit), la Regione Piemonte e gli investitori privati – ha aggiunto – per generare ulteriori occasioni di sviluppo per la città e pensare in grande: le Atp – ha spiegato – sono un strumento su cui costruire una narrazione importante per Torino, durante tutto l’anno.

Per quanto riguarda le code alla biglietteria del Pala Alpitour, l’assessore ha letto una nota della Fit, in cui viene ribadito che la maggiore parte delle attività si sono svolte in un contesto emergenziale, in continuo mutamento, e che le code sono state causate dalla necessità di garantire il distanziamento interpersonale e il controllo dei green pass. I biglietti annullati saranno rimborsati dalla Fit e sono al vaglio ulteriori forme di ristoro – ha concluso.

Nel dibattito in aula, il consigliere Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha auspicato un maggiore coinvolgimento della città nei grandi eventi: Torino ha bisogno di energia e freschezza, nel pieno rispetto delle leggi, per ripartire – ha affermato. Il capogruppo Andrea Russi (M5S) si è augurato che ci siano maggiori certezze sui biglietti per le prossime edizioni e che si possano svolgere gli eventi programmati che quest’anno sono stati ridotti o annullati a causa della pandemia. Si è quindi rallegrato che l’attuale maggioranza abbia finalmente compreso le potenzialità della kermesse.

L’allestimento da parte della città è stato scarno e minimale, secondo Ludovica Cioria (PD): è mancata la valorizzazione del territorio, che poteva essere fatta a prescindere dalla pandemia – ha detto.

È stato fatto un ottimo lavoro da parte di Fit, Regione Piemonte e sponsor privati – ha dichiarato Giuseppe Catizone (Lega Nord) – e non dobbiamo soffermarci sulle negatività, continuando a investire nello sport per promuovere ricadute sul territorio torinese e piemontese, in collaborazione con le federazioni sportive.

Occorre fare chiarezza sui rimborsi dei biglietti – ha affermato Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) – e vorrei avere risposte in merito dall’assessore.

Era necessario anticipare l’apertura del Pala Alpitour, secondo Silvio Viale (Lista Civica), per evitare le prevedibili code causate dai controlli per il contenimento della pandemia, che hanno causato un danno di immagine alla città; ha quindi richiamato l’attenzione sulla situazione della tennista cinese Peng Shuai.

Nella replica, l’assessore Carretta ha ribadito la volontà della città di essere protagonista nei grandi eventi, pur non entrando nel merito degli aspetti organizzativi, ma assumendosi le proprie responsabilità. Ha rimarcato la necessità di fare chiarezza sul rimborso dei biglietti e di continuare a puntare sul Pala Alpitour e sulle altre strutture della città, facendo gioco di squadra e ascoltando i contributi sia della maggioranza che dell’opposizione, per il bene di Torino e dei torinesi.

Il bollettino Covid di martedì 23 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 639 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 310 dopo test antigenico), pari allo 1,1% di 60.000 tamponi eseguiti, di cui 50.517 antigenici. Dei 639 nuovi casi gli asintomatici sono  365 (57,1%).

I casi sono così ripartiti: 324 screening, 235 contatti di caso, 80 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 398.173,così suddivisi su base provinciale: 32.783 Alessandria, 19.169 Asti, 12.544 Biella, 57.159 Cuneo, 30.822 Novara, 212.098 Torino, 14.814 Vercelli, 14.193 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.648 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.943 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 29 (rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 327 (10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 7583

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.499755(+ 60.000 rispetto a ieri), di cui 2.470794 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.870

Tre decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale resta quindi 11.870 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 725Asti, 436 Biella, 1.469 Cuneo, 951 Novara,5.671 Torino, 542 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 106 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

378.364 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 378.364 (+ 454 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.663 Alessandria, 18.058 Asti, 11.896 Biella, 54.651 Cuneo, 29.417 Novara, 202.088 Torino, 13.996 Vercelli, 13.502 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.532 extraregione e 2.561 in fase di definizione.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 23 novembre 2021.