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Donna riacquista l’udito dopo asportazione di un tumore e impianto di elettrodi cerebrali alle Molinette

La sordità era insorta nella paziente in modo lentamente progressivo dall’età di 25 anni a causa di una patologia relativamente comune, quale è l’otosclerosi all’orecchio destro. In questa paziente, tuttavia, l’otosclerosi è evoluta molto rapidamente, interessando permanentemente anche l’orecchio interno (variante “far advanced otosclerosis”). Da alcuni anni, infatti, la paziente non riusciva più a percepire le parole, neppure utilizzando le protesi acustiche, nonostante un intervento per cercare di migliorare l’udito. A complicare ulteriormente il quadro clinico, è sopraggiunta la diagnosi di un grosso tumore benigno del nervo vestibolare sull’altro orecchio di sinistra, noto come neurinoma dell’acustico, in fase di accrescimento. Questa condizione ha causato alla paziente intense vertigini ed un ulteriore aggravamento, portandola alla sordità completa.
La paziente ha quindi subito un intervento di posizionamento di un impianto cocleare a destra da parte del professor Andrea Canale, della Otorinolaringoiatria universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Giancarlo Pecorari).
Successivamente è stata sottoposta ad un lungo e delicato intervento neurochirurgico, effettuato dal dottor Francesco Zenga (responsabile della Chirurgia del Basicranio ed Ipofisaria dell’ospedale Molinette di Torino), con rimozione totale del tumore a carico del nervo acustico nell’angolo ponto-cerebellare a sinistra e preservazione delle funzioni neurologiche degli altri nervi, che spesso possono essere danneggiati con questo tipo di chirurgia. In un approccio senza precedenti, vista la pregressa sordità e l’impianto cocleare a destra, e poiché il nervo acustico sinistro era stato inevitabilmente asportato con il tumore, durante il medesimo intervento, durato complessivamente circa 10 ore, il neurochirurgo Francesco Zenga e gli otorinolaringoiatri Roberto Albera ed Andrea Canale hanno deciso di impiantare anche un dispositivo (elettrodo) che stimola direttamente i nuclei cocleari dentro il cervello (ABI – Auditory Brainstem Implants). L’intervento è stato portato a termine con successo anche grazie alla collaborazione in sala operatoria della neurofisiologa dottoressa Carola Junemann, che insieme al neurochirurgo, ha definito la posizione esatta in cui posizionare l’elettrodo.
Ora la paziente ha riportato un miglioramento straordinario: è ora in grado di sostenere conversazioni normali ed ha notato un miglioramento significativo anche nel suo equilibrio. Grazie alla stimolazione uditiva elettrica di entrambe le orecchie — con l’impianto cocleare a destra e l’ABI a sinistra — ha recuperato la percezione spaziale dei suoni ambientali, facilitando così la compensazione anche del deficit dell’equilibrio.
Questo caso rappresenta un unicum a livello globale, evidenziando i risultati soddisfacenti di stimolazione bilaterale elettrica bimodale. È un esempio straordinario di come la chirurgia continui ad innovare, offrendo nuove speranze a pazienti con condizioni complesse, gestite nel Centro dedicato proprio a queste complesse patologie neurochirurgiche della Città della Salute di Torino.
“Questo intervento é un esempio di come alla Città della Salute, nonostante i recenti fatti di cronaca giudiziaria, l’attività di eccellenza prosegue in maniera incessante. Un plauso a tutti gli operatori che hanno permesso questo miracolo” dichiara l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.
“Questo intervento conferma ancora una volta quali siano le potenzialità della Città della Salute di Torino. Ringrazio tutti i nostri dipendenti che ogni giorno, anche nei momenti di difficoltà, permettono che ci possano essere questi tipi di interventi così come ogni tipo di attività quotidiana” commenta il Direttore generale facente funzioni della Città della Salute di Torino Emanuele Ciotti.

Uccide la moglie con un coltello e tenta di togliersi la vita

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A Venaria Reale nella loro abitazione di via Gozzano un uomo 56enne ha ucciso la moglie  di 51 anni con un coltello da cucina. La vittima è stata trovata a terra, in bagno.

Il marito ha cercato  di suicidarsi  ingerendo dei farmaci. È ricoverato  al Maria Vittoria di Torino, piantonato dai carabinieri, ma non è in pericolo di vita.

L’uomo, Pietro Quartucci è disabile in sedia a rotelle. Avrebbe  sorpreso la moglie Cinzia D’Aries mentre era in bagno accoltellandola alla schiena e al petto.

Alcune testimonianze dei  vicini del condominio di edilizia popolare dicono che i due coniugi talvolta litigavano, ma non si conosce al momento  il movente del delitto.

Gli esercenti vogliono essere tutelati da danni e scritte su vetrine, muri e serrande durante i cortei

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I Commercianti chiedono l’intervento delle istituzioni dopo le scritte sui muri e i danni a vetrine e dehors causati dal corteo degli antagonisti

Gli atti vandalici avvenuti venerdì notte a Regio Parco colpiscono non solo i pubblici esercizi danneggiati, ma il tessuto economico e sociale di una città che si sta ponendo come un polo attrattivo per investitori, turisti e cittadini. Episodi come questi minano la sua immagine e la qualità della vita di chi la vive e la frequenta.» Così Vincenzo Nasi, presidente di Epat Torino, l’associazione che rappresenta i pubblici esercizi del territorio, interviene dopo l’ennesima notte di danneggiamenti ai danni di attività economiche.

«Oltre al senso di insicurezza – prosegue Nasi -, il danno economico per gli esercenti è rilevante: muri e vetrine imbrattati, attrezzature compromesse e giornate di lavoro perse per ripristinare i locali. È essenziale che le istituzioni intervengano con strumenti concreti di tutela e ristoro per chi subisce questi episodi».

Epat esprime fiducia nel lavoro della Polizia e auspica che i responsabili vengano individuati e perseguiti con fermezza. «Un contesto urbano più sicuro – conclude Nasi – non è solo una garanzia per le imprese, ma contribuisce a rendere Torino una città più vivibile per tutti, a partire dai tanti giovani che ogni sera la animano con la loro presenza. Per questo chiediamo che la Città si costituisca parte civile in un eventuale procedimento: tutelare le attività economiche significa difendere il valore e l’attrattività del nostro territorio».

Tenta di imboccare ragazzine al fast food della stazione, 23enne denunciato

Gli agenti del Nucleo Scorte Compartimentale hanno denunciato in stato di libertà un 23enne del Burkina Faso, per violenza privata nei confronti di minori.

Durante un servizio di vigilanza nella stazione di Torino Porta Nuova gli operatori, mentre transitavano nell’area Food nei pressi di un noto locale commerciale, notavano tre ragazze discutere animatamente con un giovane che, con fare molesto, stava prelevando del cibo dai loro vassoi cercando di imboccarle.

Le ragazze, risultate poi minorenni, hanno cercato di allontanarlo e farlo smettere ma lo stesso ha continuato con i suoi modi opprimenti. All’arrivo degli agenti hanno, inoltre, manifestato il loro disappunto in quanto il 23enne le stava anche filmando, senza il loro consenso.

Accompagnato presso gli uffici di stazione, e sottoposto a controllo, il ragazzo ha mostrato agli operatori il video dal quale emergeva la condotta molesta ed intimidatoria messa in atto, giustificandosi dichiarando di creare contenuti digitali da caricare nelle più note piattaforme multimediali, ed in questo specifico caso stava registrando uno scherzo che sarebbe poi finito in rete.

Il giovane è stato denunciato in stato di libertà per violenza privata ed il telefono cellulare è posto sotto sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Conto alla rovescia per il Torino Jazz Festival

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La tredicesima edizione del Torino Jazz Festival (la cui presentazione stampa avverrà lunedì 10 marzo 2025, ore 11.00, in Sala delle Colonne a Palazzo Civico) si svolgerà dal 23 al 30 aprile 2025, con un’anteprima diffusa nei jazz club della città a partire dal 15 aprile.

 

Il Torino Jazz Festival 2025, diretto da Stefano Zenni, nel corso degli anni ha riscosso grande successo e dedicherà per la sua tredicesima edizione sempre più spazio alle produzioni originali create appositamente per la rassegna, accanto alle esclusive delle star del jazz nazionali e internazionali.

 

Ad aprire il TJF 2025mercoledì 23 aprile alle ore 21 al Teatro ColosseoEnrico Rava con il suo quintetto, fresco del premio ‘Top Jazz’ assegnato dalla rivista Musica Jazz, con il quale si è aggiudicato i titoli per il miglior disco e formazione del 2024. Nel corso della serata, la Città di Torino consegnerà al trombettista la targa Torri Palatine con la dicitura “A Enrico Rava che ha portato il jazz di Torino nel mondo“.

 

Gran finale all’Auditorium Giovanni Agnelli Lingottomercoledì 30 aprile in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz, in esclusiva europea, con una star internazionale: Jason Moran, il suo trio e la TJF All Stars, un ampio gruppo di grandi interpreti del jazz italiano, nella produzione multimediale “Il Big Bang del Jazz. L’eroica storia di James Reese Europe”.

 

Il Torino Jazz Festival 2025 è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno di Fondazione CRT, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren.

PH Credit ©️ Enrico Rava by Giorgio Luzi

Misure antismog: sabato 8 febbraio torna il livello 0 (bianco)

 

Secondo i dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte, da oggi sabato 8 febbraio, e fino a lunedì 10 febbraio 2025 compreso (prossimo giorno di controllo), entrerà in vigore il livello 0 (bianco) con le sole misure strutturali di limitazione del traffico previste del semaforo antismog.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale .

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Il Piemonte a Nizza per la cooperazione Italia – Francia

TRATTATO DEL QUIRINALE
Il Piemonte ha partecipato oggi a Nizza alla riunione del secondo Comitato di cooperazione trasfrontaliera, che si è riunito nella cittadina alla presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani e dei ministri francesi Jean Noel Barrot e Philippe Tabarot.

Sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, accompagnato dall’assessore ai Trasporti Marco Gabusi, il sindaco della Città metropolitana e di Torino Stefano Lo Russo, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero.

“La riunione di oggi è particolarmente importante perché a questo tavolo ci sono tutti i soggetti coinvolti nei dossier trasfrontalieri e questo permette di darci obiettivi e avere delle risposte – ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio intervenendo alla riunione – È stato quindi particolarmente importante avere oggi conferma dal ministro Tabarot della data del primo aprile per la riapertura della ferrovia del Frejus, di quella di giugno per il secondo traforo autostradale e l’impegno, sempre per giugno, a riaprire il Tenda. Erano rassicurazioni che Tabarot aveva già dato al cantiere del Tenda a inizio gennaio, oggi c’è l’ufficialità e come Regione continuiamo a monitorare che questi impegni siano rispettati”.

“È stata un’occasione preziosa – ha spiegato il sindaco della Città Metropolitana e della Città di Torino Stefano Lo Russo – per affrontare i numerosi dossier di cooperazione internazionale tra i nostri due paesi. In modo particolare, ci siamo confrontati sulla collaborazione che avvieremo su più fronti in vista dell’importante appuntamento con le Olimpiadi del 2030 sulle Alpi Francesi che coinvolgeranno Torino con le gare del pattinaggio di velocità all’Oval. Una delle prime azioni sarà l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto di lavoro tra le Città di Torino e Nizza di avvicinamento all’evento olimpico. Crediamo fortemente nell’importanza delle relazioni e nelle progettualità comuni e in questo quadro, il rafforzamento della cooperazione tra i nostri due Paesi è davvero prezioso. Siamo convinti che Italia e Francia, membri fondatori dell’Unione Europea debbano, insieme, contribuire a rilanciare quel grande progetto culturale di unione che sta alla base dell’idea di Stati Uniti d’Europa”.

“Dopo il 13 febbraio avremo il cronoprogramma preciso del cantiere al Tenda e sapremo così quando finiranno i lavori ed i collaudi, sulla Maddalena abbiamo chiesto che gli autotrasportatori possano avere regole chiare e condivise fra Italia e Francia. È a questa concretezza che serve il Trattato del Quirinale e come Provincia di Cuneo proviamo a dare il nostro contributo” ha aggiunto il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo.

“È stata una giornata importante per fare il punto sui temi che sono oggetto del Trattato del Quirinale. In particolare, ho voluto portare all’attenzione del Comitato la questione della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza, chiedendo una maggiore rapidità da parte dei due Stati nella ratifica della Convenzione che regola la gestione della ferrovia, ricordando inoltre la necessità di ripristinare al più presto la velocità degli 80 km/h e sollecitando un miglioramento della qualità del servizio, tutt’oggi ancora molto precario. Le sensazioni del ministro Tabarot sull’andamento dei lavori al tunnel di Tenda non ci rassicurano, ma aspettiamo di conoscere il cronoprogramma ufficiale che verrà reso noto nei prossimi giorni a seguito della riunione del comitato tecnico della CIG: certamente un ulteriore ritardo rispetto alla data di giugno 2025 rappresenterebbe l’ennesimo duro colpo per il nostro territorio”, ha concluso la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero.

Musei Reali, visitatori in crescita. Un anno di eventi da Leonardo a Guercino

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Nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale a Torino, Mario Turetta, Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura e Direttore delegato dei Musei Reali, ha presentato il Report delle attività dei Musei Reali nel 2024.

 

Per la prima volta, l’istituzione torinese ha realizzato una pubblicazione dedicata non solo agli addetti ai lavori, ma destinata anche a rendere leggibile e misurabile il ruolo dei Musei Reali a livello nazionale e internazionale, per descrivere, in modo dettagliato, il resoconto di dodici mesi caratterizzati da un ampio gradimento. Il pubblico ha premiato il rigore scientifico delle mostre, ha seguito i restauri e gli interventi in corso grazie a visite guidate e incontri, ha apprezzato la presentazione delle nuove acquisizioni e il riordino di alcuni settori museali. Le collaborazioni con enti, musei, istituzioni e associazioni del territorio hanno inoltre contribuito alla realizzazione di numerose attività culturali, coinvolgendo persone di ogni età.

 

L’anno appena trascorso, con le ricorrenze del 300° anniversario di costituzione del Museo di Antichità e dei 400 anni dalla nascita di Guarino Guarini, è stato segnato infatti da un significativo incremento di ingressi, con 726.288 biglietti emessi, più del 16% rispetto all’anno precedente: è il miglior risultato in assoluto dal riconoscimento dell’autonomia gestionale del museo nel 2014.

I Musei Reali hanno registrato anche un ottimo riscontro da parte dei media locali, nazionali e internazionali, come si evince dalle numerose recensioni e dalle segnalazioni pubblicate su importanti quotidiani e riviste italiane, divulgative e scientifiche, sulle testate radio televisive e sui media digitali. Da ricordare, inoltre, l’attenzione riservata ai Musei Reali dalla stampa estera, con giornalisti da Francia, Regno Unito, Germania, Polonia, Ungheria, Spagna e Belgio, grazie alla costante collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

 

L’inestimabile patrimonio dei Musei Reali, che consta di oltre 400.000 opere, rappresenta il valore primario di un’istituzione che si annovera tra i principali musei italiani e tra i più grandi sistemi culturali internazionali. Rendere il patrimonio di opere e spazi sempre più accessibile, grazie anche a percorsi di visita e a linguaggi innovativi, è stato uno degli obiettivi su cui i Musei Reali si sono particolarmente concentrati.

 

Nel 2024 si è lavorato per presentare due nuovi allestimenti delle raccolte: al secondo piano della Galleria Sabauda, il riordino della Collezione del Principe Eugenio di Savoia Soissons e della pittura olandese e fiamminga dal Quattrocento al Seicento e, nel settore Archeologia a Torino del Museo di Antichità, il nuovo percorso “Anatomia di un inizio”, per raccontare al pubblico la nascita dell’archeologia scientifica in Piemonte.

 

Nell’ambito delle celebrazioni per i 300 anni del Museo di Antichità, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Torino, si è aperto al pubblico l’inedito percorso archeologico della Basilica paleocristiana del Salvatore, per mille anni il centro cristiano della città insieme alle vicine chiese di San Giovanni Battista e di Santa Maria.

Sono stati inoltre avviati progetti in materia di conservazione e restauro: ne è esempio il trasferimento di oltre 3.000 opere dell’Armeria Reale nei nuovi depositi collocati nella Torre Ormea di Palazzo Reale, con il supporto del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, e una vasta campagna di catalogazione delle collezioni di armi bianche e da fuoco.

 

Parallelamente all’attenzione rivolta alle collezioni permanenti, i Musei Reali hanno prodotto alcune esposizioni di grande interesse per valorizzare il loro patrimonio: l’appuntamento annuale con Leonardo da Vinci dedicato allo straordinario Autoritratto della Biblioteca Reale e al tema del volto, declinato attraverso accostamenti inediti dal Rinascimento all’arte contemporanea (L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro, 28 marzo – 30 giugno 2024, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione Piemonte); l’approfondimento delle ricerche sul sito archeologico di Industria e sul culto della dea Iside in Piemonte (La Scandalosa e la Magnifica. 300 anni di ricerche su Industria e sul culto di Iside in Piemonte, 23 aprile – 10 novembre 2024, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e il sostegno della Fondazione CRT); la presentazione, nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda, della mostra dossier dedicata alla storia e al mito di Cleopatra (Cleopatra. La donna, la regina, il mito. 23 novembre 2024 – 23 marzo 2025), un viaggio lungo oltre 2.000 anni attraverso tracce storico-archeologiche e la fascinazione esercitata dalla regina d’Egitto nel corso dei secoli e in diversi campi della cultura.

 

I Musei Reali hanno inoltre curato e organizzato eventi espositivi rilevanti con prestiti internazionali e soggetti co-produttori, come la mostra Guercino. Il mestiere del pittore (23 marzo – 15 settembre 2024), in collaborazione con CoopCulture e Villaggio Globale International, e il contributo scientifico del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino per l’attività di formazione, didattica e ricerca. L’esposizione, dedicata al maestro del Seicento italiano, è stata articolata con un taglio inedito sull’iter creativo, le sfide della professione, i sistemi di produzione, le dinamiche del mercato e delle committenze, i soggetti e i temi più richiesti. La mostra 1950-1970. La grande arte italiana. Capolavori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (19 ottobre 2024 – 2 marzo 2025), co-prodotta con Arthemisia e in collaborazione con la GNAMC di Roma, presenta 79 capolavori dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra, esposti per la prima volta fuori dal museo che li conserva.

 

Nel 2024 è proseguita la collaborazione con i più rilevanti musei e istituzioni del territorio, come il Museo Egizio, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e il Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale, la Fondazione Torino Musei, le Residenze reali sabaude – Direzione regionale Musei nazionali Piemonte, l’ARRE – Associazione Residenze Reali Europee e con musei nazionali e internazionali attraverso prestiti e scambi di opere per mostre di rimarchevole interesse.

Ottimo è stato il riscontro che il pubblico ha riservato alla manifestazione di punta del 2024, Estate Reale. Insieme per i 300 anni del Museo di Antichità, quarta edizione della tradizionale rassegna di musica, teatro e svago che  da giugno a ottobre si è svolta negli spazi dei Giardini Reali e del Teatro Romano; Estate Reale ha coinvolto 85.502 persone con performance, concerti e spettacoli teatrali ispirati al tricentenario di nascita di una delle più antiche istituzioni museali europee, evidenziando l’impegno nel creare una rete virtuosa con le realtà culturali e performative del territorio piemontese e attive in vari quartieri della città, contribuendo a rendere i Musei Reali un vivace polo culturale e un sicuro luogo di aggregazione nel cuore antico di Torino.

 

Un capitolo importante è quello relativo alle collaborazioni che i Musei Reali hanno saputo intrattenere con i partner del territorio. Particolarmente significativo è stato il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, con la quale si è recentemente stipulato un protocollo d’intesa per la valorizzazione dei Giardini Reali e, nello specifico, per il restauro e la rifunzionalizzazione del Padiglione di Levante delle Serre Reali, il recupero di spazi ora inaccessibili del Teatro Romano per la musealizzazione del piano interrato della Manica Nuova e per una campagna di interventi nelle sale di rappresentanza di Palazzo Reale e dell’Armeria.

La Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino) ha contribuito al finanziamento degli interventi sul Bastion Verde nei Giardini Reali, alla valorizzazione delle raccolte epigrafiche del Museo di Antichità, al restauro di alcune opere dell’Armeria Reale e della collezione di ritratti ottocenteschi nella Galleria del Daniel di Palazzo Reale.

La Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, insieme all’Unione Industriali Torino, ha sostenuto la realizzazione del video mapping della mostra L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro e altre iniziative legate alla valorizzazione della Biblioteca Reale, confermando l’impegno già assunto nel 1998 con la Sala Leonardo per la conservazione e l’esposizione dell’inestimabile nucleo dei disegni autografi del Maestro e, nel 2014, con la creazione del secondo caveau per le esposizioni temporanee.

 

Concreto è stato il supporto di numerose imprese e di singoli cittadini che hanno aderito alle campagne di finanziamento dei progetti sostenuti tramite Art bonus per il restauro di spazi e opere dei Musei Reali, con particolare attenzione a Palazzo Reale, oltre che di numerosi sponsor privati i quali, con lungimiranza e generosità, hanno voluto affiancare il più importante museo statale piemontese nei processi di programmazione e cura del patrimonio.

 

Nel 2024 si sono conclusi i progetti per il miglioramento dell’accessibilità fisica e cognitiva, con il restauro e l’inserimento di nuovi ascensori e pedane elevatrici per una più agevole fruizione da parte del pubblico e con un’offerta di percorsi, attività e strumenti di visita dedicati alle persone con disabilità sensoriali e cognitive. I Musei Reali di Torino hanno portato a termine anche importanti interventi in materia di sicurezza, investendo 600.000 euro del bilancio di spesa corrente per la manutenzione straordinaria degli impianti, con l’aggiornamento tecnologico e il miglioramento dell’efficienza e dell’affidabilità dei sistemi.

 

Per la realizzazione dei principali progetti di sviluppo e ricerca, fondamentali sono state le partnership con l’Università degli Studi di Torino (Area Valorizzazione, Impatto e Public Engagement; Dipartimento di Studi Storici; Dipartimento di Studi Umanistici; Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi; Dipartimento di Letterature straniere e Culture moderne; il Museo di Antropologia ed Etnografia del Sistema museale d’Ateneo), con l’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici) e con il Conservatorio Statale G. Verdi di Torino, sia per l’Estate Reale, sia per le celebrazioni guariniane.

 

Per i progetti di impatto sociale e di inclusione sono state attivate collaborazioni con la Circoscrizione 8 e ITER della Città di Torino, con UNICEF Italia, ARPA Piemonte, FORMA – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, con ANTEO Impresa Cooperativa Sociale e Abbonamento Musei, senza dimenticare il supporto delle Associazioni di volontariato culturale, come gli Amici dei Musei Reali, gli Amici di Palazzo Reale, il Touring Club Italiano e il FAI-Fondo Ambiente Italiano, sempre al fianco delle principali iniziative istituzionali.

 

Film Commission Torino Piemonte, un anno da cinema

Nel 2024  228 progetti realizzati sul territorio e una visibilità senza precedenti sulla scena internazionale, e con prospettive di ulteriore consolidamento per il 2025

“Se guardiamo i risultati che il Piemonte ha ottenuto nel 2024 – commenta la Presidente di Film Commission Torino Piemonte Beatrice Borgia – nonostante la grande incertezza e il rallentamento dell’intero settore della produzione nazionale e internazionale, possiamo dirci più che soddisfatti per come il nostro territorio abbaia saputo confrontarsi con tale contesto di criticità dopo il boom della pandemia. I risultati raggiunti in termini di produzione, mostrano la capacità di rispondere con grande forza alla generale contrazione grazie all’investimento sul campo sulla filiera locale di professionisti, produttori e imprese che si sono strutturate sempre più grazie ai costanti investimenti messi a disposizione dalle nostre istituzioni. Il 2024 è anche l’anno caratterizzato dalla presenza quanto mai ricca e qualificata a livello internazionale tra festival, televisione e piattaforme digitali”.

Il Direttore di Film Commission, Paolo Manera, aggiunge: “L’ulteriore rafforzamento delle risorse messe a disposizione dalla Regione Piemonte, ovvero i 7 milioni destinati a lungometraggi e serie televisive, insieme alle ulteriori risorse di 1 milione circa a sostegno di sviluppo di film e serie televisive, documentari e cortometraggi, messi a disposizione dei bandi FCTP, ci proietta verso il 2025, anno in cui la Fondazione festeggia 25 anni di attività con una prospettiva di ottimismo e strumenti concreti per favorire la realizzazione di importanti progetti, tra cui 10 lungometraggi e 4 serie televisive già in partenza nei prossimi mesi”.

“Il cinema, espressione culturale e artistica, rappresenta anche un’importante attività produttiva capace di generare valore economico e occupazione. Il Piemonte – dichiarano l’Assessore Regionale alla Cultura Marina Chiarelli e l’Assessore alla Attività Produttive Andrea Tronzano – ha saputo costruire un sistema che valorizza entrambe queste dimensioni investendo nella filiera dell’audiovisivo per consolidare le capacità imprenditoriali del territorio, promuovere il nostro paesaggio e la nostra cultura e creare un processo virtuoso di crescita e di attrazione di nuove produzioni”.

“L’impegno della Regione – aggiunge Tronzano – si conferma nell’ulteriore posizionamento degli strumenti di sostegno con l’obiettivo di rendere il nostro territorio sempre più competitivo in ambito nazionale e internazionale”.

Nell’analisi globale di un anno come il 2024, contrassegnato come noto da un generale rallentamento della produzione audiovisiva, dovuto al complesso quadro internazionale e, in Italia, alla lunga sospensione delle principali misure di sostegno pubblico al settore, l’audiovisivo piemontese ha saputo mostrare continuità e solidità,  garantendo un alto numero di produzioni sul territorio e ha un rafforzamento di risorse messe a disposizione del comparto per il 2025. Le produzioni sostenute da Film Commission nel 2024 sono state 228, un numero in linea con i risultati record del biennio precedente e che si è tradotto in 1054 giornate di riprese, che ha portato sul territorio 19 lungometraggi, tra cui si evidenziano molte opere prime e seconde, 26 documentari, 55 cortometraggi, 122 tra spot pubblicitari, format TV e videoclip, mentre l’impatto della crisi generale appare nel numero delle serie televisive, 6 nel corso dell’anno, in linea con un quadro in cui il blocco rinvio è stato quello dei progetti ad alto valore aggiunto.

In tale contesto sono state proprio le politiche regionali a sostegno dell’audiovisivo, in primis il Piemonte Film TV Fund della Regione Piemonte e l’investimento della Fondazione Compagnia di San Paolo sul Fondo per lo sviluppo di film e serie TV che hanno l’eccesso di contenere il generale rallentamento produttivo e, parallelamente, hanno messo a disposizione un ulteriore aumento dei fondi con l’obiettivo di riavviare immediatamente il percorso di crescita che ha caratterizzato il territorio negli ultimi anni. La Regione Piemonte ha annunciato, nel novembre 2024, durante l’ultimo Torino Film Industry, per il 2025 ulteriori 3 milioni alla già prevista dotazione di 4 milioni del Piemonte Film TV Fund, per un totale di 7 milioni. Grazie all’intenso lavoro di sostegno logistico e istituzionale garantito da FCTP nel corso dell’anno sono già 14 i progetti di lungometraggi e serie TV che prevedono di avviare le riprese nel corso dell’anno, e sono più di 40 i titoli che hanno effettuato sopralluoghi e studi di fattibilità, e attendono l’apertura delle call 2025 per definire il piano di produzione.

I tre Film Fund della Fondazione dedicati a sostenere sviluppo e produzione di documentari (Piemonte Doc Film Fund), la produzione di cortometraggi (Short Film Fund) e lo sviluppo di servizi TV di finzione e animazione (Piemonte Film TV development Fund), hanno operato per l’anno 2024 con una dotazione e complessiva di 900 mila euro, sostenendo 31 progetti solo nella prima finestra di giugno 2024, ovvero lo sviluppo di 12 documentari, la produzione di ulteriori 8, la produzione di 4 cortometraggi, lo sviluppo di 6 lungometraggi e una serie televisiva.

In particolare nel corso dell’anno è stato possibile attivare una specifica attività di promozione e internazionalizzazione relativa al Piemonte Film TV Development Fund, con azioni strutturate in mercati e rassegne di alto potenziale, dalla Berlinale alla Mostra del Cinema di Venezia, fino a MIA (Mercato Internazionale Audiovisivo). Tale opportunità è stata resa possibile dal sostegno garantito di Fondazione Compagnia di San Paolo, da sempre al fianco di FCTP per fare del cinema uno strumento di sviluppo sul territorio che, nell’ambito di un accordo biennale con la Regione Piemonte per il biennio 23/24 ha permesso di rinnovare e rafforzare il bando che rappresenta una opportunità fondamentale per i talenti s il cinema indipendente.

Mara Martellotta

Torino – Lione, quale mobilità quotidiana e turistica prima e dopo la Tav

Prima riunione a Modane (Francia) del comitato di pilotaggio nell’ambito dello studio dedicato alla progettazione della mobilità multimodale nei territori interessati dall’apertura del tunnel di base della Torino-Lione.

L’obiettivo dello studio è sviluppare un piano di mobilità a medio e lungo termine, coinvolgendo gli attori locali e i diversi soggetti operanti nel settore dei trasporti.

L’iniziativa, guidata da Telt e dalla Conferenza delle Alte Valli Alpine con il supporto tecnico del raggruppamento binazionale Setec (mandataria), Pwc Italia e Inddigo, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alle Infrastrutture strategiche Enrico Bussalino, della presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese Cristina Bargero, dei rappresentanti delle Regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Paca e degli amministratori dei Comuni italiani e francesi coinvolti.

Gli scenari elaborati prenderanno in considerazione sia i margini di miglioramento della situazione “senza” la nuova linea Torino-Lione sia le potenzialità di sviluppo con l’alta velocità in esercizio, senza dimenticare la linea storica sull’asse Italia-Francia, la cui rivitalizzazione potrebbe contribuire allo sviluppo socio-economico, turistico e culturale dell’area.

“Migliorare i collegamenti per gli spostamenti quotidiani e la mobilità turistica, integrando i servizi ferroviari a media-lunga percorrenza con l’offerta di trasporto locale, è uno degli aspetti chiave dello studio, essenziale per favorire lo sviluppo economico locale e migliorare la qualità della vita dei cittadini – ha dichiarato Bussalino – Partire dai dati è fondamentale per la definizione delle politiche pubbliche. Per questo la Regione Piemonte ha condiviso l’impostazione e l’avvio di tale percorso, che vogliamo accompagnare puntando a una sua concreta messa a terra sul territorio transfrontaliero”.

L’entrata in servizio della Torino-Lione porterà profondi cambiamenti nei flussi di mobilità tra Italia, Francia ed Europa, con effetti significativi anche sull’arco alpino. Tra gli elementi chiave di questa trasformazione vi sono la riduzione dei tempi di percorrenza con le principali metropoli europee e nazionali, la creazione di due nuove stazioni internazionali a Saint-Jean-de-Maurienne e Susa, la liberazione di capacità sulla linea storica. Tutti fattori che consentiranno di riorganizzare i servizi di trasporto della Valsusa, della Maurienne e del Grand Briançonnais, creando nuove opportunità per la mobilità locale e per i collegamenti con i territori limitrofi.

Cristina Bargero ha dal canto suo puntualizzato che “gli scenari a breve termine, in particolare il prolungamento della linea SFM3 fino a Modane, sono concretamente realizzabili, poiché richiedono solo un piccolo adeguamento infrastrutturale alla stazione di Modane. Inoltre, stiamo lavorando per potenziare il trasporto pubblico locale, migliorando il servizio esistente tra Pinerolo e Oulx”.