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Meteo bizzarro tra siccità e neve in pianura prevista domenica

In arrivo in queste ore  aria umida e nuvole scure sul Piemonte, come quasi in tutta Europa.

Per alcuni giorni però non ci saranno precipitazioni, così  prevede Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale.

“Un deciso cambiamento” è atteso nel  fine settimana: la discesa di aria fredda polare dal nord Europa sulle regioni alpine italiane porterà un brusco peggioramento del tempo sul Piemonte per domenica, con precipitazioni diffuse a carattere nevoso anche in pianura.

La cyberguerra e le imprese. I reati informatici in Piemonte sono in crescita

L’incidenza del fenomeno in Piemonte è pari a 68 denunce ogni 10 mila abitanti

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte):

in un contesto di crescente digitalizzazione dell’economia, occorre mettere in primo piano il tema della sicurezza informatica di enti e imprese, sicurezza che deve però andare di pari passo con la qualità della connessione Internet”

 

Ai tempi della cyberwar sicurezza informatica cruciale per il 42,1% delle micro e piccole imprese

 

 

 

 

Le imprese piemontesi sempre più soggette a reati informatici. Nell’ultimo anno, nella nostra regione, sono cresciuti del 19,1%, un valore più alto rispetto alla media nazionale fermatasi ad un +18,4%.

 

 Nona regione in questa classifica in cui svettano Toscana con +35,5%, Puglia con +25,0% e Lombardia con +24,8%.

 L’incidenza del fenomeno in Piemonte è pari a 68 denunce ogni 10 mila abitanti, anche in questo caso con una intensità superiore alla media italiana fermatasi a 54. Inoltre, secondo la rilevazione tematica di Eurobarometro della Commissione europea in Italia la quota di micro, piccole e medie imprese che nell’ultimo anno ha fronteggiato almeno un attacco informatico è del 37%, superiore di 9 punti percentuali rispetto al 28% della media Ue.

Di fronte a questi numeri Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “la sicurezza informatica è sempre più un fattore cruciale per le MPI che mostrano una crescente consapevolezza sui rischi della digitalizzazione e dedicano molta attenzione alla sicurezza, in termini di prevenzione di attacchi ed eventuali azioni di recupero dei dati. L’ISTAT stima che il 42,1% delle micro e piccole imprese (MPI) lo considera molto importante o cruciale. Gli “attacchi” possibili sono infatti numerosi e di diversa natura (si può trattare di virus, spyware o malware, attacco di phishing, acquisizione di account o furto di identità, hacking (compresi i tentativi) di conti bancari online, accesso non autorizzato a file o reti, ransomware (malware che limita l’uso dei dispositivi e permette di ripristinare le funzionalità dopo il pagamento di un riscatto), attacco DoS (che impedisce di accedere alla rete o alle risorse del computer), ascolto non autorizzato di videoconferenze o messaggi istantanei)”.

Solo nel 2022, – prosegue Felici -il 61% di tutti i cyberattacchi hanno avuto come obiettivo le PMI di tutto il mondo. Buona parte delle motivazioni risiede nel fatto che le PMI sono poco attrezzata alla prevenzione degli attacchi cyber e conservano una grande quantità di informazioni riservate. Dalle buste paga alle informazioni bancarie, obiettivo ghiotto per i cyber criminali. Bisogna sicuramente mettere in atto, più che attività formative, vere e proprie campagne di sensibilizzazione sul tema, facendo capire alle PMI che gli attacchi possono non solo essere paralizzanti a livello lavorativo ma possono minare la fiducia dei clienti.”

“Il recente attacco hacker verificatosi su scala mondiale nei giorni scorsi -continua Felici– come evidenziato nella nota del Governo, è stata una probabile azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un ‘riscatto’. Quest’ultima crisi, in un contesto di crescente digitalizzazione dell’economia, ripone in primo piano il tema della sicurezza informatica di enti e imprese, sicurezzache deve però andare di pari passo con la qualità della connessione Internet, sia fissa sia mobile.”

Prezzi al consumo a Torino: alimentari +12%, energia +48% rispetto a un anno fa

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Gli indici dei prezzi al consumo di Gennaio 2023 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica del comunicato stampa diffuso oggi dall’Istat nella quale viene anche ricordato che gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali sia locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato).

Nel mese di Gennaio 2023 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 118,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,1% rispetto al mese precedente e del +10,4% rispetto al mese di Gennaio 2022 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +1,5% sul mese precedente e +8,9% su gennaio 2022. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto rilevano -1,6% rispetto al mese di dicembre 2022 e +14,7% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano +0,6% sul mese precedente e +4,8% rispetto a gennaio 2022.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva +0,2% su base congiunturale e +14,8% su base tendenziale.
I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:
Beni Alimentari +1,2% sul mese precedente e +12,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici -3,1% sul mese precedente e +48,3% sull’anno precedente,
Tabacchi INVARIATO sia sul mese precedente che sull’anno precedente,
Altri Beni +0,6% sul mese precedente e +6,2% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra -0,1% su base congiunturale e +3,7% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:
Servizi relativi all’Abitazione +1,1% sul mese precedente e +3,2% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni INVARIATO sul mese precedente e +0,5% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +0,1% sul mese precedente e +5,3% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti -2,9% sul mese precedente e +6,4% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,3% sul mese precedente e +1,1% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,4% rispetto al mese precedente e +6,0% rispetto all’anno precedente.
L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Gennaio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/
(p.v.)

 

 

Allarme bomba all’Oval, il terzo a Torino in pochi giorni

Nel pomeriggio allarme bomba all’Oval di Torino, dove è in corso la fiera internazionale A&T sull’innovazione.

Una telefonata anonima ha fatto scattare l’allerta che ha fatto intervenire polizia, unità cinofile dei carabinieri e vigili del fuoco.

Si tratta del terzo allarme bomba scattato in questi ultimi giorni nel capoluogo piemontese: il primo ad una filiale di banca e ieri in un ufficio postale. (ANSA).

 

Torino, frase shock contro bimbo ebreo: “In altri tempi ti avremmo bruciato”

A Torino alcuni bambini, nel corso di una festa scolastica  hanno insultato un bimbo ebreo. “In altri anni ti avremmo bruciato”. Questa la frase shock contro il bambino che partecipava alla  festa con la kippah  sul capo. Lo ha reso noto il presidente della comunità ebraica torinese, Dario Disegni, ascoltato in audizione alla commissione Segre del Comune. “E tutti gli altri si sono messi a ridere. Mi domando dove sentano certe cose e il ruolo delle famiglie”, ha commentato Disegni.
(Nella foto Palazzo Civico)

Guide turistiche a Torino: settore in ripresa dopo la pandemia, ma attenzione all’abusivismo

Giornata internazionale delle Guide Turistiche

ALLA SCOPERTA DELLA TORINO NEOCLASSICA. SABATO 25 FEBBRAIO VISITE GRATUITE CON LE GUIDE GIA PIEMONTE

Quasi la metà degli operatori si aspetta un aumento di attività rispetto allo scorso anno.

Dopo anni di riduzione dell’attività fino al 90%, in occasione della Giornata Internazionale della Guida Turistica, il prossimo sabato, 25 febbraio, l’Associazione GIA Piemonte Guide, Interpreti e Accompagnatori Turistici del Piemonte, aderente ad Ascom Confcommercio Torino e Provincia, con la preziosa collaborazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e dell’Associazione Le Vie del Tempo, offrirà visite guidate gratuite alla scoperta della Torino settecentesca.

La Giornata Internazionale della Guida Turistica, istituita nel 1990 dalla World Federation of Tourist Guide Associations (WFTGA) e da sempre promossa in Italia dall’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT), viene celebrata in tutto il mondo il 21 febbraio. Ogni anno le guide turistiche di varie nazioni si mobilitano per far conoscere la loro realtà attraverso visite ed itinerari gratuiti rivolti a tutti gli appassionati e i curiosi.

La Giornata è un’ottima occasione – sottolinea Barbara Sapino, presidente GIA Piemonteper spiegare l’importanza del ruolo della guida nel panorama dell’offerta turistica del nostro territorio, sia esso locale che nazionale. L’eccezionalità delle visite su base gratuita nasce dalla volontà di informare i partecipanti, che siano cittadini amanti del territorio e/o turisti in visita alla città, di affidarsi a professionisti qualificati che investono tempo ed energie nella formazione continua e contrastare l’abusivismo. Le nostre guide GIA, abilitate in una decina di lingue straniere, solo negli ultimi mesi hanno seguito numerose formazioni presso realtà culturali e museali, tutte le mostre presenti sul territorio torinese e piemontese, nonché il corso BLS-D per l’utilizzo del defibrillatore”.

Negli anni precedenti la pandemia, la Giornata Internazionale della Guida ha visto la partecipazione di oltre 20.000 visitatori in tutta Italia e Torino è stata una delle città che maggiormente ha contribuito al successo ottenuto.

In occasione della ricorrenza le guide turistiche GIA di Torino hanno anche fatto il punto sullo stato di salute del settore. Dall’indagine condotta tra i professionisti da GIA/ASCOM è emerso che per il 50% di essi l’attività attuale è equiparabile a quella pre-pandemica, mentre per il 23% è addirittura aumentata. Per il 2023 quasi la metà prevede un incremento dell’attività (46%) e il resto prefigura comunque una ‘tenuta’ (54%) rispetto al 2022; nessuno teme una flessione.

Su questi dati influisce anche l’individuazione di nuove forme di attività sviluppate durante la pandemia, come le visite virtuali, che secondo l’85% degli operatori saranno mantenute anche nei prossimi anni dal momento che permettono un’offerta più ampia e di notevole apprezzamento.

L’evento è anche l’occasione accendere la luce su una professione che soffre ancora di scarsa attenzione ed è profondamente colpita da svariate forme di abusivismo, ma estremamente importante per la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale del nostro Paese e per la divulgazione della sua conoscenza. “Il messaggio forte e chiaro – ribadisce Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia – è che l’abusivismo crea danni in tutte le categorie professionali, non ultima quella delle guide che con la loro professionalità contribuiscono allo sviluppo del settore turistico che a Torino e in Piemonte continua a registrare segnali positivi”.

Alla base della lotta all’abusivismo c’è la necessità di riconoscere l’istituzionalità della figura della guida turistica. Sempre dall’indagine GIA/ASCOM per il 96% dei professionisti la mancanza di una figura professionale riconosciuta favorisce l’abusivismo e per l’88% è necessario un inquadramento a livello nazionale.

INFORMAZIONI VISITE GRATUITE – 25 FEBBRAIO

Per partecipare alle visite è necessaria la prenotazione via mail, comunicando nome e cognome dei partecipanti e numero telefonico di riferimento a: info@giaturismo.it

Le visite verranno offerte da guide professioniste nella giornata di sabato 25 febbraio con ritrovo dal punto GIA-ASCOM presente in Galleria Subalpina a Torino, presso lo storico caffè Baratti e Milano, hanno la durata di circa un’ora con partenze sono ai seguenti orari:

ore 11:00 ore 14:00 ore 15:00 ore 16:00

Commenta Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino: 

Questi ultimi anni hanno evidenziato come il lavoro sinergico sul turismo sia indispensabile. La promozione e un efficace storytelling della città non possono prescindere dalla professionalità delle guide turistiche della GIA che attraverso una formazione costante riescono così a valorizzare il nostro territorio.

Stop alle autovetture a benzina e diesel, “un regalo alla Cina”

“La decisione dell’Unione europea di imporre, a partire dal 2035, lo stop alle autovetture a benzina e a diesel non è una vittoria ambientalista ma un’ulteriore certificazione che in Europa dominano lobby che affermano i loro interessi sulla testa degli Stati e, soprattutto, sulle spalle dei cittadini. Il combinato disposto della transizione obbligata verso l’elettrico e dell’efficientamento energetico degli immobili contribuirà a spazzare vie quel che resta della classe media e a impoverire ulteriormente il nostro Paese”.  Così Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte. “Non solo lo stop ai motori inquinanti significherà migliaia di posti di lavoro persi nell’automotive e nell’indotto della componentistica, – aggiunge Felici – non solo imprese e famiglie saranno costrette a cambiare auto e furgoni, ma, soprattutto, con questa decisione si fa un grande regalo alla Cina. La Cina è uno dei Paesi maggiormente inquinanti, non è soggetta ad alcun tipo di restrizione green, e verrà così a beneficiare del blocco della produzione dei motori termici che si autoimpone l’Europa che inquina meno. Infatti, i motori elettrici sono realizzati con componenti cinesi. Un autentico regalo geopolitico ad un’autocrazia che si è resa responsabile della pandemia del Covid,  che ha colonizzato l’Africa e che non nasconde le proprie mire espansionistiche nel Pacifico. Un regalo incomprensibile da parte dell’Europa: voglio sperare che dietro questa oscenità ci siano valigie di contanti come per il Qatar, altrimenti saremmo di fronte a insania pura”.

Discoteche e nightlife, forze dell’ordine e titolari dei locali cercano il dialogo con i giovani

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Incontri di sensibilizzazione al consumo dell’alcool con i ragazzi delle scuole torinesi. Proposta di apertura dei locali al sabato e domenica pomeriggio con la formula Zero Alcool

 

È stato avviato  nella sede dell’Epat Ascom Associazione Pubblici esercizi di Torino e del Silb (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo) di Torino, in via Massena 20, il confronto sui locali notturni tra Questura e Comando dei Vigili, rappresentati da Alessandro Carini, Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per la sezione Volanti, Saverio Aricò, capo del Gabinetto della Questura di Torino e  Roberto Mangiardi, Comandante Generale del Corpo Polizia Locale di Torino, e gli operatori della Night life cittadina, rappresentati al tavolo da Alessandro Mautino presidente Epat/Silb e Claudio Ferraro, vicepresidente Epat.

Temi come abusivismoispezioni, presidi di sicurezza per i clienti e corretti rapporti con gli stessi, sollecitazione e comunicazione alle Forze dell’Ordine in caso di necessità, consumo consapevole dell’alcool, che rappresentano il punto centrale delle attività, saranno al centro della tavola rotonda.

«Il dibattito – sottolinea Alessandro Mautino presidente Epat/Silb torinese – si pone finalità informative e di confronto costruttivo tra operatori e forze di controllo, per contribuire a rendere l’attività notturna Torinese sempre più sicura e godibile».

La collaborazione è stata la parola d’ordine del confronto. Superando pregiudizi e preoccupazioni il tavolo di oggi ha visto, da una parte, le Forze dell’Ordine dichiararsi a disposizione degli operatori rassicurando sull’importanza e la legittimità delle segnalazioni di problemi o disordini e, dall’altra, i gestori dei locali che desiderano assicurare una maggiore sicurezza ai clienti. Polizia municipale e Questura hanno sottolineato la volontà di essere al fianco dei locali, certi che questi rappresentino dei veri e propri presidi notturni soprattutto in luoghi non centrali della città e dove alla sera non c’è nulla e la delinquenza è più forte rispetto ad altre aree.

Selezione delle persone alla porta, rispetto delle norme di safety dentro e fuori dai locali e il controllo del consumo di alcool sono le esigenze più urgenti e sulle quali le Forze dell’Ordine sono particolarmente attente. A questo proposito è stata avanzata la proposta della presenza di una pattuglia fuori dai locali che offre dei pre-test per verificare che ci si possa mettere alla guida dell’auto.

Un ulteriore punto di attenzione è stato il miglioramento della comunicazione e della tempestività di segnalazioni di episodi specifici, che può oggi essere svolta più efficacemente attraverso app, in linea diretta e con l’ausilio di foto e filmati in tempo reale.

Concentrando l’attenzione sulla crescita della cultura del divertimento sano Epat Ascom si è impegnata nell’organizzazione di momenti di sensibilizzazione diretta: dopo l’incontro con oltre 800 giovani della scuola Avogadro sulla consapevolezza nel consumo dell’alcool, un nuovo momento è in programma il 28 febbraio prossimo alla discoteca Pick Up di Torino un’assemblea di giovani sui temi della sicurezza in collaborazione con l’associazione dei genitori delle vittime di Corinaldo, dove l’8 dicembre 2018 6 ragazzi sono rimasti uccisi  e altre 59 sono feriti durante un concerto alla discoteca Lanterna Azzurra. «Siamo convinti – prosegue il presidente Mautino – che le aziende debbano svolgere il loro dovere sociale, tra l’altro facendo comprendere di essere luoghi più sicuri e controllati della pubblica via».

Dialogo in primo piano, ma anche proposte concrete. «Oggi lanciamo anche ufficialmente al Comune di Torino una proposta costruttiva – conclude il presidente Mautino -. Permettiamo di accedere al ballo nei nostri locali in orari pomeridiani anche ai giovanissimi in appositi eventi assolutamente “zero alcool“. Siamo certi che questo permetterà di sviluppare una cultura del divertimento dove la musica è al centro e non l’alcool o peggio lo sballo. Le aziende sono disponibili a recepire in proposito una nuova regolamentazione amministrativa che lo permetta. E i ragazzi sembrano già aver gradito la proposta manifestando il loro sì per almeno il 75%».

Pane con farine di insetti, Coldiretti: “Torino non deve dimenticare la sicurezza alimentare”

Rilanciamo tra i giovani il consumo di pane da filiera a Km Zero

Coldiretti Torino accoglie con preoccupazione la notizia che proprio dal capoluogo subalpino potrebbe partire la panificazione commerciale con farina di insetti polverizzati.

«Non sono la sperimentazione e la conoscenza a spaventarci – ci tiene a precisare Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino – Il mondo agricolo torinese è carico di innovazione e lavora ogni giorno a stretto contatto con la ricerca scientifica come dimostrano i numerosi progetti in corso tra l’Università di Torino e le aziende agricole. Nemmeno ci spaventa l’entomologia. Gli agricoltori conoscono bene gli insetti: ci hanno a che fare tutti i giorni. Nessun agricoltore prova ribrezzo nell’osservarli, nel maneggiarli e nel cercare di capire come può difendersi dagli attacchi dei parassiti, vecchi e nuovi che il cambiamento climatico porta con sé. Ed è proprio da questo approccio disincantato e non modaiolo che ci sentiamo di esprimere le nostre riserve sulla diffusione dei derivati proteici da insetti nell’alimentazione dei torinesi».

La tradizione alimentare piemontese ha da sempre fonti proteiche invidiate dalle diete di tutto il mondo. Pensiamo ai formaggi freschi leggeri come il tomino o quelli più grassi e stagionati ma gustosissimi come la toma o gli erborinati. Senza contare la carne cruda piemontese o le mocette magre come la bresaola. Altre fonti proteiche tradizionali sono i legumi, le uova da galline allevate a terra, i prodotti apistici, i pesci di acqua dolce come la trota. «Ci troviamo di fronte al paradosso che le nostre tradizionali fonti di proteine, cui il nostro microbiota è adattato da millenni, vengono demonizzate mentre si saluta con entusiasmo un “novel food” di cui non conosciamo fino in fondo la nostra capacità di assimilazione e le potenzialità allergeniche. A differenza dei rigidi protocolli in vigore per gli allevamenti degli animali vertebrati, per gli insetti non abbiamo nemmeno metodiche sufficientemente rodate per evitare contaminazioni da agenti patogeni dannosi per l’Uomo».

Sui pericoli allergenici sono ancora troppi i dubbi da parte del mondo scientifico. Gli insetti sono utilizzabili per i mangimi dei pesci, in acquacoltura, e spesso dal 2015, cioè da quando si è iniziato a parlare di moda dell’entomofagia, si confonde l’utilizzo come mangime ittico con l’alimentazione umana.

Torino ha un forte tradizione di soggetti che si occupano di sicurezza alimentare e tutela dei consumatori. La città ha imparato dagli scandali del passato che hanno investito mense scolastiche, esercizi di alimenti etnici, commercio alimentare illegale.

Coldiretti Torino si appella alle istituzioni perché non venga meno il principio di precauzione che è alla base della legislazione sanitaria europea e che a Torino guida da anni le attività amministrative e di controllo sul settore della produzione e della commercializzazione alimentare.

«Non possiamo permetterci scandali alimentari che lederebbero l’immagine estremamente positiva che ha oggi il sistema torinese del cibo nel suo rapporto tra produzioni sicure e spesso tipiche e i consumatori su cui occorre continuare l’opera di educazione verso la salute alimentare anche rilanciando prodotti tradizionali oggi ingiustamente attaccati.

«Invece di assecondare la nascita di una moda, magari passeggera, che proporrebbe pagnotte con farine di insetti Coldiretti Torino chiede di rilanciare il consumo del pane, oggi ingiustamente demonizzato. Serve diffondere nuovamente la cultura del pane e l’educazione alla sua fragranza. Serve diffondere la conoscenza dell’arte della coltivazione del grano, della molitura e della panificazione. Oggi il vero rischio è che, nelle nostra vita frettolosa, il pane fresco sia sostituito da prodotti cerealicoli a lunga conservazione. Coldiretti Torino ha creato le filiere del pane torinese al Km Zero con il Gran dij Bric prodotto sulla collina Chivassese e con i grani prodotti a Stupinigi. Noi facciamo della conoscenza del pane e del grano una battaglia per tutti i cittadini e per l’ambiente. Le esperienze con insetti lasciamole ai nostri viaggi esotici: il nostro pane profumato, dalla crosta croccante semplice e nutriente è quello che vogliamo tramandare anche alle giovani generazioni».

FOTO DI REPERTORIO

Anche le fabbriche invecchiano E tra gli operai prevalgono i precari

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Il futuro dell’indotto auto è preoccupante, se si pensa alla decisione di abolire diesel e benzina nel 2035. Lo è soprattutto per Torino, dove la crisi dell’automotive è ormai realtà da anni e le imprese che gravitano attorno a quel mondo sono ancora molto diffuse, conseguenza della storia del Piemonte e del suo capoluogo da sempre legati alla Fiat e a quel (poco) che ne resta.

Ma ci sono anche altre preoccupazioni.  Anche le fabbriche invecchiano e tra gli operai  prevalgono i precari. Per questo la Fiom, la categoria della Cgil con più iscritti, vuole comunicare “con un nuovo linguaggio”, Lo dice all’Ansa il segretario generale Michele De Palma, confermato al congresso di Padova con il 97% dei voti alla guida dell’organizzazione. Chiede a Fim e Uilm “di avviare subito un percorso comune per presentare una piattaforma unitaria in vista del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici” e di prestare attenzione sia al tema del salario, sia a quello della stabilizzazione dei precari. “All’interno delle  fabbriche non c’è solidarietà, ognuno si gestisce per sé. I ragazzi e le ragazze non sanno che esiste il sindacato e che esistono i diritti” osserva De Palma. “Andando avanti in questo modo – conclude –  noi rappresenteremo uomini e donne sempre più in là con l’età. Ci vogliono i giovani, ma dobbiamo andare a parlare con loro, usare un linguaggio diverso. La relazione con le nuove generazioni non va costruita solo su una politica generale, le grandi manifestazioni, o l’idea del cambiamento, ma su questioni  pratiche”.

(Foto IL TORINESE)