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Cantieri autostradali ridotti sulla Torino – Savona

Avanzano secondo il crono-programma i lavori di ammodernamento dell’autostrada A6 Torino – Savona tra Ceva e Savona. Il completamento di alcuni interventi all’interno dei cantieri attivi ha permesso ad Autostrada dei Fiori di poter ridurre di circa 10 km lo sviluppo dei cantieri a corsia unica in carreggiata direzione Savona. Lo ha comunicato il concessionario Autostrada dei Fiori alle Regioni Piemonte e Liguria.

«Una notizia – ha commentato l‘assessore ai Trasporti e infrastrutture della Regione Piemonte, Marco Gabusiche coniuga la maggior sicurezza con la necessità di garantire tempi di percorrenza certi agli utenti. Il fatto che arrivi con buon anticipo rispetto all’inizio della stagione di maggior affluenza turistica consente certamente una pianificazione ottimale per tutti gli utenti ed una maggior capacità attrattiva delle nostre regioni».

«Questa è certamente una buona notizia – ha affermato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Giacomo Raul Giampedronein linea con il progressivo alleggerimento dei cantieri che le concessionarie liguri hanno garantito entro le festività pasquali, durante le quali verranno rimossi e in molti casi arriveranno a conclusione molte delle lavorazioni più impattanti. In questo modo andremo incontro alle esigenze dei liguri e delle nostre imprese, favorendo anche i flussi turistici verso la nostra regione».

Quale futuro per l’auto a Torino? Dibattito a tutto campo in Consiglio regionale

Un confronto a tutto campo sulla crisi dell’automotive in Piemonte ha caratterizzato la giornata del Consiglio regionale aperto, ospitato presso la città metropolitana di Torino.

“Torino torni a essere testa e braccia di Stellantis – ha dichiarato il presidente del Consiglio, Davide Nicco – riportando una maggiore produzione con le nuove autovetture. È una questione di cruciale importanza, Torino è stata per oltre un secolo il cuore pulsante dell’industria automobilistica italiana, un centro di eccellenza che ha saputo coniugare innovazione, competenza e passione, un patrimonio che non può essere disperso”.

La vicepresidente della Regione e assessore al Lavoro, Elena Chiorino, ha annunciato una nuova misura di welfare: “Con il Fondo Formazione Occupazione, il nostro obiettivo non è la semplice assistenza, ma garantire formazione, dignità e futuro a chi oggi si trova in difficoltà in tutti i settori, non solo nell’automotive. Abbiamo stanziato 20 milioni di euro attraverso il Programma GOL per finanziare il Fondo, una misura innovativa e unica in Italia che prevede un’integrazione salariale per i lavoratori in cassa integrazione o in contratto di solidarietà e la possibilità di accedere a percorsi di riqualificazione con un’indennità di partecipazione fino a 600 ore nel primo ciclo. L’erogazione dell’indennità avverrà direttamente tramite INPS, semplificando l’accesso alle risorse e garantendo rapidità nell’attuazione della misura”.

“Noi dobbiamo andare avanti al netto di Stellantis – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano – abbiamo fiducia di ciò che succederà dal 2025 e dal 2026 in poi, ma Torino è la storia dell’auto e gli imprenditori e le imprese meritano un futuro con Stellantis ma anche senza. Sono tanti i produttori che che possono prendere spunto dalle nostre imprese, dobbiamo ridare brio e vivacità al comparto e mettere in condizione le nostre aziende di lavorare a livello globale. Per questo abbiamo fondato Vehicle Valley, che può mettere in connessione tutte le competenze del settore, dare visibilità e fare la differenza”.

Per Gabriele Fava, presidente di Inps “Il progetto di integrazione salariale per i lavoratori in cassa integrazione attraverso un’indennità di partecipazione ai corsi di formazione che sarà erogata dall’Inps, segna un passo avanti significativo nelle politiche attive del lavoro”.

Il capo di gabinetto del ministro del Lavoro, Mauro Nori, ha spiegato che “attualmente Stellantis sta rispettando gli impegni assunti con il Governo, che a sua volta sta mettendo in sicurezza le aziende del territorio. Positivo l’intervento annunciato da Chiorino”.

Marco Calabrò, capo della segreteria tecnica del ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato come “la crisi dell’automotive sia una crisi di respiro europeo ritiene che quella dell’automotive è una crisi di respiro europeo. Nel 2025 saranno avviati bandi per le filiere della componentistica”.

In apertura dello blocco degli interventi di deputati e senatori, la vicepresidente del Senato Anna Rossomando (Pd) ha chiesto “politiche industriali adeguate al contesto per ridurre divario tecnologico con Cina e Usa, politiche di protezione senza compromettere la competitività e interventi sul caro energia”.

Per Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della commissione Attività produttive alla Camera, “la transizione ecologica deve essere sostenibile economicamente e anche socialmente. Le multe che rischiano le imprese costruttrici hanno creato un’ulteriore crisi del settore. Bene che il govenro si sia attivato presso la Commissione Europea per un approccio meno ideologico”.

“Stellantis dismette in Italia e investe in Usa – ha dichiarato Chiara Appendino (M5s) – l’Italia sta affrontando una dismissione che va avanti a botte di trasferimenti all’estero, uscite anticipate, licenziamenti, tavoli di crisi e ammortizzatori sociali. Quando Elkann verrà in Parlamento a marzo ci aspettiamo parole chiare per rispondere alle domande di un paese intero che ha dato tantissimo all’azienda”.

Per Marco Grimaldi (Avs) “siamo di fronte a un settore che salva solo gli utili degli azionisti, a Mirafiori stanno lavorando solo 2800 persone sulla produzione di 500 e Maserati. Il mondo che il centrodestra vuole difendere è quello che ci ha portato in cassa integrazione, non c’entra nulla l’elettrico”.

“La crisi arriva da lontano, non c’entra il green deal – ha sottolineato Silvia Fregolent (Iv) – nella discussione di oggi avremmo voluto sapere se Stellantis intende rimanere in italia e non con modelli marginali. Non abbiamo risposte dall’azienda e neanche da questa giornata”.

Per l’eurodeputata dei Verdi, Benedetta Scuderi, “Stellantis non ha reinvestito su innovazione e transizione, ma ha diminuito la produzione e l’ha delocalizzata. Parlando di energia, siano ancora legati a quella fossile”.

Per il collega di Fdi, Giovanni Crosetto, “la crisi è europea per una ragione politica a causa delle decisioni che sono state prese per il settore auto. Non accettiamo di ascoltare soluzioni dalle forze politiche che con il green deal hanno causato la crisi attuale, gli obiettivi di neutralità climatica sono irraggiungibili, lo sappiamo tutti”.

Pietro Fiocchi (Fdi) si dice “scettico e critico sulle regole imposte, parla del concetto di “neutralità ideologica”. Ancora: “Bisogna riportare a casa tutta la filiera, soprattutto le tecnologie, per evitare che l’Europa diventi solo un mercato”.

Pierfrancesco Maran (Pd) ha spiegato che “esiste una competizione tra i continenti, ma esiste anche il problema  che la produzione si sta spostando dall’Italia verso altri Paesi europei, è compito di Stellantis non abbandonare i territori”.

“Dobbiamo far comprendere agli imprenditori che questo è un ecosistema che mette a disposizione know how, imprese, formazione, una rete che ha saputo attraversare momenti difficili – ha dichiarato il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo – c’è anche un tema che riguarda sburocratizzazione, programmazione urbanistica e infrastrutturale che rendono difficile l’insediamento di imprese”.

Per la vicesindaca di Torino, Michela Favaro “lo Stato deve diminuire il costo dell’energia e ridurre il gap tecnologico per rendere l’Italia più competitiva e rafforzare la collaborazione fra ricerca e piccole e medie imprese. Servono incentivi sui siti industriali dismessi”.

“È positivo il raddoppio dello stanziamento da 10 a 20 milioni di euro e l’estensione della misura di integrazione salariale a tutti lavoratori delle aziende in crisi, sia dell’automotive sia di altri settori industriali in crisi, da coinvolgere in percorsi formativi. Da Stellantis ci aspettiamo una maggiore attenzione al nostro territorio e impegni precisi su Mirafiori”, ha dichiarato il segretario generale della Cisl Piemonte, Luca Caretti.

“Non siamo più la città dell’auto, abbiamo bisogno di ricostruire una presenza industriale, Stellantis è un interlocutore, ma dobbiamo vedere se ce ne sono altri. Serve un nuovo ammortizzatore sociale per l’auto finanziato dall’Europa per gestire la transizione”, ha sottolineato Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte.

Per Giovanni Cortese, segretario regionale Uil, “si impone un piano di rilancio e conversione di automotive. La componentistica riguarda 700 aziende, senza soluzioni ne chiuderanno la metà. Chiediamo che si crei un fondo sovrano europeo per innovazione e tutela occupazione”.

Per Sara Rinaudo, vicesegretario Fismic Consal “la misura della Regione annunciata da Chiorino dà respiro ai lavoratori. Finalmente stiamo uscendo da un approccio ideologico per approdare a uno più pragmatico”.

Ciro Marino, segretario provinciale Ugl metalmeccanici Torino, ha evidenziato che “la crisi automotive mette in crisi altre filiere. La soluzione decisiva non sono gli incentivi ma è necessario intervenire sui costi dell’ energia”.

Per Fabrizio Amante, segretario territoriale AQCF-R “bene l’intervento su ammortizzatori sociali, ma dobbiamo porci il problema di come facciamo a prevenire queste crisi e garantire tranquillità ai lavoratori”.

Il vicerettore dell’Università di Torino, Guido Boella, ha evidenziato che “per recuperare il gap sull’elettrico abbiamo l’eccellenza dei nostri atenei, dove la ricerca incontra le imprese. Bisogna fare crescere la filiera di formazione e competenze”.

Per la vicedirettrice per l’innovazione scientifica e tecnologica del Politecnico di Torino Giuliana Mattiazzo “nella ricerca e didattica l’automotive non è in crisi. Gli Atenei continuano a investire, cambiano le regole e per questo  risulta sempre più essenziale innovare”.

Il vicepresidente Unione Industriali di Torino,Antonio Casu, chiede “alla Regione di tenere alta l’attenzione su questi temi nei confronti del Governo e della Commissione Europea, senza abbassare la pressione. La Commissione ha recentemente aperto alla possibilità di una maggiore gradualità nell’applicazione delle sanzioni ambientali. Altro aspetto fondamentale è il costo dell’energia, una delle leve principali della competitività”.

Partrizia Paglia, delegata Confindustria Piemonte per il tema automotive ha illustrato alcuni dati: “Sono 1,28 milioni gli addetti automotive in Italia, la componentistica in Piemonte occupa oltre 56 mila dipendenti.  Registriamo cali pesanti del fatturato, di 32% fino al 50%, così è impossibile resistere”.

Alberto Russo vicepresidente associazione piccole e medie imprese ha chiesto “una moratoria sugli interessi per investimenti già effettuati. Bisogna rivedere il meccanismo di cassa integrazione per sostenere l’occupazione e le misure a sostegno della riconversione industriale in ottica green”.

Per Giovanni Genovesio, presidente regionale Cna Piemonte “serve supportare le imprese nella riconversione e questo richiede investimenti importanti. È necessario che il pubblico e gli istituti di credito supportino le Poi”.

Il presidente Cna Torino, Nicola Scarlatelli, ha sottolineato che il mondo delle Pmi ha saputo diversificare, il comparto manifatturiero non è scomparso. Mettiamo le nostre qualità a fattore comune, i nostri diritti non hanno un prezzo”.

Antonella Bruno, responsabile mercato Italia di Stellantis ha ringraziato la Giunta per le misure a favore della filiera e ha affermato che il piano della sua azienda “prevede nuovi modelli negli stabilimenti italiani. Tutti i nostri siti rimarranno in attività e salvaguarderemo l’occupazione. Abbiamo ribadito la centralità dell’Italia per Stellantis. Il 2025 sarà ancora di transizione, ma ci sarà una risalita nel 2026, con 10 aggiornamenti di prodotti realizzati in Italia”. Quanto a Torino, Bruno ha affermato che “Mirafiori è un polo vivo, con attività strategiche per il gruppo, a partire dall’economia circolare, poi il battery technology center, che ha competenze straordinarie e grandi potenzialità di crescita, poi il Plant che produce i cambi per i motori ibridi. Qui la 500 ibrida arriverà a 130-140mila unità l’anno. Confermiamo anche la nuova generazione della 500 elettrica nel 2032”.

La manager ha poi ricordato che la sede di coordinamento europeo da cui parte il coordinamento di attività vendita e marketing è stata insediata a Torino, a confermare la centralità della città.

Per Stellantis è quindi intervenuto Giuseppe Manca, responsabile risorse umane, che ha affermato: “Non abbiamo mai licenziato nessuno, ma abbiamo fatto procedure di incentivazione all’esodo ed è probabile che ne faremo ancora. Intanto però stiamo stabilizzando oltre 100 ingegneri under 35, perché la nostra intenzione è garantire il futuro: si occuperanno di progetti strategici, digitalizzazione, intelligenza artificiale, elettrico”.

Il presidente della Regione Alberto Cirio, nel suo intervento, ha detto che il settore automotive “rappresenta una criticità per il Piemonte, per il Paese e per l’Europa. Esistono difficoltà, ma il Piemonte è diversificato nelle sue capacità produttive e il contesto favorevole che sta vivendo la nostra economia, con il più alto livello di occupazione degli ultimi 20 anni e il record dell’export, è un dato di forza. Oggi eguagliamo la media di crescita del Paese, mentre per anni siamo stati al di sotto, e siamo i primi in  Italia per investimenti delle multinazionali”.
“Ma – ha proseguito Cirio – l’auto resta centrale, perché paga gli stipendi di un terzo dei piemontesi. Il green deal ha fatto male alla nostra Europa, ha favorito i paesi che fanno commercio a discapito di quelli che producono, come l’Italia”.
“In ogni caso, per noi l’obiettivo minimo per Mirafiori è quello delle 200mila auto. Oggi se ne producono 30-32mila. Stellantis ci conferma, con la 500 ibrida, di poter arrivare a 100-140mila auto. Questo ci dà la prospettiva per fare un percorso insieme che però impone un intervento ponte ed è quello che la Regione Piemonte, prima in Italia, mette in campo con 20 milioni di euro per integrare il reddito dei lavoratori in cassa integrazione per farli ritornare ai livelli di capacità di spesa dello stipendio intero, offrendo ore di formazione per la propria riqualificazione professionale”

Gianna Pentenero (Pd) ha parlato di un settore “che va sostenuto, perché riguarda la ricerca, l’innovazione, la possibilità di avviare una transizione che ci apra al futuro. Spiace che oggi non si sia colta l’occasione di avere sindacati e imprenditori per un discorso serio, ma sia prevalsa la strumentalizzazione”.

Daniela Cameroni (Fdi) ha detto che “la Regione non è rimasta a guardare, ma ha giocato un ruolo da protagonista nel difendere l’occupazione. Vigileremo con attenzione per il rispetto degli impegni presi, sia da Stellantis, sia dall’Europa, la transizione ecologica non può essere fatta a discapito dei lavoratori”.

Sarah Disabato (M5s) ha ricordato che “il sostegno al reddito in Piemonte è legge, quindi utilizzare il Pnrr come sta facendo la giunta Cirio è soltanto un sollievo temporaneo, ma bisogna trovare nel Bilancio i fondi per queste misure. Mi è spiaciuto sentire oggi da Stellantis che ci saranno altri incentivi all’esodo. Io ho dato fiducia a Stellantis, ho comprato un’auto del marchio, peccato però che sia prodotta in Polonia”.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha considerato che “quando il pubblico entra nelle dinamiche del mercato è perché purtroppo ci sono dei problemi. Bene gli investimenti che Stellantis promette in Piemonte, ma dobbiamo lavorare anche con altri possibili produttori, perché abbiamo già tante aziende che possono svilupparsi ulteriormente e possiamo attrarne di nuove”.

Alice Ravinale (Avs) “Non avevamo dubbi che la giornata di oggi fosse utilizzata per presentare una misura che era nell’aria da tempo, prendiamo atto che viene fatta con fondi europei del Pnrr. Bene per il 2025, non sottovaluto il lavoro anche tecnico che è stato fatto, però abbiamo dimenticato il drammatico significato di una cassa integrazione che dura da 18 anni. Dove sono le altre imprese che secondo il ministero volevano investire in Italia? Quanto a Stellantis, ha cercato di spegnere in silenzio Torino con gli esodi e senza le assunzioni, per fortuna la politica se ne è accorta”.

Paolo Ruzzola (Fdi): “Crediamo nell’Europa, ma vogliamo anche un’Europa che non faccia dumping fiscale. Cominciamo a dire che la tassazione delle aziende deve essere uguale in tutta Europa, poi registriamo con soddisfazione il cambio di passo di Stellantis, che oggi è stato confermato in questo Consiglio aperto”.

Vittoria Nallo (Sue) ha parlato di “un settore che da molti anni era già in crisi e che riverbera i suoi problemi sulla vasta filiera che storicamente opera a Torino e in Piemonte. Dobbiamo procedere al ritorno della produzione in Piemonte e questo può essere conveniente per Stellantis se diminuiranno i costi energetici e ci saranno seri incentivi”.

Domenico Rossi (Pd) ha contestato una “assenza totale nella discussione della questione energetica. Si tratta di uno dei motivi principali perché scelgono di non produrre in Italia e nessuno ha detto nulla. Quanto al green deal, lo avete contestato con il vostro striscione ma in Europa l’hanno votato anche le vostre forze politiche”.

Davide Zappalà (Fdi): “Noi non abbiamo mai detto che i problemi ce li dobbiamo risolvere soli come italiani, anzi Meloni ha sempre affermato il contrario sui problemi più importanti come le strategie industriali. Purtroppo sinora le strategie industriali dell’Europa non hanno avuto buoni risultati”.

Monica Canalis (Pd) ha definito il presidente Cirio “bifronte, ora nazionalista e ora europeista. Fa parte della famiglia dei popolari europei, quindi europeista. Cirio nazionalista pensando che siamo smemorati vuole ingraziarsi una vicinanza al Governo Meloni”.

Roberto Ravello (Fdi) ha ribattuto che “il bifrontismo era la capacità di una divinità di saper guardare contemporaneamente al passato ed al futuro per far bene il presente. Quanto alle capacità tecnologiche, non penso che in Europa siamo così indietro come alcuni hanno detto, altrimenti perché BYD verrebbe in Italia? Il divario forse è un altro, se i produttori cinesi non rispettano le politiche di tutela dell’ambiente e dei lavoratori”.

In chiusura la replica dell’assessore Chiorino, che ha ringraziato per gli spunti emersi e ha ribadito che “Quando si supporta l’impresa si supportano anche i lavoratori ed il dato occupazionale. Siamo a fianco di chi vuole produrre e di chi vuole portare lavoro”.

fmalagnino gmonaco – Ufficio stampa CrP

Record di incassi nel 2024 per le multe: 63 milioni di euro

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Lo scorso anno il Comune di Torino  ha registrato il record di incassi provenienti dalle contravvenzioni. La Città ha incassato 63milioni di euro  grazie alle 960.971 multe emesse. Nel 2023 le multe emesse furono 1.023.199, gli incassi furono però “solo”  56milioni di euro, 7 milioni di euro in meno. “L’incasso del 2024 rispetto a quello del 2023 è stato maggiore del 12,38%”, ha detto  in aula l’assessore comunale alla sicurezza Marco Porcedda, “ grazie all’efficientamento della riscossione delle multe”.

Credito: “Sulle imprese del Piemonte oltre tre miliardi di extracosti bancari”

Per le piccole attività l’impatto del caro-tassi in Piemonte è dell’8,96%, prestiti all’artigianato in Piemonte: -12,7%

 

 

A livello nazionale il credito alle imprese, tra giugno e settembre scorsi), ha subito una contrazione complessiva del 2,8%, mentre per le piccole imprese la flessione è stata più che doppia, evidenziando una contrazione a -6,8%. In Piemonte la contrazione complessiva è pari all’ -1,5%, mentre per le piccole imprese ha toccato un -6,6%.

 

Il quadro si appesantisce se guardiamo ai prestiti all’artigianato che evidenziano una contrazione ancora più marcata: in Piemonte -12,7%; (-12,5% a livello nazionale).

E’ questo, in sintesi, ciò che emerge dal rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese che ha analizzando i dati della Banca d’Italia tra giugno 2022 e settembre 2024.

 

Il calo del credito non risparmia nessun settore economico.

Tra i vari settori, nelle costruzioni il TAE applicato alle imprese del Piemonte è dell’8,10% (media nazionale del 7,42%); nei servizi per le attività del Piemonte il tasso è dell’6,52% (media nazionale del 6.58%); nel manifatturiero esteso il Piemonte con un TAE al 6,38% (media nazionale al 6,05%).

“Il lento, anzi lentissimo, riassorbirsi della bolla causata dall’extra-costo bancario mette ancora in difficoltà le attività produttive del Piemonte –commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– nonostante la Banca Centrale Europea abbia cominciato a ridurre i tassi, gli effetti tangibili sono ancora poco quantificabili e le imprese non hanno la forza economica per sostenerne gli oneri. In un momento così complicato di crisi nell’export, aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici, diminuzione di commesse, non si possono chiedere ulteriori sacrifici al mondo imprenditoriale senza un supporto concreto fatto di incentivi e sgravi. Soprattutto se a governare gli investimenti sono le banche”.

“Gli oltre tre miliardi di euro di extra-costo per il credito alle realtà del Piemonte, è una cifra colossale che pesa maggiormente laddove le aziende sono più impegnate negli investimenti per crescere –prosegue Felici– Questo è un tema su cui non si presta sufficiente attenzione da parte delle istituzioni, ma che concretamente rischia di frenare lo sviluppo delle nostre imprese”.

“Il credito –conclude Felici– è un nodo troppo strategico perché sia lasciato ai privati. Le banche aumentano sempre gli utili nei periodi di difficoltà dell’economia reale, alimentando il drenaggio di risorse dal lavoro alla finanza. Se si vuole che le nostre imprese continuino ad innovare e ad investire (come già stanno facendo con risorse proprie) o semplicemente si adattino alle strane direttive UE, è necessario che possano accedere facilmente ai finanziamenti. Lo Stato deve tornare a presidiare il credito, erogandolo con i parametri dello sviluppo e dell’etica più che con quelli di Basilea, utili solo ad agevolare chi i soldi già li ha”.

Per Confartigianato Imprese Piemonte, purtroppo, il finanziamento alle piccole aziende resta, ancora legato alla percezione di alto rischio e quindi, così, cresce costo del denaro invece, spesso, l’impresa artigiana necessita di finanziamenti molto ridotti e quindi poco appetibili dal sistema bancario che lavora più su grandi importi.

La Regione propone un tavolo di confronto con i medici per abbattere le liste d’attesa

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«Un incontro positivo e costruttivo, in un clima di collaborazione. Ho chiesto ai sindacati dei medici di stendere una piattaforma, anche valoriale, comune, che partendo da ciò che ci unisce – ovvero la centralità della sanità pubblica e l’indiscusso valore aggiunto che, in condizioni difficili, apportano i professionisti della sanità nelle strutture regionali – per ridurre le liste d’attesa.  L’idea è un tavolo mensile presso la control room, che la direzione regionale dell’assessorato ha individuato come strumento utile per ricevere in tempo reale i dati e poter intervenire con i correttivi necessari. La condivisione dei dati è fondamentale per aumentare l’efficienza del sistema ed è una metodologia che dovrà diventare sempre più la modalità ordinaria di lavoro per tutti gli operatori.»

Così l’assessore alla sanità Federico Riboldi al termine dell’incontro che si è tenuto in assessorato.

«L’intenzione è di arrivare ad un documento sottoscritto da tutte le forze sindacali, medici e infermieri ospedalieri, medici di medicina generale, Oss e personale amministrativo. Ai sindacati dei medici ho ribadito che per affrontare i grandi problemi della sanità, molti dei quali sono strutturali, è necessaria la collaborazione di tutti: l’ottica è quello di unire le forze, nell’interesse dei cittadini. L’obiettivo è lavorare in armonia. Ho ribadito che la legge 104/2024 sull’intramoenia sarà applicata solo in casi limite. Oggi ho constatato con soddisfazione che vi è la volontà comune di lavorare per superare le contrapposizioni, nel rispetto dei ruoli » prosegue Riboldi.

«Ho proposto di istituire, sul modello dell’osservatorio sul personale, un tavolo di confronto permanente che si riunirà con cadenza mensile per analizzare i dati delle liste d’attesa, giudicare le azioni ed intervenire con i necessari correttivi. La proposta è stata accolta in modo unanime dai rappresentanti delle associazioni sindacali presenti»

«Sono soddisfatto, è la prima volta che il tema delle liste d’attesa viene affrontato con un approccio specifico, attraverso l’istituzione di un tavolo monotematico. Nei prossimi giorni si terrà un incontro analogo con i sindacati degli infermieri e delle altre professioni sanitarie » conclude Riboldi.

Città della Salute, Nursing Up: “reparti sotto pressione e criticità strutturali”

“Reparti in difficoltà, personale insufficiente e criticità nel garantire cure adeguate”. È il quadro allarmante tracciato da Claudio Delli Carri, segretario regionale di Nursing Up Piemonte, che denuncia una situazione ormai al limite all’interno della Città della Salute, la più grande azienda sanitaria ospedaliera universitaria del Piemonte.

Ecco le principali criticità secondo il sindacato degli infermieri: “Nei reparti di medicina generale, il tasso di occupazione dei posti letto supera il 100%, una condizione che rende difficoltosa la gestione dei pazienti e mette a rischio la qualità dell’assistenza. Il personale sanitario, con un’età media superiore ai 50 anni, lavora in condizioni sempre più critiche, tra turni massacranti e impossibilità di usufruire di ferie o di frequentare i corsi di formazione obbligatori. Il sovraccarico di lavoro colpisce in particolare infermieri e operatori socio-sanitari, spesso impegnati in un numero eccessivo di trasporti di pazienti che li sottrae alla presenza nei reparti”.

“A questo si aggiunge un dato preoccupante: circa il 40% del personale soffre di limitazioni fisiche dovute a sforzi prolungati nel tempo. Un problema che non solo incide sull’efficienza operativa, ma che evidenzia le conseguenze di un’organizzazione che continua a reggersi su carenze strutturali mai risolte.

«Il problema di Città della Salute non si esaurisce nella riduzione delle liste d’attesa-, sottolinea Delli Carri. – La priorità deve essere la qualità delle cure, ma per garantirla servono nuove assunzioni e una revisione dell’intero modello organizzativo».

Il Nursing up ricorda che dal 1° marzo 2025, il nuovo Commissario Schael  sarà chiamato a individuare soluzioni concrete: «Ci auguriamo che venga finalmente avviata una riorganizzazione seria ed efficace, perché il sistema sanitario piemontese non può più reggere il peso di problemi cronici e irrisolti», conclude Delli Carri.

Il Giorno del Ricordo, quando era vietato parlare di foibe

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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In questo giorno del ricordo voglio raccontare per la prima volta un episodio. Amico per molti anni di Valerio Zanone, di cui ho sempre apprezzato la cultura, ho avuto con lui un qualche dissenso. In particolare una volta  gli chiesi come mai i laici, i liberali, i democratici per decine di anni avessero ignorato il tema delle foibe e dell’esodo. Anche i democristiani si comportarono in modo analogo.  Zanone non ebbe esitazione nel rispondermi  che le foibe erano un tema missino e che non si doveva portare acqua alla destra fascista senza aggiungere altro. Rimasi senza parole. In tempi successivi posi la stessa domanda a Giovanni Spadolini che in modo più articolato e raffinato culturalmente disse le stesse cose di Zanone. Solo l’onesta’intellettuale dell’ antifascista nativo di Fiume Leo Valiani che in giovinezza era stato comunista  portò’ il vecchio senatore a dirmi che  bisognava superare l’errore di aver ignorato le foibe , “una tragedia della storia italiana”. Mi disse anche che Mario Pannunzio non aveva ignorato quella tragedia e che era un dovere dei giovani riscattare l’errore grave che “la mia generazione” aveva commesso. C’erano ancora in circolazione politici che erano stati fascisti e che avevano tentato di cancellare il passato da nascondere anche ignorando la storia. Ricordo che una  volta Davide Lajolo,  già gerarca fascista e combattente in Spagna dalla parte di Franco, diventato  poi partigiano e deputato comunista, si alzò da tavola dove stavamo cenando perché ritenne una provocazione intollerabile il fatto che io avessi avviato un timido discorso sulle foibe alla presenza della poetessa esule da Zara Liana De Luca. Intervenne un altro commensale e l’ira di Lajolo si mitigò, anche se ribadì : “questi discorsi lasciamoli ai fascisti”. E non aggiunse altro, riprendendo il pranzo. Questo era il clima degli anni 70. I comunisti negavano perfino la possibilità di parlare delle foibe, ma anche i non comunisti non erano tanto meglio. Il trattato di Osimo che Valiani definì “indegno” e che fu una capitolazione definitiva  e impacciata  nei confronti di Tito fu opera di un governo di centro – sinistra del 1975 . Dietro c’era la regia del PCI, ma   il
Ministro degli Esteri era Mariano Rumor Dc e doroteo.

Il Piemonte alla BIT-Borsa Internazionale del Turismo

Il Piemonte partecipa alla quarantacinquesima edizione della BIT-Borsa Internazionale del Turismo 2025 in programma a Fiera Milano Rho da domenica 9 a martedì 11 febbraio, con un ricco calendario di appuntamenti.

Dai grandi eventi 2025, nazionali e internazionali, al mondo delle Ville e dei Giardini tra il Lago Maggiore, il Lago d’Orta e le Valli dell’Ossola; dai Cammini spirituali al catalogo ‘Piemonte for all’; dalle bellezze del territorio Alessandrino alla scoperta di Oropa e del Biellese; dalla narrazione innovativa dei paesaggi del vino alle province di Torino e Cuneo come destinazioni ‘magiche’; dalla fiera internazionale del Riso alle ‘Dimore amiche del Piemonte’. Questo e tanto altro in programma allo stand del Piemonte nella tre giorni meneghina.

Come testimoniano i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte per il settore è un momento particolarmente importante.

Le prime indicazioni di bilancio provvisorio per il 2024 parlano di un anno in crescita con oltre +2% di movimenti rispetto al 2023. I flussi turistici provenienti dall’estero confermano il processo di internazionalizzazione della nostra regione come meta turistica: aumentano gli arrivi e le presenze e anche la quota estera ha avuto un incremento di circa un punto percentuale. Guardando a Torino l’andamento positivo è ancora più evidente con una crescita di oltre il 6% dei movimenti turistici a conferma del posizionamento del ‘brand’ del capoluogo piemontese.

“L’outdoor, la cultura, gli eventi, le eccellenze territoriali e il nostro patrimonio enogastronomico compongono un mix di grande rilevanza per il posizionamento del Piemonte a livello mondiale – dichiara Marina Chiarelli, assessore regionale al Turismo, Cultura, Sport, Politiche giovanili e Pari opportunità -. I dati dimostrano che quello tra i grandi eventi e il turismo è un connubio vincente sul quale continuare a investire. Per noi è comunque importante lavorare anche sull’accoglienza inclusiva e sostenibile alla quale dedichiamo numerosi progetti e iniziative”.

Il programma

LUNEDÌ 10 FEBBRAIO

ore 11.00

CATALOGO PIEMONTE FOR ALL

Presentazione del catalogo ‘Piemonte for all’ con itinerari accessibili e sostenibili nella sua versione aggiornata che conta 21 percorsi nel territorio regionale. La realizzazione ‘Piemonte for all’ ha visto coinvolta l’intera filiera turistica con ATL, consorzi turistici e tour operator incoming.

A cura di IsITT Istituto Italiano Turismo per Tutti e CPD Consulta per le Persone in Difficoltà

ore 11.45

La provincia di Alessandria: la bellezza si racconta con l’arte

Attraverso il Festival ‘Echos. I Luoghi e la Musica’, rassegna itinerante di rilevanza internazionale che ogni primavera, da 27 anni, combina la magia della musica con l’incantevole bellezza dei luoghi della provincia di Alessandria e del Monferrato, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il territorio si racconterà utilizzando il linguaggio dell’arte, della musica e della bellezza autentica dell’ultima campagna promozionale. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Musicale Ondasonora APS con la direzione artistica di Sergio Marchegiani, si articola in 23 concerti, dal 26 aprile al 22 giugno, con eventi che vedono in scena grandi artisti di fama internazionale, giovani talentuosi, complessi cameristici e orchestre provenienti da diversi paesi, pronti a esibirsi in luoghi di forte suggestione tra antichi borghi, chiese, edifici storici, abbazie, tenute e splendidi paesaggi collinari.

A cura di ATL Alexala

ore 12.30

Un patrimonio da raccontarE.

20 comuni uniti nella promozione del territorio

Presentazione del progetto ‘Un patrimonio da raccontare – 20 Comuni uniti nella promozione del territorio’ finanziato dal Ministero del Turismo (Avviso UNESCO volto a valorizzare i Comuni nei cui territori sono collocati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità) di cui Canelli è capofila. La narrazione innovativa dei paesaggi del vino passa attraverso tre prospettive, ognuna affidata a un diverso ‘testimonial o ambassador’: un boomer, una vlogger e una TikToker. Diversi per età, genere, estrazione sociale e gusto estetico, i tre ‘ambassador’ si sfideranno per dimostrare agli altri due come il loro modo di comunicare sia il migliore per qualità ed efficacia. All’utente finale la scelta di linguaggio che meglio risponde al proprio interesse. Il partenariato è composto da 20 comuni della Core-Zone del sito UNESCO: Agliano Terme, Barbaresco, Barolo, Calosso, Castelnuovo Calcea, Castiglione Falletto, Diano d’Alba, Frassinello Monferrato, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Neive, Nizza Monferrato, Novello, Rosignano Monferrato, Santo Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Vaglio Serra, Vignale Monferrato.

A cura di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e ATL Alexala

ore 14.00

TORINO E il piemonte: un anno di GRANDI EVENTI

Da destinazione turistica d’eccellenza con il riconoscimento di ‘European Capital of Smart Tourism’ Torino, e il Piemonte, si apprestano a vivere un 2025 ricco di grandi eventi in ambito sportivo, culturale ed enogastronomico, come ad esempio la nuova edizione di CioccolaTò, kermesse dedicata al cibo degli dèi, in programma a Torino dal 27 febbraio al 2 marzo. Appuntamenti prestigiosi di respiro nazionale e internazionale in grado di arricchire ulteriormente l’esperienza del viaggiatore.

A cura di Turismo Torino e Provincia e Regione Piemonte

 

ore 15.00

Castelli e Dimore private del Piemonte si aprono al turismo organizzato degli operatori di Fiavet

Il 2025 si apre per il Piemonte con rinnovata energia grazie all’intesa firmata dai tour Operator e le agenzie di Fiavet Piemonte con Adsi associazione Dimore storiche del Piemonte: una cinquantina di tenute e castelli privati saranno il clou di itinerari fra borghi ed angoli poco noti del Piemonte custodi di autentici gioielli.

A cura di FIAVET Piemonte e ADSI Piemonte

ore 15.30

RISÓ 2025 – fiera internazionale del riso

Presentazione della prima fiera internazionale del riso, eccellenza italiana del mondo, che si terrà dal dall’11 al 14 settembre a Vercelli. Promozione del prodotto risicolo vercellese per valorizzare Vercelli, capitale europea del riso e i borghi delle vie d’acqua.

A cura di ATL Terre dell’Alto Piemonte – sede di Vercelli, Provincia di Vercelli, Città di Vercelli, Ente Nazionale Risi.

ore 16.15

magia e sapori del piemonte

Le province di Torino e Cuneo si presentano come destinazioni ‘magiche’.

Luoghi in cui si potranno vivere esperienze uniche in territori ricchi di fascino, dove prodotti tipici, arte e cultura si intrecciano con eventi e spettacoli di livello internazionale. Dal Museo della Magia di Cherasco agli spettacoli del Circolo Magico Blink, dai tour della Torino Magica fino al prestigioso Fism Italy – World Championship of Magic in programma a Torino dal 14 al 19 luglio 2025, un incontro all’insegna delle emozioni. E per concludere la presentazione, una golosa degustazione.

A cura di Turismo Torino e Provincia, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e ATL del Cuneese

**MARTEDì 11 FEBBRAIO

ore 11.00

LA RETE CHE METTE “IN LUCE” UN TERRITORIO.

Il turismo è una questione di economia delle relazioni e di santa esperienza.

La Rete di Imprese Valbormidaexperience presenta il prodotto turistico ‘Santa Esperienza’ gemmato dall’itinerario culturale dei beni artistici ‘Bormida Gotica’ lungo il percorso del fiume Bormida tra Piemonte e Liguria, progetto che ha vinto il bando ‘In Luce’ della Fondazione Compagnia di San Paolo. La ‘Santa Esperienza’ è una nuova offerta turistica composta da attività ispirate dai luoghi e dai simboli di cinque tra i santi raffigurati negli affreschi. Una rete di relazioni concretizza il prodotto e crea economia su un territorio che si prepara a diventare destinazione turistica.

A cura della Rete di Imprese Valbormidaexperience

ore 12.00

Mondovì, dove la storia incontra il cielo

Mondovì Culture, il partenariato speciale pubblico privato tra il Comune di Mondovì e CoopCulture per la gestione, valorizzazione e promozione della Chiesa della Missione, Torre del Belvedere ed ex Teatro Sociale. Un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale tramite la collaborazione e la messa a sistema delle competenze, risorse e prospettive del pubblico e del privato.

A cura del Comune di Mondovì e CoopCulture

Donna riacquista l’udito dopo asportazione di un tumore e impianto di elettrodi cerebrali alle Molinette

La sordità era insorta nella paziente in modo lentamente progressivo dall’età di 25 anni a causa di una patologia relativamente comune, quale è l’otosclerosi all’orecchio destro. In questa paziente, tuttavia, l’otosclerosi è evoluta molto rapidamente, interessando permanentemente anche l’orecchio interno (variante “far advanced otosclerosis”). Da alcuni anni, infatti, la paziente non riusciva più a percepire le parole, neppure utilizzando le protesi acustiche, nonostante un intervento per cercare di migliorare l’udito. A complicare ulteriormente il quadro clinico, è sopraggiunta la diagnosi di un grosso tumore benigno del nervo vestibolare sull’altro orecchio di sinistra, noto come neurinoma dell’acustico, in fase di accrescimento. Questa condizione ha causato alla paziente intense vertigini ed un ulteriore aggravamento, portandola alla sordità completa.
La paziente ha quindi subito un intervento di posizionamento di un impianto cocleare a destra da parte del professor Andrea Canale, della Otorinolaringoiatria universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Giancarlo Pecorari).
Successivamente è stata sottoposta ad un lungo e delicato intervento neurochirurgico, effettuato dal dottor Francesco Zenga (responsabile della Chirurgia del Basicranio ed Ipofisaria dell’ospedale Molinette di Torino), con rimozione totale del tumore a carico del nervo acustico nell’angolo ponto-cerebellare a sinistra e preservazione delle funzioni neurologiche degli altri nervi, che spesso possono essere danneggiati con questo tipo di chirurgia. In un approccio senza precedenti, vista la pregressa sordità e l’impianto cocleare a destra, e poiché il nervo acustico sinistro era stato inevitabilmente asportato con il tumore, durante il medesimo intervento, durato complessivamente circa 10 ore, il neurochirurgo Francesco Zenga e gli otorinolaringoiatri Roberto Albera ed Andrea Canale hanno deciso di impiantare anche un dispositivo (elettrodo) che stimola direttamente i nuclei cocleari dentro il cervello (ABI – Auditory Brainstem Implants). L’intervento è stato portato a termine con successo anche grazie alla collaborazione in sala operatoria della neurofisiologa dottoressa Carola Junemann, che insieme al neurochirurgo, ha definito la posizione esatta in cui posizionare l’elettrodo.
Ora la paziente ha riportato un miglioramento straordinario: è ora in grado di sostenere conversazioni normali ed ha notato un miglioramento significativo anche nel suo equilibrio. Grazie alla stimolazione uditiva elettrica di entrambe le orecchie — con l’impianto cocleare a destra e l’ABI a sinistra — ha recuperato la percezione spaziale dei suoni ambientali, facilitando così la compensazione anche del deficit dell’equilibrio.
Questo caso rappresenta un unicum a livello globale, evidenziando i risultati soddisfacenti di stimolazione bilaterale elettrica bimodale. È un esempio straordinario di come la chirurgia continui ad innovare, offrendo nuove speranze a pazienti con condizioni complesse, gestite nel Centro dedicato proprio a queste complesse patologie neurochirurgiche della Città della Salute di Torino.
“Questo intervento é un esempio di come alla Città della Salute, nonostante i recenti fatti di cronaca giudiziaria, l’attività di eccellenza prosegue in maniera incessante. Un plauso a tutti gli operatori che hanno permesso questo miracolo” dichiara l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.
“Questo intervento conferma ancora una volta quali siano le potenzialità della Città della Salute di Torino. Ringrazio tutti i nostri dipendenti che ogni giorno, anche nei momenti di difficoltà, permettono che ci possano essere questi tipi di interventi così come ogni tipo di attività quotidiana” commenta il Direttore generale facente funzioni della Città della Salute di Torino Emanuele Ciotti.

Uccide la moglie con un coltello e tenta di togliersi la vita

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A Venaria Reale nella loro abitazione di via Gozzano un uomo 56enne ha ucciso la moglie  di 51 anni con un coltello da cucina. La vittima è stata trovata a terra, in bagno.

Il marito ha cercato  di suicidarsi  ingerendo dei farmaci. È ricoverato  al Maria Vittoria di Torino, piantonato dai carabinieri, ma non è in pericolo di vita.

L’uomo, Pietro Quartucci è disabile in sedia a rotelle. Avrebbe  sorpreso la moglie Cinzia D’Aries mentre era in bagno accoltellandola alla schiena e al petto.

Alcune testimonianze dei  vicini del condominio di edilizia popolare dicono che i due coniugi talvolta litigavano, ma non si conosce al momento  il movente del delitto.