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Per le opere di accompagnamento 99 milioni alla Torino-Lione

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Nella seduta della seconda Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Mauro Fava, l’assessore Enrico Bussalino ha illustrato la parte di competenza in materia di logistica e infrastrutture strategiche del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025-2027 (Pdcr 18). L’illustrazione delle stesse materie per il “Bilancio di previsione finanziario 2025-2027”, su richiesta delle opposizioni, è stata rinviata alla prossima seduta. Il motivo è la difficoltà a fare il confronto tra gli stanziamenti in Bilancio degli anni precedenti e quelli previsti nel Ddl 49, causa l’incompletezza del materiale a disposizione.

Infatti per chiarimenti sono intervenuti, oltre a Marco Protopapa (Lega), diversi consiglieri delle opposizioni: Sarah Disabato (M5s), Gianna PenteneroNadia ConticelliDomenico RavettiMonica Canalis e Fabio Isnardi (Pd), Alice Ravinale e Giulia Marro (Avs).

Nella sua relazione, Bussalino ha sottolineato che “le opere di accompagnamento della nuova linea ferroviaria Torino – Lione, che ammontano a 99 milioni di euro, sono importanti per infrastrutturare il territorio, trattandosi di un’opera strategica per il Piemonte e l’Italia e l’Europa”.

Per quanto riguarda la logistica, l’assessore ha rilevato “l’importanza dell’attivazione delle zone logistiche semplificate e che con il Dpcm del 12 novembre 2024 è già stato istituito il Comitato d’indirizzo, cioè l’organo di governance per l’operatività definitiva della Zona logistica semplificata (Zls)”. La Zls “Porto e retroporto di Genova” coinvolge i territori comunali di Rivalta Scrivia, Arquata Scrivia, Novi Ligure, Alessandria, Castellazzo Bormida, Ovada e Belforte Monferrato.”

In base alle domande dei consiglieri, oltre ad assicurare di fornire tabelle utili al confronto tra gli esercizi finanziari, Bussalino si è impegnato a chiedere i fondi necessari, ulteriori all’attuale disponibilità di 8 milioni e mezzo di euro, per la realizzazione della linea 1 della metropolitana di Torino e ha assicurato che “i lavori non si fermeranno”. Stesse conferme sono state fatte in merito ai cantieri del Terzo valico e dell’Asti-Cuneo “che rispetteranno il cronoprogramma”. L’assessore ha anche annunciato l’implementazione dei fondi statali del cosiddetto Ferrobonus, con 450 mila euro regionali.

Special Olympics World Winter Games 2025: un grande impatto sociale ed economico

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Torino e il Piemonte sono pronti a ospitare il più importante appuntamento sportivo mondiale per atleti con disabilità intellettive: gli Special Olympics World Winter Games Turin 2025. Un messaggio che è risuonato unanime questa seraalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dove comitato organizzatore, istituzioni, stakeholders e rappresentanti del mondo dell’imprenditoria hanno ribadito il loro convinto “sì” ad un evento di straordinario impatto per il territorio. Quelle prospettate sono ricadute di eccezionale rilievo in termini economici, sociali e culturali, che non si limiteranno al periodo dei Giochi, ma lasceranno una preziosa eredità di cui il territorio godrà per gli anni a venire.

“Siamo felici di organizzare gli Special OlympicsWinter Games 2025. È una grande occasione, per la nostra città e per il nostro territorio, poter ospitare un evento che abbatte barriere e pregiudizi e celebra il valore della collaborazione e le pari opportunità”, racconta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente del Local Organizing Committee. “Il mio ringraziamento va ai Ministri Daniela Santanchè, Andrea Abodi, e Alessandra Locatelli, al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, al Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, al Presidente di Compagnia di San Paolo Marco Gilli, ai tre main sponsor Toyota, Coca Cola e Intesa San Paolo. Grazie alle preziose risorse che hanno messo a disposizione, siamo sulla buona strada per realizzare un evento indimenticabile. I Giochi saranno accompagnati da un ricco calendario di eventi e attività culturali, in collaborazione con le istituzioni, le associazioni e le scuole locali. Il progetto è molto ambizioso e abbiamo bisogno del contributo di tutti per far sì che questo sogno diventi realtà”.

“Con gli Special Olympics World Winter Games, il Piemonte si prepara a diventare il palcoscenico mondiale dell’inclusione e del talento”, dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori allo Sport, Marina Chiarelli e al welfare Maurizio Marrone. “Saranno giorni di sport, emozioni e grandi storie di vita, che dimostreranno come la determinazione e il coraggio possano superare ogni ostacolo. Questo evento non solo metterà in luce il potere universale dello sport nel connettere persone e culture, ma offrirà anche l’opportunità di valorizzare le eccellenze del nostro territorio: dalle montagne che ospiteranno le gare, alle iniziative che coinvolgeranno scuole, musei, teatri e comunità locali. I Giochi saranno un’occasione per emozionarci, riflettere e ispirarci, ricordandoci che gli Special Olympics non parlano solo di medaglie, ma di valori che arricchiscono la società intera. Il Piemonte è orgoglioso di esserci e di accogliere il mondo con la sua bellezza e la sua ospitalità”.

Per il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo:“Con gli Special Olympics World Games Torino si prepara ad ospitare un importante evento sportivo di livello internazionale e, insieme, una comunità che è fonte di ispirazione nella promozione della cultura dell’inclusività e del rispetto. Lo spirito olimpico, in questi giochi, si declina in una delle sue essenze più pure: un invito a superare le barriere che ci separano e a riconoscere il valore di ogni individuo. Proprio in questi giorni in cui la città sta entrando nel vivo delle Universiadi invernali è importante ricordare come i grandi eventi sportivi, che accolgono atlete, atleti e delegazioni da tutto il mondo veicolano valori universali e lasciano eredità importanti sul territorio”.

L’evento, infatti, si prefigge di generare impatti positivi su più livelli. Da un punto di vista economico, i Giochi attireranno migliaia di visitatori tra atleti, familiari, tecnici, volontari e appassionati, con significative ricadute sui settori dell’ospitalità, della ristorazione e del turismo. Ma è l’aspetto sociale a rappresentare il cuore pulsante di questa manifestazione: promuovere l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva attraverso lo sport e diffondere una cultura più aperta e rispettosa della diversità. Non da ultimo, i Giochi offriranno un’importante occasione per valorizzare l’immagine del Piemonte e di Torino a livello internazionale, posizionandoli come destinazioni di eccellenza non solo per gli eventi sportivi, ma anche per la loro capacità di mettere al centro le persone e i valori.

Gli eventi sul territorio

Durante gli Special Olympics World Winter Games 2025, Torino e il Piemonte diventeranno il cuore pulsante di un’esperienza unica che andrà ben oltre le competizioni sportive. Le gare delle 8 discipline (sci alpino, sci di fondo, dancesport, pattinaggio artistico, floorball, short track, snowboard e ciaspole) si svolgeranno dall’8 al 15 marzo a Torino Bardonecchia, Sestriere e Pragelato, ma parallelamente si svilupperà un programma di eventi collaterali e attività di avvicinamento che coinvolgeranno attivamente il tessuto associativo, culturale e sociale della regione.

Le scuole saranno protagoniste di percorsi educativi sull’inclusione, con laboratori e incontri dedicati a sensibilizzare le nuove generazioni. I musei, i teatri e le istituzioni culturali del territorio offriranno un ricco calendario di iniziative, tra cui mostre tematiche, spettacoli teatrali e concerti, che celebreranno la diversità e l’unione tra le comunità. Non mancheranno poi momenti di festa e aggregazione, come la cerimonia di apertura sabato 8 marzo, dove i cittadini e i visitatori potranno immergersi nell’atmosfera dei Giochi e incontrare dal vivo i 1.500 atleti e atlete provenienti da 102 delegazioni.

A segnare solennemente il percorso di avvicinamento ai World Winter Games sarà la torcia olimpica, che partirà da Atene il 25 febbraio per arrivare in Italia il 26, in un percorso che, dopo una tappa in Vaticano, la porterà fino a Torino. Lì inizierà il suo tour per il Piemonte, a partire dai Comuni ospitanti l’evento, per poi andare a toccare tutti i capoluoghi piemontesi, in una serie di appuntamenti locali che renderanno l’esperienza dei Giochi indimenticabile, rafforzando il legame tra il territorio e i valori promossi dagli Special Olympics, lasciando un’eredità duratura di partecipazione, inclusione e orgoglio collettivo.

Omicidio suicidio a Rivoli: 85enne spara alla compagna e si uccide

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Omicidio – suicidio a Rivoli, dove un uomo di 85 anni, italiano, ha sparato alla convivente, di origini romene, di 60 anni  e poi si è ucciso con la stessa arma, un fucile da caccia che deteneva regolarmente.

La tragedia è avvenuta alla periferia di Rivoli, in via Po 8, nella casa della coppia. Le indagini sono affidate  ai carabinieri della compagnia di Rivoli e del nucleo investigativo del comando provinciale.

Volontà donazione organi al rinnovo carta identità, Piemonte tra le prime grandi regioni

L’assessore Riboldi: «Ora proseguire con convinzione nel diffondere la cultura del dono degli organi»

Con la prima registrazione di volontà positiva alla donazione degli organi e tessuti all’ufficio anagrafe di Sessame (AT), il Piemonte è diventato la prima grande regione in Italia nella quale tutti i Comuni hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà alla donazione di organi raccolta in occasione del rinnovo della carta d’identità.

È il traguardo di un cammino iniziato 10 anni fa nel Comune di Settimo Torinese che, in attuazione della legge nr 98/2013 “Una scelta in Comune”, ha impegnato il Coordinamento Regionale delle donazioni e dei Prelievi di organi e tessuti (CRP) nella formazione degli operatori delle anagrafi e nel coordinamento con il Sistema Informativo Trapianti (SIT).

«È una notizia positiva che ci stimola a proseguire con convinzione per diffondere ulteriormente la cultura della donazione degli organi. I trapianti sono una riconosciuta eccellenza della sanità piemontese che ogni anno consente di salvare molte vite umane e la donazione degli organi è un presupposto fondamentale», sottolinea l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Il risultato è stato possibile anche grazie alla collaborazione di ANCI Piemonte, di Federsanità ANCI Piemonte, delle Prefetture, delle Amministrazioni comunali e del Centro Nazionale Trapianti, nonché del lavoro di tutto il personale del Coordinamento Regionale Prelievi di Organi e Tessuti diretto dalla dottoressa Anna Guermani.

I Comuni, per diventare operativi nella registrazione delle volontà, hanno dovuto compiere un percorso che ha previsto:

– la partecipazione ad un corso di formazione per gli operatori delle anagrafi tenuto dai referenti del CRP, e impreziosito dalle testimonianze offerte da pazienti trapiantati e da familiari di donatori riguardante aspetti etici, scientifici, organizzativi della medicina dei trapianti e aspetti tecnici legati alla registrazione delle volontà;

– la realizzazione del collegamento informatico per la trasmissione dei dati al SIT;

– la diffusione dell’informazione ai cittadini.

Sono stati necessari 75 incontri per formare 2.640 operatori delle anagrafi.

Ad oggi il numero delle dichiarazioni registrate durante in rinnovo della carta d’identità è di 1.562.399, di cui il 67% risultano essere favorevoli alle donazioni.

La consultazione del SIT avviene dopo la morte del soggetto certificata da un equipe di medici.

La registrazione di volontà presso il Comune si affianca alle altre possibili dichiarazioni:

– un atto olografo su carta libera che riporti i propri dati e la scelta;

– la compilazione di una delle tessere messe a disposizione dal Ministero della Salute o dalla Regione, con data e firma;

– la registrazione agli sportelli abilitati delle ASL;

– l’iscrizione all’AIDO.

La decisione di essere o meno donatori di organi e tessuti dopo la morte dovrebbe essere assunta in anticipo: decidere per sé solleva i familiari dal dover scegliere in un momento di grande sofferenza per la perdita della persona amata.

Bilancio da 20,4 miliardi per la Regione. Cirio e Tronzano: «buon senso ed equilibrio in spese e investimenti»

La Giunta regionale ha approvato  gli aggiornamenti al bilancio previsionale 2025-2027 che ora passerà all’esame del Consiglio per la discussione e l’approvazione entro febbraio.
«Si tratta di un bilancio di equilibrio e buon senso che sostiene i progetti in corso, rilancia gli investimenti, garantisce la spesa corrente e il pagamento delle rate dei mutui, e con il quale il Piemonte fa la sua parte nell’ambito delle politiche europee e della reintriduzione del patto di stabilità che per la nostra regione vale circa 86 milioni e che il Piemonte compensa anche grazie a un uso oculato e sapiente delle risorse europee che per il Piemonte sono cresciute nella nuova programmazione passando dai 965 milioni della programmazione Fesr 2014-2020, a 1,5 miliardi 2021-2027,  e dell’Fse, arrivato a 1,3 miliardi rispetto ai 965 del 2014-2020» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano.
«Sanità, welfare, lavoro e formazione, mobilità, cultura, turismo e grandi eventi rimangono al centro dell’attenzione della nostra amministrazione che, anche con questo bilancio, conferma il metodo virtuoso che ci consente di usare le risorse europee e nazionali, a integrazione dei fondi regionali per sostenere in maniera importante e rilanciare le politiche di sviluppo della nostra regione: lo facciamo ad esempio sulle borse di studio, continuando a garantire piena copertura degli assegni per tutti gli aventi diritto, e per le misure di sostegno e sviluppo del sistema produttivo e della transizione energetica», proseguono Cirio e Tronzano. Che aggiungono: «Approvare il bilancio previsionale in questa fase iniziale dell’anno risponde da un lato alle sollecitazioni della Corte dei Conti che da tempo sollecita iniziative in questo senso e dall’altro di programmare in maniera oculata l’attività, sapendo che le risorse oggi previste saranno integrate nei prossimi mesi essere con ulteriori risorse statali e anche dalla riprogrammazione dei fondi europei prevista a marzo».In particolare il bilancio di previsione finanzia spese, misure e investimenti in Piemonte per oltre 20,4 miliardi di euro, in linea con il 2024, e con un trend crescente rispetto al 19,6 miliardi del 2022 e ai 18,8 del 2020.

Nel dettaglio, il bilancio di previsione assegna oltre 12,6 miliardi alla spesa sanitaria, proseguendo il trend virtuoso di equilibrio dei conti e garanzia di servizi e prestazioni.
Alle politiche agricole, sono assegnati 100 milioni, tra fondi regionali, europei e statali, oltre a quelli gestiti direttamente da Arpea e relativi al complemento regionale per lo Sviluppo rurale.
Sono confermati 153 milioni di risorse regionali alle politiche sociali e per la famiglia, al pari del 2024, come da note preliminari che integrano il ddl bilancio in aula.
107 milioni sono destinati all’energia e alla diversificazione delle fonti energetiche, in crescita rispetto ai 69,4 milioni previsti nel previsionale del 2024.
114 milioni sono assegnati all’istruzione e al diritto allo studio, in aumento rispetto ai 104 dello scorso anno.
In crescita anche le risorse per la sicurezza, giovani e sport: ci sono 1,7 milioni alle politiche di sicurezza, rispetto ai 470 mila euro del previsionale 2024, e 33,4 milioni per politiche giovanili e sport, ovvero 2 milioni rispetto al 2024.
Per le politiche del lavoro e la formazione professionale, il bilancio previsionale assegna 546 milioni di euro, a fronte dei 488 del 2024.
Sono poi 49 i milioni destinati alle autonomie locali (Province, Comuni, Comunità Montane, unioni di Comuni), quasi il 60 per cento in più rispetto ai 28 del 2024, grazie anche all’assegnazione delle risorse Fsc. Confermati poi i 3 milioni per la protezione civile.
Per quanto riguarda le politiche di sostegno al sistema industriale sono previsti 311 per lo sviluppo economico e la competitività, destinati a industria, pmi, artigianato, commercio, ricerca e innovazione, rispetto ai 216 milioni del 2024. Crescono anche le risorse a sostegno del sistema e per il finanziamento di iniziative culturali: sono complessivamente 107,7 milioni, quasi 8 milioni in più rispetto al 2024. Confermati poi i fondi per il turismo che ammontano circa 30 milioni di euro.
Oltre 210 milioni sono destinati allo sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente, 378 milioni per il trasporto ferroviario, su un totale di 816 milioni destinati complessivamente alle politiche di mobilità e al trasporto pubblico.

Da evidenziare il contenimento della spesa prevista sui costi degli affari generali che passano da 886 a 802 milioni, frutto di politiche di spending review e di risparmio sulla gestione dei beni regionali, a partire dai risparmi garantiti dal Grattacielo Piemonte.

CS

Droga, rapina, ricettazione: operazione antimafia a Torino

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Dalle prime ore dell’alba, la Polizia di Stato sta dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, su richiesta della DDA, dal GIP presso il Tribunale di Torino nei confronti di diversi soggetti, tutti di nazionalità italiana, indagati a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, commercio di sostanze anabolizzanti, rapina e tentata rapina a mano armata, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

Nella prima mattinata del 14 gennaio 2025, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della DDA, dal GIP presso il Tribunale di Torino nei confronti di otto soggetti, tutti di nazionalità italiana, indagati a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, commercio di sostanze anabolizzanti, rapina e tentata rapina a mano armata, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.

L’ordinanza è stata eseguita dalla Squadra Mobile e la SISCO; si è provveduto anche al sequestro preventivo penale di svariate somme di denaro nei confronti di altri due soggetti (anche loro di nazionalità italiana), indagati per riciclaggio.

Contestualmente sono state eseguite diverse perquisizioni personali e locali nei confronti di altri indagati per spaccio di stupefacenti e rapina.

Le investigazioni hanno avuto origine nell’ottobre del 2018 a seguito di un controllo a Torino di un soggetto che, a bordo della propria autovettura, occultava in due doppi fondi dotati di telecomandi oltre 400.000 Euro.

Le successive attività investigative, protrattesi per oltre un anno, hanno consentito di acclarare l’esistenza di un vero e proprio sodalizio, attivo a Torino e nei Comuni limitrofi, dedito al traffico di stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina.

L’organizzazione si era strutturata nel corso del tempo, potendo disporre di mezzi per trasportare la sostanza stupefacente, di immobili dove riunirsi nonché occultare e stoccare la droga, e di mezzi di comunicazione dedicati, quali telefoni (alcuni dei quali non intercettabili) e schede telefoniche attivate ad hoc.

Nel corso delle indagini svariati sono stati i riscontri effettuati dagli investigatori con diversi arresti in flagranza ed il sequestro di oltre 30 kg di hashish e finanche di svariate confezioni di farmaci steroidi anabolizzanti.

È stato altresì accertato che, in taluni casi, i proventi in denaro delle cessioni di droga venivano accreditati su alcune carte Postepay dei due indagati per riciclaggio, al chiaro fine di ostacolare la provenienza delittuosa di quelle somme.

Alcuni indagati rispondono anche di una tentata rapina (del novembre 2019) ai danni di un esercizio commerciale di Torino e di tre rapine a mano armata commesse – fra ottobre e novembre 2019 – rispettivamente presso l’agenzia postale di Strada Mongreno di Torino ed altre due attività commerciali di Torino e Settimo Torinese.

Nel complesso, quelle rapine fruttarono agli indagati circa 15.000 Euro.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva. Ciò nondimeno, l’AA.GG. competente, in seno all’Ordinanza applicativa delle misure cautelari emesse a loro carico, hanno ravvisato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti di tutti i destinatari dei medesimi provvedimenti.

Universiadi, una cerimonia inaugurale emozionante di sport e spettacolo

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Inalpi Arena gremita da migliaia di persone per la cerimonia inaugurale della XXXII edizione dei Giochi Mondiali Universitari Fisu, di scena a Torino da oggi fino al 20 gennaio. Danze, musica e coreografie emozionanti  con i Ping Pong Pang, gruppo di hip hop e le percussioni degli Psycodrummers, poi Tony Frebourg, del Cirque du Soleil, il Sunshine Gospel Choir e un tocco locale con gli Sbandieratori della città di Grugliasco. Momento clou dello spettacolo l’esibizione del maestro Giovanni Allevi. La  Sfilata delle Nazioni, tra atleti e vessilli ha preceduto l’accensione della Fiaccola, che ha raggiunto Piazza Castello collocata su un drone.

Alex Cotoia assolto in appello. Uccise il padre per difendere la madre

Alex Cotoia, il giovane di 22 anni accusato di aver ucciso il padre con 34 coltellate per difendere la madre, oggi è stato assolto dalla Corte di Assise di Appello a Torino. Il 30 aprile 2020,  il ragazzo era intervenuto nell’ultima  lite in famiglia per difendere la  mamma dall’aggressione del marito. La conferma della sentenza di primo grado, ovvero assoluzione per legittima difesa – è giunta ora al termine dell’appello bis. La Cassazione, nel luglio scorso, accogliendo la richiesta della procura generale aveva disposto un nuovo processo. Il ragazzo nel dicembre dello scorso anno, era stato condannato a 6 anni,  6 mesi e venti giorni di reclusione.

Lo Stato chiede 6,8 milioni di euro e la procura 88 anni di carcere per i danni dei No Tav

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La cifra è di 6 milioni e 800 mila euro: tanto è stato chiesto  dall’Avvocatura dello Stato ai componenti del centro sociale Askatasuna imputati nel maxi processo del tribunale di Torino.

È la richiesta della Presidenza del Consiglio e dei ministeri dell’interno e della difesa parte civile nel procedimento, motivata dalle spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni e da polizia e carabinieri durante i disordini presso  i cantieri del Tav in valle di Susa. In tutto sono 28 gli imputati del processo, 16  dei quali rispondono di associazione per delinquere. La procura ha chiesto condanne per circa 88 anni di carcere complessivi.

Allarme caro energia per le imprese: “l’aumento potrebbe essere di 30 mila euro”

Come previsto lo stop del flusso di gas russo attraverso l’Ucraina ha riportato i prezzi del gas a livelli dell’autunno 2023. Va da sé che questa situazione potrebbe creare problemi seri alle imprese e alle famiglie che già pagano una bolletta del gas più alta rispetto a quanto succede negli altri Paesi europei.

In particolare, le imprese, in questi primi giorni del 2025 hanno visto le quotazioni del prezzo del gas superare il tetto dei 50 euro per megawattora.

 

Nel 2025 la stima di Nomisma energia rispetto alla bolletta energetica è di 200-300 euro per una famiglia media italiana mentre per un’impresa media l’aumento potrebbe essere di 30 mila euro.

 

In pratica, se nello scorso anno, (secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato), le piccole e medie imprese italiane hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue, per il 2025 si hanno proiezioni di costi che potrebbero essere maggiorati fino al 15% a causa del “caro metano”.

 

Le imprese che potrebbero essere maggiormente penalizzate sono quelle cosiddette energivore che hanno bisogno di grandi quantità di energia per produrre come quelle della ceramica, vetro, lavorazione di metalli, acciaio, pulitintolavanderie ecc

 

“Questa crisi energetica, a breve, si ripercuoterà negativamente sull’occupazione e sull’intera economia perché quando le piccole imprese soffrono e i posti di lavoro sono a rischio, consumi e crescita subiscono una frenata – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte -Il mondo produttivo, già in crisi per una congiuntura particolarmente negativa dovuta alla crisi dell’automotive, che ha convolto tutto l’indotto, per il decalage del Superbonus che ha frenato il comparto dell’edilizia, per il possibile aumento delle accise che sta preoccupando l’autotrasporto, deve ora fare i conti con i rincari dell’energia.”

“Servono politiche mirate per affrontare e prevenire i rincari senza dover subire sistematicamente gli effetti della crisi energetica-conclude Felici– Inoltre si rischia la speculazione nei contratti che potrebbe mettere in moto una fiammata dei costi non giustificata dall’effettivo aumento della materia prima. Occorre affrontare il problema in un’ottica di breve, di medio e di lungo termine. Nel breve termine gli strumenti sono quelli di supporto alle aziende, che hanno il costo dell’energia che incide in maniera importante, possibilmente in un quadro di armonizzazione con gli incentivi che anche nel resto d’Europa si danno alle aziende. Nel medio termine l’unica strada percorribile è la penetrazione delle rinnovabili e la configurazione di un mix a costo ottimale. Nel lungo termine, invece, possiamo certamente aprirci a tecnologie nuove e diverse, sempre naturalmente nell’ottica di un’attenzione ai costi”.

“La bolletta elettrica delle nostre aziende è già tra le più costose d’Europa. – sottolinea Michele Quaglia, vice presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – Le pericolose fluttuazioni dei costi del metano, a causa delle difficoltà di approvvigionamento, rischiano quindi di inasprire una situazione già di per sé complessa, considerato che nel mix energetico il gas ancora pesa per il 42%. Questo problema mostra innanzitutto l’urgenza di interventi di politica energetica da parte del Governo su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, disaccoppiamento dei costi tra energia elettrica e gas, sostegno convinto delle rinnovabili e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica degli edifici. Le imprese, dal canto loro, devono puntare ad azioni efficaci in termini di transizione energetica attraverso una collaborazione sempre più stretta tra attività produttive e territorio. Di qui, la scelta di Confartigianato Cuneo di supportare le aziende creando CER-a, la comunità energetica operativa da giugno 2024 su Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Attraverso le comunità energetiche si dà vita ad un importante progetto etico che pone cittadini e imprenditori al centro, fornendo loro una maggiore consapevolezza del sistema di produzione ed erogazione dell’energia e una buona protezione dalle fluttuazioni dei costi. Rappresentano quindi un’importante realtà di visione, grazie alla quale sarà possibile raggiungere grandi risultati in termini di sostenibilità ambientale attraverso la condivisione dell’energia.».

«In questi primi sei mesi CER-a ha già ottenuto risultati molto significativi – sottolinea Franco Roagna presidente della CER-a di Confartigianato Cuneo – e l’interesse da parte di imprese, istituzioni e cittadini si sta dimostrando molto alto. Ad oggi abbiamo già attive sul territorio 26 configurazioni che nel 2025 produrranno energia elettrica da fonti rinnovabili per un totale di 11MW. CER-a si sta anche dimostrando un efficace strumento di cambiamento culturale per quanto riguarda la transizione energetica, affiancando ai dati tecnologici valori di natura etica, quali la collaborazione e la sussidiarietà, con la promozione di uno stile di vita orientato alla condivisione e al risparmio energetico. Attraverso la nostra comunità energetica, che non ha scopo di lucro, gli incentivi che vengono generati sono equamente suddivisi tra i produttori, i consumatori e a favore del territorio, con la collaborazione delle amministrazioni locali, a cui viene destinata una parte considerevole degli introiti economici per mitigare la povertà energetica locale e promuovere l’uso consapevole dell’energia.».

cs