Lista Cirio: Solidali con le Forze dell’Ordine
Un atto in Consiglio regionale per tutelarne l’immagine e l’onore
Il Gruppo consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale depositerà in Consiglio Regionale un Ordine del Giorno in cui impegna la Giunta a esprimere in tutte le sedi istituzionali, a livello nazionale e internazionale, la solidarietà del Consiglio Regionale del Piemonte, a fronte delle affermazioni dell’Ecri, Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza, organo di monitoraggio del Consiglio d’Europa, che nulla a che vedere hanno con una realtà di dedizione, sacrificio, spirito di servizio che oltre 99mila agenti di Polizia dello Stato, più di 64mila agenti della Guardia di Finanza e oltre 100mila Carabinieri dimostrano ogni giorno e in ogni occasione.
Le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine sono attivi nella tutela dei cittadini, nel contrasto alla criminalità, nella lotta alle mafie e al terrorismo, operano per la legalità e la sicurezza della comunità nazionale e rappresentano un importante presidio per la tutela dei diritti e della democrazia.
Ci uniamo allo stupore espresso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da altre cariche istituzionali, rispetto alle dichiarazioni dell’Ecri e ribadiamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine che ringraziamo per il preziosissimo e insostituibile lavoro svolto per il bene della collettività.
Silvio Magliano, Capogruppo Lista Civica Cirio Presidente
Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale
Sergio Bartoli
Mario Salvatore Castello
Elena Rocchi
Daniele Sobrero
Per il 2024 la Regione Piemonte ha disposto un trasferimento di quasi 45 milioni di euro agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali. Lo ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, rispondendo all’interrogazione di Monica Canalis (Pd).
“Alcuni dei 45 enti gestori del Piemonte ricevono dalla Regione meno risorse di altri, sulla base di criteri demografici e di dispersione territoriale stabiliti nel 2010. Credo che sia tempo di aggiornare questi criteri, tenendo conto del mutato quadro epidemiologico e demografico. L’obiettivo è evitare iniquità e garantire uniformità delle politiche sociali” ha replicato Canalis.
La Regione, come spiegato, individua nella gestione associata, e in particolare in quella consortile, la forma idonea a garantire l’efficacia e l’efficienza degli interventi e dei servizi sociali di competenza dei Comuni.
Nell’interrogazione, Canalis ha sottolineato come negli ultimi anni gli enti gestori abbiano dovuto far fronte a un aumento delle povertà materiali ed educative, del disagio psichico, della non autosufficienza, delle problematiche famigliari, della condizione giovanile e della genitorialità, della solitudine, soprattutto dopo gli anni della pandemia di Covid 19. Inoltre dal 2023 gli stessi enti gestori hanno dovuto gestire le domande per i nuovi bandi domiciliarità e residenzialità del bonus “Scelta Sociale”.
PENTENERO – VALLE – CONTICELLI (PD): “UNA BASE DA APPROFONDIRE”
In Commissione Sanità del Consiglio regionale è stato presentato uno studio clinico gestionale di AGM Project Consulting e Ires Piemonte relativo al dimensionamento della rete ospedaliera e territoriale del Piemonte, nonché della rete di emergenza-urgenza, che, secondo il Presidente della Commissione Icardi, dovrebbe rappresentare la base del nuovo piano socio-sanitario.
“Si tratta di un interessante strumento di conoscenza e di progettazione, utile a imbastire la discussione sul nuovo piano sociosanitario su basi scientifiche e oggettive. Sarà interessante, quindi, approfondire come questo modello ha valutato i nuovi ospedali e, soprattutto, i servizi dei vari ambiti territoriali e dei presidi già presenti, caso per caso. Certo la responsabilità delle scelte alla fine ricade sulla politica: prendo ad esempio la vicenda del Martini, condannato alla chiusura dal piano di rientro, salvato da Saitta e, nel corso dell’ultima consiliatura, interessato da imponenti lavori fino a diventare l’ospedale più moderno della città” dichiara il Vicepresidente della Commissione Sanità Daniele Valle (Pd).
“L’analisi tiene conto dell’esistente, ma rispetto alle possibili evoluzioni la politica deve dire in che direzione intende andare. Ad esempio i quasi seimila parti annui del Sant’Anna sono un numero abnorme, che va redistribuito sul territorio, con particolare attenzione alla zona nord. E, ancora, se si pensa ad un polo materno infantile, dove si colloca la ginecologia non legata al parto? Si intende tenere la salute delle donne fuori dal polo di eccellenza e di ricerca del Parco della Salute? Queste sono domande a cui non può rispondere un’indagine tecnica, ma dipendono dalla programmazione e dalle scelte dei decisori politici” spiega la Consigliera regionale Pd Nadia Conticelli.
“Quello che è stato reso evidente oggi è che non esiste alcuna strategia nella gestione della nostra sanità da parte della Giunta Cirio – conclude la Presidente del Gruppo Pd Gianna Pentenero – E ancora una volta appare assurda l’idea di scorporare Regina Margherita e Sant’Anna dalla Città della Salute. Vorremmo, poi, a fronte anche di studi così importanti, avere finalmente una pianificazione dettagliata delle risorse destinate all’edilizia sanitaria. Tanti interrogativi restano aperti e credo che siamo veramente lontani dalla creazione di un piano sociosanitario, mentre ci si limita a procedere con decisioni a spot e molto confuse”.
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POLITICA
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Un’opportunità in più di accoglienza e vita per le cittadine piemontesi
Il Consiglio Regionale ha approvato oggi un Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale che impegna la Giunta Regionale a predisporre tutte le iniziative necessarie per la collocazione di una “culla per la vita” in ogni struttura sanitaria sul territorio regionale che disponga di un reparto di pediatria o neonatologia e ad attuare una opportuna campagna di informazione in tutta la regione.
La Culla per la vita è un dispositivo riscaldato e collegato con i servizi sanitari di primo soccorso nel quale le madri in difficoltà possono lasciare il neonato in totale anonimato, aprendo la strada a un percorso di adozione, senza riconoscerlo.
La culla per vita è un’opportunità che affianca il percorso del parto in anonimato e un’alternativa a gesti estremi di disperazione, in quanto offre alla madre l’opportunità di lasciare il neonato con la certezza che in breve tempo incontrerà persone e sanitari pronti a prendersene cura.
Ci auguriamo che quest’Ordine del Giorno trovi quanto prima completa attuazione, diffondendo la culla per la vita in tutte le strutture sanitarie piemontesi che dispongano di un reparto di neonatologia o pediatria e che un’adeguata campagna informativa porti a conoscenza di questa opportunità il maggior numero possibile di cittadine e cittadini piemontesi.
I dati pubblicati dall’Istat e relativi al 2023 riportano un calo delle nascite rispetto al 2022 del 3,4%: l’anno scorso sono nati soltanto 379.890 bambini, con un record negativo di 1,2 figli per donna che colloca l’Italia agli ultimi posti al mondo per natalità. Quello relativo alle “Culle per la vita” è soltanto un piccolo passo, ma nel corso della legislatura il nostro Gruppo si impegnerà perché siano messe in campo tutte le azioni possibili a favore della famiglia e della natalità.
Attualmente in Piemonte sono operative tre “Culle per la vita”:
- Casale Monferrato – Movimento per la Vita (via Gonzaga 65);
- Giaveno (TO) – Centro Accoglienza alla Vita l’Annunciazione (via Rametti angolo via Seminario – di fronte all’ospedale);
- Torino – Movimento per la Vita, presso Ser.MI.G (Arsenale della Pace, piazza Borgo Dora 61).
Silvio Magliano, Capogruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale in Consiglio Regionale
Sergio Bartoli
Mario Salvatore Castello
LA REGIONE ALZI LA VOCE CON IL GOVERNO”
«In attesa che l’intelligenza artificiale applicata al nuovo Cup regionale risolva ogni problema, ad oggi i dati delle liste d’attesa ci dicono che siamo ancora molto lontani dalla soluzione. Ci sono tanti problemi organizzativi che la Giunta Cirio in questi anni non ha affrontato, ma la questione fondamentale è la necessità di aumentare le assunzioni, l’unica vera cura per un sistema sanitario malato. Il Governo ha impostato risorse aggiuntive in prevalenza sul 2026, lasciando però sul 2025 risorse neanche sufficienti per coprire i maggiori costi del SSN. Le Regioni devono alzare la voce, difendersi da un Governo che scarica su di loro la responsabilità di tagliare servizi sanitari ai cittadini. Se Cirio e Riboldi vorranno, saremo al loro fianco per difendere la sanità piemontese e italiana»: lo afferma il consigliere regionale e vice presidente della IV Commissione Daniele VALLE (Pd).
Ecco qualche dato:
Ecografia muscolotendinea: a Torino e in Preovincia non c’è posto, bisogna andare a Novara il 5 novembre…ma del 2015!
Colonscopia: anche qui nessun posto a Torino e Provincia, bisogna andare a Vercelli, il 27 novembre, per fortuna di quest’anno!
Visita dermatologica: quasi impossibile trovare un posto, ma la fortuna arride agli audaci: al San Lazzaro (Molinette) il 25 maggio 2025!
Gastroscopia (EGDS): c’è un posto al San Luigi di Orbassano l’11 settembre del 2025;
Visita oculistica: c’è posto al San Luigi di Orbassano il 17 giugno del 2025;
Rm alla colonna: c’è posto a Rivoli il 13 febbraio del 2025, oppure al Mauriziano il 22 luglio 2025;
Eco transvaginale: qui va meglio, c’è posto al Mauriziano il 26 novembre del 2024;
Visita pneumologica: anche qui si può esser contenti, un posto al Mauriziano il 2 dicembre del 2024;
Ecografia addome completo: nessun posto da nessuna parte;
Ecocolordoppler TSA: alle Molinette il 9 dicembre del 2025;
Ecografia mammaria: il 6 agosto del 2025 al Mauriziano.