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Corsie preferenziali, occhio alle telecamere: da mercoledì 15 gennaio varchi di controllo lungo corso Vittorio

Dalla metà della prossima settimana saranno attivate le prime telecamere che controlleranno 24 ore su 24 le corsie preferenziali, rilevando i passaggi e sanzionando i veicoli non autorizzati. Mercoledì 15 gennaio è infatti in programma l’entrata in funzione di tre dispositivi lungo il lato Nord della carreggiata Nord di corso Vittorio Emanuele II, nei tratti compresi tra via dell’Arsenale e corso Re Umberto, tra le vie San Francesco da Paola e Carlo Alberto e tra via Falcone e corso Ferrucci.

L’obiettivo è rendere effettivo il rispetto delle corsie riservate e dunque di regole esistenti da anni, eliminando i transiti non autorizzati e migliorando di conseguenza velocità e puntualità del trasporto pubblico. Il traffico irregolare, infatti, è particolarmente d’intralcio nelle fasi di salita e discesa dei passeggeri, di marcia tra una fermata e l’altra, e di attestamento ai semafori. In quest’ottica, le nuove telecamere sono state posizionate lungo direttrici fondamentali percorse dai mezzi del servizio pubblico sia urbano primario e secondario sia suburbano ed extraurbano.

Per prevenire le violazioni, dare massima informazione alla cittadinanza, ottenere effettivamente una riduzione degli accessi ed evitare sanzioni, a partire dalla prossima settimana e per i primi giorni di accensione dei dispositivi è previsto il presidio da parte di pattuglie della Polizia Municipale dei varchi che saranno via via attivati.

Sulle corsie preferenziali potranno continuare a transitare i veicoli GTT in servizio pubblico; i veicoli di assistenza e manutenzione del GTT; gli autobus in servizio di linea intercomunale; i mezzi del trasporto pubblico locale non in linea (taxi e ncc); i veicoli delle Forze di Polizia, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco e dei Servizi di Soccorso nei casi previsti dall’art. 177 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285; i possessori di permesso CUDE; i ciclomotori e motocicli a due ruote o a doppia ruota anteriore:  il passaggio sarà consentito senza rilascio di apposito titolo autorizzatorio.

Per le categorie di cui sopra per cui non è disponibile in banca dati la targa sarà necessario procedere all’esenzione a posteriori come definito per la ZTL centrale, scrivendo al sito https://www.gtt.to.it/cms/ztl/autorizzazioni-occasionali.

TORINO CLICK

Vacanze invernali, boom di visite nei musei torinesi

Confermata la crescita di ingressi

 

Musei Reali: dal 26 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 emessi 44.515 biglietti, con un incremento del 13%, rispetto all’anno precedente.

I Musei Reali di Torino, anche durante il lungo periodo delle vacanze invernali, confermano la crescita costante di ingressi e registrano il sempre maggiore apprezzamento della loro offerta culturale.

 

Sono 44.515 i biglietti emessi tra il 26 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2025, con un incremento di 5.143 ingressi (+13%) rispetto allo stesso intervallo di tempo tra il 2023 e il 2024 e di 9.436 (+27%) relativamente al periodo a cavallo tra il 2022 e il 2023.

 

Per l’anno solare 2024, i dati raccontano di 726.288 biglietti emessi, con un aumento di 99.929 ingressi (+ 16%) rispetto ai 626.359 del 2023.

 

La proposta espositiva dei Musei Reali di Torino comprende, oltre alle ricche collezioni permanenti e alla mostra dossier Cleopatra. La donna, la regina, il mito, anche la rassegna d’arte contemporanea 1950-1970. La grande arte italiana che, nelle Sale Chiablese, presenta ottanta capolavori dei più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra, per la prima volta esposti insieme fuori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dalla quale provengono.

 

I Musei Reali di Torino sono già al lavoro per definire gli aspetti organizzativi del ricco programma per il 2025, con rassegne dedicate ai grandi protagonisti del Rinascimento e della stagione barocca italiana, oltre a novità che renderanno la visita alle collezioni ancora più coinvolgente.

 

Tra gennaio e febbraio 2025, infatti, in due ambienti al primo piano della Galleria Sabauda verrà inaugurato lo Spazio Leonardo, un nuovo allestimento permanente nel quale sarà presentato in modo virtuale un patrimonio straordinario dei Musei Reali, il nucleo dei 13 disegni di Leonardo da Vinci comprendente il suo celebre Autoritratto, oltre al Codice sul volo degli uccelli.

 

Nella primavera 2025, le Sale Chiablese ospiteranno una mostra che, tenendo quale elemento comune l’armonia della linea e della bellezza femminile da Botticelli all’Art Nouveau, proporrà un dialogo inedito tra le collezioni dei Musei Reali e alcune opere provenienti da prestigiose raccolte pubbliche e private.

 

Dal 18 aprile al 13 luglio 2025, la Biblioteca Reale proporrà una mostra in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano dedicata alla descrizione della natura e del mondo tra il Trecento e il Cinquecento, in cui i disegni di Leonardo della Biblioteca Reale dialogheranno con importanti prestiti, nazionali e internazionali.

 

In autunno i Musei Reali proporranno due retrospettive di grande suggestione, dedicate all’arte di Orazio Gentileschi nelle Sale Chiablese e di Guido Reni, per celebrare i 450 anni dalla sua nascita, in Galleria Sabauda: un omaggio a due grandi protagonisti del Seicento italiano, maestri indiscussi della pittura barocca noti in tutto il mondo.

Quasi 22.000 visitatori al MAUTO Da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025

Lunedì 6 gennaio 2025. Ottimo risultato per il Museo Nazionale dell’Automobile durante le festività natalizie: da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025 i visitatori sono stati 21.650. Il giorno nel quale si è registrato il più alto numero di ingressi è stato il 28 dicembre con 2253 presenze.

 

Un ottimo riscontro hanno avuto le 2 mostre in corso: 125 volte Fiat. La modernità attraverso l’immaginario Fiat – che ripercorre la lunga e avvincente storia, unica nel contesto industriale novecentesco, della fabbrica automobilistica torinese, offrendone una rilettura che ne evidenzia l’impatto sociale e la produzione artistica – e Torino Stop progetto espositivo dell’artista multidisciplinare Cristian Chironi.

 

Anche la preziosa collezione del Centro Storico Fiat – recentemente riaperto con la gestione del MAUTO – ha acceso la curiosità di torinesi e turisti che hanno potuto riappropriarsi di un patrimonio tanto prezioso per la città: i visitatori totali dal 24 dicembre a oggi sono stati 2202.

 

Sono 53.000 le persone che dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 hanno varcato le porte del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana, con punte di 4.000 visitatori al giorno. Tutto esaurito online già prima dell’inizio delle vacanze, in molti hanno resistito in coda (in alcuni casi anche 3 ore) per avere l’occasione di visitare il museo e la mostra “Movie Icons”, che chiuderà il prossimo 13 gennaio.

“Il periodo natalizio si conferma ancora una volta come uno dei momenti di punta per il nostro museo – sottolineano Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema. È molto bello che i turisti decidano di visitare Torino e tutte le attrattive che offre, attirati dalla cultura, dall’enogastronomia e dai grandi eventi. Dopo il successo del 2024, che con oltre 818.000 visitatori e un +8,5% rispetto al 2023 si conferma il miglior anno di sempre, siamo ora pronti per questo 2025 ricco di sfide e di nuovi obiettivi”.

 

 

Lotteria Italia: quarto premio da 1,5 milioni vinto a Torino

Pioggia di milioni con i biglietti vincenti della tradizionale lotteria della Befana. Il primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia è abbinato al biglietto Serie T 173756 venduto a Somaglia, in provincia di Lodi.

Il secondo premio da 2,5 milioni di euro: Serie T 378442 venduto a Pesaro. Terzo  premio, 2 milioni di euro: biglietto Serie G 330068 venduto a Palermo. Il quarto premio da 1,5 milioni di euro: G 173817 venduto a Torino e il quinto e ultimo premio di prima categoria da 1 milione di euro: S 185025 venduto a Dolo, in provincia di Venezia.

Tre torinesi incarcerati a Natale in Bulgaria per aver soccorso migranti

Sono tre insegnanti, Simone Zito, Lucia Randone e Virginia Speranza, i torinesi arrestati il 24 dicembre in Bulgaria. Fanno parte del collettivo Rotte Balcaniche, attivisti che si occupano del soccorso dei migranti sulle rotte dell’Europa dell’Est. I torinesi sono stati arrestati dalla polizia di Malko Tarnovo per aver soccorso – raccontano i tre su Facebook- alcuni giovani marocchini che si trovavano stremati nei boschi.

Comitato Torino Respira: “La qualità dell’aria a Torino nel 2024 non è migliorata”

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I valori raccomandati dall’OMS per il biossido di azoto vengono superati per il 90% del tempo in Piazza Rebaudengo

Ecco l”analisi del Comitato Torino Respira. 

 

Anno nuovo e tempo di bilanci. Il Comitato Torino Respira ha analizzato i dati rilevati dalle stazioni ARPA nel territorio della Città di Torino.

Seppur alcuni dati relativi al PM10 e al PM2,5 siano incompleti in quanto mancano ancora i risultati delle analisi condotte negli ultimi giorni di dicembre, e alcuni dati non siano ancora stati validati, il quadro che si delinea però è abbastanza completo e ci rivela come la situazione non stia complessivamente migliorando in modo significativo e il trend di miglioramento della qualità dell’aria si è di fatto interrotto.

Torino continua quindi a far fronte a importanti sfide legate al miglioramento della qualità dell’aria. Come evidenziato dai dati della Regione Piemonte, il traffico veicolare è la principale fonte di inquinamento atmosferico, contribuendo per oltre il 70% alle emissioni di particolato primario e biossido di azoto.

In questo contesto, è essenziale andare oltre il confronto con i limiti di legge attuali e comprendere la relazione tra i dati rilevati e i criteri di qualità dell’aria stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e quelli definiti dalla nuova direttiva europea che entreranno in vigore a partire dal 2030 (approvata a ottobre 2024).

Il confronto con i nuovi limiti imposti dalla direttiva europea approvata ci rivela come l’aria di Torino sia destinata a rimanere fuorilegge ancora per molti anni.

Il confronto invece con i valori raccomandati dall’OMS rivela come cittadini e cittadine torinesi siano esposti a concentrazioni di biossido di azoto pericolosi per la salute per oltre il 90% dell’anno (stazione piazza Rebaudengo), ben oltre al periodo invernale che è l’unico nel quale vengono prese misure, peraltro inefficaci, per limitare le emissioni da traffico.

“La qualità dell’aria a Torino è una questione cruciale per la tutela della salute e i dati attuali evidenziano la necessità di interventi urgenti e mirati per ridurre i livelli dei principali inquinanti atmosferici – commenta Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira -. Il Piano Regionale della Qualità dell’aria approvato recentemente dalla Regione è insufficiente per raggiungere i limiti della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria entro il 2030 e deve essere immediatamente essere rivisto. Il Comune di Torino deve attivarsi concretamente per ridurre il traffico e offrire un servizio di trasporto pubblico efficiente, chiedendo al governo nazionale di mettere a disposizione più fondi per questo obiettivo e per finanziare completamente la Linea 2 della metropolitana. Le risorse per farlo sono disponibili, ma vengono destinate a finanziare opere inutili e dannose come la TAV Torino-Lione e il ponte sullo Stretto di Messina”.

 

Nei paragrafi che seguono vengono riassunti i dati principali relativi agli inquinanti più importanti.

Particolato PM10

I livelli di PM10 mostrano frequenti superamenti del limite di legge giornaliero di 50 µg/m³. La stazione di Lingotto ha registrato 55 superamenti, mentre Piazza Rebaudengo e Rubino ne hanno registrati rispettivamente 55 e 41. La stazione di Grassi, nonostante i dati parziali, si prevede raggiunga 54 giornate di superamento. In media, le stazioni di Torino hanno registrato 54 giorni di superamento del limite di legge, ben oltre il massimo consentito di 35 giornate.

Inoltre, il nuovo limite giornaliero della direttiva europea di 45 µg/m³, da non superare per più di 18 giorni, è stato superato ampiamente in tutte le stazioni, con un numero massimo di 66 giornate a Lingotto.

 

Particolato PM2,5

La nuova direttiva europea ha ridotto il limite del valore medio annuo per il PM2,5 da 25 a 10 µg/m³, e ha introdotto un limite medio giornaliero di 25 µg/m³. I dati delle stazioni di Torino indicano che i valori medi annui sono circa il doppio del nuovo limite e i giorni di superamento del nuovo limite giornaliero sono 89 giorni a Lingotto, 87 giorni a Rebaudengo e 75 giorni a Rubino, rispetto al limite di legge di 18 giorni.

Confrontando questi dati con il valore medio giornaliero raccomandato dall’OMS di 15 µg/m³, si osserva che il numero di giorni di superamento diventa 146 per Lingotto, 158 per Rebaudengo e 124 per Rubino. Questi dati sottolineano l’importanza di adottare misure adeguate per ridurre i livelli di PM2,5, che è la frazione più pericolosa per la salute del particolato atmosferico.

 

Biossido di Azoto (NO2)

I valori medi annui di biossido di azoto registrati nel 2023 sono stati pari a 35,4 µg/m³ a Consolata, 29 µg/m³ a Lingotto, 41,7 µg/m³ a Rebaudengo e 26,2 µg/m³ a Rubino. La nuova direttiva europea ha abbassato il limite medio annuo a 20 µg/m³ e ha introdotto un limite giornaliero di 50 µg/m³ che non deve essere superato più di 18 volte. Le stazioni di Torino mostrano valori medi annui doppi rispetto al nuovo limite e un numero di superamenti del limite giornaliero di 62 giorni a Consolata, 20 a Lingotto, 96 a Rebaudengo e 13 a Rubino.

I valori raccomandati dall’OMS per il biossido di azoto sono pari a 10 µg/m³ per la media annuale. Le stazioni di Torino superano tutte il valore raccomandato medio annuo di 3-4 volte e presentano un numero di superamenti del valore giornaliero pari a 267 giorni a Consolata, 212 a Lingotto, 338 a Rebaudengo e 171 a Rubino.

 

Ozono (O3)

L’ozono è un inquinante secondario che si forma soprattutto durante l’estate, attraverso reazioni fotochimiche i cui precursori sono composti organici volatili e biossido di azoto. A Torino, l’ozono viene misurato solo in due stazioni di fondo, Lingotto e Rubino. Nel 2024, entrambe le stazioni hanno superato il valore obiettivo di legge di 120 µg/m³. I superamenti di questo limite sono stati pari a 53 per Lingotto e 65 per Rubino.

 

Per sostenere le attività e le iniziative di Torino Respira: https://www.torinorespira.it/aderisci/

Il Comitato Torino Respira

www.torinorespira.it/

Caprioli, volpi, uccelli (e serpenti): la Città metropolitana e il Canc li salvano “on the road”

ANCHE NEL 2025 SI RINNOVA LA CONVENZIONE CON IL CENTRO ANIMALI DI GRUGLIASCO PER LA FAUNA SELVATICA

Caprioli, volpi, rapaci, serpenti velenosi: sono centinaia gli animali selvatici presi in carico nel 2024 dal Canc – Centro Animali non Convenzionali dell’Università di Torino nell’ambito della convenzione attiva con la Città metropolitana di Torino per il servizio di recupero sul territorio di animali selvatici feriti.

Un accordo che viene confermato anche per il 2025 con il rinnovo per il progetto “Salviamoli Insieme on the road” per il recupero sul territorio di alcune particolari specie selvatiche ferite rinvenute sul territorio metropolitano: una collaborazione più che ventennale con il CANC, che ha sede a  Grugliasco in largo Braccini 2 per avvalersi della professionalità e della passione dei sanitari e dei tecnici veterinari per recuperare e salvare animali non convenzionali in difficoltà: nello specifico ungulati, carnivori, rapaci diurni e notturni, ofidi.

“La Città metropolitana di Torino, grazie al progetto Salviamoli Insieme on the road, garantisce un importante presidio sul territorio per la tutela della fauna selvatica” commenta il consigliere metropolitano delegato all’ambiente Alessandro Sicchiero riportando i dati dell’impegno dell’anno appena concluso: 280 gli interventi nel corso del 2024.

Si può chiamare il numero 349.4163385 per essere messi in contatto con un operatore specializzato per segnalare un animale ferito o in difficoltà, ricevere consigli su come comportarsi in attesa dell’intervento dei veterinari. I tecnici che rispondono sono in possesso di una laurea che li abilita a soccorrere e gestire nel modo più corretto la fauna selvatica, tutelando l’incolumità di chi chiama e degli animali. L’esperienza accumulata in anni di servizio consente ai tecnici di valutare se, nei casi meno gravi, il cittadino può portare direttamente al CANC gli animali rinvenuti o se, invece, occorre un intervento diretto da parte di personale in grado di manipolare in maniera corretta animali che non sono abituati al contatto con l’uomo e possono subire danni gravi a seguito di un intervento errato.

Il servizio è attivo 24 ore su 24
Le segnalazioni di animali selvatici in difficoltà possono anche essere inviate via e-mail infofauna@cittametropolitana.torino.it

Prevezione incidenti con la fauna selvatica
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2024/prevenzione_incidenti_fauna_selvatica/

CS

Finalmente si torna a parlare dell’importanza dell’industria dell’auto

IL COMMENTO di Mino Giachino

Caro Direttore, è proprio vero che a volte occorre arrivare sin sull’orlo del burrone per svegliarsi e reagire.

È ciò che sta capitando all’industria dell’auto , ancora oggi la filiera industriale più importante in Italia e in Europa. Proprio oggi un commerciante di via Bertola mi saluta e mi dice ho visto che il Presidente degli industriali dice le cose che dice Lei sul settore auto. Non capita solo qui , capita anche in Germania dove il cancelliere socialista si è accorto che la delibera votata dalla sinistra, dai verdi e dal PD in Europa che punta solo sull’auto elettrica e che dal primo gennaio di quest’anno mette sanzioni pesantissime sulla vendita di auto tradizionali, che ha di fatto  bloccato le vendite da alcuni mesi, può far sparire la filiera industriale più importante d’Europa . Ricordo che da anni a Torino non si puntava più sulla industria ma tutto sul turismo, sulla cultura e ora sui grandi eventi senza accorgersi che questi settori molto importanti contengono però una quota di salari poveri e a tempo parziale molto alta mentre l’industria prevede lavoro a tempo indeterminato e quindi più sicuro: ma a Torino questo non lo hanno capito nemmeno i commercianti per cui nessuno lega il fatto che la caduta della crescita economica della nostra Città ha avuto effetti pesanti proprio sul commercio .

Quando a fine 2021 il Parlamento votava l’ultima Legge di Bilancio del Governo Draghi che non prevedeva neanche un euro a favore del settore auto ho dovuto muovermi io a sottolineare la gravità di quella scelta e a proporre di rifinanziare il settore. Ringrazio il Capogruppo Riccardo Molinari che accolse la mia proposta che portò alla nascita del fondo Giorgetti per il settore auto.
Pochi mesi prima il Governo giallorosso non aveva detto nulla sulla cessione della Fiat alla Peugeot. Bastava mettere la golden power e Tavares non avrebbe combinato i guai che ha combinato taglieggiando il nostro indotto e portando la costruzione della nuova 600 e della nuova Lancia all’estero.
 C’è voluto il Ministro Urso per chiedere a Tavares che in cambio dello stanziamento di un miliardo per il 2024 Stellantis tornasse a rialzare la produzione di auto in Italia a un milione l’anno. C’è voluta la Meloni per avere un tono molto duro e chiaro con John Elkann.  Quando però il mercato ha iniziato a rallentare con forza la vendita delle auto con motore endotermico senza che crescessero le vendite dell’auto elettrica, malgrado gli incentivi, si è arrivati alle dimissioni di Tavares che aveva tre avversari il sindacato americano, il sindacato francese e il Governo italiano.
Il calo delle vendite di auto che ha riportato la produzione italiana di auto al livello del 1956, mentre la Fiat nel 1989 era la prima in Europa per quote di mercato, ha risvegliato il timore di perdere un comparto molto importante e che avrà ancora un ruolo nel futuro.
Nel settore auto un occupato ne genera tre all’esterno,  tra indotto, concessionarie, pubblicità, design industriale, servizi di terziario , commercio, ristorazione etc.etc.
Alla iniziativa del Governo che da un anno cerca alleati in Europa per modificare una delibera catastrofica, sulla quale il silenzio della Schlein , del PD e di una parte del sindacato e’ fortissimo , ora si aggiunge la disponibilità del Cancelliere  tedesco e la disponibilità di Ursula che a dispetto della Schlein ha un ottimo rapporto con Giorgia.
Qui a Torino il sindacato invece di appoggiare  il Governo per difendere il settore si   è messo in mezzo tra Tavares e Urso. Lo Russo pur di avere l’appoggio de La Stampa, addirittura si è lamentato col Governo per aver litigato con Tavares quando era chiaro a tutti che Tavares non avrebbe mai favorito Torino e dopo aver firmato un accordo con Regione e Comune di un certo tipo, vista la insistenza del Governo e’ stato costretto fine a promettere l’arrivo della 500 ibrida a Mirafiori.
Ora la cosa più urgente è difendere le aziende dell’indotto cui le case automobilistiche europee  hanno azzerato gli ordini e che si trovano le Banche alle calcagna. Occorre prevedere interventi creditizi come quelli usati durante il Covid. Le nostre aziende dell’indotto che lavorano per gran parte delle case automobilistiche sono un patrimonio industriale di grande livello e danno un contributo al PIL di Torino  e del Piemonte ancora superiore a quello del turismo e della cultura e inoltre sono uno sbocco lavorativo interessante per i neodiplomati e neolaureati che altrimenti andrebbero a cercare un futuro all’estero portandoci via così  le energie migliori.
Sarebbe bene che anche in Consiglio regionale si discutesse di questo argomento vitale per la economia piemontese e per il futuro lavorativo dei nostri giovani.

I concerti di inizio anno. Rock Jazz e dintorni a Torino: Roberto Vecchioni e Luca Barbarossa

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Gli appuntamenti musicali della settimana

Martedì. Al Jazz Club si esibisce Davide Alemanni.

Mercoledì. Sempre al Jazz Club performance dei The Chicago Blues Jam!

Giovedì. Al teatro Colosseo è di scena Roberto Vecchioni. Al Jazz Club si esibiscono i Perchè Concato. Alla Divina commedia suonano i So What Jazz Ensemble.

Venerdì. Al teatro Colosseo si esibisce Luca Barbarossa. All’Hiroshima Mon Amour  è di scena Dottor Lo Sapio e Trio Marciano. Al Jazz Club suonano i Bella Mbriana. Al Folk Club si esibisce Jesper Lindell & Scarlet Rivera. Al Magazzino sul Po è di scena il cantautore Marco Castello con 2 concerti (alle 20 e alle 22.30). Al Blah Blah è di scena Claudia Buzzetti.

Sabato. All’Hiroshima suona La SAD. Al Jazz Club si esibisce il Marco Betti Trio. Al Blah Blah suonano i Dievel.

Domenica. Alla Divina Commedia è di scena la Alchemya City Band. Al Jazz Club suonano gli Only Pop- e De Gruttola Duo. Allo Ziggy si esibisce Aux Animaux.

Pier Luigi Fuggetta

Semaforo antismog: fino a martedì 7 gennaio prosegue il livello 1 (arancio)

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Resterà in vigore fino a martedì 7 gennaio 2025 compreso (prossimo giorno di controllo) il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate nei giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

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La denuncia di Fdi: “Ossa e foto dimenticate al cimitero”

ALESSI – GIOVANNINI – CARIA CIRCOSCRIZIONE 7): “SITUAZIONE FUORI CONTROLLO”

“Situazione che purtroppo si ripete negli anni, ai sepolti si deve dare dignità.
Per i fatti avvenuti al Cimitero Monumentale di Torino, all’interno della Circoscrizione 7, esprimiamo vicinanza ai parenti delle vittime di questo scempio e chiediamo ai Servizi Cimiteriali e AFC, che dipendono direttamente dall’amministrazione comunale, di relazionare l’accaduto in una Commissione della circoscrizione 7.
È importante non lasciar perdere questi episodi per far sì che non possano riaccadere, come già avvenuto negli anni, e non provocare ulteriore dolore a chi già ha sofferto per la dipartita di un caro.
La Città deve controllare meglio i lavori nel Cimitero Monumentale, quello che è accaduto è inaccettabile. Nel periodo Natalizio troppe persone hanno potuto constatare questa situazione raccapricciante.
Presenteremo una Interpellanza per avere chiarimenti”.