PRIMA PAGINA- Pagina 394

Terapie intensive, prevista la creazione di cento nuovi posti letto negli ospedali piemontesi

“Sono 651 i posti letto di terapia intensiva al momento presenti in Piemonte e oltre un centinaio verrà attivato al più tardi entro un anno”. Lo ha dichiarato il coordinatore dell’Area sanitaria dell’Unità di crisi Emilpaolo Manno nel corso della seduta della Commissione Sanità dedicata a un approfondimento sull’argomento.

“Alle 327 terapie intensive ‘storiche’ – ha spiegato Manno – si sono in questi mesi aggiunti 164 posti letto quiescenti che non derivano da riconversioni ma dalla quota letti prevista nel Piano Arcuri (che ne prevede complessivamente 299) e da letti allestiti e non occupati nei vari ospedali, nonché da 160 posti letto funzionali predisposti e finanziati con fondi regionali. Un numero che dovrebbe permettere di affrontare con relativa tranquillità la quarta ondata di pandemia, dal momento che al 31 marzo 2020 (prima ondata) i posti erano 459, al 22 novembre 2020 (seconda ondata) 414 e al 22 marzo 2021 (terza ondata) 364”.

“Dei pazienti Covid attualmente ricoverati in degenza ordinaria – ha aggiunto – il 67% non è vaccinato o ha ricevuto una sola dose, mentre il 33% ha ricevuto la vaccinazione completa; di quelli in terapia intensiva, invece, il 70% non è vaccinato o ha una sola dose e il 30% lo è, ma si tratta di pazienti con patologie pregresse”.

Ai componenti del gruppo Pd Manno ha risposto che “si auspica, con la quarta ondata, di non creare nuovi Covid Hospital ma s’intende tutelare le attività ad alta specializzazione di ogni Azienda per non bloccare ulteriormente le liste d’attesa”.

Al capogruppo di Luv ha espresso la necessità di “prestare attenzione alle fasce più giovani della popolazione per cercare di evitare il più possibile che vengano ricoverati in ospedale”.

Al presidente della Commissione (Lega) e al M5s ha spiegato che “la disponibilità di terapie intensive consentirà, anche dopo la pandemia, di fare un’analisi dei bisogni regionali e potrà consentire, sugli esempi israeliano e svedese, di mantenere posti perfettamente funzionali da attivare celermente in caso di bisogno”.

La Commissione ha poi iniziato l’esame delle Proposte di legge su prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare, presentate rispettivamente dai gruppi Pd e Moderati.

Su proposta dei primi firmatari si è stabilito di procedere alla costituzione di un gruppo di lavoro – presieduto dal presidente della Commissione e a cui prenderà parte anche l’Assessorato alla Sanità – per affrontare i nodi critici rilevati da associazioni ed enti interessati nel corso delle consultazioni on line che consenta di arrivare a un testo condiviso da tutte le forze politiche.

Allarme siccità, fiumi al minimo Pioggia forse a metà settimana

La siccità  preoccupa soprattutto nel sud del Piemonte

Molte  vallate cuneesi e torinesi sono  in condizioni di carenza idrica “estrema”, se  si considerano i 6 mesi di primavera ed estate.

E’ quanto emerge dal rapporto mensile di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) dopo il terzo agosto più secco degli ultimi 65 anni, peggio solo  il 1961 e il 1962 e sulla stessa linea di 1991 e 2011.

I livelli dei corsi d’acqua sono normali solo nei  bacini di Toce, Cervo. Orco e Dora Baltea, , ma con tendenza al deficit idrico.

 Gli  invasi montani con capienza superiore al milione di metri cubi hanno riserve  al 50%. Nel sud Piemonte in  agosto è mancato l’80% delle piogge, nella zona centro-settentrionale il 50-60%. Ai minimi termini la portata di diversi fiumi: il calo della Bormida a Cassine (Alessandria) al 31 agosto era dell’88%, la Stura di Demonte a Fossano (Cuneo) – 85%. il Pellice a Villafranca Piemonte -80%., il Varaita a Rossana (Cuneo) – 66%. Si attendono piogge  solo per metà  settimana.

(foto Fabio Liguori)

“Ripartenza sicura”, 2566 tamponi gratuiti in una settimana

Nella settimana dal 6 al 12 settembre, sono 2.566 i tamponi eseguiti nell’ambito del progetto “Ripartenza sicura”, che fino al 19 settembre offre la possibilità per gli studenti dai 6 ai 19 anni, il personale scolastico e della formazione professionale (docente e non docente), gli autisti e i controllori del trasporto scolastico locale di sottoporsi gratuitamente ad un tampone antigenico rapido in uno degli hot spot indicati nell’elenco disponibile sul sito regionale (https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-09/hotspot_tamponi_ripartenza_sicura_0909.pdf).

Di questi 2.566, 507 sono stati effettuati nella città di Torino, 698 in provincia di Torino, 154 nell’Alessandrino, 97 nell’Astigiano, 277 nel Biellese, 273 nel Cuneese, 407 nel Novarese, 29 nel Verbano-Cusio-Ossola e 124 nel Vercellese.

Al via l’anno scolastico E per la prima volta non mancano gli insegnanti

Tornano lunedì sui banchi di scuola  566.913 studentesse e studenti del Piemonte.

Di questi 514.644 in 540 scuole statali, per un totale di 25.582 classi/sezioni, e 52.269 di 689 scuole paritarie, il 73% delle quali dell’infanzia, per un totale di 2.555 classi/sezioni.

Per  l’organico, sono state effettuate 4.651 immissioni in ruolo di personale docente delle scuole statali, comprese  855 sul sostegno, il triplo rispetto allo scorso anno in cui erano state 1.601, di cui 14 di sostegno. In più  849  immissioni in ruolo di personale Ata, contro le 614 dell’anno scorso. Per quanto riguarda le supplenze, sono stati assegnati 16.568 contratti a tempo determinato, di cui 6.693 sul sostegno. E’ il primo anno in cui tutte le operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato sono state concluse il 3 settembre con la presa di servizio del personale per garantire il regolare inizio delle lezioni 13 settembre.

Vaccini, in Piemonte nell’ultima settimana 25 mila accessi diretti

Gli accessi diretti senza prenotazione negli hub vaccinali del Piemonte sono stati 25.000 nell’ultima settimana, in particolare da venerdì 4 a venerdì 10 settembre (più di 1.700 ad Alessandria, 800 ad Asti, quasi 900 a Biella, 6.800 a Torino città e 7.350 nella sua area metropolitana, 3.700 nel Cuneese, 1.900 a Novara, 860 nel VCO, e oltre 800 a Vercelli).

A sfruttare la possibilità di accesso diretto sono stati soprattutto i giovani tra 12 e 19 anni (37%), ma anche ventenni (13%), trentenni (13%) e quarantenni (14%), con una buona risposta anche dei cinquantenni (12%) e degli over60 (11%).

La vaccinazione ad accesso diretto senza prenotazione per gli over12 è possibile fino al 15 settembre. Su https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-09/hub_vaccinali-_accesso_diretto_over_12_0909.pdf è pubblicato l’elenco dei centri che offrono questa opportunità.

Il bollettino Covid di domenica 12 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15.45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 228 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 9 dopo test antigenico), pari all’1,3% di 17.753 tamponi eseguiti, di cui 13.819 antigenici. Dei 228 nuovi casi, gli asintomatici sono 106 (46,5%).

I casi sono così ripartiti: 30 screening, 152 contatti di caso, 46 con indagine in corso, 0 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 379.347,così suddivisi su base provinciale: 31.019 Alessandria, 17.967 Asti, 11.959 Biella, 54.751 Cuneo, 29.546 Novara, 202.127 Torino, 14.179 Vercelli, 13.556 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.558 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.685 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 25 (+1 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 190 (+9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.648.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.694.037(+ 17.753rispetto a ieri), di cui 2.087.814risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.733

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 comunicato oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi di 11.731 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.457 Cuneo, 946 Novara, 5.609 Torino, 529 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

363.751 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 363.751 (+156 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.074 Alessandria, 17.055 Asti, 11.406 Biella, 52.626 Cuneo, 28.393 Novara, 194.676 Torino, 13.487 Vercelli, 13.080 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.469 extraregione e 2.485 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di sabato 11 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 23nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 17 dopo test antigenico), pari allo 0,7% di 33.984 tamponi eseguiti, di cui 28.699 antigenici. Dei 232 nuovi casi, gli asintomatici sono 97 (41,8%).

I casi sono così ripartiti: 29 screening, 150 contatti di caso, 53 con indagine in corso, 3 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 379.119,così suddivisi su base provinciale: 30.970 Alessandria, 17.944 Asti, 11.947 Biella, 54.734 Cuneo, 29.539 Novara, 202.024 Torino, 14.170 Vercelli, 13.552 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.557 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.682 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24 (+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 181 (8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.586.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.676.284 (+33.984 rispetto a ieri), di cui 2.082.746 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.733

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.731 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.457 Cuneo, 946 Novara, 5.609 Torino, 529 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

363.595 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 363.595 (+226 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.058 Alessandria, 17.047 Asti, 11.400 Biella, 52.581 Cuneo, 28.378 Novara, 194.622 Torino, 13.483 Vercelli, 13.077 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.468 extraregione e 2.481 in fase di definizione.

Maltrattamenti in famiglia nei confronti di donne: in manette tre uomini violenti

Torino, 11 settembre

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato tre persone a Torino e provincia per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

Nel capoluogo piemontese, in via Sospello, quartiere Borgata Vittoria, i militari del Nucleo Radiomobile hanno bloccato un 33enne che al culmine di una lite in casa con la convivente, le ha sferrato una serie di pugni e schiaffi. La donna ha comunque avuto la forza di chiamare il 112 e l’immediato intervento dei carabinieri ha permesso di arrestare l’uomo. La vittima ha riferito di subire simili violenze da mesi.
A Moncalieri, stessa sorte è toccata ad un 29enne. I militari della locale Compagnia sono intervenuti presso l’abitazione di una donna che aveva richiesto l’intervento in quanto l’ex compagno stava tentando di entrare in casa forzando la porta d’ingresso. Prontamente intervenuti sul posto i carabinieri hanno bloccato ed arrestato l’uomo, nei confronti del quale sono stati raccolti gravi elementi di responsabilità circa precedenti episodi di violenza mai denunciati dalla vittima. L’aggressore è stato trovato anche in possesso di una dose di cocaina.
Infine a Pinerolo, i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un 51enne. Anche in questo caso l’intervento è scaturito da una richiesta di aiuto giunta al 112 da una ragazza di 19 anni che ha segnalato l’ennesimo maltrattamento del padre nei confronti della madre. Le due donne hanno riferito di subire violenze da diversi anni.

Vendemmia: il clima brucia il 9% del raccolto, buona la qualità

ASSOENOLOGI, ISMEA, UIV: ORA LA SFIDA È SUI MERCATI, OTTIMISMO SU RIALZO PREZZI

 

Poca ma buona, a tratti ottima, in un contesto di mercato in forte ripresa. Scende a 44,5 milioni di ettolitri la produzione nazionale di vino 2021, un dato in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea) che, nonostante la contrazione determinata dalle anomalie di un meteo sempre più protagonista, non scalfisce il primato produttivo tricolore in un’annata che vede la Spagna ferma attorno ai 40 milioni di ettolitri e la Francia penalizzata da un andamento climatico particolarmente avverso.

Secondo le previsioni vendemmiali di Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate oggi nel corso di una conferenza stampa online alla presenza anche del sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Gianmarco Centinaio, il vigneto Italia resiste e si presenta in buone condizioni non solo all’appuntamento con la vendemmia, ma anche sul fronte cruciale della ripartenza, con segnali incoraggianti sia dalla domanda estera (2,7 miliardi di euro e +11% il risultato dell’export nei primi 5 mesi dell’anno) che sul mercato interno, trainato dalla riapertura dell’Horeca e dalla ripresa del turismo. Dopo una campagna 2020/21 con i prezzi in flessione del 3% (indice Ismea rispetto alla campagna precedente), la prospettiva di una minor produzione per la vendemmia in corso, assieme alla ritrovata dinamicità della domanda, genera ottimismo anche sull’andamento futuro dei listini.

Per Fabio Del Bravo, responsabile Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale Ismea: “Il vino è uscito a testa alta dalla prova del Covid. Quello che all’indomani dello scoppio della crisi pandemica si preannunciava come uno dei comparti più colpiti, per via della sua forte esposizione verso il circuito dell’Horeca e i mercati esteri, ha invece dimostrato una straordinaria capacità di adattamento. Senza voler sottostimare le difficoltà finanziarie affrontate da tante aziende, va evidenziato come la crisi abbia fornito alle cantine italiane uno stimolo straordinario all’innovazione digitale e alla diversificazione dei canali commerciali. I segnali che Ismea ha colto delineano delle buone prospettive per la campagna che sta per aprirsi, grazie al significativo rimbalzo dell’export, al rialzo dei listini, e alla ripresa dell’ontrade. Allo stesso tempo, il buon andamento registrato delle vendite domestiche favorisce l’ottimismo fornendo un chiaro segnale del maggiore orientamento dei consumatori verso la qualità. La campagna in corso, su livelli più bassi in termini quantitativi ma verosimilmente con uve di ottima qualità, sembra quindi poter ben accompagnare il percorso verso la Premiumisation che sta negli ultimi tempi interessando la domanda nazionale e internazionale di vino”.

“I cambiamenti climatici, con una tropicalizzazione del clima, stanno condizionando sempre più il mondo dell’agricoltura e quindi del vino – ha dichiarato Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi –. È compito di noi enologi mitigare gli effetti negativi ed esaltare quelli positivi, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi ormai necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori. La qualità dipende anzitutto dall’andamento climatico, ma molto anche dal modo di condurre la vigna attraverso la scienza e la conoscenza che sono alla base dell’attività di noi enologi: laddove viene applicata con la massima meticolosità avremo una vendemmia molto buona, in alcuni casi ottima ed eccellente. Questo, unito alle caratteristiche eterogenee del nostro territorio, porta a una situazione di previsioni vendemmiali molto differenti, anche in zone limitrofe. Ma per l’eccezionale capacità della vite di adattarsi e al lavoro incessante di vignaioli ed enologi, come detto, la qualità delle uve appare buona, con punte di eccellenza, in tutto il vigneto Italia”.

Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha commentato: “Questa, che potremmo chiamare la vendemmia del rilancio, si presenta in un quadro positivo che ci aiuta a proseguire il nostro entusiasmante sviluppo sui mercati internazionali. Segnali di forte crescita si registrano, nel primo semestre 2021, su tutte le principali piazze, come Usa (+18% valore), Canada (+13%), Svizzera (+19%) e Giappone (+2%), ma assistiamo a forti rimbalzi anche in Russia e Cina. Sono dati positivi che devono spronarci a fare ancora di più e meglio anche per aiutarci a verificare sul mercato la possibilità di trasferire, almeno in parte, il fisiologico rialzo dei prezzi che subirà il vino a causa di una quantità di uva minore rispetto allo scorso anno e di ottima qualità. È necessario quindi proseguire con determinazione, spirito di squadra e “logica di sistema” nella promozione del “sistema Italia” che, lo diciamo da tempo, è quanto mai necessaria e complementare alla promozione ‘di brand’, con effetti positivi sull’immagine del nostro Paese e dell’enoturismo.  Il Mipaaf – ha aggiunto – su questo tema deve giocare un ruolo da protagonista coinvolgendo le imprese nella definizione di azioni, mercati target e strumenti di comunicazione, affinché si lavori a progetti collettivi ed efficaci. Per quanto concerne la sostenibilità, in attesa dell’approvazione entro fine settembre del decreto che definirà lo standard unico e il logo sulla sostenibilità nel vino, cogliamo l’opportunità per sollecitare nuovamente il ministro Patuanelli a definire una chiara roadmap verso l’attuazione della normativa fortemente attesa dal settore”.

Andamento climatico e vegetativo

 

I mutamenti climatici, assieme ad un andamento meteorologico molto incerto dopo un inverno piovoso e con temperature nella norma, sono stati protagonisti anche nel Belpaese, dove le gelate primaverili, le grandinate di luglio, la siccità e le ondate di caldo estivo hanno colpito molti areali, con importanti differenze qualitative e quantitative anche in territori limitrofi. Complessivamente, la situazione del vigneto italiano appare comunque buona, mentre si attende con attenzione l’evoluzione nei mesi di settembre e ottobre. Dalle prime analisi, si evidenziano delle gradazioni medio alte, con qualche criticità sul rapporto zuccheri/acidità su cui peserà il sempre ottimo lavoro degli enologi e delle imprese in cantina. Guardando al calendario, la fase di fioritura è iniziata nella norma rispetto alla media 2001-2020 al Sud, mentre si evidenziano ritardi di 4-6 giorni al centro e di 6-10 giorni al Nord. Ad oggi, è stato raccolto circa il 25% dell’uva, con la Sicilia al taglio del nastro già a fine luglio. Tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre si sono svolte le operazioni di vendemmia per le varietà precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) nella maggior parte delle regioni italiane, mentre si stima che su tutto il territorio il pieno della raccolta sarà quest’anno posticipato all’ultima decade di settembre, per concludersi verso la fine di ottobre se non agli inizi di novembre.

Geografia del Vigneto Italia 2021

Nella classifica per regioni, il Veneto si conferma capofila con quasi 11 milioni di ettolitri, seguito da Puglia (8,5), Emilia Romagna (6,7) e Sicilia (3,9), per una produzione complessiva delle quattro regioni di circa 26 milioni di ettolitri, pari al 60% di tutto il vino italiano. Osservando i trend, spicca la contrazione della Toscana, vessata dalle gelate di aprile che hanno determinato una perdita del 25% del raccolto regionale, senza risparmiare il resto del Centro Italia (Umbria -18%, Marche -13% e Lazio -10%). Al Nord è la Lombardia a registrare il decremento più importante (-20%), mentre sul versante Est si segnala il -15% dell’Emilia Romagna, con il resto delle regioni che oscillano tra il -10% e -7%. E se l’Abruzzo segna il primato in negativo al Sud (-18%) seguito da Molise (-15%), Sardegna (-15%) e Basilicata (-10%), si distinguono con incrementi produttivi Sicilia, Calabria e Campania, mentre la Puglia contiene le perdite a -5%.

Link al report integrale

 

Produzione di vino e mosto in Italia (migliaia di ettolitri)

2020

2021*

Var.%

Piemonte

2.703

2.433

-10%

Valle d’Aosta

19

18

-7%

Lombardia

1.541

1.233

-20%

Trentino-Alto A.

         1.294

1.168

-10%

Veneto

11.717

10.838

-7%

Friuli-V.Giulia

1.853

1.723

-7%

Liguria

40

36

-10%

Emilia-Romagna

7.890

6.707

-15%

Toscana

2.209

1.650

-25%

Umbria

378

312

-18%

Marche

889

778

-13%

Lazio

784

706

-10%

Abruzzo

3.494

2.883

-18%

Molise

235

200

-15%

Campania

715

751

5%

Puglia

9.000

8.550

-5%

Basilicata

73

65

-10%

Calabria

97

106

10%

Sicilia

3.660

3.986

9%

Sardegna

475

404

-15%

Italia

         49.066

         44.546

-9%

Fonte: Agea per il 2020 e *stima Assoenologi, Ismea e UIV per il 2021

 

Link all’ultimo numero de Il Corriere Vinicolo con l’approfondimento sulla vendemmia

 

 

Via libera alla terza dose di vaccino per alcuni soggetti fragili. E il Piemonte resta in zona bianca

 PER IMMUNODEPRESSI, OVER80 E OSPITI DI RSA. LA REGIONE PIEMONTE PRONTA AD AVVIARE QUESTA NUOVA FASE DELLA CAMPAGNA VACCINALE.

In queste ore è arrivata da Aifa il via libera alla terza dose di vaccino per alcuni soggetti fragili. Le categorie coinvolte sono innanzitutto le persone immunodepresse (tra cui i trapiantati) alle quali Aifa suggerisce di somministrare un’ulteriore dose dopo almeno 28 giorni dall’ultima. Quindi, gli over80 e gli ospiti delle Rsa, la cui dose aggiuntiva potrà essere offerta dopo almeno 6 mesi dalla seconda. A essere utilizzati saranno solo i vaccini a mRna di Pfizer e Moderna.

Per dare attuazione alle indicazione di Aifa, si attende ora la circolare esplicativa in merito che il ministro della Salute ha annunciato verrà emanata a breve.

Il presidente della Regione e l’assessore alla Sanità spiegano che nelle scorse settimane l’Unità di crisi aveva già effettuato una ricognizione sulle platee che sarebbero probabilmente state individuate come destinatarie della terza dose. Anche dal punto di vista organizzativo e delle dosi di siero disponibili, sottolineano che la Regione è pronta ad avviare questa nuova fase della campagna vaccinale, secondo quanto verrà previsto a livello ministeriale e della struttura commissariale.

In particolare, ad aver completato il ciclo vaccinale sono circa 60.000 gli immunodepressi, 316.339 gli over 80 e 34.679 gli ospiti delle Rsa.

Sempre di ieri è la circolare del ministero della Salute che fornisce le indicazioni per quanto concerne le persone che abbiano contratto il Covid dopo la prima dose di vaccino. In caso di infezione contratta entro il 14° giorno dall’inoculazione, per completare il ciclo vaccinale occorre ricevere una seconda dose entro 6 mesi dal primo test molecolare positivo. In caso invece di malattia sviluppatasi dopo il 14° giorno, il ciclo vaccinale si ritiene completato, anche se una seconda dose non è sconsigliata.

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto superiore sanità

Nella settimana 30 agosto – 5 settembre, in Piemonte, il numero dei nuovi casi segnalati risulta in lieve calo rispetto alla settimana precedente.
La percentuale di positività dei tamponi resta al 2%, mentre l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 0.98 a 0.99.
Il tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva passa da 2% a 4% e quello dei posti letto ordinari resta 3%.
Aumentano lievemente i focolai attivi, mentre cala il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.
Il valore dell’incidenza e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.