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Accusato di omicidio per la bimba morta cadendo dal balcone. L’uomo tra le lacrime: “Non sono stato attento”

E’ da chiarire come la piccola Fatima sia caduta da quella ringhiera  di via Milano.

C’era stata una discussione secondo alcuni testimoni. Forse la bambina è sfuggita al controllo dell’uomo: spesso la piccola saliva da lui che abitava al piano di sopra  e magari è scivolata mentre la teneva in braccio? Più  ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.

“Mi sento in colpa per quanto è successo: non sono stato attento”, ha dichiarato ai pubblici ministeri, tra le lacrime Azar Mohssine. L’uomo abita al quinto piano della palazzina ed è il compagno della madre della bambina morta precipitando dal balcone, il cui appartamento è al quarto. Il fermo di polizia e’ per omicidio volontario con dolo eventuale, anche se la procura non ha ancora formulato l’imputazione per l’udienza di convalida.

La bambina era stata operata all’ospedale infantile Regina Margherita ma non è stato possibile salvarla.

Terapie intensive: i due terzi dei pazienti ricoverati non sono vaccinati

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Dai dati aggiornati al 14 gennaio, in Piemonte i due terzi dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati

(ovvero si tratta di persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale o hanno ricevuto soltanto una dose e quindi non hanno completato il ciclo primario).

In particolare, sui 147 ricoveri della giornata di venerdì 14 gennaio  102 riguardano pazienti non vaccinati (78 uomini e 24 donne), 45 sono invece pazienti vaccinati (25 uomini e 20 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.

Covid, il bollettino di sabato 15 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.350 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12.594 dopo test antigenico), pari al 13,5% di 106.488 tamponi eseguiti, di cui 93.324 antigenici. Dei 14.350 nuovi casi gli asintomatici sono 10.410(72,5%).

I casi sono così ripartiti: 11.837 screening, 1834 contatti di caso, 679 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 689.079, così suddivisi su base provinciale: 56.998 Alessandria, 32.291 Asti, 24.425 Biella, 96.505 Cuneo, 53.550 Novara, 354.856 Torino, 24.124 Vercelli, 25.694 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.287 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 17.349 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 146(-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.938(+ 8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 162.889

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.933.092( + 106.488 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.268

Sono 228 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.268 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.620 Alessandria, 744 Asti, 460 Biella, 1.505 Cuneo, 981 Novara, 5.874 Torino, 567 Vercelli, 394 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 123 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

511.838 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 511.838 (+ 12.206 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 43.957 Alessandria, 25.289 Asti, 17.554 Biella, 72.817 Cuneo, 42.633 Novara, 264.756 Torino, 17.882 Vercelli, 19.480 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.908 extraregione e 5.562 in fase di definizione.

In allegato la tabella riassuntiva dei dati al 15 gennaio 2022.

Da domenica stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi

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La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.

«Per la prevenzione degli incendi – sottolinea l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi – è fondamentale prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole. Ogni cittadino può essere parte attiva nella difesa del territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise tutti possiamo contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo agli operatori di intervenire con tempestività».

Nei periodi di massima pericolosità sono vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

Il Sistema Antincendi Boschivi AIB della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni di rischio. «Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore Gabusi – va agli oltre 5000 volontari organizzati in 217 squadre che costituiscono il corpo Antincendi Boschivi regionale e che proteggono ogni giorno i nostri territori e le nostre comunità con un impegno e una capacità la cui eccellenza è riconosciuta in tutta Italia».

Torino, bimba di tre anni cade dal quarto piano e muore Fermato il compagno della madre

AGGIORNAMENTO La polizia ha fermato il compagno della madre. Sarebbe stato ubriaco al momento della tragedia. Era appena stato condannato per possesso di sostanze stupefacenti

È gravemente indiziato dell’omicidio della piccola.

Il provvedimento è stato adottato in virtù delle acquisizioni derivanti dagli elementi e testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative, che hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto ed una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice, nelle successive fasi del procedimento.

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La bambina di tre anni che ieri sera, a Torino, è caduta  dal quarto piano di un palazzo di via Milano, non è sopravvissuta.

Nella notte era stata sottoposta a un delicato intervento neurologico, all’infantile Regina Margherita dove si trovava in prognosi riservata, ma le sue condizioni erano disperate.

Cadendo ha riportato un gravissimo trauma cranico,  un trauma toracico e lesioni ossee multiple.

La polizia sta indagando: la madre italiana  e il compagno marocchino di 32 anni sono stati sentiti in Questura.

Misure antismog, scatta il livello arancio: da sabato 15 gennaio fermi i diesel Euro 5

Da sabato 15 gennaio, le misure di limitazione del traffico passeranno al livello arancio. I dati previsionali di Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali già in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 verrà esteso alle giornate di sabato e domenica (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19. Per il trasporto merci si bloccheranno anche i veicoli diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4, tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.

Lo stop riguarderà anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”.

Si ricorda che le eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambiental

Il bollettino Covid di venerdì 14 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.609 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12.392 dopo test antigenico), pari al 14% di 104.007 tamponi eseguiti, di cui 89.197 antigenici. Dei 14.609 nuovi casi gli asintomatici sono 10.134 (69,4%).

I casi sono così ripartiti: 11.795 screening, 2.046 contatti di caso, 768 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 674.729, così suddivisi su base provinciale: 55.879 Alessandria, 31.679 Asti, 23.845 Biella, 94.607 Cuneo, 52.485 Novara, 347.412 Torino, 23.647 Vercelli, 25.176 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.229 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.770 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.930 (invariati rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 160.774

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.862.604 ( + 104.007 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.246

Sono 21, 4 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.246 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.616 Alessandria, 741 Asti, 459 Biella, 1.504 Cuneo, 979 Novara, 5.864 Torino, 567 Vercelli, 393 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 123 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

499.632 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 499.632 (+ 12.331 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 42.671 Alessandria, 24.611 Asti, 17.015 Biella, 70.971 Cuneo, 41.652 Novara, 259.362 Torino, 17.425 Vercelli, 18.852 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.882 extraregione e 5.191 in fase di definizione.

Comparto agricolo, è allarme prezzi e bollette

“Gli agricoltori subiscono l’aumento dei prezzi: oggi preoccupano soprattutto quelli energetici.

Per quanto riguarda le nocciole soffriamo l’impatto della Turchia, dove non vengono rispettati i diritti dei raccoglitori, mentre l’Asti Spumante patisce soprattutto la concorrenza sleale in loco, visto che ci sono aziende che importano mosti da altre regioni e anche dall’estero, poi li spumantizzano in Piemonte. Serve poi un Servizio fitosanitario sempre più forte” ha spiegato l’attenzione Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte.

L’occasione per fare il punto sul comparto e sull’allarme bollette, è stata l’audizione in Consiglio regionale, in Terza commissione (presidente Claudio Leone), delle principali associazioni agricole per approfondire la tematica relativa al sistema della produzione e del commercio del comparto ortofrutta, come richiesto da Monica Canalis (Pd).

Per il vicepresidente di Confagricoltura Piemonte Paolo Bertolotto, ci vuole sempre più sensibilità nel favorire aggregazione, promozione e innovazione tecnologica. Ci vuole una seria politica rivolta ai fondi assicurativi e le Enoteche regionali devono essere maggiormente valorizzate.

“L’ortofrutta è a un bivio e necessita di una specifica politica regionale. Il fallimento del Gruppo T18 dimostra che c’è una forte evoluzione” ha sottolineato Gino Anchisi, presidente dell’Associazione produttori di asparagi di Santena e delle terre del Pianalto.

Per la Fondazione Agrion, nata per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, è importante interpretare i bisogni delle diverse filiere produttive e fare ricerca al loro servizio. Sì alla lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione dei pesticidi. Anche per l’Accademia di Agricoltura di Torino, intervenuta con Enrico Gennaro e Silvana Nicola, si deve continuare a puntare sulla ricerca.

Gabriele Carenini, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha auspicato che “la stesura del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr) e dei nuovi obiettivi della Politica agricola comune (Pac) dovrà coinvolgere tutto il settore, in quanto trattasi di strumenti vitali per la nostra agricoltura”. Ha poi posto l’attenzione sull’utilizzo dell’acqua per le irrigazioni.

Sono intervenuti nell’ordine, per delucidazioni e approfondimenti i consiglieri Gianluca Gavazza (Lega), CanalisAlberto Avetta (Pd), Matteo Gagliasso (Lega) e Paolo Demarchi (Lega).

L’ortofrutta in Piemonte può contare sul distretto del pomodoro da industria nell’Alessandrino e sul fresco, in cui è soprattutto il Braiedese con le sue serre a giocare un ruolo fondamentale. Il commercio viene gestito soprattutto dalla grande distribuzione e dal mercato di Torino, che incide per oltre il cinquanta per cento. C’è poi grande interesse per le produzioni tipiche e biologiche, in Piemonte si contano 51 varietà orticole. La frutticoltura è sviluppata essenzialmente nel Saluzzese e nell’area di Cavour con indotti specifici. Forte è la concorrenza dell’Emilia Romagna e della Spagna. Le aree in cui si pratica la coltivazione delle piante di nocciolo sono passate da 12 mila a 26 mila ettari. La viticoltura continua ad essere comparto più importante, capace di penetrare con successo i mercati esteri.

Il Piemonte resta in zona gialla Omicron al 77 per cento

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto uperiore di Sanità

 

VARIANTE OMICRON: IN PIEMONTE RIGUARDA IL 77% DEI NUOVI CASI

Sono 50.351 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione che nella giornata di giovedì hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 3.485 è stata somministrata la prima dose, a 3.250 la seconda, a 43.616 la terza.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.464.376 dosi, di cui 3.149.668 come seconde e 1.823.310 come terze.

Inoltre sono arrivate e sono in distribuzione alle aziende sanitarie 53.300 dosi di Moderna.

IL PIEMONTE RESTA IN ZONA GIALLA

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto uperiore di Sanità

Nella settimana 3-9 gennaio in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.44 a 1.88 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 30%.

L’incidenza è di 2.227,32 casi ogni 100 mila abitanti.

Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è del 23,2% e quello dei posti letto ordinari è del 28,4%. Il Piemonte si conferma in zona gialla.

“In queste settimane è stato fatto un lavoro di potenziamento della disponibilità di posti letto da destinare ai pazienti Covid – spiega l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Questo, in condivisione con il Ministero, e in linea con quanto già fatto da altre Regioni, ci ha consentito di aggiungere in area medica altri 970 posti ai 5.824 che facevano già parte della potenzialità del Piemonte. In particolare, 500 nuovi posti sono frutto della collaborazione con il sistema sanitario privato e gli altri della riorganizzazione nelle aziende sanitarie previste dal nostro piano pandemico. Restiamo in zona gialla osservando negli ultimi giorni un rallentamento della crescita dei nuovi casi, segnale positivo e indicativo dell’avvicinamento al plateau, ma questo non significa che possa calare il nostro livello d’attenzione e resta massimo l’impegno nel garantire la migliore assistenza ai cittadini che nelle prossime settimane potrebbero averne bisogno. E oggi più che mai è importante che chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale lo faccia, perché è l’unico modo che abbiamo per contenere le ospedalizzazioni nelle forme gravi a cui può portare il Coronavirus”.

VARIANTE OMICRON: IN PIEMONTE RIGUARDA IL 77% DEI NUOVI CASI

L’analisi periodica del Ministero della Salute certifica che, anche in Piemonte, la presenza della variante Omicron sui nuovi casi è del 77%.

Incendio in pieno centro, due ustionati in codice giallo

Alcune squadre dei vigili del fuoco stanno lavorando per spegnere un incendio divampato nel centro di Torino in via Corte d’Appello all’angolo con via Bellezia.

In fiamme la mansarda di un edificio. Dalle prime informazioni si sarebbe verificata  un’esplosione con il crollo di parte del tetto.

Sono accorse diverse ambulanze e auto delle forze di polizia. Due uomini sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale in codice giallo.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

(Foto archivio)