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Economia, scienza e ambiente a “Coltivato”, il Festival Internazionale dell’Agricoltura

Dal 20 al 23 marzo 2025 torna a Torino Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, con la sua seconda edizione. Diretto da Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale, l’evento offrirà incontri, conferenze, dibattiti, laboratori e spettacoli teatrali per raccontare l’agricoltura in chiave scientifica e divulgativa.

Il festival si svolgerà principalmente al Circolo dei lettori e sarà dedicato al tema dell’acqua, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo). L’ingresso è gratuito salvo indicazioni diverse, con il programma disponibile su www.coltivato.com.

L’inaugurazione avverrà giovedì 20 marzo alle 17.00 alla Cavallerizza Reale, con l’intervento di Giulio Boccaletti su “L’acqua come impegno civico” (prenotazione obbligatoria).

Tre anteprime precederanno l’evento:

  • 17 marzo: proiezione della docu-inchiesta Il Veleno nell’acqua (Palazzo della Radio, prenotazione obbligatoria).
  • 18 marzo: spettacolo teatrale Rachel Carson – La signora degli oceani con Laura Curino (Teatro Gobetti, biglietti su www.teatrostabiletorino.it).
  • 19 marzo: conferenza Non ci sono più le mele di una volta (per fortuna)! con Duccio Caccioni e visita al Museo della Frutta (prenotazione su www.coltivato.com).

Il festival è patrocinato da enti istituzionali e sostenuto da numerosi sponsor e partner, con Rai Radio 3 come media partner.

Giardino Madre Teresa: “Ora anche le risse con i cani”

L’ENNESIMA DENUNCIA DI ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7)

I cittadini che transitano nel Giardino Madre Teresa di Calcutta e soprattutto i residenti nelle case con i balconi in affaccio sul giardino CONTINUANO VEDERE UN LUOGO FUORI CONTROLLO
Quotidianamente nel quartiere si vive un clima di violenza e aggressività latente che rischia di esplodere da un momento all’altro, sotto gli occhi sempre più spaventati dei residenti. Tutto ciò viene alimentato dall’assenza di regole e norme di civile convivenza, sembra che tutto sia consentito in questo circolo vizioso di degrado.


IERI INTORNO ALLE 17,30 E’ ESPLOSA UNA VIOLENTA RISSA TRA I SOLITI GRUPPI CHE STAZIONANO NEL GIARDINO, AD UN CERTO PUNTO UN LORO CANE SEMBRAVA INSEGUISSE UNA PREDA (umana). Cani potenzialmente pericolosi sempre. Vetri rotti usati come armi. Poteva capitare ogni cosa. Sono poi intervenuti Polizia di Stato e ambulanza chiamati dai residenti sempre più spaventati e stanchi delle tante parole dell’Amministrazione della Città e fatti mai nessuno.
Ogni giorno ce n’è una nuova! MA LA RISSA DI IERI E’ COMUNQUE QUALCOSA DI INACCETTABILE!
Inaccettabile e pericolosa, LA VIOLENZA E L’AGGRESSIVITA’ CHE HANNO QUESTI GRUPPI DI PERSONE NEL RINCORRERSI E PICCHIARSI E’ SENZA LIMITI, come si può frequentare questo giardino senza timore? Come si possono portare i bimbi in un posto dove si respira fumo di cannabis, e non solo, anche a distanza?
Nei giorni scorsi è stato distrutto un tamburo nell’area giochi, è stata divelta dal terreno una centralina elettrica per il puro gusto di devastare le cose, la targa in memoria di Madre Teresa è sempre più rotta e da un momento all’altro può cadere, i manufatti in cemento tra poco faranno la fine di quelli al Giardino Alimonda (che sono stati tolti), infatti giorni fa hanno cercato di aprirli.
Prima si spendono 500 mila euro per riqualificarli e il Sindaco dice di restituire un luogo più verde e più vivibile, poi alcuni cittadini e forse anche parte della Circoscrizione7 li vogliono chiudere di sera, magari con un Patto di Collaborazione…..secondo me è un CORTO CIRCUITO DELLA CITTA’….UN CONTROSENSO. Sono più vivibili ma si vogliono chiudere di sera! BISOGNA RENDERLI VIVIBILI ALLA POPOLAZIONE ANCHE DI GIORNO con una progettazione seria. Tutto ciò è UN FALLIMENTO POLITICO dell’Amministrazione cittadina e circoscrizionale.
Insieme ai colleghi Giovannini e Caria, oltre a innumerevoli documenti nel Consiglio della Circoscrizione 7, abbiamo già scritto all’Assessore comunale alla Sicurezza ma senza avere risposte concrete.
La Città ha anche posizionato ben 6 telecamere anni fa, ma evidentemente servono solo davanti a un omicidio!
Un luogo dove l’anno scorso sono stati spesi circa 500 mila euro per la riqualificazione, purtroppo la Città non capisce che la sola riqualificazione urbana non basta, ma ci vogliono progettazioni a 360°.
Ricordo, come sempre che Il 7 marzo scorso, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB, si leggevano i seguenti post, completamente fuori dalla realtà quotidiana, che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili:
LO RUSSO: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti. L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
DERI: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea.

PATRIZIA ALESSI

Elkann in Parlamento per fare il punto sul Piano Italia e sul futuro dell’auto a Torino

Più competitività alle fabbriche italiane e garanzie per l’occupazione oltre a un nuovo dialogo con il mondo politico. Queste le attese mercoledì, in Parlamento quando il presidente di Stellantis John Elkann incontrerà le forze politiche nella  Sala Mappamondo di Montecitorio, al cospetto delle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato.

Come amministratore delegato ad interim di Stellantis, il nipote dell’Avvocato guiderà una delegazione che vede la presenza del capo Europa Jean Philippe Imparato e della responsabile delle attività italiane Antonella Bruno.
Dall’uscita di scena di Tavares il gruppo ha intavolato un dialogo più costruttivo con il governo, con le istituzioni europee, con i sindacati e i concessionari. Lo scorso 17 dicembre al Mimit ha presentato il Piano Italia:  2 miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi in acquisti da fornitori italiani. L’obiettivo è mettere al centro delle strategie di Stellantis l’Italia  e Torino, con l’impegno a non chiudere stabilimenti e a non licenziare lavoratori.

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio annuncia intanto che «Stellantis investirà 38 milioni per lo stabilimento di Verrone ed è sicuramente una buona notizia che rappresenta un segnale importante in questo momento particolarmente delicato per il settore dell’auto, disegnando anche una prospettiva pluriennale che rende il polo produttivo del biellese centrale negli scenari di crescita della produzione dell’auto elettrica. Dopo l’annuncio dell’arrivo del secondo modello a Mirafiori a novembre, dell’assunzione di cento ingegneri e la crescita della linea dei cambi e dell’hub del riciclo, si tratta di un ulteriore tassello del piano di rilancio che ci è stato presentato da Stellantis nelle scorse settimane, di cui ascolteremo i dettagli nell’audizione di Elkann mercoledì alla Camera, e che continuiamo a monitorare nella sua applicazione affinché, dai fatti, arrivi la conferma che davvero ci troviamo di fronte a una nuova fase, nella quale l’Italia, Mirafiori e gli altri stabilimenti piemontesi siano protagonisti di investimenti e rilancio produttivo per garantire crescitadi volumi e tutela dei posti di lavoro»

Valanga in Alta Val di Susa, più persone coinvolte ma sono state salvate dall’elisoccorso

L’Elisoccorso regionale di Azienda Zero Piemonte e il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono intervenuti oggi per una valanga in Alta Val di Susa, nelle zone di Salbertrand e Pragelato, nel Torinese.
Nel primo intervento è rimasta ferita a una gamba una persona, ritrovata semisepolta, ma non è in pericolo di vita. Nel secondo intervento sono rimaste coinvolte tre persone anch’esse fuori pericolo.

‘Torino cambia’, un podcast per raccontare sostenibilità e transizione ecologica

Le sfide poste dal cambiamento climatico e l’importanza della trasformazione di Torino in una città più sostenibile e climaticamente neutrale fanno da filo conduttore per i sei episodi di ‘Torino cambia, per un futuro sostenibile’ il podcast realizzato dalla Città di Torino, in collaborazione con Politecnico di Torino, EST@energycenter e Urban Lab che, attraverso un linguaggio semplice e diretto, si propone di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini condividendo conoscenze e buone pratiche.

“Torino cambia – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo -, come dice il claim della campagna che abbiamo scelto per raccontare le trasformazioni della città. Se ne accorgono i cittadini che spostandosi incontrano tanti cantieri destinati a cambiarne il volto. Ma il percorso intrapreso per farne un modello di sostenibilità, efficienza e vivibilità non passa solo attraverso la realizzazione di nuovi progetti o l’ammodernamento delle infrastrutture, ma è fatto anche di azioni e strumenti spesso meno conosciuti che, insieme a grandi e piccole azioni di sostenibilità che ciascuno può compiere, ci auguriamo contribuiranno al cambiamento, migliorando la qualità della vita di tutte e tutti”.

Un impegno, quello nella transizione ecologica, che la Città di Torino ha assunto nel 2022 presentando la propria candidatura alla Commissione Europea tra le 100 città pronte a ridurre le proprie emissioni climalteranti entro il 2030 e che ha portato alla redazione del Contratto Climatico di Città (Climate City Contract – CCC) già insignito del riconoscimento formale della Eu Mission Label.

‘Torino cambia, per un futuro sostenibile’ è un progetto della Città di Torino prodotto da OndeQuadre, la web radio del Politecnico di Torino e ActingOut con il sostegno di Iren.

“Siamo felici di aver partecipato concretamente alla realizzazione del podcast ‘Torino cambia, per un futuro sostenibile’. Questo progetto è infatti una delle tante iniziative attraverso il quale il Politecnico di Torino si apre alla città, contribuendo in modo attivo e propositivo al racconto di come il nostro territorio sta cambiando ed evidenziando quale ruolo ciascuno può avere per andare in una direzione maggiormente sostenibile – commenta il Rettore Stefano Corgnati – Invito quindi non solo cittadine e cittadini torinesi, ma anche tutti i nostri studenti e le nostre studentesse ad ascoltare queste puntate, in cui in modo scientifico e al contempo divulgativo vengono illustrate le tante trasformazioni in atto, quelle che li vedranno protagonisti in questi anni e nel loro prossimo futuro”.

Il formato divulgativo del podcast con interviste a ricercatori e docenti, amministratori, rappresentanti del Terzo Settore e cittadini accompagna l’ascoltatore alla scoperta delle iniziative e delle strategie messe in atto per far fronte alla crisi climatica. Una narrazione scientificamente rigorosa ma dinamica, che alterna tante voci per conoscere gli attori, le azioni e i settori coinvolti in questa sfida offrendo ispirazione e spunti pratici utili per fare la differenza nella vita quotidiana e all’interno della comunità.

Nei sei episodi della serie si parla di piano regolatore ed economia circolare, di biodiversità, agricoltura urbana, di mobilità sostenibile, di soluzioni nature-based, di energia e di educazione alimentare. E, poi, dell’importanza di costruire un futuro più sostenibile e responsabile, di come per la trasformazione sia decisivo un cambiamento culturale e il peso che ha in questo ogni individuo con ogni suo singolo piccolo gesto. L’ascolto di ‘Torino cambia, per un futuro sostenibile’ si propone di informare ma anche di essere d’aiuto per valutare l’impatto delle proprie azioni e prendere decisioni più consapevoli, adottando comportamenti responsabili che contribuiranno a un futuro più sostenibile. Si può ascoltare qui https://podcast.comune.torino.it/

Ospiti e temi delle 6 puntate

1. In questa prima puntata ci si immerge nel tema della crisi climatica e delle azioni concrete per consentire alla Città di Torino di raggiungere la neutralità climatica.
Con l’aiuto del prof. Francesco Laio del Politecnico di Torino, viene esplorato l’impatto delle città sulle emissioni e le soluzioni per un futuro sostenibile. Il sindaco Stefano Lo Russo racconta invece le politiche sul territorio e la strategia che Torino sta portando avanti in questa importante sfida, mentre gli studenti e le studentesse torinesi, protagonisti attivi del cambiamento, con iniziative come “Youth Climate Action” mostrano il loro impegno per diffusione di una cultura ambientale.

2. Nella seconda puntata si racconta il “Climate City Contract” di Torino, una missione per trasformare la città in un faro di sostenibilità e raggiungere la neutralità climatica.
L’assessora Chiara Foglietta racconta perché è fondamentale unire le forze di istituzioni, aziende e cittadini per affrontare le sfide della crisi climatica. Il prof. Ettore Bompard del Politecnico di Torino, spiega come la scienza e i dati possano rendere le nostre scelte più intelligenti e efficaci. Infine, il prof. Piero Boccardo, presidente di Urban Lab, illustra come rendere queste informazioni accessibili a tutti i torinesi. Perché ogni persona può essere parte del cambiamento.

3. In questa puntata viene esplorato il futuro della mobilità urbana.
Serena Lancione, Amministratrice Delegata di GTT, parla dell’impegno dell’azienda per ridurre le emissioni con una flotta sempre più elettrica e servizi pubblici efficienti. Irene Ronga, docente di Psicologia all’Università di Torino, spiega che cambiare le abitudini, come lasciare l’auto a casa, può migliorare la nostra vita e il nostro rapporto con la comunità.  Infine, Giulia Serracchioli, coordinatrice dei progetti della Casa del Quartiere di Mirafiori Sud, racconta come le iniziative locali, tra cui il progetto MiraFood, promuovano la sostenibilità alimentare e il coinvolgimento della comunità.

4. Come possiamo trasformare le nostre città in esempi di sostenibilità? In questa puntata vengono esplorati due temi cruciali: il sistema energetico e la gestione dei rifiuti.
Con Giuseppe Bergesio, amministratore delegato di Iren Energia S.p.A., si racconta come il teleriscaldamento e la riqualificazione degli edifici possano giocare un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di CO2 a Torino. Maria Ferrara, docente e ricercatrice del Politecnico di Torino, accompagna dietro le quinte dei dati sull’energia consumata dagli edifici cittadini, spiegandoci il loro impatto sull’ambiente e le sfide del Climate City Contract. Infine, Pierandrea Moiso, direttore della Cooperativa Sociale Il Triciclo, esplora il potenziale del riuso: una pratica semplice che può rivoluzionare la gestione dei rifiuti, allungando la vita degli oggetti e riducendo gli sprechi.

5. In questa quinta puntata si esplora la progettazione urbanistica di Torino insieme all’Assessore Paolo Mazzoleni: il ruolo chiave del nuovo piano regolatore, un progetto che, dalla sua genesi fino al processo di partecipazione cittadina, sta tracciando la strada per una città più inclusiva e sostenibile. Un elemento fondamentale di questa trasformazione è la linea 2 della metropolitana, destinata a ridurre le emissioni e a ripensare la mobilità urbana in modo più green e moderno. Nel rendere Torino più vivibile e sana un ruolo fondamentale lo gioca il verde urbano. Marta Tuninetti, docente e ricercatrice del Politecnico di Torino, guida alla scoperta dei benefici degli alberi nella lotta al cambiamento climatico, mentre Sara Ceraolo, designer e sociologa, racconta i progetti dell’associazione ORME ETS, una rete di orti urbani che promuove il contatto con la natura, la condivisione tra cittadini e un nuovo modello di sostenibilità sociale e ambientale.

6. La sesta e ultima puntata del podcast invita a riflettere sul ruolo centrale dell’innovazione nella transizione ecologica della città di Torino.
Il Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, racconta il ruolo dell’Ateneo come punto di riferimento per la ricerca, l’innovazione tecnologica e le transizioni a supporto delle politiche pubbliche. Gloria Tarantino di 5T introduce invece al concetto di Mobility-as-a-Service (MaaS), una piattaforma che integra i diversi mezzi di trasporto disponibili in città in un’unica applicazione digitale. In questa puntata conclusiva viene anche tracciato un bilancio del percorso affrontato finora: dalle sfide della crisi climatica alle soluzioni messe in campo per una città più verde e resiliente. Torino si conferma come un laboratorio di innovazione, unendo la transizione ecologica e digitale per costruire un futuro più sostenibile per tutte e tutti.

TORINO CLICK

Mole, Chiesa di Santa Croce e Monumento all’Artigliere: al via gli interventi di manutenzione

Con una delibera presentata dalla vicesindaca Michela Favaro, di concerto con l’assessore Francesco Tresso, la Giunta comunale ha approvato  i progetti esecutivi per interventi di manutenzione straordinaria su tre importanti beni di interesse culturale di proprietà della Città di Torino: la Chiesa di Santa Croce, la Mole Antonelliana e il Monumento all’Artigliere.

Nel dettaglio, nella Chiesa di Santa Croce di piazza Carlo Emanuele II è previsto il ripristino della copertura del Coro, con la sostituzione delle lastre in fibrocemento con un manto in coppi.

All’interno della Mole Antonelliana, si procederà alla messa in sicurezza e al restauro dell’aula didattica “Paideia”, dove infiltrazioni dalla copertura hanno deteriorato in alcuni punti gli intonaci delle volte e degli archi.

Per il Monumento all’Artigliere – l’arco trionfale posto all’ingresso del parco del Valentino, all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele II e il ponte Umberto I – sono previsti lavori sull’involucro esterno, con interventi manutentivi sulle superfici in pietra e sui cornicioni maggiormente degradati dagli agenti atmosferici.

I lavori avranno un importo complessivo pari a 500mila euro (IVA compresa).

TORINO CLICK

Ostensione virtuale della Sindone nell’anno del Giubileo

Si tratta di un’esperienza innovativa per la città, presentata dall’Arcivescovo di Torino cardinale Roberto Repole che ha annunciato l’allestimento di una “Tenda” in piazza Castello con la riproduzione digitale e interattiva del Telo conservato in Duomo. Solo per i giovani la venerazione diretta della Sindone si terrà sabato 3 maggio. Non essendo in programma quest’anno nessuna ostensione pubblica della Sindone il vescovo Repole, custode pontificio della Sindone, ha deciso l’iniziativa per offrire, nel contesto dell’Anno giubilare, un’occasione di riflessione e conoscenza della Sindone. Un’icona della Passione del Signore ma anche patrimonio culturale di Torino e del Piemonte. Nella Tenda della Sindone in piazza Castello, dal 28 aprile al 5 maggio, i visitatori potranno compiere un’esperienza digitale del tutto nuova: vedere e conoscere il Telo da vicino come non è mai stato possibile fino ad ora. Un tavolo delle stesse dimensioni della Sindone riprodurrà l’immagine virtuale del Telo e offrirà la possibilità di esplorare e toccare con mano i dettagli dell’immagine.   fr

FOTO MIHAI BURSUC – La Voce e il Tempo

Conclusione “coi fiocchi” per i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 

Due cerimonie (a Sestriere e Torino) passano il testimone ai Giochi di Santiago del Cile 2027

Sestriere e Torino, 15 marzo 2025

“Il cuore di questi Giochi continuerà a battere più forte che mai”: con queste parole Sestriere chiude i World Winter Games Special Olympics Torino 2025. Sette giorni di gare e grandi emozioni che hanno coinvolto 1.500 atleti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di 101 delegazioni. I Giochi mondiali invernali Special Olympics ospitati da Torino, Sestriere, Pragelato e Bardonecchia sono stati l’evento inclusivo più grande e importante dell’anno con il coinvolgimento di oltre 2.000 volontari e centinaia di coach e accompagnatori.

Uno sforzo enorme e uno splendido lavoro di squadra sottolineato da tutte le istituzioni intervenute alla cerimonia conclusiva che si è svolta a Sestriere sotto una fitta nevicata che non ha scalfito ma anzi ha accresciuto l’entusiasmo degli atleti e delle delegazioni presenti. Tutti si sono date appuntamento in Cile per i Mondiali estivi 2027.

Una cerimonia gemella si è svolta contemporaneamente anche a Torino città che in questi giorni ha ospitato le gare di Floorball Unificato, di pattinaggio di figura e pattinaggio di velocità. La stessa Torino, l’8 marzo scorso all”Inalpi Arena, è stata inoltre teatro della suggestiva Cerimonia di Apertura dell’evento.
Sono intervenuti a Torino:  David Evangelista, Presidente di Special Olympics Europa/Eurasia e Angelo Moratti, Presidente di Special Olympics Italia. Entrambi hanno espresso agli atleti ed alle delegazioni presenti tutto il loro orgoglio.

Ad aprire la cerimonia a Sestriere l’esecuzione dell’Inno nazionale italiano e la parata degli atleti. Quindi ha preso la parola la presidente del Comitato Organizzatore Locale, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo: “È stato un evento straordinario con l’Italia che si è dimostrata leader di questo movimento globale. Ringrazio tutti i partner per la splendida organizzazione, dai territori al Governo, dai volontari ai tecnici e soprattutto gli atleti. Senza di voi questi giochi non si sarebbero realizzati. È stato un onore avervi qui ed è stato bellissimo cogliere la gioia nei vostri occhi e vedervi gareggiare. La preziosa eredità di questi Giochi continuerà nel tempo, la coltiveremo giorno dopo giorno”.

Grande entusiasmo per il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che calandosi in pieno nell’atmosfera della cerimonia di Sestriere ha detto agli atleti: “Avete dimostrato che niente è impossibile e noi vogliamo continuare, in primis l’Italia. Non ci fermeremo”.

Per il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, “È stata una settimana che vorremmo non finisse mai ma in effetti questi Giochi non finiscono qui perché ognuno di voi tornerà nelle proprie case e porterà con sé un ricordo che custodirà per tutta la vita. Ma anche noi abbiamo imparato molto frequentandovi, vivendo la vostre emozioni, le vostre speranze e condividendo i vostri sorrisi. Dopo questa settimana saremo migliori. Il futuro è domani  perché dobbiamo dimostrare di aver capito il significato di questi meravigliosi Giochi”.

Soddisfazione e gioia anche per il Ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Grazie a tutti, siete stati meravigliosi. È stata la realizzazione di un sogno poter ospitare i Giochi Mondiali Special Olympics in Italia. Portiamo nei nostri cuori l’esperienza che ci avete consegnato: quando c’è la passione, l’amore e la resilienza non ci sono barriere. Grazie per quello che avete fatto, per quello che porteremo dentro di noi per tutta la vita. Grazie ai volontari, agli atleti, alle famiglie, grazie agli organizzatori ma grazie anche agli operatori del turismo, l’evento infatti ha coinvolto tra Torino e le Valli 60 strutture ricettive per un totale di 55 mila pernottamenti.  Siamo orgogliosi di voi, siamo orgogliosi dell’Italia. Bravi e complimenti”.

La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Mary Davis, CEO di Special Olympics che ha evidenziato la straordinarietà di questi Giochi e l’importanza del lavoro di squadra tra tutte le componenti impegnate, su tutti lo staff di Special Olympics Italia: “Amazing job”. Rivolgendosi agli atleti: “Vi abbiamo visto dare tutto, andare oltre i limiti. Siete  un magnifico esempio di coraggio e determinazione”. Quindi un messaggio forte e universale: “Ogni  singolo individuo necessita di libertà e inclusione”.

Emozionante il passaggio del testimone tra Italia e Cile con la consegna della bandiera Special Olympics dalle mani dell’atleta azzurra del fondo, Sara Matteucci, a quelle dell’atleta cilena Teresita Lira. A rappresentare la delegazione cilena Emilia Rios, sottosegretaria allo Sport, e Carolina Picasso, presidente di Special Olympics Cile.

 

A margine della cerimonia hanno preso la parola anche le autorità locali. Di seguito le loro dichiarazioni:

Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale del Piemonte: “Sono stati giorni intensi di gare e impegno ma anche di tanta amicizia e della consapevolezza di quanto valete per tutti noi, di quanto siete importanti per lo sport e per la nostra società”.

 

Giovanni Cesare Poncet, sindaco di Sestriere: “Siamo arrivati alla conclusione di questa fantastica avventura degli Special Olympics Winter Games 2025. Il mio ringraziamento va a tutti gli atleti e alle delegazioni che hanno animato questi bellissimi giochi. Grazie anche a tutti i volontari e collaboratori che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione. Il Comune di Sestriere è stato fondato sullo sport, nato per lo sci alpino: dai Giochi Olimpici Invernali e le Paralimpiadi del 2006 sino alle gare di Coppa del Mondo passando le grandi gare ciclistiche come il Giro d’Italia ed il Tour de France. Avere ospitato le gare di sci alpino e racchette da neve dei Mondiali Special Olympics accresce ancor di più il nostro spirito di inclusione ed il nostro motto “Sestriere, una montagna di sport” per tutti, come sempre è stato e sempre sarà. Quando volete tornare da noi sappiate che siete i benvenuti! Buon rientro nelle vostre case e… arrivederci a Sestriere”.

Massimo Marchisio, sindaco di Pragelato: “Con la cerimonia che segna la fine di questa magnifica edizione dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, voglio prendere un momento per sottolineare alcuni aspetti importanti. Prima di tutto, ai nostri atleti: ci avete mostrato la vera essenza dello sport, determinazione, passione e la gioia di dare il massimo. Ogni gara, ogni sforzo, ogni sorriso sono stati la prova straordinaria del potere dell’inclusione. Agli allenatori, alle famiglie e ai volontari: la vostra dedizione è il cuore di questo evento. Senza il vostro sostegno, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. E alla nostra comunità locale: grazie per aver accolto questa manifestazione con calore ed entusiasmo, facendo sentire tutti a casa. Un riconoscimento speciale va al comitato organizzatore e al movimento Special Olympics. La vostra visione e il vostro instancabile lavoro hanno reso questo evento non solo una competizione, ma una celebrazione di valori che vanno ben oltre lo sport. Gli Special Olympics ci insegnano che un mondo in cui ognuno ha il proprio spazio è un mondo più forte, più ricco e migliore per tutti. Questo non è un addio, ma la promessa di portare avanti lo spirito di questi giochi nella nostra quotidianità. Congratulazioni ai nostri straordinari atleti e grazie a tutti”.

Chiara Rossetti, sindaco di Bardonecchia: “È con grande emozione e orgoglio che oggi chiudiamo i Giochi Special Olympics, un evento che ha portato nella nostra città atleti straordinari, le cui storie di coraggio e determinazione ci hanno ispirato tutti. Durante questi giorni, abbiamo visto come lo sport possa essere un potente strumento di inclusione, creando legami tra le persone e abbattendo barriere di ogni tipo. Siamo felici di aver ospitato centinaia di atleti provenienti da diverse parti del mondo, che con il loro impegno e la loro passione ci hanno dimostrato cosa significa veramente ‘superare i propri limiti”.

L’eredità dei Giochi 

La fiamma e la bandiera di Special Olympics viaggeranno oltre l’equatore. Per la prima volta, nel 2027, un paese sudamericano ospiterà i Giochi Mondiali Estivi. Santiago del Cile 2027 ha raccolto stasera il testimone di Torino 2025. Ma cosa lasciano all’Italia e agli italiani questi sette giorni di abbracci, di fratellanza, di opportunità e di belle speranze? Una traccia profonda rimarrà anche grazie alla Cerimonia di apertura vista su Rai2 da oltre 300mila persone, l’attenzione mediatica nei confronti delle storie di determinazione di 1500 atleti che hanno messo in luce le loro abilità, i loro talenti e la grande capacità di ispirare un cambiamento profondo nella società. I Giochi hanno seminato inclusione, indicato una strada fatta di fiducia e rispetto, di opportunità e ottimismo, affinché ogni persona – anche e non solo attraverso lo sport – sia valorizzata per ciò che può dare.

La Protezione civile del Piemonte a Sesto Fiorentino in soccorso agli alluvionati

È stata destinata a Sesto Fiorentino, su disposizione della Commissione speciale del Dipartimento nazionale, la colonna mobile della Protezione civile della Regione Piemonte incaricata di prestare assistenza alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha colpito la Toscana. In un primo tempo i nostri volontari erano stati reclutati per dare supporto all’Emilia Romagna, ma con l’evolversi del maltempo sono stati destinati a Sesto Fiorentino.

Partita questa mattina dal presidio di San Michele ad Alessandria, la colonna è composta da 28 volontari del Coordinamento regionale, due funzionari della Regione e 14 mezzi, tra cui 4 moduli di pompaggio.

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi sono in contatto con il presidente della Toscana, Eugenio Giani, al quale hanno espresso “la vicinanza del Piemonte alla popolazione colpita da un’emergenza che purtroppo il nostro territorio ha vissuto molte volte sulla propria pelle” e sottolineano che “come il Piemonte ha sempre ricevuto solidarietà e sostegno, a sua volta è sempre pronto a mettere a disposizione la sua Protezione civile e le competenze dei suoi volontari ogni volta che qualcuno ha bisogno di aiuto e soccorso”.

Automotive, la Regione: “Anche l’Ue faccia la sua parte”

Al Tavolo sull’Automotive convocato ieri pomeriggio dal ministro Adolfo Urso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto l’assessore alle Attività produttive della Piemonte Andrea Tronzano.
“Registriamo alcuni piccoli ma utili passi avanti dalla Commissione Europea – ha dichiarato Tronzano – tuttavia la partita decisiva si gioca sulle risorse. Governo e Regioni stanno già facendo la loro parte, ora è fondamentale che l’Unione Europea garantisca un sostegno concreto alla filiera e ai lavoratori. In questo scenario ho ritenuto importante sollecitare anche un confronto con le banche, che stanno dimostrando attenzione e disponibilità per aiutare tutte le imprese, incluse quelle più piccole, per superare i prossimi 18-24 mesi. È significativo anche il cambio di rotta di Stellantis, specialmente nei confronti della filiera italiana, che oggi può guardare al futuro con maggiore fiducia rispetto a qualche mese fa”.