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Valanga travolge sciatori in Svezia: morti due fratelli torinesi

Una valanga ha investito ieri un gruppo di cinque sciatori italiani che si trovavano  in un’escursione con l’elicottero a Kårsavagge, nel nord della Svezia,  al confine con la Norvegia. Il nostro ministero degli Esteri ha confermato che tra le persone presenti vi sono tre fratelli italiani originari di Luserna San Giovanni. Due  di loro, Mattia e Daniele Boer, rispettivamente di 45 e 50 anni, hanno perso la vita. Il terzo fratello è tornato al resort di partenza, Niehku, situato nella regione di Abisko, nei pressi del confine norvegese.

L’Ambasciata d’Italia in Svezia è in contatto con i familiari delle vittime. Secondo quanto scrive  L’Eco del Chisone, i due fratelli erano vicino all’elicottero, fermo al suolo, insieme ad altre cinque persone, quando la valanga si è improvvisamente staccata travolgendo il gruppo.

Turismo da record in Piemonte, quasi 17 milioni di presenze in un anno

Il turismo in Piemonte raggiunge un nuovo record nel 2024, con oltre 6,28 milioni di arrivi e 16,89 milioni di presenze, registrando una crescita del +3,6% negli arrivi e del +4,1% nelle presenze rispetto all’anno precedente.

I dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte evidenziano il ruolo trainante della domanda internazionale, che segna un aumento del +5%, portando la quota complessiva dei pernottamenti al 53%. I mercati europei di riferimento – Germania, Francia e Benelux – confermano la loro centralità, mentre si registra una forte crescita dei flussi turistici dagli Stati Uniti (+12%) e un significativo incremento di visitatori dalla Cina, con un +36% negli arrivi e un +19% nelle presenze.

Questi numeri testimoniano il crescente appeal del Piemonte a livello globale, rafforzando il suo posizionamento come meta turistica di primo piano.

La regione sfiora 17 milioni di presenze. Boom da USA e Cina – Oltre 1000 matrimoni internazionali per un volume d’affari di 68,5 milioni di euro. La stagione sciistica 2024 – 2025 segna +15% di stranieri

lago d'orta panorama

«Il turismo in Piemonte è in buona salute, continua a crescere e a rafforzare il suo posizionamento tra le destinazioni più attrattive d’Italia. Gli arrivi aumentano con percentuali superiori alla media nazionale, così come le presenze. In crescita, più del resto d’Italia, anche i turisti dall’estero che sono il 53 per cento del totale. In particolare il ritorno dei turisti dai mercati asiatici – con l’ulteriore prospettiva di crescita grazie al Tour Vespucci nei mesi scorsi e all’Expo di Osaka nel quale il Piemonte sarà protagonista all’inizio dell’autunno – e l’aumento delle presenze dagli Stati Uniti e dall’Europa confermano come la nostra regione sia sempre più competitiva a livello internazionale, grazie al lavoro di squadra tra istituzioni, operatori e territori. Il turismo è un’industria strategica, un motore di sviluppo della nostra regione, e intendiamo coglierne ogni opportunità per consolidare la crescita e renderla strutturale.» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

«I grandi eventi si confermano una leva fondamentale per l’attrattività del Piemonte. Le Nitto ATP Finals, il turismo sportivo invernale, il Destination Wedding, le fiere e i festival culturali hanno generato un forte impatto sul territorio, aumentando la visibilità della regione e portando benefici economici non solo su Torino o le Langhe, ma anche su montagne, laghi, borghi e città d’arte – aggiunge l’assessore al Turismo, Sport e Cultura, Marina Chiarelli – Uno degli obiettivi di quest’anno anno è l’unione delle aziende turistiche locali delle province dell’Alto Piemonte – Novara, Vercelli, Biella e Laghi – per essere sempre più competitivi e capaci di rispondere alle esigenze dei mercati, creare un sistema solido, in grado di valorizzare al meglio il territorio e affrontare le sfide del turismo globale. Le fiere internazionali inoltre – prosegue l’assessore – ci dicono che siamo sulla strada giusta. Sia alla Fiera del Turismo di Londra sia a quella di Berlino, abbiamo ricevuto riscontri estremamente positivi, soprattutto sulla qualità della nostra ricettività che è un punto di forza che contraddistingue il prodotto del nostro Piemonte. Chi arriva, torna. E chi torna, racconta un Piemonte che sa accogliere e offrire esperienze uniche. Abbiamo le carte in regola per crescere ancora e per rendere il nostro Piemonte una destinazione di riferimento nel panorama europeo».

«Non possiamo che essere soddisfatti dell’andamento del turismo in Piemonte nel 2024, che ha visto proseguire il trend positivo degli ultimi 10 anni. – sottolinea il presidente del CdA di Visit Piemonte Beppe Carlevaris, – Di nuovo, lo scorso anno i pernottamenti di turisti provenienti dall’estero sono cresciuti, pur in una situazione geopolitica internazionale non facile,  e hanno superato quelli italiani con il 53% sul totale, confermando la solidità dei mercati tradizionali per la nostra regione come Germania, Francia e Benelux, il ritorno alla crescita dei visitatori dal Regno Unito, l’aumento a doppia cifra percentuale degli Stati Uniti e soprattutto il recupero dei movimenti turistici dall’Asia e dalla Cina. Prosegue inoltre la valutazione positiva del prodotto turistico complessivo del Piemonte che, secondo le recensioni online, con l’87,6/100 è nuovamente migliore di quella attribuita al prodotto Italia: un riconoscimento importante per tutta la filiera turistica della nostra regione». Infine la stagione invernale 2024/2025, non ancora conclusa, sta facendo registrare lusinghieri aumenti in termini di presenze dall’estero rispetto al 2024 con crescite tutte con segno positivo nelle località sciistiche che raggiungono addirittura aumenti dal 25 per cento».

«I dati forniti dall’Osservatorio confermano che Torino è ormai una destinazione riconosciuta per ospitare eventi nazionali e internazionali in grado di generare movimenti turistici di assoluto rilievo – afferma l’assessore al Turismo della Città di Torino, Domenico Carretta, . In questi anni abbiamo lavorato per sviluppare un palinsesto annuale in grado di valorizzare le diverse espressioni culturali e attrattive della città, con l’intento di creare un connubio tra appuntamenti ricorrenti e grandi eventi. Torino si conferma come una meta capace di stupire attraverso esperienze uniche e coinvolgenti».

 

LA STAGIONE SCIISTICA 2024 / 2025

La stagione è ancora in corso, ma già assiste a una crescita dei movimenti internazionali. Dai numeri provvisori dei movimenti turistici per i primi mesi – dicembre 2024-gennaio 2025 – le principali stazioni piemontesi hanno registrato incrementi importanti dall’estero rispetto all’analogo periodo della stagione precedente: Alagna Valsesia oltre + 22%; Sestriere oltre + 15%Bardonecchia circa +25%; Limone Piemonte oltre +20%.

 

 

PROSPETTIVE PER LA PRIMAVERA 2025

Il Piemonte è una meta attrattiva per le vacanze di primavera 2025 e dal sondaggio emerge che la regione sarà sicuramente meta turistica per l’11% degli italiani che hanno intenzione di fare vacanza e probabilmente per il 31%. Torino si conferma la scelta principale per chi verrà nella regione, seguita dal Lago Maggiore. I principali competitor per questo periodo sono la Sardegna e la Toscana, seguite da Veneto, Lazio e Trentino-Alto Adige. Il 61% dei turisti si dedicherà ad attività all’aria aperta, il 48% effettuerà un viaggio e soggiorno culturale, mentre l’enogastronomia è scelta nel 23% dei casi. La durata della vacanza sarà nella maggior parte dei casi un weekend o weekend lungo, ma aumenta il numero di coloro che dichiarano di rimanere più di una settimana (17% contro l’11% del dato nazionale). La vacanza sarà trascorsa principalmente in famiglia, con il partner o con gli amici, con una spesa che si conferma contenuta: la maggior parte dei vacanzieri spenderà meno di 500 euro o tra 500 e 1.000 euro.

 

 

MONITORAGGIO OTA PER LA PRIMAVERA 2025

Il monitoraggio delle offerte sui canali online delle OTA – Online Travel Agency – evidenzia che nel periodo aprile-maggio 2025 per il Piemonte il tasso di saturazione è pari al 14% per aprile e al 12,9% per maggio. Per il weekend di Pasqua la saturazione è quasi del 20% per la notte del 19 aprile, con prezzi medi più alti rispetto alla media mensile (140 euro registrati il 19 aprile contro i 130,7 euro mensili). A Torino, il tasso di saturazione per la stessa data è del 23,1%, con un prezzo medio di 207 euro, mentre per il Salone del Libro (15-19 maggio) la saturazione raggiunge il 25,8% per la notte del 17 maggio.

 

 

MOVIMENTI TURISTICI NEI TERRITORI DELLE ATL

Il dato del Piemonte, +3.6% di arrivi e +4.1% di presenze si distingue nel panorama nazionale che segna una crescita rispetto al 2023 del +2.5% di presenze e addirittura una frenata per quanto riguarda gli arrivi – 3,3%. In questo contesto la performance del Piemonte è quindi in positiva contro tendenza. Anche per quanto riguarda il mercato estero, il Piemonte fa meglio dell’Italia con un + 5% a fronte dello 0, 9% della media nazionale. Oltre all’ottima performance di Torino, va evidenziata la crescita della montagna che nella stagione invernale segna +23,6% di arrivi e +21,9% di pernottamenti piazzando l’inverno 2023/2024 come il migliore degli ultimi 10 anni.

Analizzando i movimenti turistici nei territori di competenza delle Agenzie Turistiche Locali (ATL), emerge una crescita diffusa in quasi tutte le aree territoriali rispetto all’anno precedente. Quello relativo a Turismo Torino e Provincia si conferma il territorio con il maggior numero di visitatori, registrando quasi 2,89 milioni di arrivi e oltre 7,58 milioni di presenze, con un incremento del +5,7% negli arrivi e +6,9% nelle presenze rispetto al 2023. Il Distretto Turistico dei Laghi segue con 1,38 milioni di arrivi e 4,66 milioni di presenze, mantenendo lo stesso numero di arrivi rispetto all’anno precedente e registrando una lievissima flessione nelle presenze (-1,3% rispetto al 2023) a causa del meteo avverso. Anche le Langhe Monferrato Roero confermano un andamento positivo, con oltre 690mila arrivi e 1,5 milioni di presenze, in aumento del +4,0% negli arrivi e +5,1% nelle presenze. L’ATL Terre dell’Alto Piemonte registra una crescita con 530mila arrivi e 1,2 milioni di presenze, segnando un incremento del +2,2% negli arrivi e +3,4% nelle presenze. Nel territorio dell’ATL del Cuneese, che si colloca al secondo posto per crescita percentuale, si contano 420mila arrivi e quasi 1,08 milioni di presenze, con una crescita del +5,1% negli arrivi e +6,2% nelle presenze. Anche il territorio gestito da Alexala, che comprende Alessandria e le sue aree limitrofe, mostra un incremento, con 370mila arrivi e oltre 800mila presenze, in aumento dell’+1,8% negli arrivi e +7,2% nelle presenze.

 

 

TORINO COME DESTINAZIONE PER EVENTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Torino si è ormai affermata come una delle destinazioni principali per eventi di portata nazionale e internazionale ad esempio le Final Eight, il Giro d’Italia, il Tour de France, la sfida di rugby Italia – All Blacks, capaci di attirare un pubblico ampio e diversificato e di generare un impatto significativo sui movimenti turistici in diversi momenti dell’anno. L’analisi dei dati giornalieri mostra picchi di arrivi e presenze in corrispondenza di manifestazioni di grande rilievo. Nel periodo estivo, il Kappa FuturFestival (5-7 luglio 2024) ha contribuito a una forte crescita delle presenze, seguito da una seconda ondata di visitatori legata a eventi congressuali nella seconda metà di luglio. A novembre 2024, Torino ha registrato +4,8% negli arrivi e +6% nelle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e, in particolare, durante lo svolgimento delle Nitto ATP Finals un aumento del numero medio degli arrivi del 31,6% rispetto alla settimana precedente.

 

 

IL WEDDING IN PIEMONTE

Il Piemonte si afferma sempre più come una delle mete più ambite per i matrimoni di coppie straniere. Secondo i dati diffusi da Italy for Weddings, nel 2024 la regione ha ospitato oltre mille cerimonie internazionali, segnando una crescita del +10,5% rispetto all’anno precedente. Questo segmento del turismo ha generato 148mila pernottamenti, con un aumento del +22,4%, e un impatto economico di 68,5 milioni di euro, in crescita del +12,2%. Il fenomeno del Destination Wedding in Piemonte continua a espandersi grazie all’attrattiva delle sue location esclusive: dalle colline delle Langhe e del Monferrato, ai panorami dei laghi Maggiore e d’Orta, fino ai castelli medievali e dimore storiche. Il comparto si distingue anche per la qualità dell’accoglienza e dei servizi, consolidando la reputazione della regione come destinazione d’eccellenza per i matrimoni di lusso.

 

 

ANCORA PIU’ AMPIA L’OSPITALITÀ TURISTICA

Negli ultimi 10 anni – il totale delle camere è cresciuto del 57,3% e il numero complessivo di posti letto è passato da 196.255 a 304.433 (+55,1%). Tra il 2023 e il 2024 si è poi registrato l’aumento delle locazioni turistiche da 15.440 del 2023 21.960 nel 2024 (42,2%). Un dato che evidenzia il crescente interesse per gli affitti brevi, trainati dalle piattaforme digital. Anche il comparto extra-alberghiero (che include B&B, agriturismi e affittacamere) è in crescita, con le strutture aumentate del 4,9% rispetto al 2023.

 

 

SEMPRE POSITIVE LE RECENSIONI ONLINE

Il monitoraggio delle recensioni on-line per il 2024 conferma con l’87,6/100 la valutazione positiva da parte degli utenti del prodotto turistico regionale nel suo complesso (ricettività, affitti brevi, ristorazione, attrazioni, trasporti e intrattenimento) migliore di quello dell’Italia. Il comparto ricettività piemontese cresce inoltre di +0,4 punti rispetto alla valutazione dell’anno precedente.

Innovazione e sostenibilità: istituzioni e imprese unite nella lotta allo spreco alimentare

Le Accademie di Filiera del Piemonte e le imprese si alleano per trasformare la lotta allo spreco alimentare in un’opportunità di innovazione e sostenibilità. Attraverso formazione, ricerca e strategie avanzate di valorizzazione dei residui agroalimentari, nasce una cultura antispreco che rafforza il sistema imprenditoriale e tutela l’ambiente.

Questo il tema centrale dell’incontro svoltosi oggi al Grattacielo della Regione Piemonte, dal titolo “Lo spreco alimentare: strategie per il recupero e la valorizzazione”. L’evento ha visto la partecipazione del vicepresidente regionale e assessore alla Formazione professionale Elena Chiorino, delle Accademie ‘Agrifood’ e ‘Turismo e montagna’ con la loro presidente Silvana Rasello, di imprese innovative, dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e del Settore Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro.

Promosso dalla Regione Piemonte e dal CIOFS-FP Piemonte ETS, ente capofila delle due Accademie, l’incontro ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato per ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e sviluppare soluzioni innovative che coniughino sostenibilità e crescita economica.

«Le Accademie di Filiera del Piemonte – dichiara Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione professionale della Regione Piemonte – rappresentano uno strumento strategico per formare le nuove generazioni e supportare le imprese nella sfida della sostenibilità reale. Una sostenibilità che deve essere sì ambientale, ma anche economica e sociale. La lotta allo spreco alimentare non è solo una questione etica, ma anche un’opportunità per innovare e creare valore. La Regione Piemonte è impegnata a garantire una formazione di eccellenza che permetta di diffondere una cultura antispreco e di promuovere soluzioni concrete per un futuro realmente sostenibile. Siamo consapevoli che investire nella formazione significhi dare alle nostre imprese e ai nostri giovani gli strumenti per essere protagonisti di un cambiamento vantaggioso per l’intero sistema produttivo».

«L’incontro di oggi – sottolinea la presidente delle Accademie ‘Agrifood’ e ‘Turismo e montagna’ Silvana Rasello – ci offre uno spazio di riflessione condivisa su temi importanti, che ci interpellano non solo come aziende, come professionisti, come promotori, ma anche come persone e cittadini ed esigeranno scelte, decisioni, interventi, operatività nell’oggi e nel tempo a venire. Richiamando un’affermazione di Henry Ford, mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo. Questo riflette bene lo spirito delle Accademie: mettersi insieme, rimanere oltre le difficoltà, lavorare insieme per convergere verso obiettivi comuni, anche a partire da appartenenze, logiche, storie diverse. L’esperienza delle Accademie può – nelle realizzazioni – superare anche le “attese” grandi del disagio iniziale, scoprendo, coltivando, realizzando connessioni sistemiche portatrici di un valore moltiplicatore».

Dall’inizio dell’attività, a ottobre 2024, per l’Accademia Agrifood sono stati presentati 29 corsi per un totale di 162 partecipanti, mentre per l’Accademia Turismo e montagna sono stati 17 i corsi presentati per un totale di 113 partecipanti. A livello di network di aziende i corsi pluriaziendali sono stati 4 per Agrifood e 2 per Turismo. La prevalenza delle aziende che hanno attivato i corsi sono micro e piccole imprese.

Come emerso dall’incontro, secondo i dati presentati da Giuseppe Zeppa, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, ogni anno nel mondo viene persa circa il 40% della produzione alimentare, pari a 2,5 miliardi di tonnellate di cibo e il 43% dei prodotti coltivati non viene consumato. In Italia si perdono ogni anno circa 20 milioni di tonnellate di cibo tra la fase di coltivazione e la vendita. Inoltre, l’Osservatorio Waste Watcher ha calcolato che, nel 2024 lo spreco alimentare nelle famiglie italiane ha toccato i 29,5 kg. Nel 2023 erano 27,3.

La valorizzazione dei residui agroalimentari, il cosiddetto biowaste upcycling, che permette la trasformazione di scarti in prodotti di maggior valore è stata al centro dello studio di Elio Dinuccio, professore dell’Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari. L’upcycling differisce dal riciclo tradizionale creando nuove applicazioni industriali e opportunità di valorizzazione con vantaggi economici (Riduce i costi di smaltimento – Crea nuove filiere produttive – Migliora l’efficienza complessiva) e ambientali (Diminuisce rifiuti in discarica – Riduce emissioni di gas serra – Preserva risorse naturali limitate).

In questo scenario le Accademie possono creare una vera e propria cultura lavorativa antispreco coinvolgendo le aziende partner nei percorsi di formazione specifici e stimolando processi di innovazione per il recupero e la valorizzazione degli sprechi alimentari. In particolare, le Accademie ‘Agrifood’ e ‘Turismo e montagna’ stanno creando reti territoriali con le imprese, che, attraverso la formazione, possano introdurre innovazioni sostenibili, unirsi in progetti e far crescere la cultura anti spreco.

Le imprese sono il vero snodo dell’impegno delle Accademie, in particolare le micro e piccole imprese di cui si compongono i settori agroalimentare e del turismo. Il tema sta assumendo contorni tali che anche la prossima Giornata della Ristorazione, il 17 maggio, sarà dedicata proprio alla lotta allo spreco alimentare. Uno dei primi portabandiera dell’impegno contro lo spreco alimentare nell’ambito delle Accademie è il Biova Project, nato a San Salvario a Torino nel 2019 da un’idea di Emanuela Barbano e Franco Dipietro, che ritira il pane invenduto dai punti vendita della GDO o da realtà locali e lo utilizza per sostituire il malto d’orzo per produrre birra, oggi distribuita nei supermercati, nei locali negli hotel, nei caffè e sui treni. Ogni 150 chilogrammi di pane recuperato vengono prodotti 2.500 litri di birra premium, risparmiando il 30% di malto d’orzo e di materie prime e, grazie a questa produzione, nel processo si evita di immettere in atmosfera 1.365 chilogrammi di CO2.

La consapevolezza e la conoscenza dei sistemi antispreco portano benefici immediati alle imprese, come ha dimostrato Silvio Barbero dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ha presentato il progetto di formazione Foster, rivolto agli operatori della ristorazione. Le imprese che hanno aderito, con un totale di 6.500 operatori, hanno monitorato i loro processi e hanno ridotto il loro spreco del 9% circa, a seconda della situazione di ogni centro o ristorante.

Le Accademie di filiera hanno nella loro missione il coinvolgimento di più imprese possibile con le quali non solo attivare corsi di formazione per i dipendenti, ma anche far crescere le reti e le esperienze orientate alla sostenibilità e all’innovazione. I corsi sono rivolti sia ai dipendenti delle aziende con sede in Piemonte sia ai disoccupati piemontesi. Grazie al sostegno della Regione Piemonte sono gratuiti per i disoccupati e sono cofinanziati delle imprese. www.accademiepiemonte.it

Sei emergenze – stroke ischemico in 36 ore, corsa contro il tempo alle Molinette

Una corsa contro il tempo per salvare vite e prevenire disabilità: tra il 19 e il 20 marzo, nell’arco di appena 36 ore, sei pazienti in condizioni critiche sono stati sottoposti a trattamento per ictus ischemico acuto presso la Neuroradiologia Interventistica universitaria della Città della Salute e della Scienza, presidio Molinette, sotto la direzione del professor Mauro Bergui. I pazienti, di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, si trovavano in situazioni estremamente delicate.

“Almeno due di loro potranno tornare a condurre una vita completamente normale” – afferma il dottor Francesco Mistretta, che ha eseguito personalmente quattro delle complesse trombectomie nella sala angiografica di Neuroradiologia Interventistica – “gli altri restano in condizioni critiche, ricoverati in prognosi riservata presso la Rianimazione del Pronto Soccorso, guidata dalla dottoressa Marinella Zanierato, e nella Stroke Unit, diretta dal dottor Paolo Cerrato.”

L’ictus ischemico è una grave minaccia per la salute: rappresenta la terza causa di morte e la principale di disabilità grave nei Paesi sviluppati. Tuttavia, presso la Città della Salute e della Scienza, uno dei primi ospedali italiani a praticare la trombectomia, la lotta contro questa patologia avviene con strumenti d’avanguardia. Il sistema regionale piemontese, organizzato per quadranti, ha indirizzato qui i casi più complessi provenienti dall’area metropolitana e dalla provincia sud di Torino.

L’improvvisa ondata di emergenze ha messo alla prova l’intera rete sanitaria. “Fondamentale è stato il supporto dei colleghi dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino – sottolinea Mistretta – che hanno accolto altri due pazienti mentre la nostra sala era già occupata.”

Un lavoro di squadra tra la Città della Salute e della Scienza e l’Asl Città di Torino, una sfida contro il tempo dove ogni minuto è decisivo in neurologia.

Venerdì 21 marzo sciopero dei trasporti

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Venerdì 21 marzo 2025 è previsto uno sciopero nazionale indetto dalle Organizzazioni Sindacali ADL – COBAS – SGB – CUB Trasporti per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri di 24 ore.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

La Cassazione conferma associazione per delinquere nel gruppo dei Drughi

La Corte di Cassazione ha confermato la sussitenza dell’associazione a delinquere nel  gruppo ultrà juventino dei Drughi. Tale reato viene riconosciuto per la prima volta nell’ambito di questioni di gruppi di tifosi.

Last Banner, così era stato chiamato il processo,  è stato celebrato a Torino a seguito dell’inchiesta della Digos  a proposito delle pressioni fatte sulla Juventus dalla curva nel corso della stagione calcistica 2018-2019 al fine di non rinunciare ad alcuni privilegi. la Cassazione si è occupata di cinque imputati: tra loro anche esponenti dei Drughi.

I ricorsi delle difese sono stati respinti e i giudici hanno annullato con rinvio una sola parte  della sentenza della Corte d’appello. Bisognerà quindi fare luce  sulla richiesta di 25 biglietti gratuiti (non consegnati)  per le partite allo stadio.

Tre dei 5 ultras che passeranno dalla Corte d’Appello appartenevano al gruppo dei Drughi.

 

Le imprese di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta chiedono una regia comune per i collegamenti con la Francia

Si è tenuto ieri nella sede di Bruxelles del Parlamento Europeo l’incontro ‘Bridging the Alps, overcoming barriers and advancing sustainable connectivity in Europe’ organizzato da Confindustria a cui hanno partecipato anche il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Ai lavori ha preso parte anche una rappresentanza di Confindustria Liguria, Confindustria Piemonte e Confindustria Valle d’Aosta.

I collegamenti con la Francia è alla base della collaborazione che le associazioni regionali del Nord Ovest del sistema confindustriale portano avanti da oltre due anni. Alla base c’era infatti la richiesta di una regia europea su questo tema, che coinvolga non solo i Governi italiano e francese ma anche i vertici delle istituzioni europee. Perché, se da un lato registriamo qualche passo avanti nei cantieri di opere come il Terzo Valico, il Colle di Tenda, il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus e la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, è anche vero che si tratta di infrastrutture attese da decenni, e su cui serve un lavoro di coinvolgimento sempre maggiore delle imprese italiane e francesi. Solo così queste opere quando saranno ultimate rappresenteranno un reale fattore di competitività per tutta l’Italia” commentano Andrea Amalberto, presidente Confindustria Piemonte, Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria, e Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta.

Evidenze confermate dai recentissimi rapporti Oti Nord e Oti Piemonte, da cui emerge come solo dopo quasi 20 mesi, il primo di aprile sarà riaperta l’unica linea ferroviaria adatta al trasporto merci tra Italia e Francia, ovvero quella del Frejus chiusa da agosto 2023 per una frana nella valle della Maurienne. A luglio sarà invece aperto il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus, con un ritardo di alcuni anni. Il Colle di Tenda chiuso dal 2021, entro fine anno sarà parzialmente riaperto, mentre il Traforo del Monte Bianco sarà oggetto di ulteriori 17 anni di chiusura trimestrale ogni autunno.

L’attrattività del territorio piemontese è fortemente legata alla posizione geografica. Ce lo dicono le oltre 1.300 multinazionali che si sono insediate qui negli anni. Davanti a noi, seguendo questa traiettoria abbiamo altre importanti opportunità, ma l’Europa deve mediare queste nostre istanze, con quelle degli altri Paesi. A Bruxelles siamo presenti con un nostro desk Nord Ovest, l’interesse che sulla Tav Torino-Lione il ministro Salvini ha sempre dimostrato, l’attenzione registrata da parte del commissario Tzitzikostas sono incoraggianti per le nostre imprese” commenta Amalberto.

Per Confindustria Liguria quella infrastrutturale è una sfida centrale, poiché è l’unica in grado di garantire continuità all’attuale sistema economico, e una prospettiva di crescita solida per i prossimi decenni. Collegare i nostri porti e le merci in arrivo dal Mediterraneo, in modo razionale e sicuro, è la premessa per la crescita dell’economia del Nord Ovest e italiana. Sul Terzo Valico e sulla rete autostradale, oltre che sui porti resta molto da fare. Dialogare a livello europeo è quindi prioritario per tutte le nostre imprese” aggiunge Mondini.

Il traforo del Monte Bianco è stato al centro dell’intero mio mandato a presidente di Confindustria Valle d’Aosta. L’ipotesi di un raddoppio è l’unica percorribile a nostro avviso, e l’abbiamo ribadito in tutte le sedi, compresa Bruxelles. Insieme ai colleghi piemontesi e liguri, anche oggi quindi rilanciamo il ruolo centrale delle infrastrutture” conclude Turcato.

Alpi, 12 milioni di mezzi l’anno: “Trasporto merci al collasso in Piemonte, si rischia il blackout”

L’aumento delle merci trasportate, in particolare su gomma, e la saturazione di valichi come quello di Ventimiglia rischiano di portare a un “blackout” della mobilità in Piemonte, con conseguente isolamento e ricadute drammatiche sull’economia.

È l’allarme emerso dall’incontro della commissione Trasporti della Regione Piemonte , presieduta da Mauro Fava, con l’associazione ex parlamentari della Repubblica – coordinamento Piemonte e Valle d’Aosta. “Sulle Alpi oggi c’è il rischio saturazione. Nel nord est e al confine con la Svizzera ci sono state alcune decisioni politiche, come lo spostamento del trasporto da gomma a ferrovia. Se pensiamo che la Torino Lione aprirà nel 2035, abbiamo davanti una ‘traversata del deserto’, perché ormai Ventimiglia non riesce più ad assorbire traffico, il Frejus ha ancora problemi di accesso e il Monte Bianco – di cui si attende il raddoppio ancora necessario – deve essere chiuso 3 mesi all’anno per i prossimi venti anni per manutenzione”, hanno spiegato il coordinatore Sergio Rogna Manassero e il vice Luciano Craveri.
L’ingegner Giancarlo Bertalero, esperto internazionale con specializzazione sulle Alpi, ha illustrato i numeri che interessano il nord, con particolare riferimento al nord-ovest: “Sull’intero arco alpino transitano 12 milioni di mezzi all’anno, che esercitano una grande pressione sulle strade, e oltre 130 mila treni merci per un totale di 220 milioni di tonnellate trasportate. Nel 1984 c’era equilibrio tra gomma e ferro, nel 2021 registriamo +240% su gomma e +75% su ferro, quindi quasi tutto l’aumento di trasporto merci viene assorbito dalle strade. Ventimiglia sopporta un numero di mezzi (oltre 1,6 milioni) quasi pari a Frejus e Monte Bianco sommati, perché il transito è gratis contrariamente ai due tunnel.
Se consideriamo che i passaggi transfrontalieri in Svizzera e Austria sono rispettivamente per il 70% e il 30% su ferro, comprendiamo i rischi a cui sono soggetti Piemonte e Valle d’Aosta: basta un incidente ai nostri valichi per bloccare interamente la mobilità su gomma, con contraccolpi anche di tipo economico a livello nazionale. Per questo è necessario studiare scenari e piani di emergenza in modo coordinato”.
Durante la discussione sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Alberto Avetta (Pd), Silvio Magliano (Lista Cirio – Pml), Annalisa Beccaria (Fi) e Marco Protopapa (Lega). In conclusione CaveriVito Bonsignore e Ugo Cavallera (in rappresentanza dell’associazione ex consiglieri regionali) hanno evidenziato possibili problemi che interesserebbero il futuro del traforo stradale del Gran San Bernardo, tenendo conto delle restrizioni svizzere sui camion, e la necessità di riflettere sui nodi intermodali e di collegamento con il Terzo Valico. Per questo è necessario far riflettere tutte le forze politiche sui ritardi in corso e, quindi, sulla necessità di scelte politiche rapide e ben definite, coinvolgendo anche la Liguria e i paesi confinanti.

FM – Ufficio Stampa CRP

Elkann in Parlamento, Cirio: “impegno per mantenere Torino al centro dell’automotive”

Il  presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  ha seguito oggi a Roma, alla Camera dei deputati, l’audizione di John Elkann di fronte alle commissioni di Camera e Senato.
 “La presenza di John Elkann  è un gesto di profondo rispetto nei confronti delle nostre istituzioni ed è un fatto che apprezziamo. Nel suo intervento il presidente di Stellantis ha confermato i contenuti del piano presentato a dicembre, un piano che la Regione conosce e di cui è partner su tante iniziative: la Regione è stata infatti parte attiva nell’azione che l’azienda ha messo in campo per portare il secondo modello a Mirafiori ed è grazie a un contratto con la Regione, e con il Comune di Torino, che oggi Mirafiori ospita l’unico stabilimento di Stellantis  per i test, la manutenzione e il riciclo delle batterie”.
Ha aggiunto il governatore piemontese: “Un piano, infine, che presenta l’impegno di mantenere l’Italia, il Piemonte e Mirafiori al centro dello sviluppo del gruppo sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda la ricerca, l’innovazione e l’ingegneria.
La giornata di oggi conferma pertanto un cambio di passo dell’azienda e un nuovo rapporto con il governo, che consideriamo positivo. Al contempo però continuiamo a monitorare con attenzione gli sviluppi futuri in stretta e costante collaborazione con il Governo Meloni e con il Ministro Urso nella convinzione comune che l’automotive possa ancora rappresentare il presente ed il futuro dell’industria manifatturiera piemontese e italiana”.
Elkann ha dichiarato: “L’Italia e la Fiat, oggi Stellantis, sono cresciute insieme. Senza di noi l’auto in Italia sarebbe scomparsa da tempo come l’informatica dopo l’Olivetti e la chimica dopo la Montedison”.  “Il nuovo ceo di Stellantis verrà  annunciato entro la prima metà dell’anno. Sono molto orgoglioso. Meno dell’1% delle aziende fondate all’inizio del Novecento sono ancora in vita”