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Tre condanne per il naufragio di Valentino e Valentina

Si è concluso  con tre condanne in tribunale a Torino il processo per il naufragio dei battelli della navigazione turistica sul fiume Po ‘Valentino’ e ‘Valentina’, nell’alluvione del novembre 2016.

I tre imputati sono  dirigenti della società di trasporto  Gtt che in periodi  differenti furono responsabili del servizio: la pena per tutti e tre è di 7 mesi di reclusione con la condizionale per cooperazione in delitto colposo di pericolo.

Sul sito dei vaccini del Piemonte la “finestra” temporale in cui ottenere la dose

A partire dalle 14 di oggi in Piemonte

chi attende di essere vaccinato dopo avere pre-aderito alla campagna vaccinale conoscerà, sulla nuova sezione del portale www.ilPiemontetivaccina.it la finestra temporale di 10 giorni entro la quale dovrebbe ottenere  la somministrazione della dose. Lo ha annunciato  questa mattina in videoconferenza stampa l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.

 

DA OGGI SUL PORTALE ILPIEMONTETIVACCINA.IT DISPONIBILE IL MEMORANDUM VACCINALE

Riassume tutte le informazioni sul proprio percorso e fornisce la data o una previsione sul periodo in cui si verrà chiamati per la vaccinazione. Da lunedì 17 maggio sarà scaricabile online anche il certificato vaccinale ufficiale. Nel giorno del vaccino bus, metro e treni saranno gratuiti in Piemonte.

Sono diverse le novità attive da oggi sul portale www.ilpiemontetivaccina.it che consente di aderire alla campagna vaccinale contro il Covid-19.

Ad illustrarle nel corso di una videoconferenza stampa sono stati gli assessori regionali alla Sanità, Luigi Genesio Icardi e all’Innovazione Matteo Marnati insieme al commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo e al commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo.

Da oggi la piattaforma realizzata dal CSI-Piemonte consente a chi ha effettuato la registrazione di accedere al proprio “percorso vaccinale”, contenente tutte le informazioni sulla preadesione, gli appuntamenti già calendarizzati e i vaccini eventualmente già ricevuti.

Il nuovo sistema indica anche una fascia temporale di dieci giorni nella quale si verrà presumibilmente chiamati per la vaccinazione e, laddove non ancora possibile, segnala il termine massimo della data entro la quale si sarà vaccinati.

La previsione è consultabile a partire dal giorno successivo alla propria adesione (chi si era già registrato può visualizzarla invece immediatamente) ed è generata da un algoritmo che opera in base alla programmazione dei punti vaccinali e alla disponibilità dei vaccini. Successivamente, in prossimità della convocazione, ognuno riceverà un sms e/o una mail con la comunicazione di data, ora e luogo esatti della vaccinazione.

Nel caso di persone che hanno un medico di famiglia vaccinatore, la piattaforma indica le date di preadesione e di somministrazione, mentre la convocazione verrà fatta direttamente dal proprio medico.

Lo stesso nel caso di pazienti “non trasportabili”, che vengono contattati direttamente dall’Asl di competenza.

Per accedere alla nuova funzione mediante l’area personale della piattaforma si devono utilizzare le credenziali SPID oppure codice fiscale e tessera sanitaria. In questo secondo caso gli utenti ricevono sul numero di cellulare indicato in fase di preadesione una password temporanea da inserire per l’accesso. Le categorie che hanno già effettuato il vaccino senza preadesione (per esempio operatori sanitari, Rsa e forze dell’ordine) possono accedere esclusivamente con SPID.

È inoltre possibile scaricare e stampare anche il proprio “memorandum vaccinale”, contenente tutte le informazioni presenti nel percorso personale.

Dal 17 maggio inoltre, come già possibile su SalutePiemonte, anche sul portale IlPiemontetivaccina si potrà scaricare il proprio “certificato vaccinale”, vero e proprio documento sanitario ufficiale indicante le dosi e il tipo di vaccino ricevuto (per motivi di privacy e sicurezza potrà essere scaricato soltanto previo accesso con SPID).

“Fino a oggi le date incerte delle consegne dei vaccini rendevano molto rischioso dare una indicazione precisa del giorno di vaccinazione perché il rischio concreto era di dover poi disdire agli appuntamenti in assenza di vaccini – ha spiegato l’assessore Icardi -. Ora le comunicazioni sulle forniture di danno maggiore margine per programmare le agende delle Asl per cui abbiamo modificato il sistema in modo da fornire a ogni cittadino una idea di massima del periodo in cui sarà vaccinato, in modo da consentire a tutti una migliore organizzazione dei propri impegni. Avremmo voluto rendere il sistema ad accesso diretto, senza la necessità di autentificazioni digitali e password, ma il Garante della Privacy ci ha dato binari molto stretti entro i quali muoverci, essendo dati personali sensibili”.

“Dal primo giorno della pandemia – ha commentato Pietro Pacini, direttore generale del CSI-Piemonte – abbiamo lavorato giorno e notte al fianco della Regione, del Dirmei e della Protezione civile per fornire strumenti innovativi, efficienti e in grado di contrastare la diffusione del Covid-19 fra la popolazione, facendo evolvere il sistema con nuove funzionalità anche in relazione alle novità normative decise dal Governo nazionale. Oggi, con queste nuove funzioni, la piattaforma di preadesione ‘Il Piemonte ti vaccina’ offre ai piemontesi la possibilità di seguire con maggiore precisione il proprio percorso vaccinale”.

Durante la videoconferenza stampa è stato anche comunicato il calendario delle prossime preadesioni per le altre fasce d’età: da domani 11 maggio partirà sul portale IlPiemontetivaccina l‘adesione della fascia 50-54 anni (la fascia 55-59 anni può già aderire dal 4 maggio), il 25 maggio partirà quella per la fascia 45-49 anni, il 1° giugno la fascia 40-44 anni, l’8 giugno la fascia 30-39 anni e dal 15 giugno la fascia 16-29 anni.

“Il Governo ha comunicato che a giugno l’Italia riceverà complessivamente 25 milioni di dosi, che per il Piemonte significa oltre 2 milioni – ha reso noto Icardi -. Se sarà così, per l’inizio dell’autunno avremo una significativa percentuale di popolazione vaccinata. Attualmente abbiamo una capacità vaccinale di oltre 40 mila somministrazioni al giorno, ma con i vaccini disponibili possiamo farne in media circa 30-35 mila. Se le dosi arriveranno però siamo in grado raddoppiare già da fine maggio: abbiamo più di 1000 farmacie pronte, 50 nuovi centri pronti a partire e 857 imprese che si sono candidate come punti vaccinali. Non possiamo farli partire però se non abbiamo i vaccini”.

Quanto alla tipologia di vaccini somministrabili, per AstraZeneca, non avendo al momento notizie sulle prossime consegne, la distribuzione dell’attuale giacenza è contingentata, destinando una quota alle prime dosi, in particolare per i medici di famiglia, e la parte maggiore alle seconde dosi, dovendo garantire entro fine giugno 227 mila richiami.

Ai medici di base saranno destinate principalmente anche le dosi di Johnson&Johnson, mentre è allo studio la fattibilità tecnico-logistica di una somministrazione in ambulatorio da parte dei medici di medicina generale anche dei vaccini Pfizer e Moderna.

Durante la conferenza stampa è stato annunciato, inoltre, che nel giorno della vaccinazione l’uso dei mezzi pubblici per raggiungere il centro vaccinale (e ritorno) è gratuito in tutto il Piemonte: in autobus, treno o tram basta non serve acquistare il biglietto ma basta esibire il messaggio di convocazione, mentre nel caso della metro è possibile chiedere il rimborso del biglietto presso il Centro servizi al cliente Gtt di Porta Nuova. Tutte le informazioni sono pubblicate su www.ilpiemontetivaccina.it

Covid, hub aziendali: e dopo il vaccino Lavazza ti offre un caffè

Il Gruppo Lavazza dà un nuovo contributo contro l’emergenza sanitaria, accogliendo la proposta di Confindustria di mettere a disposizione i propri spazi aziendali per la campagna vaccinale

Un hub vaccinale realizzato alla Nuvola, sede torinese dell’azienda del caffè, che sarà gestito dall’Asl Città di Torino. Il più grande hub vaccinale del Piemonte, saranno somministrati a regime 1.700 vaccini al giorno. Con in più un buono per bersi un caffè Lavazza nel quartiere…

… continua a leggere:

E dopo il vaccino, Lavazza ti offre un caffé

Covid, il bollettino di domenica 9 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 592 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 19 dopo test antigenico), pari al 5% di 11.767 tamponi eseguiti, di cui 4.877 antigenici. Dei 592 nuovi casi, gli asintomatici sono 252 (42,6%).

I casi sono così ripartiti: 83 screening, 350 contatti di caso, 159 con indagine in corso; per ambito: 5 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 91 scolastico, 496 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 356.013, così suddivisi su base provinciale: 28.711 Alessandria, 17.049 Asti, 11.045 Biella, 51.281 Cuneo, 27.374 Novara, 190.755 Torino, 13.207 Vercelli, 12.604 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.467 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.520 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 169 (-7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1680 (-46 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.648

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.552.352 (+11.767 rispetto a ieri), di cui 1.542.320 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.404

Sono 13 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.404 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.541 Alessandria, 695 Asti, 422 Biella, 1.419 Cuneo, 932 Novara, 5.430 Torino, 506 Vercelli, 365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 94 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

331.122 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 331.122 (+695 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.318 Alessandria, 15.928 Asti, 10.018 Biella, 47.596 Cuneo, 25.542 Novara, 177.944 Torino, 12.249 Vercelli, 11.821 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.363 extraregione e 2.343 in fase di definizione.

A passeggio sotto i portici di via Roma senza mascherina, multati quattro ragazzi (con precedenti di polizia)

Agenti del Commissariato Centro in servizio di Volante, nel corso del controllo del territorio in centro città, ha notato in via Roma, nei pressi di piazza Carlo Felice, un gruppetto composto da 4 ragazzi di circa 20 anni, tre  dei quali percorrevano la via senza indossare il dispositivo di protezione individuale.  

I tre, tutti di origine maghrebina, risultano avere a proprio carico numerosi e recenti precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, ed hanno assunto sin da subito un atteggiamento ostile nei confronti dei poliziotti. Un cittadino italiano di 33 anni, durante le fasi del controllo, si è avvicinato ai poliziotti, anch’egli senza indossare la mascherina, contestandone l’operato per motivi ideologici. Sia quest’ultimo che i tre ventenni di origine maghrebina sono stati sanzionati dagli agenti per violazione della normativa anti Covid.

Tamponi rapidi gratuiti nelle Rsa per le visite dei parenti

Il 96,5% delle strutture è libero dal Covid La stragrande maggioranza degli ospiti ha già ricevuto le due dosi di vaccino


La Regione Piemonte consegnerà gratuitamente alle residenze socio-assistenziali i tamponi rapidi che permetteranno di agevolare gli incontri tra gli ospiti ed i loro parenti.

A comunicare questa nuova iniziativa sono stati il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi nel corso di una videoconferenza stampa dalla Sala della Trasparenza del Palazzo della Regione.

“Aspettiamo che il Governo per metà maggio approvi le misure sulla riapertura delle Rsa che sono state predisposte dalla Conferenza delle Regioni – ha dichiarato Cirio – e vengano codificate in maniera omogenea le modalità che l’80% delle strutture sta già applicando autonomamente su discrezione del proprio direttore sanitario, come previsto dalla normativa vigente. Il giusto equilibrio tra normalità e sicurezza consentirà di riabbracciare ancora di più le persone che amiamo. Oggi le Rsa piemontesi sono in sicurezza e il 96,5% di esse è libero dal Covid. A consentire questo risultato è stata la vaccinazione degli ospiti: la quasi totalità ha ricevuto la prima dose e l’83% la seconda. E la sicurezza raggiunta dalle Rsa è la prova che la vaccinazione funziona e produce effetti estremamente importanti. Chi sostiene il contrario veda il dato delle riduzione della mortalità in queste strutture, diminuita di due terzi tra dicembre 2020 e aprile 2021”.

Il presidente ha poi evidenziato che “in questi mesi si è stata realizzata la Piattaforma Residenzialità, che ci consente di avere in tempo reale una panoramica complessiva della situazione delle singole strutture. Per fare programmazione ci vuole un sistema che funzioni, e oggi questo monitoraggio è consolidato e non si torna indietro. Non arretreremo di un millimetro dai grandi risultati raggiunti per la tutela dei nostri anziani”.

“I tempi sono maturi per facilitare le modalità di riapertura delle strutture residenziali sanitarie sia per gli ospiti che per i visitatori – ha osservato l’assessore Icardi – In questi mesi, le strutture residenziali sanitarie hanno compiuto sforzi enormi per adeguarsi alle misure di sicurezza richieste dall’emergenza Covid-19, il monitoraggio del contagio degli ospiti e del personale si è efficacemente consolidato, così come tutti gli ospiti e il personale sono ormai vaccinati ed anche lo scenario epidemico volge verso una situazione meno critica. E’ quindi ora di consentire una maggiore facilità di accesso, per prestare la massima attenzione anche all’aspetto psicologico degli anziani e delle persone più fragili che hanno vissuto le inevitabili restrizioni dovute all’emergenza. Ne ho parlato in questi giorni in diversi confronti informali con il ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il direttore generale della prevenzione presso il Ministero della salute Giovanna Rezza. Le Regioni hanno elaborato nuove linee guida che sono al vaglio del Ministero. Siamo fiduciosi che verranno tenute nella giusta considerazione”.

La revisione delle linee guida per consentire le visite dei parenti nelle Rsa alla luce del fatto che quasi tutti gli ospiti e gli operatori sono stati vaccinati era stata chiesta dalla Regione in una lettera che nei giorni scorsi il presidente Cirio e gli assessori Icardi e Chiara Caucino (Politiche sociali) hanno inviato al Governo.

Tra le altre iniziative assunte dalla Regione nei confronti delle Rsa sono state ricordate la fornitura di 1,1 milioni di test rapidi per monitorare ogni due settimane gli ospiti e il personale, i 41 milioni di ristori stanziati per fronteggiare l’emergenza, l’istituzione dell’Osservatorio regionale con cabine di regia su base provinciale, la possibilità di inserire in Piattaforma Residenzialità il dato dei test rapidi eseguiti e l’età delle persone sottoposte all’esame.

Giallo a Stupinigi Trovato cadavere carbonizzato nei campi

Nel pomeriggio, nei pressi di Stupinigi, all’interno di un campo agricolo, i carabinieri hanno rinvenuto un cadavere quasi completamente carbonizzato

Il corpo si trovava vicino a una bicicletta e a un telefono cellulare.

Sul posto il personale del nucleo investigativo del Comando Provinciale dell’Arma ed il medico legale per gli accertamenti scientifici del caso.

Bollettino Covid di sabato 8 maggio: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16  

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 719 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 64 dopo test antigenico), pari al 2,7% di 26.236 tamponi eseguiti, di cui 17.760 antigenici. Dei 719 nuovi casi, gli asintomatici sono 317 (44,1%).

I casi sono così ripartiti: 86 screening, 466 contatti di caso, 167 con indagine in corso: per ambito: 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 119 scolastico, 596 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 355.421 così suddivisi su base provinciale: 28.644 Alessandria, 17.042 Asti, 11.031 Biella, 51.178 Cuneo, 27.335 Novara, 190.440 Torino, 13.196 Vercelli, 12.577 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.467 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.505 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 166 (+ 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1726 (38 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.711

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.540.585 (+26.236 rispetto a ieri), di cui 1.538.580 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.391

Sono 7 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.391 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.540 Alessandria, 695 Asti, 422 Biella, 1.416 Cuneo, 931 Novara, 5.423 Torino, 506 Vercelli, 365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 93 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

330.427 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 330.427 (+ 971 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.262 Alessandria, 15.911 Asti, 10.003 Biella, 47.507 Cuneo, 25.499 Novara, 177.521 Torino, 12.240 Vercelli, 11.784 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.362 extraregione e 2.338 in fase di definizione.

Mercato immobiliare a Torino quartiere per quartiere: nel 2020 prezzi stabili, compravendite in calo

Forti differenze tra Torino e provincia. Falchera, Borgo Po, Cenisia e San Donato in crescita

Nel 2020 Torino registra un mercato immobiliare abitativo sostanzialmente stabile nei prezzi, seppur con un decremento nelle compravendite, tuttavia inferiore alle stime preliminari di chiusura anno. Al contempo però mostra come il comparto si sia rinforzato sul fuori porta e in provincia rispetto alla città. A Torino invece l’anno appena passato ha ridato slancio all’andamento di Falchera, Borgo Po, San Donato e Cenisia. Lo rivela l’Osservatorio del mercato immobiliare 2020, condotto dagli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).

La città metropolitana di Torino ha registrato 28.030 compravendite nel ramo residenziale: 11.870 nel capoluogo e 16.160 nella provincia subalpina. Un decremento medio percentuale dell’8,6%, rispetto al 2019. Il calo delle transazioni a Torino è stato del 13%, una contrazione inferiore alle stime previsionali di fine anno che segnalavano una discesa tra il 20 e il 25%. La provincia torinesemostra invece una migliore tenuta, rispetto al capoluogo, con un calo del 5% nelle compravendite sul 2019. Otto punti percentuali dividono i volumi di vendita nelle due macro aree. Mentre nel 2019, con valori in positivo, solo un punto percentuale le divideva. Al contempo si riduce il gap nella variazione dei prezzi. Le quotazioni medie al metro quadro hanno registrato il -0,2% a Torino mentre il-0,8% nel resto del territorio.

“L’impatto della pandemia ha cambiato l’andamento del mercato immobiliare, rendendolo discontinuo e non omogeneo nel corso dell’anno. Il primo semestre ha frenato bruscamente le vendite, che si sono poi riprese nella seconda parte dell’anno con un’accelerata, quasi sorprendente, che ha contenuto la perdita di transizioni. Il -13% può quindi considerarsi fisiologico visti i due mesi di stop delle attività”, spiega Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino.

“Il 2020 ci consegna un mercato residenziale ancora equilibrato, tra compravendite e prezzi”, commenta Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip. Le mutate esigenze legate al significato e al valore dello spazio in cui si abita hanno sostenuto la domanda, seppur modificando in parte il suo indirizzo. Ne dà evidenza il raffronto tra le rilevazioni di Torino e quelle della provincia – sottolinea Portinaro -. La forbice tra le due flessioni nelle transazioni è molto più ampia nel 2020, rispetto all’anno precedente in cui si distanziavano di un solo punto percentuale. Un dato che va a suffragare il rinato desiderio di spazi e giardini. Soluzioni più diffuse fuori città, a prezzi più contenuti, rispetto a parità di spesa alle proposte in piena città”.

I QUARTIERI

Nel quadro generale aumenta la platea di zone in cui le oscillazioni percentuali si avvicinano allo zero. Al contempo si attenuano le differenze, sempre in termini di percentuali, tra quartieri, così come tra i vari comuni della provincia.  Restano aree in positivo a trazione del mercato e permangono zone con criticità, ma in entrambi i casi le variazioni sono lievi e rivelano l’assestamento del mercato.

Le zone centrali di piazza San Carlo, Statuto e Vittorio Veneto che nel  2019 salivano in media del 2,8% (trainato da Statuto con il +4%), nel 2020 si equilibrano a un modesto +0,7%, con capofila la centralissima piazza San Carlo (+1,5%). Anche Cit Turin, unica zona che dal 2015 non ha mai visto valori negativi, rialza le quotazioni solo dell’1,3%, mentre l’anno scorso segnava il +4,4%.

Le zone periferiche, caratterizzate negli ultimi anni da valori negativi, vedono oscillazioni percentuale più contenute. Se nel 2019 i prezzi scendevano fino al -9%, nel 2020 non si va al di sotto del -3%. È la situazione di Borgo Vittoria (-3%) e Parella(-2,9%).

 

IN CRESCITA: FALCHERA, BORGO PO, CENISIA E SAN DONATO

L’area di Falchera-Villaretto mostra una sostanziale novità rispetto al passato. Nel 2020 i prezzi segnano solo il –0,9% (nel 2019 era precipitata a -9%). “È l’effetto di alcune opere urbanistiche di riqualificazione”, spiega Lucia Vigna, vice presidente di Fiaip Torino.  “È stata ripristinata la fruibilità pubblica dell’area dei laghetti, con un importante intervento di recupero ambientale che è partito dalla bonifica dai materiali di rifiuto, fino alla creazione di aree attrezzate piste ciclabili, campi sportivi”.

In più la zona ha “sommato anno dopo anno perdite di valore e si è assestata, arrivando al suo equilibrio di mercato”, aggiunge Vigna, sottolineando come questo parametro si evidenzi in diverse zone che negli anni passato hanno avuto ribassi su ribassi.

Inoltre, “Villaretto – prosegue Vigna – ha molte aree verdi, i prezzi sono più sostenibili, così si riesce ad accedere a costruzioni recenti e moderne, già pensate con terrazzini e ampi balconi”.

A stupire è anche Borgo Po che recupera valore e torna in positivo con il +0,5% e 2.647 euro al metro quadro (nel 2019 era sotto con il -2,6%). “Nel 2020, Borgo Po ha ritrovato vigore sotto l’impulso della ricerca del verde”, Claudia Gallipoli delegata ai rapporti istituzionali di Fiaip. “Spesso trascurata in passato, è stata ripresa in considerazione per i suoi vantaggi: vicina al centro, ma abbastanza distante dalla confusione. In certi tratti gode della vista del fiume. In cinque minuti si raggiunge piazza Vittorio e al contempo permette di fare più facilmente una vita all’aria aperta, grazie anche alle ciclabili. È una zona che vedrà dei benefici nei prossimi anni, infatti c’è già fermento edile con il via a operazioni di riqualificazione”, sottolinea Gallipoli.

San Donato mostra segnali di recupero con un +1,5% e 1.640 euro al metro quadro (nel 2019 già segnata un +0,5%). “San Donato è in ripresa, anche se la percentuale di risalita non è significativa, è una media tra la prima parte, prossima a piazza Statuto, e la parte più spostata verso corso Tassoni”, commenta Gallipoli.  “Non godeva di una bella fama, ma negli ultimi anni grazie al passante ferroviario di piazza Statuto ha avuto una ripresa. Soprattutto il primo tratto di via ne ha giovato, comoda a Porta Susa e alle fermate metropolitane”. I valori hanno seguito un costante trend positivo dopo il tonfo del 2014/2015.

Cenisia sale con il +1,3% e 1.858 euro al metro quadro (recuperando dal -1,8% del 2019). Anche in questo caso la forza gravitazionale di una zona limitrofa fa da traino favorevole. In questo caso Cenisia gode dell’influenza del cuore liberty di Torino.  “Non vanta palazzi storici e signorili come Cit Turin, ma ha prezzi più abbordabili, beneficia della presenza di tanti servizi e della vicinanza alla metropolitana”, spiega Luca Portinaro. “La lieve crescita dei valori è una media di zona, che sale avvicinandosi a piazza Adriano e piazza Bernini”.

DISCESA PREZZI SI ATTENUA

Diverse zone di Torino caratterizzate negli anni passati da consistenti discese dei prezzi, nel 2020 hanno mostrato cali ben più moderati. Borgo Vittoria è la zona più penalizzata e registra il peggior dato annuale con il -3% e 1.218 euro al metro quadro. Parella segna il -2,9% con un prezzo medio al metro quadro di 1.579 euro. Nizza Millefonti scende con il -2,1% e 1.713 euro al metro quadro.
Cavoretto scende al -1,9% con 2mila euro al metro quadro, incrementando la perdita di valore già subita nel 2019 del -1%. Madonna di Campagnaregistra il -1,4% con 1.000 euro al metro quadro. Mentre Barriera di Milano registra il -1,2% con un valore al metro quadro di 826 euro (nel 2019 aveva registrato il -4%).  Regio Parco–Barca registra il -1,1% con 1.216 euro al metro quadro (mentre nel 2019 aveva un valore positivo seppur contenuto del +1,5%). Pozzo Strada segna il -0,9% con 1895 euro al metro quadro (nel 2019 era scesa al -3%). Santa Rita registra il -1,1% con 1.632 euro al metro quadro (nel 2019 era a -1,2%).

AUMENTO ZONE DAI VALORI STABILI

Aumenta il numero di aree con valori stabili e differenze percentuali prossime allo zero.

Aurora torna in positivo con lo  0,1% e 984 euro al metro quadro (nel 2019 era scesa al -1%). Gran Madre-Crimea resta pressoché invariata con il -0,1% e 3.418 euro l metro quadro (nel 2019 era -0,3%). Lingotto segna il +0,1% con 1.195 euro al metro quadro e ritorna in positivo dopo il -1,4% del 2019. Anche Lucento e Vallette si attesta al +0,1% con 846 euro al metro quadro (nel 2019 segnava il -2,6%). Madonna Pilone – Sassi – Bertolla segna il -0,5% con circa 2mila euro al metro quadro, come registrato nel 2019. Mirafiori Nord si attesta sul +0,9% con 1.530 euro al metro quadro (nel 2019 era al +0,8% ). Mirafiori Sud recupera lievemente i valori con un +1,1% con 1.371 euro al metro quadro. Regio Parco Sud – Aurora segna 0,8% con 1.713 euro al metro quadro. In lieve recupero San Salvario con il -0,5% e 1.942 euro al metro quadro (nel 2019 segnava il -2,3%). Stabile San Paolo con il -0,4% (nel 2019 era al +0,1%). Crocetta torna in positivo con il +0,7% e 2.410 euro al metro quadro, interrompendo una serie di annate in discesa (nel 2019 segnava il -0,3%).

LA PROVINCIA

La provincia torinese registra nel 2020 un calo del 5% nelle compravendite rispetto 2019. Confrontando il dato con quello del capoluogo, vanta una migliore tenuta complessiva nell’anno della pandemia.  Se la città perde il 13% di compravendite, la provincia scende solo del 5%. Otto punti percentuali dividono le due macro aree. Mentre nel 2019 la differenza nelle transazioni era nettamente meno evidente: un solo punto percentuale e con numeri in positivo (Torino città +1%, provincia +2%). Sul fronte prezzi la provincia resta pressoché stabile con un -0,8%, anche in questo caso va a ridursi il gap percentuale del 2019, già lieve, tra la città di Torino e la provincia (Torino -0,8%, provincia -1,3%).

Il recupero delle quotazioni è trainato sostanzialmente da un ritorno a valori positivi di Chivasso con il +1% (nel 2019 era a -1,3%), Collegno con il +1,2% (nel 2019 era a -1,8%) e Moncalieri con -0,5% (nel 2019 segnava il -3,5%). Mentre molti altri Comuni non hanno avuto particolari oscillazioni nei prezzi.

Il mercato residenziale dell’Alta Val di Susa e Val Chisone, fatto principalmente di seconde case, vede migliorare i prezzi degli appartamenti in montagna, anche se permane il segno negativo: -1,3% (nel 2019 era -3%). Le case indipendenti sono quelle che fanno più fatica a trovare acquirenti sul  mercato e scendono del 2,9% (nel 2019 segnavano il -3,5%).

BOX, UFFICI E NEGOZI

Il mercato dei box e dei posti auto nel 2020 torna a scendere con una lieve flessione del -0,9%, perdendo la stabilità raggiunta nel 2019 e rivelando lo scarso interesse per il settore. Il mercato dei locali commerciali e del terziario scontano la crisidovuta alle restrizioni per l’emergenza Coronavirus che deprime i prezzi del -5,5%. Anche gli uffici in città perdono valore e segnano il -4%.

MUTUI
Nonostante la pandemia da Covid-19, il 2020 ha segnato una crescita nella richiesta di mutui per l’acquisto della prima o della seconda casa nel territorio torinese, segnando un +2,8% rispetto al 2019.

 

PREVISIONI 2021

Mercato parte con sprint, ma transazioni rallentate dal credito e smart working

 

Il 52% degli operatori del settore immobiliare ritiene che il 2021 avrà un andamento migliore rispetto al  2020. Senza più blocchi e restrizioni, le agenzie e le attività di mediazione sono pienamente operative e il sentiment prevede una nuova crescita dei volumi delle transazioni e un ritorno ai livelli pre-Covid.

Sebbene la spinta espansiva nelle compravendite degli scorsi anni si sia interrotta, il 2020 ha mostrato un settore residenziale stabile, con un numero di compravendite penalizzato dalla chiusura per la pandemia, che tuttavia ha retto l’urto senza mutarne l’equilibrio.

“Non ci sono stati shock”, commenta Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino. “Ma si tratta di un’analisi a stretto giro, in cui il mercato è rimasto stabile perché la domanda si è adattata alle nuove circostanze. Se la crisi stenterà a placarsi, sarà facile che ci siano altri effetti. Chiusure, aperture a singhiozzo, attività che non incassano, l’impoverimento dei cittadini possono avere ricadute anche su un bene sentito come prioritario come la casa. Gli immobili sono come un polmone che respira l’aria socio demografica dei suoi abitanti”, sottolinea il presidente.

In questi primi mesi del 2021 si delineano scenari diversi rispetto al passato, ma sempre determinati dalla crisi pandemica. Andamenti singolari riguardano le locazioni di bilocali per studenti o di appartamenti a uso turistico: fermi sul mercato per il blocco degli spostamenti.

Ma anche le compravendite ne sono influenzate. “L’inizio del 2021 – spiega Amerio – rivela un ottimo sprint nell’interesse e nella domanda, ma si riscontra un complessivo rallentamento nella chiusura delle compravendite, a causa dell’allungamento dei tempi dovuto allo smart working degli operatori bancari che si trovano a evadere una maggiore quantità di richieste di mutuo”. Inoltre, ne consegue che “su un numero più alto di richieste di mutuo, proporzionalmente aumentano anche le possibilità in cui il credito non sia concesso e l’abitazione, data per venduta, torni sul mercato. In sintesi, non si tratta di mutamenti stravolgenti, ma di andamenti che si sintonizzano sugli attuali scenari, caratterizzati da una generale maggior incertezza”.

 

Fiaip Collegio Provinciale di Torino

Il Giro d’Italia 2021 parte da Torino

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A 10 anni di distanza dall’ultima volta, e nel 160° anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia

Domani alle ore 14.oo, inizierà da Torino il Giro d’Italia di ciclismo. A 10 anni di distanza dall’ultima volta, la città di Torino e la Regione Piemonte ospiteranno ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia. Dopo quasi 2 anni di eventi bloccati, manifestazioni sportive cancellate e attività commerciali chiuse a causa delle “misure anti-Covid”, il Giro d’Italia sembra aver ridato un po’ di vita e di colore al capoluogo piemontese.

Il Giro si aprirà appunto sabato 8 maggio con un cronopologo individuale di 9 km per le vie della città. La tappa partirà dalla sontuosa piazza Castello e proseguirà fino in piazza Gran Madre, passando dal Valentino e da corso Moncalieri.

La seconda tappa si svolgerà invece nella giornata di domenica 9 maggio e sarà la suggestiva Palazzina di Caccia di Stupinigi a fare da sfondo alla partenza prevista per le 12.40. I ciclisti dovranno affrontare la sfida di 179 km per poi giungere e far riposare le proprie bici nella cittadina di Novara.

La terza tappa partirà appunto da Novara per poi concludersi 187 km dopo a Biella.

Un evento quello del Giro d’Italia che comporterà notevoli cambiamenti alla viabilità torinese e “piemontese” ma che rappresenta, quest’anno come non mai, una competizione sportiva dal sapore di libertà.

 

 Simona Pili Stella