L’inchiesta per i fatti di piazza San Carlo, il pasticcio sulle slot machines, lo sgombero della palazzina ex Moi (che viene presentato come una notizia anche se la notizia è il continuo ritardo rispetto ad una vicenda che si trascina da anni. Queste sono le notizie che campeggiano di questi tempi sulle pagine dei giornali a Torino e che riguardano i vari livelli di governo locale. Torino, oggi, è una città completamente ferma, ripiegata, da un lato sull’esigenza di accertare responsabilità, dall’altro sull’incapacità di affrontare non solo le questioni di routine , ma anche e soprattutto le questioni di largo respiro . La mancanza di visione riduce la politica a mera ricerca o difesa dell’immagine personale di chi ricopre o aspira a ricoprire determinate cariche. Oggi l’ intervista del Presidente ella Camera di Commercio Ilotte sull’esigenza di “fare squadra” con Milano riesce a stento a farsi largo tra i piccoli interessi di bottega. Ma a Torino in Comune ed in Regione manca , appunto, la capacità di astrarsi dal quotidiano. A mio avviso occorre far decollare l’idea della grande metropoli del nord e promuovere in tutte le sedi quella integrazione necessaria , ormai, tra Milano e Torino. Lo scandalo del sorteggio relativo all’Agenzia del Farmaco dovrebbe servire da stimolo per portare avanti una battaglia comune in vista delle prossime opportunità.
Oggi come Partito democratico abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali di GTT. Intendiamo istituire un tavolo di confronto permanente che segua l’evolversi della situazione accompagnandolo con una nostra proposta politica
L’audizione dei Revisori dei Conti in commissione si è svolta in un clima a dir poco lunare. I consiglieri grillini si sono inalberati contro le cifre e le spiegazioni fornite dai Revisori sul bilancio preventivo della giunta pentastellata
“L’impegno
comuni ed un elevato numero di cittadini viva in essi, e di Ermete Realacci, promotore della legge che è stata recentemente approvata dal Parlamento. E proprio quest’ultimo ha ricordato che “questo è soltanto l’inizio di un percorso”. Tra i presenti in rappresentanza della Valcerrina, alessandrina e torinese, i sindaci di Gabiano, Domenico Priora, di Ponzano, Paolo Lavagno, con l’assessore Pierfelice Penazzi, il consigliere Massimo Iaretti di Villamiroglio in rappresentanza del sindaco Paolo Monchietto e il sindaco di Lauriano, Matilde Casa
PER PREVENZIONE, INFORMAZIONE, CURA E ASSISTENZA
Il Partito Democratico Metropolitano di Torino lunedì 20 novembre, sarà presente al presidio in piazza Castello, dalle ore 15, a fianco dei lavoratori GTT
Dopo sessant’anni, per la precisione cinquantanove, l’Italia non parteciperà alla fase finale dei mondiali di calcio di “Russia 2018”. Una nazionale mediocre, priva di gioco e di risultati, è stata giustamente eliminata dalla modesta squadra svedese.
dalla politica. Già lei allora! Fu travolta dalla Vincenzi e invece di mantenere fede e ritirarsi, pretese una candidatura alle elezioni politiche senza passare al vaglio delle primarie, con conseguente carica di Sottosegretario prima e Ministro poi. E che dire dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, che alle Primarie per il Sindaco di Roma del 2013, vinte da Ignazio Marino, arrivò solo terzo con un modestissimo risultato? E che dire, di nuovo, del secondo arrivato sempre in quelle primarie, David Sassoli, che è attualmente Vice Presidente del Parlamento Europeo? Chi quelle primarie le vinse (Ignazio Marino) fu cacciato con una congiura “notarile” organizzata dal suo stesso partito. E poi come dimenticare la straordinaria sconfitta di Renzi al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016? “Se perdo, mi ritiro dalla politica”, affermò. Un vizio, quello del dichiarare, evidentemente non solo suo: insieme a Maria Elena Boschi ed all’allora Vice Presidente del Senato furono tutti premiati con sottosegretariati e ministeri. In un Paese, l’Italia, dove molti, troppi hanno smarrito la dignità, evidentemente vince chi perde!
