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Verso Torino Capitale della Cultura 2033, insediato il Tavolo strategico per la candidatura

Con la firma del protocollo di intesa tra Città di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana, Camera di commercio, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo si è insediato ufficialmente  il Tavolo Strategico interistituzionale per la costruzione del dossier per la candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033.

Torino, venerdì 14 febbraio 2025 Palazzo Civico, sala Congregazioni Conferenza stampa e firma del protocollo per Torino Capitale Europea della Cultura 2033

Il Tavolo, presieduto dal Sindaco, resterà in vigore fino al 31 dicembre 2027, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione del territorio alla candidatura attraverso iniziative che coinvolgano istituzioni, stakeholder locali, nazionali e internazionali e cittadini e di perseguire obiettivi condivisi tra i partecipanti come la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale di Torino; il coinvolgimento della comunità cittadina, con particolare attenzione ai giovani; ma anche potenziare il mercato turistico e attrarre investimenti; rafforzare la collaborazione internazionale e il dialogo interculturale; promuovere la diversità culturale europea. I contributi economici per sostenere il progetto saranno definiti annualmente dagli enti.

“La firma di questo protocollo – spiega il sindaco Stefano Lo Russo- simboleggia, come è già avvenuto per il city branding, la volontà di fare squadra da parte delle istituzioni cittadine, valorizzando le trasformazioni di cui la città è protagonista e guardando verso una visione comune di futuro. Ma sarà una candidatura della città tutta, con l’obiettivo di coinvolgere sin da subito le torinesi e i torinesi e, in modo particolare, le ragazze e i ragazzi più giovani. Stiamo facendo un investimento sul futuro di Torino con una matrice, che è quella della cultura, e la determinazione di una città che ha saputo rappresentare un motore di sviluppo e uno dei principali poli culturali del Paese e continuerà a farlo”.

“La firma di questo protocollo – dichiara l’assessora alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli – segna l’inizio di un percorso ambizioso: la candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. Non è solo un atto formale, ma un impegno concreto da parte di tutti a costruire un progetto con una visione condivisa. Torino è già una capitale della cultura, non solo per la sua storia e il suo patrimonio, ma perché ha saputo trasformare la cultura in opportunità, innovazione e sviluppo. Questo percorso coinvolgerà tutti, dai cittadini alle imprese, dalle università al mondo della ricerca con l’obiettivo di valorizzare il nostro patrimonio, attrarre investimenti, rafforzare le relazioni internazionali e coinvolgere le nuove generazioni”.

Per Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino “Oggi poniamo le basi per raggiungere un obiettivo ambizioso, per il quale abbiamo tutte le carte in regola. Torino è già oggi la terza città italiana per addetti e valore aggiunto generato dal sistema culturale e creativo; abbiamo riconosciuta capacità innovativa, sappiamo valorizzare il nostro patrimonio e coinvolgere i cittadini quando si tratta di grandi eventi partecipati. Infine, ulteriore punto di forza dimostrato da questo tavolo, sappiamo lavorare insieme per individuare e concretizzare tutte le opportunità”.

A coordinare e mettere in atto tutte le azioni necessarie, dal fundraising agli adempimenti formali, per presentare il dossier sarà la Fondazione per la Cultura Torino che ha nominato il manager culturale Agostino Riitano direttore della candidatura. Guiderà la stesura del dossier, coordinando gruppi di lavoro tematici e assicurando che tutte le attività siano in linea con la visione e gli obiettivi della città di Torino. Su proposta del presidente del Tavolo di Coordinamento Strategico verrà poi nominato un Advisory Board che avrà finalità di supporto, sviluppo e diffusione dei valori culturali del percorso di candidatura a livello nazionale e internazionale.

Dopo le attività propedeutiche svolte nei mesi scorsi e l’insediamento del Tavolo, l’anno in corso sarà dedicato a costruire una rete di interlocutori culturali, scientifici e istituzionali, all’analisi dei punti di forza dell’ecosistema culturale cittadino e all’avvio di una strategia di comunicazione. Le varie fasi progettuali porteranno alla stesura del primo dossier di candidatura entro la fine del 2026 per poi presentarlo nel 2027.

Per il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna “Sin dal primo momento, l’Università di Torino ha creduto fermamente nell’idea di Torino Capitale della Cultura e ne ha sostenuto con convinzione la candidatura. L’elaborazione di conoscenze e saperi in campo scientifico, umanistico e creativo rappresenta il ‘core business’ di ogni Ateneo, e siamo ben consapevoli di quanto questi elementi siano indispensabili a qualsiasi modello di sviluppo territoriale. È con grande e comune soddisfazione, quindi, che oggi prende corpo questa importante opportunità, che non solo valorizza l’immensa capacità di produrre cultura di cui Torino dispone, ma contribuisce anche a consolidare l’identità della città come un polo di eccellenza culturale con una forte proiezione europea e internazionale. In questo scenario, l’Università non può che continuare a svolgere un ruolo cruciale, sia attraverso la ricerca che attraverso la formazione e la condivisione delle conoscenze”.

“Torino e il Piemonte sono culla indiscussa della cultura tecnologica e industriale, nazionale ed europea – commenta il rettore del Politecnico Stefano Corgnati – Oggi questa vocazione può essere rivista attraverso le nuove tecnologie, grazie alla spinta propulsiva verso il fare cultura dell’innovazione. Il territorio deve proseguire la sua tradizione culturale ad alta densità di tecnologia, già vissuta intorno al ruolo centrale dell’automotive, in cui spiccava ad esempio la raffigurazione artistica della velocità, e oggi ben rappresentata dall’aerospazio, che rinchiude in sé scienza, racconto e poesia: una chiave di lettura imprescindibile per capire come possiamo vivere e muoverci in questo secolo, come prepararci per il futuro, sempre con i piedi ben saldi a terra ma lo sguardo rivolto verso le stelle”.

“La candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033 è un’opportunità straordinaria per rafforzare il lavoro di squadra tra istituzioni, enti e organizzazioni che da tempo collaborano con una visione comune – afferma la presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi –. Un’alleanza consolidata che mette in campo idee, progetti e iniziative per valorizzare e promuovere nel mondo un patrimonio culturale unico e inestimabile di cui da sempre ci prendiamo cura. Con la firma odierna del protocollo di intesa riaffermiamo il nostro impegno a trasformare questo patrimonio in una leva di sviluppo sociale ed economico, a beneficio della comunità torinese e in particolare delle giovani generazioni”.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo è lieta di sostenere la candidatura a Capitale Europea della Cultura, promuovendo una concertazione istituzionale nella convinzione che solo attraverso il dialogo tra istituzioni, enti culturali, cittadini, ecosistema della formazione e comparto economico possiamo costruire un progetto condiviso e duraturo in cui la cultura è leva di benessere, qualità della vita e crescita sostenibile. Valorizzare le identità culturali e investire nell’innovazione significa rendere Torino ancora più attrattiva e ricca di opportunità per chi la abita e per chi la sceglie come luogo di studio, lavoro o turismo. Diventare Capitale Europea della Cultura è un’occasione unica per rafforzare il ruolo della nostra città a livello internazionale e consolidare nuovi modelli di sviluppo inclusivi e sostenibili” dichiara Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Concepita come un mezzo per avvicinare i cittadini europei, l’iniziativa “Città Europea della Cultura” venne lanciata nel 1985 su iniziativa del Ministra della Cultura nel governo greco Melina Merkouri. Da allora l’iniziativa è cresciuta al pari con l’impatto culturale e socioeconomico per i numerosi visitatori che ha attratto nelle città individuate. Tra le città italiane scelte in passato ci sono Firenze (1986), Bologna (2000), Genova (2004), Matera (2019) e Gorizia che è Capitale Europea Cultura 2025 insieme a Chemnitz (Germania) e Nova Gorica (Slovenia). Tra i requisiti individuati dall’Unione Europea perché una città venga scelta ci sono la sua competitività culturale e appartenenza europea ma anche fattori come inclusione sociale, partecipazione attiva e pari opportunità, dialogo interculturale, rigenerazione urbana.

TORINO CLICK

I due bimbi dell’operazione “Food for Gaza” sono stati accolti al Regina Margherita

Nell’ambito dell’operazione “Food for Gaza”, questa notte alle ore 2,15 sono arrivati i primi due bambini pazienti oncologici con le loro famiglie presso l’Isola di Margherita dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per essere curati, dopo che il loro trattamento è stato interrotto a seguito dei bombardamenti all’interno della Striscia di Gaza. Questi primi due bambini sono stati accolti dalla professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita), che, la settimana scorsa, aveva accompagnato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in Israele per partecipare alla missione “Food for Gaza”. La missione ha il significato di creare un ponte tra l’ospedale Infantile Regina Margherita e i bambini di Gaza tramite l’intermediazione delle forze diplomatiche e dei sanitari israeliani e palestinesi. Un bambino di 9 anni è affetto da una grave malattia ematologica, che necessita di trapianto di cellule staminali emopoietiche. È accompagnato dalla mamma e da una sorella di 17 anni. Il secondo bambino di 5 anni è affetto da un tumore cerebrale, già operato a Gaza a dicembre 2024 ed è in attesa di iniziare la radioterapia. È accompagnato dalla mamma e dalla sorellina di 3 anni. Entrambi sono provenienti da Gaza City. “Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad accertamenti diagnostici per rivalutare lo stato della malattia e pianificare le cure” dichiara la professoressa Franca Fagioli. Grazie alla rete di associazioni del terzo settore, in particolare UGI e Casa Giglio, sarà anche possibile accogliere le loro famiglie.
“Ancora una volta il Piemonte si conferma modello di cooperazione internazionale e di solidarietà” commenta il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che oggi ha visitato in ospedale i due pazienti e le loro famiglie.

Amore e arte a Torino nella giornata più romantica dell’anno. Musei a 1 euro e ingressi speciali per coppie

Tante piacevolezze all’ombra della Mole per San Valentino. “A San Valentino ama la cultura !” è l’esportazione rivolta al pubblico dalla Fondazione Torino Musei, che gestisce GAM, MAO e Palazzo Madama, lanciando una nuova proposta per la festa degli innamorati. Nella giornata di venerdì 14 febbraio, con la promozione “A San Valentino ama la cultura!”, tutti i visitatori potranno accedere alle collezioni permanenti con l’ingresso a 1 euro, inclusi nel biglietto delle collezioni i progetti espositivi Hanauri, il Giappone dei venditori di fiori al MAO e Giro di Posta. Le mostre “Primo Levi-le Germanie e l’Europa”, “Il grande fiume”, “Biodiversità tra passato e futuro a Palazzo Madama”. Aggiungendo 1 euro si potrà accedere anche alle mostre temporanee di Mary Heilmann, Maria Morganti e Grasso; Giuseppe Gabellone e Diego Perrone alla GAM. Sempre aggiungendo 1 euro è possibile visitare al MAO la mostra “Rabbit inhabits the moon”, e le esposizioni “Visitate l’Italia” a Palazzo Madama. Esclusa dalla promozione la mostra di Berthe Morisot alla GAM. La formula due per uno è dedicata a ogni tipo di coppia, amici, parenti, genitori, figli, fidanzati e coniugi. Si entra in due e si paga un solo biglietto al Museo Egizio, alla cifra di 18 euro. Anche le Gallerie d’Italia propongono la promozione dell’ingresso due per uno per visitare le mostre in corso e le collezioni permanenti. Il MAUTO festeggia San Valentino con una promozione sul biglietto d’ingresso a una tariffa speciale di 15 euro. La medesima tariffa al Museo Nazionale del Risorgimento, con una visita tematica su “Storie di donne e eroi del Risorgimento” alle ore 16, e tariffa speciale al Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso. Alle 15 e alle 16.30 visita dal titolo “Riflessi d’amore” a Palazzo Carignano. Al Museo Accorsi Ometto, dove è in corso la mostra “Giorgio De Chirico 1924”, sono dedicate visite con letture relative alle storie d’amore di Giorgio De Chirico e Isabella Far, Peggy Guggenheim e Max Ernst, Picasso e Dora Maar. A Flashback Habitat viene presentata da Sergio Cascavilla la sua opera interattiva “Potrei amare il mondo intero”, che parla dell’unica cosa al mondo che non è in vendita, l’amore. Fino al 16 febbraio, al Teatro Regio, saranno in vendita due biglietti al costo di uno per tutte le recite de “La dama di picche”, di Cajkovskij, e “Hamlet” di Ambroise Thomas previsti nei mesi di aprile e maggio.

Mara Martellotta

La ferrovia Torino – Ceres: un’interconnessione verso il futuro

 Torino, un seminario su ricerca e innovazione dal progetto BRIDGE|50 alla ferrovia Torino – Ceres

Un’occasione di confronto tra istituzioni, enti di ricerca e professionisti del settore sui temi dell’interconnessione ferroviaria e dello sviluppo della mobilità sostenibile. È quanto ha rappresentato il convegno “La ferrovia Torino – Ceres: un’interconnessione verso il futuro”, svoltosi il 13 febbraio nel Grattacielo Piemonte a Torino, organizzato dalla Regione in collaborazione con Scr Piemonte S.p.A. e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.

La mattinata è stata dedicata alla presentazione dei risultati del progetto di ricerca BRIDGE|50, che ha analizzato lo stato di conservazione delle strutture del viadotto di corso Grosseto a Torino, demolito nel 2019. L’indagine ha permesso di approfondire la vita residua delle infrastrutture in calcestruzzo armato e precompresso costruite negli anni ‘70, contribuendo alla definizione di strategie per la gestione e manutenzione delle opere esistenti. In parte finanziato dalla Regione Piemonte, il progetto è attualmente a metà del suo percorso ed è alla ricerca di nuovi stakeholder e investitori privati, con l’obiettivo di garantire continuità e ampliare l’impatto delle sue attività. BRIDGE|50 rappresenta un’iniziativa strategica per il futuro delle infrastrutture, ponendosi come un modello innovativo di ricerca applicata alla sicurezza e alla sostenibilità del patrimonio ingegneristico del territorio.

Egidio Bianchini, direttore generale di Scr Piemonte di recente nomina, rimarcando l’importanza dell’opera per il territorio piemontese, osserva come la vita utile del viadotto di corso Grosseto, oramai al termine, abbia trovato un nuovo inizio grazie ad un progetto di ricerca unico al mondo, volto a testare ed individuare le caratteristiche residue dei materiali dopo decenni di utilizzo: «si parla – ha detto Bianchini -, infatti, non di demolizione ma di decostruzione. Scr Piemonte ha preso parte a questo progetto con entusiasmo, professionalità e trasversalità».

Nel pomeriggio, il focus si è spostato sull’interconnessione della ferrovia Torino-Ceres alla rete Rfi, un’opera strategica inaugurata nel gennaio 2024. Sono stati illustrati i primi dati operativi della nuova tratta, con particolare attenzione all’implementazione del servizio metropolitano e alle prospettive di sviluppo per il collegamento tra la città di Torino e l’Aeroporto di Caselle.

«L’interconnessione della ferrovia Torino-Ceres alla rete Rfi segna un passaggio fondamentale per la mobilità del nostro territorio» – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi. «Questo progetto – ha aggiunto l’assessore – non solo migliora i collegamenti tra Torino e il suo aeroporto, ma rappresenta un modello di sviluppo infrastrutturale in linea con le esigenze di sostenibilità e innovazione. Grazie all’integrazione con la rete ferroviaria nazionale, il Piemonte si conferma all’avanguardia nella creazione di un sistema di trasporto efficiente e intermodale. Allo stesso modo, il progetto BRIDGE|50 dimostra come ricerca e innovazione possano andare di pari passo con la tutela e il potenziamento delle infrastrutture esistenti. Ci auguriamo che nuovi partner possano unirsi a questa iniziativa, contribuendo a un progetto che non solo rafforza la sicurezza del nostro patrimonio ingegneristico, ma che può anche diventare un modello di riferimento a livello nazionale ed europeo».

Secondo Giorgio Sandrone, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, «l’interconnessione della linea Torino-Ceres alla rete Rfi fa sicuramente la differenza in ambito metropolitano: l’Ordine segue con attenzione il tema, non soltanto perché di competenza strettamente ingegneristica, ma anche in quanto completamento di un processo infrastrutturale di assoluta rilevanza per l’area torinese»«Di altrettanto valore – ha aggiunto Sandrone – lo studio Bridge50, una puntuale diagnostica su come si siano evolute le strutture: una ricerca utilissima con cui ‘utilizzare’ manufatti che hanno terminato la loro attività. Due progetti finalizzati al miglioramento della vita quotidiana dell’intera collettività, in un’ottica sempre più europea».

L’evento ha ribadito l’importanza della collaborazione tra enti pubblici, istituzioni accademiche e operatori del settore per lo sviluppo di infrastrutture moderne e resilienti. La Regione Piemonte continuerà a investire in soluzioni che favoriscano una mobilità sempre più sostenibile, sicura e connessa alle esigenze dei cittadini e del territorio.

cs

42 anni fa la tragedia del Cinema Statuto

Il 13 febbraio del 1983, al cinema Statuto di via Cibrario, poco dopo l’inizio della proiezione del tardo pomeriggio scoppiò un incendio che costò la vita a 64 persone presenti in sala, intrappolate in sala senza vie di fuga.

“Una tragedia che rimane una ferita profonda per la nostra città, che abbiamo il dovere di ricordare, in rispetto a chi, quel giorno, pagò un prezzo altissimo” – ha commentato il Sindaco Stefano Lo Russo. “Fu un momento di grande dolore per la nostra comunità, che rimane indelebile nella memoria di chi c’era e ha vividi ricordi e che colpisce chi ha anche solo sentito testimonianze e racconti”.

Una tragedia che ha segnato per sempre Torino, ma che non è stata vana, anche grazie all’impegno dei famigliari delle vittime, per la sicurezza nei locali pubblici: “Quella domenica di febbraio segnò anche l’inizio di una nuova consapevolezza: fu una tappa cruciale nel percorso di attenzione alle norme di sicurezza nei luoghi pubblici – ha sottolineato il Sindaco -. “Torino continua a tenere vivo il ricordo di quell’evento e di quelle vite spezzate e a stringersi, anno dopo anno, alle loro famiglie e ai loro cari”.

Come ogni anno, la Città di Torino ha deposto una corona di fiori davanti alla targa commemorativa posta in largo Cibrario, nell’aiuola dedicata alle “Vittime del Cinema Statuto”.

Per l’occasione, i volontari di Torino Spazio Pubblico Borgo San Donato, insieme ad alcuni parenti della vittime, si sono ritrovati nel piccolo spazio verde dove svolgono regolarmente attività di pulizia e di giardinaggio. Anche grazie al loro impegno durante l’inverno, l’aiuola di largo Cibrario è oggi più curata e fiorita: un piccolo gesto per mantenere vivo il ricordo di chi non c’è più, attraverso l’impegno civico e la cura degli spazi a disposizione di tutta la comunità.

Torino Click

Il 112 ti salva la vita: quasi 2 milioni e mezzo di contatti nel 2024 in Piemonte

Nel 2024 il numero unico 112 ha ricevuto 2.450.000 contatti, di cui solo il 46% è stato inoltrato alle centrali operative di secondo livello, responsabili delle operazioni di soccorso sul territorio. Di quelle inoltrate, il 46% è stato indirizzato alle Forze dell’Ordine, un altro 46% all’Emergenza sanitaria territoriale, mentre l’8% è stato rivolto ai Vigili del Fuoco. Inoltre, sono state gestite 144 chiamate inoltrate alla Guardia costiera per soccorsi sul Lago Maggiore.

I dati sono stati forniti in occasione della Giornata europea del numero unico di emergenza 112, che l’11 febbraio celebra un servizio essenziale per la sicurezza e il soccorso, accessibile a tutti i cittadini europei in caso di emergenza sanitaria, intervento delle forze dell’ordine, soccorso dei vigili del fuoco o assistenza in mare.

Gestito in Piemonte da Azienda Zero, il 112 rappresenta lo snodo cruciale per la gestione delle emergenze: quando un cittadino chiama, l’operatore riceve in tempo reale il numero telefonico e la localizzazione della chiamata grazie al tracciamento GPS. Queste informazioni, integrate con la tipologia di soccorso richiesto, vengono trasferite alla centrale operativa di secondo livello competente per l’intervento, come la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Polizia locale, l’emergenza sanitaria o la Guardia costiera. Così il sistema garantisce che gli enti di soccorso ricevano solo richieste già filtrate e selezionate come effettive emergenze.

La chiamata riceve una risposta entro 5 secondi e, in caso di mancato contatto, l’utente viene immediatamente richiamato. Inoltre, si assicura l’accesso al servizio anche ai cittadini con disabilità uditiva grazie al sistema che permette di segnalare emergenze mediante un’apposita piattaforma conforme alle direttive europee.

Il servizio offre un supporto multilingue e in Piemonte Azienda Zero lo gestisce attraverso due centrali uniche di risposta situate a Grugliasco e Saluzzo.

Questa capacità operativa estesa a livello nazionale evidenzia l’eccellenza del sistema piemontese: «Il 112 – rileva l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi – rappresenta non solo un servizio regionale, ma un’eccellenza nazionale che dimostra la capacità e la professionalità della Regione Piemonte nel garantire prestazioni di alta qualità, mettendo a disposizione risorse e competenze per tutto il territorio».

cs

Semaforo antismog, confermato il livello 0 (bianco) fino al 14 febbraio

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 14 febbraio 2025 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Via libera ai lavori per il nuovo pronto soccorso delle Molinette

La cabina di regia approva la proposta di effettuare gli interventi senza realizzare una struttura esterna

Il Politecnico di Torino ha completato la relazione tecnica per la rifunzionalizzazione del pronto soccorso dell’Ospedale Molinette per fasi, soluzione che eviterà lo spostamento in strutture provvisorie.

La relazionepredisposta in collaborazione con l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (a cui afferisce l’ospedale Molinette), ha definito le soluzioni tecniche che dal punto di vista edilizio, impiantistico e della cantierizzazione con le quali SCR (Società di Committenza Regionale) può completare la progettazione.

La Regione ha quindi dato mandato all’AOU e a SCR di avviare il completamento del progetto secondo le indicazioni contenute nella relazione per così procedere, entro l’estate, ad approvare un nuovo quadro economico. Prima dell’approvazione definitiva sarà poi presentato agli operatori e alle parti coinvolte per una condivisione approfondita di tutte le fasi del cantiere.

La soluzione prospettata, frutto di iter di confronto, anche con il personale, garantisce da un lato l’esigenza di mettere in sicurezza i locali, dall’altro la funzionalità  del pronto per pazienti e lavoratori, e prevede tre fasi di lavori: una preliminare, che permetterà di liberare spazi da ristrutturare con i lotti successivi, una “fase uno”, che prevede lavori di miglioramento funzionale e adeguamento dell’area corrispondente all’attuale radiologia interventistica (Angiologia), dell’attuale Pronto Soccorso di chirurgia (sale visita e sale di degenza) e dei locali al piano superiore, dove è attualmente presente la chirurgia vascolare, e una “fase due”, .che vedrà l’adeguamento architettonico ed impiantistico dell’area corrispondente all’attuale Pronto Soccorso (le cui funzioni vengono trasferite nei locali già ristrutturati in “fase uno”).

L’accesso al Pronto Soccorso verrà mantenuto dalle rampe esistenti così come l’accesso pedonale, mentre quello al triage avverrà tramite un nuovo box posizionato in camera calda.

Un’ipotesi che, questa mattina, è stata accolta favorevolmente dalla cabina di regia istituita all’interno della Direzione Sanità della Regione Piemonte e che vede al tavolo, oltre alla Regione stessa, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (a cui afferisce l’ospedale Molinette), Politecnico di Torino, Scr (società di committenza regionale) e Azienda Zero e che ora potrà procedere con la modifica del progetto attuale per poter avviare i lavori già entro il 2025, per concludersi indicativamente nel giro di due anni.

Il Politecnico ha anche messo a punto delle procedure per il controllo e monitoraggio della sicurezza dell’attuale struttura fino al completamento dei lavori, mentre a garantire l’operatività del Pronto Soccorso dal punto di vista sanitario, lavoreranno in stretta collaborazione Regione Piemonte, AOU Città della Salute e Azienda Zero.

Nelle prossime settimane saranno anche quantificati nel dettaglio i costi totali che, da una prima valutazione, dovrebbero aggirarsi intorno ai 12 milioni di euro, che saranno coperti dallo stanziamento di 32 milioni (di cui 22 a carico dello Stato e 9,5 a carico delle Regione) previsti per realizzare 14 «interventi urgenti e prioritari finalizzati al mantenimento in sicurezza dei propri presidi ospedalieri».

I quartieri di Torino si animano con le feste di via, ecco il programma

 

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato il calendario con la programmazione delle feste di via per il primo semestre del 2025. Bancarelle, spettacoli, shopping, intrattenimento, giochi e notti bianche vivacizzeranno i quartieri di Torino.

Circoscrizione 1

‘Giochiamo’, evento organizzato dall’Associazione commercianti Crocettiamo, è in programma il 13 aprile in via Cristoforo Colombo, nel tratto compreso tra corso Duca degli Abruzzi e corso Mediterraneo.

‘Crocetta in festa’, evento realizzato dall’Associazione Crocetta Più, si terrà il 25 maggio in corso de Gasperi, dal civico 1 al 71.

Circoscrizione 2

‘Via Tripoli in festa’, evento organizzato dall’Associazione Commercianti Tripoli Stadio Olimpico, si terrà il 9 marzo in via Tripoli, nel tratto tra via Baltimora e corso Cosenza, piazza Montanari compresa.

‘Shopping Artigianato d’Eccellenza’, evento realizzato dall’Associazione Commercianti Tripoli Nord, è in programma il 6 aprile in via Tripoli, da piazza S. Rita a via Tirreno escluse.

‘Tutti i frutti’, evento organizzato dall’Associazione Commercianti e Residenti via Barletta, si terrà il 13 aprile in via Barletta, da piazza Santa Rita a corsoso Siracusa.

‘Gustiamo l’Italia’, evento promosso dall’Associazione Commercianti Miraflores, si terrà l’11 maggio nelle vie Pramollo, Buriasco, Pomaretto e in piazzetta Pramollo.

‘Corso Sebastopoli in festa’, evento organizzato dall’Associazione Commercianti Sebastopoli Gorizia, è in programma il 18 maggio in Corso Sebastopoli, da via Gorizia a corso Siracusa.

‘Primavera in festa’, evento promosso dall’Associazione Commercianti Navetta, si terrà il 22 maggio in via Candiolo, dal civico 14 a via De Maistre, e in via Monastir, da via Candiolo a via Onorato Vigliani.

Circoscrizione 3

‘Aspettando la Primavera’, evento organizzato dall’Associazione Commercianti, Artigiani e Professionisti via Monginevro, si terrà il 9 marzo in via Monginevro, nel tratto tra piazza Sabotino e corso Ferrucci.

‘Che festa c’era… maledetta primavera’, evento promosso dall’Associazione Artigiani e Commercianti Pozzo Strada e Borgata Lesna, è programmato per il 16 marzo in via Monginevro, nel tratto tra corso Trapani e via Bionaz.

‘Festa di primavera in Cit Turin’, evento realizzato dall’Associazione Commercianti I Principi, si terrà il 23 marzo in via Principi d’Acaja, nel tratto compreso tra via Cavalli e corso Francia, e in via Duchessa Jolanda, tratto tra corso Inghilterra e piazza Benefica.

‘Festa di Primavera’, evento promosso dall’Associazione Commercianti Vivi via Di Nanni, è programmato per il 30 marzo in via di Nanni, nel tratto tra piazza Adriano e piazza Sabotino.

‘Shopping e colori di primavera in via Frejus’, evento realizzato dall’Associazione Commercianti via Frejus, si terrà il 13 aprile in via Frejus, nel tratto da corso Trapani a via Revello.

‘Festa di primavera’, evento ralizzato dall’Associazione Commercianti e Professionisti corso Racconigi, si terrà il 4 maggio in corso Racconigi, nel tratto compreso tra piazza Robiland e piazza Marmolada.

‘L’estate in via Monginevro’, promosso dall’Associazione Commercianti via Monginevro 2022, si terrà l’8 giugno in via Monginevro, nel tratto compreso tra piazza Sabotino e corso Trapani.

‘Notte bianca in Cit Turin’, evento serale organizzato dall’Associazione Commercianti I Principi, si terrà il 13 giugno in via Principi d’Acaja, nel tratto compreso tra via Cavalli e corso Francia, e in via Duchessa Jolanda, tratto tra corso Inghilterra e piazza Benefica.

‘Notte bianca in via Di Nanni’, evento serale promosso dall’Associazione Commercianti Vivi via Di Nanni, è programmato per il 20 giugno in via di Nanni, nel tratto tra piazza Adriano e piazza Sabotino.

‘Notte di saldi in via Frejus’, evento serale organizzato dall’Associazione Commercianti via Frejus, si terrà il 4 luglio in via Frejus, nel tratto da corso Trapani a via Revello.

Circoscrizione 4

‘Primavera in San Donato 2025’, evento promosso dall’Associazione Shopping San Donato, si terrà il 16 marzo in via San Donato, nel tratto tra corso Principe Oddone e corso Tassoni.

‘Via Cibrario: il fascino del liberty in festa’, evento ralizzato da Cibrario Liberty Associazione Commercianti, si terrà il 30 marzo in via Cibrario, nel tratto tra piazza Statuto e corso Tassoni.

‘Festa di primavera’, evento promosso da CCNA Campidoglio Onlus, si terrà l’11 maggio in via Nicola Fabrizi.

Circoscrizione 5

‘Via Luini in bancarella’, evento promosso dall’Associazione Commercianti e Artigiani via Luini, si terrà il 6 aprile in via Luini, nel tratto compreso tra corso Lombardia e corso Potenza.

‘Festa di primavera in via Borgaro’, evento promosso dall’Associazione Artigiani e Commercianti via Borgaro, si terrà il 4 maggio in via Borgaro e piazza Villari.

‘Festa di primavera in via Chiesa della Salute’, evento realizzato dall’Associazione via Chiesa della Salute, si terrà l’11 maggio in via Chiesa della Salute e piazza Chiesa della Salute.

‘Via Stradella c’è’, evento organizzato dall’Associazione Commercianti e Artigiani via Stradella, si terrà il 18 maggio in via Stradella.

‘Festeggiando via Lanzo’, evento promosso dall’Associazione Commercianti e Artigiani Barriera Lanzo,si terrà il 25 maggio in via Lanzo.

‘Via Breglio in bancarella’, evento realizzato dall’Associazione Commercianti via Breglio, si terrà l’8 giugno in via Breglio.

Circoscrizione 7

‘Corso Belgio inj bancarella’, evento promosso dall’Associazione Operatori Economici Vanchiglietta, si terrà il 23 marzo in corso Belgio, nel tratto da corso Tortona a Lungo Po’ Antonelli.

‘Maggio: scoprire in via Vanchiglia’, evento realizzato da Operatori Economici via Vanchiglia, si terrà il 25 maggio in via Vanchiglia, nel tratto da corso regina a corso San Maurizio.

‘Sabato in Santa 2025’, evento organizzato dall’Associazione Quartiere Vanchiglia, si terrà il 7 luglio in via Santa Giulia e piazza Montebello.

Circoscrizione 8

‘Evviva la primavera’, evento promosso dall’Associazione Via Nizza è-vviva, si terrà il 9 marzo in via Nizza, nel tratto da corso Dante a via Valperga Caluso.

‘Sul filo della gentilezza’, evento promosso dall’Associazione Sul Filo di via Nizza, si terrà il 23 marzo in via Nizza, nel tratto da piazza Carducci a via Biglieri.

‘Sapori e colori di primavera’, evento organizzato dall’Associazione Nizza Millefonti, si terrà il 30 marzo in via Genova, nel tratto da corso Caduti sul lavoro a piazza Giacomini.

‘Piazza Bengasi aspettando il mercato’, evento organizzato dall’Associazione Bengasi in vetrina, si terrà il 6 aprile in piazza Bengasi (dal civico 2 al 6, dal 14 al 22 e dal civico 1 al 15), in via Onorato Vigliani (dal civico 205 al 223 e dal 214 al 224), in via Basse del Lingotto, in via Corrado Corradini (dal civico 1 al 14), in via Genova (dal civico 248 al 268; in via Nizza (dal civico 398 al 402), in via Canelli (dal civico 124 al 130), in via Villa Tommaso e corso Piero Maroncelli (dal civico 1 al 61 e dal 2 al 50).

‘Festa di primavera’, evento promosso dall’Associazione Borgo Po, si terrà il 4 maggio in via Monferrato, via Cosmo, via Villa della Regina, via Romani e piazza Gran Madre.

‘Via Tunisi – I profumi e sapori della primavera’, evento organizzato dall’Associazione Vivi via Tunisi, si terrà l’11 maggio in via Tunisi, da piazza Galimberti inclusa a corso Sebastopoli, e in via Montevideo, da via Tunisi a via Arnaldo da Brescia.

‘Madama: let’s twist again 60/70’, evento realizzato dall’Associazione Madama Cristina, si terrà il 18 maggio in via Madama Cristina, da corso Bramante a corso Vittorio Emanuele.

‘Shop & Music’, evento realizzato dall’Associazione Nuova Nizza Bengasi, si terrà il 25 maggio in via Nizza, nel tratto tra corso Maroncelli e via Caramagna.

‘Follia d’estate’, evento promosso dall’Associazione Nuova Guala, si terrà l’8 giugno in via Guala, nel tratto compreso tra corso Traiano e piazza Guala, e in via Piobesi, nel tratto compreso tra piazza Guala e via Bartoli.

‘Note di gusto’, evento realizzato dall’Associazione Corso Traiano, si terrà il 15 giugno in corso Traiano, nel tratto da via Pio VII a corso Unione Sovietica.

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Fondo Formazione Occupazione: maxi stanziamento di 20 milioni di euro per i lavoratori di aziende in crisi

“Il Piemonte non si arrende alla crisi, ma agisce con determinazione e pragmatismo. Abbiamo messo in campo soluzioni reali per tutelare i lavoratori dell’automotive e di tutte imprese in difficoltà. Con il Fondo Formazione Occupazione, il nostro obiettivo non è la semplice assistenza, ma garantire formazione, dignità e futuro a chi oggi si trova in difficoltà.” Così il Vicepresidente e Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha commentato le misure adottate dall’amministrazione regionale a supporto di un settore strategico colpito da una crisi senza precedenti.

La Regione Piemonte ha stanziato 20 milioni di euro attraverso il Programma GOL per finanziare il Fondo Formazione Occupazione, una misura innovativa e unica in Italia. Il fondo prevede un’integrazione salariale per i lavoratori in cassa integrazione o in contratto di solidarietà e la possibilità di accedere a percorsi di riqualificazione  con un’indennità di partecipazione fino a 600 ore nel primo ciclo. “Abbiamo messo il doppio delle risorse inizialmente stimate con le parti sociali, dimostrando con i fatti che il sostegno al lavoro e alla competitività non è solo uno slogan, ma una priorità per questa Giunta” ha affermato Chiorino, specificando che questo permetterà di estendere la platea potenziale ad oltre 10.000 lavoratori.

L’erogazione dell’indennità avverrà direttamente tramite INPS, semplificando l’accesso alle risorse e garantendo rapidità nell’attuazione della misura. Il progetto, inizialmente pensato per l’automotive, grazie al supporto del Governo Meloni, è stato esteso a tutti i settori in crisi. “Non accettiamo l’idea che esistano lavoratori di serie A e di serie B. Chiunque si trovi in difficoltà deve poter contare su strumenti concreti per affrontare il futuro con maggiore sicurezza” ha aggiunto il vicepresidente.

Lo sforzo sulla formazione messo in campo dalla Regione è senza precedenti: ai 20 milioni stanziati attraverso il Programma GOL si aggiungono infatti i 96 destinati alle Accademie di Filiera e ai 115 milioni sui Servizi al lavoro e formazione.

UN CAMBIO DI PASSO PER L’AUTOMOTIVE

“Non permetteremo che la nostra industria automobilistica venga sacrificata sull’altare di un’ideologia, i cui danni ci hanno portato al Consiglio regionale di oggi” ha dichiarato Chiorino. “La deriva Green imposta dall’Europa, senza una reale strategia industriale, sta mettendo in ginocchio un intero settore. La transizione ecologica deve essere gestita con buon senso, non con imposizioni ideologiche che distruggono posti di lavoro e che neppure portano vantaggi in termini di emissioni”.

Il vicepresidente ha anche rivolto un messaggio a Stellantis: “Registriamo un cambio di passo che non può che farci guardare al futuro con ottimismo e ne diamo atto all’azienda. Vigileremo affinché gli impegni presi si traducano in azioni concrete, ma non solo: garantiremo a Stellantis ogni supporto possibile volto al rilancio del settore automotive e alla tutela dei suoi lavoratori, che sono tanto per l’azienda quanto per questo territorio un patrimonio unico e dal valore