POLITICA- Pagina 219

Lega, gli aiuti alla Turchia in partenza da Caselle

Gavazza (Lega Salvini Piemonte): “All’Aeroporto con la nostra protezione civile in partenza per la Turchia”

 

«Tre anni fa, in questo aeroporto accoglievamo i medici e gli infermieri cubani che venivano in soccorso al Piemonte per l’emergenza covid – sottolinea il consigliere regionale del Piemonte Gianluca Gavazza -. Oggi partono i nostri sanitari e volontari per affiancare i sanitari Turchi nel post terremoto che ha devastato il paese. L’ospedale da campo, strutturato dall’ ing. Daniela Sacchetto, lo stesso in opera alle OGR e al Valentino, sarà donato al popolo turco. Restituiamo al mondo ciò che abbiamo ricevuto».

«Grazie alla disponibilità del Dipartimento della Protezione Civile a rifinanziarlo – continua Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte – il Piemonte sarà presto in grado di disporre di un nuovo ospedale da campo da impiegare sui fronti di emergenza internazionali».

Questa mattina all’Aeroporto internazionale di Torino Caselle l’imbarco della protezione civile piemontese con destinazione Turchia, dove l’ospedale da campo EMT2 messo a disposizione dalla Regione Piemonte ed allestito ad Antiochia per soccorrere la popolazione colpita dal terremoto oggi pomeriggio verrà donato dal Governo italiano a quello della Turchia.

A siglare l’atto il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Con loro viaggeranno 60 sanitari, coordinati da Mario Raviolo della Maxiemergenza della Regione Piemonte, e 9 volontari addetti alla logistica che andranno a dare il cambio ai loro colleghi, tra cui il vicesindaco della città di Crescentino Luca Lifredi.

La struttura è operativa dal 17 febbraio in un’area sportiva nelle vicinanze dell’ex ospedale della città turca, andato completamente distrutto dal terremoto. Vi operano attualmente un’ottantina di sanitari e operatori e addetti logistica della maxi-emergenza del Piemonte, compresi dieci volontari della Protezione civile regionale.

Nella foto da sinistra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, il consigliere regionale Gianluca Gavazza, il responsabile Maxiemergenza Regione Piemonte Mario Raviolo e il vicesindaco della Città di Crescentino Luca Lifredi.

Ospedale Alessandria, Ravetti (Pd): “Perso solo tempo”

DALL’ASSESSORATO REGIONALE DUBBI SULLA ZONA ORTI

4 marzo 2023 – “Apprendiamo dagli organi di informazione che l’Assessore regionale alla sanità avrebbe manifestato dubbi sulla zona Aeroporto quale sito del nuovo Ospedale di Alessandria, prevedendo la valutazione di altre aree e rinviando di qualche settimana la scelta definitiva del luogo. Non sopporto la frase: l’avevo detto. Tuttavia questo annuncio conferma quanto ho sempre sostenuto sull’individuazione dell’area del nuovo presidio” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“La prima regola nell’amministrazione pubblica – prosegue l’esponente dem – è il confronto che serve per ridurre gli errori e le perdite di tempo. Avevo invitato, ripetutamente, la Giunta regionale all’analisi comparativa su più aree per evitare di trovarsi in estrema difficoltà con Piazza d’Armi. Solo ora però dall’Assessorato competente arrivano i primi dubbi sull’area in zona Orti e la prima retromarcia rispetto alle granitiche certezze di qualche mese fa”.

“Sono certo che non sarà l’unica retromarcia: per esempio, per realizzare davvero il nuovo ospedale, saranno utili valutazioni più puntuali sulle fonti di finanziamento.”

Sicurezza, Avetta (Pd): bene la richiesta di Crosetto di non chiudere caserma Barriera Casale

«Mi compiaccio per l’iniziativa assunta dal Presidente Alberto Cirio e dall’assessore regionale Fabrizio Ricca che hanno scritto al ministro Crosetto chiedendo che non venga chiusa la stazione Barriera Casale di strada Traforo del Pino. Anche se in ritardo di qualche settimana, vedo che è stata finalmente accolta la richiesta ai vertici della Regione, da me formulata in un’Interrogazione, di prendere un’iniziativa finalizzata a trovare una soluzione che eviti la chiusura della caserma che è un presidio importante per la collina torinese. Visto che la richiesta arriva da una Giunta di destra ad un Governo di destra, da politici piemontesi ad un ministro piemontese, da un Presidente di Forza Italia ad un ministro di Forza Italia, ci pare scontato che la richiesta di Cirio e Ricca troverà orecchie attente. Se oggi abbiamo qualche speranza che l’Arma dei Carabinieri possa rivedere la decisione presa, bisogna dire grazie al presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, che sollevò per primo la questione, evidenziando come la stazione Barriera Casale rappresenti l’unico presidio delle forze dell’ordine su tutta la zona dell’Oltre Po, svolge un ruolo molto importante per gli abitanti di questa area collinare, particolarmente colpita da rapine e truffe. Crediamo che la sicurezza dei cittadini di questa zona meriti l’attenzione e l’impegno del ministro Crosetto». 

Magliano: “Un Piemonte senza invasi adeguati non è pensabile”

Torna al centro del dibattito politico l’urgenza di riprendere in mano il piano invasi regionale e la cosa ci solleva.

Le mutate condizioni climatiche sono o saranno la nuova “normalità” e dunque una politica coraggiosa e lungimirante sugli invasi è fondamentale per la sostenibilità dell’agricoltura del Piemonte. Un dato significativo: si prevede, per l’anno in corso, la minor superficie coltivata a riso da un quarto di secolo a questa parte, a causa proprio della siccità. Meno di un mese fa la nostra regione è risultata la più arida del Paese. La programmazione deve adeguarsi alla realtà e c’è un ritardo – non solo di azione politica, ma di mentalità – da colmare. La Coldiretti prevede un’estate 2023 ancora più difficile di quella passata. Attualmente in Italia solo l’11% dell’acqua è trattenuto, secondo i dati dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Naufragio, Grimaldi (Verdi Sinistra): Salvini e Piantedosi devono rendere conto del mancato soccorso

“L’ex Comandante della Capitaneria di Porto, Vittorio Alessandro, parla di ‘qualche decreto interministeriale che ha imbrigliato l’attività’, il Comandante della Guardia Costiera Aloi dichiara che ‘spesso le regole di ingaggio non promanano dal Ministero dei Trasporti ma da quello dell’Interno’, il portavoce della Guardia Costiera Cosimo Nicastro ammette che la direttiva della difesa dei confini ha prevalso sul dovere di soccorso in mare. Ci si è riferiti alle direttive vigenti quando Salvini era Ministro dell’Interno, durante il governo Conte I, ignorando il Piano marittimo nazionale per i soccorsi emanato nel 2021 dalla Guardia Costiera e voluto dall’allora Ministra De Micheli, che pone come priorità il salvataggio come intervento immediato, senza restrizioni? Chi ha stabilito che l’imbarcazione non era in pericolo, se pure il Centro coordinamento e soccorso di Roma aveva aperto un evento Sar per una barca in distress nel mare Ionio? Come è possibile che l’allarme di Frontex non sia stato collegato a questa segnalazione? Salvini e Piantedosi chiariscano immediatamente” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, che oggi, insieme ai deputati e ai senatori del gruppo, ha depositato un esposto in questura.
 “La scheda ufficiale di Frontex parla di una risposta termica elevata dalla stiva della barca, significa che era piena di gente. Frontex ha mandato all’Ircc (International Coordination Center) di Pratica di Mare l’informazione, che è stata mandata al Viminale. Ma perché al Viminale e non alla Guardia Costiera? Se un’imbarcazione in acque internazionali è ritenuta in potenziale pericolo si tratta di un caso Sar e deve scattare subito l’intervento di soccorso”.

Desirò (Lib-Pop): “Con Schlein cresce il populismo”

 IL TERZO POLO DOVRÀ DECIDERE COSA ESSERE “DA GRANDE”

“L’operazione ‘Occupy PD‘ messa in atto da Elly Schlein, a base di slogan, vecchie proposte della sinistra massimalista ed attraverso l’ideologizzazione dei temi, segna un ulteriore incremento del populismo che ormai imperversa nel sistema politico nazionale, preannunciando scossoni nei campi politici affini”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’elezione del nuovo Segretario PD e le relative ripercussioni politiche.
“Se da un lato, ora, PD e 5 Stelle sembrano talmente simili da poter diventare un corpo unico, sia in termini di proposte che di elettorato, dall’altro si libera quel campo riformista da sempre oggetto del desiderio dei leader del cosiddetto terzo polo“, continua Desirò.
“L’operazione ‘Renew Italy‘, che, nei mesi scorsi, sopratutto con Calenda ha mostrato un certo strabismo verso sinistra, ora si troverà davanti ad un bivio che potrà segnarne il futuro: occupare il campo riformista, spostandosi ancora più a sinistra di quanto non sia stato fin qui ed abbandonare il tentativo di unire a sé anche il mondo liberale, oppure diventare davvero ‘terzo’, abbandonando il pregiudizio verso il centrodestra ed abbracciando l’idea di poter scegliere, volta per volta le proposte più affini, come fatto per Bucci a Genova”, aggiunge Desirò.
“Per il Terzo Polo, che sembra accelerare sul progetto del partito unico, è tempo dunque di fare chiarezza, di decidere cosa essere, lasciando da parte la confusione politica e strategica che ne ha contraddistinto fin qui il cammino e che è coinciso con le debacle lombarda in solitaria e laziale nel centrosinistra. Osservando il populismo economico e sociale della coppia Conte-Schlein, non può più sussistere una preferenza rispetto ad eventuali accordi con un centrodestra che, Salvini a parte, dimostra di essere oggi più concreto, credibile ed europeista rispetto il campo avverso”, conclude Desirò.

Commissione REGI Parlamento europeo in visita ai territori ucraini

Panza (Lega): ringrazio per sostegno a mia iniziativa, importante prendere visione.

Bruxelles – “Sono lieto che nella riunione dei Coordinatori della Commissione REGI (Commissione per lo sviluppo regionale) del 27 febbraio si sia ufficializzata la mia richiesta di una missione ufficiale della nostra commissione parlamentare in Ucraina nel secondo semestre di quest’anno – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza Coordinatore per il Gruppo ID nella commissione REGI – .

Sono molto soddisfatto della reazione positiva che ha visto in primis il sostegno del Presidente di Commissione Younous Omarjee che mi ha fortemente sostenuto e ha voluto la realizzazione di questa missione, coinvolgendo, senza esclusione, tutti i gruppi politici.

Credo sia doveroso per la nostra Commissione recarsi nel luogo di questo drammatico conflitto – prosegue Panza – per constatare personalmente la realtà dei fatti, anche in virtù del ruolo che ha avuto la Politica di Coesione per il sostegno ai rifugiati e per le necessità che ci saranno per il futuro, nonché per la ricostruzione del Paese nel quale l’Europa dovrà svolgere un ruolo centrale, non solo con le proprie risorse ma anche con le proprie imprese. Non di meno ritengo importante questa visita in sostegno al popolo ucraino in un’ottica di perseguimento della pace e della cessazione di questo conflitto”.

Così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza Coordinatore per il Gruppo ID nella commissione REGI.

Schlein, il Centro lontano dal radicalismo e dal massimalismo della sinistra

Ora deve essere plurale. Ruolo decisivo dei Popolari.

“Con la segreteria di Schlein ritornano a pieno regime le identità politico e culturali. Nel Pd tramonta quella ‘pluralità’ culturale che lo aveva contraddistinto sin dall’inizio della sua esperienza politica a vantaggio di una deriva radicale, massimalista ed estremista. È di tutta evidenza che una delle culture fondanti del Pd, quella cattolico popolare e sociale, non potrà che traslocare altrove – come sta già concretamente avvenendo nella periferia italiana – al netto della ‘casta’ parlamentare di chi dice di riconoscersi in quell’area e di chi ricopre incarichi di potere nel partito e negli organismi periferici. Perchè a spostarsi, come ovvio, sono gli elettori e le persone che provengono da quella storia e da quella cultura politica.
La sfida, adesso, è far sì che il soggetto politico di Centro riformista e di governo che si va definitivamente formando dopo l’esito di queste primarie, sia realmente e autenticamente plurale. Il Centro, del resto, non può ridursi ad essere una sorta di riproposizione dell’esperienza del partito repubblicano/liberale. Senza la cultura e l’esperienza dei cattolici popolari e sociali un vero Centro politico e di governo non decolla.
Questa, oggi, è la vera sfida per un vero riformismo democratico e di governo, distinto e distante dal massimalismo di sinistra e radicale della Schlein”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.

Lega Piemonte, visita ministro Locatelli 6 e 7 marzo a Biella, Torino e Novi Ligure

Il ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli sarà in visita in Piemonte il 6 e il 7 marzo. Tre le tappe previste: Biella, Torino e Novi Ligure.

Nella mattina di lunedì il Ministro sarà a Biella, dove visiterà la Cooperativa Anteo, Domus Laetitia e la Cascina Oremo.
Nel primo pomeriggio arriverà a Torino, dove alle 14,30 aprirà la Festa dello Sport Integrato organizzata dal Centro Sportivo Ch4 (via Trofarello, 10) per poi recarsi, alle 16.30, in  Cdp, Consulta delle persone in difficoltà, dove incontrerà i rappresentanti delle associazioni della Consulta. Alle 21 all’Hotel Hotel NH Collection Torino Santo Stefano di Via Porta Palatina è infine  previsto un incontro pubblico con militanti e sostenitori, al quale saranno presenti anche Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, i parlamentari torinesi Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto, Chiara Caucino, assessore regionale alla Famiglia assieme a parlamentari e consiglieri regionali.
La visita torinese proseguirà nella mattinata di martedì con la visita in Anfass, Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettive e disturbi del neuro sviluppo e al Cottolengo, per poi spostarsi a Novi Ligure, dove il ministro è atteso alle 14,30 per la visita al Centro Diurno CSP, cui seguirà un incontro con gli amministratori locali.

Merlo. Schlein, adesso massima apertura agli elettori moderati del Pd

Dopo la svolta delle primarie. Decisivo l’apporto dei cattolici popolari per costruire il nuovo
Centro.

“Il nuovo corso del Pd dopo la straripante vittoria alle primarie di Elly Schlein, cambia
radicalmente, ed irreversibilmente, il profilo, l’identità e lo stesso progetto politico di quel partito.
È persin inutile ricordare che i settori centristi e moderati del Pd avranno scarsa cittadinanza in un
partito che assomiglierà sempre di più ad un ‘partito radicale di massa”, per dirla con Luca Ricolfi.
E la cultura cattolico popolare e cattolico sociale non potrà che traslocare altrove, al di là delle
considerazioni degli ultimi ed irriducibili ‘cattocomunisti’ sulla novità del progetto della nuova
segretaria nazionale del Pd. Ma adesso quello che conta è che il cantiere di un Centro dinamico,
riformista, democratico ed innovativo che vede proprio nella cultura dei cattolici popolari uno dei
suoi punti di forza, si rivolga sempre di più agli elettori e ai simpatizzanti di un partito che, d’ora in
poi, non li rappresenterà più sotto il profilo e programmatico.
Per questi motivi occorre accelerare la formazione di un soggetto politico che sia in grado di
declinare una vera ed autentica ‘politica di centro’ e formata da tutte quelle culture politiche che
respingono alla radice qualsiasi radicalizzazione del conflitto politico da un lato e ogni deriva
massimalista dall’altro. Derive che, come ovvio, non appartengono alla tradizione, alla esperienza
e alla storia della miglior stagione cattolico popolare. Esperienza che, invece, ha caratterizzato il
Pd delle origini e che adesso è stata definitivamente archiviata con la vittoria alle primarie dell’ex
Vice Presidente dell’Emilia Romagna”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.