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Crollo delle immatricolazioni di autobus in Piemonte: -30% nel 2020 Ma Torino regge

Torino segna solo -7,8%. L’elettrico è la seconda fonte di alimentazione nel trasporto persone. Nel capoluogo oltre il 40% dei mezzi appartiene alle categorie Euro 5 e 6. Trasporto merci, targhe giù del 19,5%

 

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Lo storico brand Continental  ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Piemonte, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.

 

Immatricolazioni trasporto persone: Piemonte -30%, Torino solo -7,8%

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione in Piemonte, regione che registra -23,5% e passa da 1.850 a 1.415 nuove targhe. Torino segna 595 nuove registrazioni e chiude il 2020 a -19,5%.

 

Nel trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). In questo caso il calo del Piemonte è in linea con la media nazionale e tocca il 30%, con 224 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Torino fa registrare la diminuzione più lieve con 166 registrazioni e solo un -7,8%.

 

Alimentazione autobus: bene l’elettrico

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Piemonte: sul podio gasolio, benzina e metano (91,42%, 4,81% e 1,84%), mentre ibrido ed elettrico ben al di sotto dell’1% (0,14% e 0,10%). A Torino benzina e metano salgono a 5,3% e 3%, con ibrido ed elettrico entrambi allo 0,2%.

 

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio regna anche in Piemonte (92,3%) seguito dal metano (5,7%). L’elettrico è la terza fonte di alimentazione e supera benzina e ibrido (1,2% vs 0,5% e 0,1%). Nel capoluogo salgono le quote di autobus a metano e a batteria (8,6% e 1,9%) e rimangono sotto l’1% quelli ibridi e a benzina (0,2% e 0,5%).

 

A Torino solo un autocarro su 9 ha più di 30 anni

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Anche il Piemonte segue la stessa graduatoria con la preponderanza della fascia 10-15 anni che arriva al 20,4%. Il 12% del parco è sopra i 30 anni di età e il 20,6% sotto i 5.

A Torino la percentuale di autocarri di massimo 5 anni di età sale a 22,2%, e quella dei mezzi più anziani scende all’11,9%.

 

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione l’incidenza della fascia più recente si abbassa al 18,1%, mentre quella dei veicoli più datati scende al 18,9%. Il distacco tra le due fasce è lieve anche nel capoluogo dove il 19,2% del parco è di massimo 5 anni e il 18,6% oltre i 20.

 

A Torino oltre il 40% di bus è Euro 5 o 6

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Al contrario in Piemonte gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono il 29,9%, al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (33,3%). Anche a Torino le classi più inquinanti (28,9%) sono meno di quelle più giovani (34,8%).

 

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 37,3% del parco è Euro 5 e 6 mentre le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 23,8%. Percentuali simili a Torino dove le categorie 5 e 6 superano il 40% e quelle più obsolete che si stanziano al 24,6%.

 

Scuola sicura, il piano della Regione per la didattica in presenza

Il Piano Scuola Sicura è stato presentato oggi dalla Regione Piemonte in vista del nuovo anno scolastico

Tra i punti previsti quello riguardanti le primarie e le medie, che non sono comprese nella campagna vaccinale: sono previsti screening mensili volontari con tampone rapido antigenico o salivare e test molecolare per la conferma del risultato in caso di positività. Inoltre prima del nuovo anno scolastico, per i bambini e ragazzi appartenenti a queste fasce di età il Piemonte prevede lo screening di massa gratuito su base volontaria. Lo  screening è proposto al personale, docente e non docente delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Il Piano prevede poi il completamento dell’immunizzazione del personale scolastico aderente alla campagna vaccinale entro metà settembre, oltre a iniziative per incentivare i non aderenti, al fine di raggiungere il 90% della platea potenziale entro l’avvio del nuovo anno scolastico.

Figliuolo contestato a Torino Ma il primo giorno di accesso diretto ai vaccini per i 12-19enni è stato un successo

IN PIEMONTE SUCCESSO PER  L’ADESIONE AL PRIMO GIORNO DI ACCESSO DIRETTO PER I 12-19ENNI. OGGI LA VISITA DEL GENERALE FIGLIUOLO.

L’aggiornamento del Piano vaccinale del Piemonte, la seconda edizione del progetto “Scuola sicura” e un bilancio di “Montagne Covid free” sono i temi presentati dalla Regione Piemonte durante la visita effettuata sul territorio dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, iniziata in mattinata all’hub Nuvola Lavazza a Torino e proseguita nel pomeriggio a Frabosa Sottana (Cn).

Il generale è stato contestato al suo arrivo a Torino da alcuni manifestanti no green pass e no vax

Alla Nuvola Lavazza erano presenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori regionali alla Sanità Luigi Genesio Icardi e all’Istruzione Elena Chiorino. Con loro anche i commissari dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, Emilpaolo Manno e Antonio Rinaudo.

Riferendosi al primo giorno di inizio della vaccinazione ad accesso diretto anche senza prenotazione per la fascia di età 12-19 anni presso gli hub delle Asl di appartenenza, il presidente Cirio e l’assessore Icardi hanno affermato che “temevamo un po’ di freddezza, invece stiamo vedendo l’esatto contrario e dai giovani arriva un segnale molto positivo. In Piemonte sono state finora somministrate 4,6 milioni di dosi, metà della popolazione piemontese ha già completato il ciclo vaccinale e puntiamo al 70-80% per l’autunno”. Presidente e assessore hanno poi sottolineato che “abbiamo superato il target che la struttura commissariale ha dato al Piemonte, con oltre il 100,94% dell’obiettivo Figliuolo: abbiamo tenuto una media di 40.000 dosi giornaliere, ma la nostra capacità testata è di 70.000 e la nostra speranza è di poter avere dei vaccini in più”.

Per quanto riguarda le classi di età, presidente e assessore hanno precisato che ha completato il ciclo vaccinale l’80,6% degli over60 che hanno aderito alla campagna vaccinale e il 79% degli over50, mentre per gli over16 il 90% degli aderenti ha già ricevuto almeno una dose e il 66,2% anche il richiamo.

A portare “l’esercito del vaccino” del Piemonte a conseguire questi risultati sono stati 418 punti vaccinali su tutto il territorio, ai quali si aggiungono 56 punti vaccinali aziendali, 502 farmacie e 748 medici di famiglia e pediatri di libera scelta vaccinatori.

Il consulente strategico Covid della Regione Piemonte Pietro Presti ha quindi illustrato i risultati del progetto “Scuola sicura” e gli obiettivi che si intendono raggiungere con il nuovo anno scolastico.

La prima edizione di gennaio-luglio 2021 ha visto la Regione promuovere il potenziamento del contact tracing in ambito scolastico e un programma di screening su base volontaria con tampone molecolare o antigenico ogni 15 giorni al personale docente e non docente e una volta al mese agli alunni di seconda e terza media mediante la rotazione di un quarto della classe ogni settimana. Hanno aderito 428 istituti (69%), 19.413 studenti (24,7%) e 24.402 tra docenti e non docenti (17%).

L’edizione per l’anno scolastico 2021-22, validata dal gruppo di epidemiologi della Regione, intende favorire il mantenimento della didattica in presenza individuando precocemente i casi asintomatici per interrompere la trasmissione del virus nelle classi. Per ottenere questo risultato si vuole fare in modo che entro metà settembre gli studenti dai 12 ai 19 anni siano vaccinati almeno con la prima dose e che sia completata la vaccinazione del personale scolastico aderente (con iniziative mirate ad incentivare chi non ha ancora aderito per arrivare alla copertura del 90% della platea potenziale). Attualmente, ha già aderito l’87%, 105.000 docenti e non docenti su una platea complessiva di 120.000. 93.300 hanno già ricevuto una dose e 82.300 hanno completato il ciclo vaccinale.

Tra le azioni previste figurano: la prosecuzione dello screening per il personale scolastico e l’estensione di quello per gli studenti a tutte le scuole primarie, medie e superiori (previa valutazione epidemiologica e sanitaria e in base alle indicazioni del CTS, della struttura commissariale e del Ministero della Salute). In base all’incidenza del virus, sarà anche valutato uno screening di massa per gli alunni di ogni ordine e grado sempre su base gratuita e volontaria prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Saranno inoltre potenziati il tracciamento dei contatti e gestione dei casi Covid-19 in ambito scolastico e il monitoraggio costante dei casi.

“Il potenziamento del piano Scuola sicura è un’azione fondamentale che ci permetterà di ridurre al minimo il rischio della didattica a distanza, perché di dad non si deve più parlare in vista del nuovo anno scolastico – ha commentato l’assessore Chiorino – Da sempre mi sono battuta per una scuola in presenza: non dobbiamo dimenticare che è stato negato ai nostri figli il diritto allo studio e alla socialità, ma, in compenso, garantito il debito degli scostamenti di bilancio che la loro generazione si troverà a pagare. E’ un dovere morale che le Istituzioni hanno nei loro confronti: dobbiamo garantire di nuovo la socialità, l’istruzione e la crescita culturale di cui la pandemia li ha privati per troppo tempo”.

Marco Lavazza, vicepresidente del Gruppo Lavazza, ha dichiarato: “E’ un onore per me accogliere oggi in questi spazi il Generale Figliuolo. Desidero salutarlo e ringraziarlo a nome della famiglia Lavazza, e di tutti i nostri collaboratori per aver saputo gestire una macchina organizzativa complessa che ha permesso di accelerare il processo di vaccinazione a livello nazionale, ma che deve continuare a procedere senza ostacoli e con convinzione. Come imprenditore sono orgoglioso di aver messo a disposizione della cittadinanza La Centrale, il nostro centro convegni per poter contribuire concretamente all’avanzamento della campagna vaccinale nazionale, che ha visto a oggi oltre 95.000 persone vaccinarsi in questo spazio. Siamo chiamati tutti a un atto di grande generosità collettiva e di fiducia nella comunità scientifica, per proteggere i più deboli, gli anziani, per tutelare il futuro dei nostri giovani, per creare nuove opportunità per rilanciare il futuro dell’economia del Paese grazie al PNRR”.

A Frabosa Sottana sono stati illustrati dal presidente Alberto Cirio al generale Figliuolo i risultati del progetto “Montagne Covid free”, voluto dalla Regione Piemonte, prima in Italia, per vaccinare residenti e lavoratori dei Comuni montani e di alta collina che presentano presidi sanitari minimi, analogamente a quanto già fatto con le isole minori, e favorire così la ripresa dell’economia turistica.

Nei 226 Comuni coinvolti è stato vaccinato il 70% della popolazione, con picchi fino all’87%, e 74.952 residenti hanno ricevuto almeno una dose. I 10 paesi con i migliori risultati sono stati Volpeglino, Prali, Mandello Vitta, Balme, Bergolo, Azzano d’Asti, Quaranti, Germagno, Argentera e Paroldo.

In base alle province di appartenenza, i Comuni del Cuneese e dell’Alessandrino che hanno aderito al progetto registrano il 72% della popolazione vaccinata con almeno una dose, quelli del VCO e dell’Astigiano sono al 71%, quelli del Torinese al 68%, quelli del Vercellese al 67%, quelli del Biellese al 65%.

IL 31 LUGLIO OPEN DAY AL VALENTINO

Sabato 31 luglio si terrà nell’hub vaccinale del Valentino di Torino un Open Day dedicato alla fascia 12-19 anni, al personale scolastico e agli over60 da tutto il Piemonte.

Le prenotazioni su www.IlPiemontetivaccina.it si apriranno domani alle ore 9. I posti disponibili sono 1500 e il vaccino inoculato sarà Pfizer.

(foto Città Metropolitana Torino – facebook)

Covid, il bollettino di lunedì 26 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 59 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 10 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 10.727 tamponi eseguiti, di cui 7.783 antigenici. Dei 59 nuovi casi gli asintomatici sono 28 (47,5%).

I casi sono così ripartiti: 17 screening, 33 contatti di caso, 9 con indagine in corso, 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 importato dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 368.683 così suddivisi su base provinciale: 29.787 Alessandria, 17.558 Asti, 11.568 Biella, 53.223 Cuneo, 28.483 Novara, 197.209 Torino, 13.791 Vercelli, 13.021 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.514 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.529 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 68 (+10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.539.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.830.880 (+10.727 rispetto a ieri),di cui 1. 869.331 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

355.374 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.374 (+30 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.050 Alessandria, 16.801 Asti, 11.066 Biella, 51.524 Cuneo, 27.382 Novara, 190.860 Torino, 13.209 Vercelli, 12.623 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 extraregione e 2.416 in fase di definizione.

Priorità 12-19 anni: ora negli hub vaccinazioni ad accesso diretto anche senza adesione

 

Le ragazze ed i ragazzi di tutto il Piemonte che hanno tra 12 e 19 anni da oggi, lunedì 26 luglio,  potranno farsi vaccinare con accesso diretto anche senza adesione nei centri elencati in

https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-07/hub_vaccinali_piemonte_accesso_diretto.xls

Dal momento che il vaccino attualmente autorizzato per la fascia 12-18 anni è Pfizer ed Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) ha approvato pochi giorni fa anche l’uso del vaccino Moderna per la fascia 12-17 anni, prima di recarsi presso un hub è importante verificare che sia in fase di somministrazione quel giorno uno dei vaccini autorizzati per l’età interessata.

La vaccinazione con accesso diretto sarà garantita compatibilmente con le disponibilità delle dosi e sarà consentita sia a chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale sia a chi si è già registrato su www.IlPiemontetivaccina.it In quest’ultimo caso non sarà necessario cancellare la prenotazione/adesione, in quanto sarà il sistema a farlo in automatico dopo l’avvenuta vaccinazione.

I minorenni dovranno essere accompagnati da un genitore/tutore munito di autocertificazione di responsabilità genitoriale e consenso alla vaccinazione. L’autocertificazione e il consenso (scaricabili sempre su www.ilPiemontetivaccina.it), unitamente alla copia di un documento di identità valido, dovranno essere consegnati per entrambi i genitori, oppure per il tutore, oppure unitamente alla dichiarazione di famiglia monogenitore.

Si ricorda che per la fascia 12-18 anni resta possibile la prenotazione su www.ilPiemontetivaccina.it da parte di un genitore/tutore/affidatario.

Distretti urbani del commercio, arrivano i fondi per i Comuni

1 MILIONE EURO A 52 COMUNI PIEMONTESI PER LA COSTITUZIONE DEI DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO: NEL 2022 NE SARANNO FINANZIATI ALTRI 25

Il Presidente della regione Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio: «Per la prima volta la Regione dà sostegno alle imprese di vicinato coinvolgendo quasi la metà dei Comuni piemontesi per rafforzare la concorrenza nei confronti di realtà nazionali e internazionali più strutturate dal punto di vista della sostenibilità economica».

 

La Regione ha assegnato a 52 Comuni piemontesi 1 milione di euro per la costituzione dei Distretti Urbani del Commercio: gli enti locali riceveranno nei prossimi giorni un contributo massimo di 20.000 euro. La Giunta è già al lavoro per predisporre uno stanziamento sul 2022 che permetterà lo scorrimento della graduatoria in modo da garantire il finanziamento di tutti i progetti già ammessi.

Sono 23 in provincia di Torino, 7 di Vercelli, 8 di Cuneo, 5 di Asti, 5 di Alessandria, 2 di Biella, 1 di Novara, 1 del Verbano-Cusio-Ossola.

«I 77 enti locali che hanno presentato progetti di riqualificazione sono riusciti a coinvolgere 539 enti locali, quasi la metà dei 1.181 Piemontesi – hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio –. È la prima volta che la Regione offre alle imprese la possibilità di mettere in campo strumenti adeguati per rafforzare la concorrenza del commercio di vicinato nei confronti di realtà nazionali e internazionali più strutturate dal punto di vista della sostenibilità economica».

Con i finanziamenti pubblici i distretti potranno finanziare progetti di arredo urbano come la creazione di isole pedonali, proporre la realizzazione di parcheggi e spazi dedicati al co-working con «portali-vetrina» collegati alle frazioni, ma anche svolgere consulenze per semplificazione gli iter normativi in ambito commerciale.

«Con questa operazione – hanno aggiunto – sarà possibile ridurre il fenomeno della dismissione degli usi commerciali nei contesti urbani, valorizzando nello stesso tempo i luoghi più tradizionali attraverso i cosiddetti “centri commerciali naturali” che aumenteranno la competitività tra le realtà locali e quelle internazionali».

I 52 comuni sono: Ivrea (TO); Crescentino (VC); Trino (VC); Rivarolo Canavese (TO); Cigliano (VC); Villafranca d’Asti (AT); Bussoleno (TO); Fossano (CN); Unione di Comuni «Terre di Vini e di Tartufi» (AT); Gattinara (VC); Alpignano (TO); Acqui Terme (AL); Busca (CN); San Benigno Canavese (TO); Carmagnola (TO); Chieri (TO); Moncalieri (TO); Casale Monferrato (AL); Alessandria; Valenza (AL); Pianezza (TO); Vercelli; Cavour (TO); Asti; Cuneo; Riva Presso Chieri (TO); Verbania; Moncalvo (AT); Unione Comuni Ciriacese e Basso Canavese (TO); Arona (NO); Alba (CN); Caraglio (CN); Settimo T.se (TO); Mondovì (CN); Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone (TO); Biella; Nizza Monferrato (AT); Castellamonte (TO); Collegno (TO); Pinerolo (TO); Novi Ligure (AL); Torino; Borgosesia (VC); Condove (TO); Dronero (CN); Borgo San Dalmazzo (CN); Cavagnolo (TO); Cuorgnè (TO); Pavone Canavese (TO); Varallo (VC); Cossato (BI), Venaria Reale (TO).

In fuga dalla polizia si schianta in auto contro un palo e muore

Era un nomade l’uomo morto nel primo pomeriggio in un incidente stradale a Torino

In auto cercava di sfuggire alla polizia. E’ accaduto in via Sansovino.

in base alle ricostruzioni era alla guida di una Volkswagen  rubata, quando ha imboccato la strada contromano ha perso il controllo della vettura ed  è finito contro un palo della luce.

I tentativi di rianimarlo si sono rivelati inutili.

Il bollettino Covid di domenica 25 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 97 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 6 dopo test antigenico), pari allo 0,9% di 11.030tamponi eseguiti, di cui7.463antigenici. Dei 97 nuovi casi gli asintomatici sono 42 (43,3%).

I casi sono così ripartiti: 14 screening, 58 contatti di caso, 25 con indagine in corso, 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 importato dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 368.624così suddivisi su base provinciale: 29.778 Alessandria, 17.557 Asti, 11.568 Biella, 53.210 Cuneo, 28.477 Novara, 197.184 Torino, 13.789 Vercelli, 13.019 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.514 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.528 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 58 (+4rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1520.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.820.153 (+ 11.030rispetto a ieri), di cui 1.867.465risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

355.307 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.344(+37rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.046 Alessandria, 16.799 Asti, 11.064 Biella, 51.523 Cuneo, 27.380 Novara, 190.844 Torino, 13.209 Vercelli, 12.621 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 extraregione e 2.415 in fase di definizione.

Export in crescita nei distretti industriali piemontesi

• 2,4 miliardi di euro il valore delle esportazioni dei distretti piemontesi nel primo trimestre dell’anno. Risultato positivo per 8 distretti su 12, la metà dei distretti regionali già oltre i livelli di export dei primi mesi del 2019

• Sul risultato complessivo pesa il comparto moda, mentre il più resiliente si conferma l’agro-alimentare. Anche la meccanica in forte crescita sui mercati esteri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
• Forte differenza fra i due poli tecnologici piemontesi: buon momento per il Polo Ict di Torino, quello aeronautico continua invece a scontare le difficoltà del settore
• Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo: «Il Piemonte mostra grande capacità di interpretare il cambiamento e vivacità delle sue imprese, anche grazie alla forza dei distretti. Come prima banca italiana, guardiamo avanti per sostenere una ripresa pienamente strutturale e ricomporre i tasselli della crescita»

Nel primo trimestre 2021 i distretti piemontesi – secondo il Monitor dei Distretti curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – hanno esportato per un valore di 2,4 miliardi di euro, mettendo a segno un aumento dell’1,6%, seppur minore rispetto alla media dei distretti italiani (+6%) e del manifatturiero regionale (+6,5%). Il dato è fortemente condizionato dalle difficoltà incontrate dal Tessile di Biella; al netto di questo distretto, l’export avrebbe registrato un aumento del 6%, in linea con la media nazionale dei distretti.
Sono ripartite le esportazioni verso i mercati emergenti (+11,2%), sostenuti dalle performance positive in Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Arabia Saudita e Russia. Una ripresa più lenta, invece sta caratterizzando le esportazioni dei distretti piemontesi verso i mercati maturi, ancora in calo del 2,5% rispetto al primo trimestre 2020: i cali più importanti hanno riguardato Regno Unito, Francia, Svizzera e Spagna; gli incrementi di export verso altri importanti paesi (come Irlanda, Germania e Stati Uniti) non sono riusciti a compensare.
Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro a luci ed ombre, ma nel complesso positivo: hanno iniziato l’anno in crescita 8 distretti su 12 e la metà dei distretti regionali risulta già oltre i livelli di export dei primi mesi del 2019.
Il comparto più resiliente si è confermato quello Agro-alimentare: le esportazioni sono aumentate del 4,6% rispetto al primo trimestre 2020 e del 10,7% rispetto ai livelli del primo trimestre 2019. Tre distretti su cinque hanno ottenuto risultati particolarmente brillanti: Nocciola e frutta piemontese (+25,8%), Dolci di Alba e Cuneo (+8,2%) e Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+6,9%). Solo lievemente negativo l’andamento per i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (-1,1%). Si differenzia per un calo dell’export il Riso di Vercelli (-10,3%).

Positivo anche l’andamento dell’unico distretto piemontese del Sistema casa: i Casalinghi di Omegna, le cui esportazioni sono aumentate del 42,4%.
Anche la meccanica è cresciuta molto sui mercati esteri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: +9,2%, tuttavia sono ancora lontani i livelli di export del primo trimestre 2019 (- 13,1%). Sono aumentate le esportazioni delle Macchine utensili e robot industriali di Torino (+19,5%), delle Macchine tessili di Biella (+7,5%) e della Rubinetteria e valvolame di Cusio- Valsesia (+6,9%). In calo, invece, i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-7,3%).
Il comparto in maggior difficoltà continua ad essere il Sistema Moda (-9,2%). Tuttavia, l’andamento dei due distretti piemontesi risulta differente: l’Oreficeria di Valenza è riuscita a crescere leggermente rispetto al crollo del primo trimestre 2020 (+3,6%), mentre il Tessile di Biella ha accusato un altro duro colpo (-19,2%).
È forte la differenza fra i due poli tecnologici piemontesi. Il Polo Ict di Torino sta vivendo un buon momento: le esportazioni del primo trimestre 2021 sono superiori rispetto a quelle del primo trimestre 2020 (+1,8%). Il Polo aeronautico piemontese, invece, sconta le difficoltà del settore, penalizzato dal calo dei viaggi internazionali (-45,5%).
Andrea Perusin, Direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo: «Le evidenze della Direzione Studi, così come la nostra attività quotidiana tra gli imprenditori, ci dicono che l’economia del Piemonte si è rimessa in moto. Già al termine del 2021, molto verosimilmente, alcuni distretti potranno completare il recupero di quanto perso durante la crisi pandemica, cogliendo le opportunità di crescita presenti sui mercati internazionali, dove gli scambi sono in forte accelerazione, mentre ci aspettiamo una risalita più lenta per sistema moda e aerospazio. La dimensione delle imprese resta un punto di debolezza, ma il Piemonte mostra grande capacità di interpretare il cambiamento e vivacità delle sue imprese, anche grazie alla forza dei distretti. Come prima banca italiana, guardiamo avanti per sostenere una ripresa pienamente strutturale e ricomporre i tasselli della crescita, fornendo al sistema produttivo risorse – 5,3 miliardi di euro il plafond messo a disposizione delle PMI del nord ovest nell’ambito del programma Motore Italia – e soluzioni per investire sul rafforzamento dimensionale, sulla transizione ecologica e digitale, sulla formazione e per rafforzare le filiere.»

In corteo a Torino contro il Green Pass

Oggi pomeriggio in centro città alcune migliaia di persone schierate contro il Green Pass hanno manifestato in corteo partendo dal palazzo della Regione Piemonte, al grido ‘Libertà’.

Alcuni hanno rivolto insulti al premier Draghi e al virologo Burioni. In apertura di corteo lo striscione: “uniti per la libertà di scelta contro ogni discriminazione”.

Tra i partecipanti anche simpatizzanti di Casa Pound, Forza Nuova, Torino Tricolore e World wide rally for freedom.