PRIMA PAGINA- Pagina 386

Expo Dubai: gli Emirati arabi cercano i prodotti di lusso Made in Piemonte

/

Oltre 150 incontri tra importatori e aziende del nostro territorio in occasione della presenza della Regione all’Expo di Dubai

I gioielli dell’alta oreficeria piemontese, la creatività e qualità della progettazione di interni e dei prodotti per l’interior design e l’arredamento, ma anche le rubinetterie e gli utensili di alta gamma accanto all’eccellenza dei tessuti e della biancheria per la casa.

Sono alcune delle produzioni dedicate al mondo del lusso che hanno catturato l’interesse del mercato emiratino, durante i due giorni di incontri business organizzati dalla Regione in collaborazione con il Ceipiemonte, il Centro estero per l’internazionalizzazione, in occasione della settimana del Piemonte all’Expo di Dubai.

Oltre 150 gli appuntamenti con 80 buyer in arrivo dalle principali città del Golfo. Protagoniste 16 piccole e medie imprese piemontesi dell’Alta Gamma, nell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della Filiera, finanziato con le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale.

Non solo incontri b2b, ma un vero e proprio show-room con l’esposizione dei prodotti “Made in Piemonte”, ricreato nella cornice dell’elegante Hotel Wolford Astoria nel cuore di Dubai.

Dalle penne e gli oggetti per scrittura della Aurora, agli impianti di illuminazione della Creative Cables, le creazioni etiche della Giverso Gioielli, ma anche le proposte dello Studio MVarchitects, gli arredi per esterni della Silat ed i tessuti per arredamento della Simta, tutte aziende di Torino e della sua area metropolitana.

Presenti anche i complementi di arredo, creativi ed ecosostenibili, della 13 Ricrea di Serralunga di Crea e le creazioni di oreficeria della Ofir Gioielli e della Gioielleria Roberto Casarin di Valenza.

Dalla provincia di Cuneo sono arrivate, invece, le pavimentazioni e gli arredi in legno della Brondello Erminio di Borgo San Dalmazzo, le posaterie della Coltelleria Silvano Collini di Bra e i rivestimenti e complementi d’arredo della Olivero Pannelli di Cavallermaggiore, oltre a quelli della Nova Analysis di Novara. In esposizione anche gli arredi per esterni della FIM di San Pietro Mosezzo e i rubinetti da bagno e da cucina della Rubinetteria Giulini Giovanni di Pogno, oltre ai 150 modelli per la tavola e altrettanti di biancheria da bagno, tendaggi e tessili per l’arredamento, decori e oggettistica della Maison Claire di Quarona.

“Nei primi 9 mesi del 2021 le esportazioni piemontesi verso gli Emirati Arabi Uniti hanno avuto una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo del 2020 – sottolinea l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca -. Parliamo di un giro d’affari che già oggi supera i 200 milioni di euro e il nostro obiettivo, con attività come questa, è quello di accrescerne il valore, sfruttando la grande potenzialità di questo mercato”.

Tra i settori principali dell’export piemontese negli Emirati Arabi c’è l’agroalimentare con un valore di oltre 42 milioni di euro, poi macchinari e apparecchiature (36,7 milioni di euro) e i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori che cubano oltre 28 milioni di euro.

Notevole anche l’interesse per il settore della robotica e meccatronica piemontese. A inizio febbraio una delegazione guidata dal ministro dell’Economia emiratino, Abdoullah Bin Touq AlMarri, ha visitato a Torino il Competence Industry Manufacturing 4.0 incontrando le istituzioni locali e stakeholder pubblici e privati del sistema economico, produttivo e della ricerca piemontese.

Inoltre, sempre nell’ambito delle attività di internazionalizzazione promosse dalla Regione Piemonte con il Ceip, una delegazione di PMI ha partecipato nell’autunno scorso allo Iac, l’International Astronautical Congress, punto di riferimento per la comunità spaziale internazionale, tenutosi a Dubai. A fine gennaio altra presenza all’Arab Health, la fiera di riferimento del settore Salute&Benessere per l’area del Golfo, mentre due settimane fa una delegazione di imprese piemontesi ha fatto tappa al Gulfood, il più grande salone specializzato in Medio Oriente per l’industria alimentare e delle bevande.

“Con i fondi della nuova programmazione europea consolideremo il settore della manifattura di eccellenza. Abbiamo lavorato molto in questi mesi per far emergere i bisogni trasversali ed ora siamo pronti ad utilizzare le risorse per dire che bisogna venire in Piemonte se si vuole produrre con qualità”, commenta l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano.

Presente ieri per un saluto alle aziende piemontesi anche il viceministro dell’Economia Gilberto Pichetto: “In questo momento, grazie all’Expo, Dubai è diventato il centro del mondo – ha sottolineato -. Una città con una grande vivacità, un centro commerciale di incontro e la presenza di molti buyer, accanto ai normali visitatori, la rende una opportunità per le nostre imprese. Per cui è apprezzabile questa idea della Regione Piemonte di organizzare un evento di questo tipo proprio in concomitanza con l’Expo”.

Il bollettino Covid di martedì 1 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.099 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 6% di 35.078 tamponi eseguiti, di cui 29.068 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 984.043, così suddivisi su base provinciale: 81.296 Alessandria, 45.160 Asti, 38.155 Biella, 131.581 Cuneo, 74.559 Novara, 523.148 Torino, 34.941 Vercelli, 35.199 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.819 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.185 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 40 (invariato rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 919(30 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 43.416

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.669.887 (35.078rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.047

Sono 17nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.047 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.750 Alessandria, 781 Asti, 499 Biella, 1.593 Cuneo, 1.047 Novara, 6.218 Torino, 603 Vercelli, 422 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

926.621GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 926.621 (+3.233 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 76.442 Alessandria, 42.937 Asti, 36.318 Biella, 125.136 Cuneo, 71.626 Novara, 495.874 Torino, 32.903 Vercelli, 33.114 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.678 extraregione e 8.593 in fase di definizione.

Iniziate le vaccinazioni con Novavax

INIZIATE OGGI LE VACCINAZIONI CON NOVAVAX

Sono 72.700 le dosi di Novavax arrivate nelle ultime ore in Piemonte. Le preadesioni attualmente sono circa 1.760. I vaccinati di oggi sono 224.

DOSE BOOSTER PER GLI IMMUNODEPRESSI

In linea con quanto previsto dalla struttura Commissariale, da oggi , 1° marzo. in Piemonte si procederà alla somministrazione della dose booster per i soggetti immunodepressi. La platea è di oltre 55.000 persone e 31.500 hanno già maturato i 120 giorni necessari dal completamento del ciclo primario con la dose addizionale.

Saranno le strutture che li hanno in cura a contattare direttamente i soggetti immunodepressi, che potranno essere vaccinati o presso gli ospedali o negli hub vaccinali individuati dalle Asl.

La casa a Torino? Di proprietà anche per i giovani

 L’immobiliare si conferma un settore di investimento centrale per gli italiani. Anche a Torino.

 

E se da un lato la proprietà batte l’affitto 88% a 13% nel mindset generale, dall’altro per un abitante della città su quattro (25%) è importante che anche i giovani che lasciano l’abitazione di famiglia per rendersi autonomi provino a investire, fin da subito, nell’acquisto della casa, considerandolo il loro obiettivo prioritario.

 

Un dato – quello dell’Osservatorio Sara Assicurazioni – che sembra evidenziare, tra le altre cose, come la rinnovata centralità della casa, con la diffusa presenza dell’home working, si stia sempre più affermando anche nell’orizzonte delle nuove generazioni.

 

Numeri alla mano, il 55% dei torinesi – giovani e meno – sentirebbe più sua l’abitazione con l’acquisto, trattandosi anche di un investimento duraturo (45%). Questa potrebbe un giorno essere rivenduta (18%) e, sul lungo periodo, diventare magari un lascito per i figli (37%).

 

La minoranza di coloro che, invece, guarda all’affitto, dichiara di prediligere questa formula soprattutto perché implica un minor carico di responsabilità (57%), ad esempio in caso di guasti e spese per imprevisti. Insieme a questo, conta il fatto che non occorra un capitale iniziale elevato (43%).

 

La passione per il mattone resta alta nonostante qualche preoccupazione legata ai mutui (36%) e all’indebitamento sul lungo periodo e ai prezzi del mattone (30%).

 

Quindi, la casa non viene considerata solo come un acquisto, ma anche come un bene da curare e su cui investire ulteriormente: attraverso una manutenzione costante (70%), investimenti in sicurezza (14%) ma anche una polizza assicurativa (27%).

 

In questo caso, le due garanzie cui si pensa di più, nell’ottica di proteggere il proprio bene, sono le coperture per danni e incidenti domestici (63%) e quelle contro furto e rapina (54%). Considerati gli effetti di eventi naturali e cambiamenti climatici, c’è anche un 25% che dichiara che si sentirebbe più sicuro con delle tutele contro fenomeni come alluvioni e terremoti.

 

“Come evidenzia il nostro Osservatorio, la casa si conferma anche oggi un bene di primaria importanza, fonte di sicurezza e stabilità: un bene da tutelare e manutenere con attenzione – dichiara Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara AssicurazioniPer rispondere a queste esigenze di protezione, noi di Sara Assicurazioni offriamo soluzioni mirate e all’avanguardia, che recentemente abbiamo integrato con una innovativa garanzia per tutelare da possibili controversie burocratiche chi decide di ristrutturare casa avvalendosi delle detrazioni fiscali previste dal Superbonus”.

 

Profughi ucraini in Piemonte, iniziative in corso

Il presidente della Regione Alberto Cirio: “Solidarietà con i fatti verso chi vive una guerra ingiustificata e ingiustificabile che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia”

Sono diverse le iniziative che la Regione Piemonte attuerà in tempi brevi per prestare soccorso ai profughi in arrivo dall’Ucraina.

Nel corso di una riunione operativa che il presidente della Regione Alberto Cirio ha voluto convocare questo pomeriggio con l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia Yaroslav Melnyk, collegato in videoconferenza, e con il console onorario dell’Ucraina in Piemonte Dario Arrigotti, alla quale ha partecipato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, presenti anche i dirigenti dell’Assessorato alla Sanità, dell’Assessorato alle Politiche sociali e del Dirmei, si sono affrontati i seguenti temi:

– la Regione emanerà entro pochi giorni una manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di persone e famiglie disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra;

– il Coordinamento ha raccolto la disponibilità della Fondazione Specchio dei Tempi a fare da punto di riferimento e collettore per le donazioni in denaro destinate a sostenere le famiglie ucraine in arrivo in Piemonte;

– verrà avviata una raccolta di farmaci curata da Dirmei, Assessorato alla Sanità e Federfarma attraverso Farmaonlus da inviare tramite i canali individuati dal Governo agli ospedali ucraini;

– sarà messo a disposizione del Dipartimento della Protezione civile l’ospedale da campo della Maxiemergenza 118, da posizionare ai confini dell’Ucraina per curare i feriti di guerra;

– sarà chiesta all’ospedale Regina Margherita di Torino la disponibilità ad ospitare i bambini ucraini malati di tumore che in questo periodo non possono ricevere le cure adeguate;

– verrà realizzato un apposito progetto per assistere i bambini ucraini vittime della guerra, coordinato dall’assessore Chiara Caucino che, in qualità di assessore con la delega ai bambini, ha dichiarato di voler coinvolgere anche “l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali, al fine di lavorare in sinergia con essa”.

Un invito a sostenere le iniziative a favore dei profughi sarà anche contenuto in ordine del giorno che mercoledì verrà proposto all’approvazione del Consiglio regionale.

“Siamo convinti – ha sostenuto il presidente Cirio rivolgendosi all’ambasciatore Melnyk – che alla solidarietà espressa con le parole debba seguire quella che si manifesta con i fatti. Ed è quello che vuole fare il Piemonte di fronte ad una situazione che scuote le coscienze di tutte le persone che credono nella libertà e nella democrazia e che il Governo italiano ha definito ingiustificata e ingiustificabile”.
“Ringrazio il Piemonte che, prima tra tutte le Regioni italiane, ha lanciato azioni umanitarie per sostenere l’Ucraina – ha dichiarato l’ambasciatore Melnyk – e offriamo la massima disponibilità a sostenere ogni iniziativa che possa rafforzare i nostri rapporti”.

Il console Arrigotti ha annunciato che sono già 500 le famiglie che lo hanno contattato per ospitare profughi e si è detto “sicuro che sarà raggiunto il migliore risultato nei tempi più brevi”.

Legambiente: “Si abbassi di almeno un grado la temperatura negli stabili pubblici“

Guerra, caro energia, cambiamenti climatici.
Una triste convergenza per una razionalizzazione dei consumi


La proposta di Legambiente: “Si abbassi di almeno un grado la temperatura negli stabili pubblici di Regione Piemonte, delle Province piemontesi, della Città Metropolitana e del Comune di Torino. Si riduca l’illuminazione pubblica. Si abbassino i limiti di velocità. E anche i cittadini collaborino, impegnandosi in azioni efficaci di risparmio energetico”.

 

 

In questi giorni tragici segnati dal conflitto bellico in atto in Ucraina (in cui le grandi ricchezze di combustibili fossili del Paese giocano inevitabilmente un ruolo importante), dal caro energia che da qualche tempo affligge l’Europa ed in particolare il nostro Paese, da una crisi climatica ed ecologica che sta mostrando tutta la sua forza di impatto sulla nostra regione, che non vede pioggia da mesi, tutto porta a chiedere con forza una razionalizzazione dei consumi.

 

Che lo si voglia fare come forma di boicottaggio verso il gas russo, che lo si voglia fare per preservare le tasche proprie e della comunità, che lo si voglia fare per dire NO ad una guerra folle che sta portando l’Europa in un incubo da cui pensavamo di esserci liberati dopo le vicende legate all’ex-Jugoslavia.

 

Per questo Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta chiede alla Regione Piemonte, alle Province piemontesi, alla Città Metropolitana di Torino e a tutti i Comuni Piemontesi, a partire da quello di Torino, di mettere mano immediatamente a misure di contenimento dei consumi energetici degli edifici e dei servizi pubblici, abbassando di un grado la temperatura in tutti gli edifici pubblici (scuole comprese) e limitando l’illuminazione pubblica, di abbassare i limiti di velocità di 10 km/h sulle strade su cui hanno competenza e di implementare una campagna di comunicazione rivolta alla cittadinanza sulle modalità di contenimento dei propri consumi energetici.

 

Mentre il Governo ragiona di riaprire centrali a carbone, materiale di cui la Russia stessa è fra i primi 10 produttori al mondo, rischiando di cancellare il poco di buono fatto in questi anni e tornando ad emettere gas climalteranti in conflitto con gli obiettivi di decarbonizzazione mondiali, Legambiente sottolinea la necessità di emanciparsi dalle fonti energetiche fossili: “L’Italia ha l’obbligo e la possibilità di emanciparsi dalla dipendenza delle fonti fossili – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – attraverso uno sfruttamento sistematico delle fonti rinnovabili, a partire dal fotovoltaico e dall’eolico. ‘Un pannello su ogni tetto’ dovrebbe essere un mantra per gli anni a venire. Ma non basta produrre energia da fonti rinnovabili: sono fondamentali la razionalizzazione dell’utilizzo della stessa e l’eliminazione degli sprechi, a partire dal settore pubblico. In tal senso non si capiscono le restrizioni su operazioni come quella relativa al superbonus edilizio, che potrebbe contribuire in maniera sensibile al raggiungimento dell’obiettivo. È giunto il momento di accelerare con decisione verso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, qualunque sia la valenza che si voglia dare alla attività, è arrivato il momento di emanciparsi dalle fonti fossili. Carbone, Petrolio o gas che siano!”

Legambiente Piemonte

 

Il design e le montagne di Torino e del Piemonte alla conquista dell’Expo di Dubai

Il primo evento della settimana dedicata al Piemonte all’Expo di Dubai è stato ieri mattina l’apertura negli spazi espositivi del Padiglione Italia della mostra “L’attitudine al design del Piemonte: la bellezza di creare il futuro”, realizzata in collaborazione con Ceipiemonte.

A dare il saluto iniziale il direttore del Padiglione Italia Andrea Marin: “Questo è un padiglione che parla molto piemontese – ha sottolineato -. L’idea stessa alla base della sua realizzazione viene dal Piemonte, perché il vincitore del concorso di progettazione è piemontese, lo Studio Carlo Ratti. Il Piemonte è presente anche con la caffetteria, che ha il caffè Lavazza, e nello spazio del Belvedere ci sono alcune delle eccellenze come il Castello di Grinzane Cavour, la Reggia di Venaria e le Isole Borromee”.
L’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca ha evidenziato che “abbiamo creato un racconto di quello che è il Piemonte, passando dalle sue bellezze e dalla sua storia, per raccontare il suo futuro”.

Presenti alla cerimonia anche il presidente di Ceipiemonte Dario Peirone con il consigliere di amministrazione Stefano Tizzani e il presidente di VisitPiemonte Beppe Carlevaris.

In questo percorso che racconta il saper fare attraverso il design e la creatività come elemento unificatore che caratterizza e contraddistingue il complesso dei saperi  industriali e artigianali che animano il Piemonte, i visitatori possono ammirare il sofà “Bocca” della Gufram di Barolo, le penne della Aurora, la macchina da scrivere Valentine della Olivetti, una riproduzione in scala dell’Orion Spacecraft (veicolo per nuovi voli con equipaggio verso la Luna) e del rover della missione ExoMars realizzati con la partecipazione di Thales Alenia Space, la tuta spaziale di Thales Alenia Space realizzata dalla Sabelt di Moncalieri, azienda tradizionalmente impegnata nell’automotive e motorsport, le creazioni della Alessi e della Lagostina di Omegna, i modelli in scala della EVO37, moderna risivitazione con la quale la Kimera Automobili di Ronchi ha attualizzato e portato al massimo livello di prestazioni la Lancia Rally 037 del 1982, l’esoscheletro della Comau di Grugliasco.

Questo vero e proprio viaggio emozionale che parte dal car design per passare ai nuovi campi di applicazione aperti dalla new space economy, fino alle sperimentazioni nel fashion e interior design e alle capacità dei maestri artigiani dei vari distretti produttivi, prosegue con i complementi d’arredo della 13 Ricrea di Serralunga di Crea, i gioielli di Manuel Vaccari Carlo Barberis di Valenza Po, le produzioni degli studenti dell’Istituto tecnico superiore TAM di Biella, della Soluzioni tessili di Crevacuore, del Lanificio Drago di Lessona, del Lanificio Cerruti di Biella, i pannelli per decorazioni della Caino Design di Venaria Reale, i materiali per snowboard e freski della CustomMade di Torino, un modello in scala di Structura, prototipo di autovettura realizzato da Italdesign per celebrare il 30° anniversario, una Fiat Turbina del 1954 (la prima automobile europea dotata di una turbina a gas), le proposte della Pietre Trovanti di Crodo (VCO), le creazioni per la tavola della MaisonClaire di Quarona (Vercelli).

A fare da sfondo le immagini del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e della Piacenza Cashmere di Pollone, dell’Allianz Stadium, delle Nitto ATP Finals, del grattacielo di Intesa Sanpaolo e della rampa elicoidale del Lingotto di Torino, della Azimut Yachts di Avigliana, di auto storiche come le Fiat Ardea 1939, Aurelia 1950, Dino Spider 2400, 500 e Lancia Stratos 1971, dell’auto a idrogeno della Pininfarina, della New Stratos MAT, dell’Italdesign Zerouno, della GFG Kangaroo di Giugiaro, della Nucleus by Icona. E ancora, le fotografie del Teatro Regio di Torino, della torcia olimpica di Torino 2006, della sedia Fenis disegnata da Carlo Mollino, delle Cantine Ceretto di Alba, delle Colline Unesco di Langhe Roero e Monferrato, dei tartufi, delle risaie della Aquarello Rice di Livorno Ferraris (Vercelli), del Golf Club Castelconturbia (Novara).

LO SKIDOME DI DUBAI “SI VESTE” DI PIEMONTE

Per tre mesi nel più grande impianto sciistico indoor del mondo verranno raccontate le montagne e le eccellenze culturali e artistiche piemontesi

Da oggi e per i prossimi tre mesi lo SkiDome di Dubai sarà vestito di Piemonte: le centinaia di migliaia di visitatori di questa stazione sciistica, l’unica al mondo al coperto, potranno ammirare le immagini delle piste e delle bellezze naturali ed artistiche del Piemonte e ricevere informazioni su di esse grazie alla campagna promozionale che la Regione ha realizzato in collaborazione con VisitPiemonte.

Posto all’interno del Mall of the Emirates, uno dei più grandi centri commerciali del mondo, lo SkiDome è la prima e più grande stazione sciistica del Medio Oriente ed un’importante meta turistica della zona. Copre una superficie di 22.500 metri quadrati su un dislivello di 60 metri ed è composto da 5 diverse piste con varie pendenze (la più lunga è di 400 m) e difficoltà, innevate con appositi cannoni sparaneve e servite da una seggiovia. Vi sono ospitati anche uno snow park, una pista per slittino, una piccola scuola di sci e snowboard, un rifugio in stile alpino.

“Le nostre montagne e lo SkiDome – ha dichiarato l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca – uniscono concettualmente il Piemonte e gli Emirati Arabi in una connessione unica, di grande impatto. Si tratta di un’iniziativa che ci consente di svolgere una grande azione di promozione del nostro territorio in un contesto di rilevanza internazionale”.

Sergio Gibelli, consigliere di Arpiet, l’associazione che riunisce gli esercenti degli impianti a fune del Piemonte, ha aggiunto che “lo SkiDome, con la sua particolarità, è affascinante e molto suggestivo e rappresenta una grossa promozione per un settore fondamentale per le sue ricadute sulla nostra economia e sul nostro turismo, importa valuta e resiste al periodo di crisi. Anche quest’anno la gente dimostra che ha voglia di sciare”.

La campagna promozionale “Piemonte autentico” è, con tutte le sue declinazioni Gusto, Spirito, Libertà e Bellezza, il motivo conduttore di tutta la pianificazione, che prevede: la vestizione di una parete di 25 metri per 4,8 di fronte allo Chalet Avalanche Café, uno dei punti di maggiore socializzazione; schermi digitali alla biglietteria di ingresso di fronte allo SkiDome; 3 schermi vicino al ponte, luogo di grandissimo passaggio, dove girano i video della campagna istituzionale; vari pannelli retroilluminati. Inoltre, i soggetti “Libertà Autentica”, con i più importanti comprensori sciistici, vestono la parete della pista dello SkiDome insieme a una mappa di posizionamento del Piemonte rispetto alle linee aeree per raggiungerlo. Protagonisti, in particolare, i comprensori della Via Lattea, del Cuneese con lo sci da fondo, l’Oasi Zegna, la Valle Formazza con Riale e la passeggiata con le ciaspole, Monterosa 2000 in Valsesia. Tra gli altri soggetti della campagna la Palazzina di Caccia di Stupinigi, le mongolfiere di Mondovì e i tajarin con il Tartufo bianco.

Questa sera si è anche svolto un momento conviviale nello Chalet Avalanche Café, durante il quale la ”destinazione Piemonte” è stata presentata alla stampa internazionale, agli influencer emiratini e ai tour operator.

In arrivo alle ASL 72mila dosi di Novavax

COVID PIEMONTE: PER I NON VACCINATI RISCHIO 7 VOLTE PIÙ ALTO DI TERAPIA INTENSIVA E, SE SONO OVER40, 7 VOLTE MAGGIORE DI MORTALITÀ

Nell’ultima settimana dal 19 – 25 febbraio, che in questa quarta ondata dalle stime degli epidemiologi della Regione Piemonte vede il progredire della fase discendente della curva del contagio, i casi positivi sono stati lo 0.2% tra gli oltre 3,6 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo (con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson) o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi. Una percentuale cinque volte più alta pari al 1.1% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (530 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).
I ricoveri in terapia intensiva sono stati 3.8 su 100 mila tra i non vaccinati e 0.5 su 100 mila tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi.
La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 6.7 su 100 mila tra i non vaccinati over40 contro 1.0 su 100 mila tra quelli vaccinati o guariti.
Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 7 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 7 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del Covid.

 L’ARRIVO DI NOVAVAX

Arrivano oggi  in Piemonte 72.700 dosi di vaccino Novavax, che saranno subito consegnate alle aziende sanitarie. La somministrazione inizierà lunedì prossimo, 28 febbraio.

Ad oggi sono 1.600 le persone che hanno già effettuato su www.ilPiemontetivaccina.it la preadesione per ricevere questo tipo di vaccino contro il Covid.

Associazioni in piazza a Torino per dire no alla guerra in Ucraina

No all’invasione dell’Ucraina e alla guerra. Molti i presenti alla manifestazione, promossa dal Coordinamento A.G.i.Te. a Torino contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi. Partecipano anche i sindacati e i rappresentanti di tutte le professioni religiose. “La guerra non risolve nessun problema, semplicemente distrugge”, dice  Zaira Zafarana di A.G.i.Te.  “Non subiremo la fatalità della guerra come soluzione delle controversie, o peggio, come ‘igiene del mondo’ per pulirlo dai suoi errori. Essere in piazza è fondamentale, per nulla banale”, così sul volantino di Se non ora quando, una delle associazioni presenti.

(foto Mihai Bursuc)