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Casa, in crescita le compravendite in Piemonte

Fiaip Piemonte: “Superbonus 110% e nuovi trend spingono il fuori porta e la provincia”

C’è fermento nel mercato immobiliare. La rinata voglia di casa del post pandemia si conferma anche nel primo semestre 2021.

“Il comparto residenziale è quello che mostra una maggiore resilienza, diversamente da quello commerciale che paga il prezzo più alto delle restrizioni emergenziali e dell’evoluzione del settore”,  sottolinea Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). “Nonostante il periodo ancora incerto, sospeso tra le incognite legate alla pandemia e una sperata ripresa economica – aggiunge – il dinamismo del settore immobiliare registrato a fine 2020, si riscontra anche nei primi sei mesi di quest’anno”.

In Piemonte il compravenduto a fine anno, secondo i recenti dati Omi, ha visto una diminuzione media tra tutti i comuni della regione del 5,9%; con un calo più marcato, dell’11,2%, nei soli capoluoghi di provincia. Nel primo trimestre 2021 c’è una decisiva ripresa delle transazioni nelle regioni del nord ovest, 39,3%, con un rialzo più evidente nei comuni non capoluoghi del 46,8%.

A livello regionale si rintraccia un andamento analogo all’andamento nazionale. “I dati sono incoraggianti ma si raffrontano sul primo trimestre 2020 che ha visto  il mese di marzo sotto lockdown e la chiusura delle attività di mediazione”, precisa Luca Portinaro, vice presidente di Fiaip Piemonte e delegato all’Osservatorio. “Sul primo semestre 2021 la nostra proiezione è di una crescita dei volumi, che possono raggiungere anche il 25% in più rispetto al semestre dello scorso anno e con transazioni che riprendono la curva di incremento del 2019, interrotta poi dall’emergenza”.

Nella differenza tra grandi città capoluoghi di provincia e comuni limitrofi “Emerge chiaramente – spiega il presidente Papi – una maggiore resistenza delle compravendite in provincia e fuori porta che testimonia come la domanda abitativa sia sostenuta dai nuovi bisogni legati alla casa, come spazi più ampi, pertinenze esterne, giardini e terrazzi ove possibile, accompagnati da prezzi competitivi e tassi sui mutui ancora bassi, seppure in crescita. Nella stessa direzione si colloca anche l’incentivo del superbonus 110% che rafforza la ricerca di case lontane dai maggiori centri urbani”.

Le agevolazioni fiscali, quindi, orientano le ricerche di acquisto verso soluzioni abitative indipendenti e semindipendenti da riqualificare, più facili da trovare alle porte dei capoluoghi piuttosto che in piena città. “Si nota un sensibile aumento, anche del 30%, nell’interesse  verso abitazioni libere su 4 lati con un pezzo di giardino, datate e che necessitano di importanti interventi di ristrutturazione, da comprare a prezzi competitivi. Neanche un 10% però va a conclusione – precisa il presidente regionale Fiaip -. Questo perché, oltre la farraginosa burocrazia, ci sono comunque dei costi non coperti dal bonus, che espongono gli acquirenti a un esborso non sempre sostenibile e che li porta ad optare verso altre soluzioni”.

 “Sul mercato immobiliare degli appartamenti – precisa – il superbonus 110% non ha una ricaduta diretta, ma solo un effetto secondario: l’incremento di valore dell’unità abitativa ristrutturata e inserita in un palazzo rigenerato, che può arrivare anche al 20% in più”.

Maltempo: luglio 2021, dopo il 2016 il peggiore dell’ultimo decennio

Cambiamenti climatici, l’assessore regionale all’Ambiente, Marnati: “Investire in ricerca e innovazione per ridurre le emissioni in atmosfera di gas climalteranti e inquinanti”

Temporali improvvisi con brevi ma violente precipitazioni accompagnate spesso da forti raffiche di vento e grandinate altrettanto improvvise e distruttive. Il territorio piemontese, dal Torinese al Verbano Cusio Ossola dalle zone del Cuneese e dell’Albese fino al Vercellese e all’Alessandrino, è stato profondamente colpito da eventi atmosferici che si sono susseguiti nel volgere di breve tempo e che hanno costretto a chiedere, per ben due volte a distanza di pochi giorni, lo stato di emergenza.   Un mese di luglio, quello che sta volgendo al termine, destinato a restare nelle cronache come il mese durante il quale si sono verificati ingenti danni a strutture e coltivazioni.

“Il mese di luglio di quest’anno – confermano da Arpa Piemonte – è stato, dopo quello del 2016, il peggiore dell’ultimo decennio per frequenza e intensità di eventi temporaleschi accompagnati da grandine, raffiche di vento e fulmini. Al momento ne sono stati registrati 42mila contro i 35mila dell’anno scorso”.

Uno degli effetti tangibili del cambiamento climatico in atto a causa del riscaldamento globale del Pianeta.

“Per questo – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – appare non più procrastinabile, per invertire la rotta, investire in ricerca e innovazione per ridurre le emissioni in atmosfera le emissioni in atmosfera di inquinanti e gas climalteranti, anche per migliorare la qualità dell’aria. La Regione Piemonte ha messo in campo una serie di misure volte in questa direzione, dai bandi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti alle misure per l’efficientamento energetico. Un lavoro che comporterà sforzi ma che ci servirà per costruire il futuro, nostro, e delle nuove generazioni”.

“L’Agenzia – aggiunge Angelo Robotto, direttore generale di Arpa Piemonte – sta supportando la Regione nella predisposizione della Strategia Regionale sui Cambiamenti Climatici (SRCC) quale strumento anche volto ad aumentare la resilienza dei territori per fronteggiare questi eventi che sono sempre più frequenti ed estremi”.

Il bollettino Covid di mercoledì 28 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.15

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 150 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui17 dopo test antigenico), pari all’1,1% di 13.239tamponi eseguiti, di cui7.826 antigenici. Dei 150nuovi casi, gli asintomatici sono 48 (32,0%).

I casi sono così ripartiti: 23 screening, 72 contatti di caso, 55 con indagine in corso; 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 importato da altra regione italiana.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 369.057 così suddivisi su base provinciale: 29.818 Alessandria, 17.562 Asti, 11.574 Biella, 53.260 Cuneo, 28.547 Novara, 197.356 Torino, 13.806 Vercelli, 13.089 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.517 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.528 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 ( invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 68 (+1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.746.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.860.302(+ 13.239rispetto a ieri),di cui 1.876.848risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

355.541GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.541(+66rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.064 Alessandria, 16.805 Asti, 11.070 Biella, 51.548 Cuneo, 27.407 Novara, 190.941 Torino, 13.212 Vercelli, 12.642 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.444 extraregione e 2.408 in fase di definizione.

Temporali fino a martedì, temperature in calo

Ieri nel Torinese il temporale pomeridiano ha allagato le strade a Moncalieri e nella zona Sud di Torino

A  Mirafiori è caduto un grosso albero e alcuni sottopassi si sono allagati. Diversi allagamenti anche nel Canavese e a Beinasco.

Altri temporali sono previsti fino a martedì, anche di forte intensità. Temperature in calo fino a 25 -26 gradi al massimo, poi tornerà il caldo.

Efficienza energetica degli edifici pubblici, Comuni più “green” con i fondi del Pnrr

PNRR, la Regione supporta gli Enti locali per la formulazione di progetti  

La Giunta ha approvato alcune misure di accompagnamento alla progettazione. L’assessore Marnati: “Stiamo entrando nel vivo della grande stagione dei fondi europei. Serve metodo e coordinamento”

La Regione al fianco degli Enti locali per accompagnarli nella formulazione di progetti strategici e cantierabili per accedere ai finanziamenti disponibili nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) o all’interno dei fondi strutturali per la programmazione 2021-2027.

Le schede relative alla Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica – investimenti in materia di “Efficienza energetica e rinnovamento degli edifici”, rappresentano il 26,8% del totale e il 51% degli investimenti complessivi dell’intera Missione 2, per un totale di 9,36 miliardi di euro e 763 progetti presentati

La maggior parte di questi progetti riguarda il patrimonio edilizio di Enti locali, spesso di piccolissima dimensione, e presenta valenze multiple che spaziano dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale, passando per la coesione sociale. Si tratta in prevalenza di edifici comunali e scolastici che necessitano di interventi urgenti, anche in termini di sicurezza sismica.

Tuttavia, la maggioranza di queste idee progettuali necessita di approfondimenti utili per individuare le effettive necessità finanziarie e una corretta valutazione del rapporto costi-benefici.

La Giunta ha quindi approvato alcune misure di accompagnamento alla progettazione utili a promuovere l’incremento delle capacità progettuali degli Enti locali, dirette a sviluppare una visione strategica dei progetti che tenga conto della sostenibilità ambientale, della riduzione degli impatti ambientali e della lotta al cambiamento climatico. Tali misure accompagnano l’incremento della capacità progettuale degli Enti locali con iniziative dedicate, anche attraverso, laddove possibile, specifici bandi.

Infine si intende favorire l’utilizzo da parte degli Enti locali della Piattaforma “Felicity” di iiSBE Italia, struttura di supporto tecnico di ITACA, quale strumento preliminare di analisi per la costruzione delle strategie di area anche attraverso azioni di comunicazione, supporto e formazione, tenuto conto che l’utilizzo di tale piattaforma è a titolo gratuito fino al 31 dicembre 2025 per gli Enti locali che ne facciano richiesta ad iiSBE Italia.

“Stiamo entrando nel vivo della grande stagione dei fondi europei – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Serve metodo e coordinamento per poter attrarre al meglio le risorse disponibili”.

Sviluppo industriale, Cirio e Appendino a Roma da Draghi

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Il presidente del Consiglio ha dato mandato al ministro Giorgetti di avviare un confronto costante e periodico sui progetti di sviluppo industriale del territorio

Un incontro positivo che guarda al futuro e alle specificità di Torino e del Piemonte, con la consapevolezza delle sue eccellenze ma anche delle sue criticità.È stato un confronto costruttivo quello che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca di Torino Chiara Appendino, in rappresentanza di tutte le istituzioni del territorio, del mondo produttivo e industriale e dei sindacati dei lavoratori. Presente anche la vicepresidente del Senato, la piemontese Anna Rossomando.
Il Presidente e la Sindaca hanno consegnato al Premier un dossier che inquadra la situazione economica, produttiva e occupazionale del territorio, ma anche le sue eccellenze e progettualità per il futuro: automotive, elettrico, idrogeno, aerospazio e intelligenza artificiale.
“Ringraziamo il Premier per questo incontro per noi fondamentale e anche perché siamo la prima Regione e capoluogo d’Italia ad essere stati ricevuti per parlare del futuro industriale del nostro Paese – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Il presidente Draghi ha riconosciuto con noi la grande forza del Piemonte, che deriva non solo dal suo passato ma anche dal suo futuro, con la sua capacità manifatturiera, le sue Università. Sulla base di questo già a partire dalle prossime settimane insieme a lui e al ministro dello Sviluppo economico Giorgetti scriveremo le azioni da intraprendere per il futuro industriale di Torino e del Piemonte. Investire in Piemonte conviene, e abbiamo bisogno che il Governo creda in questo percorso e metta sul tavolo le risorse, riconoscendo le specificità di una Regione che merita di essere, come il Premier stesso ha riconosciuto, centrale nelle politiche di sviluppo dell’Italia. E il PNRR sarà un aiuto fondamentale, perché racchiude i progetti e le risorse per vincere la concorrenza di altre Regioni europee”.
Il premier Draghi ha dato mandato al ministro Giorgetti di avviare già nel mese di agosto i primi incontri per iniziare un confronto strategico e operativo con Torino e il Piemonte. Un territorio in cui l’automotive rappresenta il 40% della produzione nazionale con una presenza di imprese pari al 34% solo nel comparto della componentistica e il 22% dell’export nazionale del comparto dei mezzi di trasporto. Un settore, quello automobilistico, che in Piemonte comprende l’intera filiera, con una valenza occupazionale che conta oltre 70.000 persone.
“L’assegnazione a Termoli della Gigafactory Stellantis è stata la miccia per avviare un confronto con il Governo – sottolinea la sindaca di Torino Chiara Appendino -. Oggi abbiamo parlato del futuro del nostro territorio. Lavoriamo su dossier di eccellenze come automotive, aerospazio, idrogeno, intelligenza artificiale. Il premier Draghi si è dimostrato molto disponibile all’ascolto, e già nelle prossime settimane avremo un incontro con il ministro Giorgetti per le risorse del PNRR. Il nostro territorio sa fare rete e sa collaborare. Dal sindacato all’Unione Industriale a tutte le forze politiche: c’è tutto l’arco costituzionale, che giustamente chiede di essere al centro delle politiche industriali, perché abbiamo tutto quello che serve per contribuire alla ripresa del Paese”.

Città della Salute, con l’acquisizione del terreno primo passo verso la realizzazione del progetto

 

«Con il passaggio di proprietà dell’area Avio-Oval all’Azienda ospedaliera Città della Salute di Torino, tra poche settimane si potrà dare avvio alla bonifica del terreno dove sorgerà il nuovo Parco della Salute di Torino. Di fatto, si tratterà dell’apertura del più grande cantiere di edilizia sanitaria mai realizzato in Piemonte. Un progetto da oltre 450 milioni di euro, che comprenderà le nuove sedi ospedaliere delle Molinette, del Cto e dell’Ospedale Sant’Anna, con la potenziale integrazione della torre pediatrica. E’ un risultato storico, per il quale ringrazio tutti coloro che hanno assiduamente lavorato, dalla dirigenza e dal personale della Città della Salute  e dell’Assessorato, ai vari professionisti incaricati, centrando un obiettivo che fino a due anni fa non appariva per nulla scontato».

Cosi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta l’approvazione di stamattina in Consiglio regionale del Disegno di legge che recepisce nel bilancio finanziario e nel patrimonio immobiliare della Regione la cessione all’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino delle aree di proprietà regionale “ex Avio-Oval” destinate alla realizzazione del Parco della Salute, in “cambio” dell’acquisizione a patrimonio della Regione della porzione dell’immobile che ospita il Museo regionale di Scienze Naturali di via Giolitti a Torino, sinora di proprietà della stessa Azienda ospedaliera.

«Negli ultimi due anni si sono fatti dei passi da gigante – continua l’assessore Icardi -, ricordiamoci che all’insediamento della nuova Amministrazione regionale, il progetto del Parco della Salute era bloccato. Si sono superate le paludi burocratiche e procedurali dell’appalto, tra dialogo competitivo e dibattito pubblico e si è definito un criterio di azione che oggi ci consente finalmente di guardare avanti in termini di assoluta concretezza. Contestualmente alla bonifica, entro dodici mesi, vale a dire nel secondo semestre del prossimo anno, si concluderà la procedura di affidamento dei lavori e potrà iniziare la costruzione dell’opera».

Soddisfatto l’Assessore al Patrimonio Andrea Tronzano. “Diamo finalmente corpo a uno dei progetti più importanti di tutto il Piemonte che rappresenta un nuovo polo ospedaliero universitario e di ricerca all’avanguardia internazionale e con questo atto diamo il via ai lavori di realizzazione dello stesso.  La città della Salute sarà operativa in una zona, ex Avio Oval che, con la fine dei lavori del complesso del Grattacielo della Regione, sarà riqualificata interamente”

Il bollettino Covid di martedì 27 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 224 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari all’1,4% di 16.183 tamponi eseguiti, di cui 9.578 antigenici. Dei 224nuovi casi, gli asintomatici sono 87 (38,8%).

I casi sono così ripartiti: 43 screening, 124 contatti di caso, 57 con indagine in corso; 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 368.907 così suddivisi su base provinciale: 29.806 Alessandria, 17.559 Asti, 11.572 Biella, 53.236 Cuneo, 28.524 Novara, 197.276 Torino, 13.799 Vercelli, 13.080 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.515 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.540 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

NB: Il numero di casi segnalato nelle ultime 24 ore nella provincia del VCO è significativamente superiore a quello medio giornaliero (9 casi nell’ultima settimana) perché comprende le diagnosi degli ultimi 6 giorni segnalate in ritardo per problemi tecnici dei sistemi informatici aziendali.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 ( invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 67(-1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.663.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.847.063 (+16.183 rispetto a ieri),di cui 1.873.580 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

355.475 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.475 (+101 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.056 Alessandria, 16.802 Asti, 11.070 Biella, 51.537 Cuneo, 27.399 Novara, 190.902 Torino, 13.211 Vercelli, 12.639 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.443 extraregione e 2.416 in fase di definizione.

Urbanistica: 8 punti per il rilancio di Torino

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Caro direttore, nei giorni scorsi la Giunta ha approvato alcuni, importanti atti che si inseriscono nel percorso di trasformazione della Città di Torino.

Il primo riguarda la variante relativa alla zona Ex OGM, una variante che dalla giunta viene portata in commissione in questi giorni , e in Consiglio in data 2 agosto.
Si tratta di uno sforzo congiunto importante da parte degli edifici urbanistica ed edilizia, dell’assessorato e dei proponenti; un impegno che avevo preso in prima persona, che abbiamo portato a termine e di cui sono orgoglioso per l’efficace e incisivo lavoro di squadra che gioverà al territorio della Circoscrizione 7 e dei suoi abitanti.

Il secondo atto è un accordo territoriale finalizzato all’approvazione del progetto della linea 2 della metropolitana, un accordo che coinvolge la Città Metropolitana di Torino e i comuni di Beinasco, Orbassano, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese e che permette una programmazione degli atti urbanistici coordinati in ambito metropolitano. Tale atto permetterà di accelerare le varianti inerenti tutto il percorso della Metro2 che tocca tutti i comuni citati in delibera e permette alla Città Metropolitana di essere il coordinatore di un progetto di grande importanza.

Il terzo atto è relativo alle variazioni urbanistiche per il progetto definitivo della fermata Borgata Quaglia – Le Gru del Sistema Ferroviario Metropolitano S.F.M. 5.
Dopo le richieste di integrazioni e miglioramento del progetto, grazie a delle felici interlocuzioni tra il Comune di Torino, la maggioranza consiliare, la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Comune di Grugliasco ed RFI, abbiamo approvato in giunta il progetto che ha posto una particolare attenzione a ridurre il consumo di suolo e a migliorare l’accesso ciclopedonale dei cittadini torinesi.

Ancora, un atto relativo ai criteri e indirizzi per l’attuazione delle disposizioni sugli usi temporanei per lo sviluppo dell’iniziativa “CasaBottega 4.0”.
L’importante delibera dell’assessore Giusta permette di testare la possibilità di utilizzare l’uso temporaneo in deroga la PRG, per il progetto “CasaBottega”, volto a ricreare un tessuto abitativo e commerciale di vicinato, in cui si vive e lavora nello stesso luogo, recuperando spazi prima dismessi.

È stato successivamente approvato un permesso in deroga per la costruzione della stazione bus a lunga percorrenza e una struttura ricettiva in via Fossata 114. La nuova stazione aggiungerà servizi ai trasporti di massa dall’area nord della città che sarà, in futuro, interessata dalla riqualificazione degli spazi ex-Gondrand, dalla conclusione del passante, dalla ricucitura del Parco Sempione e dalla fermata della Metro2 Rebaudengo-Fossata.


Il sesto atto riguarda il cambio d’uso dell’immobile in via Sacchi 55, un immobile che prima era a uso foresteria a servizio dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato e che ora diventerà un ostello. Una soluzione che recupera un fabbricato della Ferrovia e promuove una struttura alberghiera innovativa che avrà anche l’esternalità positiva di far rivivere un’area abbandonata da anni.

 

Il settimo atto non prevede opere edilizie e può sembrare un piccolo intervento ma la sua valenza è considerevole dal punto di vista della riqualificazione di via Ponchielli, in Barriera di Milano: un cambio di destinazione d’uso in quello che prima era un supermercato ormai dismesso e che ora diventerà una palestra.
L’intervento avrà un effetto positivo per rivitalizzare il territorio, specialmente in quanto legato agli altri interventi limitrofi come l’ampliamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e la futura destinazione del fabbricato Ex Nebiolo.

 

Ottavo atto, che approva la revisione del vigente regolamento edilizio comunale: dopo l’anticipazione di alcuni articoli legati ad agevolare le pratiche di efficientamento energetico degli edifici esistenti, avevamo preso l’impegno di chiudere il percorso partecipato con ordini, collegi e associazioni imprenditoriali e ambientaliste per giungere all’approvazione della revisione del regolamento edilizio comunale.


Un grande lavoro tra assessorato e uffici dell’edilizia, un lavoro che avrà effetti positivi su tutto il settore interessato.

 

Antonino Iaria
Assessore Urbanistica Città di Torino

Crollo delle immatricolazioni di autobus in Piemonte: -30% nel 2020 Ma Torino regge

Torino segna solo -7,8%. L’elettrico è la seconda fonte di alimentazione nel trasporto persone. Nel capoluogo oltre il 40% dei mezzi appartiene alle categorie Euro 5 e 6. Trasporto merci, targhe giù del 19,5%

 

Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni dovute all’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Lo storico brand Continental  ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Piemonte, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.

 

Immatricolazioni trasporto persone: Piemonte -30%, Torino solo -7,8%

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione in Piemonte, regione che registra -23,5% e passa da 1.850 a 1.415 nuove targhe. Torino segna 595 nuove registrazioni e chiude il 2020 a -19,5%.

 

Nel trasporto persone, le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). In questo caso il calo del Piemonte è in linea con la media nazionale e tocca il 30%, con 224 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Torino fa registrare la diminuzione più lieve con 166 registrazioni e solo un -7,8%.

 

Alimentazione autobus: bene l’elettrico

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Piemonte: sul podio gasolio, benzina e metano (91,42%, 4,81% e 1,84%), mentre ibrido ed elettrico ben al di sotto dell’1% (0,14% e 0,10%). A Torino benzina e metano salgono a 5,3% e 3%, con ibrido ed elettrico entrambi allo 0,2%.

 

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio regna anche in Piemonte (92,3%) seguito dal metano (5,7%). L’elettrico è la terza fonte di alimentazione e supera benzina e ibrido (1,2% vs 0,5% e 0,1%). Nel capoluogo salgono le quote di autobus a metano e a batteria (8,6% e 1,9%) e rimangono sotto l’1% quelli ibridi e a benzina (0,2% e 0,5%).

 

A Torino solo un autocarro su 9 ha più di 30 anni

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). Anche il Piemonte segue la stessa graduatoria con la preponderanza della fascia 10-15 anni che arriva al 20,4%. Il 12% del parco è sopra i 30 anni di età e il 20,6% sotto i 5.

A Torino la percentuale di autocarri di massimo 5 anni di età sale a 22,2%, e quella dei mezzi più anziani scende all’11,9%.

 

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione l’incidenza della fascia più recente si abbassa al 18,1%, mentre quella dei veicoli più datati scende al 18,9%. Il distacco tra le due fasce è lieve anche nel capoluogo dove il 19,2% del parco è di massimo 5 anni e il 18,6% oltre i 20.

 

A Torino oltre il 40% di bus è Euro 5 o 6

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Al contrario in Piemonte gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono il 29,9%, al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (33,3%). Anche a Torino le classi più inquinanti (28,9%) sono meno di quelle più giovani (34,8%).

 

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione il 37,3% del parco è Euro 5 e 6 mentre le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 23,8%. Percentuali simili a Torino dove le categorie 5 e 6 superano il 40% e quelle più obsolete che si stanziano al 24,6%.