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Strutture assistenziali per anziani e minori: in arrivo i fondi regionali

A ciascun ente beneficiario verrà corrisposto un contributo pari all’importo di 724 euro, moltiplicato per il numero di posti letto autorizzati.

Complessivamente l’esborso sarà di 5 milioni 894mila e 84 euro. L’assessore Caucino: «Atto importante che restituisce ossigeno a chi, nell’ora più buia, non si è mai tirato indietro e ha sempre operato con professionalità e umanità in favore dei più fragili».

 

 

Arrivano i ristori per le strutture socio assistenziali e socio sanitarie piemontesi, sia per anziani che per i minori, in base a quanto previsto dalla Legge regionale 3/2021, fortemente voluti e sollecitati dall’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino.

 

Le domande pervenute e approvate, in tutto il Piemonte, sono 359 (da parte di strutture che gestiscono complessivamente 8141 posti letto) per un totale complessivo che verrà erogato di 5.894.084,00 euro. Le domande respinte sono risultate essere soltanto 17.

(Negli allegati tutte le strutture che riceveranno il contributo e il dettagli di finanziamento relativi a ogni provincia)

 

Il criterio prevede che a ciascun ente beneficiario verrà corrisposto un contributo pari all’importo di 724 euro, moltiplicato per il numero di posti letto autorizzati al funzionamento nelle tipologie ammissibili alla relativa struttura.

 

Scendendo nel dettaglio, in provincia di Alessandria andranno 552.412,00 euro per 763 posti letto, ad Asti 818.120,00 euro per 1.130 posti letto, nel Biellese 378.652,00 euro per 523 posti letto gestiti, nella Provincia di Cuneo un milione 702mila e 124 euro per 2mila e 351 posti letto, nel Novarese 312.044,00 euro per 431 posti letto, nella Città Metropolitana di Torino un milione 554mila e 428 euro per la gestione di 2.147 posti letto, nel Vercellese, 493.768,00 euro per 682 posti letto gestiti e infine le strutture del VCO, che gestiscono 114 posti letto, avranno 82.536,00 euro.

 

«L’emergenza Covid19, nell’ultimo anno e mezzo – spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucinoha messo a dura prova tutto il sistema della sanità piemontese che ha vissuto momenti che definire drammatici suona quasi eufemistico». «Ecco perché oggi – prosegue l’esponente della giunta regionale – la mia soddisfazione è doppia: ho potuto toccare con mano la grande efficienza, umanità e compattezza del nostro sistema, nonostante le inevitabili criticità, e ora, con orgoglio, posso presentare nel dettaglio le cifre dei cosiddetti “ristori” che vanno a dare ossigeno a strutture che hanno dato tutto quanto possibile proprio per aiutare le persone più fragili e in difficoltà. Al netto del dovuto contributo economico, che ritengo doveroso, a tutti i dirigenti, medici, infermieri, amministrativi e operatori di tali strutture va il mio più sincero ringraziamento per la professionalità e l’umanità dimostrata nell’ora più buia».

Siti inquinati, nuove risorse per la bonifica di tre aree nel Torinese

La Giunta regionale ha approvato l’accordo di programma con Ministero, Città Metropolitana di Torino e Comuni di Ciriè, Givoletto e Rivalta di Torino per il trasferimento delle risorse dallo Stato ai Comuni per avviare gli interventi di messa in sicurezza. Marnati: “Promessa mantenuta. Riportiamo territori inquinanti ad una situazione di salubrità”

Più di 4 milioni e mezzo di euro per la bonifica di tre siti inquinati: la Giunta ha approvato l’Accordo di Programma tra Regione Piemonte, Ministero della Transizione Ecologica, Città Metropolitana di Torino e i comuni di Cirié, Givoletto e Rivalta di Torino per l’assegnazione di risorse finanziarie dallo Stato ai Comuni per la realizzazione degli interventi di bonifica.

Le risorse ammontano a 4 milioni e 636mila euro, di cui 1 milione e 800mila euro sono destinati alla “ex Lerifond” di Givoletto, 1 milione 840.841 euro alla “ex Oma ed ex Chimica Industriale” di Rivalta di Torino e 995.481 euro sono destinati agli interventi di bonifica alla “Ex Interchim” di Ciriè.

“Promessa mantenuta – afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Riportiamo territori inquinanti ad una situazione di salubrità. É importante risanare spazi contaminati per ridare loro una nuova vita. Il nostro impegno per il miglioramento dell’ambiente continua senza sosta”.

Sul sito di Givoletto la situazione di contaminazione ambientale deriva in gran parte dalla presenza di scarti dell’attività di produzione di leghe di alluminio e gli interventi sono finalizzati alla messa sicurezza del sito.

A Cirié gli interventi sono mirati a bonifica delle acque sotterranee, attraverso la realizzazione di impianti di bonifica e attività di impermeabilizzazione.

A Rivalta di Torino gli interventi sono individuati nell’ambito di una progettazione per fasi, la prima delle quali prevede opere di difesa spondale sul Torrente Sangone per evitare fenomeni di erosione nel corso degli eventi di piena che possano portare al dilavamento di rifiuti e alla diffusione di contaminazione di idrocarburi.

Nei prossimi mesi si ci saranno altri interventi su più siti orfani presenti sul territorio regionale, con l’avvio di un programma di bonifica per il quale il Ministero della Transizione Ecologica ha adottato un decreto che destina risorse finanziarie per circa 7 milioni di euro.

Covid, il bollettino di domenica 18 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 77 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1 dopo test antigenico), pari allo 0,7% di 10.593 tamponi eseguiti, di cui 6.973 antigenici. Dei 77 nuovi casi, gli asintomatici sono 43 (55,8 %).

I casi sono così ripartiti: 20 screening, 36 contatti di caso, 21 con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 0; importati: 1.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.787 così suddivisi su base provinciale: 29.676 Alessandria, 17.528 Asti, 11.553 Biella, 53.068 Cuneo, 28.357 Novara, 196.805 Torino, 13.768 Vercelli, 13.011 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.508 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.513 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 46(+ 1rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 959.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.709.759(+ 10.593 rispetto a ieri), di cui 1.841.650 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

355.080  GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.080(+ 18 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.023 Alessandria, 16.787 Asti, 11.061 Biella, 51.488 Cuneo, 27.341 Novara, 190.723 Torino, 13.198 Vercelli, 12.611 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.439 extraregione e 2.409 in fase di definizione.

I Giardini Reali aprono al pubblico con la restituzione della Fontana dei Tritoni

Completato il restauro conservativo del muro di cinta, dei bastioni e del Teatro Romano

 

Dopo una lunga attesa durata oltre cinque anni, i Giardini Reali – cuore verde che abbraccia come una corolla il complesso dei Musei Reali di Torinoriaprono nella loro interezza per tornare ad essere patrimonio dei cittadini e di tutti gli amanti di garden art d’autore. Con l’importante lavoro di restauro e rifunzionalizzazione della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante, del muro di cinta dell’antica fortificazione e dei Bastioni si completa così la restituzione di uno dei luoghi più suggestivi della città e di grande importanza per il suo alto valore storico ed artistico. Da oggi si potranno di nuovo percorrere gli eleganti viali geometrici che rivelano meraviglie botaniche, giochi prospettici e sculture, naturale proseguimento del percorso di visita che dalle sale di Palazzo Reale e della Galleria Sabauda fluisce verso l’esterno, ampliando ancor di più un’offerta culturale da vivere sia dentro che fuori. L’inaugurazione dei rinnovati sette ettari esterni sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il recupero dell’area archeologica del Teatro di Augusta Taurinorum, che insieme alla Porta Palatina è il più importante monumento romano conservato in città. Dopo due anni di complesso restauro, il Teatro verrà consegnato ufficialmente dal Segretariato Regionale per il Piemonte del Ministero ai Musei Reali, che si prenderanno cura della sua apertura al pubblico.

 

I Giardini Reali, un’area verde urbana unica

Il grande intervento conservativo è l’ultimo tassello del progetto che nel 2020 ha riportato al suo antico splendore il Giardino Ducale e il Boschetto, nella porzione più storica dei Giardini Reali disegnati da André le Nôtre, architetto paesaggista di fiducia di Luigi XIV e già progettista dei giardini di Versailles, per mostrare all’Europa la ricchezza e il potere della Casa dei Savoia. I Giardini Reali costituiscono un’area verde urbana unica per valore monumentale e ambientale, si sviluppano nella porzione tuttora racchiusa dai Bastioni, su una superficie complessiva di circa sette ettari. Il primo impianto risale all’epoca di Emanuele Filiberto di Savoia (1528-1580). Il percorso comprende il Giardino Ducale, a nord del Palazzo Reale, il Giardino di Levante, risultante dell’ampliamento voluto da Carlo Emanuele II (1634-1675) e il Boschetto, nel settore nord-est.

 

Il muro di cinta dell’antica fortificazione e i Bastioni

Grazie ad uno specifico accordo di collaborazione con il Comune di Torino, i Musei Reali hanno avviato nel 2016 una vasta azione di recupero e valorizzazione del tratto più antico delle mura di fortificazione che si sviluppano all’interno dei Giardini Reali. Esteso su circa un chilometro e impreziosito dai due padiglioni settecenteschi detti Bastion Verde e Bastione di San Maurizio, è uno dei pochi elementi conservati fino ad oggi, che testimoniano la storica cinta muraria e il processo di stratificazione avvenuto nel tempo. Realizzato nella prima metà del Cinquecento sotto la dominazione francese, venne infatti riplasmato a più riprese durante i due secoli successivi nella città diventata capitale del Ducato ed è ritratto nel famoso dipinto di Bernardo Bellotto custodito nella Galleria Sabauda.

Con l’obiettivo di restituire alla Città una presenza ormai cancellata dal degrado e dall’abbandono, l’antica opera muraria a scarpa è stata ripulita dalla vegetazione infestante e dai vecchi impianti e consolidata con l’eliminazione delle radici che erano cresciute tra le brecce dei mattoni; infine sono stati esplorati i condotti idraulici costruiti tra Cinque e Ottocento per il drenaggio dei giardini e il funzionamento delle fontane.

Il pubblico si potrà nuovamente affacciare dall’alto delle mura godendo di un panorama mozzafiato sull’imponente struttura architettonica. Ma la vera novità sarà la riapertura della celebre rampa elicoidale che collega il Giardino Ducale con i giardini bassi, un tempo utilizzato per il trasporto dei vasi di agrumi e altre essenze fino alle Serre Reali in Corso Regina Margherita: un monumento ritrovato che permetterà un emozionante percorso in spazi mai aperti prima d’ora ai visitatori.

 

La Fontana delle Nereidi e dei Tritoni nel Giardino di Levante

Con il restauro della Fontana delle Nereidi e dei Tritoni, capolavoro di Simone Martinez, nipote di Filippo Juvarra, si è conclusa anche la valorizzazione del Giardino di Levante, dove si concentrano le essenze più antiche del parco. Grazie al sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e a un contributo di 270 mila euro del Ministero della cultura, è stato possibile ripristinare l’antico miroir che vede al centro il gruppo scultoreo in marmo bianco, realizzato secondo il gusto barocco, raffigurante una ninfa circondata da tritoni e creature acquatiche che si ergono dal bacino d’acqua. A completamento dell’intervento, sarà infine realizzato anche un impianto di illuminazione della fontana e dei viali circostanti, per consentire l’organizzazione di eventi aperti alla città.

 

Il Teatro Romano

Fulcro della vita sociale di Augusta Taurinorum, ritornato alla luce soltanto nel 1899 durante i lavori per l’ampliamento della Manica Lunga di Palazzo Reale, il Teatro Romano occupava un intero isolato a ridosso dell’angolo nordorientale della cinta muraria. Demolito in età tardoimperiale per ricavarne materiale da costruzione per gli edifici vicini e sotterrato dalle sue stesse macerie, è oggi uno dei simboli dell’origine della Città, negli ultimi 120 anni oggetto di scavi archeologici, lavori e ricerche da parte della Soprintendenza, che hanno fornito importanti dati sulla Torino antica.

I resti della cavea semicircolare, del portico di retroscena e delle mura sono stati interessati da una serie di interventi di manutenzione, liberazione da sovrastrutture, verifiche archeologiche, restauro e allestimento scenografico che hanno consentito di recuperare le spazialità originarie e la leggibilità dell’architettura dell’antico monumento.

Il nuovo percorso di visita, grazie a scelte di design degli elementi allestitivi e a una nuova illuminazione comunicativa dei caratteri architettonici, consentirà ai visitatori di ripercorrere i camminamenti e di meglio comprendere le parti dell’edificio, sia durante la visita in sito, sia nella visione serale dalle strade limitrofe.

Il Teatro è stato inoltre preparato al futuro utilizzo per spettacoli ed eventi culturali, grazie alla dotazione impiantistica appropriata e ad un pavimento tecnico facilmente montabile nelle stagioni di attività, a basso impatto conservativo e rispettoso delle testimonianze antiche.

 

Per sostenere la cura e la manutenzione costante dell’immenso patrimonio dei Giardini, i Musei Reali hanno scelto di lanciare una campagna di tesseramento solidale con quattro tipologie di sottoscrizioni di valore e benefit crescenti, che daranno accesso a riduzioni esclusive e vantaggi speciali.

 

“Oggi finalmente, grazie al complesso intervento appena concluso, abbiamo raggiunto l’obiettivo di restituire alla città uno dei suoi luoghi simbolo – dichiara Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali di Torino -. Questo rappresenta un ulteriore arricchimento dell’offerta dei Musei Reali al proprio pubblico. L’attenzione per la radice storica di questo grande spazio esterno è andata di pari passo con la cura per tutti gli aspetti legati all’accessibilità e al comfort, nella convinzione che i Giardini del Palazzo Reale con le loro sculture e il Teatro Romano costituiscano un naturale prolungamento dello spazio museale e una impareggiabile risorsa di benessere per la vita dei cittadini, in un paesaggio antico e moderno insieme, all’incontro tra natura e cultura.”

 

Turin Confidential

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Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città 

 

What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

 

Italy has won the football European championship. What our national team made at Wembley Stadium in London was a surgical operation planned by coach Roberto Mancini to bring the cup home. Our home, not theirs. With a perfect Italian Job. Which is also a cult movie filmed in Turin in 1969.

 

Many are the locations the producers chose for the crazy car chases between Mini Coopers and the Italian police. But do you know that Mr Gianni Agnelli offered, for free, a fleet of Fiats 500 and Lancias for the making of the movie? Legend has it that in this project he saw a great marketing opportunity but an English woman said “No, it is an English movie, it has to be made with English cars”. The woman, according to this legend, was Queen Elizabeth II. The Mini Coopers remained, but Mr Agnelli, as a perfect gentleman not only gave some cars, he also opened the doors of Lingotto and Mirafiori, giving the permission to shot some spectacular scenes on the roofs of both plants.

So why not watching the movie one more time and trying to spot all the streets and palaces of our beautiful city?

Music

 

The Flowers Festival in the municipality of Collegno continues with live concerts and Saturday 17 the rhythm is courtesy provided by Subsonica, iconic band from Turin.

Cap10100 is a cultural space which hosts concerts but also plays and art performances in a beautiful location along the Po River. This week you will find concerts of the Ginzburg Park Festival whose stage has been destroyed by a tree during a storm. As you can see, nothing stops the music in Turin till the fat lady sings!

Docks Dora, a former industrial area dating back to the beginning of the 20th century, is pin pointed with artists’ studios, creative spaces and bistros. One of these, Amen bar, is a lovely restaurant with a great combination of food and live music. Thursday 22, Sabrina Mogentale will plunge the entire venue into Brasilian mood. Eat, drink, chill, repeat.

Museums

With a 5-minute walk from Amen bar, you can reach the Ettore Fico Museum which unfortunately is closed at the moment. Keep this address in mind, we will right back at it in September.

But since we talked about movies, why not going to the Cinema Museum inside the Mole Antonelliana? From July 20, the exhibition Photocall will celebrate Italian actors and actresses, while until July 25, from 10 pm to 00.30 am, you can admire the four sides of the cupola enlightened by images to celebrate the magic of movies.

And for the kids

 

At the Natural Park La Mandria, in Venaria Reale, children can join a treasure hunt on Sunday 20 July, while in Bussoleno, the association Nel Bosco con Helix organizes activities for little explorer.

Back to Turin, Spazio ZeroSeiin Piazza della Repubblica 2b,  is a space where activities for children and their families help developing creativity, curiosity and imagination. They also have a baby parking called Spazio Ponte at n. 16 of the lovely Galleria Umberto 1.

 

And for a moment of pure pleasure…

Galleria Umberto I (foto Museo Torino)

Leave the kids at the baby parking and take a seat in one of the many bars and restaurants of Galleria Umberto 1. One of my favourites is Avocuddle where Giorgio and Lucia prepare homemade avocado toasts, cakes and all sort of appetizers. When the sun goes down, the gallery is lit by Marco Gastini’s art installation conceived for Luci D’Artista, the city Christmas lights.  At this point the night is about to come and the gallery is wrapped in a blue atmosphere.  Just like the uniform of the Italian football team. Oh, by the way, did I tell you that we won the European football cup?

Lori Barozzino

Take a look to the last articles, here and here, as many events are still taking place.

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

Il bollettino Covid di sabato 17 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 55 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 10 dopo test antigenico), pari allo 0,2% di 23.939 tamponi eseguiti, di cui 20.009 antigenici. Dei 55 nuovi casi, gli asintomatici sono 25 (45,5%).

I casi sono così ripartiti: 11 screening, 34 contatti di caso, 10 con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 0; importati: 0.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.710, così suddivisi su base provinciale: 29.659 Alessandria, 17.527 Asti, 11.553 Biella, 53.055 Cuneo, 28.351 Novara, 196.770 Torino, 13.767 Vercelli, 13.010 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.508 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.510 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 901.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.699.166 (+23.939 rispetto a ieri), di cui 1.838.320 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

355.062 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.062 (+26 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.022 Alessandria, 16.787 Asti, 11.061 Biella, 51.487 Cuneo, 27.339 Novara, 190.707 Torino, 13.198 Vercelli, 12.611 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.439 extraregione e 2.411 in fase di definizione.

Covid, il bollettino di venerdì 16 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 115 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 20.632 tamponi eseguiti, di cui14.985 antigenici. Dei 115 nuovi casi, gli asintomatici sono 53 (46,1%).

I casi sono così ripartiti: 13 screening, 71 contatti di caso, 31 con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 0; importati: 5 ( 2 dall’estero).

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.655 così suddivisi su base provinciale: 29.654 Alessandria, 17.523 Asti, 11.549 Biella, 53.046 Cuneo, 28.345 Novara, 196.749 Torino, 13.764 Vercelli, 13.010 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.508 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.507 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 48(-1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 869.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.675.227(+20.632 rispetto a ieri), di cui 1.833.436 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

355.036 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.036(+3rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.019 Alessandria, 16.786 Asti, 11.059 Biella, 51.485 Cuneo, 27.337 Novara, 190.694 Torino, 13.196 Vercelli, 12.610 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.439 extraregione e 2.411 in fase di definizione.

Così la scuola non risorge

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il Covid e la Dad  – stando ai dati Invalsi – hanno portato  una parte di studenti che hanno acquisito la Maturità, ad ottenere una preparazione da III media. E consideriamo che la preparazione della scuola media italiana non è certo brillante ed esemplare . Ho scritto più volte che la Dad era una scelta obbligata, ma che andava impostata con serietà.

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I docenti italiani non erano pronti per la Dad e  una parte di studenti – va detto –  ha preso sottogamba una scuola senza  reali contatti con i docenti  e senza verifiche periodiche adeguate. Poche scuole hanno superato l’ostacolo che era oggettivamente quasi  insuperabile, malgrado l’impegno di presidi, docenti e personale non docente che, si spera, siano stati tutti vaccinati, ma neppure su questo ci sono certezze. Voglio citare come esemplare in senso positivo il liceo classico “Vittorio Alfieri “ di Torino e la sua preside che ha dichiarato ai giornali costantemente delle informazioni e delle prese di posizione che rivelano la sua onestà intellettuale e la sua competenza. Altrettanto posso dire per il liceo “Viesseux“ di Imperia e del suo capo d’Istituto. Io che mi sono sempre battuto per la serietà della scuola contro il facilismo permissivo e le promozioni di massa,  ero giunto all’amara  conclusione che sono meglio degli asini vivi che dei sapientoni morti. Anche durante la Seconda Guerra Mondiale si ebbero conseguenze nefaste sulla scuola. Ogni vicenda va comparata e storicizzata.

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Quindi non mi scandalizzo anche se  denuncio e ho denunciato le carenze del ministro attuale e le gravissime responsabilità della signora Azzolina e del commissario Arcuri che ,insieme al non potenziamento dei trasporti, provocarono il disastro che sappiamo. Il nuovo ministro Bianchi  ha investito nel progetto della scuola aperta d’estate somme non indifferenti. Un’idea sicuramente  positiva soprattutto se volta a tentare di colmare le lacune ereditate da un anno che ha avuto una certa regolarità solo a partire da aprile. Da quanto si apprende i fondi sono andati solo ad alcuni istituti e non ad altri in base a criteri che non voglio discutere, anche se appaiono non sempre accettabili  come quello della perifericità delle scuole come elemento preferenziale.

Il progetto era finalizzato al recupero delle competenze relazionali oltre che disciplinari degli studenti. Sicuramente la scuola non più in presenza ha determinato delle carenze nella socializzazione tra allievi. Leggendo però come sono stati utilizzati i fondi  da alcune scuole, mi sembra che le competenze disciplinari siano state sacrificate alla socializzazione. Un preside ,dopo aver sciorinato tutte le iniziative promosse, ha dichiarato che la sua  scuola non intendeva diventare un oratorio. Excusatio non petita, dicevano i latini, accusatio manifesta. Le lezioni di yoga e le camminate in collina sono solo un esempio. Poche scuole hanno centrato l’obiettivo del recupero disciplinare. I licei classici si sono distinti ancora una volta per la serietà. E il Liceo Alfieri di Torino che di fatto non ha avuto finanziamenti, ha puntato sul recupero didattico in modo adeguato. Il fine della scuola non è socializzare, ma istruire. La socializzazione non è un fine, ma una conseguenza della frequenza scolastica. Chi la pensa diversamente è ancora fermo alla scuola di campagna di don Milani. Oggi occorre riprendere l’invito, dimenticato dal ‘68 in poi,  di Gramsci: ” Istruitevi  perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”.
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scrivere a quaglieni@gmail.com

Cassa integrazione ex Embraco, Cirio: “Un passo avanti ma non basta, ora il Piano industriale”

“Il via libera del Consiglio dei Ministri alla norma per prolungare la cassa integrazione per i lavoratori ex Embraco è il segno che un primo passo in avanti c’è stato – commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Lavoro Elena Chiorino -.

Bene che il Governo abbia ascoltato l’appello per la proroga del decreto. Il via libera di oggi consente a più di 400 famiglie di tirare un momentaneo sospiro di sollievo. Ma questo dopo quattro anni di promesse non mantenute non basta. Adesso bisogna correre sul piano industriale”.

Il bollettino Covid di giovedì 15 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 68 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 6dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 13.587 tamponi eseguiti, di cui 9.075 antigenici. Dei 68 nuovi casi, gli asintomatici sono 31 (45,6%).

I casi sono così ripartiti: 10 screening, 47 contatti di caso, 11 con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 2; importati: 1 dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.540 così suddivisi su base provinciale: 29.644 Alessandria, 17.520 Asti, 11.546 Biella, 53.015 Cuneo, 28.334 Novara, 196.700 Torino, 13.763 Vercelli, 13.008 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.507 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.503 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (uguale a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 49 (1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 785.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.654.595 (+13.587 rispetto a ieri), di cui 1.829.261 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.699

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

355.003GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 355.003 (+31 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.012 Alessandria, 16.786 Asti, 11.057 Biella, 51.480 Cuneo, 27.331 Novara, 190.682 Torino, 13.196 Vercelli, 12.610 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.439 extraregione e 2.410 in fase di definizione.