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Bardonecchia, un mese dopo l’esondazione si contano i danni: circa 25 milioni

A un mese dal nubifragio di Bardonecchia, si contano i danni. Secondo il Comune i danni ammonterebbero a circa 25 milioni di euro. È quanto ha riportato in aula in Consiglio regionale l’assessore regionale alla Difesa del Suolo e Protezione civile Marco Gabusi, in risposta al question time del capogruppo Pd Raffaele Gallo sui tempi in cui verranno stanziati gli aiuti per il ripristino.

“La scorsa settimana il presidente Cirio ha inviato al Dipartimento di Protezione civile una integrazione alla richiesta di stato di emergenza, il rapporto dell’evento, le ordinanze emesse e la stima dei danni – ha precisato l’assessore Gabusi nella ricostruzione delle tappe – Il sopralluogo del Dipartimento è previsto entro la fine di settembre. Rispetto all’ammontare dei danni, il dettaglio fornito dal comune di Bardonecchia indica: circa 145 mila euro di assistenza alla popolazione; 1.750.000 euro per il ripristino di servizi essenziali; 21.500.000 euro per interventi che mitighino il rischio. Manca al momento la stima dei danni ai privati e alle attività economiche e produttive – conclude l’assessore –  Per le circa 100 auto danneggiate la stima dovrebbe superare 1.500.000 euro”.

“Dalla Regione quindi non c’è stato alcuno stanziamento per Bardonecchia, nonostante sia stato previsto nell’ultimo bilancio un fondo per le emergenze – commenta il capogruppo Pd Raffaele Gallo –  questo significa che i territori colpiti dalla piena del 13 agosto scorso non vedranno nulla fino a che non arriverà il sostegno del Governo. Insieme a un adeguato sostegno economico a livello nazionale, riteniamo che la Regione possa svolgere un ruolo importante e immediato a favore di Bardonecchia con propri fondi”.

A Porta Palazzo come nel Bronx. Lancio di bottiglie e sassi contro auto e vetrine

Violenta notte di teppismo in piazza della Repubblica a Torino. “I cittadini ostaggio di individui intenti a fronteggiarsi lanciando bottiglie contro automobili e vetrine”, denunciano l’assessore regionale alla sicurezza Fabrizio Ricca e la consigliera circoscrizionale Daniela Rodia. Poi la polizia è intervenuta per risolvere la questione. La notte di violenza è stata immortalata domenica sera, in un video in cui si sentono  bottiglie e sassi lanciati contro vetri e auto. Il caos è stato causato da un ragazzo ubriaco , che affermava che qualcuno gli avesse rubato la bici. Perquisito, in tasca aveva un coltello. “Anche  in questa area di Torino ritengo sia necessario far intervenire pattuglie interforze a presidio del territorio”, aggiunge Ricca, che ricorda lo stanziamento di un milione di euro della Regione per la sicurezza di Torino.

Unicef: da Torino un aiuto al Marocco

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Nella notte di venerdì 8 settembre un forte terremoto di magnitudo pari a 6,9 gradi della scala Richter ha devastato la regione centrale del Marocco ed i villaggi sulla catena montuosa dell’Atlante, tra Marrakech e Agadir.

Al momento sono state accertate oltre 2.000 vittime ed altrettanti sono i feriti ma le cifre sono purtroppo destinate a salire, considerato che tanti villaggi colpiti dal sisma non sono stati ancora raggiunti dai soccorritori.

L’ONU stima che nella zona più colpita, entro il raggio di 50 km dall’epicentro del sisma, vivano oltre 380.000 persone: a causa delle potenti scosse, molte abitazioni sono state sbriciolate dalla potenza distruttiva del terremoto.

L’UNICEF è presente stabilmente in Marocco sin dal 1957 con programmi di istruzione, salute, nutrizione, inclusione sociale e protezione dell’infanzia ed è pronto ad intervenire con aiuti umanitari a sostegno della popolazione colpita dalla catastrofe,

fornendo kit di primo soccorso per medicare i feriti; distribuendo acqua potabile, cibo e coperte. Occorre inoltre allestire rifugi sicuri per le famiglie le cui case sono andate distrutte o rese inagibili dal sisma

Un kit d’emergenza fornisce: 1 coperta; compresse per la potabilizzazione dell’acqua; cure mediche per un bambino; cibo terapeutico pronto all’uso.

Con una donazione di 20 euro garantiamo 2 kit d’emergenza

Con una donazione di 50 euro garantiamo 5 kit d’emergenza

Con donazione di 100 euro forniamo 10 kit d’emergenza

 

Per portare il nostro aiuto a bambini e famiglie che vivono questa emergenza abbiamo bisogno del tuo aiuto.

Puoi sostenere gli operatori UNICEF sul campo con una donazione libera, nei seguenti modi:

  • Presso la sede del comitato provinciale di Torino per l’ UNICEF Corso Orbassano 215 10137 Torino;

  • Attraverso un bonifico sul cc BANCA INTESA SAN PAOLO – IBAN: IT25 N030 6909 6061 0000 0182 702 intestato a Comitato italiano per l’UNICEF Onlus , indicando come causale “emergenza Terremoto Marocco

Per ogni proposta, iniziative di sostegno, richiesta di informazioni, sono attivi i seguenti riferimenti:
– Antonio Sgroi – Presidente – cell.: 377 1618383
– comitato.torino@unicef.it  011.5625272-011.5622875

No barriere architettoniche: i soldi ci sono ma i Comuni devono aderire

DALL’ASSESSORE CAUCINO UN APPELLO ACCORATO AI COMUNI PIEMONTESI
Ad oggi soltanto 20 Comuni in tutta la regione hanno risposto al bando che mette sul piatto più di 850mila euro. «Siamo di fronte a un’opportunità unica per migliorare la vita delle persone con disabilità e rischiamo di veder sfumare risorse fondamentali».
I soldi ci sono: circa 850mila euro. E la destinazione di questi danari è non solo importante, ma fondamentale: la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (i cosiddetti «PEBA»), cui i Comuni sono, peraltro, tenuti per legge. E ad oggi – a fronte di una scadenza tassativa fissata per il 29 settembre – hanno aderito soltanto 20 Comuni in tutto il Piemonte, considerando possono presentare domanda tutti coloro che, al 16 febbraio di quest’anno, non abbiano ancora adottato il suddetti Piani.
Su proposta dell’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, infatti, gli uffici dell’assessorato avevano stabilito i criteri di ripartizione e le scadenze dei fondi.
Aderire, poi, è semplice: le istanze di contributo devono contenere la denominazione del Comune richiedente, la dichiarazione di non adozione del PEBA al 16 febbraio 2023, il nominativo del referente per il finanziamento con recapito mail e telefonico, gli estremi del provvedimento comunale di adesione all’avviso e impegno ad adottare il PEBA. E, importantissimo, il cronoprogramma per la realizzazione: le istanze devono essere poi trasmesse a mezzo Pec all’indirizzo ediliziasociale@cert.regione.piemonte.it entro e non oltre, come detto, il 29 settembre. I contributi verranno assegnati entro 30 giorni ed erogati in un’unica soluzione.
Ma ad oggi, come già detto, soltanto 20 Comuni hanno approfittato di questa grande opportunità.
Per agevolare ancora di più i Comuni il fac simile della domanda è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione Piemonte nella sezione dedicata: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/casa/piani-eliminazione-barriere-architettoniche-peba
Spiega l’assessore regionale alle Politiche della Casa, Chiara Caucino: «Nonostante gli ingenti sforzi adottati in questi anni, quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, specie nelle aree più degradate, rimane un problema ancora da risolvere definitivamente. Per tale ragione credo che la Regione – che ha fatto tutto quanto rientra nelle sue facoltà – e i Comuni debbano fare il massimo per rendere sempre più agevole alle persone con disabilità ancora ostacolate da inaccettabili barriere architettoniche  impegnandosi sempre di più per aumentare il benessere dei più fragili, eliminando tutti quegli ostacoli che, di fatto, impediscono loro una vita normale».
Prosegue Caucino: «Abbiamo a disposizione 850mila euro e non penso sia accettabile che soltanto 20 comuni, a meno di 20 giorni dalla scadenza del bando, abbiano mostrato interesse. Da qui il mio appello ai nostri sindaci: si faccia in fretta, non si lascino sul piatto risorse fondamentali, oltretutto destinate per una delle cause più nobili che si possano e si debbano perseguire. Ribadisco ancora una volta – conclude Caucino – che il livello di civiltà di un popolo si misura sulle attenzioni che riserva alle persone con disabilità e, in questo senso, esorto ancora una volta tutti i Comuni ad approfittare di questa opportunità presentando le istanze nei tempi stabiliti, così come i progetti. Auspico che i sindaci comprendano l’importanza di questa opportunità e agiscano di conseguenza».

Blocco diesel euro 5, la Regione: “6 mesi per aggiornare i piani aria”

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Informativa dell’assessore in Quinta Commissione regionale. L’opposizione: “Giunta in ritardo nel valutare alternative”.

Dalla data dell’entrata in vigore del decreto del Governo che proroga l’entrata in vigore del blocco dei diesel euro 5, il Piemonte e le altre Regioni del bacino padano avranno 6 mesi di tempo per aggiornare i piani per la qualità dell’aria e studiare misure alternative.

Questo il contenuto dell’informativa, tenutasi nella quinta Commissione presieduta da Angelo Dago, da parte dell’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati.

L’assessore ha spiegato che “essendo cambiate le condizioni rispetto alla decisione del 2021 che ci vincolava, possiamo mettere insieme diverse misure di compensazione in modo che gli uffici tecnici, attraverso una rimodulazione scientifica, possano realizzare una revisione efficace del piano”.

L’informativa è stata richiesta da Silvana Accossato (Luv) che ha aperto la discussione e ha sottolineato che già in questi mesi si sarebbero dovute valutare le varie misure per la diminuzione delle emissioni.

Diversi gli interventi critici dei gruppi di opposizione: Domenico RossiRaffaele GalloAlberto Avetta (Pd), Sean Sacco e Sarah Disabato (M5s) e Giorgio Bertola (Ev).

Dai banchi della maggioranza sono intervenuti Alberto PreioniStefano AllasiaMatteo Gagliasso e Letizia Nicotra (Lega) a sostegno dell’informativa.

Festa de l’Unità: rimane l’orgoglio di appartenenza. Ma non è una proposta politica

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RIECCOCI QUA. Titolo sicuramente accattivante. Festa dell’Unità a piazza d’Armi con il Pd Torinese che non vuole rinunciare nel voler essere un partito. Buon per loro ed ovviamente un in bocca al lupo sulla riuscita. Tra gli sponsor i sindacati e Lega Coop e poi… basta, ma visti i tempi è già qualcosa.

Tempaccio per l’opposizione, comunque un tentativo è  sempre ben visto. E non manca il ricordo con quella vena di tristezza per un tempo che passando non ritorna.  Tempi dove l’Unità vendeva oltre un milione di copie  grazie ai militanti, i cosiddetti compagni di base. Festa dell’ Unità 1981 a Torino, addirittura la Festa Nazionale dell’Unità. Italia 61 dove si costruì persino  un piccolo borgo con annesso ponte di legno che superava Corso Unità D Italia. Poi il comizio  conclusivo del segretario nazionale del partito comunista italiano. Ancora una volta la potenza organizzativa del Partito, con la P maiuscola. Ancora una volta da tutta l’Italia compagne e compagni ad applaudire il Segretario.
Orgogliosi …ma eravamo già i crisi pur non sapendolo o non capendolo. Otto anni dopo cadde il muro di Berlino. Dopo di allora solo gli ottusi non seppero capirlo. Ora passiamo al Pd e Festa dell’ Unità di oggi. Orgoglio Pd e a Torino 15 giorni dibattiti su tutto, dunque sullo scibile umano… orgoglio più per quello che vorrebbe essere che per quel che è. Ciò che noto è che è un dibattito tutto interno, esponenti del PD o di area Pd. Ciò che manca totalmente sono le politiche delle alleanze. Una parte vuole andare in una direzione un’altra nella direzione opposta… concretamente chi vuole l’accordo con i 5stelle e chi vuole un accordo con Calenda e c. Eterno dilemma da oltre tre anni. Tanto il tempo passa e nulla di concreto avviene. E l’unico momento dove il pd può essere competitivo sono le comunali dove esiste il ballottaggio.
Di fatto il 45 % raggiungibile per essere competitivi è una lontana chimera. Sarà come diceva il nostro vecchio Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat: nulla si può verso il destino cinico e baro. Ma almeno per ora la Schlein non impensierisce la Meloni.
Ci mancavano i 35 liguri ex Pd ora Calendiani nel complicare le cose. Poi fino ad un certo punto visto che la segretaria Pd appariva contenta. Aggiungeva: chi la pensa in questo modo, li c’ è la porta d’uscita. Va beh, contenta lei contenti tutti. Comunque strano modo di preparare le elezioni europee.
Una volta io pensavo  che più voti si prendeva più si poteva dire d’aver vinto.  Pazienza, anche su questo sono decisamente demode’.
Situazione fluttuante? Non saprei. Possiamo dirlo in un altro modo. Fossi uno scommettitore inglese, scommetterei sulla vittoria in Regione Piemonte di Alberto Cirio.
Se poi alle europee il Pd rimane inchiodato intorno al 20% , la svolta a sinistra, almeno per ora non ha pagato. Rimane sicuramente l’orgoglio della appartenenza. Bello fino al romanticismo. Peccato che l’orgoglio non sia una proposta politica.
PATRIZIO TOSETTO

Attraversa i binari: investito da un treno sulla linea ferroviaria Chivasso-Aosta

Sulla  linea  ferroviaria Chivasso-Aosta la circolazione è stata sospesa per l’’investimento – che non ha causato la morte – di una persona tra Ivrea e Montalto Dora.  Si tratta di un anziano che ha attraversato i binari. Ora è ricoverato in ospedale. Sul posto la polizia ferroviaria  e i soccorsi medici. Sono possibili ritardi sui treni regionali.

Un grande Airshow a Torino con le Frecce Tricolori per il Centenario dell’Aeronautica Militare

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Sabato 16 e domenica 17 settembre l’Aeroclub Torino ospiterà all’aeroporto di Torino Aeritalia un grande Airshow per celebrare il Centenario dell’Aeronautica Militare Italiana.

È passato un secolo dal 1923, l’anno in cui la Regia Aeronautica veniva costituita come Forza Armata autonoma, oggi Aeronautica Militare Italiana.

Clou dell’evento sarà lo show della Pattuglia Acrobatica Nazionale (le Frecce Tricolori) che chiude l’Airshow domenica 17 settembre, nel pomeriggio.

“Siamo orgogliosi di ospitare un evento di tale portata – ha sottolineato il presidente dell’Aeroclub Torino, Alberto Bannino – e di offrire al pubblico questo Airshow, che sarà sicuramente entusiasmante ed emozionante, con tanti aerei e piloti acrobatici, elicotteri, alianti, paracadutisti e tute alari, e con il gran finale delle Frecce Tricolori, che si esibirà in uno uno spettacolo aereo di 24 minuti, che torna ad essere proposto dopo 35 anni sulla terraferma, e non solo sul mare, e ha la sua “prima” proprio a Torino”.

Le Frecce Tricolori sono la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) dell’Aeronautica Militare Italiana e costituiscono il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. Sono nate nel 1961. Dal 1982 utilizzano come velivolo gli Aermacchi MB.339 A/PAN MLU e hanno la loro sede operativa presso l’Aeroporto di Rivolto (Udine). Contano dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, e sono la pattuglia acrobatica più numerosa. Il ricco ed emozionante programma di volo, con ben 18 figure e della durata di 24 minuti, l’ha resa la pattuglia acrobatica più famosa e riconosciuta come la miglior al mondo.

Ma il pubblico non rimarrà a bocca aperta solo per le mitiche Frecce Tricolori.

Sono tantissime le esibizioni che coinvolgeranno il pubblico dalle 11 alle 17, di sabato 16 e domenica 17 settembre (in entrambe le giornate apertura dei cancelli alle 9).

Sabato 16 settembre, alle 10,30, il via alla due giorni di spettacolo avverrà con la Cerimonia di Apertura, alla presenze delle autorità istituzionali e con un breve momento musicale bandistico.

Tra i protagonisti dell’Airshow si esibiranno, tra gli altri, il monoposto CAP 231, aereo molto amato tra i piloti acrobatici e uno dei pochi acrobatici interamente costruito in legno, longherone compreso. Per gli appassionati di aerei militari si potranno vedere in volo il celebre jet jugoslavo da addestramento dei tempi della “Guerra Fredda”, Galeb “23191” YU-YAH, simile al nostro Aermacchi MB 326, anch’esso protagonista dell’Airshow. L’Aermacchi MB-326 rappresenta non solo il primo aviogetto militare, progettato e fabbricato dall’industria aeronautica italiana a fine anni Cinquanta, ma anche il più grande successo commerciale della stessa.

Agli albori del volo, negli anni Venti del secolo scorso, proprio quando in Italia si creava la Regia Aeronautica, i pionieri del cielo si cimentavano in temerarie esibizioni sulle ali dei loro velivoli in volo. Danielle e suo marito Emiliano, coppia di svizzeri del team Stearman, ricreeranno le atmosfere d’antan di quella romantica epoca con le loro performance da Wingwalker.

E poi gli elicotteri, il volo a vela, i paracadutisti e le performance degli acrobati volanti con le tute alari, le cosiddette “Wingsuit”.

Prenotazione necessaria per accedere all’area spettatori

Per accedere all’area spettatori nelle due giornate dell’Airshow è  obbligatoria la prenotazione sul sito dell’Aeroclub Torino https://eventi.aeroclubtorino.it sul quale è possibile scegliere tra varie proposte d’ingresso, consultare le informazioni sugli accessi, sui parcheggi e sui divieti imposti dalla normativa corrente sui grandi eventi.

L’Airshow avrà un’impronta Green. L’invito al pubblico è di raggiungere l’aeroporto di Torino Aeritalia comodamente con la metropolitana, scendendo alle fermate Marche, Paradiso o Fermi. Per chi volesse venire con la propria auto, si informa che non sarà consentito né percorrere, né parcheggiare nelle strade limitrofe all’aeroporto, ma sarà obbligatorio lasciare la propria autovettura o motocicletta nei parcheggi dedicati della Pellerina e del centro commerciale La Certosa di Collegno e proseguire con le navette – appositamente predisposte – da Gtt Torino, usufruendone con i consueti titoli di viaggio dei mezzi pubblici Gtt.

Le navette Gtt partiranno da corso Appio Claudio all’angolo con corso Lecce, a Torino e dal centro commerciale La Certosa di Collegno, con tappa intermedia al parco Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, all’angolo con viale Certosa, a Collegno.

Sarà disponibile un parcheggio disabili gratuito su strada Vicinale della Berlia, chiusa al traffico ed accessibile solo da via della Pellerina alle auto munite di contrassegno disabili.

Sarà possibile parcheggiare le biciclette su corso Marche, in uno spazio ad hoc riservato.

L’ingresso ai cancelli avverrà attraverso il QR code di prenotazione. Al pubblico verrà consegnato un contrassegno adesivo indicante il settore di appartenenza tra gli otto grandi settori previsti. Per assicurare un deflusso regolare alla fine dello spettacolo delle Frecce Tricolori, si potrà assistere ad un intrattenimento musicale con un Dj Set.

Numerose postazioni di ristoro – di vendita di cibo e bevande – saranno dislocate in vari punti dell’area riservata al pubblico, per tutta la durata della manifestazione nelle due giornate.

Per accrediti stampa e fotografi, scrivere esclusivamente a comunicazioni@aeroclubtorino.it

Sabato 16 il concerto dei Pink Sound

Una parentesi di intrattenimento caratterizzerà la serata di sabato 16 settembre, quando alle 21,30 si esibiranno sul palco dell’aeroporto Torino Aeritalia-Aeroclub Torino la tribute band dei Pink Floyd “Pink Sound”, in occasione di un’altro anniversario, i cinquant’anni anni del mitico album “The Dark Side Of The Moon”. Con i “Pink Sound” ci saranno sul palco due ospiti d’eccezione, occasione unica e imperdibile per i fan dei Pink Floyd: canteranno le due coriste originali della band di Waters-Gilmour-Wright-Mason, Durga McBroom e Machan Taylor.

Il costo del biglietto del concerto è di 15 euro. Prenotazione e biglietti sempre su https://eventi.aeroclubtorino.it

L’area dell’Aeroclub dove si terrà il concerto è vocata ad ospitare grandi eventi, sullo stile del Campo Volo di Reggio Emilia, che ha ospitato negli ultimi due anni artisti del calibro di Ligabue, Laura Pasini e Zucchero. Lo show tributo di “The Dark Side Of The Moon” vuole essere un banco di prova per proporre a livello nazionale e internazionale lo spazio per grandi eventi musicali.

Aggiornamenti sui social e sul sito www.aeroclubtorino.it

La carica dei 500 mila. Tanti (in leggero calo) gli studenti che tornano sui banchi di scuola in Piemonte

Scende di poco, eccetto che alle superiori, il numero degli studenti che lunedì tornano sui banchi per il primo giorno di scuola in Piemonte.
In tutto saranno 500.322, gli alunni  che riprenderanno le lezioni, 4.443 in meno rispetto all’anno scorso. In aumento, però, di 1.335 alla secondaria di secondo grado, per un totale di 25.412 classi o sezioni in 539 istituzioni scolastiche statali. Inoltre si aggiungono 51.310 studentesse e studenti delle scuole paritarie, in 2.579 classi o sezioni in 686 scuole, il 73% delle quali sono scuole dell’infanzia.
I dati dell’Ufficio scolastico regionale indicano che il Piemonte ha  65.456 docenti, di cui 17.400 di sostegno, con 3.507 immissioni in ruolo su posti comuni e 1.261 di sostegno. I supplenti sono 15.500, il 57,5% per il sostegno. Per quanto riguarda il personale Ata, sono  state effettuate 801 immissioni in ruolo e assegnati 2.858 contratti a tempo determinato.

Salvata bambina con l’impianto di pacemaker, al Regina Margherita grazie ad alert inviato al medico

Per la prima volta una bambina di 13 anni è stata salvata tempestivamente grazie alla telemedicina, che ha permesso di intervenire immediatamente con l’impianto di un pacemaker dopo un arresto cardiaco verificatosi mentre si trovava nella sua abitazione.
La bambina accusava periodicamente malori, che spesso le causavano anche perdite di conoscenza, ed aveva consultato numerosi medici, finché si era cominciato a sospettare un problema cardiaco. Ma era solo un sospetto. Qualche mese fa era stata portata all’ospedale Infantile Regina Margherita, dove il dottor Fulvio Gabbarini (Responsabile dell’Aritmologia pediatrica, facente parte del Dipartimento di Pediatria, diretto dalla professoressa Franca Fagioli) le aveva impiantato sottocute un piccolo apparecchio chiamato Loop Recorder, che controllava in tempo reale ovunque lei fosse ogni suo battito cardiaco e lo registrava, in modo da documentare se i suoi malori fossero effettivamente causati dal suo cuore.
Questo piccolo apparecchio miniaturizzato è il frutto di una tecnologia elettromedicale molto avanzata, che, nel pieno rispetto della normativa europea sulla privacy, permette di analizzare il ritmo cardiaco e di trasmettere le registrazioni ad un server centrale, al quale ci si collega in maniera crittografata per visionare queste registrazioni.
Tramite la telemedicina la bimba era sottoposta quindi ad un monitoraggio cardiaco continuo da remoto ovunque si trovasse, senza che dovesse andare in ospedale: in poche parole il cardiologo può controllare il cuore di qualsiasi bambino mentre questi è a casa che gioca nella sua cameretta o dorme nel lettone.
Il nostro cuore funziona a corrente, c’è un punto da cui parte il segnale elettrico ed una strada che porta questo segnale in tutto il cuore per farlo contrarre e pompare così il sangue. Problemi in questo meccanismo elettrico, sia che il cuore batta all’impazzata sia che l’impulso non si formi più o che non abbia più la strada su cui viaggiare, possono portare all’arresto cardiaco e alla morte. E’ il caso della piccola paziente.
Il Loop Recorder trasmette ad un server centrale quello che registra, ma per questa bambina il dottor Gabbarini lo aveva programmato in maniera tale che potesse anche trasmettere un SMS sul suo cellulare, nel caso si verificassero eventi pericolosi: la paziente infatti era particolarmente a rischio, perché la sua malattia aveva dimostrato di peggiorare velocemente.
Il giorno di Ferragosto la bambina si sente di nuovo male e sviene. Immediatamente i genitori portano la bambina all’ospedale Regina Margherita, ma intanto il Loop Recorder aveva registrato che il suo cuore si era fermato per venti secondi prima di ripartire di nuovo, ed aveva già trasmesso un SMS di “alert” sul cellulare del dottor Gabbarini, che in quel momento si trovava in vacanza fuori regione. Appena ricevuto l’SMS il medico è partito immediatamente per Torino e le ha impiantato un pacemaker, onde evitare che si potessero ripetere a breve altri episodi che mettessero a rischio la sua vita.
La telemedicina ha così permesso di diagnosticare due cose: che l’impulso elettrico periodicamente non si generava e che non aveva più una strada da percorrere per poi permettere al cuore di pompare.
Il pacemaker impiantato quindi non solo ha assicurato la continua formazione dell’impulso elettrico, ma siccome è stato impiantato con una tecnica detta di “pacing paraHissiano”, ha praticamente ricostruito artificialmente anche quella strada interrotta.
Dopo l’intervento la bimba successivamente è stata dimessa dall’Aritmologia pediatrica ed è tornata nel suo domicilio in buona salute.