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Ospedale Torino Nord, incontro in Regione: da 70 anni non se ne realizzava uno nuovo

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Si è svolto questa mattina, al Grattacielo Piemonte, in videocollegamento con gli Enti interessati, il primo incontro di presentazione del progetto del nuovo Ospedale di Torino Nord, convocato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, in accordo con l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi e l’assessore al Welfare Maurizio Marrone, in occasione dell’apertura della Conferenza dei Servizi per l’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE).

Oggi prende il via anche la Conferenza dei Servizi per il nuovo ospedale di Savigliano che prevede lo stesso iter di approvazione, per la trasmissione del progetto a Inail entro la fine dell’anno per il finanziamento.

All’incontro hanno partecipato il direttore dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, insieme ai progettisti, oltre a rappresentanti del Comune di Torino, di Città Metropolitana di Torino, della Soprintendenza per i beni archeologici, belle arti e per il paesaggio, dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, di ARPA, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, del Politecnico di Torino, che ha predisposto le linee guida alla progettazione poste a base della gara per la selezione dei professionisti.

L’iniziativa nasce da una visione condivisa tra Regione Piemonte, ASL Città di Torino e Città di Torino, formalizzata con il Protocollo d’Intesa del 18 aprile 2023 finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale cittadino.

«Ho voluto che l’avvio oggi della Conferenza dei servizi avesse anche la veste formale di un incontro perché ritengo che sia estremante importante cristallizzare questo che è a tutti gli effetti un momento storico. Siamo alla fase operativa di un intervento strategico per la città e per il Piemonte, visto che da 70 anni a Torino non si progettava un nuovo ospedale – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – E’ un intervento su cui c’è piena condivisione a livello istituzionale: c’è stata quando abbiamo dovuto scegliere l’area e c’è oggi che entriamo nel vivo del progetto che dovrà essere esaminato nei prossimi 60 giorni, per la trasmissione entro fine anno a Inail che provvederà alla realizzazione e al finanziamento con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2031.

Nella giornata di oggi prende il via anche la conferenza dei servizi per il nuovo ospedale di Savigliano, che seguirà lo stesso iter di finanziamento da parte di Inail e che rappresenta un ulteriore tassello del complesso piano di edilizia sanitaria che, dopo tanti anni in cui non si investiva in nuovi ospedali, rappresenta una vera rivoluzione per la sanità pubblica della nostra regione».

«Anche per l’ospedale della Città di Torino stiamo procedendo spediti verso la sua realizzazione, così come sta avvenendo per le altre opere del grande piano di edilizia sanitaria della Regione Piemonte da quasi 5 miliardi di euro, il più importante investimento dal dopoguerra ad oggi, che darà ai cittadini piemontesi nuove strutture all’avanguardia per una sanità sempre più vicina ai bisogni dei pazienti e della comunità – spiega l’assessore alla Sanità Federico Riboldi – Con il Parco della Salute e della Ricerca e con il nuovo ospedale cittadino, Torino avrà finalmente, nel giro di pochi anni, 2 grandi strutture nuove e moderne in grado di soddisfare le esigenze della popolazione».

«La Conferenza dei Servizi è la sede giusta per avere garanzie circa il superamento di qualsiasi criticità legata alla tenuta idrogeologica e viaria del sito individuato, così da arrivare al taglio del nastro di un nuovo ospedale necessario il prima possibile e con una comunità territoriale unita e coesa» aggiunge l’assessore al Welfare Maurizio Marrone.

«Il Nuovo Ospedale andrà a superare il Maria Vittoria, che oggi opera in spazi angusti, con problemi strutturali evidenti e senza possibilità di espansione. Eppure è l’ospedale con il maggior numero di accessi al Pronto Soccorso in Piemonte: era quindi indispensabile non allontanarci troppo dalla sede originaria- sottolinea il direttore Carlo Picco- Abbiamo lavorato in grande comunione di intenti con Regione, Comune, Politecnico di Torino e tutti gli Enti coinvolti. Il risultato sarà un Ospedale da oltre 500 posti letto che potrà davvero cambiare la fisionomia sanitaria della Città e dare ai Cittadini una risposta moderna ed efficiente. Questo progetto è nato dal nulla a fine 2022, grazie alla disponibilità di INAIL a finanziare l’edilizia sanitaria: in tempi rapidissimi abbiamo siglato un Protocollo d’Intesa, individuato l’area e avviato la gara senza ricorsi. Oggi possiamo dire che per Torino si tratta di un risultato epocale. Ora dobbiamo spingere sull’acceleratore per arrivare entro fine anno con il progetto validato e consegnato a INAIL, così da procedere rapidamente con i lavori».

Fin dalle prime fasi, il progetto è stato sviluppato con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, con l’obiettivo di definire linee guida innovative e pienamente coerenti con le tempistiche previste da INAIL. Il Nuovo Ospedale dell’ASL Città di Torino si propone infatti come risposta concreta alle criticità emerse durante l’emergenza pandemica e rappresenta un passo decisivo per superare le attuali limitazioni strutturali degli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, ormai non più adeguati ai modelli organizzativi contemporanei e offrire alla città e all’area metropolitana un presidio di cura innovativo e moderno. L’intervento si inserisce nella più ampia pianificazione socio-sanitaria regionale che prevede un piano di edilizia sanitaria di oltre 4,5 miliardi di euro: un cifra record per un piano che prevede la realizzazione di 11 nuovi ospedali, 4 ampliamenti e grandi ristrutturazioni, 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità e 49 centrali operative territoriali. Il nuovo ospedale di Torino nord sorgerà su un’area comunale di circa 60 mila metri quadrati, compresa tra corso Regina Margherita, Corso Lecce e corso Appio Claudio, la cosiddetta area dei giostrai.

Ad aggiudicarsi la gara di progettazione è stato il Raggruppamento Temporaneo di Progettazione guidato da ATI-Project (mandataria), con SMA Progetti, Ferrari Giraudo e Associati, 3E Ingegneria e P’arcnouveau.

La soluzione proposta prevede un complesso moderno e funzionale articolato in sei torri collegate tra loro, con parcheggi, aree verdi pubbliche e semi-pubbliche, terrazze panoramiche, percorsi pedonali e carrabili definiti, oltre a spazi dedicati alle emergenze e alla terapia intensiva. La nuova struttura ospiterà 503 posti letto e sarà anche un nuovo HUB per il Dipartimento Materno-Infantile dell’azienda sanitaria torinese.

È poi previsto un Blocco Emergenza dedicato, comprensivo di Pronto Soccorso, Blocco Operatorio e interventistico, con accessi indipendenti. Le torri avranno un’altezza massima di cinque piani per quattro degli edifici, con possibilità di futura espansione per le restanti due. I principali impianti tecnologici saranno collocati in copertura, integrati da pensiline fotovoltaiche, in un’ottica di sostenibilità ed efficienza energetica.

Dal punto di vista architettonico, l’involucro unirà materiali tradizionali come il mattone ad ampie vetrate ed elementi contemporanei, in armonia con il contesto urbano torinese.

Con l’apertura della conferenza dei servizi il progetto entra nella fase di valutazione. Gli enti partecipanti hanno infatti a disposizione 60 giorni per far pervenire osservazioni e proposte di modifica al progetto che, al termine del procedimento, sarà trasmesso entro fine anno a INAIL per l’approvazione, il finanziamento-già previsto dal Decreto Interministeriale 5 novembre 2024 – e per la realizzazione.

Quest’iter infatti condurrà alla procedura di gara per la realizzazione che ha un costo complessivo di 347 milioni di euro. Nel corso del 2026 Inail provvederà alla validazione del progetto e alla gara per la realizzazione tramite appalto integrato, La durata prevista dei lavori è di cinque anni. Trattandosi di un’opera pubblica di rilevante complessità finanziata dallo Stato, come previsto dal Codice degli appalti, il progetto è stato trasmesso anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, massimo organo tecnico dello Stato, che esprimerà il proprio parere entro i prossimi 45 giorni.

Torino, alla scoperta del nuovo Informagiovani: spazi e servizi più accessibili

Spazi rinnovati, una rete territoriale ampliata e un nuovo approccio centrato sull’inclusione: il Centro InformaGiovani della Città di Torino si presenta come un punto di riferimento accessibile, accogliente e attento ai bisogni di tutti i giovani.

Attivo dal 1982, InformaGiovani è il servizio gratuito del Comune di Torino dedicato alle ragazze e ai ragazzi tra i 14 e i 35 anni. Offre orientamento su lavoro, formazione, mobilità internazionale, volontariato, benessere e partecipazione, grazie a un team di operatori esperti e a una rete di attività e incontri pensati per accompagnare i giovani nei loro percorsi di crescita. Tra i servizi offerti: colloqui individuali, supporto nella redazione del curriculum, eventi con professionisti ed esperti, attività nelle scuole e promozione delle opportunità presenti sul territorio.

Nel 2024, il servizio co-gestito dalla Città di Torino e enti del Terzo Settore ha registrato una media settimanale di 140 accessi, secondo gli ultimi dati disponibili.

Nel 2025 la sede di via Garibaldi 25, che ospita il servizio all’interno dei locali storici adiacenti alla Cappella dei Mercanti, ha concluso un importante percorso di rinnovamento, diventando uno spazio ancora più accessibile, inclusivo e accogliente. Il progetto InfoGio4all, vincitore del bando Cambiamenti della Fondazione Time2, ha reso possibile la realizzazione degli interventi strutturali e funzionali della sede, in collaborazione con gli enti gestori del servizio – Cooperativa Orso, Cooperativa Valdocco, Educazione Progetto e Associazione Stranaidea – e con la partecipazione di associazioni ed esperti di accessibilità.

Grazie ad un investimento complessivo di circa 35mila euro, sono stati realizzati interventi materiali e immateriali mirati. Rientrano nella prima tipologia l’installazione di una nuova porta automatica per garantire l’accesso alle persone con disabilità motorie, arredi più funzionali, accorgimenti cromatici e pannelli fonoassorbenti per il comfort sensoriale, un’area relax per la decompressione e l’introduzione dei QR code NaviLens, pensati per migliorare l’orientamento delle persone cieche e ipovedenti.

Tra gli interventi immateriali messi in campo dal Centro InformaGiovani, un’attenzione particolare è stata dedicata all’inclusività e all’accessibilità. Il percorso ha visto una stretta collaborazione con realtà come CPD, Apri, Fish Piemonte e Cerpa Italia ETS, con cui sono stati approfonditi i temi dell’Universal Design e del Way Finding. Il progetto ha coinvolto attivamente lo staff del Centro, che ha partecipato a incontri formativi anche con il Servizio InformaDisabilità del Comune di Torino, rafforzando le competenze sull’accoglienza di giovani con disabilità. Tra le azioni più significative, l’attivazione di un corso dedicato alla Lingua dei Segni Italiana (LIS) per il personale di sportello e l’istituzione di una giornata settimanale – ogni martedì – destinata a consulenze specifiche in ambito formativo e professionale per giovani con disabilità. L’intero percorso ha contribuito a una crescita professionale degli operatori, in particolare nell’ambito dell’orientamento, della comunicazione, dell’inclusione digitale e dell’accompagnamento al lavoro.

Non meno importante, il Centro ha rinnovato la propria identità digitale e social, lanciando una campagna su Instagram con la plurimedagliata atleta paralimpica Carlotta Gilli. Un’iniziativa che ha reso ancora più forte il legame tra lo spazio fisico dello sportello e i suoi canali digitali.

Il rinnovamento ha riguardato non solo la sede centrale, ma anche la nascita di una rete cittadina per potenziare il servizio. Grazie a una procedura di co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore e a un finanziamento tramite fondi Pnrr, sono stati attivati cinque progetti di InformaGiovani Diffusi, che adottano lo stesso approccio inclusivo e territoriale. Tutti i punti sono stati parzialmente rinnovati nei propri ambienti, uniformando la grafica e i colori all’identità di InformaGiovani, e il personale ha ricevuto una formazione dedicata.

«L’InformaGiovani è da sempre un luogo dove i giovani trovano ascolto, orientamento e opportunità. Oggi è anche uno spazio che riflette in pieno i valori dell’inclusione, dell’equità e del diritto di tutti a partecipare alla vita della città, senza barriere – ha dichiarato Carlotta Salerno, assessora alle Politiche giovanili della Città di Torino -. Il lavoro svolto nella sede centrale di via Garibaldi è stato straordinario, ma altrettanto importanti sono i cinque nuovi progetti diffusi nei quartieri, che portano i servizi di informazione e orientamento ancora più vicini alle esigenze quotidiane dei giovani. Una rete che rende Torino esempio concreto di accessibilità, prossimità e inclusione diffusa.»

I cinque progetti attivati sono: Arcipelago Nord-Est, in via Baltea 3; Il Punto, in via Fagnano 30; Il Laboratorio, in strada delle Cacce 36; Polo Culturale Lombroso16, in via Cesare Lombroso 16; Per un migliore slancio, in via Montanaro 8/B.

Questi spazi, insieme alla sede centrale di via Garibaldi e al portale TorinoGiovani.it, compongono un sistema di informazione e orientamento capillare, in grado di intercettare le esigenze dei giovani di tutta la città.

Arcipelago Nord-Est: il punto Informagiovani diffuso per il protagonismo giovanile a Barriera di Milano

Nel cuore di Barriera di Milano, il progetto di Arcipelago Nord-Est, promosso da Su Misura APS, Ortika OdV ETS, Il Campanile ETS e Rete Italiana di Cultura Popolare APS, si propone come un importante presidio territoriale per il servizio Informagiovani diffuso. Situato nello spazio pubblico di via Baltea, ribattezzato Baltea Lido, il progetto ha offerto ai giovani fino ai 35 anni un punto di riferimento per orientamento e protagonismo attivo. Attraverso il Salottino Erasmus sono state garantite consulenze personalizzate sui programmi di mobilità internazionale come Erasmus+, Corpo Europeo di Solidarietà e DiscoverEU, fornendo ai partecipanti informazioni pratiche e concrete per esperienze all’estero. Non solo orientamento, ma anche momenti di cittadinanza attiva con eventi partecipati quali laboratori di autoproduzione, uno Swap Party e una pedalata urbana, che hanno favorito la socializzazione e lo scambio di idee tra i giovani. L’immagine coordinata di Informagiovani ha supportato la visibilità dell’iniziativa, consolidando il ruolo di Arcipelago Nord-Est come fulcro di riferimento per i giovani del quartiere.

Il Punto – Lo sportello InformaGiovani che crea connessioni a Raffinerie Sociali

Il Punto, sportello InformaGiovani diffuso ospitato all’interno delle Raffinerie Sociali, si è posizionato in questi primi mesi di attività come uno spazio di prossimità capace di intercettare le esigenze quotidiane dei giovani fino ai 35 anni nei quartieri torinesi. Attivo nelle Circoscrizioni 4 e 5, ha offerto un servizio completo di ascolto, orientamento e supporto, rispondendo a 73 richieste tra formazione, lavoro, digitalizzazione, abitare e benessere psicologico. Alle consulenze personalizzate si sono affiancate attività culturali e ricreative come corsi DJ e una rassegna cinematografica, valorizzando lo sportello anche come luogo di socializzazione. Il Punto ha inoltre curato una comunicazione accessibile e multilingue che, supportata da materiali cartacei e momenti informativi sul territorio, lo ha collocato quale nodo attivo nella rete torinese di InformaGiovani.

Il Laboratorio – Un InformaGiovani diffuso che viaggia tra i quartieri

Nel quadrante Sud-Ovest di Torino, Il Laboratorio CTM APS ha attivato una rete dinamica di sportelli InformaGiovani, con presidio principale al CPG di strada delle Cacce e corner decentrati a Cascina Roccafranca, Borgo San Paolo e presso la Cooperativa Raggio. In cinque mesi, sono stati oltre 90 i giovani che hanno usufruito del servizio per ricevere informazioni generali, con un’attenzione particolare alle esigenze individuali grazie a consulenze personalizzate su curriculum, orientamento al lavoro e benessere personale. Il servizio ha coinvolto giovani e studenti in progetti d’inclusione e offerto informazioni e accesso a esperienze pratiche come tirocini e laboratori. Gli eventi pubblici e gli interventi di prossimità hanno rafforzato la visibilità dello sportello, accompagnati da una comunicazione multicanale mirata e accessibile. Oltre questo eventi pubblici, interventi di prossimità e un’identità visiva coerente con la rete InformaGiovani, hanno reso Il Laboratorio un punto di riferimento mobile, accessibile e vicino ai giovani del territorio.

Polo Culturale Lombroso16 – Un presidio culturale e sociale per l’orientamento giovanile

Nel primo semestre del 2025, il Polo Culturale Lombroso16 ha consolidato il proprio ruolo all’interno della rete InformaGiovani Diffuso, agendo come punto di riferimento per ragazze e ragazzi, in particolare sul territorio della Circoscrizione 8 ma non solo. Integrando sportelli informativi e consulenze specialistiche in ambito lavorativo, psicologico, legale e sociale, il Polo ha saputo rispondere a una pluralità di bisogni. Sono oltre 50 i giovani che hanno partecipato alle iniziative attivate, tra cui spiccano “Time to Bloom” – evento di restituzione di un percorso contro il fenomeno NEET – e il laboratorio “Spazio Mindfulness”, pensato per favorire benessere e regolazione emotiva. In sinergia con la Casa del Quartiere di San Salvario, sono stati anche attivati percorsi di accompagnamento alla progettazione giovanile e all’uso degli spazi di coworking e studio. Inoltre, grazie a un attento lavoro di riqualificazione degli spazi – interni ed esterni – il Polo ha reso l’accoglienza più accessibile e funzionale, rafforzando il legame con il territorio e il protagonismo giovanile.

Per un migliore slancio”: il punto InformaGiovani Diffuso tra inclusione e orientamento giovanile

Nel quadrante Nord-Est di Torino, il progetto “Per un migliore slancio”, coordinato da Arci Torino APS con i partner ACMOS, ArciGay Torino, Exar Solutions e Liberi Tutti, ha attivato lo sportello InformaGiovani presso la sede centrale di via Montanaro, ai Bagni Pubblici di via Agliè e in modalità itinerante. Qui in questi mesi sono già stati realizzati momenti di orientamento e informazione per i giovani del territorio, tra cui 4 passeggiate di scoperta del quartiere (148 partecipanti), incontri pubblici su mobilità internazionale, gestione utenze e attività di informazione sulle politiche giovanili. Complessivamente si sono registrati 62 accessi agli sportelli, con 6 prese in carico per situazioni di particolare vulnerabilità. Il progetto ha inoltre avviato servizi in collaborazione con realtà educative e sociali locali, sportelli nei luoghi pubblici e percorsi di orientamento per giovani con background creativo.

TORINO CLICK

Tutti a casa, il bilancio di Anas dell’ultimo controesodo estivo

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Si conclude oggi l’ultimo weekend di controesodo estivo 2025 sulla rete stradale e autostradale di Anas (Gruppo FS Italiane).

Oltre 274 milioni di veicoli sono transitati lungo la rete Anas dal 25 luglio al 31 agosto.

Tra le strade con i passaggi maggiori troviamo la A90 Grande Raccordo Anulare di Roma con circa 5 milioni, 4,5 milioni sulla A91 Roma Fiumicino, oltre 4 milioni sulla A2 del Mediterraneo presso Pontecagnano, 3,5 milionisulla SS148 Pontina presso Roma e 3 milioni sul Raccordo Autostradale 15 “Tangenziale di Catania” e sulla SS36 “del lago di Como e dello Spluga”.

 

Quest’ultima settimana di esodo estivo del 2025 è stata caratterizzata da incrementi della mobilità media durante l’inizio della settimana per andare poi a diminuire da giovedì a domenica.

Questo andamento inusuale, che si evidenzia nel confronto sia con la stessa settimana dell’anno scorso (con variazioni tra il +1,7% e il -2,6%) sia rispetto alla settimana precedente (+1,1% e -2,4%), suggerisce che una quota significativa di rientri sia avvenuta già nei primi giorni della settimana, tra lunedì e mercoledì.
L’effetto della quota di rientri già avvenuta ha avuto come effetto un aumento del traffico nelle aree metropolitane, con incrementi giornalieri tra il 5% e il 12% e una riduzione della mobilità verso le località marittime, con un calo medio tra il -4,5% e il -10%.

Lo stesso trend è stato rilevato nella mattinata di oggi sulle infrastrutture in gestione Anas.

Durante venerdì e sabato sulla A2 tra l’innesto con la A30 ed il nodo di Salerno sono transitati 106.683 veicoli e dopo l’innesto con la A2 dir NA di collegamento con l’autostrada A3 Napoli-Salerno sono stati 168.667. Il picco massimo, registrato come al solito presso l’impianto di Pontecagnano è stato di 208.298 veicoli, 137.957 dopo Battipaglia, 78.564 a Campagna e 74.859 presso Casalbuono. Sul tratto appenninico sono risultati 60.062 presso l’impianto in comune di Rivello e 55.366 presso quello di Altomonte. Dopo Cosenza, presso Montalto Uffugo sono transitati 54.548 veicoli, 72.504 dopo Falerna, 61.049 presso Palmi e 53.480 presso Villa San Giovanni.

In Sicilia sulla A19DIR sono transitati 138.209 veicoli presso Palermo, mentre presso Altavilla Milicia sulla A19ne sono stati misurati 85.131, scesi a 29.838 presso Alimena e 24.828 presso Caltavuturo.

Sulla A90 Grande Raccordo Anulare di Roma sono complessivamente transitati 277.356 veicoli presso la Romanina, 262.839 tra Laurentine a Pontina, 223.285 tra la Pisana e l’Aurelia, 171.822 tra via Cassia e l’Ospedale S. Andrea , 197.429 tra via Nomentana e via Tiburtina.

Il massimo carico sulla A91 è stato registrato a Roma con 220.436  veicoli, mentre sulla SS148 “Pontina” i veicoli registrati dal sistema sono stati 186.605 presso Roma, ad Ardea erano 112.209, 61.404 presso Latina e nel tratto finale presso Sabaudia 41.507.

Lungo la SS16 “Adriatica” partendo dal tratto veneto presso Rovigo con 40.157 veicoli complessivi nel fine settimana, quindi su quello emiliano-romagnolo con i  31.952 di Ferrara, i 60.942 di Ravenna, i 60.397 di Rimini ed i  46.077 di Riccione, poi marchigiano con i  40.472 di Falconara Marittima ed i 38.796 di Fermo, proseguendo sulla costa abruzzese sono stati 50.557 i veicoli misurati ad Alba Adriatica e  21.234 presso Vasto, il valore minimo è stato registrato in provincia di Chieti in comune di Casalbordino con 11.763 veicoli, per finire in Puglia a Brindisi con il valore di 122.409 veicoli transitati nelle giornate di venerdì e sabato.

Sul versante Tirrenico, per quanto attiene alla SS1 “Aurelia” i volumi veicolari totali misurati tra venerdì e sabato sono stati 18.414 a Cerveteri in provincia di Roma, 46.726 a Montalto di Castro in provincia di Viterbo.

Passando in Toscana sono stati misurati 58.736 veicoli a Grosseto, 47.343 in provincia di Pisa in comune di Vecchiano; nel tratto ligure sono stati 18.152 i veicoli misurati presso Sarzana in provincia di La Spezia, 22.576 ad Arenzano in provincia di Genova, 15.699 a Finale Ligure per la provincia di Savona, 27.218 presso Ventimiglia per la provincia di Imperia.

Lungo la dorsale tirrenica meridionale della SS18, i volumi maggiori sono stati registrati dalla stazione di misura presso Capaccio Paestum con 65.467, quindi Eboli con 49.311, Vibo Valentia 45.790, San Nicola Arcella con 38.840, e Belvedere Marittimo 32.877.

Per la SS106 Jonica la “classifica” dei maggiori volumi di traffico del fine settimana parte da Reggio di Calabria con 57.367, Castellaneta in provincia di Taranto con 55.056,  Simeri Crichi in provincia di Catanzaro con 54.642 e Cutro in provincia di Crotone con 27.401.

Sulla SS51, infine, sono stati 29.358 i veicoli transitati tra Belluno e Ponte nelle Alpi, saliti a 68.803 presso Longarone e 22.875 presso Valle di Cadore.

Si ricorda che Anas durante il periodo delle vacanze estive ha sospeso fino all’8 settembre 1348 cantieri, l’81% del totale. Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (linkhttps://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).

Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e su quello di Viabilità Italia

(https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).

Un viaggio informato

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai linkhttps://www.stradeanas.it/it/esodoestivowww.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account X @stradeanas, @VAIstradeanas e @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2025.

Treni, anche in Piemonte i regionali di nuova generazione

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Sessantuno nuovi treni di Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), consegnati dall’inizio del 2025 a oggi, per un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro. Un risultato in linea con gli obiettivi del Piano strategico 2025–2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che entro il 2027 prevede di portare a 1.061 il numero di convogli di nuova generazione destinati a pendolari e viaggiatori in tutta Italia.

 

In Piemonte, nel 2025, sono stati consegnati 5 nuovi treni (per un investimento di oltre 54 milioni di euro) che, sommati ai 50 già in servizio, portano a 55 il numero dei nuovi convogli in circolazione sulle linee piemontesi. Le consegne dei nuovi treni proseguiranno nei prossimi mesi.

 

Grazie ai Contratti di Servizio con le Regioni e le Province Autonome, committenti del servizio, fino a oggi sono stati consegnati 596 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 acquistati in precedenza, portano a 931 il numero dei nuovi convogli in circolazione. Con le ulteriori consegne di quest’anno e quelle previste entro il 2027l’80% dell’intera flotta Regionale sarà rinnovato, per un investimento complessivo di 7 miliardi di euro.

 

Il rinnovo del trasporto ferroviario regionale è uno dei pilastri del nostro Piano Strategico 2025-2029 che prevede investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni”, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane. “Un processo in continua evoluzione, che punta a offrire treni moderni, sostenibili e con elevati standard di comfort e sicurezza. Regionale rappresenta una leva strategica per una mobilità sempre più integrata e connessa, in grado di valorizzare i territori e accompagnare le trasformazioni sociali, ambientali e culturali di un Paese in movimento”.

Con un servizio capillare che ogni giorno garantisce più di 6.000 corse e trasporta oltre 400 milioni di passeggeri l’anno, Regionale si conferma una realtà solida e ben radicata sul territorio. Un modello che unisce efficienza operativa e attenzione alla sostenibilità, proseguendo nel percorso di innovazione e miglioramento continuo in linea con le esigenze di un Paese che guarda al futuro.

Foto Gruppo FS

Treni, in Piemonte settembre inizia con un altro sciopero

A settembre 2025 in Piemonte è previsto un importante sciopero ferroviario che si svolgerà dalle 21 del 4 settembre alle 18 del 5 settembre, coinvolgendo sia i treni passeggeri come regionali, Intercity e Frecce sia il trasporto merci e il trasporto pubblico locale. Saranno garantite solo alcune fasce orarie, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, mentre il resto del servizio potrà subire cancellazioni e ritardi con conseguenti disagi per i pendolari e chi viaggia per lavoro o studio. Le ripercussioni si estenderanno anche in ambito urbano, dato che il TPL sarà fermo per l’intera giornata del 5 settembre, e la riduzione dei convogli merci potrà incidere sulla logistica. Negli ultimi dodici mesi i piemontesi hanno già affrontato diversi scioperi ferroviari: a settembre 2024 un blocco nazionale ha creato rallentamenti diffusi, a gennaio 2025 un’altra agitazione ha interessato tutto il weekend, in aprile e maggio ci sono state due interruzioni di quasi 24 ore che hanno colpito direttamente Piemonte e Valle d’Aosta, mentre il 23 maggio si è svolto uno sciopero nazionale che ha fermato l’intero gruppo FS. A questo si aggiungono proteste minori, talvolta revocate all’ultimo momento, che però hanno contribuito a rendere incerta la mobilità. Le testimonianze dei pendolari raccontano viaggi saltati, autobus sostitutivi arrivati dopo ore e una crescente frustrazione, segno che la frequenza di queste agitazioni ha un impatto diretto e pesante sulla vita quotidiana di studenti e lavoratori.

Partono da Torino i primi autobus di Gtt per aiutare la popolazione ucraina

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Partono oggi  alla volta di Kharkiv, in Ucraina, i primi cinque autobus che la Città di Torino ha messo a disposizione della città ucraina a 40 chilometri dal confine russo, una delle più colpite dal conflitto in corso.

I mezzi sono stati messi a disposizione di Gtt, che li ha recentemente dismessi dalla propria flotta. Caricati su autoarticolati resi disponibili da un donatore privato, sono pronti a partire dal deposito dell’azienda, corredati dei necessari ricambi per la manutenzione. Saranno accompagnati fino al confine ucraino da due tecnici specializzati, pronti a supportare i tecnici e gli autisti dell’azienda dei trasporti della città di Kharkiv (Municipal Enterprise “Saltivske Tramvaine Depo”) che li prenderanno in carico per riattivare il servizio di trasporto pubblico, a beneficio della popolazione rimasta in città.

Dopo l’incontro a Torino con il sindaco di Kharkiv Ihor Terekhov, che aveva raccontato gli effetti devastanti della guerra sulla città ucraina, molto rilevanti in diversi settori e in modo particolare sul trasporto pubblico locale, il sindaco Stefano Lo Russo aveva deciso di offrire l’aiuto della Città e a giugno, nel corso del Summit internazionale delle città europee e delle regioni a Kiev, gli aveva annunciato la disponibilità di una flotta di autobus. Da lì hanno preso il via le attività amministrative e le interlocuzioni diplomatiche per assicurarne la consegna.

“Oggi si concretizza un gesto di aiuto – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – che è stato possibile grazie al lavoro dell’Ambasciata d’Ucraina in Italia, dell’Ambasciata d’Italia in Ucraina e alla disponibilità del personale Gtt, cui va un grande ringraziamento. Si tratta di un’azione che dimostra che le città possono fare la differenza, sostenendo chi vive sotto le bombe e costruendo legami di speranza”.

A questi primi cinque autobus ne seguiranno altri cinque, in partenza domenica 7 settembre. Una prima flotta di dieci, pronta ad entrare in servizio, cui potrebbero se necessari aggiungersene altri nei prossimi mesi, con la possibilità di metterne a disposizione fino a 60.

TORINO CLICK

MiTo, al via la nuova edizione del festival che unisce Milano e Torino

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Al via la nuova edizione del Festival MITO Settembremusica 2025, che unisce  in un’unica grande kermesse culturale comune i due capoluoghi di Torino e Milano, quest’anno sotto il titolo di “Rivoluzioni”.

L’apertura, mercoledì 3 settembre prossimo, all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, sarà affidata alla Filarmonica della Scala diretta dal maestro sudcoreano Myung-Whung Chung, recentemente nominato direttore musicale della Scala di Milano, carica che assumerà nel 2027. Al pianoforte suonerà il giovane talento giapponese Mao Fujita. Tre capolavori che si collocano tra Otto e Novecento, tra tardo Romanticismo e il XIX secolo, contraddistingueranno il concerto inaugurale di mercoledì 3 settembre, il Valzer n. 2 tratto dalla Suite per orchestra di varietà  di Dmitrij Sostakovič, il Concerto n. 2  in do minore di Sergej Rachmaninov e la Sinfonia n. 6 detta “Patetica” di Pëtr Il’ič Cajkovskij.
Il giorno successivo, giovedì 4 settembre, sarà la volta di Milano, che darà  il via al calendario di MITO con un concerto  al Teatro alla Scala con la London Symphony Orchestra, guidata dal maestro Antonio Pappano, che la dirigerà nell’Ouverture da Candide di Bernstein, nel Secondo Concerto di Prokof’ev con la star sudcoreana  Seong-Jin Cho e poi nella Terza Sinfonia di Copland. Le due inaugurazioni sono sostenute da Intesa Sanpaolo.
I programmi musicali dei due concerti rientrano nel tema” Rivoluzioni”, scelto dal direttore artistico Giorgio Battistelli, al suo ultimo mandato nella direzione di MITO e simboleggiato nell’immagine della rassegna rappresentata dal dipinto di Pellizza da Volpedo, il Quarto Stato.

Dal 3 al 18 settembre  Torino e Milano saranno unite da un’unica grande proposta culturale, tra concerti sinfonici, musica da camera, spettacoli per bambini ospitati in vari luoghi cittadini, nelle sale da concerto, nei teatri, nelle chiese, anche al Grattacielo di Intesa Sanpaolo e a Le Roi Music Hall. Il tema “Rivoluzioni” sarà  declinato in quattro sezioni , “Mitja e gli altri”, “Berio e le avanguardie” “Rivoluzioni-tempi di guerra, tempi di pace” “Ascoltare con gli occhi”, che corrispondono  a perimetri tematici dai contorni spesso sovrapponibili.

Nella sezione “Mitja e gli altri” si celebra il cinquantenario della morte di Sostakovič con, in particolare, le sue sinfonie, l’integrale dei quartetti, altre pagine cameristiche e una serie di concerti dedicati a musiche  dei suoi contemporanei di area sovietica, come Weinberg, Kancheli e Silvestrov.
“Berio e le avanguardie” ricorda il centenario della nascita di Luciano Berio, con le interpretazioni di alcuni suoi brani iconici, due prime esecuzioni commissionate a Marcello Filotei e Salvatore Frega, e concerti che presenteranno  sue musiche accanto a quelle di due altre figure cardine della musica d’avanguardia americana, John Cage e Julius Eastman, al quale è dedicato “Without Blood There Is No Cause- The body of Julius Eastman”, spettacolo  musicale, di video e parole firmato dal regista Fabio Cherstich con la drammaturgia musicale  di Oscar Pizzo e i video di Francesco Sileo.
“Rivoluzioni: tempi di guerra, tempi di pace” è una sezions che racchiude musica che vuole rasserenare in tempi di conflitti  o che prova  a riconciliare gli opposti, dalla Sinfonia n. 1 “Concordia” di Samy Moussa all’Oratorio “Juditha triumphans” di Vivaldi alla Messa laica “The armed man” di Karl  Jenkins, passando per la Sinfonia n. 4 di Nielsen e il ritorno di concerti corali. Esperienze multisensoriali, concerti in spazi inediti e installazioni con musica, immagine, parola e movimento che si fondono rappresentano il contenuto del perimetro “Ascoltare con gli occhi”. Ecco “The Book of Women” di Riccardo Nova con l’Ictus Ensemble e le voci di Irini Ensemble, Hauch #2 con Ensemble Modern  e CocoonDance Company, il progetto Nomadic di Telmo Pievani e Gianni Maroccolo sulla biodiversità.
Tra i protagonisti sono interpreti dei Concerti di MITO orchestre di rilievo come l’Orchestra Sinfonica di Lucerna con Michael Sanderling, l’Orchestra Nazionale della Rai, la Holst Sinfonietta diretta da Klaus Simon, la Filarmonica e Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica della Rai, e importanti gruppi cameristici, artisti italiani di rilievo come Michele Marco Rossi, Maurizio Baglini, Alessandro Bonato, Alessandro Cadario, Tito Ceccherini, Manuel Zurria.
La programmazione di MITO SettembreMusica è completata dai concerti dei Conservatori locali e dai giovani esecutori dei corsi di perfezionamento.
A Torino nel 2025 giunge alla sua XVII edizione anche MITO per la Città, programmazione che si affianca a quella principale di MITO SettembreMusica per coinvolgere anche chi, per qualche impedimento, non ha la possibilità di partecipare al festival.

Mara Martellotta

 

Lavoro sicuro: le iniziative a due anni dalla strage di Brandizzo

Dal 29 agosto al 5 settembre l’associazione Sicurezza e Lavoro, in collaborazione con Istituzioni,sindacati edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil e familiaridellevittime, organizza la seconda edizione della “Settimana del Lavoro Sicuro”, che è stata presentata ufficialmente stamani nella sede della Città metropolitana di Torino, alla presenza dellaConsigliera Rossana Schillaci, delegata alle politiche sociali e di parità.
Come già avvenuto nella prima edizione, l’iniziativa è promossa in occasione dell’anniversario della strage sul lavoro del 30 agosto 2023nei pressi della stazione ferroviaria di Brandizzo, in cui morirono cinque operai edili della Sigifer che lavoravano per conto di RFI: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera.
Esprimendo la solidarietà e la vicinanza dell’amministrazione metropolitana ai familiari delle vittime dell’incidente di Brandizzo, la Consigliera metropolitana Rossana Schillaci ha sottolineato l’importanza delle attività di sensibilizzazione che l’associazione Sicurezza e Lavoro porta avanti nel mondo della scuola. “In attesa dell’avvio del processo penale per fare chiarezza sulle responsabilità di una tragedia assurda, commemoriamo anche quest’anno le cinque vittime della strage ferroviaria di Brandizzo. – ha annunciatoMassimilianoQuirico, direttore dell’associazione Sicurezza e Lavoro – È un’occasione non solo di ricordo e memoria, ma anche di riflessione collettiva sui temi della salute, della sicurezza e dei diritti nei luoghi di lavoro“.
Sabato 30 agosto 2025, giorno dell’anniversario della tragedia, alle 17nella piazza della Stazione di Brandizzo, è prevista la commemorazione ufficiale davanti al monumento dedicato alle vittime, alla presenza dei gonfaloni degli Enti locali, delle autorità, dei familiari delle vittime e della cittadinanza. Nella stessa giornata, alle 18nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, in piazza Vittorio Veneto 11 a Brandizzo, verrà officiata una Messa in ricordo delle cinque vittime. Successivamente, intorno alle 19, si svolgerà una passeggiatasino al Parco comunale Giovanni Bresso, nell’area fieristica di Brandizzo, dove sono in programma un ulteriore momento di riflessione e la presentazione dell’areain cui sorgerà il Giardino del Ricordo, in memoria delle cinque vittime della strage, in cui verranno piantumati in autunno cinque alberi, a cura di Filca-Cisl Torino e Sicurezza e Lavoro. A seguire l’evento“Ricordiamoli in musica” con Niko Music. L’area ristoro sarà curata dalla Pro Loco di Brandizzo. Sono inoltre previsti ulteriori momenti di confronto per commemorare le vittime di Brandizzo, fare memoria e stimolare riflessioni su diritti, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Oltre alla zona in cui saranno collocaticinque nuovi alberi, è stata individuata l’areain cui sarà realizzato un muralecommemorativo a cura dell’associazioneSicurezza e e Lavoro e dei sindacati edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, in collaborazione con il Comune di Brandizzo e con i familiari delle vittime.
Partiranno anche le lezioni del progetto “A scuola di Sicurezza” con Fillea-Cgil Torino e Piemonte e Sicurezza e Lavoro, per promuovere la cultura del lavoro sicuro all’interno delle scuole, coinvolgendo studenti e studentesse e docenti, in collaborazione con il cartoonist di Sicurezza e Lavoro Tiziano Riverso, che per l’occasione ha realizzato per i due enti una vignetta evocativa.
Dopo il successo della prima edizione, la borsa di studio“Per non dimenticare la strage ferroviaria di Brandizzo” metterà a disposizione per l’anno scolastico 2025-2026 quattro assegni da 600 euro (uno per la provincia di Vercelli, uno per quella di Novara, uno per Biella e uno per il Verbano Cusio Ossola), finanziati da FilcaCisl Piemonte Orientale, Cisl Piemonte Orientale e Sicurezza e Lavoro.
Giovedì 4 settembre 2025 alle 10 nella sede della Uil, in via Bologna 11/D a Torinoè in programma la premiazione del concorsofinalizzato alla realizzazione dellogo della Settimana del Lavoro Sicuro, lanciato da Feneal-Uil Piemonte e Sicurezza e Lavoro. Verrà anche presentato il nuovo concorso “Un manifesto per Brandizzo”.
L’associazione Sicurezza e Lavoro pubblicherà articoli, video e postsulla propria rivista e sui propri canali social, con testimonianze, proposte e riflessioni sulla strage di Brandizzo e sulla tutela di salute, sicurezza e diritti nei luoghi di lavoro.
La Settimana del Lavoro Sicurosi concluderà venerdì 5 settembredalle 10 alle 13 nella sala consiliare del Comune di Brandizzo, in piazza Carlo Ala 5, con il convegno sul tema “Sicurezza in edilizia, in attesa di giustizia per Brandizzo”. L’incontro, moderato da MassimilianoQuirico, sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione dellasalute e della sicurezza sul lavoro in Piemonte e in Italia, insieme a istituzioni, Enti e sindacati.
Per ulteriori informazioni sulla Settimana del Lavoro Sicuro è possibile contattare l’associazione Sicurezza e Lavoro, scrivendo a direttore@sicurezzaelavoro.org, chiamando il direttore Massimiliano Quirico al numero 339-412.6161 o consultando il sito Internetwww.sicurezzaelavoro.org

Automotive, Torino e il Piemonte davanti al bivio: sindacati in allarme e futuro produttivo incerto

La crisi produttiva e occupazionale di Stellantis continua a pesare su Torino e sul Piemonte, cuore storico dell’automotive italiano. I dati più recenti parlano chiaro: nel primo semestre 2025 il gruppo ha registrato un calo vicino al trenta per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una flessione ancora più accentuata per le autovetture. Se il trend dovesse confermarsi, l’Italia chiuderà l’anno con meno di trecentomila veicoli prodotti, ben al di sotto delle aspettative fissate al momento della nascita del gruppo.

Lo stabilimento di Mirafiori è tra i più colpiti: poco più di quindicimila unità uscite dalle linee nei primi sei mesi, quasi tutte Fiat 500 elettriche, mentre la Maserati ha registrato numeri irrisori. Il risultato è un ampio ricorso agli ammortizzatori sociali: circa milleduecento lavoratori sono coperti da un contratto di solidarietà che sarà rivisto in questi giorni, proprio alla vigilia della ripresa produttiva fissata per il primo settembre. Non si esclude che la cassa integrazione possa estendersi anche ad altri siti, come Pomigliano, aumentando la tensione tra i lavoratori.

I sindacati denunciano l’assenza di una strategia chiara per il rilancio. La Fim-Cisl guarda con speranza all’arrivo, da novembre, della 500 ibrida — circa cinquemila unità — che potrebbe attenuare il ricorso agli stop produttivi, ma le prospettive restano di medio-lungo periodo, con la nuova generazione della 500 elettrica attesa per il 2027. La Fiom insiste sulla necessità di un tavolo urgente con l’esecutivo e con John Elkann per avere garanzie su investimenti e livelli occupazionali.

Anche le istituzioni locali si sono mobilitate. La Regione Piemonte e il Comune di Torino hanno accolto con favore la nomina del nuovo amministratore delegato Antonio Filosa, ma chiedono che il cambiamento porti risultati concreti e non soltanto dichiarazioni d’intenti. Il sindaco Lo Russo ha ribadito che la città non può più permettersi di perdere posti di lavoro e competenze industriali, invocando un piano industriale solido che rimetta al centro Mirafiori.

A livello nazionale pesa la sfida della transizione elettrica, con costi crescenti e tensioni sul mercato europeo, che rendono ancora più urgente un sostegno politico deciso. Nel frattempo, il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro con aumenti salariali e una tantum ha dato una boccata d’ossigeno, ma non basta a cancellare l’incertezza diffusa tra gli addetti.

Il destino dello stabilimento torinese e, più in generale, del comparto Stellantis in Italia si giocherà nelle prossime settimane: la ripartenza produttiva di settembre e l’arrivo della nuova 500 ibrida rappresentano un banco di prova decisivo per capire se il gruppo intende davvero investire sul futuro industriale del Paese o se il ridimensionamento sarà l’unica strada percorsa.

In duomo a Torino l’ultimo saluto a Mons. Nosiglia

Oggi alle 15,30 nella cattedrale di San Giovanni del capoluogo piemontese si celebrano i funerali dell’arcivescovo emerito di Torino, Mons. Cesare Nosiglia deceduto alcuni giorni fa. La funzione è presieduta dal suo successore, il cardinale Repole. In duomo e all’esterno della chiesa una folla di fedeli insieme alle autorità.

(foto di Igino Macagno)