“Battisti deve essere il primo di una lunga serie. La Lega presenterà una mozione alla Camera per sollecitare con determinazione l’estradizione degli oltre 50 terroristi condannati in via definitiva e latitanti in Francia Nicaragua, Argentina, Cuba, Algeria, Libia, Angola”. Così il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari (nella foto piccola a sinistra) e il deputato Daniele Belotti primo firmatario della mozione. “La svolta impressa dal nuovo governo brasiliano – sottolineano i due deputati del Carroccio – può segnare la fine delle vergognose protezioni garantite da alcuni Stati stranieri, in particolare la Francia, a terroristi condannati a pene definitive, molti all’ergastolo. I familiari delle vittime di questi terroristi stanno attendendo da fin dagli anni 70 e 80 di avere giustizia e lo Stato non può
permettersi di vedere le proprie condanne, per lo più definitive, assolutamente disattese per la copertura politica offerta da autorità estere. Tra i terroristi in latitanza in Francia – concludono Molinari e Belotti -, figurano diversi condannati all’ergastolo come le ex brigatiste Simonetta Giorgieri e Carla Vendetti, entrambe condannate all’ergastolo nel processo Moro ter e chiamate in causa anche per i delitti D’Antona e Biagi, i Br Sergio Tornaghi e Marina Petrella, mentre in Nicaragua risulta latitante Alessio Casimirri, su cui gravano ben 6 ergastoli per il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro”.
Nel nome del popolo


Anche la politica faccia la sua parte per l’Auxilium
“Serve il supporto di tutti affinché questo fiore all’occhiello cittadino resti ai vertici dello sport nazionale”
Auspico che l’attuale situazione dell’Auxilium si sblocchi e che si risolva in modo da garantire un futuro ad alto livello per il basket torinese, sia che ciò avvenga tramite un positivo accordo con il gruppo romano sia che ciò sia reso possibile tramite l’ingresso di nuovi soci a supporto dell’attuale proprietà. Sarebbe
imperdonabile perdere un patrimonio quale quello rappresentato dall’Auxilium. Invito dunque la Sindaca e l’Amministrazione tutta a spendersi a favore dell’Auxilium. Questa realtà dello sport torinese deve restare ai vertici. Il mio appello è anche rivolto agli imprenditori del territorio, affinché valutino seriamente, in caso di mancato accordo, la possibilità di acquisire quote cooperando con la proprietà di Antonio Forni, dimostrando così il loro amore per Torino e per la sua offerta sportiva. L’augurio è anche che Fiat resti parte integrante e sostanziale del progetto. La storia del basket a Torno è gloriosa ed è parte integrante dell’altrettanto gloriosa storia sportiva della città. Anche con i risultati sportivi dell’Auxilium la nostra città acquisisce lustro e visibilità a livello nazionale e internazionale.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino
Nei giorni scorsi si riferiva di una mozione di sfiducia di “tutte” le opposizioni verso l’Assessora all’Istruzione. Non erano “tutte”, Torino in Comune non le aveva sottoscritte. Per più ragioni: le opposizioni nel tempo hanno chiesto le dimissioni di Pisano, di La pietra e ora di Patti e non pare granché in quanto costruzione di un’alternativa la pratica del tiro al piccione, di volta in volta su ogni singola emergenza, lo afferma la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio.
Più importante però il fatto che le debolezze contestate alla ex Assessora Patti hanno più padri e sicuramente una madre. La riduzione delle tariffe per la ristorazione scolastica, a partire dalla delibera proposta da Torino in Comune, è stata affossata dall’Assessore Rolando. I disservizi dei trasporti scolastici e per disabili hanno visto l’Assessora Patti sovraesposta rispetto agli altri referenti della Giunta e certamente non sostenuta da una Sindaca che si é fatta fotografare in solidarietà coi manifestanti, ma mai ha ritenuto di prendere le redini nelle trattative con Tundo, ovvero di far valere la responsabilità pubblica rispetto alle irresponsabilità di un privato. Non sono mancate le ingenuità e gli errori da parte dell’Assessora uscente, ad es. nelle relazioni coi dirigenti scolastici sulle vaccinazioni o sul pasto domestico o sui cambi sede come per la scuola di via Tollegno e puntualmente li abbiamo denunciati. In questi trenta mesi però la pratica del capro espiatorio per coprire debolezze della Giunta e di chi la guida è stata utilizzata troppe volte, dalla rimozione dell’ex Assessore all’Ambiente Giannuzzi ai due portavoce della Sindaca. La mozione di “tutte” le opposizioni (meno qualcuna) ha dato una mano a continuare così. La maggioranza 5 Stelle oggi ha rifiutato la procedura di urgenza alla mozione delle opposizioni, consentendo alla Sindaca di giocare di anticipo. Le opposizioni che hanno sottoscritto la mozione rivendicheranno il merito di aver obbligato la Sindaca a un atto dovuto. Chi decide veramente in Giunta e in maggioranza continuerà indisturbato: cambiare tutto perché nulla cambi, fino al prossimo incidente e al successivo assessore “debole” al quale “tutte” le opposizioni non faranno mancare una mozione di sfiducia, conclude Artesio.
Nei giorni scorsi si riferiva di una mozione di sfiducia di “tutte” le opposizioni verso l’Assessora all’Istruzione. Non erano “tutte”, Torino in Comune non le aveva sottoscritte. Per più ragioni: le opposizioni nel tempo hanno chiesto le dimissioni di Pisano, di La pietra e ora di Patti e non pare granché in quanto costruzione di un’alternativa la pratica del tiro al piccione, di volta in volta su ogni singola emergenza, lo afferma la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio.
Più importante però il fatto che le debolezze contestate alla ex Assessora Patti hanno più padri e sicuramente una madre. La riduzione delle tariffe per la ristorazione scolastica, a partire dalla delibera proposta da Torino in Comune, è stata affossata dall’Assessore Rolando. I disservizi dei trasporti scolastici e per disabili hanno visto l’Assessora Patti sovraesposta rispetto agli altri referenti della Giunta e certamente non sostenuta da una Sindaca che si é fatta fotografare in solidarietà coi manifestanti, ma mai ha ritenuto di prendere le redini nelle trattative con Tundo, ovvero di far valere la responsabilità pubblica rispetto alle irresponsabilità di un privato. Non sono mancate le ingenuità e gli errori da parte dell’Assessora uscente, ad es. nelle relazioni coi dirigenti scolastici sulle vaccinazioni o sul pasto domestico o sui cambi sede come per la scuola di via Tollegno e puntualmente li abbiamo denunciati. In questi trenta mesi però la pratica del capro espiatorio per coprire debolezze della Giunta e di chi la guida è stata utilizzata troppe volte, dalla rimozione dell’ex Assessore all’Ambiente Giannuzzi ai due portavoce della Sindaca. La mozione di “tutte” le opposizioni (meno qualcuna) ha dato una mano a continuare così. La maggioranza 5 Stelle oggi ha rifiutato la procedura di urgenza alla mozione delle opposizioni, consentendo alla Sindaca di giocare di anticipo. Le opposizioni che hanno sottoscritto la mozione rivendicheranno il merito di aver obbligato la Sindaca a un atto dovuto. Chi decide veramente in Giunta e in maggioranza continuerà indisturbato: cambiare tutto perché nulla cambi, fino al prossimo incidente e al successivo assessore “debole” al quale “tutte” le opposizioni non faranno mancare una mozione di sfiducia, conclude Artesio.
“Francamente le ragioni addotte dai promotori della seconda manifestazione Si Tav a carattere nazionale di sabato a Torino – dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Torino e componente la segreteria nazionale Prc – suonano alquanto patetiche. Senza la Torino-Lione, ovvero di un’opera che autorevoli studiosi hanno dimostrato essere inutile e fonte di un immane spreco di denaro pubblico, “l’Italia perderebbe la più grande occasione di rilancio dei prossimi decenni”. Quasi una questione di vita o di morte per il nostro Paese. Una boiata pazzesca che dice della vacuità di argomentazione della cordata trasversale di politici, amministratori, industriali del Nord promotori della manifestazione pro Tav il cui solo interesse, in realtà, sono gli appalti miliardari. Sergio Chiamparino, il Pd, unitamente alla Lega e alle altre forze di destra, sono parte integrante di
questa cordata mossi dall’idea di un ritorno di consenso elettorale. Il progetto della Torino-Lione, in assenza di previsioni di traffico che la giustifichino, era e rimane uno scandalo tanto più a fronte della possibilità di realizzare un potenziamento della linea storica esistente. Le forze di governo la smettano di barcamenarsi, di fare melina, di continuare a dire tutto e il contrario di tutto per meri giochi di potere. Rendano subito trasparenti i risultati dell’ultima analisi costi benefici effettuata dalla commissione esperti anche se, in verità, di analisi che hanno smentito l’utilità dell’opera ce ne sono state a iosa. La Torino Lione, com’è stato ribadito nella grande manifestazione dell’8 dicembre scorso, molto semplicemente non s’ha da fare!”
“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario della Lega in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della
manifestazione”. “Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”. Replica la sindaca di Torino, Chiara Appendino: “fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera. Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi”.
“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario della Lega in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della
manifestazione”. “Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”. Replica la sindaca di Torino, Chiara Appendino: “fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera. Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi”.
Clelia Ventimiglia
L’incognita Tav pesa sulla politica



L'incognita Tav pesa sulla politica


