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“Attraverso lo specchio” La XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

Dal 18 al 22 maggio 2023, Lingotto Fiere

Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna tra i padiglioni del Lingotto Fiere da giovedì 18 a lunedì 22 maggio 2023. Cinque giorni per festeggiare trentacinque anni di storie.

Attraverso lo specchio è il tema della XXXV edizione. Negli ultimi anni l’umanità si è relazionata con una prepotente, a tratti distopica, realtà che ha domandato a ciascuno uno sforzo di analisi, più che d’inventiva. Ma è l’immaginazione, esercitata con coraggio, la forza che da sempre spinge l’uomo oltre la banalità, la quotidianità, oltre la realtà stessa. L’illustrazione è stata creata da Elisa Talentino, artista che da anni lavora con grafica, pittura e illustrazione nel settore editoriale.

La XXXV edizione è stata presentata oggi – lunedì 13 febbraio – presso il Grattacielo Intesa Sanpaolo da Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Giovanna Solimando, Responsabile delle relazioni istituzionali per il Salone del Libro e da Nicola Lagioia, Direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.

La conferenza stampa di presentazione è stata tradotta in LIS, Lingua dei Segni Italiana, da Anna Di Domizio.

Anticipazioni sul programma

Il programma completo sarà diffuso ad aprile, ma oggi sono stati anticipati alcuni ospiti confermati: la scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič, che inaugurerà la manifestazione; dagli Stati Uniti arriverà Peter Cameron con la sua raccolta Aria (Adelphi); ci sarà poi Mark Z. Danielewski, autore dell’acclamato caso letterario Casa di foglie (66thand2nd); con il suo ultimo libro Caro stronzo (Fandango) parteciperà al Salone anche Virginie DespentesBarry Gifford presenterà il libro Camera d’albergo (Jimenez Edizioni), che include una serie di sceneggiature; ospite sarà anche Paco Roca che presenterà la nuova edizione de I solchi del destino (Tunué); il Premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka porterà a Torino il nuovo romanzo Cronache dalla terra dei felici (La nave di Teseo); infine, Tony Wheeler, fondatore della Lonely Planet, festeggerà al Salone i 50 anni della guida. Tra gli italiani, saranno presenti al Salone: Alessandro Barbero, Amanda Lear, Melania G. Mazzucco, Federica Pellegrini.

Il Salone del Libro in Italia e nel mondo

Si confermano le storiche collaborazioni del Salone in Italia e nel mondo, e si aggiungono nuove e rinnovate sinergie con – tra i tanti – associazioni di categoria della filiera editoriali, enti culturali e istituzionali, manifestazioni, fondazioni e musei per la realizzazione e la prosecuzione di progetti di respiro nazionale e internazionale. Rai si conferma Main Media Partner.

Attraverso il Salone: spazi, novità e ritorni

Il Salone del Libro continua a crescere: quest’anno verranno superati i 110 mila metri quadri complessivi grazie anche all’aggiunta di una nuova area. Agli storici padiglioni 1, 2, 3, all’Oval con la sua area esterna e al Centro Congressi – dove torna il Rights Centre – si unisce a maggio la Pista 500, progetto artistico di Pinacoteca Agnelli sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto. Torna anche il Bosco degli scrittori di Aboca Edizioni e si confermano le aree presenti nella scorsa edizione, tra cui quella esterna con il Palco Live e il camper Ticket To Read! di Margherita Schirmacher.

Il Paese ospite dell’edizione 2023 è l’Albania, mentre la regione ospite è la Sardegna.

Il Salone del Libro per ragazze e ragazzi

Da sempre il Salone considera il lavoro con i ragazzi e i docenti uno dei suoi obiettivi fondanti. Tornano lo spazio ragazzi Bookstock – sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo – e tutti i progetti e le collaborazioni che da 16 anni lo animano. Un progetto speciale dell’edizione 2023 è un approfondimento sulla letteratura olandese per ragazzi, che vedrà protagonisti vari autori. Grazie al finanziamento della Regione Piemonte torna il Buono da leggere per le classi e i ragazzi residenti in regione, e con il contributo dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte sono a disposizione biglietti scontati per gli studenti piemontesi e le scuole secondarie della regione. Sono aperte le iscrizioni per le classi: i docenti e gli intermediari per la scuola possono già prenotare la visita al Salone del Libro di ottobre per le loro classi registrandosi sulla piattaforma SalTo+.

Come sempre, sono molte le iniziative per gli studenti delle scuole di vario grado e ordine: novità di quest’anno, Oltre la notizia, progetto in collaborazione con il Corriere della Sera che prevede tre incontri tra ragazzi delle scuole medie e i grandi giornalisti del giornale; torna poi Adotta uno scrittore, il progetto che mette al centro la lettura; Un libro, tante scuole, la cui lettura sarà Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi; Lavorare con i libri, corso di formazione per scoprire la filiera del libro; i Comix Games, contest di ludolinguistica per gli studenti delle scuole medie e superiori organizzato da Comix e Repubblica@scuola.

I progetti speciali e il Salone Off

Grande novità dell’edizione 2023 è il concorso letterario A/R Andata e Racconto – Appunti di viaggio, organizzato in collaborazione con Gruppo FS Italiane, che premierà il racconto di viaggio più sostenibile. Tornano anche tutti i progetti speciali: dal Concorso Lingua Madre, che compie 18 anni, al Premio Mondello e al Premio Nati per Leggere. Torna inoltre il Rights Centre, dedicato al confronto professionale e al mercato.

Torna anche con le sue numerose iniziative il Salone Off, progetto che coinvolge tutta la città di Torino, l’area metropolitana e il territorio regionale. Anche per l’edizione 2023, il Salone Off propone un’ampia gamma di progetti, eventi, iniziative, spettacoli e letture, tra cui: Voltapagina, giunto alla 16esima edizione, progetto che fa entrare autori nelle carceri piemontesi; torna anche Ballatoio – storie a domicilio, iniziativa che riunisce gli abitanti di un condominio di periferia attorno alla lettura di un classico.

Biglietteria e accrediti
Da domani 14 febbraio sarà possibile acquistare i biglietti per la nuova edizione del Salone del Libro e fare la richiesta di accredito stampa. Per maggiori informazioni: salonelibro.it.

40 anni dopo. Il rogo del Cinema Statuto tra misteri, legge e fatalità

Accadde oggi / Era il 13 febbraio del 1983, giorno buio per la città di Torino. Una tipica domenica pomeriggio d’inverno, fuori la neve alta ricopriva le strade e la città un po’ dormiva e un po’ festeggiava il carnevale. Tutti i torinesi conoscono i fatti di quel giorno, ne abbracciano ancora lo sgomento. Sessantaquattro persone morte in pochi istanti di terrore

 Al cinema si proiettava un film comico: La Capra con Gérard Depardieu, ma dopo pochi minuti dall’inizio non si rise più. Un corto circuito provocò delle scintille che diedero fuoco ad una tenda, quella che separava il corridoio di destra dal quale si accedeva in platea che, cadendo, diede fuoco alle sedie adiacenti. Tanto fumo, tanto buio.

Le persone urlavano, cercavano di scappare. Erano circa 100 gli spettatori presenti quella sera al Cinema Statuto, in via Cibrario. Nonostante una delle vie d’uscita principali fosse invasa dalle fiamme, alcuni di loro riuscirono a mettersi in salvo recandosi alle varie uscite di emergenza, ma le trovarono quasi tutte chiuse. Cinque uscite su sei erano chiuse a chiave per evitare l’ingresso di persone senza biglietto dall’esterno. Le mani battenti sulle porte risuonano ancora. Il gestore, nell’atrio della biglietteria, sentì quelle mani che, freneticamente, sferravano colpi, ma decise di non accendere la luce per evitare il panico. Decisione fatale. Il buio, il fuoco, le porte bloccate e, sullo schermo, ancora il film. Intanto le persone in galleria, non si accorsero di nulla se non quando ormai era troppo tardi. Morirono tutti; molti corpi furono ritrovati ancora seduti, due fidanzati di vent’anni abbracciati, molti ammassati nei bagni, nel tentativo di ripararsi dalle fiamme. In galleria non si vide il fuoco, arrivò solo il fumo, quello tossico, quello assassino.

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La combustione dei vari materiali usati per l’arredamento e quella del tessuto che ricopriva le poltrone emanò ossido di carbonio e acido cianidrico. La galleria si trasformò in una camera a gas e bastarono meno di tre minuti per far spegnere tutte quelle vite. Un mese prima, raccontò Raimondo Capella, proprietario del cinema, erano stati fatti tutti i controlli necessari per rendere “sicuro” quel posto. Era stato, infatti, ristrutturato da poco e i lavori erano stati diretti dal geometra Amos Donisotti, che aveva già curato la ristrutturazione di molti cinema.

Ai controlli effettuati da una Commissione di esperti, non fu riscontrata nessuna anomalia: il cinema era, sotto ogni aspetto, a norma di legge e fu rilasciata una regolare certificazione che attestava la totale sicurezza del luogo. Ma dopo questo nefasto evento ci si rese conto che la legge stessa era sbagliata. I maniglioni antipanico già esistevano, ma non erano obbligatori. La norma che sanciva la presenza di uscite di sicurezza nei luoghi pubblici affermava solo che esse dovevano essere nella condizione di poter essere aperte, il ché non escludeva la chiusura a chiave della porta perché avendo la chiave è possibile comunque aprirla. Da quel momento in poi cambiò radicalmente l’idea di sicurezza e l’Italia intera cominciò un’opera di risanazione dei luoghi pubblici. Ovviamente sempre dopo una tragedia. Ma cosa scatenò l’incendio quel triste pomeriggio? Le indagini intraprese dagli inquirenti si diressero su vari fronti.

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Fu un processo difficile. Furono condannati definitivamente 6 persone degli 11 imputati, tra cui il proprietario (una condanna a 8 anni, ridotta poi a due), il geometra, il tappezziere e una maschera. Il reato: omicidio colposo plurimo. Quanta reale responsabilità ci sia poi dietro questa tragedia è tutta da vedersi. Se esperti ingegneri, geometri, elettricisti avevano certificato la “sicurezza” di quel posto, non so quanta colpa attribuirei al proprietario, uomo semplice e morto, qualche anno fa, mangiato dalla colpa. Quell’evento ha cambiato l’idea di sicurezza nei luoghi pubblici, è vero, ma una cosa che ancora oggi nei vari corsi sulla sicurezza che si propongono a dipendenti pubblici e privati( e che, diciamocela tutta, il più delle volte annoiano) non si affronta quasi mai è la gestione del panico, la capacità delle persone di fronteggiare le situazioni di emergenza. Le nozioni tecniche aiutano fino ad un certo punto. Il temperamento personale e la capacità di reagire alle situazioni di pericolo in modo ottimale fa il resto. Raimondo Capella è stato assolutamente incapace di fronteggiare una situazione di emergenza. Non era in grado, non era stato formato per questo. E probabilmente questa è stata la causa principale di tutte quelle morti. Ma siamo sicuri che, però, il cortocircuito sia stato accidentale? L’impianto elettrico era a norma, ogni filo completamente rivestito. Fuori nevicava, è probabile ci sia stata un’infiltrazione d’acqua che l’abbia causato. Ma perché gli investigatori per molto tempo non abbandonarono l’idea che fu un piromane? Nel giugno del 1982 ben tre cinema torinesi erano stati incendiati dolosamente. Non fu mai trovato nessun collegamento con l’incendio del Cinema Statuto. C’è un’altra cosa che non torna in tutta questa vicenda. In riferimento all’ interrogatorio sostenuto durante le indagini, l’ex proprietario dirà in un’intervista al giornale la Repubblica, testuali parole «In questura le domande me le faceva la dottoressa De Martino. Ma alle sue spalle c´era il procuratore capo Bruno Caccia. Quando raccontai di quell´ispezione, fu proprio Caccia ad ordinare l´immediato sequestro del rapporto. Andarono in Prefettura. Ricordo ancora le sue parole precise: “E´ andata bene che siamo andati subito – disse – il fascicolo era già fuori posto”. Qualcuno voleva farlo sparire».

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Quell’ispezione a cui si riferisce l’uomo è appunto quella effettuata dagli esperti un mese prima dell’incendio. Era il 1983. Erano gli anni di piombo. Gli anni del terrorismo e della corruzione. Gli anni in cui la legalità era ancora un’utopia di pochi magistrati che combattevano per essa. L’omicidio colposo è un reato che spesso lascia attonito anche chi lo commette. La colpa c’è, ma spesso anche il senso di colpa. Raimondo Capella si è ridotto al lastrico pur di ripagare tutte le famiglie delle vittime, costituitesi parti civili. Per la commissione di vigilanza che aveva emesso il referto, nessuna condanna. A favore dei membri, infatti, nel 1995, si pronunciò la Corte dei Conti.

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Altra stranezza di tutta questa storia è la lettura esoterica che, ammetto anche da scettica, lascerebbe basito chiunque. Molti esperti di esoterismo dicono che il vero mandante di quell’incendio sia stato Lucifero in persona. Ma cominciamo dall’Inizio. L’incendio è avvenuto il 13 febbraio e il 13 è il numero associato al diavolo. Le persone che andarono al cinema quella sera fortunatamente furono molte di meno rispetto alla capienza delle sale (1200 persone), questo perché il film proiettato era alla “tredicesima” settimana di proiezione. Le morti furono 64, ma la stranezza più grande fu che erano equamente distribuite: 31 uomini, 31 donne, un bambino e una bambina. Il mistero non termina qui. Era periodo di Carnevale e quell’anno la parata aveva come tema il diavolo. Piazza Statuto, luogo vicinissimo al cinema da cui esso, appunto, prende il nome, è da sempre ritenuto dagli esoterici luogo di massima convergenza del male. Il film proiettato era La Capra, che è anche una carta dei tarocchi e rappresenta il diavolo. E poi c’è il racconto inquietante di una coppia che quel pomeriggio decise di non recarsi al cinema. Era il 1975 Marco (nome di fantasia) insieme ad un gruppo di amici decise di partecipare ad una seduta spiritica. Da un momento di gioco quell’appuntamento diventò fisso, ogni venerdì sera. Maria (nome di fantasia), sua moglie, non apprezzava questo passatempo e tutti quei venerdì sera organizzava la sua serata con un’amica, lontano dagli spiriti. In uno di quei fatidici venerdì lo spirito che si presentava spesso ai ragazzi, chiese a Marco dove fosse Maria. L’uomo restò attonito. Lo spirito gli comunicò che sua moglie era andata al cinema e specificò pure quale film fosse andata a vedere. Gli disse, inoltre, che era stato un errore perché quella sera due rapinatori avevano deciso di ripulire la cassa del cinema e avevano sparato ad una donna, ferendola.

Quella donna era Maria. Dopo quella serata che lo sconvolse Marco si ricongiunse con la moglie e le chiese come avesse passato la serata. Lei rispose che era andata al cinema a vedere un film. Lo stesso scritto con i movimenti del bicchiere dallo spirito. Ma quella sera al cinema non c’era stata nessuna rapina e Maria stava bene. Marco fu pienamente sollevato. Si chiese però perché la moglie fosse andata a vedere un film il cui genere non le era mai piaciuto. Lei gli rispose che, mentre era al bar con la sua amica, avevano controllato il giornale per vedere quali film dessero al cinema. Avevano optato per quello perché era cerchiato in nero con un pennarello e avevano pensato che qualcuno lo avesse evidenziato per comunicare a chiunque avesse preso il giornale che era un film da vedere. Pochi giorni prima l’incendio del Cinema Statuto, Marco e Maria stavano organizzando il weekend da trascorrere insieme. La domenica sarebbero andati al cinema. Presero il giornale per vedere quali film erano in programmazione e Maria scelse il film “La Capra” perché era cerchiato in nero. Marco trasalì. Decisero di passare il weekend fuori Torino.

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Questa storia si porta dietro tante interpretazioni. Che si creda o meno alla magia, di sicuro ci sono cose che non tornano nell’intera vicenda. Come ogni cosa inspiegabile, l’esoterismo spesso si porta dietro un grande fanatismo. I segni sono tanti, probabilmente non dettati dal diavolo, ma di chi al diavolo ci credeva e ci inneggiava e non è da escludere che se ci fosse davvero una mano umana e non del fato dietro a quel cortocircuito, probabilmente era la mano di chi aveva fatto di Lucifero il suo Dio. La mente va, pensa, crea ipotesi. I fatti però ci dicono che alle ore 18.15 del 13 febbraio 1983 sessantaquattro persone sono morte. La legge ci dice che la colpa è del caso e punisce la negligenza perché non può punire il destino. E Torino ricorda ancora i 64 corpi inermi allineati sul marciapiede di Via Cibrario.

Teresa De Magistris

Alcuni  appuntamenti legati ai 40 anni dalla tragedia del Cinema Statuto che si volgeranno nella giornata di lunedì 13 febbraio 2023

Alle ore 9.30 in Largo Cibrario si svolgerà la commemorazione per i 40 anni dalla tragedia.  Saranno presenti il Sindaco, Stefano Lo Russo, la Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, l’Assessora Carlotta Salerno e il Presidente della 4^ Circoscrizione, Alberto Re.

Presso il Comando dei Vigili del Fuoco,  in Corso Regina Margherita 330,  alle ore 10.30 si terrà il Convegno “La sicurezza non è un film” organizzato dal Corpo dei Vigili del Fuoco. Interverrà al Vicesindaca Michela Favaro.

Nell’ambito dell’iniziativa “USCITAGIUSTA” indirizzata agli studenti si svolgeranno alle ore 11.00 alcune prove di evacuazione dalle aule in varie scuole cittadine:

– presso l’Istituto Paolo Boselli, in via Montecuccoli 12 la Vicesindaca Michela Favaro interverrà alla prova di evacuazione degli studenti dell’Istituto;

– presso la scuola primaria Berta di Via Augusto Berta 15 l’assessora Carlotta Salerno assisterà alla prova;

– al Convitto nazionale Umberto I di Via Bertola 10 sarà presente l’assessore Jacopo Rosatelli.

A Palazzo Civico alle ore 15.00 si svolgerà la Commemorazione in Sala Rossa, dove verrà osservato un minuto di silenzio in Consiglio Comunale. Saranno presenti il Sindaco, Stefano Lo Russo, la Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e il Comandante Nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi.

 

Torino, 13 febbraio Una giornata per non dimenticare la tragedia del cinema Statuto

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Oggi Torino ha reso omaggio alle 64 vittime della tragedia del Cinema Statuto con alcune iniziative iniziando da Largo Cibrario, poco lontano dal luogo del rogo, in occasione del 40° anniversario.

In quell’aiuola si è svolto il primo momento di ricordo alla presenza del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, della Presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e di Alessandro Cabodi Gatti, uno dei familiari delle vittime.

Deve essere raccolto l’auspicio – ha detto il Sindaco, Stefano Lo Russo – che Torino, per tutto quello che rappresenta, possa essere una punta avanzata nella cultura della sicurezza. Cercheremo di trovare le migliori configurazioni per dar conto a questa istanza, per far sì che Torino possa essere la culla della cultura della sicurezza, che è fatta di norme investimenti ma anche di consapevolezza delle persone. Dobbiamo farci carico del ricordo delle vittime – ha sottolineato il Sindaco – e ricordare il messaggio principale, che la sicurezza e la prima cosa di cui dobbiamo tenere conto anche quando costa economicamente, quando costringe a fare scelte difficili dal punto di vista organizzativo”.

Tragedie come quella del Cinema Statuto, e altre che purtroppo ne sono seguite, hanno insegnato che accanto al percorso legislativo e tecnico per la definizione di regole per la sicurezza nei locali e nei grandi eventi è necessario avviare un processo culturale che educhi i cittadini all’utilizzo di comportamenti corretti in caso di emergenza e panico, specialmente fra i più giovani.  Da qui nasce #uscitagiusta, che vuole sensibilizzare i giovani alla conoscenza e utilizzo dei segnali di sicurezza nei luoghi di divertimento.

Accanto alle commemorazioni istituzionali si affiancano iniziative di sensibilizzazione rivolte agli studenti torinesi.

Alle ore 11 infatti è suonata una sirena antincendio speciale. 39 istituti comprensivi, 77 sedi scolastiche e 21mila studenti hanno preso parte alla più grande prova di evacuazione mai realizzata sul territorio torinese.

L’iniziativa è stata lanciata dalla Città di Torino che ha trovato il supporto dell’Ufficio Scolastico Territoriale e il patrocinio del Corpo dei Vigili del Fuoco e l’attenzione ed entusiasmo delle scuole della città.

Il successo dell’iniziativa – ha evidenziato la Vicesindaca, Michela Favaro – mostra l’interesse delle istituzioni verso il tema della sicurezza. La grande adesione delle scuole della Città ci ha permesso di rivolgerci a oltre 21mila studenti e studentesse di tutte le età per stimolare una riflessione sui nostri comportamenti in caso di emergenza e conoscere sempre meglio i sistemi di sicurezza a nostra disposizione. Vorrei ringraziare tutti gli amministratori e amministratrici della Città e delle Circoscrizioni e il personale dei Vigili del Fuoco che hanno raggiunto quasi tutte le sedi delle scuole aderenti per rappresentare le istituzioni accogliendo gli studenti al termine dell’evacuazione”.

 

Inoltre, la collaborazione con IED (Istituto Europeo del Design) ha dato vita a una campagna di comunicazione “Questa non è un’uscita di sicurezza” realizzata dagli studenti dell’Istituto per sensibilizzare i giovani nel porre attenzione alla loro sicurezza anche nei momenti e luoghi di svago. (#IEDtorino #IED #uscitagiusta)

Presenti alla cerimonia commemorativa in Largo Cibrario, tra gli altri, anche il presidente del Museo nazionale del Cinema di Torino, Enzo Ghigo, il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, alcuni rappresentanti istituzionali di Comune, Regione e Parlamento.

 

Presso il Comando dei Vigili del Fuoco, in Corso Regina Margherita 330, in mattinata si è svolto il Convegno “La sicurezza non è un film” organizzato dal Corpo dei Vigili del Fuoco, a cui è intervenuta la Vicesindaca Michela Favaro.

A Palazzo Civico alle ore 15.00 si svolgerà la Commemorazione in Sala Rossa, dove verrà osservato un minuto di silenzio in Consiglio Comunale. Alla cerimonia a Palazzo civico sarà presente anche il Comandante Nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi.

Altre iniziative arricchiscono il programma.

Alle ore 21.00, presso il Centro Studi Sereno Regis, l’Associazione Museo Nazionale del Cinema organizza la proiezione del video documentario “Sale per la capra” che ricostruisce gli eventi con corredo di interviste ai protagonisti dell’epoca e di documentazione giudiziaria.

Un’assemblea studentesca in discoteca rivolta alle scuole superiori si terrà il prossimo 28 febbraio alle ore 11.00 presso il Pick-Up in via Barge 8.

Infine, la RAI e la TGR Piemonte, con il Centro di produzione di Torino, ricordano l’anniversario con una programmazione speciale. Servizi e approfondimenti nei tg, a Buongiorno Regione e sul sito www.tgr.rai.it/piemonte un documentario, anche in podcast su RaiPlaySound, dal titolo: “Brucia lo Statuto. L’incendio che cambiò il Cinema”, con inedite testimonianze e immagini dell’epoca recuperate dalle teche di via Verdi.

L’alta pressione favorisce la siccità Non è prevista pioggia nei prossimi giorni

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Il robusto campo di alta pressione, solido almeno fino a metà della  settimana, come  prevede Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) non consentirà alcuna precipitazione su Torino e Piemonte. Lo zero termico si registra a quota 3.000 metri.  Nella notte in pianura e sulle colline minime meno rigide rispetto alle notti precedenti: -0.5 nel centro di Torino. Ieri massime a 14-15 gradi in pianura e anche oggi e domani prosegue il bel tempo.

(Foto Fabio Liguori)

 

 

Dopo 13 anni chiude ToBike Troppi furti e bici vandalizzate

In una città come Torino dove talvolta le bici vengono lanciate sulla testa della gente ai Murazzi, si può capire perché ToBike, il servizio di bike sharing attivo sotto la Mole  dal 2010 con le biciclette gialle chiuda il 12 febbraio. I gestori lamentano l’insostenibilità dei troppi furti e vandalismi ai danni delle biciclette gialle. Così da oggi se ne va (per sempre?) il primo servizio di bike sharing a Torino, rinnovato nel 2019 con nuove biciclette. La società di gestione, Bicincitta’, ha scritto una lettera aperta agli utenti per spiegare le ragioni della disdetta. Troppi imbecilli in giro, che alla fine hanno vinto.

 

Arrestato torinese considerato leader del gruppo che ha attaccato il consolato italiano a Barcellona

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Ha 32 anni, è di Ciriè  e viene considerato dalla polizia che lo ha arrestato in Spagna, il leader del gruppo responsabile dei danneggiamenti al consolato italiano a Barcellona, il 17 gennaio. I disordini sono avvenuti in relazione alla vicenda  dello sciopero della fame di Alfredo Cospito contro il 41 bis.  L’arrestato ha precedenti per furto ed era stato già in carcere  altre volte in Italia.

Il ministro Piantedosi annuncia l’arrivo di 30 nuovi agenti a Torino

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Una trentina in più le unità  delle forze dell’ordine destinate alla sicurezza del territorio di Torino. Lo ha annunciato il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri in città. Il ministro ha detto che si tratta del “saldo” tra chi andrà in pensione e i nuovi ingressi con maggiori potenzialità operative avendo i nuovi poliziotti “tra i 20 e i 25 anni”.

Medicina territoriale, il Piemonte tra le Regioni migliori

 IL PRESIDENTE CIRIO E L’ASSESSORE ALLA SANITA’ ICARDI: «RACCOGLIAMO I PRIMI FRUTTI DI UN INTESO LAVORO»

 

La Regione Piemonte si conferma tra le migliori a livello nazionale nel monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) del Ministero della Salute per l’anno 2020. La prestazione migliore è stata ottenuta nell’Area distrettuale (medicina territoriale, ambulatoriale), insieme a Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Marche.

«Pur nella complessità enorme che abbiamo dovuto affrontare con la pandemia, si iniziano a vedere i risultati del grande sforzo messo in campo per potenziare e migliorare la nostra sanità, partendo proprio dalla medicina territorio», sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) valuta in maniera distinta le tre aree di assistenza (ospedale, distretto e prevenzione), attribuendo a ciascuna un valore compreso tra zero e cento. La garanzia di erogazione dei Lea si considera raggiunta se il punteggio assegnato è pari o superiore a 60 punti.

«Il Piemonte – osserva l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – ha abbondantemente superato la soglia di adempienza in tutte e tre le aree di assistenza, in un anno particolarmente complicato come quello in cui ha avuto inizio la pandemia. L’Area distrettuale, che comprende la medicina territoriale e ambulatoriale, si è attestata a 91,26 punti, tra le migliori a livello nazionale, così come l’Area prevenzione collettiva e sanità pubblica, ha ottenuto 76,08 punti, collocando la nostra Regione tra le 10 con punteggio migliore. Sull’Area ospedaliera, il Piemonte raggiunge una valutazione di 75,05 punti, di poco inferiore a quella ottenuta da Lombardia e Veneto».

Aggiunge l’assessore Icardi: «Con grande impegno e nonostante le difficoltà, grazie alla straordinaria professionalità e al sacrificio dei medici e degli operatori sanitari sul territorio, il Piemonte è riuscito a soddisfare i criteri di equità, efficacia e appropriatezza nel somministrare ai cittadini cure e prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza, anche durante il primo anno di Covid».

«A conferma che il Piemonte sta continuando ad adottare validi programmi di assistenza territoriale – conclude l’assessore Icardi -, è di ieri la valutazione positiva da parte dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), la quale ha ritenuto la nostra programmazione “coerente” (più alto livello di giudizio) con i nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Sistema sanitario nazionale. Solo undici Regioni hanno raggiunto lo stesso risultato».

Un’altra bici lanciata dai Murazzi, sfiorato dipendente di un locale

L’altra notte dai murazzi un’altra bici elettrica è stata lanciata oltre la balaustra. Poteva essere  un’altra tragedia dopo il ferimento grave di uno studente di 23 anni due settimane fa e l’arresto di 5 ragazzi. Questa volta a lanciare la bicicletta sarebbe stato un uomo ubriaco  allontanato dal locale Giancarlo perché molestava i clienti. Un dipendente del bar è stato sfiorato dal pesante mezzo.

L’ospedale da campo e i volontari del Piemonte partiti verso Turchia e Siria

L’ospedale da campo in dotazione alla Maxiemergenza 118 e la colonna mobile della Protezione civile della Regione Piemonte sono partitinella mattinata del 10 febbraio dal porto di Brindisi, a bordo della nave San Marco della Marina militare italiana, per il porto di Alessandretta in Turchia, dove sbarcheranno tra qualche giorno per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto.

“Ancora una volta il Piemonte è in prima linea per dare il proprio aiuto di fronte a questa enorme tragedia – dichiara il presidente Alberto Cirio – Nei nostri occhi ci sono le immagini strazianti di ciò che è accaduto e inviamo questo ospedale che rappresenta una eccellenza in Europa, nella speranza che possa dare il massimo supporto per salvare delle vite”.